venerdì 20 marzo 2020

Così la Confederazione stanzierà i 42 miliardi per le imprese

IL GOVERNO ELVETICO PENSA A PROTEGGERE I LAVORATORI AUTONOMI, IL GOVERNO ITALIANO LI SNOBBA. MA UN PAESE DI REGIONI CONFEDERATE MODELLO SVIZZERO NO?....

Anche grazie all'eccedenza dei conti, ci si aspettano richieste da decine di migliaia di imprese


Fino a 500.000 franchi non è necessaria nessuna garanzia


BERNA - La Confederazione ha i mezzi per liberare i 42 miliardi di franchi decisi dal Governo per preservare l'occupazione, garantire gli stipendi e sostenere i lavoratori indipendenti di fronte al coronavirus.

I conti hanno chiuso con un'eccedenza. Lo ha assicurato oggi a Berna il ministro delle finanze Ueli Maurer nella conferenza stampa odierna del Governo.

La piazza finanziaria svizzera è stabile grazie alla strategia "too big to fail". I soldi messi a disposizione devono evitare all'economia di cadere in una spirale negativa, dalla quale non potrebbe più uscire, ha aggiunto il consigliere federale.

Decine di migliaia di imprese chiederanno un sostegno alla Confederazione nelle prossime ore o nei prossimi giorni. Le aziende confrontate con problemi di liquidità potranno rivolgersi direttamente presso la loro banca.

Quest'ultima potrà immediatamente autorizzare un credito fino a 500'000 franchi. La Confederazione si rende garante. Nessuna verifica sarà necessaria da parte della banca, ha precisato Maurer.

Per i crediti di oltre 500'000 franchi, la garanzia è assicurata per una quota del 15% dalla banca e dell'85% dalla Confederazione. Gli istituti di credito sono d'accordo, ha assicurato ancora il ministro delle finanze, aggiungendo che gli interessi saranno molto bassi.

L'ordinanza in merito deve essere ancora approvata. Verrà pubblicata mercoledì prossimo, quando si riunirà ancora il Consiglio federale. A questo proposito il portavoce del Governo André Simonazzi ha spiegato che d'ora in poi il Governo si riunirà due volte la settimana, il mercoledì e il venerdì.

Economiesuisse: «No al coprifuoco totale, strangola l'economia»

L'ESEMPIO DELLA SVIZZERA CHE TEME (GIUSTAMENTE) LO STRANGOLAMENTO DELL'ECONOMIA DEL COPRIFUOCO TOTALE


Economiesuisse: «No al coprifuoco totale, strangola l'economia»
Secondo l'associazione: «Dove si possono mantenere le regole di distanze bisognerebbe continuare a lavorare»

ZURIGO - Sì alle misure di protezione contro il coronavirus, ma no a un coprifuoco che strangolerebbe l'economia. È questa in estrema sintesi la posizione di Economiesuisse, l'associazione che rappresenta le imprese elvetiche.

Attualmente circa l'80% del mondo economico sta continuando a funzionare, stima il presidente dell'organismo, Heinz Karrer, in un'intervista pubblicata oggi dalle testate dell'editore Tamedia. Questo è possibile solo grazie all'enorme capacità di adattamento delle aziende, ha aggiunto.

Occorre comunque valutare le misure delle autorità: «Un coprifuoco totale sarebbe sproporzionato», sostiene Karrer, «dove è possibile mantenere le regole di distanza la gente dovrebbe andare a lavorare».

Naturalmente, la priorità è la protezione delle persone e dell'infrastruttura ospedaliera, ma presto sarà in gioco la struttura economica del paese, mette in guardia Karrer.

«L'economia ha bisogno di un segnale da parte del Consiglio federale: ci dica che le misure saranno allentate non appena la situazione lo consentirà, in modo che le cose si riprendano prima o poi».

La situazione è molto difficile per i settori già interessati dai provvedimenti restrittivi: «Conosco casi di perdite quasi totali delle entrate», osserva il manager. La perdita di prodotto interno lordo potrebbe salire a 100 miliardi di franchi e il lavoro a orario ridotto potrebbe interessare il 10% degli occupati, a seconda di quanto durerà la crisi.

L'ex Ceo di Axpo chiede al mondo politico soprattutto miglioramenti nel campo della disoccupazione parziale: «Ci aspettiamo una soluzione per i lavoratori autonomi e i proprietari di aziende, oltre a un significativo aumento delle risorse finanziarie».

Troppe persone direttamente colpite dalla crisi sono ormai escluse dall'assegno di integrazione. Inoltre è necessario che le imprese dispongano di liquidità: «Qui deve intervenire la Confederazione, sia con garanzie per i prestiti bancari che direttamente».

Karrer si dice per contro scettico riguardo ai programmi di stimolo economico: «Dai paesi in cui questo approccio è stato adottato sappiamo che i miliardi, non importa quanti e non importa dove siano stati spesi, sono sempre arrivati troppo tardi e nel posto sbagliato», sostiene.

UN MONDO DI CAVIE? 5G e LA PROLIFERAZIONE DELLE ANTENNE (con effetti a venire) – Paesaggi che cambiano, e rischi (eccessivi) da elettromagnetismo per tutti, “immersi” in onde e antenne – Il NUOVO ORDINE MONDIALE con la guerra del 5G (tra Cina, Usa ed Europa) dimentica i pericoli della salute umana

SITUAZIONI CONTAGI FUORI CONTROLLO A NORD? PROVATE A FARVI UN'IDEA DEI MOTIVI LEGGENDO QUI....


