Islanda, la crisi è solo un ricordo. “Stare fuori dall’Ue conviene”
L’Islanda si è ripresa alla grande, tanto da diventare un caso di successo post crisi. Nel 2014 si è registrata una crescita dell’1,9 per cento, mentre nel 2015 l’economia è destinata a crescere addirittura del 3,5 per cento. Il debito pubblico nazionale è sceso al 64 per centro del pil, dopo il picco dell’86 per cento toccato nel 2012. Ora tutti i valori sono tornati o stanno rapidamente tornando ai virtuosi livelli pre crisi. Diversamente dalla maggior parte dei paesi dell’Unione Europea, l’Islanda ha effettivamente incarcerato i banchieri colpevoli di comportamenti fraudolenti e complici dell’esplosione della crisi bancaria del 2008. La ripresa è stata spinta anche e soprattutto dal turismo. Una campagna pubblicitaria aggressiva ha portato a grandissimi risultati, con un aumento del 25 per cento delle visite durante gli ultimi 4 anni. A ottobre, l’Islanda ha staccato l’ultimo assegno per i rimborsi del prestito del Fondo Monetario Internazionale. E ora sembra proprio che il Paese possa tornare a volare dopo essersi liberato degli ultimi retaggi dell’incubo della crisi che aveva gettato nello sconforto l’economia nazionale negli anni scorsi.
La notizia fu censurata dalla maggioranza dei media europei e italiani, fate sapere alla gente che ci sono strade alternative, divulgate questo video.
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