martedì 24 novembre 2020

Le armi genetiche




....Si pensa che il pipistrello possa essere il serbatoio per il virus Ebola, e si pensa che lo scimpanzé sia stato il serbatoio originale per il virus HIV che causa l'AIDS. Quando i virus "saltano specie" possono occasionalmente causare malattie significative. Questi esempi illustrano che possono essere gestibili agenti infettivi trasformato naturalmente in organismi con marcato aumento virulenza. Quando ciò accade naturalmente, il processo si traduce in una malattia emergente. Se dovesse essere indotto dall'uomo, sarebbe bioterrorismo. Nel laboratorio di bioterroristi ispirati, determinati e ben finanziati, un virus animale può essere modificato geneticamente e sviluppato specificamente per infettare le popolazioni umane. Le malattie emergenti potrebbero avere gravi implicazioni per la guerra biologica o le applicazioni del terrorismo....

Da: 

Jeremy Rifkin
Fonte: Tratto da "Il secolo biotech"

La minaccia rivolta all'ambiente del rilascio di organismi trattati geneticamente sembra essere accentrata, in modo forse drammatico, dall'uso delle nuove tecniche genetiche nella progettazione di agenti di una guerra batteriologica. Le conquiste ottenute nelle tecnologie di ingegneria genetica hanno rinnovato l'interesse militare per le armi biologiche ed hanno generato una grande preoccupazione riguardo l'accidentale o volontaria liberazione di pericolosi virus, batteri e funghi manipolati geneticamente che potrebbero diffondere un inquinamento genetico in tutto il mondo, creando una mortale pandemia che potrebbe distruggere su vasta scala le piante, gli animali e la vita umana. L'attuale ricerca in biotecnologia va di pari passo con le prime ricerche in campo nucleare degli anni '40 e '50. La banca dati che si è sviluppata nella tecnologia nucleare era applicabile sia per scopi militari sia per scopi industriali. Allo stesso modo, la banca data che si è sviluppata per l'ingegneria genetica commerciale nel campo dell'agricoltura, dell'allevamento degli animali e della medicina è potenzialmente convertibile nelle sviluppo di una vasta serie di nuovi agenti patogeni che possono attaccare le piante, gli animali e le popolazioni umane. La guerra biologica implica l'uso di organismi viventi per scopi militari. Le armi biologiche possono essere virali, batteriche, basate sui funghi, e sui protozoi. Gli agenti biologiche possono mutarsi, riprodursi, moltiplicarsi e diffondersi su una vasta zona geografica attraverso il vento e l'acqua grazie a trasmissione da parte degli animali, dell'uomo e degli insetti. Una volta rilasciati, molti degli agenti patogeni biologici sono in grado di sviluppare nicchie vitali e di mantenersi indefinitamente nell'ambiente. Gli agenti biologici convenzionali comprendono (la peste) Yersina pestis, tularemia, febbre della Rift Villey (la febbre Q) Coxiella burnetii, encefalite equina, carbonchio e varicella. Le armi biologiche non sono mai state usate su larga scala, a causa dei costi e dei pericoli che implicano il trattamento e lo stoccaggio di processare grandi volumi di materiali tossici e a causa della difficoltà di indirizzare la disseminazione degli agenti biologici. Tuttavia, passi avanti compiuti nel campo delle tecniche di ingegneria genetica durante gli ultimi dieci anni, hanno per la prima volta reso possibile la guerra biologica. In un rapporto datato maggio '86, presentato alla Committee on Appropriation della Camera dei deputati degli Stati Uniti, il Dipartimento americano della difesa (Dod) sottolineò che il DNA ricombinante e le altre tecniche di ingegneria genetica stanno definitivamente rendendo la guerra biologica una reale alternativa militare. Gli ingegneri genetici stanno clonando quantità finora impensabili di agenti patogeni "tradizionali". Questa tecnologia può inoltre essere usata per creare nuovi patogeni mai visti prima d'ora. Secondo quanto affermato nelrapporto:

... le conquiste fatte nel campo della biotecnologia permettono l'elaborazione di una estesa varietà di "nuovi" materiali che possono essere usati in una guerra biologica... I nuovi agenti rappresentano la capacità appena scoperta di modificare, migliorare o produrre grandi quantità di materiali naturali o di organismi che in passato erano considerati di nessuna importanza militare a causa di problemi quali la disponibilità, la stabilità, il potere infettivo e la riproducibilità. Il rapporto prosegue così: Potenti tossine che fino a ora erano disponibili solo in piccole quantità, e solo grazie all'estrazione delle stesse da immense quantità di materiali biologici, adesso possono essere preparate in quantità industriali dopo un periodo di sviluppo relativamente breve. Questo processo consiste nell'identificazione dei geni che codificano per la molecola desiderata e nel trasferimento della sequenza in un microrganismo ricevente, e che in tal modo acquista la capacità di produrre la sostanza. L'organismo ricombinante potrebbe quindi essere coltivato e fatto crescere in qualsiasi scala desiderata... Composti che precedentemente erano disponibili solo in quantità minime in questo modo diventano disponibili in grandi quantità e a costi notevolmente bassi.

Il rapporto del Dod conclude con l'affermazione che i nuovi sviluppi nelle tecnologie dell'ingegneria genetica permettono "il rapido sfruttamento delle risorse della natura per scopi di guerra biologica in modi che non erano immaginabili 10 o 15 anni fa". Nell'agosto del 1986, Douglas J. Feith, allora segretario delegato della Difesa, sottolineò che era praticamente impossibile difendersi da questa nuova abilità di manipolare geneticamente gli agenti della guerra biologica.

Adesso è possibile sintetizzare agenti per la guerra biologica confezionati apposta per scopi militari. La tecnologia che rende possibile il cosiddetto "design dei farmaci", rende inoltre possibile modellare i tali agenti...

[Sta per diventare] piuttosto semplice produrre nuovi agenti, ma resta un problema di trovare degli antidoti. I nuovi agenti possono essere prodotti in poche ore; gli antidoti possono richiedere anni. Per misurare la grandezza del problema degli antidoti, bisogna tenere conto dei molti anni e dei milioni di dollari che sono stati investiti, finora senza successo, nel tentativo di sviluppare dei mezzi per opporsi ad un singolo agente biologico al di fuori del campo della guerra biologica, il virus del Aids. Un investimento così ingente sorpassa largamente le risorse disponibili per la predisposizione di misura di difesa nei confronti della guerra biologica.

Le armi "modellanti" al Dna ricombinante possono essere create in molti modi. Le nuove tecnologie possono essere usate per programmare geni in microrganismi infettivi allo scopo di aumentarne la residenza agli antibiotici, la violenza e la stabilità ambientale. E' possibile inserire geni letali in microrganismi innocui, ottenendo come risultato degli agenti biologici che non vengono riconosciuti come pericolosi dal corpo umano che, di conseguenza non sviluppa alcuna risposta. E' inoltre possibile inserire geni in organismi che colpiscono le funzioni che controllano l'umore, il comportamento, lo stato mentale e la temperatura corporea. Gli scienziati affermano di essere in grado di clonare specifiche tossine per eliminare gruppi etnici o razze specifiche il cui costrutto genotipico predispone a certe malattie. L'ingegneria genetica può anche essere usata per distruggere specie o ceppi specifici di piante coltivate o di animali domestici, se lo scopo è quello di paralizzare l'economia di un Paese. Le nuove tecnologie dell'ingegneria genetica contemplano una versatile forma di armamenti che possono essere usati per un'ampia varietà di scopi militari, dal terrorismo alle operazioni controinsurrezionali fino a guerre su larga scala per distruggere intere popolazioni. A differenza delle tecnologie nucleari, l'ingegneria genetica può essere prodotta e sviluppata a buon mercato, richiede una minore abilità scientifica e può essere effettivamente impiegata in molti e diversi settori. Molti governi sostengono che il loro lavoro incentrato sulla guerra biologica ha uno scopo solamente difensivo. Tuttavia è largamente risaputo che è di fatto impossibile distinguere tra ricerca di difesa e ricerca di attacco. Scrivendo sull'edizione del novembre '93 del "Bulletin of the Atomic Scientists" Robert L. Sinsheimer, un rinomato biofisico di Università della California a Santa Cruz, osservò che, a causa della natura di questa particolare categoria di sperimentazioni, non esiste una via adeguata per distinguere propriamente gli usi pacifici dagli usi militari delle tossine letali. Uno studio molto approfondito del International Peace Research Institut di Stoccolma concorda con la stima di Sinsheimer sulle guerre chimiche e biologiche, concludendo che "alcune comuni forme di produzione di vaccini sono tecnicamente molto vicine alla produzione di agenti delle armi biologiche, offrendo così facili opportunità di conversione". R. Gold Stein, già professore di microbiologia alla facoltà di Medicina di Harvard, riassume la natura degli esperimenti che vengono attualmente condotti dal dipartimento della Difesa. Sotto il vessillo degli scopi difensivi, il Dod:

Può giustificare il fatto di lavorare con gli agenti più patogeni al mondo, producendo ceppi alterati e molto più virulenti, producendo vaccini per proteggere le proprie truppe contro tali agenti... e allo stesso tempo sviluppando sistemi di diffusione fino a quando non si sia in grado di difendersi contro qualsiasi forma di diffusione come questa. Così, quello che il Dod si ritrova, alla fine, è un nuovo sistema di armi biologiche, un organismo virulento, un vaccino contro di esso ed il suo sistema di diffusione. Come e' facile intuire, esiste una linea molto sottile, fra un tale sistema di difesa (permesso dalle convenzioni) e un vero e proprio sistema (proibito) di attacco.

L'amministrazione Reagan mostrò un crescente interesse per gli agenti virali manipolati della guerra biologica e per quello che veniva percepito come un "gap genetico". Nell'autunno del '94 il segretario alla Difesa C. Weinberger disse ai membri del Congresso di avere "nuove prove che l'Unione Sovietica aveva mantenuto i propri programmi di guerra biologica di attacco e che stava esplorando l'ingegneria genetica al fine di espandere il suo programma". Weinberger proseguì avvertendo il Congresso che "era essenziale e urgente sviluppare e rilanciare un'adeguata protezione biologica alle tossine". Convinto del fatto che i russi stessero violando la convenzione delle armi biologiche e allargando di fatto "il gap genetico" fra l'allora Unione Sovietica e gli Stati Uniti (attraverso il varo di una ricerca e di un programma di sviluppo negli armamenti genetici) il Dod annunciò l'intenzione di rispondere con un ambizioso programma "difensivo". Sotto la voce "ricerca a scopo di difesa" negli anni '80 il Dipartimento Americano della Difesa varò un importante programma di ricerca e sviluppo. Nel '81, il bilancio del Pentagono per la ricerca sulla guerra biologica "difensiva" era di soli 15,1 milioni di dollari. Dal '86, il bilancio del Dod crebbe fino a 90 milioni di dollari. Vari settori delle forze armate lavorano con i maggiori agenti patogeni al mondo, dalle malattie esotiche virali, come febbri emorragiche, ai virus appena scoperti, come l'Aids. Il Dipartimento della Difesa afferma che la maggior parte del lavoro non e' "riservato" e si prefigge di fornire le forze militari di appropriate protezioni di difesa sotto forma di vaccini e di antidoti. Molti osservatori militari non sono ottimisti circa la prospettiva di tenere la rivoluzione genetica lontano dalle mani dei "signori della guerra". Come arma di distruzione di massa, essa compete con gli armamenti nucleari e può essere sviluppata ad un costo minore. Questi due fattori, da soli, rendono la tecnologia genetica l'arma ideale del futuro. La recente rivelazione che l'Iraq aveva raccolto enormi quantità di agenti batteriologici e si stava preparando ad usarli nella guerra del Golfo Persico, ha rinnovato gli interessi del Pentagono nella ricerca volta alla difesa, al fine di opporsi alla prospettiva di una sempre più vertiginosa corsa alle armi biologiche. Nel caso dell'Iraq, il governo di Saddam Hussein aveva preparato quello che viene definito il "grande livellatore", un arsenale di 25 testate di missili contenenti più di 5.000 kg di agenti biologici, inclusi la letale tossina botulinica e i germi del carbonchio. Un ulteriore quantità di 15.000 kg di agenti batterici fu collocata in bombe che sarebbero state lanciate dagli aerei militari. Se gli agenti della guerra batteriologica fossero stati dispiegati, i risultati sarebbero stati catastrofici come quelli di Nagasaki e Hiroshima con il lancio della bomba atomica nel '45. Per comprendere il senso dei potenziali danni che sarebbero stati inflitti, l'arsenale iraqeno puo' essere valutato grazie allo studio condotto nel '93 dal Office of Tecnology Assessment, che stabilì che la liberazione di 100kg di spore di carbonchio da un aeroplano sulla città di Washington, avrebbe potuto uccidere più di 3000 persone. I missili Scud iraqeni erano stati riempiti con il doppio della quantità del letale carbonchio. Venne riportato, più tardi, che S. Hussein non scatenò gli agenti della guerra batteriologica a causa dell'avvertimento, che il segretario di Stato J. Baker gli fece pervenire, che ogni tentativo di quel tipo sarebbe stato trattato con "misure estreme", il che significava il lancio di armi nucleari su Baghdad. L'Iraq non è il solo Paese a manifestare interesse nello sviluppo di una nuova generazione di armi biologiche. In uno studio condotto nel '95 la CIA riportò che 17 Paesi erano sospettati di ricercare e accumulare agenti batteriologici. Le nazioni erano Iraq, Iran, Libia, Siria, Corea del Nord, Taiwan, Israele, Egitto, Vietnam, Laos, Cuba, Bulgaria, India, Corea del Sud, Sud Africa, Cina, Russia (e, aggiungiamo, noi Usa n.d.r.). Dato che le conoscenze sulla manipolazione genetica diventano più sofisticate e accessibili, è probabile che le future generazioni dovranno fare i conti con una nuova corsa mortale alle armi biologiche. L'aumento delle sperimentazioni sulle armi genetiche condotte nei laboratori di tutto il mondo, sia per scopo di attacco sia per difesa, aumenta la probabilità di rilasci accidentali. Nessun laboratorio, per quanto protetto, è veramente sicuro. I disastri naturali, quali incendi e alluvioni, e le violazioni della sicurezza sono sempre possibili e, purtroppo, altrettanto inevitabili. Spesso anche per colpa di coloro che si mettono a lavorare alle nuove armi genetiche allo scopo di diffondere paura e caos nella società con la speranza di vedere esaudite le proprie richieste. In questo secolo, la scienza moderna ha raggiunto il suo apice con la scissione dell'atomo, subito seguita dalla scoperta della doppia elica del Dna. La prima scoperta ha portato immediatamente allo sviluppo della bomba atomica, lasciando l'umanità riflettere, per la prima volta nella storia, sulle prospettive di una fine del mondo. Adesso, un sempre maggior numero di osservatori militari si sta chiedendo se le altre scoperte scientifiche del nostro tempo saranno usate in modo simile, portando una analoga minaccia alla nostra esistenza come specie.


BREVE RIASSUNTO DELLE PUNTATE PRECEDENTI


Scrivo questo breve post per razionalizzare un po’ quanto ottenuto fino adesso tramite l’applicazione delle concatenazioni susseguenti così da avere a disposizione un brano organico ed ordinato da arricchire successivamente con ulteriori analisi.



