sabato 23 febbraio 2019

Obbligo vaccini, ecco quanto costa la multa per ogni vaccinazione non fatta, ma sui danni alla salute tutto tace

IN ITALIA E' DITTATURA VACCINALE: MULTE SALATE AI GENITORI CHE NON FANNO VACCINARE I FIGLI. E LA LIBERTA' DI CURA SANCITA DALLA COSTITUZIONE SI VA A FARE BENEDIRE! MA DEI DANNI DA VACCINO E DEGLI INDENNIZZI RICONOSCIUTI DALLA LEGGE NESSUNO PARLA. CON LE VACCINAZIONI OBBLIGATORIE E DANNI CONNESSI LO STATO POTREBBE DOVER ESBORSARE OGNI ANNO CIFRE DA RECORD! ALTRA SPESA IN BILANCIO....


L’Obbligo vaccini da 0 a 16 anni prevede segnalazioni e multe per i genitori che non fanno vaccinare i figli. La circolare del Ministero della Salute fa chiarezza sulle novità ribadendo che l’obiettivo della legge è quella di arrivare ad una copertura del 95% raccomandata dall’Oms “per garantire l’immunità di gregge”.

Se i genitori non vaccinano il minore rischieranno sanzioni e multe. Prima di arrivare alla multa si passa per un invito alla regolarizzazione, prima per iscritto in forma semplice e poi, in seconda battuta, tramite raccomandata A/R per un colloquio informativo. Se non rispondono o proseguono nella volontà di non far vaccinare i figli, la Asl passerà alla contestazione formale.

Le multe per i genitori che rifiutano di far vaccinare i figli vanno da 500 a 7.500 euro. E’ prevista nei casi più gravi anche la segnalazione al Tribunale per i diritti dei minori come ultimo step.

Ecco un paio di chiarimenti importanti in merito alle multe per omessa vaccinazione e casi particolari: il genitore (o il tutore) può essere multato anche se il figlio ha superato i 16 anni se la violazione si è verificata prima.

La sanzione è unica a prescindere dal numero di vaccinazioni omesse ma l’importo può essere graduato in modo proporzionale. Se invece, dopo la sanzione, i genitori incorrono in un’altra violazione, anche per un richiamo, possono incorrere in una seconda multa.

Sui casi di risarcimento per danni da vaccini silenzio assoluto


Dal 2001 ad oggi il Coordinamento Nazionale Danneggiati da Vaccino (Condav) ha istruito ben oltre 1000 pratiche per ottenere gli indennizzi e poter così assicurare le cure o garantire un futuro a chi è rimasto segnato a vita dopo le vaccinazioni ricevute. 

Alla data del 31 marzo 2015, i beneficiari dell’indennizzo aggiuntivo, in quanto riconosciuti danneggiati da vaccinazioni obbligatoriesono 609, mentre vi sono 22 soggetti che ne hanno beneficiato, ma la cui posizione è stata chiusa a seguito di decesso.

Ai fini del riconoscimento di un indennizzo “non vi è differenza qualitativa tra obbligo e raccomandazione”, in quanto l’obbligatorietà del trattamento è “semplicemente uno degli strumenti” a disposizione delle autorità pubbliche “per il perseguimento della tutela della salute collettiva, al pari della raccomandazione”.

Con questa motivazione la Cassazione ha accolto il ricorso di un uomo della provincia di Cagliari che nel ’59, quando aveva due anni, si era sottoposto alla vaccinazione antipolio Salk, all’epoca “fortemente raccomandata” e divenuta obbligatoria per legge solo nel 1966. L'uomo, si era ammalato dopo la somministrazione del siero e aveva riportato esiti di poliomielite ad entrambe le gambe. Nel 2004 la scoperta del legame tra il suo disturbo e la vaccinazione.

