mercoledì 23 dicembre 2020

Le “rivelazioni” del Diavolo. La possessione di Anneliese Michel

Negli anni ’70 la posseduta mistica Annelise Michel ha pagato per i peccati della Germania, in particolare per quelli del clero apostata. E durante i suoi esorcismi il Diavolo ha rivelato che è lui il vero ispiratore delle “riforme” religiose (nuova teologia, nuova liturgia, nuova pastorale, etc.) e del “progresso” civile del XX secolo (ateismo, materialismo, divorzio, aborto, eutanasia, omosessualità, etc.)...

Il Diavolo rivela il suo piano contro la Chiesa

Come vi abbiamo promesso, adesso riportiamo alcune fra le più importanti “rivelazioni” fatte dal Diavolo durante gli esorcismi fatti ad Anneliese. Ci auguriamo che molti, leggendo, aprano gli occhi.

Su Anneliese Michel

“L’abbiamo posseduta. La facciamo soffrire”.

“Non posso farla cadere. Quella (la Madonna, ndr) la protegge”.

“L’angelo custode la protegge”.

“Lei non ha mai commesso un peccato mortale. Odio quest’anima”.

“Ogni volta la proteggono i santi. San Giuseppe, Padre Pio, san Pio X e altri la difendono”.

Sulla nuova catechesi

“Noi abbiamo corrotto anche l’insegnamento del catechismo”.

“Il nuovo catechismo olandese l’ho scritto io! … Questo catechismo è pieno di eresie”.

Sulla nuova teologia

“Il dogma dell’Immacolata ci fa tanto male. Meno male nessuno crede più a questa verità. Se le persone credessero a questo, tutto l’inferno tremerebbe. Per questa loro incredulità molti sono qui sotto”.

“Molti teologi moderni mi appartengono. E ci sono vescovi idioti che li seguono”.

“I modernisti tradiscono la Chiesa. Credono che sia un’associazione, un club o una comunità. Invece la Chiesa è e deve essere una Chiesa con autorità e disciplina”.

“I cattolici hanno la verità e la tradiscono, come con le prostitute”.

“Che bello! Nessuno pratica più esorcismi. Noi così ci moltiplichiamo nel mondo”.

“Che bello che quasi più nessuno creda nella mia esistenza”.

“Io sono l’autore di tutte le eresie, e ne ho ancora tante da inventare”.

“Peccato che il Sinodo (il Concilio Vaticano II, ndr) sia finito, ci ha rallegrato moltissimo!”

Sulla riforma liturgica

“La Comunione sulla mano offende in maniera incredibile Dio. Noi, però, ce ne rallegriamo”.

“L’Ostia nella mano offende Dio e porta alla dannazione delle anime”.

“Tutti adesso tirano fuori le zampe per prendere la Comunione e neanche si inginocchiano più! Ah! Opera mia!”.

“Tante Ostie vengono profanate perché vengono date sulle mani. Non si rendono nemmeno conto!”.

“L’altare rivolto verso i fedeli è stata idea nostra. Sono tutti corsi dietro agli evangelici come meretrici! I cattolici hanno la vera dottrina e corrono dietro ai protestanti!”.

“La Comunione in piedi è stata una bella vittoria”.

“L’Ostia consacrata deve essere data solo in bocca. Solo il sacerdote può dare la Comunione”.

“Gli inginocchiatoi devono essere rimessi in chiesa e devono essere usati da tutti… Le anime dovrebbero inginocchiarsi davanti al Santissimo. Noi, però, non lo vogliamo… Noi vogliamo che le persone non si inginocchino in chiesa”.

Sul tradimento dei sacerdoti e dei consacrati

“Questa cosa sozza (la talare, ndr) oggi non la porta più nessuno. Meno male! Che gioia! Noi vogliamo che il sacerdote si vesta come tutti gli altri. È una grande vittoria per noi”.

“I sacerdoti devono mantenere il celibato. Tutti, senza eccezioni”.

“I religiosi dovrebbero usare sempre, senza eccezioni, gli abiti religiosi tradizionali”.

“Che idioti questi sacerdoti. Mi seguono in molti. Anche loro, come Giuda, tradiscono il Nazareno”.

“I sacerdoti non pregano abbastanza. Sono pieni d’orgoglio”.

“Mi dà molto piacere vedere che molti sacerdoti pensino che il Rosario sia una cosa antica. Invece è un’arma che ci sconfigge sempre”.

“I sacerdoti devono parlare dell’inferno, della perdizione, dei demoni. Quello lassù (Dio, ndr) vuole che si parli di questo”.

“Per la confessione quella cosa lurida (la stola, ndr) è obbligatoria. Gli ornamenti della Chiesa sono un obbligo. Solo gli ornamenti cattolici sono degni di Dio”.

“I seminaristi devono pregare il Rosario”.

“Il sacerdote deve mantenere tutte le virtù, specialmente quella della purezza”.

“Voi (preti, ndr) avete il potere di scacciarci, ma non lo fate più! Non ci credete neppure!”.

“Come ci piacciono le suore davanti al televisore! Hanno smesso di pregare. Non si inginocchiano più. Che bello! Questa è una delle più belle vittorie per noi”.

Sull’inferno

“Dopo la vita non c’è la fine. Inizia con la morte la vera vita: o in paradiso o all’inferno, dove sono io”.

“Io sono dannato. Perché non volevo servire Lui (Dio, ndr). Volevo essere io Lui (Dio, ndr). Anche se sono una creatura”.

“Io ero in Paradiso. Ero più alto di Michele. Ero il più vicino a Lui (Dio, ndr). Ora sono il più alto di grado all’inferno. Michele mi ha sconfitto. L’inferno, però, è mio e lo voglio riempire”.

“Io sono il padre della perdizione e delle menzogne”.

“Io odio l’essere umano, perché sono caduto per colpa vostra”.

“Io non mantengo mai quello che prometto”.

“Quella (la Madonna, ndr) mi schiaccia la testa, sempre.

“Mi sono preso Giuda. Ora è al mio servizio. Lui è dannato. Si sarebbe potuto salvare, ma ha tradito il Nazareno”.

“Quella (la Madonna, ndr) diceva sempre a Giuda che doveva essere obbediente e migliorare. Lui, però, non la ascoltava”.

“Giuda ha molti discepoli qui nell’inferno”.

“Dall’inferno non si esce mai. Si brucia tutta l’eternità”.

“Dopo la fine del mondo, le sofferenze qui da noi aumenteranno ancora di più”.

“Sono dannato per sempre. Se sapeste che sofferenza!”

“Sono il capo dei sacrileghi”.

“I massoni sono figli miei”.

“Contro di voi ci scagliamo e potremmo ancora di più, se non fossimo legati. Noi possiamo solo fino a dove arrivano le catene”.

Sulla secolarizzazione

“Nelle famiglie si deve pregare tutti i giorni. Il Rosario deve far parte di tutte le famiglie, tutti i giorni”.