Prima però volevo fare un breve punto su quanto sta accadendo in Italia e nel mondo.



Nel nostro paese si sta verificando purtroppo lo scenario previsto in Primavera con l’allargamento del contagio al Meridione e specificatamente nella zona di Napoli. Come sapete la Campania è diventata zona rossa e scarseggiano i medici. Siamo a metà Autunno con tutto l’Inverno davanti e questo non promette bene.

Ricordo la quartina 374:

374

Naples, Florence, Fauence, & Imole,
Seront en termes de telle facherie,
Que pour complaire aux malheureux de Nolle
Plainct d'auoir faict à son chef moquerie.

374

Napoli, Firenze, Faenza e Imola,

Saranno in termini di tale ambascia,

Che per soccorrere i malcapitati del Nolano,

D’aver deriso il proprio capo faran penitenza.

In America invece siamo a due settimane dal voto e ancora non abbiamo un Presidente Eletto checchè ne dica la CNN. I Democratici, con tutta la potenza mediatica asservita al progressismo globalista, hanno tentato il blitz contro Trump nei primissimi giorni dopo il voto facendo ogni pressione possibile per costringerlo ad ammettere la sconfitta.

Ancora una volta hanno sottovalutato l’avversario e soprattutto non ne hanno compresa la personalità. Al di là di come finirà siamo in piena battaglia e ogni giorno che passa in più la posizione di Biden s’indebolisce. Nella stanza dei bottoni non c’è lui, ma il suo avversario… che è piuttosto arrabbiato. Potrebbe succedere qualunque cosa.

Ma il Duca dei Tempi non ha fretta, noi aspettiamo con placida calma l’esito della battaglia.

Chi dovrebbe essere meno tranquillo invece sono tutti quei governanti e politici vari che hanno venduto la pelle dell’orso prima di averlo accoppato. Loro si che devono fare il tifo per Biden.

Ma veniamo adesso alla prosa nostradamica. Di seguito il brano frutto dell’unione delle varie parti finora esaminate:

In navigazione preso prigioniero gran Pontefice,

Il buon vegliardo sepolto ben vivo nei pressi di un gran fiume,

E il romano scettro sarà dal Gallo colpito,
Per il gran furore del re romano belgico.
Quando al regno giungerà lo sciancato;

Messo al suo posto, astuto, da Buenos Aires,
Uno che si grava di medaglie d’argento più che oro,
Che mai ve ne fu uno così maligno,
Al real cambio diverranno “poveri”,
E i due, il bianco e il nero, fra lor mischiati,
Saran sedotti al fratricidio.
Ad un prezzo più alto della mirra
I congiurati lo metteranno a morte.
Le città della contrada italica, dal Milanese al Meridione, saranno in grande ambascia;
Una gran peste verrà, in gran numero saranno condannati a morire soffocati,
Vicini i soccorsi, ma ben lontani i rimedi.
E la fame che verrà sarà universale, tutti li divorerà,
Quando i monarchi saran fra loro in concilio:
Germani, Francesi e Spagnoli per il forte.
La gran peste, per gente straniera
Di lor gran città vicino l’acqua in forte travaglio,
non cesserà prima che morte sia vendicata.
La piaga antica farà peggio del nemico;
Il sangue del giusto a Londra farà difetto,
La gran dama anziana scenderà dall’alto luogo.
Da Corinto ad Efeso ai due mari si navigherà
E guerra si muove fra due desiderosi di lotta.

Un anno prima del conflitto Italico
Per mare e terra sarà fatto un gran tumulto

Mai Parigi fu in così dura situazione.
La barca allora diventerà scismatica,
Le sante leggi saranno peggiorate,
E i popoli insorgeranno contro i loro Re.
In sei fuggiti in abito religioso,
La appresso trasferiranno il seggio,
Quando un gran pontefice cambierà di sede.
Ecco colui che non ha avuto paura di morir di morte crudele
Quando sulla sponda del Tevere agitato sarà posto un serpente.
Quando Roma un nuovo Leopardo avrà,

Poco dopo un nuovo Re sarà unto,
L’Aquila sorgerà attorno a molte bandiere
Tardi e tosto viene il soccorso tanto atteso.
Apparirà verso il Settentrione,
Il sangue Reale del Vaticano terrà,
Un capitolo non vorrà affatto che regni,

I traditori che per il gallo si unirono sulle Alpi 

andranno verso un giorno oscuro.

Il grande Celta, Enrico, entrerà in Roma
Per elevare la croce del papa atteso.

Il gran motore i secoli rinnova
Nel cielo visto fuoco di lunga cometa
Colpita dal cielo la terra tremante, e poi la pace.

"Durante il pontificato preso come prigioniero il gran Pontefice; il buon vegliardo nei pressi del Tevere sarà sepolto ben vivo. Così il Romano Scettro sarà dal S.Gallo colpito, per il furore del primate del Belgio. Al regno, messo al suo posto, giungerà lo sciancato. E’ astuto, viene da Buenos Aires e porta il crocifisso d’argento invece che oro: mai prima ve ne fu uno così maligno. Al cambio papale tutti diventeranno improvvisamente “poveri”.
I due però, il bianco e il nero, saranno sedotti al fratricidio: ad un alto prezzo i congiurati lo metteranno a morte. 

Le città italiane, dal Milanese al Meridione, saranno in grande difficoltà: verrà una gran peste e in molti saranno condannati a morire soffocati. I soccorsi saranno vicini, ma i rimedi ben lontani. E la fame che seguirà sarà universale e li divorerà tutti, quando per il forte i potenti saranno fra loro in concilio, Germani, Francesi e Spagnoli.

La gran peste che colpirà gli stranieri che vivono in Inghilterra in una gran città vicino l’acqua non cesserà prima che morte sia vendicata: il sangue del giusto sarà versato a Londra e la regina lascerà il suo ufficio. La peste farà più danni del nemico.

Da Corinto ad Efeso, fra Grecia e Turchia, guerra si muove fra due che desiderano la lotta e ai due mari si navigherà. Un anno prima del conflitto italico per mare e terra sarà fatto un gran tumulto: Parigi non fu mai in una situazione così dura. La Chiesa allora diventerà scismatica, le sante leggi verranno peggiorate ed i popoli insorgeranno contro i loro Re. In sei fuggiranno in abito religioso e il Seggio là sarà trasferito quando un gran Pontefice cambierà di sede.

Ecco poi colui che non avrà paura di morire di morte crudele quando a Roma giungerà un serpente, e la città avrà un nuovo Adriano.

Poco dopo però un nuovo Re sarà unto e l’Aquila imperiale sorgerà fra molte bandiere. Apparirà al Settentrione, tardi e tosto giunge il soccorso atteso; difenderà il sangue Reale della Chiesa di Roma anche se un capitolo non vorrà affatto che regni. I traditori, che si unirono per il S.Gallo sulle Alpi, andranno verso la loro rovina.
Il grande Celta, Enrico, entrerà a Roma per elevare la croce del Papa tanto atteso.

Iddio rinnova i tempi, nel cielo si vedrà il fuoco di una grande Cometa, colpita dal Cielo la terra tremante e poi, finalmente, la pace”.

I colori come sempre dividono fra loro gli argomenti che di volta in volta potranno essere arricchiti di nuovi particolari. Su questo ho pochi dubbi.

