sabato 6 giugno 2020

Il potere italiano nel mirino dell’FBI. Trema il sistema Italia e il Nuovo Ordine Mondiale


Trump sta per colpire Soros, Gates, Obama, Clinton e i loro compagni italiani

“Quando nel 2017 saltava agli onori delle cronache la vicenda dei fratelli Occhionero per accesso abusivo a sistemi informatici, l’opinione pubblica non dava peso alla notizia o reputava la storia troppo lontana dagli interessi dell’Italia. Giulio Occhionero avrebbe, secondo l’accusa, spiato i computer di Camera, Senato, ministeri, Pd, Finmeccanica e Bankitalia. Francesca Maria Occhionero è stata anche lei condannata in primo grado, e perché avrebbe ficcato il naso nelle caselle di posta elettronica (protette da password di accesso) di “professionisti del settore giuridico-economico” riconducibili ad enti pubblici e politici eletti.Una vicenda che ora inizierebbe a prendere corpo, e perché l’Italia è da tempo inveterato un po’ come la Turchia prima di Ataturk (terra di bivacco per barbe e baffi finti) ed un po’ come il “ponte delle spie” in piena guerra fredda (lì si scambiavano informazioni e prigionieri). Per farla breve, i servizi segreti Usa con molta probabilità usavano gli Occhionero per verificare i movimenti del Pd italiano come di certi grillini: gente troppo legata a George Soros, Bill Gates, Barack Obama, Joe Biden, affaristi cinesi e vari orditori di “Russia gate”. Del resto la telefonata di Bill Gates a Giuseppe Conte ha un illustre precedente nell’incontro tra George Soros e Paolo Gentiloni. Sia Conte che Gentiloni, entrambi nel ruolo di premier, hanno trattato con i grandi gestori dei fondi finanziari del Partito Democratico degli Usa. Ovvero i fondi che, oltre a pagare le campagne elettorali e “filantropiche” di Hilary Clinton, finanziano i vari “Russia gate” per infangare i nemici, la disinformazione ed i “golpisti democratici”. Non dimentichiamo che Bill Gates ha ottenuto nel governo italiano un gran bel cavallo di Troia, ovvero Vittorio Colao che, oltre a gestire a Londra il fondo Atlantic, è il consulente finanziario di Microsoft per il 5G cinese. Quando gli Occhionero venivano indagati, Soros incontrava l’attuale commissario europeo Paolo Gentiloni durante il suo mandato da premier italiano: un speculatore finanziario veniva ricevuto a Palazzo Chigi con onori degni di un capo di Stato? Non è certo un caso che la cena tra spioni italiani e professor Joseph Mifsud (docente al Link Campus ora sotto indagine) si sia svolta nel Palazzo marchigiano dei Gentiloni.I servizi segreti vicini a Donald Trump certamente non dormivano in piedi, avranno pure drizzato le antenne: oggi presentano il conto. Infatti, starebbero per piovere mandati di cattura, da parte della magistratura americana, sugli autori del complotto internazionale teso a distruggere la presidenza Trump. Sarebbero nel mirino dell’FBI nomi eccellenti dell’ingegneria finanziaria che svolgono consulenze per il fondi di Hilary Clinton, George Soros, Bill Gates, Barack Obama, Joe Biden. Nel mirino della magistratura americana anche alcuni deputati del PD italiano, imprenditori e speculatori. Ed anche magistrati.I nomi che potrebbero finire sotto il mirino dell’FBI sono Renzi, Carrai ed il Pm Albamonte, già sotto inchiesta a Perugia.Una folta rete che avrebbe fatto sponda con gli interessi del leader cinese Xi Jinping. Negli Stati Uniti l’alto tradimento è una cosa seria, qui da noi è uno sport che paga soprattutto in politica (vedasi caduta della Prima Repubblica). I politici italiani potrebbero sfangarla con lo scudo Mattarella, che potrebbe evitare loro una rogatoria internazionale. Ma il mese di giugno sarà determinante per il sistema Italia, mai così in crisi e a rischio crollo. Così come il potere e le ricchezze di Hilary Clinton, George Soros, Bill Gates, Barack Obama e Joe Biden non basteranno per deviare l’inchiesta. Trump sta riservando loro un bel piattino, ben più amaro di quello che Joseph McCarthy serviva nel 1955 ai filosovietici. E se Trump la spuntasse sarebbe la fine di “Nuovo Ordine Mondiale” e Globalisti di “finanza&farmaco”.


Mentre l’America è in guerra contro l’élite finanziaria globalista, in Italia si preparano treni per deportare i malati. Porteranno via i positivi al Covid così come si portavano via gli ebrei ai tempi della guerra?


In Veneto invece il doge Zaia crede ancora di essere nella Germania nazista degli anni ’30:



Nel frattempo i giornalisti di regime, ligi come sono nel servire i loro padroni dell’élite finanziaria globalista e le industrie farmaceutiche, spingono per un nuovo lockdown attraverso ridicole manipolazioni mediatiche:


Forse ignorano, i “professionisti dell’informazione”, che i paesi che non hanno applicato il lockdown, come la Svezia o, negli ultimi tempi, la Svizzera o gli stati americani repubblicani, hanno avuto un andamento normale del contagio o addirittura di molto inferiore rispetto agli stati che hanno applicato restrizioni orwelliane, come l’Italia, la Spagna, la Francia, l’Inghilterra o gli stati americani democratici (cfr. l’analisi del dott. Stefano Scoglio: https://www.facebook.com/stefano.scoglio/posts/10217885870960611). Sarà, come suggerisce il dott. Bacco, che la pericolosità del virus varia non solo da nazione a nazione, ma addirittura da regione a regione, e che per questo è inutile applicare lo stesso criterio per tutti? Senza considerare le numerose ipotesi di errori medici, causati dalla proibizione da parte del Ministero della salute di eseguire autopsie sui morti con (e non per!) Covid19 (https://www.youtube.com/watch?v=V6zPxcKAhV4). In effetti i grafici dimostrano che il calo dei contagi è stato causato dall’aumento delle temperature, e non dal lockdown:


Oramai sempre più sono i cittadini che sollevano dubbi sulla narrativa propagata dai mass media nazionali.

