giovedì 27 agosto 2020

Tutti parlano del Covid ma si tace sulle responsabilità del regime comunista cinese…



(Antonio Socci, Libero – 24 agosto 2020) E’ un fenomeno che ha dell’incredibile. Dappertutto (tanto più in Italia), quando si verifica un disastro, la domanda immediata che ci si pone – soprattutto sui media – è la seguente: chi ne è responsabile? Accade sempre.

Ebbene, da otto mesi subiamo la più grave catastrofe dalla Seconda guerra mondiale, una pandemia che non ha fatto solo centinaia di migliaia di morti nel mondo e 35 mila in Italia, ma che ha devastato le economie di tutto il globo (la nostra più di tutte) e sta continuando a paralizzare la vita sociale, economica e politica dei popoli.

Eppure in questo caso, e solo in questo caso, non si trova nessuno che indichi le responsabilità o si chieda “di chi è la colpa?”

Perché il colpevole è ignoto? No, è notissimo. Si tratta della Cina comunista. La cui responsabilità è chiara.

Il 1° aprile scorso il cardinale Charles Maung Bo, presidente della Federazione delle Conferenze episcopali asiatiche ha scritto: “c’è un governo che ha la responsabilità primaria, a motivo di ciò che ha fatto e di ciò che ha mancato di fare, e questo è il regime del Partito comunista cinese a Pechino (…) Bugie e propaganda hanno messo in pericolo milioni di vite in tutto il mondo… questo regime è responsabile, attraverso la sua negligenza e repressione criminale, della pandemia che oggi dilaga nelle nostre strade”.

Quale altro giornale italiano, oltre a “Libero”, ha riportato queste parole? Ma c’è ancora di più.

Il professor Joseph Tritto nel libro “Cina Covid-19” (Cantagalli) mostra che a quel tipo di virus si arriva con l’ingegneria genetica e siccome a Wuhan, dove è scoppiata l’epidemia, c’è proprio un laboratorio che da anni lavora esattamente su quei “prodotti”, la conclusione è chiara.

Tritto fa anche i nomi di chi lavorava in quel laboratorio ed era capace di progettare questo virus chimerico ricombinante e di produrne dei cloni (in questo caso evidentemente il virus è sfuggito di mano per carenza di sicurezza).

Coloro che sostengono che invece esso è di origine naturale hanno l’onere di illustrare come può essere venuto fuori per processi naturali un virus chimerico ricombinante e come può aver dato il via all’epidemia fra gli uomini. Nessuno finora lo ha fatto.

La Cina peraltro aveva un modo semplice per smentire l’origine artificiale del virus: permettere a una commissione internazionale di accedere al laboratorio di Wuhan e di parlare con i suoi ricercatori mettendo a disposizione tutti i dati. Ma si è ben guardata dal farlo, anche quando, il 3 maggio, è stato Mike Pompeo, segretario di Stato americano, a puntare il dito sul laboratorio di Wuhan.

L’amministrazione Trump ovviamente è stata lasciata sola. L’Unione europea si guarda bene dall’attaccare il regime cinese e così fa pure il sistema mediatico. Il presidente Trump è stato isolato in sede internazionale anche quando ha proposto di chiamare questo coronavirus “virus cinese”.

Poi la Ue finge di fare la paladina della democrazia, in questi giorni, con la Bielorussia che non conta nulla, ma sulla Cina ha digerito senza problemi pure la recente repressione a Hong Kong che ha sostanzialmente spazzato via la sua autonomia e la sua libertà.

La timorosa riverenza internazionale verso l’orribile dittatura comunista cinese, che calpesta da sempre i diritti umani, è incredibile. Inchieste? Appelli di intellettuali? Editoriali? Iniziative politiche? Sanzioni? Contro la Cina non si vede nulla del genere.

Nei mesi del lockdown governo e media demonizzavano magari il runner che correva solitario nei boschi e oggi i ragazzi che vanno in discoteche (peraltro fatte aprire dal governo e poi chiuse), ma sulla Cina nulla.

Anzi, il sistema mediatico – orientato da sempre a Sinistra – mette alla gogna casomai Trump o Johnson o Bolsonaro. Non la Cina di Xi. I governi europei – e quello italiano specialmente – trattano in guanti bianchi il regime di Pechino.

Si dice che questo accada perché ci sono interessi economici e commerciali enormi. Fra l’altro, proprio domani Di Maio riceverà con tutti gli onori il ministro degli Esteri cinese Wang Yi venuto a rilanciare la “via della seta”. E il governo Conte anche in questi giorni si mostra molto aperto alla Cina sulle delicate questioni tecnologiche che mettono in allarme gli Usa e la Nato.

Poi l’inviato di Xi visiterà le altre capitali europee. E troverà ottima accoglienza e sicuramente buona stampa. Nessuno lo importunerà sulla repressione a Hong Kong o sulle persecuzioni religiose del regime comunista. Tanto meno sulla necessità di far luce sul Covid-19.