Nella foto: CINTO EUGANEO (Padova) – Si sperimenta il 5G a Cinto Euganeo ma il sindaco storce il naso e non nasconde i timori. Cinto Euganeo è una delle 120 piccole municipalità italiane scelte per sperimentare il 5G ed è vicino a VO' EUGANEO il primo paese del nord Italia interessato dall'epidemia di COVID 19....



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CORONAVIRUS E 5G: LE RELAZIONI PERICOLOSE


OLLE JOHANSSON: “I CAMPI ELETTROMAGNETICI INDEBOLISCONO IL SISTEMA IMMUNITARIO E AUMENTANO IL RISCHIO INFEZIONI”


Le smart city rappresentano la piattaforma chiave per dispiegare il wireless di quinta generazione in tutta la sua potenza. Chiunque – animale, vegetale, batterio o virus che sia – abbia la ‘fortuna’ di vivere in una di esse, sarà immerso in un brodo elettromagnetico di cui nessuno conosce esattamente gli effetti, non essendo mai stata condotta una ricerca in merito. Pertanto, volente o nolente, sarà cavia di una sperimentazione.

WUHAN, UN GIOIELLO DI SMART CITY 

Orbene, nel fiume di parole che sono state spese per allertarci sulla novella pandemia cinese, a tutti i media è sfuggito un particolare non di poco conto ossia che Wuhan, la città da cui è partito il contagio, è, guarda caso, una smart city, anzi un gioiello di smart city, un vero fiore all’occhiello della tecnologia 5g con tutte le delizie ad essa connesse: internet delle cose, auto e autobus a guida autonoma, intelligenza artificiale etc.

Come scrive Maurizio Martucci in oasisana.com, nel capoluogo della provincia di Hubei, “è stato avviato il 5G attraverso l’installazione di 30.000 nuove antenne wireless di quinta generazione, cioè la più massiccia concentrazione al mondo pensata per pontificare nel futuro digitale e nell’Intelligenza Artificiale in occasione dei VII Giochi Mondiali Militari tenuti proprio a Wuhan nell’Ottobre 2019”.

WUHAN E CORONAVIRUS

Casualmente il Coronavirus è nato a Wuhan. Lì ha avuto la forza di modificarsi passando dai rettili e dai pipistrelli all’uomo. E sempre lì, a poche settimane dalle istallazione delle antenne 5g, casualmente si è diffuso a dismisura e lì, sempre casualmente, ha mietuto la quasi totalità delle sue vittime. Quando esce dai confini di quell’area, sembra acquietarsi. Almeno per ora.

ROBOT 5G AL POSTO DI INFERMIERI E MEDICI

E come se non bastasse gli ospedali di Wuhan sono stati dotati di robot 5g per sostituire medici ed infermieri. Il che vuol dire – a parte le gravi implicazione etiche – che i ricoverati sono irradiati da microonde 5g, 24 ore su 24 e che, verosimilmente, gli elettrosensibili hanno ben poche speranze di salvarsi, a meno che vengano portati via da quell’inferno. Cosa improbabile dal momento che i casi di elettrosensibilità sono molto sottostimati e la patologia non è ancora sufficientemente riconosciuta, né esiste personale sanitario preparato in merito. Ma anche tutti gli altri pazienti, in quel contesto ad altissimo inquinamento elettromagnetico, sono comunque sottoposti ad uno stress notevole così da essere indeboliti e disarmati contro il virus.

Primo medico robot

EPIDEMIE E CAMPI ELETTROMAGNETICI 

Studi autorevoli hanno dimostrato come le elettro-frequenze siano in grado di modificare batteri, creare antibiotico resistenza, causare alterazioni del genoma umano e soprattutto indebolimento del sistema immunitario. Secondo il Prof .Olle Johansson “i campi elettromagnetici possono agire attraverso l’inibizione della calcineurina (proteina che attiva le cellule del sistema immunitario) per sopprimere l’immunità, aumentando così il rischio di infezione”.

Lo scienziato e giornalista Arthur Firstenberg già nel 2017 in The Invisible Rainbow, sosteneva che le grandi epidemie sono spesso concomitanti a importanti mutamenti artificiali dell’ambiente elettromagnetico. La documentazione sugli effetti biologici delle radiazioni microonde è molto vasta, raggiunge quasi i diecimila documenti. E gli organi più suscettibili includono cervello, polmoni, sistema nervoso, cuore, occhi e tiroide.

Alla luce di tali considerazioni e delle troppe casualità succitate, alcune domande corrono d’obbligo: è verosimile che la letalità del Coronavirus sia in qualche modo correlata con il wireless di quinta generazione? E possiamo forse sperare che su questo tema, l’OMS, una organizzazione che riceve donazioni consistenti dalle società di telemedicina e di biotecnologia (le quali stanno investendo pesantemente sull’intelligenza artificiale), possa avviare ricerche scientifiche indipendenti ed imparziali?

CONTAGIO NELLA DIAMOND PRINCESS E LA GABBIA DI FARADAY

Quanto al contagio sulla nave da crociera Diamond Princess a largo del Giappone, in cui pochi casi iniziali si sono centuplicati, una riflessione sorge spontanea: chiudere delle persone in cabine di ferro iperconesse, non equivale forse a metterle in una gabbia faraday, in cui le radiazioni emesse dai cellulari e tablet vengono trattenute all’interno della cabina stessa, creando così una condizione più che favorevole alla propagazione del virus anche attraverso le condotte dei condizionatori?


SANTA MARINELLA: I CITTADINI USATI COME CAVIE?

Una nota è doverosa a proposito del delirio tecnologico di taluni politici di Santa Marinella che, nei giorni scorsi, hanno propagandato a mezzo stampa le magnifiche sorti progressive che apporterebbe il 5g alla località marina.

