giovedì 16 maggio 2019

IL SACRIFICIO DI NOTRE DAME



Sacrificando consacrerà il fumo della festa

IL SACRIFICIO DI NOTRE DAME COME NEFASTO PRELUDIO PER LA CHIESA DI DIO 


Mentre scrivo una Parigi blindata si appresta a vivere un altro Sabato di proteste e violenze e questo pochi giorni dopo l’incendio che ha colpito la cattedrale di Notre Dame.

Si è scritto molto su quanto avvenuto e non credo ci sia molto da aggiungere. Certo non molto rispetto a quanto annunciato a La Salette dalla Madre di Dio nei riguardi della capitale francese.
Negli ultimi mesi ci sono stati centinaia di attacchi anticristiani contro le chiese francesi a cui si sono aggiunte le proteste dei gilet gialli e le difficoltà del presidente Macron a governare il paese. Tali difficoltà si sono mostrate anche per la politica estera con l’europeismo sempre più in crisi di legittimazione e la situazione in Libia nuovamente instabile dove Parigi è accusata di soffiare sul fuoco.

Nel precedente articolo abbiamo visto come la Brexit possa inserirsi molto bene nel processo di dissoluzione del Regno Unito; i recenti disordini in Irlanda del Nord riportano alla luce i fantasmi della guerra civile. Nella quartina 250 abbiamo letto di come peggio dei nemici sarà l’antica piaga che per l’Inghilterra ha l’immagine delle antiche guerre contro scozzesi ed irlandesi.

Insomma, più andiamo avanti con i mesi e più i fatti convergono verso le annunciate crisi nazionali e rispettive guerre civili.

Nelle quartine di Nostradamus degli ultimi Rami sono presenti vari riferimenti a questi scontri soprattutto per la Francia. Ad esempio la quartina 972 nel V Ramo del 2000:



Dal Ramo V del 2000 “L’Europa in guerra”

972Encor seront les saincts temples pollus,

Et expillez par senat Tholosain,
Saturne deux trois cicles reuollus.
Dans auril, may, gens de nouueau leuain.

972Ancora oltraggiati saranno i sacri templi,
E depredati dal senato Tolosano,
In due, tre rivoluzioni di Saturno,
In Aprile, Maggio, gente ancora in fermento. 




Il Senato Tolosano è il Parlamento di Tolosa, uno dei primi parlamenti francesi attivi già dal XV secolo. Il potere del popolo agirà contro la Chiesa. I mesi di Aprile e Maggio corrispondono al periodo indicato come di maggior afflato rivoluzionario, ovvero quello della Primavera e dell’Estate.

Sempre dal Ramo V abbiamo la seguente quartina:



623D'esprit de regne munismes descriés,

Et seront peuples esmeuz contre leur roys,
Paix faict nouueau, sainctes loix empirees,
Rapis onc fut en si tredur arroy.

623Di spirito del regno baluardi screditati,
E i popoli insorgeranno contro i loro re,
Pace fatta di nuovo, leggi sante peggiorate
Mai fu Rapis (Paris) in così dura situazione.



Rapis è anagramma di Paris, ovvero Parigi. Il tema è lo stesso della precedente, popoli che si sollevano contro i governanti e attacchi alla Chiesa (leggi sante peggiorate, come non pensare alle “riforme” inaugurate sotto questo pontificato).

Sempre dallo stesso Ramo abbiamo come esempio anche la quartina 952:



952La paix s'approche d'vn costé, et la guerre,

Oncques ne fut la poursuitte si grande:
Plaindre home, femme sang innocent par terre,
Et ce sera de France a toute bande.

952La pace si avvicina da un lato, e la guerra (dall’altro),
Mai vi fu' persecuzione così grande,
Piangerà l'uomo, la donna, sangue innocente sulla terra,
E ciò sarà' in Francia a tutto andare.



Sempre la Francia in primo piano per quanto riguarda la guerra civile con persecuzione e sangue innocente versato. Interessante il primo verso che annuncia quel che già sappiamo: quando le violenze profetizzate scoppieranno non passerà molto tempo prima che giunga la pace.

Ne riporto solo un’altra tanto per mostrare come l’ultima parte del poema tratti sempre lo stesso argomento; il Presagio 95 di Marzo del Ramo VI del 2000, l’ultimo capitolo del Poema:



Dal Ramo VI del 2000 “Fine della Tribolazione: il Regno del Grande Monarca“

Presage 95 MarsEntre rois haines on verra apparoistre,

Dissensions et guerres commencer:
Grads changemet. nouueau tumulte croistre,
L'ordre plebée on viendra offenser.

Presagio 95 MarzoVerrà a rinascere l’odio verso i re,
Dissensi e guerre cominceranno:
Gran cambiamento e nuovo tumulto crescerà,
L’ordine popolano passerà all’offensiva.