Si dice che oltre alla penetrazione economica, anche le pressioni dei cinesi in Occidente siano molto forti e i governi europei non vogliono far dispiacere a quella potenza imperiale. Così pure il sistema mediatico, il quale – soprattutto in Italia – è ideologicamente orientato a sinistra.

Tuttavia questo silenzio è inaccettabile anche per la necessità che abbiamo oggi di uscire dalla continua emergenza del Covid che sta mettendo in ginocchio la nostra economia già provatissima.

Il professor Tritto, nel suo libro, scrive: “L’omertà di alcuni Paesi, soprattutto quella cinese, ha causato e sta causando degli enormi ritardi nella ricerca di soluzioni terapeutiche, come anti virali ad hoc e vaccini”.

Omertà su cosa in particolare? “La Cina” spiega Tritto “ha sicuramente il virus madre, la matrice e i suoi cloni. Il mondo occidentale (soprattutto Trump, ndr) esercita pressioni affinché la Cina consegni i campioni originali del virus al fine di poter sviluppare e produrre un vaccino che abbia una copertura quanto più ampia possibile. Questo è il vero problema dal punto di vista politico”.

Ma la Cina non consegna nulla, perché “per consegnare il virus madre la Cina dovrebbe innanzitutto riconoscere che c’è stata una fuga o, addirittura, un furto in uno dei suoi laboratori; quindi dovrebbe ammettere che stava studiando il virus e dimostrare alla comunità scientifica e politica internazionale che lo scopo delle sue ricerche era solo quello di tutelare la salute pubblica; insomma, che non aveva scopi di carattere militare legati al bioterrorismo o al biowarfare”.

Tritto aggiunge: “supponendo anche l’ipotesi che il governo cinese ammetta le sue colpe per aver taciuto un fatto così grave e non aver garantito la sicurezza del suo laboratorio, la Cina si troverebbe in un’imbarazzante situazione, poiché molti paesi potrebbero avanzare pretese risarcitorie per i gravi danni subiti”.

Per questo Pechino respinge ogni responsabilità puntando sul silenzio dei governi europei e sulla “distrazione” dei media occidentali che preferiscono attaccare Trump piuttosto che i dittatori comunisti.

Così ci troviamo in questa incredibile situazione di collasso e ormai sul baratro (a cui già ci avevano avvicinato le politiche europee degli ultimi venti anni), ma senza che nessuno ci dica chi ne porta la responsabilità e come se ne esce.

Eppure la verità è semplice. La tragedia del Covid è un prodotto del sistema comunista cinese che è una minaccia per tutto il mondo, come sempre e dovunque il comunismo è stato un rischio mortale per l’umanità.

Nuove “infiltrazioni” nel tempio


UN CASO CHE SIA UN GESUITA AD ESPRIMERSI A FAVORE DELLA DEPENALIZZAZIONE DELL'ABORTO?....

(Mauro Faverzani) 
Uno spirito diabolico continua a serpeggiare senza tregua, ogni giorno, nella Chiesa.

Il sacerdote gesuita Mario Serrano Marte si è espresso ancora una volta a favore della depenalizzazione dell’aborto nella Repubblica Dominicana. Lo scorso 21 agosto ha pubblicato uno sconcertante post sulla sua bacheca di Facebook, in cui dichiara: «Di nuovo nella Repubblica Dominicana si pone il tema della depenalizzazione dell’aborto in tre casi circoscritti [stupro, malformazioni congenite del feto, vita della madre a rischio – NdA]. È una proposta basata su principi etici di giustizia e libertà. La appoggiamo». La proposta in questione è quella presentata nell’ambito della riforma del Codice penale in discussione alla Camera dei Deputati, ma già nel resto del mondo rivelatasi il grimaldello, che di fatto ha introdotto l’aborto tout-court ovunque.

Pur non essendo nuovo a queste tristi sortite, nessun provvedimento concreto è stato finora assunto nei confronti di don Serrano Marte dalla Compagnia di Gesù, che anzi lo mantiene anche nell’incarico di delegato socio-pastorale della Cpal, la Conferenza dei Provinciali Gesuiti dell’America Latina e dei Caraibi. Un paio di anni fa la Provincia delle Antille si dissociò dalle sue affermazioni, ma nulla più.

Del resto, ormai ciascuno dice la sua nella Chiesa, senza pudore e senza temere provvedimenti, che in effetti non verranno: così ecco l’arcivescovo di Amburgo, mons. Stefan Hesse, lo scorso 19 agosto chiedere di aprire un dibattito sull’ordinazione sacerdotale delle donne, infischiandosene di quanto previsto in merito dal Magistero pontificio, stabilito e codificato in via definitiva già nel 1994 da Giovanni Paolo II nella Lettera apostolica Ordinatio Sacerdotalis, che al punto 4 recita : «Al fine di togliere ogni dubbio su di una questione di grande importanza, che attiene alla stessa divina costituzione della Chiesa, in virtù del mio ministero di confermare i fratelli, dichiaro che la Chiesa non ha in alcun modo la facoltà di conferire alle donne l’ordinazione sacerdotale e che questa sentenza deve essere tenuta in modo definitivo da tutti i fedeli della Chiesa».