La massoneria: basta democrazia, serve un tiranno per governare il mondo

TUTTI I MOVIMENTI SPONTANEI DI PROTESTA IN ITALIA PER RIPRISTINARE DEMOCRAZIA E DIRITTI UMANI DEVONO FARE I CONTI CON LA MASSONERIA "SINARCHICA" CHE PORTA AVANTI L'IDEA DI UN GOVERNO "DEI MIGLIORI". LA TASK FORCE DI COLAO E' SOLO L'INIZIO?.... 

di bernardo massoneria



Democrazia? No, grazie. Non serve più, per governare questa turbolenta società mondializzata. Parola del massone Giuliano Di Bernardo, filosofo e sociologo, a capo del Grande Oriente d’Italia dal ‘90 al ‘93. Successivamente fondatore della Gran Loggia Regolare d’Italia, Di Bernardo ha poi creato l’Accademia degli Illuminati, oggi Dignity Order. Intervistato da Fabio Frabetti a “Border Nights”, fornisce un quadro dolente della massoneria italiana, insidiata dalla mafia al Sud e in piena crisi di identità.

«Si ripetono ritualità simboliche di cui non si conosce più il significato: questo si chiama contro-iniziazione ed è persino peggio della contiguità con la mafia, premesso che – se accetta mafiosi al suo interno – la massoneria cessa di essere tale». Una lunga intervista, quella di Di Bernardo, che offre una lettura critica del sistema massonico italiano, sempre meno influente a livello politico dopo la tragica parentesi della P2 di Gelli, un uomo “al servizio degli Usa”.

Pesano le ultime devastanti polemiche innescate dalla commissione antimafia presieduta da Rosy Bindi, che denuncia la presenza di oltre mille affiliati-fantasma, nel Meridione: iscritti di cui non si conoscerebbe ufficialmente l’identità. Di Bernardo auspica una massoneria trasparente, ma avverte: la democrazia, purtroppo, non basta più. Serve un «tiranno illuminato», per uscire dal caos del mondo globalizzato.

Affermazione decisamente sorprendente, se si considera che proprio la massoneria – attraverso l’Illuminismo – è stata la vera “levatrice” della società moderna, capace di superare i privilegi anacronistici dell’Ancien Régime, instaurando il parlamentarismo democratico di repubbliche e monarchie costituzionali.

«Lo Stato democratico non l’ha portato la cicogna», sottolinea Gioele Magaldi, già gran maestro della loggia Monte Sion del Grande Oriente d’Italia e ora leader del Grande Oriente Democratico, nonché fondatore del Movimento Roosevelt e autore del bestseller “Massoni”, stampato nel 2014 da Chiarelettere. «Suffragio universale, diritto di voto e pari dignità per tutti: oggi la diamo per scontata, ma la democrazia è il fondamento della modernità. E’ il risultato storico di un enorme impegno profuso dalla massoneria contro l’assolutismo monarchico e l’oscurantismo teocratico».

Magaldi è stato il primo a parlare di massoni “contro-iniziati”, alludendo a personaggi del calibro di Draghi e Monti, esponenti della nuova oligarchia sovranazionale incarnata dalle 36 Ur-Lodges che sovrintendono alle grandi decisioni sul futuro del pianeta. Gianfranco Carpeoro, a sua volta massone (già a capo del Rito Scozzese italiano) nonché autore del saggio “Dalla massoneria al terrorismo”, stenta a riconoscere l’identità massonica degli oligarchi neo-aristocratici delle superlogge: «La massoneria è democratica e progressista per definizione; se smette di esserlo, cessa anche di essere massoneria».

Nel suo libro, edito nel 2016 da “Revoluzione”, Carpeoro spiega come – proprio in seno alla massoneria – siano comunque nate precise pulsioni antidemocratiche. L’antesignano di questa corrente di pensiero è il marchese Alexandre Saint-Yves d’Alveydre, medico parigino vissuto a cavallo tra ‘800 e ‘900 e teorico della “sinarchia”, forma aristocratica di “governo dei migliori”, convinti che il popolo non abbia la capacità di autogovernarsi.

Atteggiamento che affiora con grande evidenza nei tratti dell’élite attuale, spesso guidata da esponenti del potere statunitense, “eredi” del filone arbitrariamente ispiratosi agli Illuminati di Baviera, per maneggiare a proprio uso (“nuovo ordine mondiale”) l’internazionalismo settecentesco professato dal tedesco Johann Adam Weishaupt. Corsi e ricorsi storici: di troppa democrazia si muore, scrisse un altro massone – Samuel Samuel HuntingtonHuntington – nel celebre saggio “The crisis of democracy” commissionato dalla Trilaterale alla vigilia dell’era della globalizzazione. “Curare” la democrazia riducendo gli spazi democratici? Sono in tanti a pensarla così, a Bruxelles e dintorni. La notizia è che di questo parere è lo stesso Di Bernardo.

«Nella mia visione – dice, l’ex gran maestro del Goi – la società globale non può essere governata con la democrazia». E spiega: il ricorso alla sola democrazia, in un mondo globalizzato, «creerebbe tanti di quei conflitti che, alla fin fine, si verrebbe a realizzare lo “stato di guerra di tutti contro tutti” di cui ha parlato Locke». L’alternativa alla democrazia?