Tralasciando le questioni ambientali di una cittadina già martoriata dal cemento e dai fumi della centrale a carbone di Civitavecchia, a costoro vorrei ricordare che lo spiegamento del 5G costituisce un esperimento sull’umanità e sull’ambiente e dunque un CRIMINE secondo il diritto internazionale.

I nazisti, in nome del progresso scientifico, condussero esperimenti sugli esseri umani in quanto la legge lo consentiva, supportata da teorie farneticanti sottoscritte da intellettuali, scienziati e politici.

Non è che se una cosa è legale, allora non è criminale. Teniamolo bene a mente.

PS: Per chi volesse avere informazioni più complete dal punto di vista scientifico, consiglio di leggere l’articolo su citato di Maurizio Martucci a questo link:






LE MISURE DI EMERGENZA DEL GOVERNO SOVIETICO ITALIANO

I NUOVI ORARI DI APERTURA DEI SUPERMERCATI PER EMERGENZA COVID 19 SONO UN PARADOSSO ASSURDO. SAREBBE STATO MOLTO PIU' SAGGIO ANTICIPARE L'ORARIO DI APERTURA MATTUTINA (ORE 6,30?) PER LIMITARLO NELLE ORE SERALI. QUINDI, L'ORARIO DI APERTURA ALLE 8,30 DI MATTINA STA PEGGIORANDO LA SITUAZIONE DI ASSEMBRAMENTO FUORI DEGLI ESERCIZI COMMERCIALI. INOLTRE, UN MONITO ANCHE AI MASS MEDIA CHE STANNO ALIMENTANDO UNA PSICOSI INUTILE NELLA GENTE, CHE COMINCIA A GUARDARSI IN CAGNESCO SE SI ESCE SENZA MASCHERINA O SI ACQUISTA QUALCOSA SENZA GUANTI. I GUANTI SONO SOMMAMENTE INUTILI PER PROTEGGERE DAI VIRUS SE POI CON GLI STESSI SI TOCCANO MILLE COSE....RIFLETTETE E NON FATEVI PRENDERE IN GIRO. ANCHE I PROVVEDIMENTI D'URGENZA PRESI DAL GOVERNO IN MERITO ALL'ECONOMIA NON CONSIDERANO MINIMAMENTE I LAVORATORI AUTONOMI E LE PARTITE IVA, ESISTONO SOLO I DIPENDENTI PUBBLICI. LO STILE DEL REGIME COMUNISTA SOVIETICO DI QUESTO GOVERNO E' ORMAI EVIDENTE....


L’emergenza Coronavirus non accenna a diminuire. E gli italiani non sempre si comportano bene. Lo dimostrano i dati appena divulgati, che rivelano come negli ultimi giorni siano più le multe per violazione delle regole restrittive legate al Covid-19 che i contagi.

Il monito di Governo e Regioni

Mentre il Governo valuta una proroga al blockdown, considerata a questo punto piuttosto “inevitabile” dallo stesso premier Conte, sembra che al vaglio dell’Esecutivo ci sia anche l’opzione di rivedere le regole di apertura e chiusura dei negozi alimentari.

Se i cittadini continueranno a uscire “senza comprovato motivo” saranno vietati gli sport all’aperto e imposti nuovi divieti, dice con fermezza il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora. Il governatore della Lombardia Attilio Fontana ribadisce ai suoi cittadini di restare a casa, “altrimenti saremo costretti a provvedimenti più rigorosi”. E, ora, anche i negozi alimentari potrebbero subire nuove restrizioni.

Le ipotesi in campo

Se le limitazioni agli spostamenti imposti con il decreto dell’11 marzo non basteranno, una delle ipotesi è la riduzione dell’orario di apertura degli alimentari e dei supermercati per impedire alle persone di stare fuori fino a tardi e consentire l’ingresso nei negozi più piccoli a una persona per volta per evitare contatti.

Se anche questo non dovesse bastare, dicono i rumors a Palazzo Chigi, Conte e i suoi potrebbero vedersi costretti a limitare la spesa e andare in farmacia a un unico componente di ogni nucleo familiare, ma si tratta di una misura estrema.
Cosa ha deciso la Regione Lazio

La Regione Lazio ha già fatto un passo avanti, forse anticipando il resto d’Italia. Ha emesso un’ordinanza in cui regolamenta gli orari di apertura degli esercizi commerciali attualmente autorizzati, a partire dai supermercati. Sono escluse però le farmacie e parafarmacie. Il provvedimento, motivato dall’emergenza Coronavirus e finalizzato a tutelare la salute dei lavoratori del settore del commercio, sarà valido fino al 5 aprile e prevede questi nuovi orari:
dal lunedì al sabato: apertura alle ore 8.30 e chiusura obbligatoria di tutti gli esercizi commerciali entro le ore 19;
la domenica: chiusura obbligatoria di tutti gli esercizi commerciali entro le ore 15.
Cosa hanno deciso alcuni Comuni in Puglia

Anche in Puglia regole più ferree in diverse città: a Bari il sindaco Antonio Decaro ha deciso di chiudere i locali con i distributori automatici h24 per via delle troppe file per acquistare bibite e alimenti.

Stessa decisione presa anche a Foggia dal sindaco Franco Landella e a Taranto da Rinaldo Melucci, che ha anche vietato l’accesso alle spiagge dopo che i cittadini le avevano prese d’assalto lo scorso weekend.

LITURGIA DEL GIORNO

La Liturgia di Venerdi 20 Marzo 2020
Venerdì della III settimana di Quaresima

Risultato immagini per In quel tempo, si avvicinò a Gesù uno degli scribi e gli domandò: «Qual è il primo di tutti i comandamenti?». Gesù rispose: «Il primo è: “Ascolta, Israele!

Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Viola 

Antifona d'ingresso
Non c’è nessuno come te in cielo, Signore, 
perché tu sei grande e compi meraviglie: 
tu solo sei Dio. (Sal 86,8.10) 

Colletta
Padre santo e misericordioso, 
infondi la tua grazia nei nostri cuori, 
perché possiamo salvarci 
dagli sbandamenti umani 
e restare fedeli alla tua parola di vita eterna. 
Per il nostro Signore Gesù Cristo... 

PRIMA LETTURA (Os 14,2-10)
Non chiameremo più 'dio nostro' l’opera delle nostre mani.

Dal libro del profeta Osèa

Così dice il Signore:
«Torna, Israele, al Signore, tuo Dio,
poiché hai inciampato nella tua iniquità.
Preparate le parole da dire
e tornate al Signore;
ditegli: “Togli ogni iniquità,
accetta ciò che è bene:
non offerta di tori immolati,
ma la lode delle nostre labbra.
Assur non ci salverà,
non cavalcheremo più su cavalli,
né chiameremo più “dio nostro”
l’opera delle nostre mani,
perché presso di te l’orfano trova misericordia”.
Io li guarirò dalla loro infedeltà,
li amerò profondamente,
poiché la mia ira si è allontanata da loro.
Sarò come rugiada per Israele;
fiorirà come un giglio
e metterà radici come un albero del Libano,
si spanderanno i suoi germogli
e avrà la bellezza dell’olivo
e la fragranza del Libano.
Ritorneranno a sedersi alla mia ombra,
faranno rivivere il grano,
fioriranno come le vigne,
saranno famosi come il vino del Libano.
Che ho ancora in comune con gli ìdoli, o Èfraim?
Io l’esaudisco e veglio su di lui;
io sono come un cipresso sempre verde,
il tuo frutto è opera mia.
Chi è saggio comprenda queste cose,
chi ha intelligenza le comprenda;
poiché rette sono le vie del Signore,
i giusti camminano in esse,
mentre i malvagi v’inciampano».

Parola di Dio 

SALMO RESPONSORIALE (Sal 80)
Rit: Io sono il Signore, tuo Dio: ascolta la mia voce. 

Un linguaggio mai inteso io sento:
«Ho liberato dal peso la sua spalla,
le sue mani hanno deposto la cesta.
Hai gridato a me nell’angoscia
e io ti ho liberato.

Nascosto nei tuoni ti ho dato risposta,
ti ho messo alla prova alle acque di Merìba.
Ascolta, popolo mio:
contro di te voglio testimoniare.
Israele, se tu mi ascoltassi!

Non ci sia in mezzo a te un dio estraneo
e non prostrarti a un dio straniero.
Sono io il Signore, tuo Dio,
che ti ha fatto salire dal paese d’Egitto.

Se il mio popolo mi ascoltasse!
Se Israele camminasse per le mie vie!
Lo nutrirei con fiore di frumento,
lo sazierei con miele dalla roccia». 

Canto al Vangelo (Mt 4,17) 
Gloria e lode a te, o Cristo!
Convertitevi, dice il Signore,
perché il regno dei cieli è vicino.
Gloria e lode a te, o Cristo! 

VANGELO (Mc 12,28-34
Il Signore nostro Dio è l’unico Signore: lo amerai. 

+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, si avvicinò a Gesù uno degli scribi e gli domandò: «Qual è il primo di tutti i comandamenti?». 
Gesù rispose: «Il primo è: “Ascolta, Israele! Il Signore nostro Dio è l’unico Signore; amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza”. Il secondo è questo: “Amerai il tuo prossimo come te stesso”. Non c’è altro comandamento più grande di questi». 
Lo scriba gli disse: «Hai detto bene, Maestro, e secondo verità, che Egli è unico e non vi è altri all’infuori di lui; amarlo con tutto il cuore, con tutta l’intelligenza e con tutta la forza e amare il prossimo come se stesso vale più di tutti gli olocàusti e i sacrifici». 
Vedendo che egli aveva risposto saggiamente, Gesù gli disse: «Non sei lontano dal regno di Dio». E nessuno aveva più il coraggio di interrogarlo.

Parola del Signore 

Preghiera dei fedeli
Prima di presentare la nostra offerta all'altare, chiediamo al Signore di aiutarci a vivere in pienezza la nostra fede, dicendo insieme: 
Insegnaci ad amare, Signore. 

Tu ci ami di vero cuore: 
Ci doni la forza di ritornare a te: 
Rinnovi continuamente la tua alleanza con noi: 
Ci prepari il cammino di salvezza: 
Hai mandato il tuo Figlio per amore: 
Hai fatto di noi un popolo nuovo: 
Ci fai ascoltare la tua Parola: 
Ci fai camminare gli uni accanto agli altri: 
In ogni prossimo hai impresso il tuo volto: 
Hai scelto i poveri come prediletti: 
Alla fine dei tempi il tuo giudizio sarà sull'amore: 
Ci dai la forza per conoscerti e amarti: 
Sei l'unico Signore dei vivi e dei morti: 

Dio grande e misericordioso, che ci hai indicato la strada del Regno nell'amore verso di te e verso il prossimo, purifica il nostro cuore da ogni iniquità, perchè possiamo celebrare la pasqua del tuo Figlio con frutti di vita eterna. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore. Amen. 

Preghiera sulle offerte
Guarda con benevolenza, Signore, 
questi doni che ti presentiamo, 
perché siano a te graditi 
e diventino per noi sorgente di salvezza. 
Per Cristo nostro Signore. 