Parole chiarissime. Eppure, anche in questo caso, nessun provvedimento è stato assunto nei confronti della posizione ribelle espressa in merito dall’arcivescovo Hesse, che, nella cornice del progetto di riforma del «cammino sinodale», intrapreso in Germania, è membro anzi proprio del forum su «Donne nei ministeri e negli uffici della Chiesa», dopo essersi distinto in passato per i suoi interventi sul cambiamento climatico e sull’immigrazionismo.

Illuminante da questo punto di vista notare come proprio aborto, ecologismo spinto ed immigrazionismo figurino in cima alle priorità descritte da George Soros in una recente intervista rilasciata al quotidiano El País, intervista in cui individua i «nemici» dei «valori fondamentali dell’Ue» proprio in coloro che contrastino una cultura di morte, l’ideologia gender, la perdita di sovranità nazionale da parte dei singoli Stati, nonché le frontiere aperte, anzi spalancate all’“invasione silenziosa”. Tutti gli altri, soprattutto se ministri di Dio, non stanno dunque lavorando per la Chiesa di Cristo, ma per i progetti di Soros. E non è un caso che la sua Fondazione, Open Society, abbia annunciato un sostegno di 220 milioni di dollari ai movimenti delle comunità nere, nel momento in cui il Black lives matter ha ufficializzato la propria strategia politica contraria alla vita, contraria alla famiglia e favorevole alla diffusione del pensiero neo-marxista, sulla linea tracciata dalle sue fondatrici, Patrisse Khan-Cullors, Alicia Garza e Opal Tometi.

Ignorando volutamente qualsivoglia galateo diplomatico (ciò che, del resto, non figura nei suoi scopi), Soros ha deciso di interferire direttamente con le vicende interne all’Europa, riservando tra l’altro al nostro Paese, in tal senso, uno status di “osservato speciale”: «La mia più grande preoccupazione è l’Italia – ha dichiarato –. Un leader antieuropeo molto popolare, Matteo Salvini, era riuscito a guadagnare consenso al punto da sopravvalutare il proprio successo e da spaccare il governo. Questo fu un errore fatale. Ora la sua popolarità è in declino. Ma è stato, in effetti, sostituito da Giorgia Meloni di Fratelli d’Italia, partito ancor più estremista». Di contro «l’attuale coalizione di governo è assolutamente fragile». Da qui, il suo timore di una possibile svolta italiana a Destra, ciò che lui troverebbe assolutamente intollerabile.

Soros ha quindi catalogato come «nemici» dell’Ue anche il primo ministro ungherese Viktor Orbán e l’ex-premier polacco Jaroslaw Kaczynski, senza nascondere la propria avversione oltre Oceano per Trump. Vale a dire tutti coloro che abbiano giocato o giochino un ruolo di primo piano nella promozione di politiche pro-life, pro-family ed antimondialiste, in una parola tutti coloro che vadano contro quel “nuovo ordine mondiale”, vagheggiato da Soros. E non solo.

LA SOCIETA' BIOTECNOLOGICA ITALIANA REITHERA CHE SPERIMENTA IL VACCINO E I SUOI LEGAMI CON LA FONDAZIONE DI BILL GATES

Il 24 agosto la Regione Lazio ha annunciato che è iniziata in mattinata all’Istituto Nazionale malattie Infettive (INMI) “Lazzaro Spallanzani” di Roma, la sperimentazione sull’uomo di GRAd-COV2, il candidato vaccino italiano contro SARS-CoV-2 il virus che causa COVID-19, realizzato, prodotto e brevettato dalla società biotecnologica italiana ReiThera.   
Tra i finanziatori del vaccino anche la banca Unicredit.

https://www.startmag.it/innovazione/reithera-ecco-soci-e-affari-dellazienda-del-vaccino-anti-covid-testato-allo-spallanzani/