Il governo degli “ottimati”: «Io ritengo che il futuro dell’umanità, che vede la realizzazione della società globale – scandisce Di Bernardo – debba essere governato da una comunità di saggi che esprimono “l’Uno”, il tiranno illuminato». Un pensiero non lontano, probabilmente, da quello degli stessi architetti della globalizzazione, il sistema-mondo ridisegnato dai vari Rockefeller e Rothschild, Kissinger e Brzezinski. L’Occidente vive una crisi profondissima, osserva giustamente Di Bernardo.

Ma, secondo vari altri esponenti del mondo culturale massonico – inclusi Magaldi e Carpeoro – la crisi attuale è dovuta proprio alla mancanza di democrazia, non certo al suo eccesso. L’impegno della massoneria progressista, anche internazionale? Ingaggiare una battaglia, a livello mondiale, per il ritorno della democrazia – a cominciare dall’Europa, sottomessa al potere “totalitario” di organismi come l’Ue e la Bce, che di democratico non hanno più niente.

Cina. Con la nuova legge anche i cattolici di Hong Kong sono in pericolo

IL PERICOLO DI UN MONDO CHE CONFONDE LA POLITICA POCO TRASPARENTE E AMMICCANTE DEL VATICANO CON LA CHIESA CATTOLICA E I SUOI VALORI PUO' PORTARE A QUESTO....

Sia invece il vostro parlare sì, sì; no, no; il di più viene dal maligno.

(Matteo 5:37)

Anche l’Associazione patriottica potrebbe entrare in città per limitare l’«interferenza straniera» del Vaticano. E a capo dell’ufficio di collegamento con Pechino c’è il funzionario che ordinò la demolizione di croci e chiese in Cina


Tra i diritti della popolazione di Hong Kong messi in pericolo dalla nuova legge sulla sicurezza nazionale, che ha ottenuto giovedì il via libera del Parlamento cinese, ci sono anche la libertà religiosa e di culto. Soprattutto i cattolici hanno molte ragioni di preoccuparsi, considerando le pesanti restrizioni che già vigono nella Cina continentale, i rapporti tra la Santa Sede e Pechino, oltre a un punto specifico della nuova legge.

ANCHE IL VATICANO È UNA «POTENZA STRANIERA»

Il Parlamento cinese ha dato mandato al comitato permanente del Congresso di scrivere una legge da approvare prima di settembre per «prevenire, bloccare e punire la sovversione, il terrorismo, il secessionismo» oltre a qualsiasi «interferenza straniera che possa minacciare la sicurezza nazionale». Il riferimento all’«interferenza straniera» riguarda da vicino i cattolici dal momento che il regime comunista ha sempre considerato il Vaticano alla stregua appunto di una potenza straniera che non deve avere voce in capitolo nella vita religiosa dei cinesi.


È possibile che l’Associazione patriottica, che richiede esplicitamente l’obbedienza al Partito comunista e non al Papa, metta piede anche a Hong Kong per limitare l’«interferenza» del Vaticano. Pechino potrebbe anche ricercare ragioni formali per intromettersi nella vita dei cattolici di Hong Kong: in fondo, la diocesi della città è suffraganea dell’arcidiocesi di Guangzhou. Ed è pur sempre il diritto canonico a spiegare che la sede metropolitana, in certi casi molto limitati, può avere delle prerogative su quella suffraganea.

XIA BAOLONG A HONG KONG

Se la Cina pretendesse di governare la comunità di Hong Kong come le altre del continente, potrebbe vietare riunioni e pellegrinaggi, preghiere e catechismo, oltre che impedire a tutti i minori di 18 anni di andare a Messa e di entrare in contatto con la Chiesa.

Potrebbe inoltre non essere un caso la nomina a febbraio di Xia Baolong a direttore dell’Ufficio che mantiene i rapporti con Hong Kong e Macao. I cattolici della provincia del Zhejiang si ricordano bene del loro ex segretario di Partito, che nel 2013 ha lanciato un’inedita campagna di abbattimento di croci e chiese che ha portato alla rimozione di oltre 1.500 croci e alla demolizione di decine di chiese in tutta la provincia. La campagna terminata nel 2016 e definita dai cattolici locali come «un tentativo di cancellare ogni traccia del cristianesimo» è stata così apprezzata che da allora la carriera di Xia non si è più fermato: prima è stato nominato vicepresidente e segretario generale della Conferenza politica consultiva cinese e poi appunto a capo dell’ufficio incaricato di mantenere i rapporti tra Cina, Hong Kong e Macao.

IL SILENZIO DELLA SANTA SEDE

Come se non bastasse la Chiesa di Hong Kong è divisa al suo interno tra coloro che sono più favorevoli al movimento democratico, guidati dal cardinale Joseph Zen e dal vescovo ausiliare Joseph Ha, e coloro che sostengono un rapporto più conciliante con Pechino. Il Vaticano non ha finora aiutato la diocesi a prendere una posizione più unitaria, avendo accuratamente evitato sia papa Francesco che le più alte cariche della Santa Sede, di commentare la mossa senza precedenti e incostituzionale di Pechino. Allo stesso modo, non sono mai state condannate le violenze a danno dei manifestanti durante l’ultimo anno di manifestazioni.

