mercoledì 7 novembre 2018

Carte prepagate ai migranti: paga Soros, Onu e Ue benedicono

Si chiama Humanity Ventures, ed è la partnership siglata nel gennaio 2017 a Davos tra il finanziare George Soros e Mastercard, sulla base della promessa del magnate di stanziare 500 milioni di dollari a favore dei migranti in Europa. Come si legge sul sito di Mastercard, il progetto ha l’obiettivo di “catalizzare e accelerare lo sviluppo economico e sociale delle comunità vulnerabili di tutto il mondo, in particolare i rifugiati e i migranti”.
Dalle parole ai fatti, perché Humanity Ventures ora è realtà. Secondo il sito sloveno Nova24, che cita fonti interne alla polizia croata, ai migranti che attraversano i balcani verrebbero distribuite delle carte prepagate: “I migranti illegali che rispediamo a casa, nel giro di pochi giorni si ripresentano per provare e rientrare in Croazia. Alcuni sono molto poveri, ma la maggior parte di loro sono ben equipaggiati, con scarpe e vestiti nuovi, smartphone sofisticati e di ultima generazione, persino armi. E tutti hanno in dotazione una Mastercard senza nome ma con la dicitura Unhcr e un numero stampigliato. Quello che non ci spieghiamo è da quale conto ritirino i soldi dagli sportelli automatici”.

Soros e Mastercard 

Se al momento non è affatto chiaro il ruolo dell’Unione europa e soprattutto delle Nazioni Unite, ci sono meno dubbi sul coinvolgimento di Mastercard che sul proprio sito ufficiale annunciava l’avvio del progetto in collaborazione con il fondatore della Open Society Foundations: “Nonostante miliardi di dollari dati in assistenza umanitaria e allo sviluppo ogni anno – si legge nella nota ufficiale – milioni di persone rimangono emarginate. Mastercard e George Soros credono che le capacità del settore privato, unitamente a investimenti strategici a lungo termine, possano stimolare lo sviluppo e trasformare la vita per i meno abbienti. “Humanity Ventures è destinato ad essere redditizio in modo da stimolare il coinvolgimento di altri imprenditori”, ha detto Soros. 
In un’altra nota ufficiale datata giugno 2016, il colosso conferma il proprio impegno su questo fronte: “Sfruttando le nostre tecnologie e prodotti come MasterCard Aid Network e Prepaid, Mastercard collabora con i partner per fornire servizi essenziali nei momenti più critici della vita dei rifugiati. Ad oggi, le carte Mastercard Aid e Prepaid sono state impiegate in missioni umanitarie in Africa, Asia ed Europa – in paesi come Turchia, Kenya, Yemen, Nepal, Etiopia, Nigeria, Niger, Filippine e Grecia – e sono disponibili per supportare migliaia di beneficiari”.

Carte prepagate date ai migranti

In un’intervista rilasciata a Forbes lo scorso anno, Tara Nathan, vice-presidente esecutivo di Mastercard, spiegava come la società abbia collaborato con organizzazioni di tutto il mondo nel sostenere i migranti: “Attraverso la creazione di una piattaforma di pagamento offline e l’offerta di carte prepagate, identificazione digitale finanziaria e sistemi di punti vendita per i commercianti locali abbiamo essenzialmente creato una versione digitale del voucher cartaceo” ha osservato Nathan.
La notizia trapelata dalla polizia croata di queste ore viene confermata proprio da quell’intervista, che cita la partnership di Mastercard con Mercy Corps, altra importante organizzazione “filantropica” con sede negli Usa che, spiega la vice-presidente di Mastercard, “ha permesso la distribuzione di carte prepagate ai rifugiati in tutta la Grecia e in Serbia nel “primo programma della regione a sfruttare un sistema di pagamento senza contanti per coloro che cercano sicurezza in Europa. Il modello – osserva Nathan – consente ai rifugiati di acquistare beni in modo più efficiente senza spendere troppo”. 
Tutto questo a che scopo? Come ha spiegato lo stesso Soros, Humanity Ventures è destinata a essere un’impresa redditizia…

Soros collabora con Mastercard per finanziare i migranti

L’affarista miliardario George Soros ha ripetutamente smentito le voci secondo cui starebbe collaborando al finanziamento della carovana dei migranti che, partendo dall’Honduras e dal Guatemala, sta attraversando il Messico e che ha, come meta finale, gli Stati Uniti.
Ma tutto questo è destinato a cambiare, dal momento che il fondatore della “Open Society,” noto per aver finanziato una buona parte dell’opposizione a Brett Kavanaugh, il candidato alla Corte Suprema degli Stati Uniti scelto da Trump, si è ora associato con Mastercard per dar soldi (sotto la denominazione di ‘capitali d’investimento’) a migranti, rifugiati e “ad altri che lottano all’interno delle loro comunità, dovunque esse si trovino,” secondo la Reuters. Con questa forma di collaborazione, Soros sta effettivamente fornendo un palese supporto finanziario ai migranti e ai rifugiati che cercano di entrare negli Stati Uniti e in Europa.
L’accordo di collaborazione fra Soros e Mastercard, denominato “ Humanity Ventures” [Iniziative Umanitarie], è il risultato della promessa fatta da Soros, nel mese di settembre, di spendere 500 milioni di dollari per affrontare “le sfide a cui si trovano di fronte migranti e rifugiati.”
In una dichiarazione congiunta, Soros e Mastercard hanno affermato che i programmi di aiuti umanitari dei vari governi non sono stati sufficienti a risolvere i problemi dei rifugiati, facendo capire che questa è una questione a cui può arrivare una soluzione solo dal settore privato.
“I migranti sono spesso costretti a vivere nella disperazione all’interno delle comunità che li ospitano, perché non riescono ad accedere ai servizi finanziari e assistenziali dello stato,” ha affermato Soros.
“Il nostro investimento potenziale in questa impresa sociale, insieme alla capacità di Mastercard di creare prodotti che siano di aiuto alle comunità più vulnerabili, farà vedere come il capitale privato possa giocare un ruolo costruttivo nella risoluzione dei problemi sociali,” ha aggiunto.
Soros intende spendere subito 50 milioni di dollari per fornire soluzioni “modulabili” per i problemi riguardanti la sanità e la scuola. Ha intenzione di “investire” capitali nelle attività commerciali fondate dai migranti.
“Humanity Ventures è fatta per essere remunerativa, in modo da stimolare il coinvolgimento di altri imprenditori,” ha detto Soros.“Speriamo anche di stabilire norme di condotta tali da far sì che questi investimenti non contribuiscano allo sfruttamento delle fragili comunità che intendiamo servire.”
Soros ha detto che preferirebbe che ‘Human Ventures’ fosse redditizia, in modo da attirare ‘altri imprenditori’, però non è chiaro come pensi di ricavare qualcosa che si avvicini ad un ragionevole margine di guadagno facendo prestiti a fondo perduto a migranti e rifugiati.
Tutto questo dopo che Mastercard, nel 2016, aveva ammesso di aver fornito carte di debito prepagate a migranti e a rifugiati in viaggio attraverso l’Europa, un qualcosa che la società aveva fatto con l’esplicita benedizione dell’Unione Europea e dell’Alto Commissariato per i Rifugiati delle Nazioni Unite.
Forse il canale televisivo via cavo MSNBC e tutti gli altri media liberali che affermano che Soros e le sue reti no-profit non forniscono assistenza finanziaria ai migranti che si stanno avvicinando agli Stati Uniti dovrebbero pensarci un attimo, prima di continuare con i loro dinieghi.
Tyler Durden

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