sabato 19 gennaio 2019

I FALSI DEL POLITICAMENTE SCORRETTO SULLE ONG





Il modello di narrazione del politicorretto ha ormai disgustato un’opinione pubblica che v'identifica un modello comunicativo a carattere fiabesco ed edificante, privo di agganci con la realtà e con le istanze popolari. Ciò finisce indirettamente per accreditare il modello comunicativo opposto, quello del politicamente scorretto, a cui si rischia di riconoscere sempre di più una presunta aderenza ai dati reali.
Oggi la casa madre del politicamente scorretto è Washington, perciò è ancora una volta dagli USA che partono i dettami della nuova narrazione.
Di recente uno degli alfieri del politicamente scorretto Made in Usa, l’economista Edward Luttwak, ha tracciato in un’intervista radiofonica le linee narrative ufficiali per ciò che riguarda le ONG. Secondo Luttwak si tratterebbe non di “Organizzazioni Non Governative”, bensì di “Organizzazioni Non Controllate”, orde di scalmanati figli di papà che usano avventuristicamente il pianeta come palcoscenico del proprio buonismo, magari per non affrontare i problemi di casa loro.


Questa narrazione è anche più falsa di quella del politicamente corretto. Anzitutto a finanziare le ONG non c’è soltanto György Schwartz [George Soros] ma anche fondazioni legate all’establishment repubblicano, come la Rockefeller Foundation. Se si consulta il sito “Funds for NGOs” si scopre inoltre che a finanziare le ONG sono praticamente tutte le fondazioni legate alle grandi multinazionali, da Nike a Monsanto.


L’interesse delle multinazionali per le ONG non è semplicemente di dare di sé un’immagine “buonista”, ma soprattutto di promuovere quel processo di “inclusione finanziaria” delle masse povere di cui le ONG sono le principali agenzie sul campo.
Lo scopo è di sviluppare un modello di piccola impresa sottocapitalizzata e cronicamente indebitata che si specializzi nella concorrenza al ribasso.
Un microcredito aperto anche ai lavoratori consente di produrre con salari ancora più bassi. Agli imprenditori ed agli operai che rimangono ciclicamente sul lastrico a causa del continuo ingresso sul mercato di piccole imprese che producono a costi sempre più bassi, per sperare di ripagare i debiti resta solo la via della migrazione. E sono previstiprestiti anche per favorire la possibilità di migrare.
Ma questo è ancora niente. Nel capitalismo reale il finanziamento privato è sempre un elemento collaterale e non esiste fenomeno di rilevanza economica che non abbia la sua matrice nel denaro pubblico. Nessuno perciò si sorprenderà molto nello scoprire che tra i principali finanziatori delle ONG vi sia la Commissione €uropea.


Nel Consiglio Europeo da cui è sortito l’accordo che il governo Conte ha presentato come un proprio successo, questo dato, stranamente, non è emerso. Eppure l’informazione è contenuta nel sito della stessa Commissione €uropea. La questione dei flussi finanziari che alimentano le partenze dall’Africa deve rimanere un tabù sia a livello politico che mediatico.
Ma, quanto ad entità di finanziamenti alle ONG, la Commissione €uropea non può neanche lontanamente competere con il Dipartimento di Stato USA.

L’agenzia USAID costituisce infatti il principale collettore di finanziamenti per le ONG e questa agenzia dipende direttamente dal Dipartimento di Stato. Ovviamente ce lo dice il sito dell’USAID.

Queste sarebbero dunque le organizzazioni che Luttwak definisce come “non controllate”. A quanto pare secondo l’economista Luttwak il denaro non sarebbe in grado di controllare nulla.
In realtà Luttwak sa benissimo come stanno le cose e le sue dichiarazioni hanno lo scopo di cavalcare il malcontento popolare contro le ONG per sviarlo verso il falso bersaglio del “buonismo”.
Nel gioco delle parti tra politicamente corretto e politicamente scorretto c’è chi alternativamente trionfa o soccombe sui palchi della comunicazione ma, per quanto riguarda il grado di aderenza ai fatti, la somma del gioco è sempre uguale a zero.


deca


sabato 7 luglio 2018




Amalek: i bianchi cristiani €uropei sono il popolo da sterminare?

