L’ultimo naufragio di un barcone davanti alle coste libiche con i suoi 117 morti di avanti ieri non è stata una disgrazia ed una “sfortunata coincidenza” come i media vorrebbero far credere.
I morti affogati non ci sarebbero stati, se la presenza delle ONG non avesse incentivato le partenze dando l’illusione ai migranti di un facile trasbordo e di un rapido traghettamento verso l’Italia, come era prassi consolidata durante la gestione migratoria dei governi Renzi e Gentiloni.
Per gli scafisti e le ONG collegate, si tratta di far funzionare una legge di mercato, quella di incentivare la domanda di migrazione per incrementare il drammatico ma profittevole business delle migrazioni. Questo business è ormai ben conosciuto da tutti, ma gli opinionisti della sinistra globalista ben si guardano dal condannarlo, preferendo molto più semplicemente cercare capri espiatori altrove, a cui affibbiare l’etichetta di “razzisti”. Bisogna accogliere, dicono, sempre e comunque per poi integrare e sviluppare quel modello di una società aperta e multiculturale che è agognato e indicato da tutti loro come una oasi di pace e felicità.
Lo dice l’ONU, lo sostiene il FMI, ce lo indica anche il Papa Bergoglio e lo caldeggia scopertamente anche George Soros, perchè non credergli?
Gli sciacalli del mare sono sempre in allerta e inviano i loro mezzi navali al largo della costa libica ma bene in vista affinchè i migranti, che aspirano ad imbarcarsi, scorgano le navi all’orizzonte e si sentano invogliati ad imbarcarsi, favorendo il business degli scafisti: tu paghi, io ti faccio imbarcare, viaggi sicuro, in Italia ti aspettano.
In un sistema capitalistico basato sulle leggi del mercato, la propaganda per l’imbarco e l’incentivo sono fondamentali e non è escluso che sia applicato in questo periodo un pacchetto promozione: viaggiate in tre, due adulti e un bambino, paghi due. All’arrivo ti aspettano e ti danno vitto alloggio e assistenza gratuita per tre mesi, all inclusive. Vi sembra poco? Come non approfittare. Visto il momento di crisi e di calo delle partenze, si opera con una tale politica d’incentivi, che sospinge ed incoraggia l’emigrazione verso l’Europa e l’Italia in particolare: avviene come se qualcuno avesse drogato il mercato con incentivi molto favorevoli. Senza contare che, oltre a questa politica d’incentivi, vi è quella data dal fatto che, in Italia, una joint-venture Partito-Chiesa-ONG, una riedizione del vecchio “compromesso storico”, lucra su questo fenomeno e sulle persone per dar loro un’accoglienza che viene comunque remunerata.
I margini di finanziamento pubblico si sono ultimamente ristretti per effetto dei decreti di Salvini ma sono presenti altre organizzazioni della rete di favoreggiatori che si sostituiscono nel finanziamento delle strutture di accoglienza. La finanza internazionale già da tempo ha fiutato il business e ci è saltata dentro con tutte le sue risorse: finanziamenti alle famiglie di chi parte (microcredito), finanziamento alle organizzazioni del trasporto migranti in Africa, finanziamento agli scafisti per acquistare le nuove imbarcazioni. E’ intervenuta persino la Cina ad offrire scafi ultra leggeri con costi ridotti e durata garantita.
Cose risapute ed accertate dalle indagini svolte da organizzazioni serie come i servizi di intelligence dell’Austria e di altri paesi ma mai messi in luce e pubblicati dai media del sistema pro migrazione. Lo stesso sistema di media che pubblica incessantemente gli appelli della Boldrini, le incitazioni della Bonino, i sermoni di Papa Bergoglio nella preziosa opera di convincimento dell’accoglienza senza limiti.
Tanto meno vengono pubblicati gli appelli di vescovi africani che incitano i propri connazionali a non partire e ad impegnarsi per lavorare nei propri paesi oltre all’allarme per la fuga delle risorse umane migliori, quelle dei giovani africani, che vengono sottratte ai paesi d’origine per cercare un destino di marginalità in Europa.
Il mercato ha le sue leggi inesorabili e non contempla diritti ma soltanto merci da usare e gettare (in mare), quale che siano gli esiti delle operazioni promozionali.
Chi si oppone alle leggi di questo mercato viene indicato come un bieco razzista, un reazionario o un fascista e deve essere tacciato a dito, condannato ed emarginato.
Il grande programma della sostituzione di popoli è stato lanciato da tempo e non potrà essere fermato da un Salvini qualsiasi.
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