martedì 25 giugno 2019

LA TRATTATIVA MASSONICA STATO-MAFIA

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LA TRATTATIVA STATO – MAFIA INIZIATA CON LO SBARCO IN SICILIA DEGLI USA EBBE IL SUO PRIMO ATTO VIOLENTO AL SERVIZIO DELLO STATO IN ITALIA A PORTELLA DELLA GINESTRA CHE SANCÌ L’INIZIO DEL PATTO DI CONSERVAZIONE POLITICO-IDEOLOGICO ANCORA PRESENTE:

La storia d’Italia del novecento può essere correttamente, in parte, definita come storia dell’anticomunismo.
Le dittature fasciste e naziste non possono essere completamente capite e storicizzate fintantoché non saranno inserite nel filone storico-ideologico dell’anticomunismo.
L’intervento degli Stati Uniti nella seconda guerra mondiale, finalizzato a garantire l’occupazione di una parte d’Europa per garantirle di rimanere nel libero mercato, obbligò poi tutti "i liberati" a “blindare” la parte d’Europa “liberata”.
Lo scampato pericolo dal diventare zona d’influenza sovietica, dopo che a Stalingrado le sorti della seconda guerra mondiale si erano invertite a scapito della dittatura nazista, costrinse tutte le forze anticomuniste, dei paesi “liberati” dagli Usa, ad allearsi in un’azione di capacità autonoma difensiva dall'influenza comunista.
Massonerie, mafia, servizi segreti (deviati o meno), Vaticano, partiti politici di area liberale, centri di potere finanziario, furono gli alleati di una poderosa e gigantesca mano occulta che doveva difendere i rispettivi paesi dalla cosiddetta “cortina di ferro”.
Quest’operazione assolutamente speculare a quella in atto nei paesi dell’est, da parte dell’Unione Sovietica, fu la normale conseguenza degli accordi di Yalta.
Tutto questo in Italia fu, in particolare, un laboratorio di concentrazione di attività vigilanti su ogni possibile spostamento verso l’asse ideologico comunista (l’Italia era sede del più grande Partito Comunista dell’Europa “libera”).
Lo sbarco degli alleati in Sicilia, con il concordato supporto logistico della mafia locale, fu l’iniziale saldatura di accordi segreti tra la mafia e il mondo “libero” in funzione anticomunista.
Con la strage di Portella della Ginestra e l'omicidio Mattei si ebbero i primi veri atti concreti di servizio al potere globale che la mafia iniziò a compiere ottenendo in cambio la protezione necessaria per espandere il proprio potere politico economico e militare in tutto il territorio nazionale e non solo. 
La mafia, i servizi segreti (deviati o no), le associazioni segrete (Gladio, P2) furono i bracci armati di una difesa militare del territorio che in parte si svolse materialmente con atti criminosi concreti (tentativi di Golpe, bombe sui treni, omicidi di personalità che oltrepassavano il limite della fedeltà atlantica) in altre rimase come attività di Intelligence pronte a diventare operative (guerra civile con armi nascoste in posti segreti tipo cimiteri ecc. che dovevano dare all'organizzazione Gladio la possibilità di creare una finta insurrezione armata in modo da permettere alle forze armate di impadronirsi del potere in nome della salvezza della Patria contro il pericolo eversivo). 
Altre forze, come il Vaticano e i partiti politici di area liberale, dovevano svolgere lavoro di copertura e di organizzazione democratica pacifica per evitare di arrivare alla reazione violenta che sarebbe stata improcrastinabile nel caso che si aprisse la stanza dei bottoni a partiti non sicuramente filo-atlantici.
La propaganda martellante in quegli anni che aveva come fulcro l’avvertimento che se avessero vinto le elezioni i comunisti avremmo perso “la libertà” era una mezza verità.
Questo perché nel caso il P.C.I. avesse vinto le elezioni avremmo sicuramente perso la libertà ma a seguito della reazione violenta delle forze atlantiche che avrebbero liberamente deciso di agire a seguito degli accordi di Yalta.
La mafia nel 92-94 ebbe l’incarico (dopo lo sfacelo dei partiti più atlantici a seguito di tangentopoli) di svolgere attività violente (con le bombe e le stragi).
Questo era finalizzato a convincere il potere politico a darsi un’organizzazione che continuasse a garantire la libera presenza militare degli USA e della NATO.
Altro non preoccupa i centri di potere se non il libero uso delle basi.
Che cosa sia successo realmente dopo le stragi di mafia non è esattamente conosciuto ma pur non sapendo se reali trattative ci furono e con chi, in ogni caso, qualcosa cambiò, qualcosa che convinse i centri di potere internazionale a sospendere l’iniziativa violenta e criminale di avvertimento al nostro paese tramite le bombe della mafia.
Che poi la mafia nelle trattative con lo stato ci abbia infilato anche proprie “secondarie richieste” (come l’abrogazione delle norme sul carcere duro per i propri affiliati in galera) non sminuisce il ruolo centrale della mafia come una delle mani armate del potere finanziario internazionale al servizio dell’anticomunismo.
Certamente dal 94 le cose cambiarono, l’Italia fu giudicata affidabile dai circoli internazionali e furono sospese tutte le attività eversive che la mafia aveva avuto compito di mettere in pratica in quel periodo.
La mafia quindi non è solo una potentissima organizzazione criminale ed economica, ma è anche, e soprattutto, uno dei gendarmi, a mano armata, al servizio del mondo cosiddetto "libero" utile a garantire che le cose rimangano come devono rimanere. 
Questa è la ragione che dà alla mafia quella copertura transnazionale che ne impedisce la sua profonda e definitiva eliminazione.

Le stesse esecuzioni di Falcone e Borsellino sono avvenute con le coperture e le autorizzazioni internazionali che le organizzazioni mafiose detengono in virtù dei loro ruoli di vigilanti occulti del sistema in atto.

Le organizzazioni criminali mafiose hanno tutte un profondo atteggiamento di venerazione nei confronti di santi, madonne, oggetti e simboli legati al cattolicesimo.
Nei covi dei boss che sono arrestati, non mancano mai statue, santini, foto, dipinti, di Padre Pio, di Madonne, oggetti per recitare messe e funzioni religiose.
Questo, per noi cristiani, è la prova evidente, se ce ne fosse bisogno, per capire come dietro a tutto questo potere criminale al servizio del cosiddetto mondo "libero" ci sia il principe di questo mondo satana il diavolo.

ORA IL NEMICO NON E’ PIÙ IL COMUNISMO MA IL REGNO MILLENARIO DEL NOSTRO SIGNORE GESÙ

L’UNICA REALTÀ CHE I POTENTI DEL MONDO TEMONO IN QUANTO SANNO CHE E’ L’UNICA REALTÀ CHE LI DISTRUGGERÀ DEFINITIVAMENTE.

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