Riconoscendo tale nesso di causalità, il tribunale gli aveva concesso il risarcimento, in seguito negato dalla Corte d’Appello secondo cui l’indennizzo non poteva essere riconosciuto per le vaccinazioni effettuate prima dell’entrata in vigore, nel settembre 1959, di una legge che inaugurò la campagna vaccinale. La Cassazione ha però ora annullato con rinvio la sentenza ai giudici d’Appello, che dovranno rivedere la decisione.

La sezione Lavoro della Suprema Corte, citando la giurisprudenza della Corte Costituzionale, sottolinea infatti che “la tutela indennitaria, inizialmente riconosciuta solo nell’ambito delle vaccinazioni obbligatorie, è stata ampliata ricomprendendovi le vaccinazioni imposte o sollecitate da interventi finalizzati alla protezione della salute pubblica”.

Nella sentenza della Corte di Cassazione n. 11339 del 10 maggio 2018 viene spiegato che non è costituzionalmente lecito, sulla base degli articoli 2 e 32 della Costituzione, richiedere che il singolo esponga a rischio la propria salute per un interesse collettivo, senza che la collettività stessa sia disposta a condividere, come è possibile, il peso delle eventuali conseguenze.



La stessa Costituzione, all'art 32 stabilisce che "la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti". 



Il secondo comma precisa che "nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana".



Per i soggetti che hanno subito menomazioni permanenti all'integrità psicosifisca a causa del vaccino obbligatorio, la legge 229/2005 ha previsto anche un ulteriore indennizzo consistente in un assegno mensile vitalizio corrisposto per la metà al soggetto danneggiato e per l'altra metà ai congiunti che prestano o abbiano prestato al danneggiato assistenza in maniera prevalente e continuativa. 


Alcune massime della Cassazione in materia di indennizzo ex legge 210

Cassazione civile, sentenza del 24/09/2014 n. 20111 
L'eccezione di "compensatio lucri cum damno" è un'eccezione in senso lato e va considerata come una mera difesa in ordine all'esatta entità del pregiudizio subito dal danneggiato, e, come tale è rilevabile d'ufficio.

Cassazione civile, sentenza del 27/06/2014 n. 14617 
La domanda amministrativa diretta ad ottenere l'indennizzo ex legge 210/1992, deve indicare specificamente la trasfusione alla quale si riferiscono le conseguenze dannose perché deve essere data la possibilità alla commissione medico ospedaliera di esprimere il proprio parere sul nesso di causalità casuale tra le lesioni e la trasfusione o la somministrazione di emoderivati.

Cassazione civile Sezione VI sentenza del 08/10/2014 n. 21257 


L'erogazione dell'indennizzo ex legge 210/92, non costituisce né ai fini dell'interruzione della prescrizione, né a quelli di una rinuncia ad avvalersene, un riconoscimento da parte dello Stato del diritto al risarcimento del danno.





VACCINI OBBLIGATORI: DANNO ERARIALE DA 114 MILIONI DI EURO. Vaccini e bambini - Bartolomeo Pepe


I vaccini obbligatori cambiano da Paese in Paese. Le tabelle sono nel video. In molti Paesi europei non esiste l'obbligo vaccinale. IN Italia i vaccini obbligatori sono quattro. Ma allora perché i vaccini per bambini sono disponibili quasi esclusivamente nella formulazione esavalente, che oltre a quelli obbligatori contiene anche vaccini non obbligatori? Oltre al rischio aggiuntivo di fenomeni di reazioni avverse, quanto costa allo Stato questo esborso aggiuntivo? Secondo il senatore Pepe, il danno erariale dei vaccini esavalenti è di 114 milioni di euro. E annuncia una denuncia al ministro Lorenzin.




Il Dott Burioni ammette che moriranno molti piu' bambini grazie ai vaccini.

Nonostante lui ammetta che sia giusto vaccinare obbligatoriamente, dice anche, dati alla mano, che i morti per reazioni avverse ai vaccini saranno 50 volte superiori ai morti per non vaccinati. Ovviamente dice questo a sua insaputa, lui non sa che qualcuno potrebbe ascoltarlo e soprattutto ... farsi 2 conti.

Fonti:


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