Trump sta per colpire Soros, Gates, Obama, Clinton e i loro compagni italiani
“Quando nel 2017 saltava agli onori delle cronache la vicenda dei fratelli Occhionero per accesso abusivo a sistemi informatici, l’opinione pubblica non dava peso alla notizia o reputava la storia troppo lontana dagli interessi dell’Italia. Giulio Occhionero avrebbe, secondo l’accusa, spiato i computer di Camera, Senato, ministeri, Pd, Finmeccanica e Bankitalia. Francesca Maria Occhionero è stata anche lei condannata in primo grado, e perché avrebbe ficcato il naso nelle caselle di posta elettronica (protette da password di accesso) di “professionisti del settore giuridico-economico” riconducibili ad enti pubblici e politici eletti.Una vicenda che ora inizierebbe a prendere corpo, e perché l’Italia è da tempo inveterato un po’ come la Turchia prima di Ataturk (terra di bivacco per barbe e baffi finti) ed un po’ come il “ponte delle spie” in piena guerra fredda (lì si scambiavano informazioni e prigionieri). Per farla breve, i servizi segreti Usa con molta probabilità usavano gli Occhionero per verificare i movimenti del Pd italiano come di certi grillini: gente troppo legata a George Soros, Bill Gates, Barack Obama, Joe Biden, affaristi cinesi e vari orditori di “Russia gate”. Del resto la telefonata di Bill Gates a Giuseppe Conte ha un illustre precedente nell’incontro tra George Soros e Paolo Gentiloni. Sia Conte che Gentiloni, entrambi nel ruolo di premier, hanno trattato con i grandi gestori dei fondi finanziari del Partito Democratico degli Usa. Ovvero i fondi che, oltre a pagare le campagne elettorali e “filantropiche” di Hilary Clinton, finanziano i vari “Russia gate” per infangare i nemici, la disinformazione ed i “golpisti democratici”. Non dimentichiamo che Bill Gates ha ottenuto nel governo italiano un gran bel cavallo di Troia, ovvero Vittorio Colao che, oltre a gestire a Londra il fondo Atlantic, è il consulente finanziario di Microsoft per il 5G cinese. Quando gli Occhionero venivano indagati, Soros incontrava l’attuale commissario europeo Paolo Gentiloni durante il suo mandato da premier italiano: un speculatore finanziario veniva ricevuto a Palazzo Chigi con onori degni di un capo di Stato? Non è certo un caso che la cena tra spioni italiani e professor Joseph Mifsud (docente al Link Campus ora sotto indagine) si sia svolta nel Palazzo marchigiano dei Gentiloni.I servizi segreti vicini a Donald Trump certamente non dormivano in piedi, avranno pure drizzato le antenne: oggi presentano il conto. Infatti, starebbero per piovere mandati di cattura, da parte della magistratura americana, sugli autori del complotto internazionale teso a distruggere la presidenza Trump. Sarebbero nel mirino dell’FBI nomi eccellenti dell’ingegneria finanziaria che svolgono consulenze per il fondi di Hilary Clinton, George Soros, Bill Gates, Barack Obama, Joe Biden. Nel mirino della magistratura americana anche alcuni deputati del PD italiano, imprenditori e speculatori. Ed anche magistrati.I nomi che potrebbero finire sotto il mirino dell’FBI sono Renzi, Carrai ed il Pm Albamonte, già sotto inchiesta a Perugia.Una folta rete che avrebbe fatto sponda con gli interessi del leader cinese Xi Jinping. Negli Stati Uniti l’alto tradimento è una cosa seria, qui da noi è uno sport che paga soprattutto in politica (vedasi caduta della Prima Repubblica). I politici italiani potrebbero sfangarla con lo scudo Mattarella, che potrebbe evitare loro una rogatoria internazionale. Ma il mese di giugno sarà determinante per il sistema Italia, mai così in crisi e a rischio crollo. Così come il potere e le ricchezze di Hilary Clinton, George Soros, Bill Gates, Barack Obama e Joe Biden non basteranno per deviare l’inchiesta. Trump sta riservando loro un bel piattino, ben più amaro di quello che Joseph McCarthy serviva nel 1955 ai filosovietici. E se Trump la spuntasse sarebbe la fine di “Nuovo Ordine Mondiale” e Globalisti di “finanza&farmaco”.
Articolo di Ruggiero Capone, tratto da: https://www.litaliamensile.it/post/il-potere-italiano-nel-mirino-dell-fbi-trema-il-regime-e-il-nwo.
Mentre l’America è in guerra contro l’élite finanziaria globalista, in Italia si preparano treni per deportare i malati. Porteranno via i positivi al Covid così come si portavano via gli ebrei ai tempi della guerra?
Pronto a Milano il treno per trasportare i malati. Fonte Ansa: https://www.ansa.it/sito/videogallery/italia/2020/05/21/pronto-a-milano-il-treno-per-trasportare-i-malati_e040719b-d422-48a3-b05e-3dddef826d2c.html
In Veneto invece il doge Zaia crede ancora di essere nella Germania nazista degli anni ’30:
Nel frattempo i giornalisti di regime, ligi come sono nel servire i loro padroni dell’élite finanziaria globalista e le industrie farmaceutiche, spingono per un nuovo lockdown attraverso ridicole manipolazioni mediatiche:
Forse ignorano, i “professionisti dell’informazione”, che i paesi che non hanno applicato il lockdown, come la Svezia o, negli ultimi tempi, la Svizzera o gli stati americani repubblicani, hanno avuto un andamento normale del contagio o addirittura di molto inferiore rispetto agli stati che hanno applicato restrizioni orwelliane, come l’Italia, la Spagna, la Francia, l’Inghilterra o gli stati americani democratici (cfr. l’analisi del dott. Stefano Scoglio: https://www.facebook.com/stefano.scoglio/posts/10217885870960611). Sarà, come suggerisce il dott. Bacco, che la pericolosità del virus varia non solo da nazione a nazione, ma addirittura da regione a regione, e che per questo è inutile applicare lo stesso criterio per tutti? Senza considerare le numerose ipotesi di errori medici, causati dalla proibizione da parte del Ministero della salute di eseguire autopsie sui morti con (e non per!) Covid19 (https://www.youtube.com/watch?v=V6zPxcKAhV4). In effetti i grafici dimostrano che il calo dei contagi è stato causato dall’aumento delle temperature, e non dal lockdown:
Oramai sempre più sono i cittadini che sollevano dubbi sulla narrativa propagata dai mass media nazionali.
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