Si parla molto poi del cosiddetto grande Reset, nuovo epiteto per il nuovo ordine mondiale. E’ quel sistema di neofeudalesimo di cui ho parlato più volte dove i potentati economici comandano su un’umanità depopolata ridotta come servitù della gleba, senza proprietà privata, ma solo col possesso di certi beni garantiti da un reddito universale dal quale estrapolare canoni d’affitto. La perfetta fusione tanto agognata in passato fra capitalismo e socialismo sovietico. Hanno pronta anche la religione umanitarista nata dalla fusione fra ecologismo e scientismo tecnologico dove le forze della natura vengono temute come ai tempi del paganesimo (riscaldamento globale, pandemie, catastrofi varie) mentre la scienza fornisce con la tecnica le risposte miracolistiche agognate.

Un progetto talmente ridicolo nelle sue fondamenta da collassare indubitabilmente sotto il peso delle sue evidenti contraddizioni. Proprio perché stupido il fatto che si tenterà di imporlo apporterà enormi sofferenze. Rimane almeno la consolazione che questo tentativo durerà veramente poco e non riuscirà nei suoi obiettivi.

Coloro che sembrano invincibili sono tigri di carta; la loro debolezza è nel portare alla luce i loro misfatti. La loro rabbia li porterà a divorarsi a vicenda. 


LITURGIA DEL GIORNO

La Liturgia di Martedi 24 Novembre 2020

Santi Andrea Dung-Lac e compagni


Grado della Celebrazione: Memoria
Colore liturgico: Rosso

Antifona d'ingresso
Non ci sia per noi altra gloria
che nella croce del Signore nostro Gesù Cristo.
La parola della croce
per noi che siamo stati salvati
è potenza di Dio. (Gal 6,14; 1 Cor 1,1)

Colletta
O Dio, origine e fonte di ogni paternità,
che hai reso fedeli alla croce del tuo Figlio
fino all'effusione del sangue,
i santi Andrea Dung-Lac e compagni martiri,
per la loro comune intercessione
fa' che diventiamo missionari e testimoni
del tuo amore fra gli uomini,
per chiamarci ad essere tuoi figli.
Per il nostro Signore ...

PRIMA LETTURA (Ap 14,14-19)
È giunta l’ora di mietere, perché la messe della terra è matura.


Dal libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo

Io, Giovanni, vidi: ecco una nube bianca, e sulla nube stava seduto uno simile a un Figlio d’uomo: aveva sul capo una corona d’oro e in mano una falce affilata.
Un altro angelo uscì dal tempio, gridando a gran voce a colui che era seduto sulla nube: «Getta la tua falce e mieti; è giunta l’ora di mietere, perché la messe della terra è matura». Allora colui che era seduto sulla nube lanciò la sua falce sulla terra e la terra fu mietuta.
Allora un altro angelo uscì dal tempio che è nel cielo, tenendo anch’egli una falce affilata. Un altro angelo, che ha potere sul fuoco, venne dall’altare e gridò a gran voce a quello che aveva la falce affilata: «Getta la tua falce affilata e vendemmia i grappoli della vigna della terra, perché le sue uve sono mature». L’angelo lanciò la sua falce sulla terra, vendemmiò la vigna della terra e rovesciò l’uva nel grande tino dell’ira di Dio.

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 95)
Rit: Vieni, Signore, a giudicare la terra.

Dite tra le genti: «Il Signore regna!».
È stabile il mondo, non potrà vacillare!
Egli giudica i popoli con rettitudine.

Gioiscano i cieli, esulti la terra,
risuoni il mare e quanto racchiude;
sia in festa la campagna e quanto contiene,
acclamino tutti gli alberi della foresta.

Davanti al Signore che viene:
sì, egli viene a giudicare la terra;
giudicherà il mondo con giustizia
e nella sua fedeltà i popoli.

Canto al Vangelo (Ap 2,10)
Alleluia, alleluia.
Sii fedele fino alla morte, dice il Signore,
e ti darò la corona della vita.
Alleluia.

VANGELO (Lc 21,5-11)
Non sarà lasciata pietra su pietra.


+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, mentre alcuni parlavano del tempio, che era ornato di belle pietre e di doni votivi, Gesù disse: «Verranno giorni nei quali, di quello che vedete, non sarà lasciata pietra su pietra che non sarà distrutta».
Gli domandarono: «Maestro, quando dunque accadranno queste cose e quale sarà il segno, quando esse staranno per accadere?». Rispose: «Badate di non lasciarvi ingannare. Molti infatti verranno nel mio nome dicendo: “Sono io”, e: “Il tempo è vicino”. Non andate dietro a loro! Quando sentirete di guerre e di rivoluzioni, non vi terrorizzate, perché prima devono avvenire queste cose, ma non è subito la fine».
Poi diceva loro: «Si solleverà nazione contro nazione e regno contro regno, e vi saranno in diversi luoghi terremoti, carestie e pestilenze; vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandiosi dal cielo.

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Viviamo nel tempo intermedio che prepara la definitiva venuta di Cristo. Preghiamo il Signore perché ci insegni a vivere nell'attesa. Diciamo insieme:
Vieni, Signore Gesù!

I regni di questo mondo si avvicendano e passano: solo il regno di Dio resta. Signore, fà che gli uomini cerchino prima di tutto il tuo regno e la sua giustizia e sappiano relativizzare le vicende di questo mondo. Preghiamo:
La Chiesa di Cristo è il segno posto da Dio come luce e orientamento per il cammino dei popoli. O Signore, aiutala ad adempiere sempre con fedeltà e coraggio la sua missione salvifica. Preghiamo:
Spesso vediamo il consumarsi del tempo con la tristezza di chi sente avvicinarsi la propria fine. Aiutaci, o Signore, a credere che al termine di questa nostra vita ci sei tu che attendi. Preghiamo:
Il nostro mondo è ricco di speranze e promesse per il futuro, ma anche carico di minacce mortali. Fà, o Signore, che portiamo a compimento tutto il bene presente nell'umanità e vinciamo il male con il bene. Preghiamo:
La parola di Dio ci mette in guardia dai falsi profeti. Sostieni, o Signore, la nostra comunità perché non si lasci fuorviare dall'autentico spirito evangelico. Preghiamo:
Perché il Signore ci liberi da ogni idolo.
Per i testimoni di Geova del nostro quartiere.

O Dio, che nella tua potenza hai creato ogni cosa e nella tua provvidenza la conduci a compimento, accogli la nostra preghiera e aiutaci a trovare nella tua volontà la nostra pace. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Preghiera sulle offerte
Accogli, o Padre, i doni che ti presentiamo
nel ricordo della passione dei santi martiri vietnamiti;
dona anche a noi fra le avversità del mondo
la grazia di una fortezza intrepida
e trasformaci in offerta a te gradita.
Per Cristo nostro Signore.




Antifona di comunione
Beati i perseguitati per causa della giustizia,
perchè di essi è il regno dei cieli. (Mt 5,10)


Preghiera dopo la comunione
Signore Dio nostro,``che nella celebrazione dei santi martiri Andrea e compagni
ci hai nutriti dell'unico pane eucaristico,
concedi di perseverare unanimi nella tua carità
per ottenere il premio eterno
riservato a quanti soffrono per la fede.
Per Cristo nostro Signore.