È difficile dire se l’estrema cautela della Santa Sede sia dovuta all’accordo provvisorio firmato nel settembre 2018 da Cina e Vaticano, di sicuro la diocesi si ritrova senza vescovo dal gennaio 2019, quando monsignor Michael Yeung Ming-cheung è morto improvvisamente. Nell’ultimo anno e mezzo, la Santa Sede non ha nominato il successore, chiamando temporaneamente il cardinale John Tong Hon a prendere le redini della Chiesa locale. A gennaio la Catholic News Agency ha rivelato che tutti gli ostacoli erano stati superati per nominare vescovo padre Choy Wai-man, considerato da alcuni addirittura come un «falco pro Pechino», ma i fedeli stanno ancora aspettando.

LA CHIESA SARÀ NEL MIRINO

Ora che la Cina ha di fatto violato il trattato internazionale con il Regno Unito e demolito le fondamenta del modello “Un paese, due sistemi”, la nomina del vescovo di Hong Kong sarà ancora più importante. Pechino cercherà infatti di erodere le libertà civili e costituzionali della città “autonoma” sia con il soft power sia attraverso agenti segreti, polizia e tribunali speciali che potrà aprire a Hong Kong grazie alla nuova legge. E non c’è dubbio che anche la Chiesa cattolica sarà nel mirino.

Disabilità discriminata



I portatori di handicap sono la categoria più discriminata, in particolare i disabili che frequentano le scuole paritarie.

Il problema del disagio e dello svantaggio dato dall’handicap, problema visto non soltanto alla luce dei bisogni che ciascun disabile porta con sé, non soltanto dal punto di vista della necessità di una attenzione forte verso il portatore di handicap, attenzione che resta ancora fortemente incompiuta, ma soprattutto alla luce della dignità umana che il limite fisico e psicologico, il limite umano che l’handicap comporta, non possono né ridurre, né scalfire. L’handicap ci sollecita più che mai ad una riflessione sul valore della persona e delle sue relazioni in una dimensione in cui il sociale, lo specialistico, il tecnico, il docente, l’educatore, non escluso il politico, devono essere percepiti e vissuti in un orizzonte di impegno civile ed etico.

L’handicappato non è un disadattato: lo diventa se ciò che lo circonda – famiglia, scuola, ambiente, comunità – non gli consentono di sviluppare al massimo le sue potenzialità, che pur nella condizione di disagio, sono molteplici e non trascurabili. Egli è una persona – non una entità marginale – e in quanto tale, ha una sua dignità, è portatore di diritti e di doveri, è un valore in sé e non per concessione altrui. Purtroppo, nella realtà, incontra ancora non pochi ostacoli, in parte dovuti a condizioni oggettive, in parte riducibili a insufficienti possibilità personali e strutturali.

Ogni persona, ognuno di noi, anela ad un bene sempre più grande: in quest’ottica occorre operare. Il portatore di handicap – pur in una condizione di disagio multiforme – ha il diritto di percepire il suo presente e il suo futuro attraverso dinamiche personali e sociali che gli garantiscano un’esistenza impegnata e costantemente orientata. Ha il diritto di sentirsi accolto, sostenuto, di trovare motivi concreti di speranza. È quindi necessario trovare tutti gli strumenti necessari per aiutare al meglio le persone soggette a svantaggio fisico, psicologico e sociale. Si tratta di identificare obiettivi al fine di sostanziare e articolare ulteriormente non solo la rete di servizi, ma anche l’azione formativa e informativa, culturale e educativa, nel contesto comunitario e socio-politico. In parole più semplici, va attivata tutta una catena di sostegni atti a lenire lo svantaggio nell’indipendenza fisica, a migliorare l’autonomia nella cura e il sostegno nelle attività quotidiane, il tutto tese a scardinare la logica dell’egoismo, dell’utilitarismo, dell’edonismo che sorreggono l’emarginazione, la delega deresponsabilizzante e la retorica pietistica caratterizzanti ancora l’attuale contesto sociale. In parole più semplici, al portatore di handicap va riconosciuto appieno il diritto ad una vera cittadinanza.


Dobbiamo avere il coraggio di riconoscere che i portatori di handicap rappresentano la categoria più discriminata: sono soggetti a molte situazioni di disagio sia in campo sociale, che nel settore scolastico e professionale. Purtroppo a livello politico-amministrativo la disamina della loro situazione – variegata e profondamente condizionante – non viene assunta e trascurati tutti i fattori, sia giuridici che economici, che li riguarda. A livello sociale innumerevoli e irrisolte sono le barriere architettoniche che limitano i loro movimenti; a livello operativo difficile per loro trovare soluzioni occupazionali, se non attivate da gruppi di volontariato che del loro problema si sono e si fanno carico mediante attivazione di luoghi di lavoro; e livello economico, la loro disabilità non viene considerata come dovrebbe, quasi fosse la disabilità una condizione emarginante; a livello scolastico i disabili spesso vengono privati del doveroso sostegno culturale, e quando così non è, il sostegno da parte di docenti specialisti trova una limitazione di orario, lasciando spesso i disabili in situazione di abbandono durante l’orario delle lezioni con l’aggravante di una pesante discriminazione di quei cittadini disabili – alunni e studenti – che intendono scegliere una scuola diversa da quella gestita dallo Stato, e quindi condizionati da remore di ordine assistenziale, culturale ed economico da parte di uno Stato insolvente.

Il paradosso costituzionale del “senza oneri” va ad incidere sulle scuole non statali cosiddette “paritarie”, ma vanno a danneggiare particolarmente e fortemente i portatori di handicap nei loro diritti di avere sostegno formativo ed economico in quanto cittadini. Le scuole paritarie che hanno deciso di fruire della Legge 62/2000 – Norme per la parità scolastica e disposizioni sul diritto allo studio e all’istruzione – sono tenute ad applicare le norme vigenti in materia di inserimento di alunni e studenti con handicap o in condizioni di svantaggio, come previsto dalla Legge 104/1992 – Legge-quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate – e successive integrazioni, sono obbligate ad accettare l’iscrizione degli alunni con disabilità, pena la perdita della parità ottenuta, e devono garantire il diritto allo studio accogliendo di un alunno disabile la domanda di iscrizione; l’eliminazione delle barriere architettoniche presumibilmente presenti nella scuola; il personale ausiliario per l’assistenza igienica e l’igiene personale di tali alunni. 