“Che bello! Tanti, specialmente i giovani, dormono la domenica e non vanno in chiesa. Quella Donna (la Madonna, ndr) vuole che essi vadano in chiesa e preghino tutti i giorni il Rosario. Io, invece, no.

“I fedeli devono confessarsi regolarmente secondo l’insegnamento della Chiesa”.

“Tutti devono pregare gli angeli custodi… Gli angeli custodi sono nemici miei. Li odio!”

“L’acqua benedetta deve fare parte delle case e delle famiglie”.

“San Giuseppe deve essere venerato”.

“Cristo perdona sempre, ma solo nel sacramento della confessione”.

Sull’aborto

“L’aborto è sempre un omicidio. Gli embrioni non possono vedere Lui (Dio, ndr). Saranno salvati per grazia di Lui (Dio, ndr) ma non lo potranno mai vedere perché non hanno ricevuto il battesimo.

“I non nati possono essere battezzati. Però solo se sono vivi”.

“Ovunque dove è stata approvata una legge abortista, lì era ed è presente tutto l’inferno”.

Sulla preghiera

“Pregate, pregate, pregate per la salvezza delle anime”. Lo vuole Quella (la Madonna, ndr)”.

“Se aveste idea di quanto è potente il Rosario… è fortissimo contro Satana… non voglio dirlo, ma sono costretto.”

“Per ordine dell’Alta Dama devo dire che si deve pregare di più lo Spirito Santo. Voi dovete pregare molto, perché i castighi sono vicini”.

Su Fatima

“Le apparizioni di Fatima sono la chiave per salvare il mondo… Se non obbedirete alle parole di Fatima, avrete una punizione come non avete mai visto”.

Sul castigo

“Quello lassù non aspetterà molto tempo. Verrà una punizione che non ha avuto uguale. Chi rimarrà fedele, però, sarà protetto”.




Adesso cercate le "Lettere di Berlicche" di Charles Stapleton Lewis e confrontatene i contenuti. Sotto potete trovare il link ad un articolo pubblicato su questo blog dove, in un dialogo del racconto di Stapleton Lewis, Berlicche spiega al "cardinale" prescelto come distruggere la Chiesa. Il piano malefico del maligno è lo stesso, ma ci sorprende soprattutto l'attualità e il suo puntuale avveramento. Il piano massonico per la distruzione della Chiesa Cattolica coincide perfettamente con il piano rivelato nell'esorcismo e nei dialoghi di Berlicche.
Sul canale youtube si trovano diversi video molto ben fatti sull'argomento, tipo questi: 


LITURGIA DEL GIORNO


Feria propria del 23 Dicembre


Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Viola

Antifona d'ingresso
Nascerà per noi un bambino
e il suo nome sarà: Dio potente;
in lui saranno benedette tutte le stirpi della terra.
(Cf. Is 9,5; Sal 71,17)

Colletta
Dio onnipotente ed eterno,
contemplando ormai vicina la nascita del tuo Figlio,
rivolgiamo a te la nostra preghiera:
ci soccorra nella nostra indegnità
il Verbo che si è fatto uomo
nascendo dalla Vergine Maria
e si è degnato di abitare in mezzo a noi.
Egli è Dio, e vive e regna con te, ...

PRIMA LETTURA (Ml 3,1-4.23-24)
Prima del giorno del Signore manderò il profeta Elìa.


Dal libro del profeta Malachìa

Così dice il Signore:
«Ecco, io manderò un mio messaggero a preparare la via davanti a me e subito entrerà nel suo tempio il Signore che voi cercate; e l’angelo dell’alleanza, che voi sospirate, eccolo venire, dice il Signore degli eserciti.
Chi sopporterà il giorno della sua venuta? Chi resisterà al suo apparire? Egli è come il fuoco del fonditore e come la lisciva dei lavandai. Siederà per fondere e purificare l’argento; purificherà i figli di Levi, li affinerà come oro e argento, perché possano offrire al Signore un’offerta secondo giustizia. Allora l’offerta di Giuda e di Gerusalemme sarà gradita al Signore come nei giorni antichi, come negli anni lontani.
Ecco, io invierò il profeta Elìa prima che giunga
il giorno grande e terribile del Signore:
egli convertirà il cuore dei padri verso i figli
e il cuore dei figli verso i padri,
perché io, venendo,
non colpisca
la terra con lo sterminio».

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 24)
Rit: Leviamo il capo: è vicina la nostra salvezza.

Fammi conoscere, Signore, le tue vie,
insegnami i tuoi sentieri.
Guidami nella tua fedeltà e istruiscimi,
perché sei tu il Dio della mia salvezza.

Buono e retto è il Signore,
indica ai peccatori la via giusta;
guida i poveri secondo giustizia,
insegna ai poveri la sua via.

Tutti i sentieri del Signore sono amore e fedeltà
per chi custodisce la sua alleanza e i suoi precetti.
Il Signore si confida con chi lo teme:
gli fa conoscere la sua alleanza.

Canto al Vangelo ()
Alleluia, alleluia.
O Emmanuele, Dio con noi,
attesa dei popoli e loro liberatore:
vieni a salvarci con la tua presenza.
Alleluia.

VANGELO (Lc 1,57-66)
Nascita di Giovanni Battista.


+ Dal Vangelo secondo Luca

In quei giorni, per Elisabetta si compì il tempo del parto e diede alla luce un figlio. I vicini e i parenti udirono che il Signore aveva manifestato in lei la sua grande misericordia, e si rallegravano con lei.
Otto giorni dopo vennero per circoncidere il bambino e volevano chiamarlo con il nome di suo padre, Zaccarìa. Ma sua madre intervenne: «No, si chiamerà Giovanni». Le dissero: «Non c’è nessuno della tua parentela che si chiami con questo nome».
Allora domandavano con cenni a suo padre come voleva che si chiamasse. Egli chiese una tavoletta e scrisse: «Giovanni è il suo nome». Tutti furono meravigliati. All’istante gli si aprì la bocca e gli si sciolse la lingua, e parlava benedicendo Dio.
Tutti i loro vicini furono presi da timore, e per tutta la regione montuosa della Giudea si discorreva di tutte queste cose. Tutti coloro che le udivano, le custodivano in cuor loro, dicendo: «Che sarà mai questo bambino?». E davvero la mano del Signore era con lui.

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Nell'imminenza delle celebrazioni natalizie intensifichiamo la nostra supplica verso il Salvatore, e in nome di tutti gli uomini, imploriamo:
Vieni, Signore Gesù!