UN PO' DI NOTIZIE INTERESSANTI SULLA REITHERA E I SUOI LEGAMI CON LA FONDAZIONE BILL E MELINDA GATES


Comunicato stampa del 23 aprile 2020

ReiThera, LEUKOCARE e Univercells annunciano un pan-Consorzio europeo per lo sviluppo accelerato di un vaccino COVID-19 monodose a base di adenovirus. Roma, Monaco e Bruxelles, il 23 aprile 2020 l'italiana ReiThera Srl (Roma), la tedesca LEUKOCARE AG (Monaco di Baviera) e la belga Univercells SA (Bruxelles), hanno annunciato una collaborazione strategica per lo sviluppo e le grandi produzioni su larga scala di un nuovo vaccino adenovirale basato su vettore contro COVID-19. I partner contribuiranno al programma che unisce i loro punti di forza e competenze individuali per accelerare lo sviluppo del vaccino. A sostegno della lotta contro un'epidemia di pandemia di lunga durata, le tre società biotecnologiche europee hanno formato un consorzio paneuropeo da perseguire questa strategia e sviluppare un vaccino monodose.
L'attuale pandemia di coronavirus (COVID-19), causata dal nuovo coronavirus SARS-CoV-2, ha imposto, in soli quattro mesi, un enorme fardello globale all'umanità. Per proteggere gruppi ad alto rischio è urgentemente necessario un vaccino per affrontare la necessità globale di proteggere le persone, comunità ed economie. 
Il consorzio paneuropeo di ReiThera, LEUKOCARE e Univercells riunisce un gruppo di sviluppo di vaccini altamente efficiente e ultraveloce per affrontare queste sfide combinando la loro esperienza unica nello sviluppo di vaccini basati su vettori e nella formulazione di vaccini e produzione, rispettivamente.
La tecnologia del vaccino è basata su un nuovo vettore adenovirale scimmiesco proprietario di ReiThera con una forte potenza immunologica e bassa immunità preesistente negli esseri umani. I vaccini basati su vettori adenovirali scimmieschi sono stati ampiamente valutati negli studi clinici di fase 1 e 2 e si sono dimostrati sicuri e immunogenici. ReiThera si sta attualmente preparando per l'avvio di una sperimentazione first-in-human su COVID-19 in Italia nell'estate 2020.
Parallelamente al suo sviluppo clinico, il consorzio inizierà la produzione e lo stoccaggio del vaccino. Con questi processi su scala pilota, circa 6 milioni di dosi di vaccino dovrebbero essere disponibili all'inizio del 2021. Basato sui risultati clinici della fase 1/2 e su un percorso concordato con le autorità regolatorie, l'intenzione con queste dosi sarà quella di vaccinare di più le persone esposte come medici e operatori sanitari e individui altamente vulnerabili.

ReiThera Srl è una società biotech dedicata allo sviluppo tecnologico, GMP produzione e traduzione clinica di vaccini genetici e medicinali per terapie avanzate. La direzione dell'azienda e il team scientifico hanno sviluppato un file piattaforma tecnologica altamente innovativa basata su vaccini adenovettori scimmieschi contro diverse malattie infettive, come RSV ed Ebola.
ReiThera è guidata da un team di gestione esperto che ha lavorato insieme per molti anni in precedenti imprese di successo, tra cui Okairos (acquisita da GSK), e ha un'esperienza di lunga data nei processi scalabili per la produzione di vettori virali. ReiThera ha la sua sede centrale, laboratori di ricerca e sviluppo e strutture GMP a Roma, in Italia.
Per ulteriori informazioni vedere: www.reithera.com

LEUKOCARE AG, con sede a Martinsried, Germania, è un'azienda biotecnologica specializzata in campo di sviluppo della formulazione. Le formulazioni di prodotti farmaceutici superiori e innovative di LEUKOCARE possono essere applicate ad un'ampia gamma di applicazioni: biologiche e biosimilari, vaccini e vettori virali e dispositivi biofunzionalizzati.
Per ulteriori informazioni vedere: www.leukocare.com

Univercells è un fornitore innovativo di bioprocessi incentrato sull'aumento della disponibilità di prodotti biologici a prezzi accessibili. Una società globale con sede a Gosselies, Belgio, Univercells beneficia del supporto di attori regionali e nazionali nonché della Bill & Melinda Gates Foundation (BMGF), Global Health Investment Fund (GHIF), Banca europea per gli investimenti (BEI) e altri attori internazionali nel campo della salute.
Per ulteriori informazioni vedere: www.univercells.com

N.B. Ho sottolineato "scimmiesco" perché questi vaccini mirano a colpire pesantemente soprattutto soggetti con gruppo sanguigno Rh positivo (Rh dal macaco Rhesus). Per capirne di più consiglio la lettura del mio libro: https://www.lulu.com/it/shop/cinzia-palmacci/il-segreto-della-genesi-la-stirpe-messianica-e-la-stirpe-del-serpente/ebook/product-1e4d5r5e.html  



LITURGIA DEL GIORNO: SANTA MONICA

La Liturgia di Giovedi 27 Agosto 2020
Santa Monica

Vegliate Perché Non Sapete In Quale Giorno Il Signore Vostro Verrà.  Tenetevi Pronti. | un messaggio per te

Santa Monica


Grado della Celebrazione: Memoria
Colore liturgico: Bianco

Antifona d'ingresso
Ecco la donna saggia,
che edifica la sua casa, teme il Signore
e cammina sulla via della giustizia. (Prov 14,1-2)

Colletta
O Dio, consolatore degli afflitti,
che hai esaudito le pie lacrime di santa Monica
con la conversione del figlio Agostino,
per la loro comune preghiera
donaci una viva contrizione dei nostri peccati,
perché gustiamo la dolcezza del tuo perdono.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (1Cor 1,1-9)
In Cristo siete stati arricchiti di tutti i doni.


Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi

Paolo, chiamato a essere apostolo di Cristo Gesù per volontà di Dio, e il fratello Sòstene, alla Chiesa di Dio che è a Corinto, a coloro che sono stati santificati in Cristo Gesù, santi per chiamata, insieme a tutti quelli che in ogni luogo invocano il nome del Signore nostro Gesù Cristo, Signore nostro e loro: grazia a voi e pace da Dio Padre nostro e dal Signore Gesù Cristo!
Rendo grazie continuamente al mio Dio per voi, a motivo della grazia di Dio che vi è stata data in Cristo Gesù, perché in lui siete stati arricchiti di tutti i doni, quelli della parola e quelli della conoscenza. La testimonianza di Cristo si è stabilita tra voi così saldamente che non manca più alcun carisma a voi, che aspettate la manifestazione del Signore nostro Gesù Cristo.
Egli vi renderà saldi sino alla fine, irreprensibili nel giorno del Signore nostro Gesù Cristo. Degno di fede è Dio, dal quale siete stati chiamati alla comunione con il Figlio suo Gesù Cristo, Signore nostro!

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 144)
Rit: Benedirò il tuo nome per sempre, Signore.

Ti voglio benedire ogni giorno,
lodare il tuo nome in eterno e per sempre.
Grande è il Signore e degno di ogni lode;
senza fine è la sua grandezza.

Una generazione narra all’altra le tue opere,
annuncia le tue imprese.
Il glorioso splendore della tua maestà
e le tue meraviglie voglio meditare.

Parlino della tua terribile potenza:
anch’io voglio raccontare la tua grandezza.
Diffondano il ricordo della tua bontà immensa,
acclamino la tua giustizia.

Canto al Vangelo (Mt 24,44)
Alleluia, alleluia.
Vegliate e tenetevi pronti,
perché, nell’ora che non immaginate,
viene il Figlio dell’uomo.
Alleluia.

VANGELO (Mt 24,42-51)
Tenetevi pronti.


+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Vegliate, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà. Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. Perciò anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo.
Chi è dunque il servo fidato e prudente, che il padrone ha messo a capo dei suoi domestici per dare loro il cibo a tempo debito? Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverà ad agire così! Davvero io vi dico: lo metterà a capo di tutti i suoi beni.
Ma se quel servo malvagio dicesse in cuor suo: “Il mio padrone tarda”, e cominciasse a percuotere i suoi compagni e a mangiare e a bere con gli ubriaconi, il padrone di quel servo arriverà un giorno in cui non se l’aspetta e a un’ora che non sa, lo punirà severamente e gli infliggerà la sorte che meritano gli ipocriti: là sarà pianto e stridore di denti».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Il Signore ci esorta a vigilare e a pregare per essere pronti all'arrivo dello sposo ed entrare con lui nel convito eterno. Sicuri che egli ricompenserà generosamente la nostra vigile attesa, preghiamo:
Venga il tuo regno, Signore.

O Signore, spesso tu vegliavi e pregavi nella notte. Rischiara, con la tua luce, i momenti bui della vita umana. Preghiamo:
O Gesù, hai scelto ciò che è stolto davanti agli uomini per confondere la forza dei sapienti. Fà che la tua Chiesa sia sempre disposta ad accettare la via della croce, vera potenza di Dio. Preghiamo:
O Cristo, che ci aspetti oltre la morte, infondi forza ai moribondi e consolali con la beata speranza dell'incontro con te. Preghiamo:
O Gesù salvatore, ci hai insegnato ad essere attenti ai segni della tua venuta. Aiuta la nostra comunità ad essere come il servo fedele e prudente. Preghiamo:
O Cristo, figlio dell'uomo, che nella tua vita terrena non avevi dove posare il capo. Insegnaci ad amare i beni della terra, sempre orientati verso i beni celesti. Preghiamo:
Per chi è stato chiamato ad un ministero di guida.
Perché dedichiamo gratuitamente tempo alla preghiera.

O Dio onnipotente, che nel tuo Figlio hai preparato un regno di beatitudine per tutti gli uomini, santifica questo nostro tempo con la tua benedizione, perché ci prepariamo felicemente all'incontro con te. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Preghiera sulle offerte
Accogli, Signore, questo sacrificio,
espressione della nostra fede,
e donaci un'esperienza viva
del mistero che celebriamo nel devoto
ricordo dei tuoi santi.
Per Cristo nostro Signore.

Oppure:
Accetta, o Signore, il sacrificio che ti offriamo
nella festosa memoria di Santa Monica,
e donaci la salvezza e la pace.
Per Cristo nostro Signore.




Antifona di comunione
"Chi fa la volontà del Padre mio
che è nei cieli, è per me fratello,
sorella e madre" , dice il Signore. (Mt 12,50)


Preghiera dopo la comunione
O Dio, che nella festa di santa Monica
ci hai colmato dei tuoi doni,
fa' che, rinnovati dal pane della vita,
procediamo sicuri nel cammino della salvezza.
Per Cristo nostro Signore. ``

Oppure:
O Dio, presente ed operante nei tuoi sacramenti,
illumina ed infiamma il nostro spirito,
perchè ardenti di santi propositi,
portiamo frutti abbondanti di opere buone.
Per Cristo, nostro Signore.