La legge 104/1992 pone in essere anche il sostegno economico, sostegno che lo Stato, tuttavia, non garantisce. Le scuole paritarie, se vogliono attenersi agli obblighi dettati dalla legge, devono sopportare l’onere derivato dall’assunzione di insegnanti specializzati di sostegno: così lo Stato viene meno ad un preciso obbligo da esso stesso impostosi. I genitori che chiedono di iscrivere i propri figli portatori di handicap ad una scuola paritaria sono infatti tenuti a pagare la retta normale prevista per tutti gli altri alunni, con costo aggiuntivo eventualmente richiesto dalla scuola per i servizi imposti dalla legge a favore dei disabili.

Mentre nelle scuole statali le spese, per garantire l’istruzione di sostegno agli alunni in situazioni di handicap secondo le esigenze dettate dalla disabilità degli stessi, sono sostenute direttamente dallo Stato (anche se in modo non certamente esauriente), le spese di sostegno agli alunni in condizione disabile frequentanti le scuola non statali paritarie sono sostenuti direttamente dagli stessi istituti, ovvero dalle famiglie interessate. Evidente la discriminazione nei loro confronti. Tutto questo determina una situazione di illegittimità, in contrasto con le norme dettate in tema di diritto all’istruzione e alla parità scolastica e in violazione del principio costituzionale di uguaglianza. Quando si invoca “giustizia”, crediamo debba essere messo in conto anche i doveri dello Stato nei riguardi dei cittadini tutti. Ricordiamo anche che, ai sensi dell’art. 34-comma 1, e 38-commi 3e 4, della Costituzione, è compito della Repubblica garantire e promuovere il pieno sviluppo della persona umana mediante un proficuo inserimento nell’istruzione scolastica. E in ciò appunto confortati dalla legge 104/1992 – Legge quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate – che ha dato attuazione ai predetti precetti, e data l’indispensabilità dell’insegnante di sostegno e quindi la non facoltatività di questo servizio.

Ne consegue il diritto soggettivo del portatore di handicap che non muta in base al tipo di scuola prescelta, e il diritto istituzionale della scuola paritaria in risposta all’obbligo che è tenuta a rispettare se vuole mantenere la condizione di scuola paritaria, al sostegno statuale degli insegnanti specialisti, accollandosi l’onere economico. Cosa che lo Stato non fa. La necessità di una totale integrazione scolastica dei disabili va attuata nel rispetto dei loro diritti di scelta degli ambiti in cui promuovere la propria crescita umana e culturale, nonché nel rispetto totale delle leggi vigenti che prevedono sostegni finalizzati a far superare stati di emarginazione e di esclusione. La discriminazione dei portatori di handicap è assolutamente palese, e merita una doverosa attenzione certamente prioritaria rispetto alle tante presunte discriminazioni di altro genere. Purtroppo siamo di fronte ad una situazione nella quale lo Stato e i suoi organi periferici, non sono garanti della libertà di ognuno e di tutti, quale condizione ineludibile, e permangono nel mortificare i disabili, cittadini più deboli e maggiormente bisognosi di aiuto e di dignità sociale. 

Crediamo che nella gestione del potere democratico e nell’aiuto alla crescita della comunità, debbano essere guardate attentamente le priorità, così come avviene in ogni famiglia di fronte ai problemi e alle necessità esistenziali. Crediamo anche che i diritti debbano essere coniugati con i doveri rispettosi di ognuno e di tutti: con uno sguardo a tutelare la convivenza umana, regolata secondo norme morali e comportamentali di una democrazia fondata sulla libertà e su autentici ed universali valori esistenziali.

Cosa prevede la legislazione europea in materia di diritti dei disabili: 

Il database propone documenti e pubblicazioni prodotti da organismi europei e internazionali e da organizzazioni non governative, per la promozione di una società inclusiva delle persone con disabilità. Il database è uno strumento rivolto a ricercatori, politici, professionisti, organizzazioni di persone con disabilità, nato da una collaborazione tra il Centro diritti umani dell'Università di Padova, il Consiglio Nazionale sulla Disabilità (CND) e Disabled People's International (DPI).

Fonte:

LITURGIA DEL GIORNO

La Liturgia di Sabato 6 Giugno 2020
Sabato della IX settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)

XXXIIDOMENICADEL TEMPO ORDINARIO ANNO B ANNO B Mc 12, ppt scaricare

Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde

Antifona d'ingresso
Volgiti a me, Signore, e abbi misericordia,
perchè sono triste e angosciato;
vedi la mia miseria e la mia pena
e perdona tutti i miei peccati.

Colletta
O Dio, che nella tua provvidenza
tutto disponi secondo il tuo disegno di salvezza,
allontana da noi ogni male
e dona ciò che giova al nostro vero bene.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (2Tm 4,1-8)
Compi la tua opera di annunciatore del Vangelo. Io sto già per essere versato in offerta e il Signore mi consegnerà la corona di giustizia.


Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo a Timòteo

Figlio mio, ti scongiuro davanti a Dio e a Cristo Gesù, che verrà a giudicare i vivi e i morti, per la sua manifestazione e il suo regno: annuncia la Parola, insisti al momento opportuno e non opportuno, ammonisci, rimprovera, esorta con ogni magnanimità e insegnamento.
Verrà giorno, infatti, in cui non si sopporterà più la sana dottrina, ma, pur di udire qualcosa, gli uomini si circonderanno di maestri secondo i propri capricci, rifiutando di dare ascolto alla verità per perdersi dietro alle favole. Tu però vigila attentamente, sopporta le sofferenze, compi la tua opera di annunciatore del Vangelo, adempi il tuo ministero.
Io infatti sto già per essere versato in offerta ed è giunto il momento che io lasci questa vita. Ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la corsa, ho conservato la fede. Ora mi resta soltanto la corona di giustizia che il Signore, il giudice giusto, mi consegnerà in quel giorno; non solo a me, ma anche a tutti coloro che hanno atteso con amore la sua manifestazione.

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 70)
Rit: La mia bocca, Signore, racconterà la tua giustizia.

Della tua lode è piena la mia bocca:
tutto il giorno canto il tuo splendore.
Non gettarmi via nel tempo della vecchiaia,
non abbandonarmi quando declinano le mie forze.

Io, invece, continuo a sperare;
moltiplicherò le tue lodi.
La mia bocca racconterà la tua giustizia,
ogni giorno la tua salvezza.

Verrò a cantare le imprese del Signore Dio:
farò memoria della tua giustizia, di te solo.
Fin dalla giovinezza, o Dio, mi hai istruito
e oggi ancora proclamo le tue meraviglie.

Allora io ti renderò grazie al suono dell’arpa,
per la tua fedeltà, o mio Dio,
a te canterò sulla cetra, o Santo d’Israele.

Canto al Vangelo (Mt 5,3)
Alleluia, alleluia.
Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
Alleluia.

VANGELO (Mc 12,38-44)
Questa vedova, così povera, ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri.


+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù [nel tempio] diceva alla folla nel suo insegnamento: «Guardatevi dagli scribi, che amano passeggiare in lunghe vesti, ricevere saluti nelle piazze, avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei banchetti. Divorano le case delle vedove e pregano a lungo per farsi vedere. Essi riceveranno una condanna più severa».
Seduto di fronte al tesoro, osservava come la folla vi gettava monete. Tanti ricchi ne gettavano molte. Ma, venuta una vedova povera, vi gettò due monetine, che fanno un soldo.
Allora, chiamati a sé i suoi discepoli, disse loro: «In verità io vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri. Tutti infatti hanno gettato parte del loro superfluo. Lei invece, nella sua miseria, vi ha gettato tutto quello che aveva, tutto quanto aveva per vivere».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Al Dio di infinita bontà rivolgiamo la nostra supplica, perché ci renda generosi nel dare tutto ciò che abbiamo avuto da lui. Diciamo insieme:
Rendici poveri in spirito, Signore.

Per la Chiesa, perché abbandoni ogni forma di ostentazione e potere, e si rivesta di semplicità evangelica. Preghiamo:
Per i responsabili della vita pubblica, perché con verità perseguano il bene e si adoperino per le reali necessità degli uomini. Preghiamo:
Per coloro che soffrono l'indigenza e la povertà, perché diventino il momento di incontro e di collaborazione tra l'istituzione e la solidarietà dei cristiani. Preghiamo:
Per tutte le persone che operano nel volontariato, perché la loro gratuità costruisca una società basata sull'amore. Preghiamo:
Per la nostra comunità, perché nel nome di Gesù offra sempre il meglio di sè e con gratuità di cuore. Preghiamo:
Perché i cristiani non offrano soltanto il superfluo.
Perché sappiamo ascoltare i semplici e i poveri.

O Signore, tu che non pesi il dono tra le mani, ma guardi alla sincerità del cuore, insegnaci a donare tutto ciò che siamo, imparando da te che hai dato la tua vita per noi e ora vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.

Preghiera sulle offerte
Fiduciosi nella tua misericordia, Signore,
ci accostiamo con doni al tuo santo altare,
perché il mistero che ci unisce al tuo Figlio
sia per noi principio di vita nuova.
Per Cristo nostro Signore.




Antifona di comunione
Innalzo a te il mio grido e tu mi rispondi, o Dio;
tendi a me il tuo orecchio, ascolta le mie parole. (Sal 17,6)

Oppure:
Dice il Signore: “In verità vi dico:
tutto quello che domandate nella preghiera,
abbiate fede di averlo ottenuto e vi sarà accordato”. (Mc 11,23.24)


Preghiera dopo la comunione
O Padre, che ci hai nutriti
con il corpo e il sangue del tuo Figlio,
guidaci con il tuo Spirito,
perché non solo con le parole, ma con le opere e la vita
possiamo renderti testimonianza
e così entrare nel regno dei cieli.
Per Cristo nostro Signore.