Signore, non sei venuto con il fuoco e la potenza, ma nell'umiltà e nella povertà: concedi alla tua Chiesa di seguirti nella scelta di mezzi poveri e semplici. Preghiamo:
Signore, la tua venuta realizza le promesse dei profeti: fa' che i cristiani riconoscano che questo è l'oggi della salvezza e non si lascino distrarre da desideri mondani. Preghiamo:
Signore, hai dato a Giovanni il compito di prepararti la strada: dona ai missionari forza e speranza di fronte alle difficoltà che incontrano nel preparare i cuori all'incontro con te. Preghiamo:
Signore, la nascita e la crescita di Giovanni lasciarono molti nello sconcerto: fa’ che i genitori accolgano con fiducia e docilità il tuo progetto per la vita dei loro figli. Preghiamo:
Signore, ci hai riuniti attorno alla tua mensa: aiutaci in questi giorni a spendere i soldi con semplicità, liberi da ogni conformismo, per poter soccorrerti nei poveri che incontriamo. Preghiamo:
Per quanti in questi giorni si accostano al sacramento della penitenza.
Per i gruppi cristiani presenti in parrocchia.

Signore Gesù, che vieni a sanare i nostri cuori con la misericordia del Padre, ascolta la preghiera di coloro che hai voluto fratelli e, per la forza del tuo sacramento, concedi loro di essere creature nuove. Tu vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.

Preghiera sulle offerte
Questo sacrificio,
nel quale ci fu data la pienezza del culto divino,
sia per noi, o Signore,
riconciliazione perfetta con te,
perché con animo purificato
possiamo celebrare la nascita del nostro redentore.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

PREFAZIO DELL’AVVENTO II
Le due attese di Cristo

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo,
Dio onnipotente ed eterno,
per Cristo Signore nostro.
Egli fu annunciato da tutti i profeti,
la Vergine Madre l’attese e lo portò in grembo
con ineΩabile amore,
Giovanni proclamò la sua venuta
e lo indicò presente nel mondo.
Lo stesso Signore,
che ci invita a preparare con gioia il suo Natale,
ci trovi vigilanti nella preghiera,
esultanti nella lode.
Per questo dono della tua benevolenza,
uniti agli Angeli e agli Arcangeli,
ai Troni e alle Dominazioni
e alla moltitudine dei cori celesti,
cantiamo con voce incessante
l’inno della tua gloria: Santo...

Oppure:

PREFAZIO DELL’AVVENTO II/A
Maria nuova Eva

È veramente giusto
rendere grazie
a te, Signore, Padre santo,
Dio onnipotente ed eterno.
Noi ti lodiamo, ti benediciamo,
ti glorifichiamo
per il mistero della Vergine Madre.
Dall’antico avversario venne la rovina,
dal grembo verginale della figlia di Sion
è germinato colui che ci nutre con il pane degli angeli
e sono scaturite per tutto il genere umano
la salvezza e la pace.
La grazia che Eva ci tolse
ci è ridonata in Maria.
In lei, Madre di tutti gli uomini,
la maternità, redenta dal peccato e dalla morte,
si apre al dono della vita nuova.
Dove abbondò la colpa,
sovrabbonda la tua misericordia
in Cristo nostro salvatore.
E noi,
nell’attesa della sua venuta,
uniti agli angeli e ai santi,
cantiamo l’inno della tua lode: Santo ...


Antifona di comunione
Ecco: sto alla porta e busso.
Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta,
io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me. (Ap 3,20)

Oppure:
A Zaccaria si sciolse la lingua e parlava benedicendo Dio.
Il popolo che udiva, diceva:
«Che sarà mai questo bambino?».
Davvero la mano del Signore era con lui. (Cf. Lc 1,64.66)


Preghiera dopo la comunione
O Signore, che ci hai saziati con il dono del cielo,
accordaci la tua pace,
perché siamo pronti
ad andare incontro con le lampade accese
al tuo amatissimo Figlio che viene.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.



Commento
Obbedisce, Zaccaria. Era l'ora. Aveva tentennato, davanti all'angelo. E l'angelo si era piuttosto irritato di quel ritardo nel rispondere.
Ma, ora, ha capito la lezione. Non è nessuno. Anche se fa parte della classe sacerdotale. Anche se è rispettato per la sua devozione e il suo zelo. Non è nessuno. Tantomeno un maschio che detta le regole. O che si specchia con orgoglio nei lineamenti del figlio. Che vede continuare il proprio nome lungo i secoli. È solo uno che è stato zittito. E ora, quando Elisabetta lo richiama all'obbedienza di Dio, lui accetta. Stravolge le regole, certo. Dove si è mai visto un bambino che non porti il nome di un famigliare (maschio)?
Ma Zaccaria, anche se vecchio, anche se lento, ora sa, ora ha capito. Che importa la discendenza? Che importa l'onore? Qui c'è in ballo la salvezza. Si arrende, infine. Cede. E la lingua si scioglie, ora la sua voce torna a farsi udire. Solo se la nostra vita si ritrova in Dio trova senso. Solo se la facciamo coincidere con la benevola volontà divina riusciamo a dire parole nuove.
Bravo Zaccaria, che hai finalmente osato. Insegnaci ad osare ora che arriva il Messia.

martedì 22 dicembre 2020

Berlicche spiega al cardinale "prescelto" come distruggere la Chiesa


LEGGETE E DIFFONDETE QUESTO RACCONTO SORPRENDENTE E PROFETICO DEL GRANDE ESEGETA CRISTIANO STAPLETON LEWIS. NELLE STRATEGIE DEL MALE QUI DESCRITTE POSSIAMO LEGGERVI A CHIARI TRATTI L'ATTUALITA' DELLA PANDEMIA, IL CAOS NELLA CHIESA, L'IMMORALITA' DILAGANTE NELLA SOCIETA' E RICONOSCERE PERFINO IL "CARDINALE" ELETTO PAPA PER DISTRUGGERE LA CHIESA!   

Ascoltate bene....Al potere oggi c'è il demonio e i suoi accoliti


Sconvolgente!! Il Demonio Berlicche e la paura dei Bambini.

Spunta fuori una nuova “Lettera di Berlicche” e il suo contenuto è decisamente inquietante. L’ha appena pubblicata il noto collega Aldo Maria Valli - già vaticanista della Rai - sul suo blog “Duc in altum” (Qui l’originale).

Il suo autore è anonimo, o meglio: si tratterebbe di “Sua potente Abissale Sublimità il Sottosegretario Berlicche”, il diavolo anziano che, negli omonimi racconti del grande esegeta cristiano Charles Stapleton Lewis, istruisce suo nipote, il giovane diavolo Malacoda, su come tentare gli uomini e condurli alla perdizione.

Dietro il gustoso ESCAMOTAGE SATIRICO, Lewis esemplificava quali fossero le sottilissime strategie del Male e, in questo caso, l’ultima lettera si occupa di un tema spinoso.

Berlicche si rivolge nientemeno che a un cardinale corrotto fornendogli precise istruzioni su come demolire la fede cattolica e la Chiesa; in questo caso, illustrando tattiche politiche e comunicative ben precise che vanno molto al di là di un discorso dedicato solo ai credenti.

Buona lettura.