Commento
Monica (Tagaste, attuale Song-Ahras, Algeria, c. 331 – Ostia, Roma, 387) con l’assidua fiduciosa preghiera e le sue lacrime di implorazione ottenne la trasformazione spirituale del figlio Agostino. Nel libro delle «Confessioni» è delineata la sua figura di madre cristiana e di contemplativa, attenta ai bisogni degli umili e dei poveri. Il colloquio fra Monica e Agostino ci apre la profondità del suo spirito tutto proteso verso la patria del cielo.

mercoledì 26 agosto 2020

Vaccino Covid-19: immorale se usa i feti abortiti



Due aziende stanno studiando un vaccino contro il coronavirus a partire da linee cellulari ricavate da feti abortiti. È lecito? No, perché significa collaborare all'aborto. Nel 2005 la Pontifica Accademia per la Vita pubblicò un documento da cui si evince che se anche il numero di vite salvate dall'antidoto fosse maggiore di quelle stroncate dagli aborti (che la produzione potrebbe facilitare), il fatto che esistano cure alternative lo renderebbe moralmente illecito.

La luce in fondo al tunnel della attuale pandemia si chiama soprattutto vaccino. Quale giudizio morale dare sull’uso dei vaccini? Il fine perseguito con l’uso dei vaccini ha natura terapeutica, quindi è moralmente lecito. Ma perché un’azione sia buona occorre anche verificare la presenza anche di altre condizioni. In questo caso specifico torna pertinente un principio ben delineato da Tommaso d’Aquino, il principio di proporzione: «un atto che parte da una buona intenzione può diventare illecito, se è sproporzionato al fine» (Summa Theologiae, II-II, q. 64, a. 7 c.). Ad esempio, facciamo il caso di un vaccino efficace nel 10% dei casi, ma nel rimanente 90% è inefficace e inoltre gli effetti indesiderati sui vaccinati sono pesantissimi. Il fine terapeutico è quindi astrattamente buono (rendere immuni le persone dal virus), ma concretamente diventa malvagio perché esiste una sproporzione tra effetti positivi e effetti negativi, a vantaggio di questi ultimi. Insomma il gioco non vale la candela: il vaccino da terapeutico diventerebbe dannoso.

Ora poniamoci la seguente domanda: sarebbe lecito produrre e usare, al fine di debellare la presente pandemia, vaccini ricavati da aborti volontari? La domanda non è oziosa perché, tra le moltissime aziende farmaceutiche che si stanno spendendo per trovare un vaccino, ve ne sono due, la Moderna e la Johnson & Johnson, che stanno studiando un vaccino a partire da linee cellulari ricavate da feti abortiti.

Pur trattandosi di pochi aborti e avvenuti molti anni fa, il problema morale comunque si pone. Infatti il puntcum dolens sarebbe il seguente: producendo, commercializzando e usando questi vaccini si potrebbe collaborare all’aborto, sia dando l’impressione alla collettività di avvallare tale pratica perché si beneficia di un effetto proveniente da essa (è il problema dello scandalo) sia soprattutto perché si potrebbe incentivare le pratiche abortive. Nel 2005 la Pontifica Accademia per la Vita pubblicò un documento proprio su questa precisa tematica, documento dal titolo “Riflessioni morali circa i vaccini preparati a partire da cellule provenienti da feti umani abortiti”. Nei casi di collaborazione materiale al male (si tratta della ipotesi in cui il collaborante non condivide il fine malvagio dell’autore principale dell’atto) per comprendere se l’atto collaborativo (produzione, commercializzazione ed uso del vaccino) sia lecito occorre applicare il principio del duplice effetto (Pde), principio che viene chiamato in causa quando un atto produce un effetto positivo (o più di un effetto positivo) e un effetto negativo (o più di un effetto negativo). Il Pde consta di alcune condizioni che occorre soddisfare affinchè l’azione, che produce questi effetti contrastanti, sia moralmente lecita.

Applichiamo il Pde all’atto collaborativo di chi produrrà il vaccino contro il Covid-19, di chi lo commercializzerà e di chi ne farà uso. La prima condizione esige che la natura dell’atto sia buona. Si produce il vaccino e lo si utilizza per prevenire l’infezione da Coronavirus e anche per ricavare dei guadagni. L’atto in sé è buono. La seconda condizione prevede che l’effetto negativo non sia voluto direttamente, ma meramente tollerato. Non si produrrà il vaccino, né lo venderà e utilizzerà perché si vuole contribuire ad estendere il fenomeno abortivo, altrimenti scadremmo nella ipotesi di collaborazione formale al male sempre vietata. La terza condizione chiede che l’effetto negativo non sia causa dell’effetto positivo: l’immunità dal Covid-19 non sarà prodotta dagli aborti agevolati, bensì dal vaccino.

Un’altra condizione è la seguente: il criterio di proporzione. Gli effetti positivi devono essere di pari importanza degli effetti negativi o di maggior importanza tenendo altresì in conto la probabilità che si verifichino sia gli effetti negativi che quelli positivi.

