giovedì 19 settembre 2019

“Il marxismo si è insinuato nella mentalità di tanti uomini di Chiesa così da indurli a modificare la dottrina della Chiesa”

ASCOLTATE ANCHE COSA HA DETTO IL "COMPAGNO" BERGOGLIO....



In questi ultimi giorni sono accaduti alcuni fatti che sono degni di attenzione. Ci riferiamo all’iniziativa di fedeli di incontrarsi a Roma nei pressi di San Pietro per una preghiera pubblica per la Chiesa o all’intervista concessa da Papa Francesco sul volo di ritorno dal viaggio in Africa. Ho voluto approfondire questi temi con mons. Nicola Bux in questa intervista che propongo ai lettori del blog.

Bux è teologo, già consultore della Congregazione per la Dottrina della Fede e della Congregazione delle cause dei Santi sotto i papati di San Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, consultore della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti e consultore dell’Ufficio delle celebrazinoi liturgichedel sommo pontefice. E’ stato anche docente a Gerusalemme, Roma e Bari.



Mons. Nicola Bux



Sabino Paciolla: Mons. Nicola Bux, abbiamo appreso di una iniziativa di fedeli che hanno deciso di incontrarsi a Roma il 5 ottobre prossimo nelle vicinanze di Piazza San Pietro per recitare, cito alla lettera, una “preghiera pubblica per la Chiesa. E’ un gesto forte che risponde ad un sentire ormai comune: la Chiesa sta vivendo la sua Passione”. 

Perché secondo lei i fedeli hanno sentito l’esigenza di un gesto pubblico, senza bandiere, senza insegne e, soprattutto, perché si parla della Chiesa che sta vivendo la “sua Passione”?

Mons. Nicola Bux: Benedetto XVI non nascose che la Chiesa sta attraversando la crisi della fede: in che senso? È presa dal dilemma, tra la fede in Dio e quella nella praxis. Il filosofo polacco Stanislaw Grygiel ha osservato: “Alcuni teologi e pastori, accecati dall’efficacia delle scienze, trattano la teologia e la filosofia come se anch’esse fossero scienze. Sottomettono alla praxis pastorale il Logos, cercando furtivamente almeno di modificarlo, il che finisce con il trattarlo come se la Persona di Cristo fosse una delle opinioni e ipotesi che ieri erano in vigore, oggi invece non più.” E’ conseguenza della penetrazione nella Chiesa del principio marxista – “la praxis precede la verità e decide di essa” – che ha fatto da fondamento per i ragionamenti di tanti professori in America Latina. Si tratta di un “errore metafisico e antropologico” di cui non si sono accorti tanti studenti, sebbene conoscessero gli effetti nei paesi a regime comunista. Grygiel ne parlò con Karol Woityla che commentò: “Lo pagheranno caro, e noi purtroppo pagheremo con loro”. Queste parole si sono avverate. “Il marxismo si è insinuato nella mentalità degli intellettuali occidentali e di tanti uomini di Chiesa così da indurli nella loro prassi a modificare la dottrina della Chiesa, cioè la Persona di Cristo. La confusione che ne consegue costituisce il più grande pericolo per la Chiesa” (cfr K.Wojtyla, Segno di contraddizione, Esercizi spirituali a Paolo VI, 1976). In sintesi, è questa la ragione profonda dell’autoconvocazione di fedeli laici e anche di chierici a Roma, davanti a S. Pietro, il 5 ottobre prossimo. Bisogna supplicare il Signore affinché non faccia andare avanti l’autodemolizione della Chiesa cattolica.



Sabino Paciolla: Uno degli organizzatori scrive che è una “Passione protratta, che non data dal 2013, ma da ben prima, come dichiarato più volte dallo stesso Benedetto XVI. (…) Eppure Benedetto fungeva in qualche modo da diga (forse lo fa, in qualche maniera, ancora oggi): dopo le sue dimissioni, però, è arrivato il diluvio.”

Mons. Bux, secondo lei, di quale “diluvio” si tratterebbe?

Mons. Nicola Bux: Il diluvio del relativismo dottrinale e morale. Cosa dobbiamo fare? Proclamare sempre la verità, perché “La verità vi farà liberi”. Se non sei in grado, non devi mentire, che non significa tacere vilmente. Anche il silenzio è una testimonianza alla verità. Però, tacere quando si deve parlare e altrettanto vile menzogna, come lo è parlare quando si deve tacere (cfr Gregorio Magno, Omelie sui vangeli 17,3; PL 76 1139). Giovanni Paolo II non adoperava mai parole di compromesso quando difendeva la verità della persona. Dunque, l’errore a cui stiamo assistendo nella Chiesa, permette di staccare l’uomo dalla verità e incatenarlo alla praxis, la quale decide come l’uomo e le cose debbano essere. Ogni praxis che produce la verità si riduce alla politica. Nei documenti di papa Francesco si insiste sul cambio di paradigma. Che vuol dire? La verità è una relazione, non è il criterio della relazione, è dunque – in senso pieno – relativa; così, l’ottica prevalente è politica: si tratti di questioni politiche o ecclesiastiche, del Venezuela, dell’Ucraina o della Cina.

Dunque, non dovremmo mai opporre la fede alla ragione, né recidere il legame tra la dottrina e la vita. La pastorale non può essere in nessun caso sganciata dalla dogmatica. “Richiamare la connessione della fede con la verità è oggi più che mai necessario, proprio per la crisi di verità in cui viviamo” (Lumen Fidei, 25). Impariamo da san Tommaso, che possedette al massimo grado il coraggio della verità (cfr Fides et ratio 57-59).



Sabino Paciolla: Molti osservatori ritengono che questo “diluvio” sia dovuto ad una mancanza di chiarezza, alcuni parlano di una certa ambiguità, con un conseguente profluvio di confusione che suscita notevoli critiche provenienti soprattutto dal mondo anglosassone ma non solo. Arrivano anche, ad esempio, da alcuni alti e autorevoli prelati tedeschi come il card. Mueller o il card. Brandmueller. Lo stesso Jason Drew Horowitz, vaticanista del New York Times, nella conferenza stampa di ritorno dal viaggio in Africa di Papa Francesco, nel porgli la sua domanda ha parlato addirittura di “complotto contro di lei” da parte “di un settore della Chiesa americana”. Papa Francesco però, nel rispondergli, ha detto che per lui “Fare una critica senza voler sentire la risposta e senza fare il dialogo è non voler bene alla Chiesa”. Ma molti hanno osservato che proprio ad una “critica” molto rispettosa come i Dubia posti dai quattro cardinali al Papa non è mai arrivata una risposta. Cosa ne pensa della questione “dialogo” nella Chiesa odierna?

Mons. Nicola Bux: Non pochi hanno osservato ciò. Altri hanno evidenziato commissariamenti di Congregazioni religiose e ribaltamenti di Istituti teologici e accademici, tanto che alcune autorevoli personalità hanno parlato di “atti arbitrari delle autorità ecclesiastiche” e di un “abuso della libertà accademica”. Invece di favorire l’unità nel rispetto della pluralità dei carismi, si impone una linea di subalternità al pensiero modernista, ora al potere nelle strutture ecclesiastiche. Questo trasforma la Chiesa in un partito e non la fa vivere come corpo nella diversità delle sue membra, o come popolo nella varietà delle sensibilità spirituali e teologiche. Giovanni Paolo II – annota Grygiel – non ha mai fatto la politica: “Per lui essere sacerdote, vescovo e poi Pietro, significava incatenare ogni giorno la propria persona e quelle affidate al suo lavoro alla verità dell’uomo rivelata nella Persona di Cristo.” In tal modo “egli è stato uno dei più grandi politici cui sia stata data la capacità di cambiare il mondo”. Perché, “la verità antica e sempre nuova” è “che a dividere gli uomini non è la verità ma la menzogna […] Il timor Dei lo teneva al riparo dall’aggiungere (alla Parola del Maestro), qualcosa di sé. Cristo è da adorare non da modificare. Giovanni Paolo II non adeguava Cristo al mondo”. Le persone e le comunità – le famiglie, le nazioni e la Chiesa – “non sono da riformare. Queste realtà o rinascono o muoiono. Rinascono ritornando al Principio con cui Dio crea l’universo e l’uomo nella Parola che è suo Figlio”. Questo avviene con la conversione a questo primordiale atto di amore. Solo così si riapre il dialogo – parola altrimenti abusata, che porta a credere nella diplomazia, non nella fede, basato sulla compiacenza, sui compromessi e sulla doppiezza – il dialogo fra Cristo e il cuore dell’uomo, annichilito ma non distrutto. Questo avvia il processo della fede, intesa come immedesimazione nella presenza del Signore, sequela di Lui, esperienza viva del cambiamento dell’intelligenza e del cuore. Questa è la missione fondamentale della Chiesa – ha scritto Giovanni Paolo II – la sua identità profonda: “di tutte le epoche e, in modo particolare, della nostra, è di dirigere lo sguardo dell’uomo, di indirizzare la coscienza e l’esperienza di tutta l’umanità verso il mistero di Cristo, di aiutare tutti gli uomini ad avere familiarità con la profondità della redenzione, che avviene in Cristo Gesù” (Redemptoris Missio, 10). Altrimenti la Chiesa, come un mero organismo umano, si riduce ad una azienda burocratica, e non attualizza la santificazione del mondo.



Sabino Paciolla: Sempre il vaticanista Horowitz, nel porre la sua domanda ha chiesto a Papa Francesco: “Lei ha paura di uno scisma nella Chiesa americana? E se sì, c’è qualcosa che lei potrebbe fare – un dialogo – per evitarlo?”. Il pontefice ha risposto: “Io non ho paura degli scismi, prego perché non ce ne siano”. Molti però si sono chiesti se un pontefice possa “non aver paura” della sola ipotesi di uno scisma, cioè di uno degli eventi più traumatici della vita della Chiesa. Lei cosa ne pensa?

Mons. Nicola Bux: La Chiesa ha ricevuto dal Signore il mandato di evangelizzare tutte le genti: il vangelo è costituito dal deposito della fede e della verità rivelata, da custodire, approfondire ed esporre fedelmente. La Chiesa ha ricevuto pure dal Signore il compito di annunciare sempre e dovunque i principi morali anche circa l’ordine sociale, e il giudizio su qualsiasi realtà umana, perché lo esigono i diritti fondamentali della persona umana e ancor più la salvezza delle anime. Il Romano Pontefice o i Vescovi evangelizzano anche mediante costituzioni e decreti, con i quali devono esporre la dottrina e proscrivere gli errori (cfr CJC 754, cioè Codice di Diritto Canonico) – questo oggi non si fa ed è male – così tutti i membri della Chiesa, pastori e fedeli, non vengono aiutati – cosa a cui sono tenuti – ad evitare qualsiasi dottrina contraria all’unico deposito della fede. Infatti, il deposito della fede racchiude le verità divinamente rivelate, proposte sia dal magistero solenne della Chiesa – definizioni dogmatiche e concili – sia da quello ordinario e universale, ossia quello che è manifestato dalla comune adesione dei fedeli sotto la guida del sacro magistero.

Non può esistere quindi un magistero vivente del papa e dei vescovi che sia in contrasto con quello dei papi e dei vescovi predecessori; né un insegnamento di vescovi di una regione ecclesiastica che contraddica quello di altri in altre regioni (cfr CJC 750). Ciò premesso, i fedeli devono prestare alla dottrina non ancora definita circa la fede e i costumi, non un assenso di fede, ma un religioso assenso dell’intelletto e della volontà. Altrimenti si produce lo scisma, termine greco che sta a indicare la lacerazione del corpo ecclesiale di Gesù Cristo: è un delitto, un gravissimo peccato. Lo scisma è propriamente il rifiuto della sottomissione al Sommo Pontefice o della comunione con i membri della Chiesa a lui soggetti (cfr CJC 751), presupponendo che il papa abbia esercitato il primato petrino di confermare nella fede e di evangelizzare le verità di Gesù Cristo.

Quando accade lo scisma? Quando i pastori o i fedeli hanno lasciato diffondere, o qualcuno di essi ha diffuso, l’eresia – termine greco che indica la scelta o l’assolutizzazione di una verità o di un suo aspetto, in contrasto con altre – che si deve credere per fede divina e cattolica, oppure il dubbio ostinato su di essa. Ma può accadere anche l’apostasia, altro termine greco che indica l’allontanamento e il ripudio totale della fede cristiana. Scisma, eresia, apostasia, termini greci perché documentano quanto avvenuto alle origini del cristianesimo nel mondo greco-romano. Ai Padri tremavano le vene ai polsi, al solo pensiero che si producesse uno scisma.

Come può un pastore non avere paura? Va ricordato quanto afferma Giovanni Paolo II: “L’unità della Chiesa è ferita non solo dai cristiani che rifiutano o stravolgono le verità della fede, ma anche da quelli che misconoscono gli obblighi morali a cui li chiama il Vangelo” (Veritatis Splendor 26). Sebbene il papa possieda la plenitudo potestatis, neppure lui può dispensare dai comandamenti divini. Non possono esistere cose come un omicidio legittimo, un santo adulterio, un furto consentito o una pia menzogna. Nemmeno una intenzione buona è in grado di tirar fuori un’opera buona da un’azione cattiva. Qualcosa di cattivo non può diventare buono grazie ad una buona intenzione o a dei buoni mezzi.


Tra vendita di cuoricini battenti, crani integri e complicità di alto livello

La Planned Parenthood Action Fund ("Fondo di azione per la genitorialità pianificata") è un'organizzazione legata a Planned Parenthood che si batte negli Stati Uniti in favore della legislazione abortista, dell'educazione sessuale, dell'accesso a certi servizi medici anche contrastando la libertà all'obiezione di coscienza. Insomma, un'organizzazione diabolicamente criminale.... 

L’ombra del Governo Obama sul processo contro i giornalisti che hanno smascherato il mercato di feti della Planned Parenthood. E il giudice ordina il silenzio stampa agli avvocati difensori. Ecco il riassunto degli ultimi giorni.




David Daleiden


di Annarosa Rossetto

Giovedì scorso, nel corso dell’udienza preliminare del processo a David Daleiden e Sandra Merritt del Center for Medical Progress (CMP), accusati di 15 episodi di registrazione illegale di informazioni riservate in relazione ai video sotto copertura pubblicati nel 2015 dopo un’indagine segreta di tre anni sull’acquisto e la vendita di parti del corpo di bambini abortiti, l’amministratore delegato di StemExpress ha ammesso in tribunale giovedì scorso che la sua azienda biotecnologica fornisce cuori fetali battenti e teste di feto intatte a ricercatori medici e che la testa dei bambini poteva essere procurata attaccata al corpo “staccata”. I video hanno rivelato che la StemExpress era il punto di riferimento in California della Planned Parenthood per questo traffico.

Questa è un’ammissione particolarmente raccapricciante che fa sorgere la domanda su come siano riusciti ad ottenere questi piccoli esseri umani completamente intatti, chiede Peter Breen della Thomas More Society, che rappresenta Daleiden all’udienza. “I bambini potrebbero essere nati vivi e gli organi esser stati loro tolti dopo, oppure trattarsi di vittime di aborti illegali a nascita parziale”, ha detto a LifeSiteNews. “Entrambi sono atti raccapriccianti e violenti”.

La Corte ha anche visto i video dell’incontro tra la CEO di StemExpress, identificata come “Doe 12”, e Daleiden e Merritt, che si erano presentati come proprietari di un’azienda biotecnologica nel maggio del 2015.

“Doe 12” nel video dice che c’è una grande richiesta di “tessuto fetale grezzo” e che il tessuto neurale o cerebrale, “dannatamente fragile”, è meglio venga spedito nella “teca cranica integra”, ovvero mantenuto all’interno della testa. Alla richiesta di Daleiden: “Assicuratevi solo che gli occhi siano chiusi.” “Doe 12” risponde ridendo.

“Doe 12” nella sua testimonianza in tribunale è stata molto meno disinvolta, ha osservato l’avv. Breen.

“I testimoni erano molto più diretti quando parlavano con David e Susan di quanto non lo siano davanti alla Corte”, ha proseguito. “Attraverso il raffronto tra la loro testimonianza e i video mostrati alla Corte, siamo stati in grado di dimostrare che i testimoni non stanno sempre dicendo la verità”.

Secondo Breen la StemExpress era menzionata in alcuni studi dell’Università di Stanford in cui è stata utilizzata la perfusione di Langendorff, una tecnica che “richiede un cuore pulsante”. “La StemExpress fornisce cuori fetali a Stanford?” ha chiesto a “Doe 12” e la CEO della ditta biotecnologica con riluttanza lo ha dovuto ammettere. Ha anche ammesso che le foto pubblicate dal CMP sono accurate e che a volte il cranio intatto dei bambini è attaccato al corpo e talvolta non lo è.


L’accordo di riservatezza



Un altro punto chiave del processo è la questione della riservatezza dei colloqui. “Doe 12” ha testimoniato che la sua azienda richiede alle parti di firmare un accordo di riservatezza o di non divulgazione (NDA) prima di discutere di affari ma, mentre l’incontro con Daleiden e Merritt è stato a fine maggio, la NDA è stata firmata a fine giugno, secondo una e-mail prodotta dalla difesa in tribunale, e “Doe 12” non è stata in grado di provare che il modulo fosse stato inviato prima dell’incontro avvenuto in un ristorante.

“La legge è chiara: se c’è una ragionevole aspettativa che la conversazione possa essere ascoltata da estranei, allora non è considerata come una conversazione confidenziale”, ha detto l’avvocato difensore dei giornalisti.

“La nostra tesi è che, se si è seduti in un ristorante con camerieri che vanno e vengono, si può essere ascoltati da estranei e questa è una chiara eccezione alla legge.”


La consapevolezza delle donne



Anche la consapevolezza delle donne delle procedure abortive compatibili con lo smembramento dei corpicini dei feti non è chiara.

L’ex tecnico StemExpress Holly O’Donnell, che compare in due video molto crudi sul processo di selezione degli arti di bambini abortiti, ha fornito agli avvocati dei giornalisti il modulo di consenso della Planned Parenthood.

Il modulo afferma che non ci saranno cambiamenti nella procedura di aborto in ragione della decisione di donare sangue o tessuto fetale.

“Doe 12” ha cercato di negare di conoscere questo modulo ma, ancora una volta, i video l’hanno smentita dimostrando la sua completa consapevolezza: “Non ha voluto ammettere che alle pazienti non veniva detto che le loro procedure abortive avrebbero potuto essere cambiate, ma sappiamo che è così”, ha detto Breen a LifeSiteNews in riferimento al fatto che questo cambiamento di procedura era ciò che serviva per procurare feti interi di cui poter vendere parti “fresche”.


Entra in campo il Governo Obama



In una successiva udienza l’agente speciale Brian Cardwell Martedì ha dichiarato che l’inchiesta ha avuto il via perché il Procuratore Generale degli Stati Uniti (ovvero il Capo del Dipartimento della Giustizia) del Governo Obama Loretta Lynch aveva inviato una lettera al Procuratore Generale della California Kamala Harris chiedendo esplicitamente che i due giornalisti fossero indagati.

“Abbiamo sempre detto che si trattava di un processo politico, ma che sia stato voluto proprio da Loretta Lynch è un nuovo fattore davvero enorme” ha commentato uno degli avvocati che rappresentano Daleiden.

L’agente Cardwell ha anche testimoniato che Beth Parker, responsabile dell’ufficio legale della Planned Parenthood in California, ha esortato gli agenti del Dipartimento di Giustizia a sequestrare i documenti e le apparecchiature di registrazione di Daleiden.

Cardwell aveva già menzionato la lettera della Lynch quando il vice procuratore generale Johnette Jauron gli aveva chiesto dell’inizio delle indagini penali sull’operazione sotto copertura di Daleiden e Merritt ma la difesa non ne aveva ricevuto copia dal procuratore generale e quindi, all’epoca, aveva pensato ad un errore dell’agente.

L’accusa penale a Daleiden “è una grave violazione del Primo Emendamento“, sostiene Ferreira perché Daleiden “ha il diritto di proteggere il suo lavoro ai sensi del Primo emendamento e di non ricevere false accuse per intercettazioni illegali presentate dal procuratore generale … per volere di Planned Parenthood!”


Ordinato il bavaglio sul processo



A seguito di questa drammatica testimonianza che chiama direttamente in causa l’Amministrazione Obama e, soprattutto, della conferma che la PP vendeva cuori battenti di feti oltre che crani completi, il 10 settembre il Procuratore Generale della California ha chiesto un ordine di silenzio stampa nei confronti degli avvocati di David Daleiden e Sandra Merritt.

La mozione cita l’articolo di LifeSiteNews sulla testimonianza di “Doe 12” e chiede al giudice Christopher Hite, che presiede l’udienza, di “ordinare agli imputati di non fare in alcun modo riferimento alle vittime (delle intercettaziono, n.d.t.) o ad argomenti che possano essere usati per identificare loro o il loro modo di guadagnarsi la vita. Chiediamo un ordine per proteggere la sicurezza dei testimoni”. Si chiede anche che il tribunale “eserciti la propria discrezionalità per limitare le dichiarazioni che le parti possono rendere pubbliche in merito alla testimonianza del testimone fino a dopo la conclusione dell’udienza preliminare”.

Il giudice Hite aveva ordinato in precedenza che i nomi dei 14 accusatori di Daleiden e Merritt fossero secretati ma aveva affermato che tutte le testimonianze ascoltate in tribunale potevano essere pubblicate.

Gli avvocati del Centro Thomas Moore che difendono pro bono i due giornalisti prolife vogliono contrastare il provvedimento davanti al giudice: “Pensiamo che sia scandaloso. È un’incredibile violazione del Primo Emendamento, del diritto delle persone a sapere, del diritto a un processo pubblico”.

“Planned Parenthood e la National Abortion Federation cercano di bloccare chiunque sia a conoscenza del loro piano di vendita di parti e organi fetali a scopo di lucro che coinvolge bambini nati vivi, modificando le tecniche di aborto senza dire alle donne cosa sta per essere fatto loro, cose terribili fatte per soldi e non certo per il miglior interesse delle pazienti”, ha detto.

“E naturalmente, a noi che siamo Pro-Life, sembra che questi poveri bambini siano stati presi e trattati come fossero bestiame da fare a pezzi e spedire”, ha detto. “È una cosa disgustosa e quindi stiamo combattendo duramente per farla conoscere a tutto il mondo e lo stiamo facendo in modo legale e appropriato.” ha concluso.

LITURGIA DEL GIORNO

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Messa del Giorno
GIOVEDÌ DELLA XXIV SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO DISPARI)
Grandezza Testo A A A
Colore Liturgico Verde

Antifona

Da’, o Signore, la pace a coloro che sperano in te;
i tuoi profeti siano trovati degni di fede;
ascolta la preghiera dei tuoi fedeli
e del tuo popolo, Israele. (Cfr. Sir 36,15-16)


Colletta

O Dio, che hai creato e governi l’universo,
fa’ che sperimentiamo la potenza della tua misericordia,
per dedicarci con tutte le forze al tuo servizio.
Per il nostro Signore Gesù Cristo…


Prima LetturaVigila su te stesso e sul tuo insegnamento: così facendo, salverai te stesso e quelli che ti ascoltano.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo a Timòteo
1Tm 4,12-16

Figlio mio, nessuno disprezzi la tua giovane età, ma sii di esempio ai fedeli nel parlare, nel comportamento, nella carità, nella fede, nella purezza.

In attesa del mio arrivo, dèdicati alla lettura, all’esortazione e all’insegnamento. Non trascurare il dono che è in te e che ti è stato conferito, mediante una parola profetica, con l’imposizione delle mani da parte dei presbìteri.

Abbi cura di queste cose, dèdicati ad esse interamente, perché tutti vedano il tuo progresso. Vigila su te stesso e sul tuo insegnamento e sii perseverante: così facendo, salverai te stesso e quelli che ti ascoltano.

Parola di Dio


Salmo Responsoriale
Dal Salmo 110 (111)R. Grandi sono le opere del Signore.

Le opere delle sue mani sono verità e diritto,
stabili sono tutti i suoi comandi,
immutabili nei secoli, per sempre,
da eseguire con verità e rettitudine. R.

Mandò a liberare il suo popolo,
stabilì la sua alleanza per sempre.
Santo e terribile è il suo nome. R.

Principio della sapienza è il timore del Signore:
rende saggio chi ne esegue i precetti.
La lode del Signore rimane per sempre. R.


Acclamazione al Vangelo

Alleluia, allleluia.

Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi,
e io vi darò ristoro, dice il Signore. (Mt 11,28)

Alleluia.


VangeloSono perdonati i suoi molti peccati, perché ha molto amato.


Dal Vangelo secondo Luca
Lc 7,36-50

In quel tempo, uno dei farisei invitò Gesù a mangiare da lui. Egli entrò nella casa del fariseo e si mise a tavola. Ed ecco, una donna, una peccatrice di quella città, saputo che si trovava nella casa del fariseo, portò un vaso di profumo; stando dietro, presso i piedi di lui, piangendo, cominciò a bagnarli di lacrime, poi li asciugava con i suoi capelli, li baciava e li cospargeva di profumo.

Vedendo questo, il fariseo che l’aveva invitato disse tra sé: «Se costui fosse un profeta, saprebbe chi è, e di quale genere è la donna che lo tocca: è una peccatrice!».

Gesù allora gli disse: «Simone, ho da dirti qualcosa». Ed egli rispose: «Di’ pure, maestro». «Un creditore aveva due debitori: uno gli doveva cinquecento denari, l’altro cinquanta. Non avendo essi di che restituire, condonò il debito a tutti e due. Chi di loro dunque lo amerà di più?». Simone rispose: «Suppongo sia colui al quale ha condonato di più». Gli disse Gesù: «Hai giudicato bene».

E, volgendosi verso la donna, disse a Simone: «Vedi questa donna? Sono entrato in casa tua e tu non mi hai dato l’acqua per i piedi; lei invece mi ha bagnato i piedi con le lacrime e li ha asciugati con i suoi capelli. Tu non mi hai dato un bacio; lei invece, da quando sono entrato, non ha cessato di baciarmi i piedi. Tu non hai unto con olio il mio capo; lei invece mi ha cosparso i piedi di profumo. Per questo io ti dico: sono perdonati i suoi molti peccati, perché ha molto amato. Invece colui al quale si perdona poco, ama poco».

Poi disse a lei: «I tuoi peccati sono perdonati». Allora i commensali cominciarono a dire tra sé: «Chi è costui che perdona anche i peccati?». Ma egli disse alla donna: «La tua fede ti ha salvata; va’ in pace!».

Parola del Signore


Sulle offerte

Accogli con bontà, Signore,
i doni e le preghiere del tuo popolo,
e ciò che ognuno offre in tuo onore
giovi alla salvezza di tutti.
Per Cristo nostro Signore.


Antifona alla comunione

Quanto è preziosa la tua misericordia, o Dio!
Gli uomini si rifugiano all’ombra delle tue ali. (Sal 35,8)

Oppure:

Il calice della benedizione che noi benediciamo
è comunione con il sangue di Cristo;
e il pane che spezziamo è comunione con il corpo di Cristo. (Cfr. 1Cor 10,16)


Dopo la comunione

La potenza di questo sacramento, o Padre,
ci pervada corpo e anima,
perché non prevalga in noi il nostro sentimento,
ma l’azione del tuo Santo Spirito.
Per Cristo nostro Signore.

martedì 17 settembre 2019

Così l'Europa ha rinunciato a SALVARE LE API!



STIAMO DISTRUGGENDO IL PIANETA CON L'UNIONE EUROPEA COME SPONSOR!



Non ci sarà tregua per le api.
L'Unione europea ha deciso di ignorare i consigli dei propri esperti
e della più ampia comunità scientifica per fermare il declino di tali insetti...
Nel cuore dell'estate, il 17 luglio scorso,
ha rinunciato a salvare subito questi impollinatori.
(Le Monde, 27 agosto 2019, QUI).


Sebirblu, 11 settembre 2019


Ho riproposto l'articolo precedente (QUI) per dar modo a tutti coloro che volessero documentarsi sull'importanza massima della vita delle api ‒ che sono in stretto rapporto con la sopravvivenza umana e la sua alimentazione ‒ di prendere coscienza di quanto siano preziose per noi e per l'intero ambiente circostante.


L'incremento massiccio della loro sparizione è dovuto principalmente all'irrorazione insensata, avida e funesta delle più potenti multinazionali del pianeta che, presiedute dall'oligarchia occulta, proseguono imperterrite a "seminare morte" pur di soddisfare i loro cinici interessi.


L'inchiesta condotta da un prestigioso giornalista francese, Stéphane Foucart, autore di diversi testi scientifici (QUI e QUI due interessanti saggi in italiano; ndt) ha portato alla luce il modo in cui i grandi colossi dell'industria agrochimica avvelenano le colture e l'habitat del mondo, mettendo a rischio l'incolumità del genere umano e raggirando tutti: media, governi ed esperti!


Vincent Lucchese è l'autore della relazione che segue. Egli sintetizza molto bene l'opera investigativa condotta da Foucart ed esposta sul suo ultimo libro "E il mondo divenne silenzioso".

Reminiscenza archeologica dell'Angelus di Jean François Millet (cfr. QUI)


Come l'agrochimica distrugge la biodiversità e manipola la scienza


Da trent'anni gli insetti spariscono ad una velocità siderale. Il disastro in corso è stato codificato da uno studio apparso nell'ottobre 2017 nella rivista PLoS One, evidenziando un declino in aree protette tedesche del 76% di insetti volanti in soli 27 anni.


I ricercatori stimano che l'ordine di grandezza è lo stesso nel resto dell'Europa occidentale. Nell'insieme del mondo, pressoché il 40% delle specie d'insetti stanno diminuendo e più del 30% sono sotto minaccia di estinzione, secondo un altro rapporto 2019 presentato in Biological Conservation.


Una pletora di ricerche locali conferma questa tendenza, con una caduta del 70% di farfalle pratensi in Olanda; l'85% di coleotteri in Francia, senza parlare del continuo allarme degli apicultori sull'estinzione esponenziale delle api domestiche.


Tale catastrofe ecologica, già allarmante in sé, lo è ancor di più per l'insieme degli ecosistemi che dipendono da questi insetti, come dimostra la scomparsa di un terzo degli uccelli dalle campagne francesi in appena quindici anni.


È preoccupante altresì per le attività umane, poiché i ¾ delle principali colture alimentari che occupano più di un terzo delle aree agricole mondiali dipendono dagli insetti impollinatori in agonia.


Non solo, ma è anche scandaloso perché la causa maggiore di questa grandissima sparizione è conosciuta, almeno dagli specialisti del settore.


Si tratta di un certo tipo particolarmente devastante di insetticidi, detti sistemici, che invadono il mercato e i campi sin dagli anni '90, ossia l'epoca in cui è iniziata la morìa degli invertebrati.






I venditori di queste sostanze velenose, cioè i "néonicotinoidi e il fipronil", hanno condotto per più di vent'anni gigantesche campagne di manipolazione dell'opinione pubblica, delle politiche e della ricerca per continuare a vendere i loro prodotti.


Hanno appiccato incendi, influenzato, corrotto e addirittura minacciato i ricercatori, infiltrandosi nelle agenzie di regolamentazione «fino a riuscire in tale straordinario "tour de force" a farci dimenticare che gli insetticidi... uccidono gli insetti», scrive Stéphane Foucart.


Nel suo libro-inchiesta "E il mondo divenne silenzioso", il giornalista di "Le Monde" ha analizzato le strategie del'industria agrochimica per evitare ogni messa al bando dei suoi lucrativi "néonicotinoidi e fipronil".


Lo strapotere della lobby agrochimica è nota. I "Monsanto Papers" (i documenti della Monsanto) hanno già ampiamente dimostrato la sua forza d'attacco.


Nondimeno, l'analisi di Foucart è una lettura molto preziosa, indispensabile per comprendere da quali fattori sottili il grande pubblico, i media, la classe politica e persino diversi scienziati hanno potuto e possono essere ancora vittime di uno stravolgimento dei fatti e di un'alterazione del loro giudizio a profitto degli interessi privati.


Al di là delle semplici correlazioni tra l'impiego di queste sostanze e l'improvviso crollo delle popolazioni di api o di farfalle nelle zone corrispondenti, il libro enumera i diversi studi che mostrano l'impatto potenzialmente mortale dei suddetti pesticidi sugli insetti: sia che vengano sottoposti a livelli d'esposizione immediata in dosi letali misurate nei campi, o ad una irrorazione cronica in piccole quantità, ma capaci di uccidere un'ape in soli otto giorni.







"Sono sufficienti solo alcuni miliardesimi di grammo d'imidaclopride per uccidere immediatamente un'ape bottinatrice (raccoglitrice di polline; ampia e approfondita documentazione QUI; ndt), ma lo stesso risultato si ottiene con pochi picogrammi (millesimi di miliardesimo di grammo) somministrati pressoché ogni giorno per una settimana!" ‒ dice il giornalista.


Ora, soltanto nell'anno 2010, sono state utilizzate nel mondo 20.000 tonnellate di questo veleno, senza parlare dei néonicotinoidi.


Particolarmente nocivi, i pesticidi sistemici sono anche quelli più soggetti ad entrare in contatto con gli insetti; contrariamente ad altri prodotti che rimangono sulla foglia irrorata, i sistemici si diffondono su tutta la pianta, dalle radici al fiore, fino al polline e al nettare. Essi inoltre sono estremamente persistenti nell'habitat, vi permangono per diversi mesi.


E i metodi applicativi, specialmente quello più praticato di polverizzarli rivestendone i semi prima della semina (detto concia, ved. foto; ndt), ne favorisce la dispersione in tutto l'ambiente: terre, corsi d'acqua, fiori selvatici, colture biologiche... Così, i prodotti tossici per invertebrati si possono rintracciare ovunque!








Dall'inizio degli anni 2000, i fatti sono ben noti e comprovati, ribadisce Stéphane Foucart: i néonicotinoidi e il fipronil sono mortali per gli insetti e lo sono anche a dosi infinitesimali, perché distruggono il loro sistema nervoso, li disorientano rendendoli incapaci di ritornare all'alveare o di alimentarsi; indeboliscono pure il loro sistema immunitario esponendoli all'attacco di malattie e parassiti letali.


Come hanno potuto, dunque, gli industriali continuare a vendere questi prodotti? "Ispirandosi a strategie utilizzate dall'industria del tabacco", risponde il giornalista. Piuttosto che opporsi alla scienza, si è trattato di impiegarla ai propri fini. Così l'agrochimica ha finanziato moltissime ricerche con un leitmotiv (= ritornello; ndt), ossia suscitare dubbi là dove i fatti erano a priori già limpidi.


Poco importa che gli studi siano viziati o disonesti, i politici e i giornalisti hanno solo il tempo di leggere i sunti finali. Ed anche se altri ricercatori ne criticano a posteriori i risultati, la conclusione sarà che l'argomento "crea dibattito", che "non v'è consenso" e che, di conseguenza, necessitano altre verifiche. E mentre la disputa si impantana, le vendite esplodono.


I "mercanti del dubbio" non hanno forzatamente bisogno di fomentare della cattiva scienza. È sufficiente talvolta finanziare molto di più le ricerche sulle cause reali ma minori della caduta degli insetti, non imputabili ai pesticidi, per nascondere la loro responsabilità.


Proprio come l'enorme profusione di lavoro sui legami tra genetica, inquinamento atmosferico e cancro ai polmoni è riuscita da tempo a nascondere le responsabilità delle multinazionali sul tabacco, così l'agrochimica insiste oggi sul lato multiforme del declino degli insetti, sul ruolo delle malattie, del riscaldamento planetario e sulla scomparsa del loro habitat naturale.


Gli scienziati, troppo contenti di trovare finanziamenti che così spesso mancano, possono così in buona fede lavorare sulla loro specializzazione, ad esempio sulla 'varroa' (parassita dell'ape realmente problematico) senza essere consapevoli di partecipare ad una vasta strategia di diversione della lobby agrochimica.





Molti altri ricercatori, meno scrupolosi, rasentano tentativi di corruzione più o meno diretti. Il libro di Stéphane Foucart è saturo di aneddoti dal profumo scandalistico: un certo studioso entra a far parte del direttivo dell'agrochimica DuPont soltanto poco dopo aver pubblicato un rapporto sdoganante i néonicotinoidi; un altro viene assunto dalla Syngenta in una situazione analoga, e via dicendo...


Gli scienziati che continuano ad interessarsi dei gravi disastri procurati dai pesticidi summenzionati subiscono talvolta pressioni dalla loro direzione, minacce di azioni legali da parte delle aziende, o perdono stranamente i loro posti di lavoro insieme ai finanziamenti alcuni mesi dopo.


Ancor più inquietante è il fatto che l'inefficienza degli organi di regolamentazione, riguardante gli insetticidi in questione, emerga chiaramente dalla lettura del libro-inchiesta del giornalista di Le Monde.


Nel 2012, l'EFSA (l'Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare, con sede a Parma) sottolineava le sue stesse carenze nei criteri di valutazione per immettere sul mercato un certo tipo di prodotto.


È una vera e propria "macchinazione" quella che Stéphane Foucart denuncia. Non ha nulla di sorprendente, spiega, perché numerosi istituti di ricerca preposti a definire i test sono per metà composti di impiegati dell'azienda agrochimica e per l'altra metà esperti che saranno "assorbiti" dalla multinazionale medesima.

Senza contare che gli stessi test vengono finanziati o realizzati dai produttori delle sostanze da analizzare. È come chiedere alla Philip Morris di esprimersi dichiarando se il tabacco sia nocivo o no per la salute...


Stéphane Foucart (classe 1973) e il suo ultimo libro.


"Questa prossimità di vedute tra i laboratori di ricerca e le società agrochimiche ‒ né sistematiche, né generalizzate ‒ segnala un preoccupante indebolimento dell'integrità e/o dell'efficacia delle competenze scientifiche" ‒ scrive Foucart.


La carenza di un ente regolatore si nota anche quando quest'ultimo decide di agire: nel 2013 l'Europa votò una moratoria su alcuni néonicotinoidi, corredata però di numerose deroghe, in modo che il loro utilizzo non solo non è mai diminuito ma, al contrario, ha continuato ad aumentare.


I tre principali "veleni" di tale classe (imidaclopride, clothianidine et thiaméthoxame) alla fine sono stati ritirati dal mercato europeo nel 2018, mentre la Francia ne ha bandito tutto l'insieme.


Ma i negoziati europei per rivedere le procedure fallimentari di test riguardanti nuovi prodotti si trovano ora ad un punto morto e sono stati rinviati all'estate 2021.

Le nuove sostanze, per sostituire quelle vietate, hanno quindi tutte le probabilità d'essere altrettanto nocive e di terminare di distruggere la vita selvatica. Perché con gli insetti, rischiano di diventare vittime di questo avvelenamento di massa anche gli uccelli, gli anfibi e i pesci ‒ allerta il giornalista.


Trenta anni fa, avremmo potuto prevenire pure il riscaldamento globale, ha scritto qualche mese fa un altro giornalista, lo statunitense Nathaniel Rich, nel suo libro "Perdere la Terra" (Seuil, 2019).


Gli scienziati, negli anni '80, conoscevano già tutto del problema, ma le lobby dei combustibili fossili sono riuscite perfettamente a creare dubbi e a ritardare la presa di coscienza.


"E il mondo divenne silenzioso" non fa che confermare questa urgenza vitale: liberare la competenza scientifica dal dominio degli interessi industriali, o reclameremo ancora di approfondire la ricerca quando non ci saranno più insetti da osservare.

Traduzione e cura di Sebirblu.blogspot.it


Fonte: usbeketrica.com

Carotenuto: i Maghi Neri non ci domineranno per sempre




Fa più rumore un albero che cade, lo sappiamo: l’immensa foresta cresce in silenzio. Oggi però di alberi ne cadono a migliaia, tutti i giorni. E’ un fragore spaventoso, che provoca smarrimento. Il che non è casuale: più che il legname, infatti, al taglialegna interessa proprio la paura che il crollo provoca. Guerre, disperazione, crisi economiche accuratamente progettate. Ma l’indotto globalizzato della strage quotidiana, il “core business del male”, non è nemmeno il lucro: l’obiettivo numero uno è lo scoraggiamento di massa, planetario. La resa dell’umanità. I trilioni di dollari contano, eccome – sono la lussuosa paga dei grandi mercenari, gli strumenti della “piramide oscura”. Al cui vertice però siedono tenebrosi “sacerdoti”, i Maghi Neri, il cui vero “fatturato” non è misurabile in denaro, ma in dolore. La loro missione: sabotare le connessioni vitali, amorevoli, tra persone e popoli. Da questa prospettiva, decisamente inconsueta, Fausto Carotenuto fotografa, a modo suo, il senso della grande deriva mondiale che stiamo vivendo, di cui spesso stentiamo a cogliere il significato. Ma non lasciamoci spaventare, aggiunge: se il frastuono è in aumento, se gli “architetti del buio” stanno “esagerando”, è perché cominciando ad avere paura del nostro risveglio.



Fausto Carotenuto non è un guru della new age. E conosce bene le dinamiche del quadro geopolitico: per anni, è stato analista strategico dei servizi segreti italiani. Da tempo, ha intrapreso nuove esperienze, confluite nel network “Coscienze in Rete”. E ha scritto libri come “Il mistero della situazione internazionale”, che provano a tradurre anche la politica in termini spirituali: una dimensione inconfessabile, impresentabile a livello mainstream (sarebbe spernacchiata come grottesca surperstizione). Ma in realtà – sostiene l’autore – è l’unica prospettiva capace di spiegare fino in fondo l’attitudine dei “dominus”, la loro incrollabile e misteriosa vocazione al peggio. Carotenuto ricorre alle categorie simboliche dell’invisibile, evocando i due principi-cardine a cui si ispirerebbe la “piramide nera”: da un lato “Lucifero”, il demone della realtà illusoria, presentata come rifugio dorato, dove la coscienza “si addormenta” e smette di evolversi; e dall’altro “Arimane”, «il padrone della scena materiale», la cui missione consisterebbe nel «convincerci che non abbiamo spirito, che siamo solo animali evoluti», e quindi «fa di tutto per meccanizzarci, per legarci a vite prive di amore, abbacinate dal denaro, dai piaceri fisici, dal potere sugli altri».


Queste due potenze, scrive Carotenuto, sono il vertice di una piramide – reale, concreta – fatta di uomini in carne e ossa. Sono i sommi sacerdoti e loro discepoli, che coordinano le “fratellanze oscure” e le organizzazioni trasversali, utilizzando schiere di mercenari puntualmente reclutati e profumatamente pagati per fare il “lavoro sporco”, senza averne neppure la piena consapevolezza. Ogni anello di questa catena infernale, sostiene l’autore, interpreta innanzitutto il ruolo del carnefice, per poi scoprirsi vittima a sua volta: le vite degli esponenti del massimo potere, a prima vista comode, sono in realtà tormentate da continue lotte: tutti i grandi boss sono avvelenati dalla paura di essere scalzati e privati degli smisurati privilegi conquistati con ogni mezzo. In altre parole: nessuno è davvero felice, lassù. Al punto che, sempre più spesso, si registrano autentiche ribellioni: eredi designati, rampolli di grandi famiglie ed ex “macellai” di lungo corso (dell’economia, della finanza, delle multinazionali) all’improvviso “vedono” la disperazione del sistema e la respingono, non essendo più disposti a restare complici della “piramide oscura”.

Anche per questo, secondo Carotenuto, sta aumentando l’intensità della violenza a cui siamo sottoposti, fra disastri economici, guerre e terrorismo: l’élite “nera” teme di perdere la sua presa. E il suo declino, pronostica l’autore, potrebbe essere più rapido di quanto non s’immagini. Ma non sarà una passeggiata: il potere “nero” è un osso durissimo. A comiciare da loro, quelli che Carotenuto chiama Maghi Neri, cioè personalità votate al male: «Hanno ricevuto enormi fortune, grandissimi poteri». Magia, vera e propria: «Lunghi e ripetuti rituali, contro-iniziazioni», che nel corso della storia hanno reso questi individui «particolarmente acuti, di un’intelligenza fredda e metallica, priva di cuore». Godono del potere immenso che esercitano sull’umanità – che disprezzano, insieme al bene e alla libertà. Coadiuvati dai loro discepoli, continua Carotenuto, i Maghi Neri istruiscono le “fratellanze oscure”, ovvero «ristrette organizzazioni», non note ai più, che «praticano ritualità oscure», di tipo occultistico, «con l’uso intensivo di medium». Oltre ai mezzi ordinari, materiali, «dalla manipolazione agli omicidi» le “fratellanze oscure” «praticano attivamente la magia nera», nella quale hanno evidentemente la massima fiducia. Nella formazione degli adepti «viene spenta ulteriormente la forza dell’amore e vengono accentuate particolari doti, dell’intelligenza e dell’obbedienza».


Spesso si tratta di giovani, «lanciati in carriere fulminanti», per arrivare a volte a diventare «consiglieri più o meno occulti di qualche eminente personalità», fino ad essere «investiti in prima persona nei grandissimi incarichi». Secondo Carotenuto, «il lavoro rituale fatto su di loro lascia spesso tracce esteriori visibili negli occhi, che acquistano una apparenza strana, priva di calore o vitrea». Occhi «dotati di una luce inquietante, o spenti». Non è una pagina della saga di Harry Potter. Ricorda da vicino certi film, come “L’avvocato del diavolo”, con Al Pacino e Keanu Reeves. Ma quella di Carotenuto non è fiction: anche se parla apertamente di magia (nera), la modalità narrativa è quella della saggistica. Le “fratellanze oscure”? Esistono, eccome. E funzionano proprio così, sostiene l’autore. «Si tratta probabilmente di qualche decina di organizzazioni segrete, presenti e attive ovunque nelle strutture del potere laico e di quello religioso». Sono queste organizzazioni che «predispongono e dirigono gli uomini che portano avanti in modo piuttosto consapevole le più forti operazioni di condizionamento dell’umanità: le contro-ispirazioni, gli attacchi alla natura umana, le guerre, il terrorismo».

Tutto il resto è a valle, assicura l’ex analista geopolitico dell’intelligence: dalla Trilaterale al Council on Foreign Relations, dal Bilderberg all’Aspen Istitute, dal Club di Roma ai Rothschild, fino alla Goldman Sachs e alla super-massoneria deviata. La recente letteratura complottista punta il dito contro i gesuiti e l’Opus Dei, i Fratelli Musulmani, il B’nai B’rith israeliano? «Queste organizzazioni, misteriose ma note, sono solo al quinto livello della scala del potere oscuro», cioè «abbastanza in basso», vale a dire: «Meri esecutori, ben compensati per i loro servigi, con soldi e potere. Ma non sono loro a elaborare le grandi strategie del male». Restano agli ordini dei «livelli superiori», cioè «alcune centinaia di famiglie e organizzazioni». Gli uomini delle “fratellanze oscure” «ricevono spesso incarichi dirigenziali importanti nei principali settori del potere economico, politico, militare, religioso, culturale, scientifico, mediatico e malavitoso». Esecutori speciali, che «rispondono fedelmente agli uomini delle cerchie ristrette», da cui ricevono istruzioni, che applicano alla lettera, senza mai discuterle, per non perdere le posizioni acquisite.


Quello degli esecutori disseminati nelle “fratellanze oscure”, sempre secondo Carotenuto, è un vero e proprio esercito: «Sono molte migliaia, in tutte le organizzazioni mondiali di potere, in tutti i settori. Capi e dirigenti importanti delle organizzazioni multinazionali fondamentali», dall’Onu al Fmi, dalla Banca Mondiale al Wto fino all’Oms, l’Organizzazione Mondiale della Sanità. Inclusi «la maggior parte dei capi religiosi e dei capi di Stato e di governo». Leader di partito e capi delle multinazionali, vertici bancari e finanziari, senza contare l’impero dei mass media, la maggior parte dei servizi segreti e delle forze armate. Farebbero parte del sistema anche i maggiori responsabili dei principali gruppi religiosi, nonché i boss dei cartelli criminali mafiosi. «Vicino a loro c’è sempre almeno un emissario della cerchia ristretta, della “fratellanza”, da cui dipende il loro gruppo». E’ un uomo «al quale non si può dire di no, mai: nemmeno il presidente degli Stati Uniti può dire di no a un certo assistente o collaboratore, mai». A volte, aggiunge Carotenuto, il politico non capisce neppure perché gli viene ordinato di fare certe cose, in apparenza senza senso; ma obbedisce sempre, puntualmente premiato con «ricche porzioni di potere materiale».


Più a valle ancora, nella serie di gironi danteschi rappresentati da Carotenuto, ci sono i semplici “mercenari” reclutati per singole missioni. E quindi – ultimo anello della catena – ci siamo noi, il resto dell’umanità: «Se non ci fossimo noi, coi nostri attuali comportamenti, a fare da base a ognuna di quelle piramidi, non esisterebbero neppure». L’autore le chiama “forme-impero”, “piramidi del male”. Tutti noi, inconsapevolmente, ne facciamo parte. Come? Lasciando che la nostra coscienza continui a dormire: «Tutti gli spazi della nostra vita non occupati dalla nostra coscienza, dalle nostre azioni e dai nostri pensieri vigili, in direzione del bene, della crescita della coscienza nostra e degli altri intorno a noi, sono il campo di manovra delle forze oscure. Ogni mancanza di amore e di coscienza, da parte nostra, è un mattone delle piramidi del male, che approfittano immediatamente delle nostre omissioni, delle nostre assenze, dei nostri egoismi». Basta poco: fidarsi di quello che il potere racconta, lasciarsi gestire, delegare ai “poteri oscuri” l’orientamento della nostra vita, delle nostre scelte anche politiche, del nostro lavoro, del nostro tempo. «Il loro potere deriva dal sangue che ci succhiano, che sono le nostre energie economiche, fisiche, vitali e psichiche. Ma siamo sempre noi a porgere il collo, inconsciamente, a queste vere e proprie “piramidi di vampiri”».


Carotenuto le chiama anche “forze dell’ostacolo”: in apparenza soltanto negative, “demoniache”, ma in realtà – per quanto abominevoli – anch’esse funzionali, in ultima analisi, alla “strategia del risveglio” con cui, silenziosamente, l’umanità sarebbe alle prese. Solo lo stato di crisi, infatti, mobilita le risorse interiori, altrimenti dormienti. Il male, in funzione del bene: una visione filosofica tipicamente orientale, in Occidente abbracciata per lo più dalle correnti minoritarie, esoteriche, come il templarismo (San Bernardo che non uccide il diavolo, ma lo doma tenendolo al guinzaglio, incatenato). Il libro di Carotenuto sorvola sui nomi, preferendo uno sguardo prospettico e teorico. Non denuncia direttamente singoli “colpevoli”, ma descrive il meccanismo che li produce – e lo fa ricorrendo a una visione “animica”, di tipo spiritualistico, insistendo nella convinzione che (al di là dell’apparenza) proprio la dimensione spirituale sia quella dotata di maggiore concretezza, come il super-potere della “piramide” ben sa, assicura l’autore.


Quelli a cui manca questa consapevolezza, invece, siamo proprio noi: non abbiamo ancora compreso l’immenso potenziale, anche pratico, di una forza non convenzionale chiamata “amore”, capace di prodigiosi contagi benefici – quelli che la “piramide oscura” teme così tanto, al punto da traumatizzarci anche col terrore diffuso, per spezzare le “reti invisibili, amorevoli”, destinate infine a vincere. E’ infatti questo il messaggio dell’autore: la “foresta” sarà anche silenziosa, ma ultimamente sta crescendo a ritmi inimmaginabili. Milioni di individui, dice Carotenuto, attraverso la condivisione di conoscenze ed esperienze solidali stanno espandendo in profondità la loro coscienza, verso un’evoluzione impensabile dell’umanità, senza più odio. Si avvicina la fine delle “forme-impero”, come Roma (il contrario di Amor) trasformatasi in un altro impero, con l’alibi di una religione storicamente manipolata, modellata per riprodurre all’infinito lo schema del dominio, quello dei Maghi Neri? Carotenuto ci crede: il male è scatenato, nel mondo, e questo provoca ondate di angoscia e di egoismo. Ma le “armate bianche” – così le chiama – sono entrate in azione, e spingeranno ognuno di noi a sottrarsi al potere delle “piramidi oscure”, cambiando il modo di pensare la propria vita e cominciando ad amare il prossimo. Questo farà crollare l’architettura dell’inferno che ci tiene prigionieri della paura.


(Il libro: Fausto Carotenuto, “Il mistero della situazione internazionale. Come portare la spiritualità in politica”, Uno Editori, 247 pagine, euro 16,90).


BENJAMIN FULFORD: La mafia khazariana spinge l'Armageddon con il falso "attacco iraniano" all'Arabia Saudita


L'attacco ha un duplice scopo: Prevenire il fallimento degli Stati Uniti aumentando i prezzi del petrolio e costringendo paesi come la Cina ad acquistare petrolio statunitense. 
La truffa per militari iraniani e statunitensi è l'inizio della terza guerra mondiale, porta ad "Armageddon" e spiana la strada a Jared Kushner come "Messia". 


La prima cosa che devi capire è che il "leader supremo" iraniano Ali Khamenei e il presidente degli Stati Uniti Donald Trump sono entrambi dipendenti della famiglia Rothschild (il satanico Scudo Rosso). 

Quelli di voi che bevono ancora il Kool-Aid dei media mainstream, li preghiamo di fare un controllo dei fatti da fonte indipendente. Molti di voi sanno che è una questione di dominio pubblico che ogni volta che Donald Trump falliva come uomo d'affari, veniva salvato dai Rothschild. Tuttavia, sapevi che l'Ayatollah Khomeini, il leader della rivoluzione iraniana, era in realtà di eredità Indo-britannico figlio di un impiegato della British Petroleum? La BP è di proprietà dei Rothschild, allora era conosciuta come Anglo-Iranian Oil. 




Ecco cosa ha da dire un dissidente iraniano sul successore di Khomeini: "Tutti gli iraniani conoscono e odiano Ali Rothschild (Khamenei)". 




Quindi ora ha twittato il presidente Trump dei Rothschild, "È stata attaccata la fornitura di petrolio dell'Arabia Saudita. C'è motivo di credere di riconoscere il colpevole; sono bloccati e caricati in base alla verifica". 


Quindi abbiamo un leader iraniano Khamenei, schiavo dei Rothschild, che ordina al suo comandante della guardia repubblicana Amir Ali Hajizadeh di dire che l'Iran è "pronto alla guerra a tutti gli effetti" e minaccia che "le basi militari e le portaerei americane, che sono nei dintorni all'Iran nel raggio di portata fino a 1.243 miglia sono alla portata dei missili iraniani. ” 



Sembra anche che sia i principali leader iraniani che statunitensi stiano facendo una campagna per la rielezione, il 17 settembre, del criminale di guerra Benjamin Netanyahu, assassino di massa, prima che il popolo ebraico si svegli e lo metta dentro la prigione che merita. 


Molti nella comunità militare / dei servizi segreti degli Stati Uniti si aggrappano ancora alla speranza che Trump stia seguendo i sionisti come parte di un elaborato stratagemma progettato per rimuoverli dal controllo delle fonti statunitensi del Pentagono, quindi affermano che Trump "Istituisce Bibi [Netanyahu] per la sconfitta con un trattato di mutua difesa". 

Le fonti affermano che il " controverso trattato di difesa reciproca con Israele è osteggiato dalle forze di difesa israeliane e dal Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, e potrebbe non essere mai ratificato dal Senato, dal momento che persino il Trattato delle Nazioni Unite sul diritto del mare non può essere ratificato perché bastano solo 34 senatori per bloccarlo ". 


Inoltre, "Anche se ratificato, Israele non può incassare questo assegno, perché l'esercito americano non verserà sangue per i sionisti quando è circondato da S400, bombe subacquee e missili e droni avanzati provenienti da Russia, Iran e Hezbollah", affermano le fonti. 


Il ministro criminale israeliano Netanyahu ha visitato la Russia a nome dei suoi padroni Rothschild la scorsa settimana nella speranza di ottenere il loro sostegno agli attacchi israeliani diretti contro l'Iran. Invece, il presidente russo Vladimir Putin "gli ha letto l'atto antisommossa" e ha minacciato di abbattere qualsiasi aereo israeliano attaccante, affermano le fonti del Pentagono. 


Invece, scrive Gordon Duff di Veterans Today (che ha ampi contatti con le forze aeree statunitensi), sono proprio gli israeliani che hanno attaccato l'Arabia Saudita nel tentativo di dare la colpa all'Iran. 





"Sappiamo che l'Arabia Saudita ha chiesto alla Russia, mesi fa, di vendere loro un sistema missilistico S400. Questa è una certezza. Sappiamo anche che l'Arabia Saudita li voleva perché pensano che Israele avrebbe attaccato le loro strutture petrolifere usando aerei che l'Arabia Saudita non poteva vedere, per incolpare l'Iran. " #GordonDuff 






Nonostante tutto, alcune delle nostre fonti del Pentagono sembrano ancora aggrapparsi alla speranza che Trump stia segretamente lavorando contro i sionisti anche se finge di andare d'accordo con tutto ciò che vogliono. Dicono che Trump abbia inviato "un minaccioso avvertimento a Israele licenziando John Bolton il giorno prima dell'11 settembre ed esponendo lo spionaggio israeliano alla Casa Bianca e al Congresso". La negazione pubblica da parte di Trump allo spionaggio israeliano era solo una copertura, sembra credere la fonte. 






In ogni caso, la fonte del Pentagono afferma che il licenziamento di Bolton è una vittoria degli Houthi sull'Arabia Saudita "dovrebbero avere" un incontro tra Trump e il presidente iraniano Hassan Rouhani durante la riunione dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite che si terrà il "produttivo"17 settembre. Trump "potrebbe essere costretto a revocare le sanzioni iraniane con il petrolio saudita offline per ottenere un vertice con Khamenei ", aggiunge la fonte. 

Inoltre, il leader fantoccio israeliano "Mohammed bin Salman potrebbe essere deposto, poiché i sauditi vengono sconfitti con l'attacco alle strutture petrolifere vicino a Riyad", dice la fonte. Questo "dovrebbe eliminare l'IPO di Aramco mentre espone i missili di difesa aerea Patriot come inutili, infliggendo un duro colpo a Raytheon e al complesso militare-industriale", aggiunge. 


In ogni caso, l'attacco, apparentemente esagerato, alle strutture petrolifere saudite fornisce benefici a breve termine al governo delle corporate americano. Trump ha twittato: "Ho autorizzato il rilascio di petrolio dalla Strategic Petroleum Reserve, se necessario, in una quantità da determinare, sufficiente per mantenere i mercati ben forniti. Ho anche informato tutte le agenzie appropriate per accelerare le approvazioni degli oleodotti attualmente in corso nel processo di autorizzazione in Texas e in altri Stati. Traduzione:" Eviteremo il fallimento il 30 settembre vendendo più petrolio". 

Nel segno che questa mossa è stata pianificata in anticipo, la Società Segreta Asiatica e le fonti CSIS ci dicono che gli ex primi ministri giapponesi Junichiro Koizumi e Yasuhiro Nakasone sono stati arrestati, come riportato il 2 settembre, da agenti che lavoravano per Michael Greenberg, servo dei Rothschild. Sono stati rilasciati dopo aver promesso di attuare pressioni contrarie all'energia nucleare e costringere il Giappone a comprare più petrolio dalla US Corporation, dicono le fonti. 

Questi sforzi per evitare la bancarotta arrivano quando il Commonwealth britannico, i cinesi, i russi e la maggior parte del resto del mondo stanno cercando di convincere il complesso militare-industriale degli Stati Uniti di consentire che il governo delle corporate americano fallisca. 

La US Corporation, che ha preso il posto della Repubblica degli Stati Uniti d'America nel 1871, è stata un disastro per il popolo americano, specialmente negli ultimi anni. I veri standard di vita per il 90% degli americani sono in calo dal 1972; gli Stati Uniti hanno il più alto tasso di detenzione in carcere del mondo; le spese mediche sono le più alte al mondo anche se la durata della vita cala; gli standard di istruzione sono pessimi; e i fanatici sionisti controllano un Congresso che il 90% degli americani non sostiene. 

Il piano in discussione è quello di sostituire la US Corporation con un democratico Stati Uniti del Nord America. In questo piano, le forze armate canadesi d'élite mai sconfitte si unirebbero ai militari statunitensi. Nel frattempo, gli americani otterrebbero un buon governo, una migliore assistenza sanitaria, standard di vita più elevati, tassi di criminalità più bassi, ecc. Questo piano non prevede di mettere gli americani sotto il controllo del figlio di Castro e del probabile omicida del fratello Justin Trudeau, promettono fonti dell'MI6. 


Per coloro che pensano che Trump sia ancora il loro salvatore, pensate bene a quanto segue. Ora ci sono oltre 120.000 accuse sigillate, ma Trump sta impedendo che siano perseguiti; La verità sull'11 settembre non è stata rivelata come aveva promesso; "QAnon" è stato chiuso; e il genero di Trump Jared Kushner "666 Fifth Avenue" . Fonti del Pentagono aggiungono che Trump sta facendo tutto quanto è in suo potere per fermare i tribunali militari e coprire le rivelazioni di Jeffrey Epstein. 


Speriamo davvero che Trump stia solo giocando insieme ai sionisti come molti credono, ma finora le sue azioni mostrano il contrario. Per favore, stacca la spina e salva l'America dai folli fanatici messianici che hanno preso il potere. 


In ogni caso, anche se il governo US Corporate riesce a procrastinare, è matematicamente condannato. Il leggendario investitore Jim Rogers, parlando la scorsa settimana al Foreign Correspondents Club of Japan, prevede che l'attuale sistema finanziario "crollerà nei prossimi 2-3 anni" e che il Federal Reserve Board degli Stati Uniti "svanirà". 




Rogers, come la maggior parte dei finanzieri veterani, sa che l'attuale sistema - basato su tassi di interesse negativi serve a iniettare denaro nelle Corporation zombi - è condannato. Come sottolineato dalla Bank of America, le attività finanziarie statunitensi sono valutate ben oltre cinque volte il PIL. 




In altre parole, le attività dovrebbero calare dell'80% in valore per adeguarsi all'economia reale. Non c'è da stupirsi che Rogers, nato nel 1942, si aspetti "il peggior mercato (in crollo) della mia vita". 


Se il complesso militare-industriale degli Stati Uniti non si accompagna a un ordinato fallimento del Capitolo 11 e al riavvio del governo degli Stati Uniti, ci sarà il caos. "Molti governi stanno per collassare e scomparire", lo prevede Rogers. 


Invece che l'anarchia, non sarebbe meglio riavviare il sistema finanziario mondiale e partire da un giubileo e una campagna multimiliardaria per porre fine alla povertà e fermare la distruzione ambientale? I cinesi, il Commonwealth britannico, i russi, il Vaticano e molti altri sostengono questo piano. Sono solo i messianici e deliranti fanatici sionisti stanno facendo tutto il possibile per impedire che ciò accada. Vogliono ancora ammazzare il 90% della popolazione mondiale e schiavizzare il resto. 


L'esercito americano dovrebbe arrestare Jared Kushner e metterlo sotto osservazione. Garantisco che non passerà molto tempo da che inizierà a mostrare segni di possesso satanico. Dovrebbero leggere l'atto antisommossa anche a Trump. 


In una nota finale, le nostre fonti russe dicono che stanno verificando il motivo per cui ci hanno inviato una foto dell'attrice statunitense Janet Leigh nei panni della nonna di Melania Trump, ma insistono sul fatto che fosse il tenente anziano Olga Orlif dell'esercito sovietico.