Commento
Gli scribi erano i dottori della legge (Torah) e i maestri di scuola. Dovevano dare l’esempio, cioè dovevano mettere in
pratica il loro insegnamento così sapientemente impartito. Questo non succedeva. Ma chi osava rimproverarli? Bisognava essere più potenti di loro e, soprattutto, più “perfetti” di loro.
Gesù lo fa, a nome di tutti coloro che non hanno il diritto di parola, di coloro che devono rispettare la legge e che non possono esprimersi se non per adulare e lodare i loro capi, mentre questi stessi capi sono molto spesso lontani dall’essere maestri da prendere come esempio.
Nel cuore di ognuno di noi sonnecchia uno scriba. Ma nel cuore di ognuno di noi sonnecchia anche un Gesù. Permettiamogli allora di convertire lo scriba che è in noi, affinché, essendo il nostro cuore abitato solo dal suo Spirito, il nostro sforzo di rendere il mondo conforme alla volontà di Gesù diventi operante e credibile. La volontà di Gesù corrisponde alle nostre aspirazioni più intime, poiché, come dice Tertulliano, il nostro cuore è per natura cristiano.
Alla domanda: “Cosa fare per rendere migliore il nostro mondo?”, un saggio tedesco di settant’anni rispondeva: “A vent’anni ero convinto di poter cambiare radicalmente il mondo e, per dieci anni, rimasi affiliato ad una organizzazione internazionale. A trent’anni, poiché l’esperienza mi obbligava ad un maggiore realismo, la mia ambizione era quella di cambiare l’Europa. A quarant’anni le mie illusioni, ridotte drasticamente, si focalizzarono sulla sola Germania. A cinquant’anni, mi accontentai modestamente di cercare di cambiare una provincia. A sessant’anni non oltrepassavo più i limiti di una città. A settant’anni capii infine che dovevo cominciare col cambiare me stesso. Fatto ciò, cambiai il mio vicino, il quale cambiò il suo vicino...”.
“Un’anima che si eleva, innalza il mondo intero”, afferma santa Teresa. Sfortunatamente, è vero anche il contrario, e cioè che un’anima che cade, abbassa tutto il mondo.

venerdì 5 giugno 2020

QUANDO L'AMBASCIATORE USA ASSICURAVA L'ENDORSMENT AL GOVERNO RENZI

SECONDO L'ESPERTO DI OBAMAGATE E SPYGATE GIULIO OCCHIONERO, PER L'AMBASCIATORE USA JOHN PHILLIPS LE COSE POTREBBERO NON METTERSI BENE. DALL'ARTICOLO QUI RIPORTATO APPARSO SU http://www.today.it/ SI EVINCE CHIARAMENTE QUALI FOSSERO GLI OTTIMI RAPPORTI TRA PHILLIPS E IL GOVERNO RENZI NEL 2016, ANNO DEL REFERENDUM COSTITUZIONALE E DELLA RIFORMA BOSCHI....  


Hearings in the Senate focus on Rome and the buddy-buddy circuit of Americans working for Renzi.
RTs message on Michael Gaeta, FBI #2 in Rome. And soon Boogeyman won't be able to hide behind his billion unread books.
@rvivaldelliit.insideover.com
2:03 PM · Jun 5, 2020Twitter Web App

Referendum, gli Usa tifano Renzi: "Il No un cataclisma per l'economia"

Referendum, gli Usa tifano Renzi: "Il No un cataclisma per l'economia"

L'ambasciatore americano in Italia John Phillips avverte: "Investitori guardano con grande interesse il risultato delle urne". Poi l'endorsment per il sì: "Assicura la stabilità del Paese"



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L'ambasciatore americano John Phillips alla notte delle elezioni Usa 2016

Il ministro Maria Elena Boschi alla notte delle elezioni Usa 2016

Elezioni Usa, a Roma la diretta dall'hotel Excelsior con l'ambasciatore americano. Le foto
I ministri Boschi e Giannini nella notte delle presidenziali Usa 2016



Referendum, gli Usa tifano Renzi: "Il No un cataclisma per l'economia"

Se al referendum sulle riforme vincesse il no l'Italia farebbe "un grosso passo indietro". Parole che pesano quelle dell'ambasciatore americano in Italia, John Phillips e che agitano il confronto politico. L'endorsment di Philips è netto: "Quello che serve all'Italia è la stabilità e le riforme assicurano stabilità, per questo il referendum apre una speranza".

Nel corso di un convegno del Centro di studi americani, Phillips ha puntualizzato come "le grandi imprese Usa guardino con grande interesse all'esito del referendum", per capire quale sarà il contesto italiano per il loro investimenti". E' il tema della governance, il cavallo di battaglia del permier Matteo Renzi che da Milano raccoglie l'assist Usa: "Riforme per semplificare, rendere il Paese più facile, ridurre i costi della politica per rendere il Paese più semplice".

"Il signor ambasciatore Usa si faccia gli affari tuoi e non interferisca, come troppe volte è già accaduto in passato, nelle vicende interne italiane", controbatte Matteo Salvini. "Spero che a novembre - prosegue il leader della Lega - vinca Trump, che ha giaà garantito che si occuperà delle questioni di casa sua. Se a votare sì al referendum sono i massoni, i banchieri e i poteri forti allora ancora più convintamente ci schieriamo per il no, ovvero per la libertà e il bene degli italiani". 

Forza Italia parte a testa bassa e liquida le parole dell'ambasciatore Usa come "un'ingerenza inaccettabile". "Chiediamo una parola in merito da parte del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e da parte del presidente del Consiglio, Matteo Renzi, che fino a prova contraria è il premier di tutti gli italiani e che quindi ha il dovere di garantire, a livello internazionale, l'onorabilita' e la liberta' del Paese e dei loro cittadini", tuona. 

Toni non dissimili, nella sostanza, da Sinistra Italiana: "Dopo Marchionne, residente in Svizzera, oggi arriva anche il Sì dell'ambasciatore statunitense nel nostro Paese. Tutto naturalmente per l'interesse degli italiani", ironizza da Twitter Nicola Fratoianni, dell'esecutivo nazionale di Sinistra Italiana partito che ha presentato alla Camera una mozione sull'Italicum: proprio sulla legge elettorale prima, e sul referendum, si giocherà il futuro dell'esecutivo.




LITURGIA DEL GIORNO

La Liturgia di Venerdi 5 Giugno 2020
San Bonifacio

San Bonifacio - La Nuova Bussola Quotidiana

Grado della Celebrazione: Memoria
Colore liturgico: Rosso

Antifona d'ingresso
Questo santo lottò fino alla morte
per la legge del Signore,
non temette le minacce degli empi,
la sua casa era fondata sulla roccia.