Molti giudei sono convinti che gli unici colpevoli del fatto che il popolo eletto non riesca a vivere in armonia con il resto dell’umanità sono i bianchi cristiani europei.
E come dargli torto? Dal loro punto di vista, sono sempre stati bianchi cristiani ed europei quelli che li hanno perseguitati e rifiutati, provocando espulsioni di massa ed emarginazione (senza alcun motivo, secondo loro). E sono stati bianchi cristiani ed europei quelli che li hanno ghettizzati, costringendoli spesso ad abbandonare le proprie convinzioni religiose e a convertirsi al cristianesimo (sempre e comunque senza alcun motivo, secondo loro).
E quindi sono i bianchi cristiani europei i più grandi nemici degli ebrei
Naturalmente, questi giudei non sospettano nemmeno che qualcuno dei mille problemi che hanno avuto negli ultimi cinquemila anni con tutti gli altri abitanti del pianeta Terra possa derivare dal loro comportamento. Per loro tutte le colpe sono attribuibili ai bianchi cristiani europei. Non c’è discussione.
Eh sì, tutto sommato loro sono il popolo eletto, quindi “buoni per definizione”.

I bianchi cristiani sono identificati con Amalek?
Nell’immaginario collettivo degli ebrei, Amalek è il nemico più grande degli Israeliti, un nemico che può presentarsi in luoghi, forme e tempi diversi. E quando si presenta, gli ebrei devono distruggerlo senza pietà, eliminarlo, cancellarlo dalla faccia della terra.
«Ricordati di quel che ti fece Amalek, durante il viaggio, quando uscisti dall’Egitto.
Egli ti attaccò per via, piombando da dietro su tutti i deboli che camminavano per ultimi, quando eri già stanco e sfinito e non ebbe alcun timore di Dio.
Quando dunque il SIGNORE, il tuo Dio, ti avrà dato pace liberandoti da tutti i tuoi nemici che ti circondano nel paese che il SIGNORE, il tuo Dio, ti dà come eredità perché tu lo possegga, cancellerai la memoria di Amalek sotto al cielo: non te ne scordare!» (Deuteronomio 25,17-19)
«Così dice il Signore degli eserciti: Ho considerato ciò che ha fatto Amalek a Israele, ciò che gli ha fatto per via, quando usciva dall’Egitto. Va dunque e colpisci Amalek e vota allo sterminio quanto gli appartiene, non lasciarti prendere da compassione per lui, ma uccidi uomini e donne, bambini e lattanti, buoie pecore, cammelli e asini.» (1 Samuele 15,2-3)
Parole di pace quelle dell’Antico Testamento!
I bianchi europei sono identificati in Amalek?
E come gli amaleciti, andrebbero sterminati anche loro?
Sembrerebbe proprio di sì.
Un genocidio “soft”
Naturalmente, nessuno può pensare di sterminare un miliardo di bianchi di discendenza europea dispersi in tutto il mondo. Troppo difficile anche per gli ebrei. Ma ci sono altri mezzi per ottenere lo stesso risultato. Uno di questi è laneutralizzazione razziale, vale a dire la mescolanza delle popolazioni europee con altre razze ed etnie.
In questo modo i bianchi perderebbero i loro connotati razziali e non rappresenterebbero più un ostacolo per il quieto vivere del popolo eletto, che è l’unica cosa che davvero conta al mondo (sempre secondo loro). Non siamo noi a dirlo, ma sono queste le “soluzioni finali” suggerite dalla più grande ricerca che sia stata fatta nel ventesimo secolo sulle origini del pregiudizio, ricerche effettuate daTheodor Adorno, volte a capire quali azioni intraprendere per creare un“ambiente sociale” favorevole allo sviluppo degli ebrei.
La mescolanza delle popolazioni €uropee è una specie di GENOCIDIO “SOFT”
ed è perfettamente compatibili con le teorie di Adorno
Forse loro pensano che una popolazione €uro-mulatta, divisa culturalmente, in preda ai conflitti etnici e religiosi, non amalgamata in quanto ognuno deve mantenere le proprie peculiarità e la propria lingua, divisa in base alla religione,priva di legami territoriali, priva di legami con la sua storia passata, sia più facilmente controllabile (da loro).
Non so se questo sia vero, ma di sicuro per qualche secolo i nuovi europei saranno molto impegnati ad ammazzarsi tra di loro e non potranno badare agli ebrei. Sarà anche estremamente facile mettere gli uni contro gli altri, all’occorrenza. Poi non si sa cosa succederà.
Bisogna ammettere che si tratta di persone lungimiranti… Cinquemila anni di persecuzioni non hanno insegnato molto.
Non ci credete?
Non ci credete? Non pensate sia possibile che esistano persone così limitate, capaci di proporre e sostenere simili stupidaggini? Allora vi consiglio di consultate i siti di alcuni importanti opinion maker statunitensi. Tutti rigorosamente e orgogliosamente giudei. Loro ne parlano apertamente, sostengono da decenni che l’uomo bianco €uropeo debba essere sterminato, o meglio, mescolato. Questa è gente che si definisce pacifista, antirazzista (!), antifascista (!),globalista, pro-immigrazione, favorevole alla grande sostituzione dei popoli €uropei e all’accoglienza senza limiti. [i giudei Bonino, Lerner, Saviano, etc. ..... cosa credete che ci facciano al posto dove sono stati messi???]