PREFAZIO DI QUARESIMA III 
I frutti della penitenza 

È veramente cosa buona e giusta, 
innalzare un inno a te, Padre onnipotente, 
e cantare insieme la tua lode. 
Tu vuoi che ti glorifichiamo 
con le opere della penitenza quaresimale, 
perché la vittoria sul nostro egoismo 
ci renda disponibili alle necessità dei poveri, 
a imitazione di Cristo tuo Figlio, nostro salvatore. 
E noi, uniti agli Angeli e agli Arcangeli, 
ai Troni e alle Dominazioni 
e alla moltitudine dei Cori celesti, 
cantiamo con voce incessante 
l’inno della tua gloria: Santo... 

Antifona di comunione
Più di tutti i doni offerti, questo è grande: 
amare Dio con tutto il cuore 
e il prossimo come se stessi. (cf. Mc 12,33) 

Preghiera dopo la comunione
La forza del tuo Spirito 
ci pervada corpo e anima, o Dio, 
perché possiamo ottenere pienamente la redenzione 
alla quale abbiamo partecipato 
in questi santi misteri. 
Per Cristo nostro Signore. 

Commento
Marco ci fa ascoltare, per bocca di Gesù, il nuovo comandamento per eccellenza, che è il centro e la sintesi del Vangelo, ed insieme il programma della nostra vita. Dio ci ha creati per l’amore. Ha fatto in modo che tutto in noi, il nostro corpo come il nostro spirito, la nostra sensibilità come la nostra volontà, la nostra anima come il nostro cuore, tutto il nostro essere, insomma, potesse amare. Del resto, egli ha fatto in modo che veniamo al mondo come un esserino indifeso, che ha un bisogno vitale non solo di essere nutrito, ma anche di essere amato dalla madre, un esserino che non può crescere e raggiungere la propria maturità come persona se non in fondamentali relazioni d’amore e grazie ad esse. Ma, più noi procediamo nella vita, più facciamo prova di come sia difficile amare, amare veramente e disinteressatamente, amare profondamente e sinceramente Dio e il prossimo. Questo richiede ogni sorta di purificazione, e non lo si impara certo sui libri! Il solo modo di imparare ad amare è quello di lasciarci amare da Dio, poiché non si può amare se non essendo amati, e non c’è altri che Dio che possa amarci veramente, perché egli è l’unico Signore ed è Amore.

giovedì 19 marzo 2020

NAMRU 3 E PANDEMIE SOSPETTE IN GIRO PER IL MONDO

«L'unità di ricerca medica navale americana (NAMRU-3) è il diavolo che controlla e indebolisce la salute degli egiziani ...». Questa l'opinione diffusa in Egitto. Come dargli torto?...




DUE MESI FA L'UNITA' NAMRU3 DEGLI USA, CHE SI OCCUPA DELLA RICOMBINAZIONE E DELLO STUDIO DEI VIRUS, SI TRASFERISCE A SIGONELLA IN SICILIA, E DUE MESI DOPO IN ITALIA SCOPPIA L'EPIDEMIA DA COVID 19. COINCIDENZA O PIANO PRESTABILITO? PARE CI SIA CONCOMITANZA TRA GLI SPOSTAMENTI DI QUESTA UNITA' NEL MONDO E LO SVILUPPARSI DI EPIDEMIE. SI VA RAFFORZANDO IL SOSPETTO CHE STIANO MANIPOLANDO DEI VIRUS PER RENDERLI PIU' AGGRESSIVI IN MODO DA DISARMARE IL SISTEMA IMMUNITARIO. NEL FRATTEMPO, DEI VACCINI "MIRACOLOSI" OFFRONO UNA SOLUZIONE FIN TROPPO SCONTATA.

IL NAMRU3 IN GHANA PER PREPARARE L'EPIDEMIA DA COVID 19 IN AFRICA?


Il distaccamento del Ghana dell'Unità 3 della Naval Medical Research (NAMRU3) degli Stati Uniti conduce ricerche scientifiche e iniziative di salute pubblica in Ghana e Africa occidentale. NAMRU-3 collabora principalmente con il Noguchi Memorial Institute for Medical Research (NMIMR), Ghana Health Service (GHS) e Ghana Armed Forces (GAF) in tutte le sue attività di ricerca e sorveglianza. NAMRU-3 attualmente conduce studi di coorte prospettici di malattie febbrili, infezioni a trasmissione sessuale, infezioni respiratorie, diagnostica della leishmaniosi, sorveglianza della malaria, resistenza ai farmaci e immunologia. Questi progetti collaborativi forniscono dati sulla sorveglianza delle malattie al Dipartimento della Difesa (DoD) e al governo del Ghana (GoG), sviluppando al contempo la capacità del paese ospitante in conformità con le linee guida del governo degli Stati Uniti e del Ghana. Quattro giorni fa il Ghana ha confermato 4 casi certi di COVID 19 che adesso aumentano a 6 (fonte BBC News https://www.bbc.com/pidgin/tori-51898661).

NAMRU3 ha molti partner, tra cui il MOHP egiziano, agenzie governative di altri paesi della regione, altri dipartimenti del Dipartimento della Difesa e una serie di partner tecnici e finanziari come l'OMS, il CDC e USAID. Le agenzie partner visitate dal sottocomitato hanno parlato molto del lavoro e della reattività del laboratorio e hanno offerto un forte sostegno alle attività di NAMRU-3. Avete capito bene: l'Organizzazione Mondiale della Sanità è partner di NAMRU3. 