Colletta
Interceda per noi, Signore,
il santo vescovo e martire Bonifacio,
perché custodiamo con fierezza
e professiamo con coraggio
la fede che egli ha insegnato con la parola
e testimoniato con il sangue.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (2Tm 3,10-16)
Tutti quelli che vogliono rettamente vivere in Cristo Gesù saranno perseguitati.


Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo a Timòteo

Figlio mio, tu mi hai seguito da vicino nell’insegnamento, nel modo di vivere, nei progetti, nella fede, nella magnanimità, nella carità, nella pazienza, nelle persecuzioni, nelle sofferenze. Quali cose mi accaddero ad Antiòchia, a Icònio e a Listra! Quali persecuzioni ho sofferto! Ma da tutte mi ha liberato il Signore! E tutti quelli che vogliono rettamente vivere in Cristo Gesù saranno perseguitati. Ma i malvagi e gli impostori andranno sempre di male in peggio, ingannando gli altri e ingannati essi stessi.
Tu però rimani saldo in quello che hai imparato e che credi fermamente. Conosci coloro da cui lo hai appreso e conosci le sacre Scritture fin dall’infanzia: queste possono istruirti per la salvezza, che si ottiene mediante la fede in Cristo Gesù. Tutta la Scrittura, ispirata da Dio, è anche utile per insegnare, convincere, correggere ed educare nella giustizia, perché l’uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona.

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 118)
Rit: Grande pace, Signore, per chi ama la tua legge.

Molti mi perseguitano e mi affliggono,
ma io non abbandono i tuoi insegnamenti.
La verità è fondamento della tua parola,
ogni tuo giusto giudizio dura in eterno.

I potenti mi perseguitano senza motivo,
ma il mio cuore teme solo le tue parole.
Grande pace per chi ama la tua legge:
nel suo cammino non trova inciampo.

Aspetto da te la salvezza, Signore,
e metto in pratica i tuoi comandi.
Osservo i tuoi precetti e i tuoi insegnamenti:
davanti a te sono tutte le mie vie.

Canto al Vangelo (Gv 14,23)
Alleluia, alleluia.
Se uno mi ama, osserverà la mia parola, dice il Signore,
e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui.
Alleluia.

VANGELO (Mc 12,35-37)
Come mai dicono che il Cristo è figlio di Davide?


+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, insegnando nel tempio, Gesù diceva: «Come mai gli scribi dicono che il Cristo è figlio di Davide? Disse infatti Davide stesso, mosso dallo Spirito Santo:
“Disse il Signore al mio Signore:
Siedi alla mia destra,
finché io ponga i tuoi nemici
sotto i tuoi piedi”.
Davide stesso lo chiama Signore: da dove risulta che è suo figlio?».
E la folla numerosa lo ascoltava volentieri.

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Rivolgiamo al Dio della verità la nostra invocazione, perché tra le vicende umane sappiamo sempre riconoscere la sua presenza. Diciamo insieme:
Ascoltaci, o Signore.

Per la Chiesa, sacramento di salvezza per tutti gli uomini, perché non chiuda mai le porte al dialogo e alla misericordia. Preghiamo:
Per i responsabili della vita pubblica, perché affrontando i problemi, conducano gli uomini alla pace, al benessere e alla maturità civile. Preghiamo:
Per coloro che soffrono, perché l'esperienza che stanno vivendo li porti ad una maggiore conoscenza del Signore della vita. Preghiamo:
Per tutti coloro che non sanno dare un senso alla vita, perché guidati dallo Spirito incontrino il Cristo, significato ultimo di ogni cosa. Preghiamo:
Per la nostra comunità, perché i momenti di incontro e di comunione rafforzino la nostra fede nel Signore della storia. Preghiamo:
Per chi cerca di comprendere la sacra Scrittura.
Per il dialogo ecumenico con il popolo ebreo.

Signore Gesù, tu sei per noi un mistero e una certezza. Fà che non ci stanchiamo mai di entrare nella profondità della tua vita per essere sempre attratti da te. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.

Preghiera sulle offerte
Il sacrificio che ti presentiamo
in memoria del santo martire Bonifacio,
ti sia gradito, Signore, come fu preziosa
ai tuoi occhi l'offerta della sua vita.
Per Cristo nostro Signore.




Antifona di comunione
«Chi vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso,
prenda la sua croce e mi segua», dice il Signore. (Mt 16,24)


Preghiera dopo la comunione
La partecipazione ai tuoi santi misteri,
ci comunichi, o Padre, lo Spirito di fortezza
che rese san Bonifacio fedele nel servizio
e vittorioso nel martirio. Per Cristo nostro Signore.



Commento
MESSAGGERO DELLA BUONA NOVELLA. Un monaco viene mandato e si affretta ad annunciare la Buona Novella; un contemplativo viene trasformato in uomo d'azione, incaricato di fondare la Chiesa. Ciò che Gregorio Magno aveva fatto mandando Agostino in Inghilterra, Gregorio il lo ripete mandando Bonifacio in Germania. Il cristiano deve imparare a unire azione e contemplazione, a diventare contemplativo nell'azione.
ANNUNCIARE IL VANGELO. Sec. VIII, epoca particolarmente dura: le invasioni barbariche hanno disgregato totalmente l'impero romano; l'eresia ariana ha fatto vacillare la fede. Diventa urgente ridare nuova vita alle Chiese, metterle in comunione fra loro e con Roma. Sarà l'opera di Bonifacio come missionario del Vangelo. In ogni epoca la Chiesa può vivere soltanto accogliendo lo Spirito che le comunica il suo slancio missionario.