Questi influencers, onnipresenti in TV, sostengono che il DNA bianco sia una iattura per l’intera umanità. Sono convinti che i bianchi €uropei debbano essere mescolati coi neri africani per formare un’unica grande e nuova razza €uropoide mulatta. .[Piano del Conte Kalergi]
Loro giustificano qualunque azione contro i bianchi, rei di aver sottomesso i neri. Dimenticando magari che le peggiori azioni commesse dai bianchi sono sempre state finanziate dai giudei. Dimenticando anche che gli ebrei si sono enormemente arricchiti con il commercio degli schiavi neri, [il proprietario del M5S, Enrico Sassoon discende da stirpe aschenazita giudea e pure sionista, COMMERCIANTI DI SCHIAVI] mentre ora si ergono a protettori delle loro rivendicazioni.
Ecco alcuni nomi di questi razzisti, globalisti e pro-immigrazione: Tim Wise,Noel Ignativ, Rob Reiner e Charles Schumer.
Ma ce ne sono tanti altri, non solo questi. Anche in Italia, se osservate bene.
Non siete ancora convinti? Allora informatevi su chi è George Soros, l’ebreo ungherese che attraverso la Open Society Fundations finanzia tutte le organizzazioni umanitarie che portano in Italia gli africani.

E non finanzia soltanto queste, ma anche tutte le organizzazioni LGBT, gay, gay pride, black-pride, gender, femministe, abortiste, il Partito Radicale edEmma Bonino, alfieri di tutti i diritti di morte, da inizio a fine vita.


Avete ancora dubbi? Se avete ancora dubbi, osservate da che parte stanno i giornalisti italo-israeliani, vera corazzata dell’informazione nostrana. Noterete che sono tutti dalla stessa parte, giocano tutti nella stessa squadra, globalista e pro-immigrazione all’ultimo sangue. Sono tutti favorevoli al mantenimento dell’identità culturale di chiunque venga in Italia, ma non alla salvaguardia dell’identità culturale italiana, quella è considerata roba di razzisti, xenofobi e fascisti. Sono tutti favorevoli all’accoglienza senza limiti. Per loro va bene anche se arrivano dieci, venti, cento milioni di africani. Non importa se tutto questo genera problemi insormontabili, distrugge l’Italia e poi, alla fin fine, non aiuta nessuno e danneggia tutti.
Quei giornalisti pro-immigrazione sono tutti dalla parte del genocidio dei popoli €uropei.
E dicono di essere contro il razzismo…
Ordini di scuderia?

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