Lettera da Berlicche / Ecco il piano operativo per la distruzione della Chiesa cattolica

La firma è riconoscibilissima: Berlicche, proprio lui, Sua diabolitudine! La lettera che ha inviato al Cardinale X va letta e meditata. Un piano operativo in piena regola. 

Caro Cardinale X,

quando finalmente sarò riuscito a farti eleggere papa, dovrai seguire attentamente la seguente tabella di marcia per adempiere al tuo ruolo. Per prima cosa dovrai accattivarti subito le simpatie della massa dei fedeli. Questo potrai farlo rompendo con il protocollo e con le usanze proprie della dignità pontificia, mostrandoti umile, pauperista, divorato dall’amore per i poveri e per i derelitti, rinunciando a tutti gli orpelli della “arcigna, pomposa e ipocrita” Tradizione. Anzi, appena puoi, colpisci senza pietà tutte le enclave di preti che rimangono attaccati alla messa in latino (per noi pericolosissima) e non perdere occasione di parlar male dei buoni cattolici per annichilire la loro autostima. Piuttosto, dimostra in pubblico la tua severità nel condurre battaglie demagogiche come quella contro i preti pedofili, ma non calcare troppo la mano: loro ci servono.

Il consenso della massa acquisito con queste “caramelle” ti porterà facilmente anche quello dei media che, essendo per la maggior parte dalla nostra parte, dovrai irretire senza ostacolare i progetti dei loro padroni, anzi intrattenendo rapporti amichevoli e dialogici con i direttori dei giornali più laici, ed esibendo così grande apertura intellettuale. Saranno loro stessi a fungere da “utili idioti” e a seminare i primi germi della distruzione teologica; a te basterà prendere le distanze in modo flebile da quanto essi ti metteranno in bocca, senza mai smentirli decisamente e lasciando i fedeli nel dubbio. In questo modo farai contenti gli anticattolici senza perdere del tutto il tuo gregge di pecoroni. Ricorda: mai prendere posizioni nette e inequivocabili!

Come ben sai, la cosa più importante è consolidare definitivamente il modernismo che molti teologi della nostra parte hanno costruito pazientemente fin dal Concilio: la smitizzazione di tutto il soprannaturale, la riduzione a mero “simbolo” di tutto quanto non sia spiegabile con la scienza e la sociologia per giungere al punto che a noi preme maggiormente: negare che Cristo fosse realmente il Figlio di Dio. Ti tornerà molto utile quanto sosteneva l’eretico Ario, che è qui con noi e ti saluta.

Importante è anche il linguaggio dei segni: non ti inginocchiare mai davanti all’Eucaristia, perché così facendo daresti un segno di sudditanza a ”Lui” e per noi sarebbe intollerabile. Devi erodere costantemente il concetto secondo cui l’Eucaristia è realmente il Corpo di Cristo e un’ottima strada sarà quella di gestire la sua somministrazione ai divorziati risposati in modo vago e disordinato: in tal modo perderà ogni valore reale.

Se qualche vecchio cardinale protesta, non te ne curare, sarà fatto a pezzi dai nostri media e presto verrà dimenticato. Dei porporati non aver timore: li abbiamo indeboliti e corrotti nell’arco di sessant’anni e non avranno né la forza né il coraggio per opporsi alla tua opera. Stai attento ai preti zelanti, piuttosto: appena qualcuno alza la testa, fallo fuori subito, scomunicalo per dare un esempio a tutti gli altri. Loro dipendono economicamente dall’8 x 1000 e quindi difficilmente si ribelleranno.

Nota bene: Maria, che è la nostra Nemica n.1, colei che dovrebbe schiacciare la testa del nostro Capo, deve essere fatta fuori soprattutto a partire dai dogmi. Mi raccomando, la sua verginità deve passare per un semplice mito: riduci la sua figura, minimizzala, limitati a riconoscerle solo un ruolo di “umile madre e discepola di un profeta”. Guai se la gente credesse davvero che era la Madre di Dio, l’Immacolata, che ebbe un parto miracoloso. Tutta la credibilità di Cristo parte da lì.

La massoneria è la nostra prima alleata, rammentalo. La sua filosofia è completamente antitetica al cattolicesimo e quindi devi mirare a intessere con loro una buona amicizia, sempre dietro al paravento del dialogo e della fratellanza. Molti cardinali – e tra i più colti – sono già nelle sue file e ti daranno una mano.

Fondamentale è che tu possa trovare il pieno appoggio della lobby gay: i preti sono deboli. Dagli anni Settanta abbiamo riempito i seminari di omosessuali che ora sono diventati vescovi e monsignori e vivono gioiosamente quello che “Lui” chiama il peccato di Sodoma. Nominali cardinali in quantità, saranno tra i tuoi più fedeli sostenitori ed eleggeranno il prossimo pseudo-papa anche quando tu sarai venuto giù con noi. I religiosi gay non rinunceranno mai ai loro piaceri carnali e, pur di placare i loro conflitti di coscienza, saranno ben disponibili a ribaltare la dottrina, che è quello che a noi interessa: eliminare il concetto di peccato, sovvertire l’amore naturale, distruggere l’odiosa famiglia cattolica.

Ricorda: “Senza il reato, la polizia perde il suo significato”, quindi è fondamentale che tu proponga un’idea distorta di Misericordia divina. Fai credere al tuo popolo che Dio perdonerà tutti, indifferentemente, che l’inferno non esiste e che le anime dannate, semplicemente, svaniscono nel nulla. Senza merito, senza castigo, non vi sarà più alcuna tensione verso la santità di vita e il peccato dilagherà serenamente. In tal modo ci accaparreremo milioni di anime.

Chiedi aiuto alle forze preternaturali, alle divinità pagane e contamina l’amore per il Creato di quel frate di Assisi con i culti panteisti. Se puoi, cerca di farli passare come altre manifestazioni di Dio, nella cura per l’ecologia e per l’ambiente, un argomento che piace soprattutto ai giovani, che sono il nostro futuro.

La diluizione e demolizione della fede cattolica passi attraverso il dialogo e le preghiere insieme alle altre religioni che, ovviamente, non credono in “Lui”. Importantissimo è che passi il concetto secondo cui Dio non è solo quello trinitario cristiano, ma qualcosa di indistinto, che si è manifestato anche ad altre culture. In tal modo potremo presentarlo come pare a noi, negando l’Incarnazione del Verbo.

Sull’aborto, fa’ che passi in secondo piano, ma stai attento: è un argomento molto sensibile. Cerca di sdoganarlo indirettamente e lentamente, magari attraverso gli stessi cardinali pro gay. Tiralo fuori solo ogni tanto, più per mantenere una facciata di cattolicesimo, magari appaiando i feti abortiti ai migranti che vengono rifiutati dal mondo occidentale.