Commento
Nella regione del Tonchino, Annam e Cocincina – ora Vietnam – ad opera di intrepidi missionari, risuonò per la prima volta nel sec. XVI la parola del Vangelo. Il martirio fecondò la semina apostolica in questo lembo dell’Oriente. Dal 1625 al 1886, salvo rari periodi di quiete, infuriò una violenta persecuzione con la quale gli imperatori e i mandarini misero in atto ogni genere di astuzie e di perfidie per stroncare la tenera piantagione della Chiesa. Il totale delle vittime, nel corso di tre secoli, ammonta a circa 130.000. La crudeltà dei carnefici, non piegò l’invitta costanza dei confessori della fede: decapitati, crocifissi, strangolati, segati, squartati, sottoposti a inenarrabili torture nel carcere e nelle miniere fecero rifulgere la gloria del Signore, «che rivela nei deboli la sua potenza e dona agli inermi la forza del martirio» (M.R., prefazio dei martiri). Giovanni Paolo II, la domenica 19 giugno 1988, accomunò nell’aureola dei santi una schiera di 117 martiri di varia nazionalità, condizione sociale ed ecclesiale: sacerdoti, seminaristi, catechisti, semplici laici fra cui una mamma e diversi padri di famiglia, soldati, contadini, artigiani, pescatori. Un nome viene segnalato: Andrea Dung-Lac, presbitero, martirizzato nel 1839 e beatificato nel 1900, anno giubilare della redenzione, da Leone XIII. Il 24 novembre è il giorno del martirio di alcuni di questi santi.

lunedì 23 novembre 2020

LE SOCIETÀ DI VACCINI COLLABORANO CON MASTERCARD E TRUSTSTAMP PER UNIRE I VACCINI CON IL SISTEMA DI PAGAMENTO DIGITALE



COVI PASS arriva il passaporto dell'immunità



IL RICATTO DIGITALE E' SERVITO....

Una partnership tra GAVI Alliance sostenuta da Bill Gates e la società di identificazione biometrica, TrustStamp, testerà un sistema di identità digitale da collegare al sistema click-to-pay di Mastercard. L’obiettivo è eliminare i contanti. Il programma sarà introdotto in Africa occidentale e sarà legato al vaccino COVID-19 che sarà reso obbligatorio nel 2021. Il tuo stato di vaccino verrà aggiornato man mano che ricevi più vaccini. Nessun vaccino? Niente soldi.

Una piattaforma di identità digitale biometrica che “si evolve mentre evolvi” è destinata ad essere introdotta in “comunità remote e a basso reddito” nell’Africa occidentale grazie a un partenariato pubblico-privato tra l’alleanza con il vaccino GAVI sostenuta da Bill Gates, Mastercard e l’IA società di “autenticazione dell’identità”, Trust Stamp.

Il programma, lanciato per la prima volta alla fine del 2018, vedrà la piattaforma di identità digitale di Trust Stamp integrata nel “Wellness Pass” di GAVI-Mastercard, un sistema di registrazione e identità delle vaccinazioni digitali collegato anche al sistema click-to-play di Mastercard già usata nella tecnologia di intelligenza artificiale e machine learning chiamata NuData. Mastercard, oltre a professare il proprio impegno nella promozione della “registrazione centralizzata delle vaccinazioni infantili”, si descrive anche da sola come leader verso un “World Beyond Cash” (mondo al di là del contante) e la sua collaborazione con GAVI segna un nuovo approccio per collegare un sistema di identità digitale biometrico, i registri delle vaccinazioni e un sistema di pagamento in un’unica piattaforma coesiva. Lo sforzo, sin dal suo lancio circa due anni fa, è stato finanziato con $ 3,8 milioni in fondi donatori GAVI oltre a una donazione corrispondente dello stesso importo da parte della Bill e Melinda Gates Foundation.

All’inizio di giugno, GAVI ha riferito che il programma Wellness Pass di Mastercard sarebbe stato adattato in risposta alla pandemia di coronavirus (COVID-19). Circa un mese dopo, Mastercard ha annunciato che la piattaforma di identità biometrica di Trust Stamp sarebbe stata integrata in Wellness Pass in quanto il sistema di Trust Stamp è in grado di fornire identità biometrica in aree del mondo prive di accesso a Internet o connettività cellulare e inoltre non richiede la conoscenza della persona giuridica nome o identità per funzionare. Il programma benessere che coinvolge GAVI, Mastercard e Trust Stamp sarà presto lanciato in Africa occidentale e sarà abbinato a un programma di vaccinazione Covid-19 quando un vaccino sarà disponibile

La spinta ad implementare la biometria come parte dei sistemi nazionali di registrazione degli ID è in corso da molti anni nel continente ed è diventata una questione altamente politicizzata in diversi paesi africani. L’opposizione a progetti simili in Africa spesso ruota attorno ai costi che li circondano, come il sistema di gestione degli elettori biometrici che la Commissione elettorale del Ghana ha cercato di attuare prima delle elezioni generali del 2020 di dicembre. Bright Simons, vicepresidente onorario del think tank della politica IMANI, ha messo in dubbio la “dotazione di bilancio” per il nuovo sistema, sostenendo che la “registrazione superflua di 17 milioni di persone di nuovo” rappresenta milioni di dollari “spazzati via per motivi che nessuno può spiegare in questo paese “.

Mascherare ulteriori motivi

Il sistema di identità biometrica di Trust Stamp, ampiamente finanziato dal massiccio investimento di Mastercard in azienda a febbraio, utilizza una tecnologia che si chiama Evergreen Hash che crea una ”maschera 3D” generata dall’intelligenza artificiale basata su una singola foto del viso, del palmo o dell’impronta digitale di una persona. Una volta creata questa “maschera”, gran parte dei dati originali viene eliminata e le chiavi di crittografia vengono create al posto del nome di una persona o di altri identificatori più tradizionali.

“Solo una piccola percentuale dei dati originariamente presenti è nell’hash”, ha affermato il CEO del Trust Stamp Gareth Genner. “Quello che hai è qualcosa di più sicuro per l’archiviazione perché non può essere utilizzato per identificarti direttamente. Nessuno ti riconoscerebbe in questo enorme miscuglio di numeri. ” Il risultato, secondo Genner, è un sistema di “informazioni irreversibili non identificabili personalmente” che “protegge la privacy, riduce il potenziale di uso improprio e consente un’inclusione efficace quando non esiste un’altra forma di documentazione legale”.

Genner ha anche spiegato in un recente comunicato stampa che l’unico “hash” è in grado di “evolversi” quando viene creato un nuovo hash con informazioni sanitarie aggiornate ogni volta che un bambino o un individuo riceve un vaccino. Gli algoritmi AI di Trust Stamp sono in grado di determinare con precisione se hash diversi appartengono allo stesso individuo, il che significa che “l’hash si evolve nel tempo proprio come si evolve”, ha detto Genner.

Non è chiaro quanto l’iniziativa Wellness Pass sia motivata da problemi di salute pubblica rispetto a considerazioni di libero mercato. In effetti, l’alleanza GAVI, in gran parte finanziata da Bill e Melinda Gates e Rockefeller Foundations, così come i governi alleati e l’industria dei vaccini, si occupa principalmente di migliorare “la salute dei mercati dei vaccini e di altri prodotti di immunizzazione”, piuttosto che la salute di individui, secondo il proprio sito Web. Allo stesso modo, la partnership GAVI di Mastercard è direttamente collegata al suo impegno “World Beyond Cash”, che rafforza principalmente il suo modello di business che da tempo è dipeso da una riduzione dell’uso di denaro fisico.

TIRANNIA A DOPPIO USO

Trust Stamp condivide anche questa visione focalizzata sul mercato per il suo sistema di identità digitale poiché la società ha dichiarato di essere alla ricerca di nuove opzioni di commercializzazione per la sua tecnologia Evergreen Hash, in particolare con i sistemi carcerari. I colloqui con i sistemi penitenziari privati ​​e pubblici hanno rivelato un interesse nel loro utilizzo della tecnologia Trust Stamp per fornire l’identificazione agli individui in libertà vigilata “senza farli pagare per costosi bracciali alla caviglia che monitorano ogni loro movimento”, poiché la piattaforma Trust Stamp avrebbe apparentemente lo stesso funzione ma in modo “senza contatto” e meno costoso.