Odio verso i governanti da parte dei popoli, violenze, rivolte e guerra civile.

Come si può vedere si tratta di quartine molto chiare e semplici.

Vediamo ora però una quartina molto più difficile, ermetica, che descrive un evento nefasto improvviso, un tetto che crolla, un sacrificio e un giovane leader colpito.

Penso che la quartina riguardi l’incendio di Notre Dame il cui significato, come vari commentatori hanno arguito, va oltre la semplice cronaca in quanto dona l’immagine di una nazione che brucia nel fuoco della rivolta, prima contro Dio e poi contro gli uomini.



Dal Ramo V del 2000 “L’Europa in guerra”

923
Puisnay iouant au fresch dessoubs la tonne,

Le haut du toict du milieu sur la teste,
Le Pere Roy au temple saint Salone,
Sacrifiant sacrera fum de feste.

923Il più giovane giocando al fresco sotto la torre,
L’alto del tetto del mezzo sul capo (cadrà);
Il Padre Re al tempio Santo a Salone ,
Sacrificando consacrerà il fumo della festa.



Sono tre i particolari che hanno mandato fuori strada vari commentatori: la parola “tonne”, “Salone” e “il Padre Re” con le maiuscole.

I primi due versi descrivono la carta dei tarocchi numero 16, la Torre. “Tonne” è collegata a “tonneau” che vuol dire ”botte” oppure per metafora un oggetto di forma cilindrica. La tessa parola però deriva chiaramente da “tonner” che vuol dire tuonare. La “tonne”, abbreviata, è la tempesta di tuoni e fulmini.Alcuni infatti traducevano “sotto la botte” senza che ciò avesse alcun senso, altri inventavano “sotto la coperta”, “sotto la pergola” o sotto un qualche cosa di non precisato.


La carta della Torre mostra una Torre scoperchiata nel tetto da un fulmine oppure da un incendio interno con le fiamme che escono dalla cima. Due persone cadono giù. Il suo significato è quello di catastrofe incombente e improvvisa. Una carta decisamente negativa.













La parole ”Salone” è stata modificata e corretta in altri edizioni con Salonne o Solonne nel tentativo di identificarla con San Solennio di Chartres a cui era intitolata la cattedrale di Blois prima di essere destinata a San Luigi. Nella quartina 921 infatti Nostradamus cita Blois e “Salonne”. Ma nella 923 scrive “Salone” e di certo non scrive “Solonne” come riportato in altre edizioni. Salone è il vecchio nome di Salon (Villa Salone), la cittadina dove il veggente visse, produsse le sue profezie e morì. Il terzo verso è autobiografico e la ragione l’ho compresa solo dopo quanto avvenuto a Parigi.

Il “Padre Re” infatti non è il padre del “puisnay” del primo verso, ma è il veggente stesso. Già in altre quartine infatti si è riferito a se stesso a volte come Re a volte come Padre. Di certo lo è stato per Salon, considerato come il personaggio più illustre della piccola cittadina provenzale.

Cosa descrive allora la quartina?

Un evento funesto e improvviso che come la Torre dei tarocchi ne annuncia altri; una torre che crolla, un tetto (della Cattedrale) che viene giù; fumo che sale proveniente da un sacrificio, ma non fumo di incenso, quanto di incendio. La festa che si consacra è la Pasqua del Signore, il Sacrificio più grande. L’incendio di Notre Dame avviene infatti nel primo giorno della Settimana Santa e tutti i commentatori più attenti ai segni o alle “coincidenze” lo hanno ben notato.








Il tetto venuto giù



Il terzo verso descrive il luogo: il Padre Re al tempio santo di Salone è Nostradamus stesso. La Chiesa di Salon (il tempio santo) è infatti dedicata a San Michele: dunque Michel de Nostredame appunto. Come il nome della Cattedrale di Parigi.

Il “puisnay” del primo verso è Macron, il Presidente più giovane della storia di Francia. Il disastro di Notre Dame colpisce lui per primo, gli casca letteralmente in testa. Per questo ha fatto di tutto per far credere che l’avrebbe ricostruita più bella di prima in pochissimo tempo. L’incendio gli ha impedito di tenere il discorso tanto atteso che doveva essere la risposta alle proteste dei Gilet Gialli. Il discorso non c’è stato, la sua presidenza sarà ricordata come quella che ha suscitato la più grande protesta di popolo da moltissimo tempo e colui sotto il quale la Cattedrale gotica più famosa di Francia è andata distrutta.Se guardiamo alla carta della Torre è certamente lui uno dei due personaggi che cadono a testa in giù.


Nei Tarocchi di Marsiglia è bene ricordare che la Torre è conosciuta anche come “Maison Dieu”, tanto per far capire a quale crollo si allude.


Postato 4 weeks ago da Remox


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