L’immigrazione è infatti uno dei sistemi più efficaci che abbiamo per distruggere il cattolicesimo, con la nazione che lo ospita: l’Italia. Per far questo cerca di implementare continuamente l’accoglienza di stranieri, specie i musulmani. Con la loro forza demografica e con la loro religione, nel giro di pochi anni spazzeranno via l’identità – anche religiosa – di quel paese dove resistono ancora parecchie anime cattoliche – e pericolosamente sveglie – che potrebbero opporsi ai nostri progetti. Ti supporteranno molti politici dei nostri che io assisterò nella conservazione del potere anche quando il popolo li avrà rigettati. Cura i rapporti con le istituzioni europee: costoro hanno messo nero su bianco che rifiutano in blocco il Cristianesimo e che sono passati in blocco dalla nostra parte.

Sfrutta la pestilenza che io manderò, attraverso uno dei nostri paesi amici (Cina): il caos e il terrore dell’autorità che ne scaturiranno ti consentiranno di accelerare la tabella di marcia, e i giornali non avranno spazio da dedicare a quello che sta succedendo nella Chiesa. Quando la malattia sarà esaurita, gli uomini si troveranno in un mondo nuovo, con una religione nuova (la mia) e non si saranno nemmeno accorti come tutto sia potuto accadere, così, inavvertitamente.

Tuo affezionato

Berlicche


PREZIOSA INDICAZIONE PER IL DIRITTO DI RIFIUTARE IL VACCINO FUNZIONALE ALL'INSTAURAZIONE DEL "GRANDE RESET"

Tenetelo a portata di mano - Vaccini
Per riuscire ad evitare una vaccinazione obbligatoria (ma anticostituzionale) è necessario sapere cosa dire e cosa fare:
IMPORTANTE: "Non Rifiutare" il vaccino, altrimenti sarai considerato combattivo e sovversivo, ma puoi gentilmente rifiutare il loro servizio facendo quanto segue:
Domanda 1
Se non te lo danno subito, chiedi di avere il foglio per "Consenso informato", che NON DOVRAI FIRMARE, pena l'autorizzazione volontaria alla vaccinazione.
Se te lo danno, leggilo ma non firmarlo, e prima fai le seguenti ulteriori domande:
Domanda 2:
Chiedi al medico se il vaccino contiene anche MRC-5 (queste sono cellule di feto abortito e altro DNA -es. sangue di scimmia-, mercurio, alluminio, ecc.).
Se è così, hai il diritto di rifiutare.
Domanda 3
Chiedi anche se c'è la possibilità di una reazione iatrogena "effetto indesiderato del vaccino, causato da molteplici composti o medicinali che agiscono l'uno sull'altro”. Se il dottore dice: "Sì, è possibile " hai il diritto (puoi/devi) di rifiutare la vaccinazione
Domanda 4
Se le due domande sopra non sorgono effetti positivi per la non vaccinazione, di': "allora sono disposta/o a firmare se lei prima mi firma un documento che, in caso di qualsiasi problema di salute derivato dalla vaccinazione, se ne assume tutte le responsabilità civili e penali". Se il dottore dice: "NO, non firmo nulla", hai il diritto (puoi/devi) di rifiutare la vaccinazione.
Ringrazia il dottore e gli infermieri per l'offerta e vattene. Ricordati che i medici hanno fatto il giuramento di Ippocrate e sono obbligati a onorarlo - RICORDAGLIELO se necessario...
Questo è il modo in cui possiamo rifiutare rispettosamente e legalmente i loro "servizi obbligatori offerti", e non c'è assolutamente nulla che possano obiettare a riguardo.
Solo con la forza possono obbligarti, ma per ora (e spero mai) non siamo in simili condizioni.
Ora lo sapete!
Una persona avvisata potrà salvare tante persone, soprattutto anziani e bambini, che, in questo momento, sono stati presi di mira. I primi perché "hanno già dato e sono soltanto un costo per le casse dello Stato e per chi detiene il debito pubblico. I secondi perché, non avendo il sistema immunitario sviluppato (fino ad alcuni mesi) o ancora mal funzionante (se di pochi anni), sono maggiormente vulnerabili ai danni provocati dai vaccini (vedasi probabilmente i bambini della pubblicità di Telethon, le morti bianche in culla, autistici, ecc. ecc.).
Come dice chiaramente il monumento alla de popolazione (Georgia Guidestones, a Elberton-Georgia, USA) l'obiettivo dei gestori del mondo, seguaci di Baal, è quello di ridurre la popolazione mondiale e, nel frattempo, di controllarci in ogni ambito della nostra vita.”

AUGURI SPECIALI DI BUONE FESTE A TUTTI I NOSTRI LETTORI

 


AUGURI!!

(SCORRI LA PAGINA)







QUEST'ANNO, PER TUTTI I NOSTRI LETTORI, NON ABBIAMO PENSATO AI SOLITI AUGURI DI CIRCOSTANZA. DATO IL PERIODO DIFFICILE CHE TUTTI STIAMO ATTRAVERSANDO, VOGLIAMO LASCIARVI UN AUGURIO SPECIALE CHE TROVA IL SUO PIENO SIGNIFICATO IN UNA PAROLA:

S P E R A N Z A 

QUESTA E' LA PAROLA PER QUESTO NATALE E PER L'ANNO NUOVO. QUALSIASI COSA CI POSSA RISERVARE IL FUTURO NON PERDIAMO MAI LA SPERANZA PERCHE' COME DICE QUESTO PROVERBIO ARABO:



AUGURI SENTITI DI SPERANZA A TUTTI VOI E GRAZIE PER GLI ANNI PASSATI E PER QUELLI FUTURI.







LITURGIA DEL GIORNO IV D'AVVENTO


Feria propria del 22 Dicembre


Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Viola

Antifona d'ingresso
Sollevate, o porte, i vostri frontali,
alzatevi, soglie antiche,
ed entri il re della gloria. (Cf. Sal 23,7)

Colletta
O Dio, che vedendo l’uomo
precipitato nella morte
hai voluto redimerlo con la venuta del tuo Figlio unigenito,
concedi a coloro che confessano con pietà sincera
la sua incarnazione
di condividere anche la gloria del redentore.
Egli è Dio, e vive e regna con te, ...

PRIMA LETTURA (1Sam 1,24-28)
Anna ringrazia per la nascita di Samuèle.


Dal primo libro di Samuèle

In quei giorni, Anna portò con sé Samuèle, con un giovenco di tre anni, un’efa di farina e un otre di vino, e lo introdusse nel tempio del Signore a Silo: era ancora un fanciullo.
Immolato il giovenco, presentarono il fanciullo a Eli e lei disse: «Perdona, mio signore. Per la tua vita, mio signore, io sono quella donna che era stata qui presso di te a pregare il Signore. Per questo fanciullo ho pregato e il Signore mi ha concesso la grazia che gli ho richiesto. Anch’io lascio che il Signore lo richieda: per tutti i giorni della sua vita egli è richiesto per il Signore».
E si prostrarono là davanti al Signore.