Il giornalista Antonio Mazzeo scrive:

Per carità, nessuna intenzione di sostenere qualsivoglia tesi complottista, specie in queste drammatiche settimane dove ognuno di noi è chiamato ad esercitare le proprie funzioni con il massimo senso di responsabilità. Ma proprio per fugare dubbi e perplessità, il governo Conte deve spiegare immediatamente chi, come, quando, perché e in cambio di cosa è stato autorizzato nei mesi scorsi il trasferimento a Sigonella del reparto sanitario d’élite delle forze armate Usa che svolge ricerche e test su virus e batteri e concorre alla produzione di vaccini e farmaci “antivirali”.

Avviato nel febbraio 2019, il 12 dicembre scorso si è concluso nella grande stazione aeronavale siciliana il progetto di “ricollocazione” dalla storica sede del Cairo, Egitto, della Naval Medical Research Unit (NAMRU) 3, con la cerimonia di insediamento al comando dell’unità del capitano Marshall Monteville. “NAMRU-3 non vede l’ora di continuare il suo importante lavoro fuori da Sigonella”, ha dichiarato Monteville. “Nessun problema su dove è collocato il nostro quartier generale: noi continueremo a svolgere sempre la nostra missione a supporto della salute e delle capacità operative delle nostre forze dislocate in Europa, Africa e Medio oriente”.

Secondo quanto riportato dai vertici delle forze armate statunitensi, la decisione di “ricollocare” in Sicilia il comando di NAMRU-3 sarebbe stata presa per non meglio specificate “necessità di potenziamento della sicurezza richieste per le facility” dell’unità specializzata. “NAS Sigonella è stata identificata come la migliore location per il quartier generale operativo in quanto è geograficamente al centro dei tre comandi combattenti da essa stessa supportati: U.S. Central Command, U.S. European Command e U.S. Africa Command”, spiega il Pentagono. “NAMRU-3 ha avuto una significativa presenza in Ghana, Gibuti ed Egitto per molti anni e ha dislocato il proprio personale in altre aree. Con il trasferimento del quartier generale a NAS Sigonella, il comando sta mantenendo una presenza in ognuna di queste località. Attualmente i ricercatori e i collaboratori di NAMRU-3 sono impegnati in diverse aree di ricerca di base sulle infermità virali e le malattie tropicali e subtropicali anche in Camerun, Liberia, Nigeria e Giordania”. Inoltre essi seguono l’evoluzione di eventuali problematiche epidemiologiche di cui potrebbe essere vittima il personale militare e civile del Dipartimento della Difesa dislocato in Turchia, Afghanistan ed Iraq.

Lo staff di comando di NAMRU-3 è composto da una decina di ufficiali di US Navy, a cui si affiancano ricercatori del Dipartimento della Difesa e di alcune aziende private “animate a ottimizzare le capacità di combattimento” delle forze armate degli Stati Uniti e dei paesi partner. L’unità può inoltre contare su un pool di “esperti” di entomologia, microbiologia e infettivologia. Oltre a quella di stanza a Sigonella, esistono altre quattro unità della Naval Medical Research sparse a livello mondiale: NAMRU-San Antonio in Texas; NAMRU-Dayton in Ohio; NAMRU-2 a Singapore e NAMRU-6 a Lima, Perù.

“La missione di NAMRU-3 è quella di studiare, monitore e individuare le emergenti e riemergenti minacce di malattie che interessano i militari e la salute pubblica, così come quella di sviluppare strategie di mitigazione contro di esse”, riporta il Pentagono. “Ciò è svolto in partnership con le nazioni ospitanti e le agenzie Usa come U.S. Centers for Disease Control (CDC). Le ricerche di base, epidemiologiche e cliniche di NAMRU-3 si rivolgono in particolare alle malattie enteriche, alle infezioni acute respiratorie, alle epatiti, alla tubercolosi, alle meningiti, all’HIV e a varie infezioni da parassiti, batteri e virus che sono endemiche e rappresentano un grave problema pubblico nelle regioni d’intervento”.

L’unità medico-militare si è specializzata nella ricerca e sperimentazione di “agenti profilattici come vaccini e farmaci contro le infermità e le infezioni tropicali che causano una severa mortalità o morbosità al personale militare Usa che opera in questi ambienti”. “Generalmente gli studi vengono effettuati con fondi propri o piccoli investimenti da parte delle principali compagnie farmaceutiche e si rivolgono alle infezioni da parassiti come la malaria a la leishmaniosi, al dengue e alle altre patologie virali, alle malattie da batteri come la “diarrea del viaggiatore” (ETEC, campylobacter, shigelle), ecc”. Rilevanti le ricerche nel campo dei vaccini e dei farmaci resistenti alla malaria da falciparum o alle “infezioni batteriche nosocomiali”. NAMRU-3 concorre inoltre ad assistere i reparti e le infrastrutture mediche delle forze armate dei paesi partner “nella sorveglianza di focolai epidemici e durante le pandemie”, nella formazione tecnico-scientifica e epidemiologica e nella gestione dei più moderni laboratori di biologia molecolare. “Attraverso queste collaborazioni, NAMRU-3 può condurre ricerche sulle infermità che minacciano le truppe ivi schierate e che non sono comunemente conosciute negli Stati Uniti d’America, ottenendo in anticipo informazioni sulle incombenti pandemie come ad esempio l’influenza aviaria che potrebbe colpire la prontezza militare operativa”, ammette ancora il Pentagono. NAMRU-3 svolge anche sperimentazioni dal vivo con insetti (zanzare, mosche ecc.) e animali più evoluti, come i piccoli mammiferi. “Nei laboratori dell’unità medico-militare possono anche essere coltivati ed esaminati microbi provenienti da differenti fonti”, aggiungono i vertici delle forze armate Usa.