Ora, su questo punto che vede soppesare i pro e i contra, si potrebbe, superficialmente, argomentare che il vaccino contro il Covid-19 salverà qualche centinaia di migliaia di vite all’anno, mentre l’aborto – stando alle (sotto)stime dell’OMS - provoca tra i 40 e i 50 milioni di aborti all’anno. Dunque, si potrebbe concludere, il gioco non varrebbe la candela. Ma questo calcolo sarebbe errato. Infatti su un piatto della bilancia dovremmo sicuramente mettere il numero poc’anzi indicato di vite salvate dal vaccino, ma sull’altro piatto della bilancia devono essere posti gli effetti negativi realmente provocati dalla collaborazione e attribuibili solo ad essa. A tal proposito occorre precisare che non si possono addebitare alla produzione, commercializzazione e acquisto la totalità degli aborti compiuti nel mondo e il diffuso favore verso la pratica dell’aborto presente nella società. Anche senza queste condotte la stragrande maggioranza degli aborti si compirebbe (pur contando quegli aborti procurati esclusivamente per produrre i vaccini) e sarebbe comunque presente nella collettività un certo orientamento pro-choice.

Detto ciò, l’efficacia della collaborazione all’aborto e alla diffusione di un pensiero abortista sarebbe perlomeno bilanciata dal numero di vite salvate con il vaccino? Per rispondere occorrerebbe comprendere quanti aborti e quanto favore sociale verso questa pratica avrebbe concretamente facilitato la produzione del vaccino, calcolo assai difficile da compiere. Intuitivamente potremmo azzardarci ad affermare che questo tipo di collaborazione ha una efficacia abbastanza debole, perché remota, nel favorire il fenomeno abortivo, ossia appare improbabile che, da sola, contribuisca a provocare centinaia di migliaia di aborti e a fomentare fortemente una mentalità abortista. Comunque, al fine di stemperare quest’ultimo effetto, si esigerebbe che chi produce, commercializza ed usa il vaccino si dichiari espressamente contro l’aborto. In definitiva ci pare di affermare che il numero di vite salvate tramite un vaccino anti-coronavirus sarebbe maggiore di quelle stroncate da quegli aborti che la produzione-commercializzazione-uso potrebbe indirettamente facilitare.

Infine una quinta condizione: lo stato di necessità. Ecco il vero inciampo. Dal punto di vista dei ricercatori i vaccini provenienti da feti abortiti non sono assolutamente l’unica soluzione per debellare la pandemia (né tantomeno per ricavarne un guadagno) e quindi costoro sono moralmente obbligati a battere altre strade (i privati cittadini, qualora invece fosse disponibile sul mercato solo un vaccino ricavato da feti abortiti, verserebbero nello stato di necessità, posto che rientrassero nella categoria a rischio di morte se infettati). Infatti esistono attualmente molte altre piste di ricerca che non utilizzano linee cellulari provenienti da feti abortiti. Non soddisfacendo il criterio di necessità, questa forma di collaborazione materiale risulta dunque essere immorale.

Anche AstraZeneca usa feti abortiti nei vaccini a quanto pare. A questo punto è lecito chiedersi: esistono case farmaceutiche che non lo fanno?....
Nel vaccino di AstraZeneca ci sono feti di bambini abortiti. I leader cristiani lo stanno gridando a gran voce. Come può l'opposizione definirsi cattolica ed essere allo stesso tempo a favore di questi vaccini? Un vero cattolico non accetterà mai di iniettarsi bambini morti.



LITURGIA DEL GIORNO

La Liturgia di Mercoledi 26 Agosto 2020
Mercoledì della XXI settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)

Mt 23,27-32. Omicidi di profeti | Cronache da Eliopolis


Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde

Antifona d'ingresso
Tendi l’orecchio, Signore, rispondimi:
mio Dio, salva il tuo servo che confida in te:
abbi pietà di me, Signore;
tutto il giorno a te io levo il mio grido. (Sal 86,1-3)

Colletta
O Dio, che unisci in un solo volere le menti dei fedeli,
concedi al tuo popolo di amare ciò che comandi
e desiderare ciò che prometti,
perché fra le vicende del mondo
là siano fissi i nostri cuori dove è la vera gioia.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (2Ts 3,6-10.16-18)
Chi non vuole lavorare, neppure mangi.


Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicési

Fratelli, nel nome del Signore nostro Gesù Cristo, vi raccomandiamo di tenervi lontani da ogni fratello che conduce una vita disordinata, non secondo l’insegnamento che vi è stato trasmesso da noi.
Sapete in che modo dovete prenderci a modello: noi infatti non siamo rimasti oziosi in mezzo a voi, né abbiamo mangiato gratuitamente il pane di alcuno, ma abbiamo lavorato duramente, notte e giorno, per non essere di peso ad alcuno di voi. Non che non ne avessimo diritto, ma per darci a voi come modello da imitare. E infatti quando eravamo presso di voi, vi abbiamo sempre dato questa regola: chi non vuole lavorare, neppure mangi.
Il Signore della pace vi dia la pace sempre e in ogni modo. Il Signore sia con tutti voi.
Il saluto è di mia mano, di Paolo. Questo è il segno autografo di ogni mia lettera; io scrivo così. La grazia del Signore nostro Gesù Cristo sia con tutti voi.