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (1Sam 2)
Rit: Il mio cuore esulta nel Signore, mio Salvatore.

Il mio cuore esulta nel Signore,
la mia forza s’innalza grazie al mio Dio.
Si apre la mia bocca contro i miei nemici,
perché io gioisco per la tua salvezza.

L’arco dei forti s’è spezzato,
ma i deboli si sono rivestiti di vigore.
I sazi si sono venduti per un pane,
hanno smesso di farlo gli affamati.
La sterile ha partorito sette volte
e la ricca di figli è sfiorita.

Il Signore fa morire e fa vivere,
scendere agli inferi e risalire.
Il Signore rende povero e arricchisce,
abbassa ed esalta.

Solleva dalla polvere il debole,
dall’immondizia rialza il povero,
per farli sedere con i nobili
e assegnare loro un trono di gloria.

Canto al Vangelo ()
Alleluia, alleluia.
O Re delle genti e pietra angolare della Chiesa:
vieni, e salva l’uomo che hai formato dalla terra.
Alleluia.

VANGELO (Lc 1,46-55)
Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente.


+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Maria disse:
«L’anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l’umiltà della sua serva.
D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente
e Santo è il suo nome;
di generazione in generazione la sua misericordia
per quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva detto ai nostri padri,
per Abramo e la sua discendenza, per sempre».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Unendo la nostra lode all'esultanza di Maria, proclamiamo la bontà e la misericordia del Signore, che continua a riversare su di noi doni senza fine. Diciamo insieme:
Sei grande, Signore!

Esaudisci le lacrime di chi ti implora:
Per la tua potenza, la sterilità diventa feconda:
Capovolgi le situazioni di ingiustizia:
Ti ricordi dei poveri:
Scegli gli ultimi per le tue parole:
Riversi fiumi di misericordia sui peccatori:
Blocchi il braccio di chi fa violenza:
Deludi le attese dei potenti:
Vieni incontro a chi ti cerca:
Mantieni la Parola data:
Una creatura diventa tua Madre:
Il tuo Verbo si fa nostro fratello:
Ogni uomo ritrova speranza:

O Padre, tu rinnovi oggi per noi le meraviglie del tuo amore: noi ti riconosciamo santo e mirabile in tutte le tue opere e con Maria, nostra madre e signora, ti presentiamo il sospiro e la preghiera di quanti solo da te aspettano la salvezza. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Preghiera sulle offerte
Fiduciosi nella tua misericordia, o Signore,
veniamo con doni al tuo santo altare
perché, purificati dalla tua grazia,
siamo rinnovati dai misteri che celebriamo.
Per Cristo nostro Signore.

PREFAZIO DELL’AVVENTO II
Le due attese di Cristo

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo,
Dio onnipotente ed eterno,
per Cristo Signore nostro.
Egli fu annunciato da tutti i profeti,
la Vergine Madre l’attese e lo portò in grembo
con ineΩabile amore,
Giovanni proclamò la sua venuta
e lo indicò presente nel mondo.
Lo stesso Signore,
che ci invita a preparare con gioia il suo Natale,
ci trovi vigilanti nella preghiera,
esultanti nella lode.
Per questo dono della tua benevolenza,
uniti agli Angeli e agli Arcangeli,
ai Troni e alle Dominazioni
e alla moltitudine dei cori celesti,
cantiamo con voce incessante
l’inno della tua gloria: Santo...

Oppure:

PREFAZIO DELL’AVVENTO II/A
Maria nuova Eva

È veramente giusto
rendere grazie
a te, Signore, Padre santo,
Dio onnipotente ed eterno.
Noi ti lodiamo, ti benediciamo,
ti glorifichiamo
per il mistero della Vergine Madre.
Dall’antico avversario venne la rovina,
dal grembo verginale della figlia di Sion
è germinato colui che ci nutre con il pane degli angeli
e sono scaturite per tutto il genere umano
la salvezza e la pace.
La grazia che Eva ci tolse
ci è ridonata in Maria.
In lei, Madre di tutti gli uomini,
la maternità, redenta dal peccato e dalla morte,
si apre al dono della vita nuova.
Dove abbondò la colpa,
sovrabbonda la tua misericordia
in Cristo nostro salvatore.
E noi,
nell’attesa della sua venuta,
uniti agli angeli e ai santi,
cantiamo l’inno della tua lode: Santo ...


Antifona di comunione
L’anima mia magnifica il Signore:
grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente. (Lc 1,46.49)


Preghiera dopo la comunione
Ci rafforzi, o Signore,
la partecipazione al tuo sacramento,
perché con opere di giustizia
possiamo andare incontro al Salvatore che viene
e ottenere il premio della beatitudine eterna.
Per Cristo nostro Signore.



Commento
Ma come hai fatto a credere così tanto, piccola Maria! La tensione di Maria si scioglie in un largo sorriso. Allora è tutto vero! Allora è accaduto!
Nessuna follia, nessuna allucinazione, nessun demone! Si abbracciano le donne, mentre i bimbi, dal ventre, scalciano e si agitano. Sì, è tutto vero: Dio si manifesta, Dio interviene, Dio salva il suo popolo. Dio non si dimentica delle sue promesse e le donne, ora, cantano e danzano inebriate dalla gioia, roteando nella polvere del cortile mentre gli uomini, divertiti e perplessi, guardano con rispetto il mistero della maternità.
Canta, Maria, intessendo il suo canto con citazioni bibliche, con le parole dei salmi e dei profeti ascoltate nella penombra della sinagoga di Nazareth, lo shabbat. Fa i complimenti a Dio: per come è intervenuto, per come interverrà. E per lei, piccola e umile figlia del popolo, chiamata a diventare la porta d'ingresso di Dio nel mondo. Loda il Signore, anche se la sua vita sarà intessuta di fatica e di tenebra, di lotta e di perseveranza nella fede.
Ecco: Dio è alle porte, anche noi lodiamo il Signore per le grandi meraviglie che continua a compiere nella nostra vita...

lunedì 21 dicembre 2020

LITURGIA DEL GIORNO IV D'AVVENTO

Feria propria del 21 Dicembre


Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Viola

Antifona d'ingresso
Ecco, viene il Signore potente:
sarà chiamato Emmanuele, Dio con noi. (Cf. Is 7,14; 8,10)

Colletta
Esaudisci con bontà le preghiere del tuo popolo, o Padre,
perché coloro che si rallegrano
per la venuta del tuo Figlio unigenito nella nostra carne
possano giungere al premio della vita eterna
quando verrà nella gloria.
Egli è Dio, e vive e regna con te, ...

PRIMA LETTURA (Cant 2,8-14)
Ecco, l’amato mio viene saltando per i monti.