Creata nel 1942 durante la campagna in Africa come “Commissione USA contro il Tifo”, l’unità d’eccellenza s’insediò nella capitale dell’Egitto subito dopo la fine della Seconda guerra mondiale per rimanervi ininterrottamente sino a qualche mese fa. Nel corso degli anni ha svolto autonomamente o in collaborazione con le autorità egiziane studi e interventi sulle maggiori malattie endemiche. Più recentemente ha garantito il proprio supporto tecnico-scientifico per alcune indagini epidemiologiche in Africa e Medio oriente, come ad esempio le violenti gastroenterite acute che hanno colpito nel 1999 i militari Usa di stanza nella base aerea di Incirlik, Turchia; l’impressionante numero di morti verificatosi nello stesso anno nel dipartimento di Gharbia, Egitto, causato, presumibilmente, dall’intossicazione di metanolo; le gravi lesioni cutanee che hanno colpito numerosi cittadini in Egitto nel 2000, presumibilmente a seguito di un’accidentale esposizione alle radiazioni; la febbre epidemica che ha falcidiato innumerevoli vittime nella Rift Valley in Yemen, ancora nel 2000. A partire dal 1987, NAMRU-3 ha pure avviato un’assai discutibile partnership con l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) sull’HIV/AIDS. Nel 2001 l’unità medico-militare è stata riconosciuta dall’OMS quale “Centro di collaborazione per le malattie infettive emergenti e/o riemergenti” e successivamente quale “laboratorio di referenza” per le influenze e le meningiti nella Regione del Mediterraneo orientale, mentre è in atto il processo di riconoscimento come laboratorio per l’influenza aviaria.

Solo negli ultimi vent’anni NAMRU-3 ha condotto una settantina di indagini epidemiologiche in 25 paesi differenti, tra cui Yemen, Arabia Saudita, Oman, Siria, Sudan, Ucraina, Uzbekistan, Kirghizistan, Kazakhstan e Azerbaigian. Sono stati pure effettuati “raffinati test diagnostici” sul virus che causa l’insorgenza della febbre emorragica “Lassa” negli esseri umani e in altri primati, mentre a partire dal 2008 le forze armate della Giordania hanno accettato l’invito di NAMRU-3 a cooperare ai test contro l’influenza aviaria e altre “sindromi respiratorie acute gravi (SARS)”. La partnership con il paese mediorientale si è pure concretizzata nel biennio 2014-2015 con ricerche e interventi contro l’infermità respiratoria di origine virale “MERS” (altro ceppo di coronavirus) che aveva colpito la regione mediorientale.

Ancora in Egitto NAMRU-3 ha operato nel 2015 con le autorità sanitarie nazionali durante l’epidemia di dengue nel distretto di Dayrout, testando il virus tipo I, e per “identificare le mutazioni nelle glico-proteine del virus del ceppo influenzale H5M1”, quello da cui si sono originate alcune gravi recenti epidemie. Nel 2018, l’unità Usa ha pure cooperato con le autorità egiziane ai programmi di ricerca contro l’espansione del virus dell’epatite C.

Sono stati condotti progetti di ricerca con le autorità militari del Ghana per “migliorare le competenze e le infrastrutture per i test dei nuovi vaccini anti-malarici”; i laboratori dell’unità, in collaborazione con USAID (U.S. Agency for International Development), sono stati attivati pure in occasione dell’epidemia di Ebola che a partire dal 2006 ha colpito Ghana, Liberia, Sierra e Guinea. Recentemente NAMRU-3, il Comando Usa per le operazioni nel continente africano (USAfricom) e l’U.S. Army Medical Research Division - Kenya (un’unità dell’esercito con funzioni similari a quella oggi di stanza a Sigonella) hanno promosso la East and West Africa Malaria Task Force “per assistere i partner militari di undici stati africani nei loro programmi anti-espansione della malaria”. La task force ha sede ad Accra, capitale del Ghana, dove NAMRU-3 ha avviato una stretta collaborazione pure con il Noguchi Memorial Institute for Medical Research e l’Ospedale Militare n. 37. Al Noguchi Institute si è insediato un distaccamento di NAMRU-3 con relativi laboratori e spazi amministrativi, che ha già svolto ricerche e test su alcune malattie infettive (sindromi o pandemie influenzali, infermità con trasmissione sessuale, ecc.) e su farmaci e vaccini anti-malarici. Nel luglio 2018 è stato inaugurato all’interno dell’Ospedale militare n. 37 un laboratorio molecolare per “l’individuazione di agenti patogeni per Ebola, febbre gialla e febbre Lassa” con personale di NAMRU-3 e fondi del Dipartimento della Difesa Usa. Il laboratorio sta eseguendo test su campioni provenienti dal Benin e dal Camerun per isolare il virus della Chikungunya, una malattia febbrile acuta che si trasmette grazie alla puntura di zanzare infette. Il primo marzo 2020, il ministro della sanità del Ghana ha reso noto che nell’ambito dei provvedimenti emessi per contrastare la diffusione del Coronavirus (COVID-19), i test dei tamponi sui casi sospetti saranno effettuati al Noguchi Memorial Institute for Medical Research “con il supporto di OMS e dell’US Naval Medical Research Unit 3”. L’unità medico-militare, congiuntamente ad altre agenzie statunitensi, “ha inoltre assicurato la fornitura delle apparecchiature, dei fondi e dei reagenti per i test” e “sosterrà la realizzazione e la pubblicazione dei materiali informativi da distribuire alla popolazione e la necessaria formazione del personale sanitario”.