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 127)
Rit: Beato chi teme il Signore.

Beato chi teme il Signore
e cammina nelle sue vie.
Della fatica delle tue mani ti nutrirai,
sarai felice e avrai ogni bene.

Ecco com’è benedetto
l’uomo che teme il Signore.
Ti benedica il Signore da Sion.
Possa tu vedere il bene di Gerusalemme
tutti i giorni della tua vita!

Canto al Vangelo (1 Gv 2,5)
Alleluia, alleluia.
Chi osserva la parola di Gesù Cristo,
in lui l’amore di Dio è veramente perfetto.
Alleluia.

VANGELO (Mt 23,27-32)
Siete figli di chi uccise i profeti.


+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù parlò dicendo: «Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che assomigliate a sepolcri imbiancati: all’esterno appaiono belli, ma dentro sono pieni di ossa di morti e di ogni marciume. Così anche voi: all’esterno apparite giusti davanti alla gente, ma dentro siete pieni di ipocrisia e di iniquità.
Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che costruite le tombe dei profeti e adornate i sepolcri dei giusti, e dite: “Se fossimo vissuti al tempo dei nostri padri, non saremmo stati loro complici nel versare il sangue dei profeti”. Così testimoniate, contro voi stessi, di essere figli di chi uccise i profeti. Ebbene, voi colmate la misura dei vostri padri».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Preghiamo il Signore Gesù Cristo, e chiediamogli di vivere nella speranza della sua venuta. Diciamo insieme:
Aiutaci, o Signore, a compiere la tua volontà.

O Signore, tu ci insegni che la giustizia, la misericordia e la fedeltà sono i valori più importanti della legge. Fà che essi diventino la base di ogni umana convivenza. Preghiamo:
O Cristo, figlio di Dio, aiuta i ministri della Chiesa a maturare un atteggiamento oblativo e fraterno nel servizio del tuo popolo. Fà che compiano tutto per la gloria del tuo nome. Preghiamo:
O Gesù, figlio di Maria e Giuseppe, assisti e conforta coloro che soffrono perché oppressi e strumentalizzati. Accoglili con il tuo amore incondizionato e gratuito. Preghiamo:
O Cristo, figlio di Davide, guida la nostra comunità verso una vera libertà interiore. Ti onori non tanto con le labbra, ma con il cuore. Preghiamo:
O Gesù, figlio dell'uomo, aiuta ognuno di noi a rispecchiare te con il nostro comportamento. Rendici capaci di dialogare con il Padre come facevi tu. Preghiamo:
Perché impariamo ad usare misericordia.
Perché per primi interrompiamo la catena delle raccomandazioni.

O Dio, che nell'incarnazione del tuo Figlio hai riconciliato il mondo con te, conservaci sempre nella tua pace, guardaci con benevolenza e riempici dei tuoi beni. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Preghiera sulle offerte
O Padre, che ti sei acquistato una moltitudine di figli
con l’unico e perfetto sacrificio del Cristo,
concedi sempre alla tua Chiesa il dono dell’unità
e della pace. Per Cristo nostro Signore.




Antifona di comunione
Con il frutto delle tue opere sazi la terra, o Signore,
e trai dai campi il pane e il vino che allietano il cuore dell’uomo.(Sal 104,13-15)

Oppure:
Dice il Signore: “Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue, ha la vita eterna,
e io lo risusciterò nell’ultimo giorno”.(Gv 6,55)


Preghiera dopo la comunione
Porta a compimento, Signore,
l’opera redentrice della tua misericordia
e perché possiamo conformarci in tutto alla tua volontà,
rendici forti e generosi nel tuo amore.
Per Cristo nostro Signore.



Commento
La cosa peggiore è il voler apparire diversi da quello che si è. Quando nella vita sociale, a poco a poco, ci si è guadagnati un’apparenza di onore, quando ci si è procurati una reputazione di uomini di pietà e di moralità, tutto concorre a rafforzarla e ci si dà da fare per non smentire tale immagine, riuscendovi spesso assai bene. Ma che brutture dietro una tale immagine!
Gesù svela il pericolo della falsa apparenza, opponendo ad essa, sia pure implicitamente, l’uomo che ha fame e sete di giustizia, che non è mai sicuro di essersi messo sulla retta via, che aspira ad una vita più vicina alla volontà di Dio.
Si dice che san Filippo Neri, ormai prossimo alla morte, avendo avuto l’impressione di stare per guarire, avrebbe detto in modo molto serio a coloro che gli stavano intorno: “Se ne esco, mi converto!”.
È meglio smentire la propria immagine, riconoscere le proprie debolezze, sopportare l’umiliazione di veder rinascere la tentazione, confessare a se stessi e a Dio la propria miseria, piuttosto che chiudersi nella sicurezza ingannevole di un’apparenza onorevole, ma falsa. “La verità vi renderà liberi”.