Dal Cantico dei Cantici

Una voce! L’amato mio!
Eccolo, viene
saltando per i monti,
balzando per le colline.
L’amato mio somiglia a una gazzella
o ad un cerbiatto.
Eccolo, egli sta
dietro il nostro muro;
guarda dalla finestra,
spia dalle inferriate.
Ora l’amato mio prende a dirmi:
«Àlzati, amica mia,
mia bella, e vieni, presto!
Perché, ecco, l’inverno è passato,
è cessata la pioggia, se n’è andata;
i fiori sono apparsi nei campi,
il tempo del canto è tornato
e la voce della tortora ancora si fa sentire
nella nostra campagna.
Il fico sta maturando i primi frutti
e le viti in fiore spandono profumo.
Àlzati, amica mia,
mia bella, e vieni, presto!
O mia colomba,
che stai nelle fenditure della roccia,
nei nascondigli dei dirupi,
mostrami il tuo viso,
fammi sentire la tua voce,
perché la tua voce è soave,
il tuo viso è incantevole».

Parola di Dio


oppure:
Sof 3,14-17
Il Signore tuo Dio è in mezzo a te.

Dal libro del profeta Sofonìa

Rallégrati, figlia di Sion,
grida di gioia, Israele,
esulta e acclama con tutto il cuore,
figlia di Gerusalemme!
Il Signore ha revocato la tua condanna,
ha disperso il tuo nemico.
Re d’Israele è il Signore in mezzo a te,
tu non temerai più alcuna sventura.
In quel giorno si dirà a Gerusalemme:
«Non temere, Sion, non lasciarti cadere le braccia!
Il Signore, tuo Dio, in mezzo a te
è un salvatore potente.
Gioirà per te,
ti rinnoverà con il suo amore,
esulterà per te con grida di gioia».

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 32)
Rit: Esultate, o giusti, nel Signore; cantate a lui un canto nuovo.

Lodate il Signore con la cetra,
con l’arpa a dieci corde a lui cantate.
Cantate al Signore un canto nuovo,
con arte suonate la cetra e acclamate.

Il disegno del Signore sussiste per sempre,
i progetti del suo cuore per tutte le generazioni.
Beata la nazione che ha il Signore come Dio,
il popolo che egli ha scelto come sua eredità.

L’anima nostra attende il Signore:
egli è nostro aiuto e nostro scudo.
È in lui che gioisce il nostro cuore,
nel suo santo nome noi confidiamo.

Canto al Vangelo ()
Alleluia, alleluia.
O Emmanuele, nostro re e legislatore:
vieni a salvarci, Signore, nostro Dio.
Alleluia.

VANGELO (Lc 1,39-45)
A cosa devo che la madre del mio Signore venga a me?

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda.
Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo.
Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Il Signore viene per essere la luce che rischiara il cammino degli uomini. Dal buio delle nostre incertezze e dei nostri sbandamenti, lo invochiamo:
Vieni, luce del mondo.

Per la Chiesa santa, perchè quando si vede oppressa, incompresa, diffamata o rifiutata, in lei non venga meno la gioia. Preghiamo:
Per le madri in attesa di un figlio, perchè vivano il tempo della gravidanza in rendimento di grazie al Signore, consapevoli di essere collaboratrici nell'opera della creazione. Preghiamo:
Per noi, perchè reagiamo allo scetticismo circa la bontà e la possibilità di recupero dell'uomo e crediamo che, per il dono di Dio, ognuno può rinnovarsi e ricominciare. Preghiamo:
Per i cristiani delle nostre comunità, perchè trascorrano questi ultimi giorni di avvento nella preghiera e nel raccoglimento e non si lascino prendere dalla mentalità consumistica e borghese. Preghiamo:
Per noi qui raccolti attorno alla mensa eucaristica, perchè comunichiamo la gioia di avere incontrato e accolto il Signore con la stessa sollecitudine di Maria. Preghiamo:
Per quanti sentono la vita come un peso opprimente.
Per quanti si mettono in viaggio.

O Padre, che nella sollecitudine di Maria verso Elisabetta ci offri un esempio di attenzione premurosa verso i fratelli, in forza di questo pane eucaristico, donaci nuovo slancio interiore, per condividere con gli altri tutto ciò che siamo e abbiamo. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Preghiera sulle offerte
Accetta con bontà, o Signore,
i doni della tua Chiesa:
nella tua misericordia
li hai posti nelle nostre mani,
con la tua potenza trasformali per noi
in sacramento di salvezza.
Per Cristo nostro Signore.

PREFAZIO DELL’AVVENTO II
Le due attese di Cristo

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo,
Dio onnipotente ed eterno,
per Cristo Signore nostro.
Egli fu annunciato da tutti i profeti,
la Vergine Madre l’attese e lo portò in grembo
con ineΩabile amore,
Giovanni proclamò la sua venuta
e lo indicò presente nel mondo.
Lo stesso Signore,
che ci invita a preparare con gioia il suo Natale,
ci trovi vigilanti nella preghiera,
esultanti nella lode.
Per questo dono della tua benevolenza,
uniti agli Angeli e agli Arcangeli,
ai Troni e alle Dominazioni
e alla moltitudine dei cori celesti,
cantiamo con voce incessante
l’inno della tua gloria: Santo...

Oppure:

PREFAZIO DELL’AVVENTO II/A
Maria nuova Eva

È veramente giusto
rendere grazie
a te, Signore, Padre santo,
Dio onnipotente ed eterno.
Noi ti lodiamo, ti benediciamo,
ti glorifichiamo
per il mistero della Vergine Madre.
Dall’antico avversario venne la rovina,
dal grembo verginale della figlia di Sion
è germinato colui che ci nutre con il pane degli angeli
e sono scaturite per tutto il genere umano
la salvezza e la pace.
La grazia che Eva ci tolse
ci è ridonata in Maria.
In lei, Madre di tutti gli uomini,
la maternità, redenta dal peccato e dalla morte,
si apre al dono della vita nuova.
Dove abbondò la colpa,
sovrabbonda la tua misericordia
in Cristo nostro salvatore.
E noi,
nell’attesa della sua venuta,
uniti agli angeli e ai santi,
cantiamo l’inno della tua lode: Santo ...

Antifona di comunione
Beata sei tu, Vergine Maria, perché hai creduto:
in te si è compiuta la parola del Signore. (Cf. Lc 1,45)

Preghiera dopo la comunione
La partecipazione ai divini misteri, o Signore,
sia per il tuo popolo continua difesa,
perché nella piena obbedienza alla tua volontà
ottenga in abbondanza
la salvezza dell’anima e del corpo.
Per Cristo nostro Signore.



