lunedì 24 dicembre 2018

Geofisica: l'inversione del Polo Magnetico potrebbe verificarsi prima di quanto pensiamo

Uno degli argomenti più controversi della scienza moderna: quali conseguenze porterebbe un'inversione del polo magnetico della Terra? L’inversione magnetica dei poli è il fenomeno per cui il Polo Nord (attualmente positivo) si scambia con il Polo Sud (attualmente negativo), si scambiano i ruoli. L'impatto di questo fenomeno sulla nostra civiltà, appare ancora sconosciuto.

Un gruppo di ricercatori hanno studiato alcune stalagmiti in Cina per tentare di comprendere quando potrebbe verificarsi il prossimo, importante cambio del magnetismo terrestre. Gli ultimi studi sembrano avvalorare l'ipotesi che in un passato non troppo lontano (circa 100 mila anni fa) il Campo Magnetico Terrestre abbia attraversato periodi di estrema volubilità. Cambiamenti repentini nell'intensità e della polarità che si verificavano apparentemente senza alcun preavviso; il più rapido di questi, si stima possa essersi verificato in appena 140 anni.

L’inversione può quindi verificarsi in breve tempo ma anche in migliaia di anni e non si è ancora riusciti a dare una spiegazione precisa del fenomeno, soprattutto perché non è ancora completamente chiarita l’origine stessa del magnetismo terrestre.
Si stima che un'inversione del Polo Magnetico Terrestre, avrebbe pesanti 
conseguenze sulla nostra società; rendendoci molto più vulnerabili ai flussi di particelle che sopraggiungono continuamente dalla nostra stella attraverso le tempeste solari. Il Campo Magnetico Terrestre protegge infatti il nostro pianeta dal vento solare e dalle tempeste geomagnetiche, mettendoci al riparo dagli effetti dannosi indotti dall'attività del Sole. 


In giro per la rete circolano spesso notizie riguardanti un'imminente inversione di polarità del nostro Campo Magnetico ma nessuna di queste notizie trova un effettivo riscontro scientifico. Nonostante tutto, qualche segnale di modifica della polarità terrestre sembra effettivamente verificarsi; il nostro Campo Magnetico tende infatti ad indebolirsi gradualmente, perdendo circa il 5% della propria intensità ogni decennio, questo non rappresenta ancora un chiaro segnale di imminente cambio di polarità ma è un'ipotesi da non scartare, le cui conseguenze andranno valutate attentamente nel futuro. 

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