La rilevanza dell’impegno più che controverso di NAMRU-3 nel campo della ricerca anti-virale è comprovato dai riferimenti contenuti in importanti studi scientifici pubblicati dal Journal of Virology della Società Americana di Microbiologia. In particolare nel 2013 è stato reso noto come i laboratori dell’unità militare abbiano analizzato i tamponi con tessuti rettali e campioni delle feci di alcuni bambini di comunità rurali egiziane, vittime di diarree di origine batterica, nell’ambito di una ricerca di alcune università statunitensi sull’Enterotossigeno Escherichia coli (ETEC). Nel 2016, i virus influenzali della pandemia H7N9, isolati da NAMRU-3, sono stati oggetto di uno studio internazionale sul “ruolo delle cellule endoteliali polmonari nell’orchestrazione della produzione di citochina e nel reclutamento dei leucociti durante l’infezione virale influenzale”. Ancora nel 2016, test in laboratorio al Cairo sul coronavirus Mers-CoV che aveva colpito violentemente l’area mediorientale quattro anni prima: nello specifico si è valutata la risposta immunitaria dei topi al ceppo virale isolato in Giordania. Infine nel 2017, The Journal of Virology ha pubblicato gli esiti di una ricerca sulla diffusione in nord Europa del virus dell’aviaria H10N8 proveniente dalla Cina, che ha visto i laboratori di NAMRU-3 cooperare nell’isolamento del virus e nella produzione di un apposito vaccino, tramite la sua sperimentazione in vitro e in vivo sui furetti.

E’ presumibile che adesso, in piena emergenza coronavirus (Covid-19), ufficiali e ricercatori statunitensi stiano lavorando a pieno regime nei laboratori aperti nella grande base di Sigonella. Certo, a caval donato non si guarda in bocca. Ma se invece ci trovassimo di fronte alle fauci del Cavallo di Troia?

LABORATORIO USA A SIGONELLA (NAMRU-3): OPPORTUNO MONITORARE ATTIVITA' BATTERIOLOGICHE IN ITALIA

(ASI) In tempi di pandemia emerge nuovamente l'urgenza di tenere sotto stretto controllo tutte le istituzioni italiane e straniere, operanti in Italia, che gestiscono attività di ricerca e prevenzione sui virus e armi batteriologiche. 
Lo scorso dicembre è terminato, nel silenzio generale, il delicato e complesso trasferimento, durato oltre dieci mesi, di uno dei principali centri di ricerca delle forze armate USA (NAMRU-3) dal Cairo alla base aerea siciliana di Sigonella. Si tratta di un'unità, tra le maggiori del genere, che ha il compito di "studiare, monitorare ed individuare minacce sanitarie emergenti e riemergenti di importanza militare e pubblica, nonché sviluppare strategie mirate a mitigare queste minacce."* L'unità si avvale della collaborazione delle nazioni ospitanti, di agenzie statunitensi e internazionali come lo US Centers for Disease Control (CDC) e l'OMS. L'importanza e le dimensioni di questa struttura avrebbero imposto al Governo italiano di informare i cittadini, ma tutto ciò non è avvenuto. Alla luce di quello che il nostro Paese sta tragicamente vivendo proprio a causa di un'epidemia, il silenzio delle nostre istituzioni sembra ancora più grave. Perché il Presidente del Consiglio e le istituzioni in genere non hanno sentito la necessità d'informare gli italiani di questa importante novità? Tutta questa segretezza appare in palese contraddizione con il principio democratico.
N.B. Sulla presenza di NAMRU3 a Gibuti in Etiopia vedi la "casuale" pandemia di malattia X che sta colpendo quella regione: https://verainformazionerealtime.blogspot.com/2020/03/malattia-x-si-teme-abbia-colpito.html


Karen Hudes: Un membro delle forze armate statunitensi ha questo da dire su ciò che sta realmente accadendo nell'esercito.


Karen Hudes

I Rothschild sono Cavalieri della Giarrettiera di rango inferiore. La Nobiltà Nera, proprietaria delle banche centrali, si nasconde dietro i Rothschild. Per quanto riguarda i Rothschild - sì, sono cattivi, ma ci sono altri molto più potenti che si nascondono dietro i Rothschild. Esiste un ordine militare papale segreto, a più livelli, chiamato Sovrano Militare Ordine di Malta ("Cavalieri di Malta", "Cavalieri Ospitalieri" o "SMOM" in breve). La SMOM è stata fondata a Gerusalemme nel 1080 per condurre la guerra e rubare a beneficio del Sacro Romano Impero. Oggi, i gruppi più influenti all'interno dello SMOM sono l'Ordine della Giarrettiera e la Società Pellegrina. Questa informazione mi è stata inviata da una fonte affidabile: Come dice Robert O’Bannon, il nemico si nasconde dietro l'autentico giudaismo e, quando attaccato, rivendicherà ingannevolmente l'antisemtismo e odio i crimini sul lavoro. I membri del nemico non sono ebrei in alcun modo. Non hanno un osso religioso o umanitario nei loro corpi, solo un istinto predatore di ordine inferiore. Un membro delle forze armate degli Stati Uniti ha questo da dire su ciò che sta realmente accadendo nell'esercito: “hanno nascosto un nemico straniero e i suoi servi americani sono all'ultima spiaggia perché ... ha due vulnerabilità fatali: il suo bisogno di invisibilità pubblica e, il controllo dell'esercito americano per far rispettare i suoi schemi globali nascosti ... Il controllo critico del nemico sull'esercito americano sta rapidamente evaporando. I militari americani, russi e cinesi, di concerto, hanno determinato la saggezza di porre fine ai piani per fomentare una terza guerra mondiale e le sue pretese del Nuovo Ordine Mondiale e la sua esistenza omicida. La chiusura con il nemico è già iniziata.

GLI OSPEDALI DA CAMPO IN ITALIA MODELLO CAMPI FEMA USA?

Risultato immagini per campi FEMA in Europa