Il 22 dicembre 1894 Alfred Dreyfus, capo dello Stato Maggiore Francese di origini ebraiche veniva condannato dal tribunale militare con l’accusa di alto tradimento (poi rivelatasi falsa) e conseguente deportazione all’ Isola del Diavolo (Guyana Francese).
Lo scandalo ebbe una forte risonanza nella Francia di fine Ottocento, lacerata dalla sconfitta inferta dalla Prussia a cui fece seguito la proclamazione dell’Impero tedesco a Versailles, e dalla sollevazione della Comune di Parigi culminata nella guerra civile. Il caso in seguito venne riaperto da forze politiche socialiste fino ad assolvere definitivamente l’imputato nel 1906.
Nel corso di questi 12 anni l’opinione pubblica francese si divise in dreyfusards ed antidreyfusards. I primi, intellettuali e politici considerarono l’affaire Dreyfus come un caso di antisemitismo. Al processo fu presente un dreyfusards ebreo molto particolare: Theodor Herzl. Il futuro fondatore del sionismo non poteva credere nel persistere di un pregiudizio così diffuso nel Vecchio Continente, dopo che la rivoluzione francese aveva concesso eguaglianza giuridica ai cittadini ebrei.
Infatti, scrisse Bernard Lazard, nel libro “Storia dell’antisemitismo e le sue cause”, ” una delle cose che più dovette sorprendere fu certamente la posizione dell’ebreo. Ieri l’ebreo non era niente, non aveva alcun diritto, alcun potere ed oggi era lui che il cambiamento sociale aveva favorito più di ogni altro. Agli occhi dei rappresentanti della tradizione parve che un trono fosse stato rovesciato e delle guerre scatenate unicamente affinché l’ebreo potesse raggiungere il rango di cittadino e la dichiarazione dei diritti dell’uomo, sembró non essere altro che la dichiarazione dei diritti dell’ebreo“.
Divenne necessaria la creazione di uno Stato rifugio per sfuggire alle reiterate persecuzioni. Due anni dopo il processo Herzl scrisse “Lo stato degli ebrei”. Quell’episodio di 123 anni fa fu una tappa fondamentale dalla quale prese il via l’avventura del sionismo, per arrivare dopo 54 anni ed un conflitto mondiale, alla costruzione dello Stato Ebraico.
(di Emilio Bangalterra)
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