L’interesse di Trust Stamp nel fornire la sua tecnologia sia alla risposta COVID-19 che alle forze dell’ordine è parte di una tendenza in crescita in cui numerose aziende che forniscono soluzioni digitali a COVID-19 offrono anche le stesse soluzioni ai sistemi carcerari e alle forze dell’ordine a fini di sorveglianza e “Polizia predittiva”.

Ad esempio, il software di tracciamento dei contatti originariamente introdotto come parte della risposta COVID-19 è stato da allora utilizzato dai dipartimenti di polizia negli Stati Uniti per rintracciare i manifestanti durante i recenti attacchi di proteste e disordini civili nel paese. Allo stesso modo, una controversa società tecnologica israeliana attualmente in uso nel Rhode Island offre analisi predittive basate sull’intelligenza artificiale per identificare i probabili hot spot COVID-19 futuri e gli individui che potrebbero contrarre COVID-19 in futuro, offrendo al contempo ai governi la possibilità di prevedere posizioni future di e partecipanti a rivolte e disordini civili.

La cosa forse più allarmante di questa nuova iniziativa “Wellness Pass” è che collega queste soluzioni digitali di “doppio uso” a soluzioni di pagamento senza contanti che potrebbero presto diventare obbligate poiché qualsiasi metodo di pagamento, oltre che senza contatto, senza contanti, è stato trattato come potenziale modalità di contagio da parte di gruppi allineati alla GAVI come l’Organizzazione mondiale della sanità, tra l’altro, poiché la pandemia è stata dichiarata per la prima volta all’inizio di quest’anno.

NEL 2017 PUTIN HA SPICCATO UN MANDATO D’ARRESTO PER GEORGE SOROS PER CRIMINI CONTRO L’UMANITA’!

NONOSTANTE I CONTINUI SBARCHI A LAMPEDUSA DI CLANDESTINI TRAGHETTATI DALLE ONG DI SOROS IN ITALIA MANCA UN PRESIDENTE CON GLI ATTRIBUTI COME PUTIN O TRUMP. IN QUESTE ORE SOROS STA RISPONDENDO ALL'FBI DI DIVERSI CRIMINI LEGATI ALLA FRODE ELETTORALE IN USA....



Il premier russo Putin difende il proprio Paese dalle intromissioni esterne: emesso un mandato di cattura nei confronti del banchiere ebreo-ungherese Soros, accusato di speculare sul Rublo e di finanziare l'opposizione al Governo in vista delle elezioni di marzo. La Russia ha ufficialmente dichiarato che il miliardario George Soros è un uomo ricercato nel loro paese, lui e le sue organizzazioni sono una "minaccia alla sicurezza nazionale russa".
Putin ha preso questa decisione lo scorso anno a causa del fatto che Soros ha contribuito a distruggere l'economia russa nel primi anni del 1990. 
Matt Taibbi del Rolling Stone ha detto di Goldman Sachs sei anni fa:
"La prima cosa che dovete sapere su Goldman Sachs è che è ovunque, è la più potente banca d'investimento del mondo è un grande calamaro, vampiro avvolto intorno al volto dell'umanità, inesorabilmente trascina nel suo imbuto di sangue tutto ciò che odora di soldi.
Ovviamente Soros vuole essere come Goldman Sachs. Phil Butler lo rappresenta bene quando dice: "George Soros ha un dito in ogni torta politica. Se c'è una crisi nel nostro mondo, è na scommessa sicura che ha avuto una mano in esso".
Si può dire che Soros e Goldman Sachs sono parte ideologicamente della stessa fratellanza. La loro strategia è un po' diversa, ma il risultato finale è la distruzione della vita attraverso il sistema economico (sia esso il capitalismo o socialismo) e la manipolazione politica.
Ecco perché Soros sembra pensare che egli è invincibile. 
Egli pensa di poter spostare il pianeta politico ed economico in pochi battiti di ciglia e nessuno gli può dire di smettere. In realtà, egli scrive libri come The Alchemy of Finance. Soros crede di poter uccidere la stabilità politica in tutta l'Europa e in America senza che nessuno possa sfidarlo Soros è sicuramente vecchio, ma lui non vuole essere obsoleto.
La sua organizzazione è stata recentemente scoperta a condurre operazioni segrete volte a destabilizzare la Russia.
Ecco una citazione interessante dai file trapelate di Open Society Foundation Soros: "La nostra inclinazione è di impegnarci in attività con gli attori che comprendono e contrastano il sostegno russo ai movimenti in difesa dei valori tradizionali … nomi e cognomi da noi è problematico. Siamo anche nel business di incanalare denaro in altri paesi per usarli per scopi politici".




George Soros ARRESTATO per interferenza elettorale, in custodia federale

ESCLUSIVO! CUSTODIA FEDERALE PER GEORGE SOROS PER INTERFERENZA ELETTORALE


PHILADELPHIA – George Soros è stato arrestato e attualmente è in custodia federale a Philadelphia. Secondo un atto d’accusa recentemente aperto nel distretto occidentale della Pennsylvania, Soros ha commesso una serie di gravi crimini prima delle elezioni statunitensi.

L’accusa si concentra solo sull’attività criminale a cui Soros ha partecipato prima delle elezioni, come frode telematica, furto di identità e danni ai computer.

L’FBI ha dichiarato che l’accusa sarà probabilmente aggiornata per riflettere le accuse di interferenza elettorale in relazione al voto del dominion, una volta che l’intera scala delle operazioni di Soros sarà nota. Soros è attualmente interrogato dall’FBI.


È anche degno di nota il fatto che il giudice abbia vietato la pubblicazione all’arresto di Soros, tuttavia, quelle leggi non si applicano ai media canadesi, come il conservatore Beaver.

Rebel News – un rinomato media alternativo – aveva già riferito in precedenza sul collegamento tra George Soros, la Tides Foundation e Dominion Voting.

Secondo il giornalista Keean Bexte,

Dominion Voting è stato criticato dopo che le loro macchine per la tabulazione dei voti hanno creato uno swing di 6.000 voti in una singola contea dello stato del Michigan. Le stesse macchine e software sono stati utilizzati in ogni singola contea della Georgia e in molti altri stati altalenanti che hanno appena inviato i loro voti elettorali a Joe Biden (per ora).

Bexte ha fornito prove che suggeriscono che George Soros potrebbe aver avuto un ruolo più importante nelle elezioni di quanto si pensasse in precedenza.

Dominion, il server che ha spostato i voti da Trump a Biden, condivide gli uffici con delle Ong finanziate da Soros. Ora stanno rimuovendo ogni traccia della loro presenza da quella sede. Se le elezioni sono state “regolari”, perché Dominion si nasconde? Il deep state sa che Trump ha le prove della loro frode. Trump sta per dare il colpo di grazia al deep state (Fonte del commento “Il Milione).
L’FBI ha confermato di essere a conoscenza delle operazioni di Soros in Canada e di aver eseguito un mandato di perquisizione sulla casa e gli uffici di Soros a Toronto.

Alcuni hanno ipotizzato che Soros possa aver truccato le recenti elezioni canadesi a favore di Trudeau.

L’Italia verso la presidenza G20 del 2021

TRUMP SI DICE ENTUSIASTA DI LAVORARE CON IL PRESIDENTE ITALIANO PER IL PROSSIMO G20 (E LO FARA')....

(Guarda il video del discorso di Trump al G20 del 22 novembre 2020)

I leader mondiali hanno un compito fondamentale che nel prossimo G20 deciderà le sorti di miliardi di persone sul pianeta, ma anche i popoli devono ritagliarsi la loro parte di potere indirizzando governi e leader. I tempi sono maturi per capire che il futuro delle nuove generazioni non può essere lasciato nelle mani di pochi potenti....


«Viviamo in un momento in cui si stanno scrivendo pagine importanti della storia: mai prima d’ora la nostra generazione è stata chiamata ad affrontare sfide come quelle prodotte dal Coronavirus. La leadership mondiale ha una responsabilità enorme e le decisioni che verranno prese di qui ai prossimi mesi ridefiniranno il mondo per milioni – o miliardi – di esseri umani. […]. Una prova storica per il nostro Paese, che proprio in questi mesi si appresta a prendere il testimone della guida del G20 dall’Arabia Saudita. Un’occasione unica. Un momento in cui l’Italia può fare sentire la sua voce sulla scena internazionale e contribuire alla riflessione sul nuovo mondo che vogliamo costruire, portando i nostri valori, le nostre conoscenze e la nostra esperienza».


Presi dalla discussione sulla ripartenza economica, non se ne parlava ancora. Poi Fabio Pompei, ad di Deloitte, dalle colonne del Sole 24 Ore con queste parole ha acceso i riflettori sul tema e, forse, ora è venuto il momento che il G20 entri nel dibattito pubblico.


Da gennaio l’Italia assumerà la presidenza


Nel 2021 l’Italia assumerà la presidenza del G20. È la prima volta in assoluto e, ovviamente, è una grande occasione di rilancio del ruolo del nostro Paese sullo scenario internazionale. Un onore, ma anche un onere per il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il Ministero degli Esteri Luigi Di Maio che saranno in prima linea nella gestione del G20, perché il 2021 è l’anno in cui si comincerà a capire qual è stato l’impatto reale della pandemia e quanto è grave la situazione.


I diplomatici ci stanno lavorando intensamente: a Palazzo Chigi il team guidato dal consigliere diplomatico del presidente del Consiglio e Sherpa G7/G20 Pietro Benassi e dal Coordinatore dell’Ufficio Sherpa G7/G20 Fausto Panebianco. Alla Farnesina a lavorarci in prima linea sono il Segretario Generale Elisabetta Belloni e per la direzione generale per la mondializzazione e le questioni globali il direttore generaleLuca Sabbatucci e il vice direttore Generale Alessandro Modiano.


Ora però è il momento che anche la politica e i media ne se occupino.


Tutti i maggiori istituti internazionali sono stati chiari: la posta in gioco è altissima. Le più recenti stime del FMI prevedono un crollo del Pil mondiale del 4,9% e livelli di indebitamento pubblico paragonabili a quelli della II Guerra Mondiale. Molti osservatori ci ammoniscono che quella in arrivo potrebbe essere la più grave recessione economica dai tempi della Grande Depressione. Chi ha un minimo di senso storico lo percepisce: siamo a un punto di svolta. Siamo alla più grande prova per la nostra generazione e dobbiamo dimostrare di essere all’altezza del momento.


L’appello di Gordon Brown


In questo scenario complesso, l’Italia, che prenderà il testimone del G20 dall’Arabia Saudita, deve accogliere l’appello di Gordon Brown lanciato a giugno. Il G20 è la sede perfetta per affrontare una crisi globale come quella innescata dal Covid-19: «Se il coronavirus attraversa tutti i confini, allora deve farlo anche la guerra per sconfiggerlo», ha scritto l’ex Premier britannico. L’inazione della leadership mondiale, sottolinea Brown, «è, potenzialmente, una sentenza di morte per le persone dei paesi più poveri del pianeta, i cui sistemi sanitari hanno bisogno urgente di aiuti internazionali. Ma non solo: da quegli stessi paesi dipende la possibilità di una seconda ondata epidemica che potrebbe abbattersi sui Paesi più ricchi». Un rischio che non possiamo permetterci e a cui si aggiunge anche lo spettro di una regressione storica dei livelli di benessere dei paesi avanzati: «Per la prima volta in questo secolo, la povertà globale sta aumentando e il trend di tre decenni di miglioramento del tenore di vita si sta invertendo», ammonisce Brown. Una dinamica che in Italia le giovani generazioni stanno già sperimentando sulla propria pelle e che potrebbe aggravarsi se il macigno del debito pubblico non verrà alleggerito con investimenti pubblici in grado di far ripartire la crescita del Paese.


La sfida per l’Italia


L’Italia, che per prima in Europa è stata colpita dalla crisi e, tutto sommato, ha retto l’urto dell’ondata epidemica, ora deve dare un colpo di reni e ripartire. Abbiamo pochi mesi prima di prepararci a questo appuntamento e dobbiamo farlo con il massimo impegno, mostrando quello spirito di unità nazionale che dal Quirinale il Presidente della Repubblica Mattarella ci ha chiesto.


Come giustamente ha dichiarato Pietro Benassi, «dovremo puntare sulla valorizzazione di quei beni pubblici – People, Planet, Prosperity, Public Health – che sono condizione per prevenire ed affrontare shock come quelli che stiamo vivendo e immaginare un nuovo modello di sviluppo». Un approccio in linea con i valori e con la visione dell’Italia che, con più convinzione che mai, dovremo portare nel forum internazionale del G20. La presidenza italiana potrebbe avere anche la possibilità di affrontare ed offrire soluzioni a temi troppo spesso procrastinati come la scarsa armonizzazione di tra le regolamentazioni nazionali ed il costo imposto alle imprese nell’ottemperare con procedure troppo spesso ripetitive ed eccessivamente burocratiche, particolarmente per le piccole e medie imprese (PMI), le più deboli nelle diverse filiere. 


L’Italia ha l’opportunità, e il dovere, di affrontare queste problematiche, alcune procrastinate nel tempo: deve sviluppare soluzioni innovative con particolare attenzione alle piccole e medie imprese (PMI), come evidenziato da Gianluca Riccio, vicepresidente della Comitato Finanze del Business at OECD.


«La Presidenza Saudita – spiega Riccio – ha affrontato il COVID-19 in una situazione di emergenza, e ha quindi potuto solo mettere in cantiere alcune proposte, sarà la Presidenza Italiana a dover sviluppare quelle di maggior interesse, definendone le linee guida, e quindi svilupparle nella loro interezza».


Il T20 e il B20: i protagonisti 


Una sfida importante anche per l’ISPI, che presiederà il forum dei think tank, e per Confindustria che presiederà il B20, il business forum che rappresenta la voce del settore privato e dell’imprenditoria all’interno della comunità del G20, fornendo prospettive pratiche e generando nuove proposte di policy sui temi individuati come sfide globali. Un’occasione importante anche per il neo eletto leader di Viale dell’Astronomia Carlo Bonomi, per la vice presidente con la delega all’internazionalizzazione Barbara Beltrame e per la tutta squadra che potrà debuttare nello scenario internazionale da uno dei palcoscenici più importanti.


Un palcoscenico che di sicuro vedrà anche in prima linea i principali leader delle imprese italiane da anni attive nei consessi internazionali a partire da nomi come la presidente del Gruppo Marcegaglia ed ex presidente di Business Europe e Confindustria Emma Marcegaglia che viene considerata candidata a presiedere il B20 italiano, l’ad di Enel Francesco Starace, unico italiano ad entrare nel Consiglio del Global Compact delle Nazioni Unite, il presidente di Generali Group Gabriele Galateri di Genola e quello del gruppo industriale Techint Gianfelice Rocca e gli amministratori delegati di Eni Claudio Descalzi, di Snam Marco Alverà, di Intesa San Paolo Carlo Messina, di Tim Luigi Gubitosi, di Pirelli Marco Tronchetti Provera e di Borsa Italiana Raffaele Jerusalmi. 


Con il Covid-19 ancora tema di discussione potrà esserci una sessione dedicata ai temi della salute, come avvenuto nel B20 tedesco, e un importante presenza di leader italiani dell’industria farmaceutica a partire da Francesco Angelini, Diana Bracco e Sergio Dompé. Probabilmente questa sarà anche l’occasione per una presenza in Italia dell’imprenditore turco-italiano amministratore delegato di Santa Farma Pharmaceuticals e Presidente dell’International Organisation of Employers Erol Kiresepi. 


Il G20 e la sfida del multilateralismo


In altre parole, questo G20 a guida italiana è anche un’opportunità per rafforzare il multilateralismo che la guerra fredda tra Usa e Cina ha messo in crisi. Un multilateralismo che, di fatto, la pandemia ci ha fatto riscoprire come unica via percorribile.


Perché, che si professi la fede sovranista o quella globalista, il Covid-19 ci ha messo di fronte a una realtà innegabile: un problema globale si può risolvere solo con una risposta globale. Se i grandi leader del pianeta non si siederanno intorno a un tavolo e cercheranno di prendere le adeguate contromisure, le conseguenze potrebbero essere pesantissime. Sotto il profilo economico-finanziario, ma anche dal punto di vista della tenuta istituzionale del modello liberal-democratico, che, come diceva Churchill, «è la peggior forma di governo, eccezion fatta per tutte le altre forme che sono state sperimentate finora».


Al nostro Paese l’arduo compito.



LITURGIA DEL GIORNO


Lunedì della XXXIV settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)


Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde

Antifona d'ingresso
Il Signore parla di pace
al suo popolo, e ai suoi fedeli
e a quanti ritornano a lui con tutto il cuore. (Sal 85,9)

Colletta
Ridesta, Signore, la volontà dei tuoi fedeli
perché, collaborando con impegno alla tua opera di salvezza,
ottengano in misura sempre più abbondante
i doni della tua misericordia.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (Ap 14,1-3.4-5)
Recavano scritto sulla fronte il nome di Cristo e il nome del Padre suo.


Dal libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo

Io, Giovanni, vidi: ecco l’Agnello in piedi sul monte Sion, e insieme a lui centoquarantaquattromila persone, che recavano scritto sulla fronte il suo nome e il nome del Padre suo.
E udii una voce che veniva dal cielo, come un fragore di grandi acque e come un rimbombo di forte tuono. La voce che udii era come quella di suonatori di cetra che si accompagnano nel canto con le loro cetre. Essi cantano come un canto nuovo davanti al trono e davanti ai quattro esseri viventi e agli anziani. E nessuno poteva comprendere quel canto se non i centoquarantaquattromila, i redenti della terra.
Essi sono coloro che seguono l’Agnello dovunque vada. Questi sono stati redenti tra gli uomini come primizie per Dio e per l’Agnello. Non fu trovata menzogna sulla loro bocca: sono senza macchia.

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 23)
Rit: Ecco la generazione che cerca il tuo volto, Signore.

Del Signore è la terra e quanto contiene:
il mondo, con i suoi abitanti.
È lui che l’ha fondato sui mari
e sui fiumi l’ha stabilito.

Chi potrà salire il monte del Signore?
Chi potrà stare nel suo luogo santo?
Chi ha mani innocenti e cuore puro,
chi non si rivolge agli idoli.

Egli otterrà benedizione dal Signore,
giustizia da Dio sua salvezza.
Ecco la generazione che lo cerca,
che cerca il tuo volto, Dio di Giacobbe.

Canto al Vangelo (Mt 24,42)
Alleluia, alleluia.
Vegliate e tenetevi pronti,
perché, nell’ora che non immaginate,
viene il Figlio dell’uomo.
Alleluia.

VANGELO (Lc 21,1-4)
Vide una vedova povera, che gettava due monetine.


+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù, alzàti gli occhi, vide i ricchi che gettavano le loro offerte nel tesoro del tempio.
Vide anche una vedova povera, che vi gettava due monetine, e disse: «In verità vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato più di tutti. Tutti costoro, infatti, hanno gettato come offerta parte del loro superfluo. Ella invece, nella sua miseria, ha gettato tutto quello che aveva per vivere».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Consapevoli che Dio non ha bisogno dei nostri doni, ma chiede piuttosto l'offerta del nostro cuore, rivolgiamogli le nostre preghiere, dicendo insieme:
Ascoltaci, o Signore.

Perché gli uomini, sazi dei beni di questo mondo, non chiudano il loro cuore a Dio, accontentandosi di dargli un culto puramente esteriore. Preghiamo:
Perché i poveri si trovino a loro agio nella Chiesa, accolti e venerati come i semplici del vangelo. Preghiamo:
Perché in questa nostra società consumistica, i cristiani siano esempio di sobrietà nell'uso del denaro e dei beni della terra. Preghiamo:
Perché coloro che vivono ammassati alle periferie delle città, trovino nelle istituzioni civili e religiose i luoghi per il recupero della loro dignità e per l'espressione della loro personalità. Preghiamo:
Perché la nostra comunità impari a donare sempre con gioia e disinteresse, attuando già al proprio interno l'uguaglianza tra fratelli. Preghiamo:
Perché ogni uomo si senta pienamente accettato e amato da Dio.
Per tutti i benefattori della Chiesa e del mondo.

O Dio, Padre di bontà, ogni nostro desiderio è davanti a te. Rendici trasparenti e puri, perché amando la verità, possiamo vivere con cuore libero da ogni inganno e finzione. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Preghiera sulle offerte
Accogli, Signore, questi santi doni
che ci hai comandato di offrire in tuo onore,
perché, obbedienti alla tua parola,
diventiamo anche noi un’offerta a te gradita.
Per Cristo nostro Signore.




Antifona di comunione
Popoli tutti, lodate il Signore,
perché grande è il suo amore per noi. (Sal 117,1.2)

Oppure:
“Ecco, io sono con voi tutti i giorni
sino alla fine del mondo”, dice il Signore. (Mt 28,20)


Preghiera dopo la comunione
O Dio, che in questi santi misteri
ci hai dato la gioia di unirci alla tua stessa vita,
non permettere che ci separiamo mai da te,
fonte di ogni bene.
Per Cristo nostro Signore.



Commento
Dal punto di vista letterario questo capitolo di san Luca può essere definito un apoftegma biografico: si tratta di un racconto di carattere ideale per mezzo del quale, a partire da un aneddoto della vita di Gesù, ci viene trasmessa una verità universale.
Il racconto della vedova indigente, al di là del suo contesto storico e della cultura religiosa, è un avvenimento ricco di insegnamenti e prezioso per la nostra vita.
Gli elementi fondamentali sono:
a) Il contrasto tra il modesto obolo della povera vedova, bene accetto e gradito a Dio, e il dono del ricco, che è meno accetto e gradito a Dio. Siamo sul terreno della polemica con gli scribi (cf. Lc 20,47). Il ricco è lo scriba che dona qualcosa, ma con la sua offerta non rischia nulla. La sua elemosina e i suoi atti religiosi non hanno nessuna profonda ripercussione sulla sua esistenza.
b) Nel Vangelo, l’offerta della vedova e quella del ricco non si limitano a un po’ di denaro o di beni materiali: in fondo, ognuno offre ciò di cui la sua vita è ricca. In questo senso, il breve e sincero gesto di preghiera della vedova vale più di tutte le consacrazioni dello scriba, il quale ha fatto professione di servire la legge e la vita religiosa del suo popolo.
c) Da questo punto di vista, la preghiera prende tutto il suo valore dal fatto di essere legata, confusa con i bisogni vitali. Non dobbiamo donare, offrire ciò che abbiamo in più, ma è necessario che doniamo ciò che “possediamo”, ciò che amiamo di più, ciò che costituisce la verità e il profondo della nostra vita.
Dio accetta le offerte che rappresentano il sacrificio di un cuore puro, fatte con umiltà, con carità e volentieri.