Commento
L'angelo se n'è andato, si è allontanato. No, non è un'annotazione cronologica, non è una inutile descrizione o un particolare insignificante quello che ci consegna Luca.
L'angelo è partito, fine delle apparizioni, fine del sostegno angelico, fine dello straordinario. Come si sarà svegliata, Maria, il giorno dopo l'annuncio? Cosa avrà detto? Cosa avrà pensato? Cos'era successo il giorno prima? Un'allucinazione? Una follia? O tutto è reale? Maria si sfiora il ventre con delicatezza. Troppe le cose che tumultuosamente le attraversano la mente.
E Giuseppe? Col passare dei giorni tutto si semplifica, Giuseppe viene, in gran segreto e le parla di sogni, di decisioni, di salvezza. Non può essere casuale. Allora decidono di fare l'unica cosa sensata: vogliono capire se e quanto è vero ciò che sta accadendo.
Partono; il cuore in agitazione. E se Elisabetta non aspettasse nessun bimbo? Eccoli, ora, nel cortile di casa: Giuseppe scarica il somarello mentre la vecchia cugina esce dalla porta di casa, asciugandosi le mani nel grembiule.
Le due donne si guardano, in silenzio. È Elisabetta, ora, a parlare. Ma come hai fatto a credere così tanto, piccola Maria!

Pestilenze e corpi celesti. La strana coincidenza nelle cronache meranesi


Il parallelismo. La pestilenza e la “stella” 340 anni fa, oggi il Covid-19 e l’asteroide 52768

 


Merano. L'emergenza Coronavirus ha letteralmente svuotato la città della sua vita giornaliera. Chiusi i locali, negozi serrati, parchi inagibili e qualsiasi attività consociativa praticamente bloccata, Merano e i meranesi stanno reagendo a loro modo e per la prima volta a una situazione che sembra averli proiettati nella trama di un film. Reazioni che vanno dagli ormai popolari aperitivi in chat con gli amici, alle canzoni urlate dai balconi di casa, per finire con la ironia social e gli incontri, se non scontri, nei vari gruppi Facebook.
A guardar lontano, la nostra città non è nuova a questa situazione, e a spiegarci come nel passato i nostri concittadini rispondevano agli eventi naturali avversi è un manoscritto di Lorenz Paumgartner, ecclesiastico che tra il 30 gennaio del 1668 e il 29 ottobre 1708 riportò su un diario gli eventi che in quel lasso di tempo colpirono la città, nonché la reazione dei suoi concittadini.

Il manoscritto, recentemente tradotto da un gruppo di studenti coordinati da insegnanti dell'istituto Gandhi e il Gymme di Merano, spiega nel dettaglio la paura dei meranesi di fronte alle calamità naturali e quali erano i provvedimenti che le autorità decidevano di prendere per scongiurare il ripetersi. Una lettura interessante che dà un’idea di come i tempi siano effettivamente cambiati da ogni punto di vista, ma non certo la paura e la voglia di reagire, in qualche modo.

La siccità.

Uno degli eventi naturali più temuti nel Seicento, sorprendentemente, era la siccità. Che poteva colpire la città e danneggiare irreparabilmente i raccolti. Quindi, mettere a serio rischio al vita dei meranesi. La siccità, spesso, era sinonimo di carestia con il correlato di una serie di malattie che alcune volte potevano decimare la popolazione. «Poiché la pioggia, desideratissima e molto necessaria, non è arrivata, le preghiere devono continuare... e poiché il Signore non ha eseguito le nostre preghiere, senza dubbio per i nostri troppi peccati, siamo ricorsi a un altro modo per implorare la sua Divina Misericordia… è stata quindi indetta una processione con tutti i bambini, gli adolescenti e le ragazzine di tutte le scuole dell'intera città». Questo scrive Paumgartner nel suo diario, datandolo 25 luglio 1672, e sottolineando la partecipazione dell’intera popolazione alle vicende della città. Che la processione fosse stata gradita da Dio, lo dimostrerebbe l'esito, ovvero l'arrivo di un «salubre acquazzone». E se le piogge erano troppo insistenti, come quella del luglio 1679, ancora processioni e preghiere, oltre alle offerte per i poveri e una cerimonia di benedizione, dalle 4 di notte alle 10!

Via la testa!

Molto spesso, le maledizioni o i cattivi auspici per la città arrivavano dall'operato di stregoni e maghi, molto semplicemente persone che erano solite preparare pozioni curative che difficilmente curavano, ma che venivano ben pagate da ingenui cittadini. E allora, quando questi personaggi venivano scoperti, si procedeva con la decapitazione, spesso multipla, come quella dell'11 agosto 1679, quando il 24enne Melchior Waltesbier, assieme ad altri due colleghi, ci rimisero la testa. Nel diario dell'abate, sono decine le testimonianze di persone decapitate e bruciate per magia, stregoneria e altri atti capaci di terrorizzare la popolazione, verso i quali il solo rimedio era l'eliminazione della minaccia.

La pestilenza e la cometa.

Nel marzo del 1680, invece, la città si dovette difendere dall'arrivo di una pestilenza che mise in ginocchio diversi commercianti, e proprio per questo venne indetta una Quarantena, ma non certo per isolare le persone. Infatti, ritornando al significato primordiale di questa pratica, il vescovo di Coira espose per 40 giorni il Santissimo Sacramento, in coincidenza di un egual numero di ore di preghiera, solitaria e nel chiuso delle case.

Proprio nello stesso anno di questa pestilenza, il 24 dicembre venne «vista una terribile e spaventosa cometa, la cui coda secondo i calcoli astronomici, si estendeva in lunghezza per 700 miglia e larghezza per 400 miglia, era sorta intorno alle 5 a San Vigilio ed era tramontata alle 9 circa a Parcines», scrive il religioso. Per allontanare i malefici influssi di questa terribile cometa, su mandato del vescovo di Coira, ancora quaranta ore di preghiera, oltre all'obbligo del digiuno episcopale per tre venerdì di seguito, con imposizione di residenza domestica ed elemosina distribuita ai poveri di casa in casa.

Insomma, pestilenza e cometa 340 anni fa, pandemia e asteroide 52768 che il 29 aprile 2020 ha sfiorato la terra, adesso. Tuttavia il pericolo non sarebbe alle spalle perché la sonda Soho, in orbita intorno alla Terra, ha ripreso un corpo celeste in avvicinamento al Sole. 




Secondo il ricercatore Nassim Haramein quasi una volta a settimana avviene una singolarità, ovvero un buco nero (worm hole) sul Sole. Civiltà extraterrestri sfruttano questi portali del Sole per accedere nel nostro sistema solare. I buchi neri visibili grazie alle immagini della SOHO, possono essere di diametro simile alla Terra o anche più grandi. Guarda il video:



L'influenza dei corpi celesti in avvicinamento all'orbita terrestre che provocano cataclismi di ogni tipo come anche le pestilenze è una teoria molto affascinante ma suffragata anche da antichi documenti. E' notizia di questi giorni che il covid ha subito una mutazione che sarebbe maggiormente contagiosa, questo potrebbe far ipotizzare che un corpo celeste si avvicina sempre di più all'orbita terrestre e comincia a mostrare i suoi effetti nefasti sul nostro pianeta. Ma, a giudicare da cronache antichissime, potrebbe trattarsi di un corpo celeste "teleguidato" da una civiltà extraterrestre. Guarda il video: