martedì 17 settembre 2019

Carotenuto: i Maghi Neri non ci domineranno per sempre




Fa più rumore un albero che cade, lo sappiamo: l’immensa foresta cresce in silenzio. Oggi però di alberi ne cadono a migliaia, tutti i giorni. E’ un fragore spaventoso, che provoca smarrimento. Il che non è casuale: più che il legname, infatti, al taglialegna interessa proprio la paura che il crollo provoca. Guerre, disperazione, crisi economiche accuratamente progettate. Ma l’indotto globalizzato della strage quotidiana, il “core business del male”, non è nemmeno il lucro: l’obiettivo numero uno è lo scoraggiamento di massa, planetario. La resa dell’umanità. I trilioni di dollari contano, eccome – sono la lussuosa paga dei grandi mercenari, gli strumenti della “piramide oscura”. Al cui vertice però siedono tenebrosi “sacerdoti”, i Maghi Neri, il cui vero “fatturato” non è misurabile in denaro, ma in dolore. La loro missione: sabotare le connessioni vitali, amorevoli, tra persone e popoli. Da questa prospettiva, decisamente inconsueta, Fausto Carotenuto fotografa, a modo suo, il senso della grande deriva mondiale che stiamo vivendo, di cui spesso stentiamo a cogliere il significato. Ma non lasciamoci spaventare, aggiunge: se il frastuono è in aumento, se gli “architetti del buio” stanno “esagerando”, è perché cominciando ad avere paura del nostro risveglio.



Fausto Carotenuto non è un guru della new age. E conosce bene le dinamiche del quadro geopolitico: per anni, è stato analista strategico dei servizi segreti italiani. Da tempo, ha intrapreso nuove esperienze, confluite nel network “Coscienze in Rete”. E ha scritto libri come “Il mistero della situazione internazionale”, che provano a tradurre anche la politica in termini spirituali: una dimensione inconfessabile, impresentabile a livello mainstream (sarebbe spernacchiata come grottesca surperstizione). Ma in realtà – sostiene l’autore – è l’unica prospettiva capace di spiegare fino in fondo l’attitudine dei “dominus”, la loro incrollabile e misteriosa vocazione al peggio. Carotenuto ricorre alle categorie simboliche dell’invisibile, evocando i due principi-cardine a cui si ispirerebbe la “piramide nera”: da un lato “Lucifero”, il demone della realtà illusoria, presentata come rifugio dorato, dove la coscienza “si addormenta” e smette di evolversi; e dall’altro “Arimane”, «il padrone della scena materiale», la cui missione consisterebbe nel «convincerci che non abbiamo spirito, che siamo solo animali evoluti», e quindi «fa di tutto per meccanizzarci, per legarci a vite prive di amore, abbacinate dal denaro, dai piaceri fisici, dal potere sugli altri».


Queste due potenze, scrive Carotenuto, sono il vertice di una piramide – reale, concreta – fatta di uomini in carne e ossa. Sono i sommi sacerdoti e loro discepoli, che coordinano le “fratellanze oscure” e le organizzazioni trasversali, utilizzando schiere di mercenari puntualmente reclutati e profumatamente pagati per fare il “lavoro sporco”, senza averne neppure la piena consapevolezza. Ogni anello di questa catena infernale, sostiene l’autore, interpreta innanzitutto il ruolo del carnefice, per poi scoprirsi vittima a sua volta: le vite degli esponenti del massimo potere, a prima vista comode, sono in realtà tormentate da continue lotte: tutti i grandi boss sono avvelenati dalla paura di essere scalzati e privati degli smisurati privilegi conquistati con ogni mezzo. In altre parole: nessuno è davvero felice, lassù. Al punto che, sempre più spesso, si registrano autentiche ribellioni: eredi designati, rampolli di grandi famiglie ed ex “macellai” di lungo corso (dell’economia, della finanza, delle multinazionali) all’improvviso “vedono” la disperazione del sistema e la respingono, non essendo più disposti a restare complici della “piramide oscura”.

Anche per questo, secondo Carotenuto, sta aumentando l’intensità della violenza a cui siamo sottoposti, fra disastri economici, guerre e terrorismo: l’élite “nera” teme di perdere la sua presa. E il suo declino, pronostica l’autore, potrebbe essere più rapido di quanto non s’immagini. Ma non sarà una passeggiata: il potere “nero” è un osso durissimo. A comiciare da loro, quelli che Carotenuto chiama Maghi Neri, cioè personalità votate al male: «Hanno ricevuto enormi fortune, grandissimi poteri». Magia, vera e propria: «Lunghi e ripetuti rituali, contro-iniziazioni», che nel corso della storia hanno reso questi individui «particolarmente acuti, di un’intelligenza fredda e metallica, priva di cuore». Godono del potere immenso che esercitano sull’umanità – che disprezzano, insieme al bene e alla libertà. Coadiuvati dai loro discepoli, continua Carotenuto, i Maghi Neri istruiscono le “fratellanze oscure”, ovvero «ristrette organizzazioni», non note ai più, che «praticano ritualità oscure», di tipo occultistico, «con l’uso intensivo di medium». Oltre ai mezzi ordinari, materiali, «dalla manipolazione agli omicidi» le “fratellanze oscure” «praticano attivamente la magia nera», nella quale hanno evidentemente la massima fiducia. Nella formazione degli adepti «viene spenta ulteriormente la forza dell’amore e vengono accentuate particolari doti, dell’intelligenza e dell’obbedienza».


Spesso si tratta di giovani, «lanciati in carriere fulminanti», per arrivare a volte a diventare «consiglieri più o meno occulti di qualche eminente personalità», fino ad essere «investiti in prima persona nei grandissimi incarichi». Secondo Carotenuto, «il lavoro rituale fatto su di loro lascia spesso tracce esteriori visibili negli occhi, che acquistano una apparenza strana, priva di calore o vitrea». Occhi «dotati di una luce inquietante, o spenti». Non è una pagina della saga di Harry Potter. Ricorda da vicino certi film, come “L’avvocato del diavolo”, con Al Pacino e Keanu Reeves. Ma quella di Carotenuto non è fiction: anche se parla apertamente di magia (nera), la modalità narrativa è quella della saggistica. Le “fratellanze oscure”? Esistono, eccome. E funzionano proprio così, sostiene l’autore. «Si tratta probabilmente di qualche decina di organizzazioni segrete, presenti e attive ovunque nelle strutture del potere laico e di quello religioso». Sono queste organizzazioni che «predispongono e dirigono gli uomini che portano avanti in modo piuttosto consapevole le più forti operazioni di condizionamento dell’umanità: le contro-ispirazioni, gli attacchi alla natura umana, le guerre, il terrorismo».

Tutto il resto è a valle, assicura l’ex analista geopolitico dell’intelligence: dalla Trilaterale al Council on Foreign Relations, dal Bilderberg all’Aspen Istitute, dal Club di Roma ai Rothschild, fino alla Goldman Sachs e alla super-massoneria deviata. La recente letteratura complottista punta il dito contro i gesuiti e l’Opus Dei, i Fratelli Musulmani, il B’nai B’rith israeliano? «Queste organizzazioni, misteriose ma note, sono solo al quinto livello della scala del potere oscuro», cioè «abbastanza in basso», vale a dire: «Meri esecutori, ben compensati per i loro servigi, con soldi e potere. Ma non sono loro a elaborare le grandi strategie del male». Restano agli ordini dei «livelli superiori», cioè «alcune centinaia di famiglie e organizzazioni». Gli uomini delle “fratellanze oscure” «ricevono spesso incarichi dirigenziali importanti nei principali settori del potere economico, politico, militare, religioso, culturale, scientifico, mediatico e malavitoso». Esecutori speciali, che «rispondono fedelmente agli uomini delle cerchie ristrette», da cui ricevono istruzioni, che applicano alla lettera, senza mai discuterle, per non perdere le posizioni acquisite.


Quello degli esecutori disseminati nelle “fratellanze oscure”, sempre secondo Carotenuto, è un vero e proprio esercito: «Sono molte migliaia, in tutte le organizzazioni mondiali di potere, in tutti i settori. Capi e dirigenti importanti delle organizzazioni multinazionali fondamentali», dall’Onu al Fmi, dalla Banca Mondiale al Wto fino all’Oms, l’Organizzazione Mondiale della Sanità. Inclusi «la maggior parte dei capi religiosi e dei capi di Stato e di governo». Leader di partito e capi delle multinazionali, vertici bancari e finanziari, senza contare l’impero dei mass media, la maggior parte dei servizi segreti e delle forze armate. Farebbero parte del sistema anche i maggiori responsabili dei principali gruppi religiosi, nonché i boss dei cartelli criminali mafiosi. «Vicino a loro c’è sempre almeno un emissario della cerchia ristretta, della “fratellanza”, da cui dipende il loro gruppo». E’ un uomo «al quale non si può dire di no, mai: nemmeno il presidente degli Stati Uniti può dire di no a un certo assistente o collaboratore, mai». A volte, aggiunge Carotenuto, il politico non capisce neppure perché gli viene ordinato di fare certe cose, in apparenza senza senso; ma obbedisce sempre, puntualmente premiato con «ricche porzioni di potere materiale».


Più a valle ancora, nella serie di gironi danteschi rappresentati da Carotenuto, ci sono i semplici “mercenari” reclutati per singole missioni. E quindi – ultimo anello della catena – ci siamo noi, il resto dell’umanità: «Se non ci fossimo noi, coi nostri attuali comportamenti, a fare da base a ognuna di quelle piramidi, non esisterebbero neppure». L’autore le chiama “forme-impero”, “piramidi del male”. Tutti noi, inconsapevolmente, ne facciamo parte. Come? Lasciando che la nostra coscienza continui a dormire: «Tutti gli spazi della nostra vita non occupati dalla nostra coscienza, dalle nostre azioni e dai nostri pensieri vigili, in direzione del bene, della crescita della coscienza nostra e degli altri intorno a noi, sono il campo di manovra delle forze oscure. Ogni mancanza di amore e di coscienza, da parte nostra, è un mattone delle piramidi del male, che approfittano immediatamente delle nostre omissioni, delle nostre assenze, dei nostri egoismi». Basta poco: fidarsi di quello che il potere racconta, lasciarsi gestire, delegare ai “poteri oscuri” l’orientamento della nostra vita, delle nostre scelte anche politiche, del nostro lavoro, del nostro tempo. «Il loro potere deriva dal sangue che ci succhiano, che sono le nostre energie economiche, fisiche, vitali e psichiche. Ma siamo sempre noi a porgere il collo, inconsciamente, a queste vere e proprie “piramidi di vampiri”».


Carotenuto le chiama anche “forze dell’ostacolo”: in apparenza soltanto negative, “demoniache”, ma in realtà – per quanto abominevoli – anch’esse funzionali, in ultima analisi, alla “strategia del risveglio” con cui, silenziosamente, l’umanità sarebbe alle prese. Solo lo stato di crisi, infatti, mobilita le risorse interiori, altrimenti dormienti. Il male, in funzione del bene: una visione filosofica tipicamente orientale, in Occidente abbracciata per lo più dalle correnti minoritarie, esoteriche, come il templarismo (San Bernardo che non uccide il diavolo, ma lo doma tenendolo al guinzaglio, incatenato). Il libro di Carotenuto sorvola sui nomi, preferendo uno sguardo prospettico e teorico. Non denuncia direttamente singoli “colpevoli”, ma descrive il meccanismo che li produce – e lo fa ricorrendo a una visione “animica”, di tipo spiritualistico, insistendo nella convinzione che (al di là dell’apparenza) proprio la dimensione spirituale sia quella dotata di maggiore concretezza, come il super-potere della “piramide” ben sa, assicura l’autore.


Quelli a cui manca questa consapevolezza, invece, siamo proprio noi: non abbiamo ancora compreso l’immenso potenziale, anche pratico, di una forza non convenzionale chiamata “amore”, capace di prodigiosi contagi benefici – quelli che la “piramide oscura” teme così tanto, al punto da traumatizzarci anche col terrore diffuso, per spezzare le “reti invisibili, amorevoli”, destinate infine a vincere. E’ infatti questo il messaggio dell’autore: la “foresta” sarà anche silenziosa, ma ultimamente sta crescendo a ritmi inimmaginabili. Milioni di individui, dice Carotenuto, attraverso la condivisione di conoscenze ed esperienze solidali stanno espandendo in profondità la loro coscienza, verso un’evoluzione impensabile dell’umanità, senza più odio. Si avvicina la fine delle “forme-impero”, come Roma (il contrario di Amor) trasformatasi in un altro impero, con l’alibi di una religione storicamente manipolata, modellata per riprodurre all’infinito lo schema del dominio, quello dei Maghi Neri? Carotenuto ci crede: il male è scatenato, nel mondo, e questo provoca ondate di angoscia e di egoismo. Ma le “armate bianche” – così le chiama – sono entrate in azione, e spingeranno ognuno di noi a sottrarsi al potere delle “piramidi oscure”, cambiando il modo di pensare la propria vita e cominciando ad amare il prossimo. Questo farà crollare l’architettura dell’inferno che ci tiene prigionieri della paura.


(Il libro: Fausto Carotenuto, “Il mistero della situazione internazionale. Come portare la spiritualità in politica”, Uno Editori, 247 pagine, euro 16,90).


BENJAMIN FULFORD: La mafia khazariana spinge l'Armageddon con il falso "attacco iraniano" all'Arabia Saudita


L'attacco ha un duplice scopo: Prevenire il fallimento degli Stati Uniti aumentando i prezzi del petrolio e costringendo paesi come la Cina ad acquistare petrolio statunitense. 
La truffa per militari iraniani e statunitensi è l'inizio della terza guerra mondiale, porta ad "Armageddon" e spiana la strada a Jared Kushner come "Messia". 


La prima cosa che devi capire è che il "leader supremo" iraniano Ali Khamenei e il presidente degli Stati Uniti Donald Trump sono entrambi dipendenti della famiglia Rothschild (il satanico Scudo Rosso). 

Quelli di voi che bevono ancora il Kool-Aid dei media mainstream, li preghiamo di fare un controllo dei fatti da fonte indipendente. Molti di voi sanno che è una questione di dominio pubblico che ogni volta che Donald Trump falliva come uomo d'affari, veniva salvato dai Rothschild. Tuttavia, sapevi che l'Ayatollah Khomeini, il leader della rivoluzione iraniana, era in realtà di eredità Indo-britannico figlio di un impiegato della British Petroleum? La BP è di proprietà dei Rothschild, allora era conosciuta come Anglo-Iranian Oil. 




Ecco cosa ha da dire un dissidente iraniano sul successore di Khomeini: "Tutti gli iraniani conoscono e odiano Ali Rothschild (Khamenei)". 




Quindi ora ha twittato il presidente Trump dei Rothschild, "È stata attaccata la fornitura di petrolio dell'Arabia Saudita. C'è motivo di credere di riconoscere il colpevole; sono bloccati e caricati in base alla verifica". 


Quindi abbiamo un leader iraniano Khamenei, schiavo dei Rothschild, che ordina al suo comandante della guardia repubblicana Amir Ali Hajizadeh di dire che l'Iran è "pronto alla guerra a tutti gli effetti" e minaccia che "le basi militari e le portaerei americane, che sono nei dintorni all'Iran nel raggio di portata fino a 1.243 miglia sono alla portata dei missili iraniani. ” 



Sembra anche che sia i principali leader iraniani che statunitensi stiano facendo una campagna per la rielezione, il 17 settembre, del criminale di guerra Benjamin Netanyahu, assassino di massa, prima che il popolo ebraico si svegli e lo metta dentro la prigione che merita. 


Molti nella comunità militare / dei servizi segreti degli Stati Uniti si aggrappano ancora alla speranza che Trump stia seguendo i sionisti come parte di un elaborato stratagemma progettato per rimuoverli dal controllo delle fonti statunitensi del Pentagono, quindi affermano che Trump "Istituisce Bibi [Netanyahu] per la sconfitta con un trattato di mutua difesa". 

Le fonti affermano che il " controverso trattato di difesa reciproca con Israele è osteggiato dalle forze di difesa israeliane e dal Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, e potrebbe non essere mai ratificato dal Senato, dal momento che persino il Trattato delle Nazioni Unite sul diritto del mare non può essere ratificato perché bastano solo 34 senatori per bloccarlo ". 


Inoltre, "Anche se ratificato, Israele non può incassare questo assegno, perché l'esercito americano non verserà sangue per i sionisti quando è circondato da S400, bombe subacquee e missili e droni avanzati provenienti da Russia, Iran e Hezbollah", affermano le fonti. 


Il ministro criminale israeliano Netanyahu ha visitato la Russia a nome dei suoi padroni Rothschild la scorsa settimana nella speranza di ottenere il loro sostegno agli attacchi israeliani diretti contro l'Iran. Invece, il presidente russo Vladimir Putin "gli ha letto l'atto antisommossa" e ha minacciato di abbattere qualsiasi aereo israeliano attaccante, affermano le fonti del Pentagono. 


Invece, scrive Gordon Duff di Veterans Today (che ha ampi contatti con le forze aeree statunitensi), sono proprio gli israeliani che hanno attaccato l'Arabia Saudita nel tentativo di dare la colpa all'Iran. 





"Sappiamo che l'Arabia Saudita ha chiesto alla Russia, mesi fa, di vendere loro un sistema missilistico S400. Questa è una certezza. Sappiamo anche che l'Arabia Saudita li voleva perché pensano che Israele avrebbe attaccato le loro strutture petrolifere usando aerei che l'Arabia Saudita non poteva vedere, per incolpare l'Iran. " #GordonDuff 






Nonostante tutto, alcune delle nostre fonti del Pentagono sembrano ancora aggrapparsi alla speranza che Trump stia segretamente lavorando contro i sionisti anche se finge di andare d'accordo con tutto ciò che vogliono. Dicono che Trump abbia inviato "un minaccioso avvertimento a Israele licenziando John Bolton il giorno prima dell'11 settembre ed esponendo lo spionaggio israeliano alla Casa Bianca e al Congresso". La negazione pubblica da parte di Trump allo spionaggio israeliano era solo una copertura, sembra credere la fonte. 






In ogni caso, la fonte del Pentagono afferma che il licenziamento di Bolton è una vittoria degli Houthi sull'Arabia Saudita "dovrebbero avere" un incontro tra Trump e il presidente iraniano Hassan Rouhani durante la riunione dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite che si terrà il "produttivo"17 settembre. Trump "potrebbe essere costretto a revocare le sanzioni iraniane con il petrolio saudita offline per ottenere un vertice con Khamenei ", aggiunge la fonte. 

Inoltre, il leader fantoccio israeliano "Mohammed bin Salman potrebbe essere deposto, poiché i sauditi vengono sconfitti con l'attacco alle strutture petrolifere vicino a Riyad", dice la fonte. Questo "dovrebbe eliminare l'IPO di Aramco mentre espone i missili di difesa aerea Patriot come inutili, infliggendo un duro colpo a Raytheon e al complesso militare-industriale", aggiunge. 


In ogni caso, l'attacco, apparentemente esagerato, alle strutture petrolifere saudite fornisce benefici a breve termine al governo delle corporate americano. Trump ha twittato: "Ho autorizzato il rilascio di petrolio dalla Strategic Petroleum Reserve, se necessario, in una quantità da determinare, sufficiente per mantenere i mercati ben forniti. Ho anche informato tutte le agenzie appropriate per accelerare le approvazioni degli oleodotti attualmente in corso nel processo di autorizzazione in Texas e in altri Stati. Traduzione:" Eviteremo il fallimento il 30 settembre vendendo più petrolio". 

Nel segno che questa mossa è stata pianificata in anticipo, la Società Segreta Asiatica e le fonti CSIS ci dicono che gli ex primi ministri giapponesi Junichiro Koizumi e Yasuhiro Nakasone sono stati arrestati, come riportato il 2 settembre, da agenti che lavoravano per Michael Greenberg, servo dei Rothschild. Sono stati rilasciati dopo aver promesso di attuare pressioni contrarie all'energia nucleare e costringere il Giappone a comprare più petrolio dalla US Corporation, dicono le fonti. 

Questi sforzi per evitare la bancarotta arrivano quando il Commonwealth britannico, i cinesi, i russi e la maggior parte del resto del mondo stanno cercando di convincere il complesso militare-industriale degli Stati Uniti di consentire che il governo delle corporate americano fallisca. 

La US Corporation, che ha preso il posto della Repubblica degli Stati Uniti d'America nel 1871, è stata un disastro per il popolo americano, specialmente negli ultimi anni. I veri standard di vita per il 90% degli americani sono in calo dal 1972; gli Stati Uniti hanno il più alto tasso di detenzione in carcere del mondo; le spese mediche sono le più alte al mondo anche se la durata della vita cala; gli standard di istruzione sono pessimi; e i fanatici sionisti controllano un Congresso che il 90% degli americani non sostiene. 

Il piano in discussione è quello di sostituire la US Corporation con un democratico Stati Uniti del Nord America. In questo piano, le forze armate canadesi d'élite mai sconfitte si unirebbero ai militari statunitensi. Nel frattempo, gli americani otterrebbero un buon governo, una migliore assistenza sanitaria, standard di vita più elevati, tassi di criminalità più bassi, ecc. Questo piano non prevede di mettere gli americani sotto il controllo del figlio di Castro e del probabile omicida del fratello Justin Trudeau, promettono fonti dell'MI6. 


Per coloro che pensano che Trump sia ancora il loro salvatore, pensate bene a quanto segue. Ora ci sono oltre 120.000 accuse sigillate, ma Trump sta impedendo che siano perseguiti; La verità sull'11 settembre non è stata rivelata come aveva promesso; "QAnon" è stato chiuso; e il genero di Trump Jared Kushner "666 Fifth Avenue" . Fonti del Pentagono aggiungono che Trump sta facendo tutto quanto è in suo potere per fermare i tribunali militari e coprire le rivelazioni di Jeffrey Epstein. 


Speriamo davvero che Trump stia solo giocando insieme ai sionisti come molti credono, ma finora le sue azioni mostrano il contrario. Per favore, stacca la spina e salva l'America dai folli fanatici messianici che hanno preso il potere. 


In ogni caso, anche se il governo US Corporate riesce a procrastinare, è matematicamente condannato. Il leggendario investitore Jim Rogers, parlando la scorsa settimana al Foreign Correspondents Club of Japan, prevede che l'attuale sistema finanziario "crollerà nei prossimi 2-3 anni" e che il Federal Reserve Board degli Stati Uniti "svanirà". 




Rogers, come la maggior parte dei finanzieri veterani, sa che l'attuale sistema - basato su tassi di interesse negativi serve a iniettare denaro nelle Corporation zombi - è condannato. Come sottolineato dalla Bank of America, le attività finanziarie statunitensi sono valutate ben oltre cinque volte il PIL. 




In altre parole, le attività dovrebbero calare dell'80% in valore per adeguarsi all'economia reale. Non c'è da stupirsi che Rogers, nato nel 1942, si aspetti "il peggior mercato (in crollo) della mia vita". 


Se il complesso militare-industriale degli Stati Uniti non si accompagna a un ordinato fallimento del Capitolo 11 e al riavvio del governo degli Stati Uniti, ci sarà il caos. "Molti governi stanno per collassare e scomparire", lo prevede Rogers. 


Invece che l'anarchia, non sarebbe meglio riavviare il sistema finanziario mondiale e partire da un giubileo e una campagna multimiliardaria per porre fine alla povertà e fermare la distruzione ambientale? I cinesi, il Commonwealth britannico, i russi, il Vaticano e molti altri sostengono questo piano. Sono solo i messianici e deliranti fanatici sionisti stanno facendo tutto il possibile per impedire che ciò accada. Vogliono ancora ammazzare il 90% della popolazione mondiale e schiavizzare il resto. 


L'esercito americano dovrebbe arrestare Jared Kushner e metterlo sotto osservazione. Garantisco che non passerà molto tempo da che inizierà a mostrare segni di possesso satanico. Dovrebbero leggere l'atto antisommossa anche a Trump. 


In una nota finale, le nostre fonti russe dicono che stanno verificando il motivo per cui ci hanno inviato una foto dell'attrice statunitense Janet Leigh nei panni della nonna di Melania Trump, ma insistono sul fatto che fosse il tenente anziano Olga Orlif dell'esercito sovietico. 

LA COSPIRAZIONE SATANICA

I simbolismi che si vedono in ogni fede religiosa sono il marchio del loro intervento nel tempo umano ... le immagini sotto dimostrano la similitudine in varie religioni a cui hanno partecipato attivamente nel tempo i khazariani. 


Questa non è una cospirazione semita, ma è veramente una cospirazione satanica. 


Tutto è iniziato con l'adorazione di baal / molech dei khazariani. 


I quali eseguono rituali con sacrificio orgiastici sessuali e malati e essi furono costretti a convertirsi all'islam o al cristianesimo. 




Ma hanno scelto la fede ebraica per non essere sterminati e si sono segretamente diffusi in tutto il mondo, si sono elevati con l'inganno in posizioni chiave di potere. 




Così com'è perfetto nascondersi dietro una religione di cui ti freghi e di cui nessuno osa criticare perché questo gruppo religioso ha una protezione speciale da quando un grande evento della persecuzione nazista che ha creato attraverso i suoi agenti khazariani, la shoa.


Ma dobbiamo aprire gli occhi ancora di più, perché anche il simbolismo su chi si e cosa cela dietro le religioni non è una coincidenza e le nostre religioni consistono in alcune verità, nascoste sotto molte bugie. 


Persino gli eventi dei cataclismi non possono nascondere queste verità, ma solo distorcere e aggiungere mezze verità. 


La creazione delle grandi religioni funziona anche con il principio del dualismo e la creazione intrinseca di dogmi, confini e oppositori. 


Questi malati mentali governano non solo da secoli ma fin da prima del grande diluvio. 

La verità risplenderà per coloro che sanno usare i loro occhi. 

Il tuo corpo, la tua mente e la tua anima sono scelti per assistere alla più grande storia mai raccontata. 

Facciamo tutti la nostra parte nel fare la storia. 


Siamo noi a salvare l'umanità. 


Siamo quelli che una volta stavamo aspettando. 


Stai al sicuro, preparati. 


Niente può fermare ciò che sta arrivando.

Wikileaks conferma la teoria dei Rettiliani

SVELATO L'ACCANIMENTO CONTRO ASSANGE: HA RIVELATO CHE IL MONDO GIACE SOTTO IL GIOGO DEL MALIGNO ATTRAVERSO ESSERI DI FORMA RETTILOIDE CHE CON SEMBIANZE UMANE STANNO SOGGIOGANDO IL PIANETA. OCCUPANO LE PIU' ALTE CARICHE DI POTERE E MIRANO A SCHIAVIZZARE L'INTERO GENERE UMANO COME FU MILLENNI FA QUANDO OCCUPAVANO I TERRITORI BABILONESI E DELLA MESOPOTAMIA. ANCHE NELLA BIBBIA VE NE SONO TESTIMONIANZE, SOPRATTUTTO IN GENESI ED ESODO....  


Sono trascorsi pochi giorni dalla pubblicazione dei 250.000 documenti diplomatici USA su WikiLeaks. Alla luce di questi contenuti sensazionali trova conferma definitiva la teoria dei Rettiliani. Una teoria il cui studio assorbe il 90% delle risorse umane dei servizi segreti globali, tra spie, informatori e politici italiani del terzo polo.

Ahmadinejad delirante, Gheddafi ipocondriaco feticista, Berlusconi affetto da disturbo narcisistico, Karzai in preda alla paranoia, Mugabe vecchio pazzo, Kim-Jong-il flaccido, Sarkozy re ma nudo, Merkel noiosa da latte alle ginocchia. Qual è il comune denominatore in queste informazioni riservate? Una psicologia da quattro soldi? Il gusto morboso per il pettegolezzo? O si tratta di un linguaggio cifrato condiviso da pochi eletti?

Nella conferenza stampa di questa mattina il Capo dei servizi segreti del mondo ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Secondo i documenti divulgati da Julian Assange più della metà dei leader mondiali sono da mandare in una casa di cura (fatta eccezione per Kim-Jong-il, che è stato definito flaccido e data l’età non è neanche colpa sua). Ovviamente questo non è plausibile e quindi nelle rivelazioni di WikiLeaks siamo tenuti a leggere tra le righe”.
Anche un bambino assonnato ne deduce che i leader mondiali sono in realtà tutti amici tra loro e che questi messaggi in codice servono per scambiarsi istruzioni operative.

Ma veniamo alla teoria. Grazie a un progetto che impegna il 56% dei fondi della C.I.A. da 15 anni, è stato dimostrato che “migliori amici” è la definizione in cui si riconoscono i Rettiliani. La dichiarazione di Hillary Clinton: “Berlusconi nostro migliore amico” ha quindi convinto i servizi di essere sulla strada giusta.

Gli studi ci dicono che i Rettiliani sono rettili umanoidi di origine extraterrestre che tengono in mano le redini del mondo. In pratica tutte le posizioni di potere, sul pianeta terra, sono occupate da lucertoloni provenienti da altre galassie. Non tutti i Rettiliani sono uguali. I leader indiscussi come la Regina Elisabetta, Hillary Clinton e Lady Gaga sono originari della costellazione del Drago, mentre altre eminenze grigie vengono da Bellatrix o addirittura da Orione.

In questa chiave si comprende il messaggio in codice lanciato della ex moglie del premier italiano, Veronica Lario, originaria di Zeta Reticuli, rettiliana di serie B. Lario parlò di vergini che si offrono al drago e di bambini che possono vincere il drago, un linguaggio cifrato indirizzato ai Rettiliani vicini al premier, che si circonda di gente che, come lui, viene dalla costellazione del Drago.

Ma non basta, per verificare se gli esseri umani fossero in grado di accettare la dominazione aliena, negli anni ’80 fu trasmessa in tutte le televisioni del mondo una serie TV chiamata Visitors. In questa serie una stirpe di alieni giunti sulla terra si presentava esteriormente con le fattezze umane. Nel corso delle puntate si scopriva che si nutrivano di criceti, topi e altri roditori, veniva svelata a poco a poco la loro natura rettile e le loro intenzioni.

La reazione del pubblico di fronte ai criceti ingoiati vivi è stata pessima. I telespettatori erano disgustati, indipendentemente dagli altri messaggi degli alieni. Va bene tutto. Ma ingoiare topi senza masticare no. Questo ha convinto i Rettiliani a tenere gli umani all’oscuro della verità, rinunciando alla possibilità di far evolvere la specie terrestre al loro rango.
Grazie alle rivelazioni di WikiLeaks però la verità sta venendo fuori e gli esseri umani sono pronti per una nuova consapevolezza delle sorti del mondo.

Antonio Socci: BERGOGLIO HA “MANOVRATO” CONTE PER SILURARE SALVINI.

A QUESTO PUNTO, SE LA CHIESA BERGOGLIANA SI OCCUPA DELLA POLITICA, LA POLITICA DEVE OCCUPARSI DELLA CHIESA BERGOGLIANA.... 




INTANTO A MEDJUGORJE I FEDELI MEDITANO SUL MESSAGGIO DEL 25 AGOSTO SUL “ROSARIO” E PENSANO A SALVINI. BERGOGLIO SCOMUNICHERA’ LA MADONNA O LA MADONNA HA SCOMUNICATO BERGOGLIO?






Mai si è discusso così tanto della Madonna, nella politica italiana, come negli ultimi tempi. Alle elezioni europee Salvini si affidò a lei e Bergoglio si affidò al PD: stravinse la Lega.


Aperta la crisi, in Senato, Salvini ha sopportato le randellate di Conte (applaudite dal Vaticano), baciando il rosario di Medjugorje. E questo ha scatenato le reazioni avvelenate dei laicisti e dei bergogliani.


Ma è accaduto un fatto particolare che ha colpito i cattolici, specie i fedeli di Medjugorje. E’ noto che adesso il santuario della Bosnia Erzegovina è stato “sdoganato” dalla Chiesa.


Ebbene, domenica 25 agosto, nel pieno della crisi di governo, da quel santuario è arrivata, a sorpresa, una notizia che ha creato molto malumore a Santa Marta.


Perché, a quanto pare, la Madonna stessa – che era stata al centro del furibondo attacco bergogliano a Salvini sul rosario – ha detto la sua, facendo uno straordinario “endorsement” proprio a favore del leader leghista che a lei aveva affidato, a più riprese, se stesso e le sorti dell’Italia.


Così, adesso, a meno che Bergoglio non voglia “scomunicare” anche la Madonna, sarà molto difficile attaccare Salvini sul rosario.


Ci sono degli antefatti. Il leader leghista ha fatto riferimento proprio a Medjugorje, il 5 agosto scorso, ricordando il “compleanno” di Maria, e ha spiegato che il rosario che ha mostrato pubblicamente, affidando l’Italia alla Madonna, e che teneva fra le dita anche durante la seduta del Senato, viene appunto dal santuario bosniaco.


Il Vaticano, incredibilmente, invece di approvare si è indignato come per una profanazione. Ha tuonato contro questo gesto di Salvini il presidente della Cei, eterodiretto da Santa Marta. 

Poi il gesuita Antonio Spadaro, braccio destro di Bergoglio, è arrivato a scrivere che quello di Salvini è “un gesto sanguisuga della fede”.


Per la verità il mondo clericale fa autogol se parla di “sanguisughe della fede” perché qualcuno potrebbe ricordare che la Chiesa deve ancora pagare l’Ici del passato alle casse pubbliche, come deciso dalla Corte di giustizia UE (inoltre da anni ottiene dallo Stato italiano un 8X1000 assai vantaggioso).


Ma, al di là di questo, il popolo cattolico è rimasto sconcertato. Si chiede: perché si bastona con questa veemenza chi affida il Paese alla Madonna e non si è fatta nessuna opposizione alle leggi laiciste dei governi PD, anzi si è fatto votare quel partito?


Perché scandalizza il rosario di Salvini e non si dice nulla – per esempio – su enormità dottrinali come quella del Generale dei gesuiti, secondo cui il diavolo non esiste come persona, ma è solo un simbolo?


Al Senato lo stesso Conte ha “bacchettato” Salvini per quel rosario, ritenendolo un attacco alla laicità dello Stato: strano argomento dal momento che Conte ben conosce le forti pressioni del Vaticano di Bergoglio per far saltare il governo gialloverde ed espellere Salvini (questa sì che è un’ingerenza indebita di uno Stato straniero nelle vicende interne dell’Italia).


Il mondo bergogliano ha condannato Salvini, quasi che baciare il rosario, invitando a pregare la Madre di Dio per l’Italia, fosse una bestemmia. Lo hanno accusato di voler volgarmente strumentalizzare la Madonna, come se avesse commesso un sacrilegio.


In tutto questo bailamme, si arriva a domenica 25 agosto. Ogni 25 del mese la veggente Marija, a Medjugorje, riceve un messaggio pubblico dalla Madonna, durante l’apparizione.


E stavolta – come dicevo – il “messaggio” ha fatto sobbalzare il Vaticano perché le parole riportate, della Madonna, sono testualmente queste: “Figlioli, testimoniate con il rosario nella mano che siete miei”.


I fedeli di Medjugorje hanno letto questa frase in riferimento alle polemiche di questi giorni: stando a quel messaggio è la Madonna stessa che invita a non vergognarsi del rosario e a testimoniare pubblicamente la propria devozione a lei.


Una smentita più clamorosa alle parole dei bergogliani, da Spadaro a Bassetti, non si poteva immaginare. Altro che relegare i gesti di devozione all’interno delle sacrestie e delle chiese.


Del resto tutto il messaggio del 25 agosto – in perfetta consonanza con i pontificati di Giovanni Paolo II e di Benedetto XVI – è una forte esortazione a testimoniare pubblicamente la fede cattolica e a battersi perché, nella vita pubblica, non prevalga quella che Ratzinger definì “la dittatura del relativismo”.


L’esatto contrario di quanto sta facendo oggi Bergoglio che – dicono i media – sostiene a spada tratta un nuovo governo PD/M5S, ossia un governo ultralaicista e anticattolico.


Ecco l’intero messaggio di Medjugorje: “Cari figli! Pregate, lavorate e testimoniate con amore il Regno dei Cieli affinché possiate stare bene qui sulla terra. Figlioli, Dio benedirà al centuplo il vostro sforzo e sarete testimoni tra i popoli, le anime dei non credenti sentiranno la grazia della conversione ed il Cielo sarà grato per le vostre fatiche ed i vostri sacrifici. Figlioli, testimoniate con il rosario nella mano che siete miei e decidetevi per la santità. Grazie per aver risposto alla mia chiamata”.


Ovviamente il contenuto interessa i cattolici. Ma i non cattolici possono notare che queste parole sono perfettamente in linea con la tradizione di sempre della Chiesa e il popolo cattolico ci si riconosce e per questo – nella gran parte – alle elezioni nega il voto alla Sinistra (come è accaduto alle recenti europee).


Invece quello stesso popolo cattolico non si riconosce affatto nelle manovre politicanti dei bergogliani a sostegno del governo Pd/M5S, come non si riconosce nell’ossessiva e irresponsabile campagna migrazionista fatta da Bergoglio dal 2013.


E’ una campagna a cui il PD si assoggettò, così avemmo, in cinque anni, centinaia di migliaia di arrivi in Italia. Invece Salvini vi si oppose e – una volta al governo – fermò tutto. Cosa che ha scatenato le ire bergogliane.


Oltretutto alle elezioni europee il voto (e anche il voto dei cattolici) ha chiaramente premiato Salvini e bocciato Bergoglio, visto dalla sinistra come suo leader.


Così dal Vaticano è stata amplificata la demonizzazione del leader leghista: appena si è affacciata la crisi di governo hanno preso a “consigliare” il premier Conte, legato da antica amicizia col Segretario di Stato vaticano, di cogliere l’occasione per rompere.


E’ stato Conte infatti a spingere verso la frattura. Prima portando il M5S sulle posizioni dell’establishment franco-tedesco a Bruxelles (l’operazione Ursula).


Poi, al momento della crisi, adoperandosi non per ricucire come avrebbe tentato di fare qualsiasi premier, ma anzi rendendo tutto irreparabile e attaccando pesantemente Salvini.


Che il piano di cui Conte è stato protagonista avesse come obiettivo la rottura del governo e l’espulsione di Salvini, lo si è visto quando il premier ha voluto la “parlamentarizzazione” della crisi, ma l’ha usata per demolire il suo vicepremier e invece di aspettare mozioni e voti si è sfiduciato da solo dimettendosi, mentre Salvini tendeva la mano.


Anche la durezza degli epiteti usati dal premier – che hanno stupito Salvini, il quale aveva lavorato con lui fino al giorno prima – portano una firma che probabilmente non è di Conte o non solo sua. Sembra più un livore clericale.


Adesso il Vaticano deve fare i conti con l’irruzione sulla scena di una protagonista che non aveva calcolato, ma che il popolo cattolico invece ascolta devotamente: la Madonna di Medjugorje.


Bergoglio “condannerà” anche lei? La accuseranno di “strumentalizzare” il rosario? Di non essere europeista e di sabotare il governo giallorosso?
Chissà che il Cielo non rovesci, alla fine, i progetti di potere del “partito dell’odio” anti-Salvini oggi fiorente in Vaticano.


Il gesto di Salvini ha avuto un forte impatto culturale perché ha ridato legittimità pubblica alla fede cattolica e ci ha ricordato la nostra storia e l’identità profonda del nostro popolo. L’opposto del progetto di Bergoglio.


Antonio Socci
Da “Libero”, 27 agosto 2019



LITURGIA DEL GIORNO

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Messa del Giorno
MARTEDÌ DELLA XXIV SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO DISPARI)
Grandezza Testo A A A
Colore Liturgico Verde

Antifona

Da’, o Signore, la pace a coloro che sperano in te;
i tuoi profeti siano trovati degni di fede;
ascolta la preghiera dei tuoi fedeli
e del tuo popolo, Israele. (Cfr. Sir 36,15-16)

Colletta

O Dio, che hai creato e governi l’universo,
fa’ che sperimentiamo la potenza della tua misericordia,
per dedicarci con tutte le forze al tuo servizio.
Per il nostro Signore Gesù Cristo…

Prima LetturaBisogna che il vescovo sia irreprensibile; allo stesso modo i diaconi conservino il mistero della fede in una coscienza pura.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo a Timòteo
1Tm 3,1-13

Figlio mio, questa parola è degna di fede: se uno aspira all'episcopato, desidera un nobile lavoro. Bisogna dunque che il vescovo sia irreprensibile, marito di una sola donna, sobrio, prudente, dignitoso, ospitale, capace di insegnare, non dedito al vino, non violento ma benevolo, non litigioso, non attaccato al denaro. Sappia guidare bene la propria famiglia e abbia figli sottomessi e rispettosi, perché, se uno non sa guidare la propria famiglia, come potrà aver cura della Chiesa di Dio? Inoltre non sia un convertito da poco tempo, perché, accecato dall'orgoglio, non cada nella stessa condanna del diavolo. È necessario che egli goda buona stima presso quelli che sono fuori della comunità, per non cadere in discredito e nelle insidie del demonio.
Allo stesso modo i diaconi siano persone degne e sincere nel parlare, moderati nell'uso del vino e non avidi di guadagni disonesti, e conservino il mistero della fede in una coscienza pura. Perciò siano prima sottoposti a una prova e poi, se trovati irreprensibili, siano ammessi al loro servizio. Allo stesso modo le donne siano persone degne, non maldicenti, sobrie, fedeli in tutto. I diaconi siano mariti di una sola donna e capaci di guidare bene i figli e le proprie famiglie. Coloro infatti che avranno esercitato bene il loro ministero, si acquisteranno un grado degno di onore e un grande coraggio nella fede in Cristo Gesù.

Parola di Dio.

Salmo Responsoriale
Dal Sal 100 (101)R. Camminerò con cuore innocente.

Amore e giustizia io voglio cantare,
voglio cantare inni a te, Signore.
Agirò con saggezza nella via dell'innocenza:
quando a me verrai? R.

Camminerò con cuore innocente
dentro la mia casa.
Non sopporterò davanti ai miei occhi azioni malvagie,
detesto chi compie delitti: non mi starà vicino. R.

Chi calunnia in segreto il suo prossimo
io lo ridurrò al silenzio;
chi ha occhio altero e cuore superbo
non lo potrò sopportare. R.

I miei occhi sono rivolti ai fedeli del paese
perché restino accanto a me:
chi cammina nella via dell'innocenza,
costui sarà al mio servizio. R.

Acclamazione al Vangelo

Alleluia, alleluia.

Un grande profeta è sorto tra noi,
Dio ha visitato il suo popolo. (Lc 7,17)

Alleluia.


VangeloRagazzo, dico a te, àlzati!


Dal Vangelo secondo Luca
Lc 7,11-17

In quel tempo, Gesù si recò in una città chiamata Nain, e con lui camminavano i suoi discepoli e una grande folla.
Quando fu vicino alla porta della città, ecco, veniva portato alla tomba un morto, unico figlio di una madre rimasta vedova; e molta gente della città era con lei.
Vedendola, il Signore fu preso da grande compassione per lei e le disse: «Non piangere!». Si avvicinò e toccò la bara, mentre i portatori si fermarono. Poi disse: «Ragazzo, dico a te, àlzati!». Il morto si mise seduto e cominciò a parlare. Ed egli lo restituì a sua madre.
Tutti furono presi da timore e glorificavano Dio, dicendo: «Un grande profeta è sorto tra noi», e: «Dio ha visitato il suo popolo». Questa fama di lui si diffuse per tutta quanta la Giudea e in tutta la regione circostante.

Parola del Signore

Sulle offerte

Accogli con bontà, Signore,
i doni e le preghiere del tuo popolo,
e ciò che ognuno offre in tuo onore
giovi alla salvezza di tutti.
Per Cristo nostro Signore.

Antifona alla comunione

Quanto è preziosa la tua misericordia, o Dio!
Gli uomini si rifugiano all’ombra delle tue ali. (Sal 35,8)

Oppure:

Il calice della benedizione che noi benediciamo
è comunione con il sangue di Cristo;
e il pane che spezziamo è comunione con il corpo di Cristo. (Cfr. 1Cor 10,16)

Dopo la comunione

La potenza di questo sacramento, o Padre,
ci pervada corpo e anima,
perché non prevalga in noi il nostro sentimento,
ma l’azione del tuo Santo Spirito.
Per Cristo nostro Signore.

lunedì 16 settembre 2019

AUTOSTRADE, INTERCETTAZIONI SHOCK: «I REPORT SUI PONTI? LI INVENTI»


AGLI ARRESTI DOMICILIARI FUNZIONARI E DIRIGENTI DELLE SOCIETA’ ASPI E SPEA SOTTO ACCUSA AD ANCONA PER LA MORTE DEI CONIUGI SCHIACCIATI DAL VIADOTTO PER LA FINANZA ALTERAVANO LE RELAZIONI CRITICHE IL GIUDICE: «A RISCHIO LA SICUREZZA DEGLI UTENTI» MA PER IL GESTORE: «NON CI SONO PERICOLI»


___di Fabio Giuseppe Carlo Carisio ___



85 morti per manutenzioni assenti o difettose non sono bastati. Le 43 vittime del crollo del Ponte Morandi a Genova, le 40 precipitata dal viadotto Acqualonga per i new-jersey coi bulloni corrosi e le altre due rimaste schiacciate dal manufatto in riparazione vicino a Loreto non sono state sufficienti per indurre Autostrade per l’Italia spa (Aspi) a cambiare metodi operativi. Ma nemmeno per indurre i giudici a spalancare le porte di una cella per spazzare via il senso di impunità che emerge dal comportamento di dirigenti e tecnici Aspi e Spea, azienda specializzata in grandi infrastrutture.



Se prima erano i pm a censurare la politica aziendale «che non pensa alla sicurezza, ma risponde alla logica del profitto», disse il procuratore di Avellino Rosario Cantelmo nel chiedere ed ottenere la condanna di 6 dirigenti Autostrade per la strage sull’A16, oggi sono gli stessi tecnici, intercettati dal I Gruppo della Guardia di Finanza di Genova nell’inchiesta bis sul collasso del viadotto Polcevera, ad ammettere di infischiarnese della sicurezza…




IL GIUDICE: «GRAVI RISCHI PER GLI UTENTI DELLA STRADA»

Lo scrive chiaramente il giudice per le indagini preliminari Angela Nutini, lo stesso che ha disposto la perizia sul Ponte Morandi che dimostra la grave corrosione nei giunti di sostegno, nell’ordinanza per le misure cautelari emesse nei confronti di nove dirigenti di Aspi e Spea per i report taroccati sulle condizioni critiche di alcuni viadotti gestiti da Autostrade.


Il gip nell’ordinanza delle misure cautelari scrive che le condotte degli indagati sono “gravemente minatorie della sicurezza degli utenti della strada”. Le misure cautelari, tre arresti domiciliari e sei misure interdittive, riguardano le presunte false relazioni sull’imponente viadotto Pecetti della A26 Genova-Gravellona Toce, in Liguria (nel comune di Mele), e il Paolillo, piccolo ponte che sovrasta l’omonimo torrente, sull’A16 Napoli-Canosa a Canosa di Puglia (Barletta-Andria-Trapani).

In particolare, sono finiti ai domiciliari Massimiliano Giacobbi (Spea), Gianni Marrone (direzione VIII tronco) e Lucio Torricelli Ferretti (direzione VIII tronco). Le misure interdittive, sospensione dai pubblici servizi per 12 mesi, riguardano tecnici e funzionari di Spea e Aspi: Maurizio Ceneri; Andrea Indovino; Luigi Vastola; Gaetano Di Mundo; Francesco D’antona e Angelo Salcuni.


Il viadotto Gargassa sull’A26 e nel riquadro le gravi tracce di corrosione dei piloni

Oltre al Paolillo e al Pecetti, nel mirino degli investigatori erano finiti anche i report sul viadotto Moro, vicino Pescara, il Sei Luci e il Gargassa in Liguria e il Sarno sull’A30. Nell’inchiesta sui falsi report risultano indagati anche l’ad di Spea Antonino Galatà e Michele Donferri Mitelli, ex responsabile nazionale delle manutenzioni di Aspi trasferito ad altro incarico.

La circostanza era emersa nel corso degli interrogatori dei testimoni durante le indagini sul crollo di Ponte Morandi. In particolare i tecnici di Spea avevano raccontato agli inquirenti che i report “talvolta erano stati cambiati dopo le riunioni con il supervisore Maurizio Ceneri mentre in altri casi era stato Ceneri stesso a modificarli senza consultarsi con gli altri”.


Il viadotto Pecetti sull’A26 Genova-Gravellona Toce

La falsificazione della relazione sul viadotto Pecetti in A26, sarebbe servita a garantire il passaggio di un trasporto eccezionale da 141 tonnellate: con lauto guadagno di pedaggio per la società Autostrade. Un cavo si era rotto nell’agosto del 2018 e Maurizio Ceneri avrebbe compilato il documento che attestava falsamente la perdita di precompressione al 18% a fronte di quella reale del 33%. I report erano stati redatti a settembre e ottobre, a indagini già in corso.


IL DIRIGENTE ASPI: «DEVO RIDURRE I COSTI. IL REPORT LO INVENTI»

L’allarme per il Pecetti, lungo 140 metri con un’altezza di oltre 30 dal suolo, era finito su tutti i media sia nel dicembre 2018, quando fu riportata anche l’immagine di un pilone con evidenti segni di corrosione, sia nel gennaio 2019 quando si diffuse la notizia dell’inchiesta bis sul Ponte Morandi per le precarie condizioni di sicurezza di altri viadotti e l’iscrizione di 21 funzionari e tecnici Aspi e Spea nel registro degli indagati.


L’allarme lanciato nel dicembre scorso anche da un reportage del TG LA7 sul viadotto Pecetti

Quello che oggi desta sconcerto è la spavalderia emersa dalle intercettazioni telefoniche nonostante l’utilizzo da parte degli interessati persino di uno “jammer”, un disturbatore di frequenze. Dalle chiacchierate emerge una totale consapevolezza ed incuranza per la sicurezza a vantaggio di logiche di profitto condivise come in una vera affiatata “cricca”. Un jammer portatile a 8 bande: un disturbatore di frequenze per impedire le intercettazioni telefoniche

Va rammentato che entrambe le società Aspi e Spea sono controllate da Atlantia, la finanziaria che vede soci di maggioranza i fratelli Benetton ma è partecipata anche dalla Fondazione Cassa Risparmio Torino e dal potentissimo fondo americano BlackRock, e per tutte e due la Procura di Ancona ha chiesto il rinvio a giudizio (insieme ad un’altra società del gruppo e altri 19 soggetti) per il crollo del ponte 167 sull’A14 dove, nei pressi di Loreto, il 9 marzo 2017 morirono i coniugi Emilio Diomede ed Antonella Viviani.


E proprio in merito ai lavori nelle Marche è stata registrata una delle conversazioni più inquietanti. «Tra i tecnici e dirigenti di Spea c’è il sospetto di essere i “parafulmini” di Autostrade – scrive l’ANSA – E per tutelarsi qualcuno registra gli incontri, le riunioni con i vertici di Aspi e li conserva pure nel proprio computer. Grazie a quei file custoditi nel pc di uno degli indagati nell’inchiesta sui falsi report sui viadotti, gli investigatori scoprono che già nel 2017 le carte venivano truccate sempre per un obiettivo: ridurre i costi, una logica di comportamento che “prevale sulla finalità di garantire la sicurezza dell’infrastruttura”».


Il viadotto crollato il 9 marzo 2017 vicino al casello Loreto Sud

A maggio 2017 si discute del ripristino del viadotto Giustina, sulla A14. A fare la voce grossa è Michele Donferri Mitelli, l’ex responsabile nazionale delle manutenzioni di Aspi. “Devo ridurre i costi – dice Donferri – Adesso te inventi quello che c… te pare e te lo metto per obbligo”. Lucio Torricelli Ferretti, di Aspi, (ai domiciliari da ieri insieme a Gianni Marrone di Aspi e a Massimiliano Giacobbi di Spea) prova a fare capire che non basta e Donferri risponde che “non ha alcuna rilevanza se sia vero o no”.


ATTI AD AVELLINO PER L’INCHIESTA ACQUALONGA

La procura di Genova ha anche trasmesso alcuni atti ai colleghi di Avellino che hanno indagato sulla strage del bus precipitato nel 2013 dal viadotto “Acqualonga” dell’A16 Napoli-Canosa, causando la morte di 40 persone. In particolare, i magistrati genovesi hanno inviato le intercettazioni relative a Paolo Berti, all’epoca del crollo del ponte Morandi direttore Operazioni centrali di Autostrade.


Il disastro trovato dai soccorritori dopo la caduta del bus dei pellegrini dal viadotto Acqualonga

In quella conversazione telefonica, secondo quanto emerso nell’inchiesta sui falsi report sui viadotti autostradali, Berti parla con Michele Donferri Mitelli, ex responsabile nazionale manutenzione di Aspi. Il primo manifesta disappunto per essere stato condannato (5 anni e 10 mesi) per quell’incidente lamentandosi che avrebbe potuto dire la verità e mettere nei guai anche altri. L’altra risponde che non ci avrebbe guadagnato nulla mentre, alla luce del suo comportamento, può “stringere un accordo col capo”. “Tu hai ragione ma non è che se metti in galera anche un altro a te cambiava qualcosa. Quindi a questo punto fregatene! Aspettali al varco e pensa solo a stringere un accordo col capo”.


Ed è anche per queste frasi che il Gip genovese Angela Nutini ha disposto arresti domiciliari. «Per la maggior parte degli indagati le esigenze cautelari sono anche correlate al pericolo di inquinamento probatorio – scrive il giudice nell’ordinanza riportata da Telenord – Se rispetto ad alcuni può ritenersi che l’interdizione sia sufficiente, vi sono altri che hanno dimostrato un’assoluta spregiudicatezza a compiere attività per contrastare le indagini. Per questi non possono ritenersi adeguate le misure interdittive, poiché non consentirebbero di prevenire l’inquinamento probatorio, anche in relazione della distorta logica aziendale. Esiste il concreto e attuale pericolo che, in relazione a taluni indagati, l’allontanamento dal ruolo ricoperto non li distolga dal continuare a inquinare le indagini, potendo confidare in un tornaconto, anche di tipo economico, come ventilato da Donferri a Berti in relazione a un’acquisizione documenti sul ponte di Avellino: Donferri gli suggerisce di tenere una certa condotta perché è più proficua rispetto a collaborare».


AUTOSTRADE: «NESSUN PERICOLO». SOSPESI INDAGATI ASPI E SPEA

Il gruppo Atlantia, precipitato in borsa nei giorni scorsi dopo la notizia delle misure cautelari sui falsi report e la società controllata Aspi ha rilasciato una nota ufficiale in cui contesta l’esistenza di pericoli per la viabilità: «Per garantire ai cittadini la più ampia informazione sulle condizioni di sicurezza dei viadotti della propria rete, Autostrade per l’Italia comunica di aver pubblicato sulla homepage del sito www.autostrade.it, nell’area ‘Sicurezza Viadotti’, schede di dettaglio sulle condizioni di sicurezza del viadotto Pecetti e del ponticello Paolillo e le relative comunicazioni inviate al Mit. Dalle informazioni e dai documenti consultabili da chiunque emerge una condizione di piena sicurezza delle due opere».

Mentre Benetton fa sapere che verranno prese le iniziative necessarie “a salvaguardia della credibilità” ed il leader del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio ribadisce “la volontà di revocare le concessioni ai Benetton”, le società del gruppo agiscono contro i loro “parafulmini” come riferito dall’Ansa: «Il Cda di Spea Engineering “ha disposto la sospensione immediata dall’incarico dei dipendenti medesimi”. Inoltre il Cda “Si è reso disponibile a rimettere il proprio mandato nelle mani del Presidente per consentire la più efficace tutela della Società. Ogni atto ulteriore e conseguente sarà assunto dal Consiglio di Amministrazione già convocato per il prossimo martedì 17 settembre”.


Ma anche Autostrade per l’Italia ha sospeso i due dipendenti “coinvolti nel procedimento di falso sui viadotti Pecetti e Paolillo”. Un Cda di Autostrade è stato convocato lunedì. Va anche rammentato che la sospensione degli indagati è un atto direttamente consequenziale alla interdizione dai pubblici servizi disposta dal giudice.


Le precarie condizioni della soletta del ponte Paolillo – foto Dagospia

In merito alle conversazioni sul ponte Paolillo, sull’A16, la Direzione di Tronco di Bari di Autostrade per l’Italia entra nel dettaglio comunicando che “si riferiscono a un’incongruenza nella documentazione della costruzione, negli anni ’70”, “incongruenza superata dal collaudo e dalle relative prove di carico sulla trave installata”, mentre “non vi e’ nessun riferimento alla staticita’ del ponte, la cui sicurezza e’ sempre stata confermata”, né c’è mai stata volonta’ di omettere informazioni. La sede barese Aspi “ritiene opportuno chiarire che si tratta evidentemente di frammenti estrapolati da un confronto piu’ articolato tra committente e fornitore” omettendo però di specificare che entrambi, ovvero Autostrade per l’Italia e Spea fanno parte del Gruppo Atlantia.



Il ponticello Paolillo sull’A16 Napoli-Canosa sull’omonimo torrente

«I contenuti delle intercettazioni – da valutare alla luce dei fatti e delle circostanziate evidenze gia’ rappresentate al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti nella corrispondenza intercorsa con la Direzione di Tronco sul caso in questione – non delineano la volonta’ di omettere informazioni rilevanti per la sicurezza del ponticello, ma solo l’opportunita’ di esporre in un modo meno soggetto a possibili fuorvianti interpretazioni un’apparente discrepanza rilevata tra i documenti di costruzione (risalenti agli anni ’70)» aggiunge la Direzione di Tronco.

Una dichiarazione apparentemente coerente che non basta però a confutare le prove documentali e le sconcertanti intercettazioni raccolte dalla Finanza in quasi un anno di indagini sui report manipolati per il profitto ad ogni costo. Anche a spese della vita degli ignari automobilisti.


Fabio Giuseppe Carlo Carisio
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LITURGIA DEL GIORNO

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Messa del Giorno
SS. CORNELIO PAPA E CIPRIANO VESCOVO, MEMORIA
Grandezza Testo A A A
Colore Liturgico Rosso

Antifona

La salvezza dei giusti viene dal Signore;
egli è loro difesa nel tempo della prova. (Sal 36,39)

Colletta

O Dio, che hai dato al tuo popolo
i santi Cornelio e Cipriano,
pastori generosi e martiri intrepidi,
con il loro aiuto rendici forti e perseveranti nella fede,
per collaborare assiduamente all’unità della Chiesa.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

Prima LetturaSi facciano preghiere per tutti gli uomini a Dio, il quale vuole che tutti gli uomini sono salvati.

Dalla prima lettera d San Paolo apostolo a Timoteo
1Tm 2,1-8

Figlio mio, raccomando, prima di tutto, che si facciano domande, suppliche, preghiere e ringraziamenti per tutti gli uomini, per i re e per tutti quelli che stanno al potere, perché possiamo condurre una vita calma e tranquilla, dignitosa e dedicata a Dio. Questa è cosa bella e gradita al cospetto di Dio, nostro salvatore, il quale vuole che tutti gli uomini siano salvati e giungano alla conoscenza della verità.
Uno solo, infatti, è Dio e uno solo anche il mediatore fra Dio e gli uomini, l'uomo Cristo Gesù, che ha dato se stesso in riscatto per tutti. Questa testimonianza egli l'ha data nei tempi stabiliti, e di essa io sono stato fatto messaggero e apostolo - dico la verità, non mentisco –, maestro dei pagani nella fede e nella verità.
Voglio dunque che in ogni luogo gli uomini preghino, alzando al cielo mani pure, senza collera e senza contese.

Parola di Dio.


Salmo Responsoriale
Dal Sal 27 (28)R. Sia benedetto il Signore, che ha dato ascolto alla voce della mia supplica.

Ascolta la voce della mia supplica,
quando a te grido aiuto,
quando alzo le mie mani
verso il tuo santo tempio. R.

Il Signore è mia forza e mio scudo,
in lui ha confidato il mio cuore.
Mi ha dato aiuto: esulta il mio cuore,
con il mio canto voglio rendergli grazie. R.

Forza è il Signore per il suo popolo,
rifugio di salvezza per il suo consacrato.
Salva il tuo popolo e benedici la tua eredità,
sii loro pastore e sostegno per sempre. R.

Acclamazione al Vangelo

Alleluia, alleluia.

Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito;
chiunque crede in lui ha la vita eterna. (Cfr. Gv 3,16)

Alleluia.


VangeloNeanche in Israele ho trovato una fede così grande.


Dal Vangelo secondo Luca
Lc 7,1-10

In quel tempo, Gesù, quando ebbe terminato di rivolgere tutte le sue parole al popolo che stava in ascolto, entrò in Cafàrnao.
Il servo di un centurione era ammalato e stava per morire. Il centurione l'aveva molto caro. Perciò, avendo udito parlare di Gesù, gli mandò alcuni anziani dei Giudei a pregarlo di venire e di salvare il suo servo. Costoro, giunti da Gesù, lo supplicavano con insistenza: «Egli merita che tu gli conceda quello che chiede - dicevano –, perché ama il nostro popolo ed è stato lui a costruirci la sinagoga».
Gesù si incamminò con loro. Non era ormai molto distante dalla casa, quando il centurione mandò alcuni amici a dirgli: «Signore, non disturbarti! Io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto; per questo io stesso non mi sono ritenuto degno di venire da te; ma di' una parola e il mio servo sarà guarito. Anch'io infatti sono nella condizione di subalterno e ho dei soldati sotto di me e dico a uno: "Va'!", ed egli va; e a un altro: "Vieni!", ed egli viene; e al mio servo: "Fa' questo!", ed egli lo fa».
All'udire questo, Gesù lo ammirò e, volgendosi alla folla che lo seguiva, disse: «Io vi dico che neanche in Israele ho trovato una fede così grande!». E gli inviati, quando tornarono a casa, trovarono il servo guarito.

Parola del Signore.



Sulle offerte

Accetta, Signore, l’offerta che ti presentiamo
nel ricordo dei santi Cornelio e Cipriano,
e donaci la forza meravigliosa,
che nell’ora della prova essi attinsero dal tuo sacrificio.
Per Cristo nostro Signore.

Antifona alla comunione

Se moriamo con Cristo, vivremo anche con lui;
se con lui perseveriamo
con lui anche regneremo. (2Tm 2,11-12)


Dopo la comunione

La partecipazione a questi santi misteri, Signore,
ci comunichi il tuo Spirito di fortezza,
perché sull’esempio dei martiri Cornelio e Cipriano
possiamo rendere testimonianza alla verità del Vangelo.
Per Cristo nostro Signore.

domenica 15 settembre 2019

LITURGIA DEL GIORNO

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Messa del Giorno
XXIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – ANNO C
Grandezza Testo A A A
Colore Liturgico Verde

Antifona

Da’, o Signore, la pace a coloro che sperano in te;
i tuoi profeti siano trovati degni di fede;
ascolta la preghiera dei tuoi fedeli
e del tuo popolo, Israele. (Cfr. Sir 36,15-16)


Colletta

O Dio, che hai creato e governi l’universo,
fa’ che sperimentiamo la potenza della tua misericordia,
per dedicarci con tutte le forze al tuo servizio.
Per il nostro Signore Gesù Cristo…

Oppure:

O Dio, che per la preghiera del tuo servo Mosé
non abbandonasti il popolo ostinato nel rifiuto del tuo amore,
concedi alla tua Chiesa per i meriti del tuo Figlio,
che intercede sempre per noi,
di far festa insieme agli angeli
anche per un solo peccatore che si converte.
Egli è Dio, e vive e regna con te...


Prima LetturaIl Signore si penti del male che aveva minacciato di fare al suo popolo.

Dal libro dell'Esòdo
Es 32,7-11.13-14

In quei giorni, il Signore disse a Mosè: «Va’, scendi, perché il tuo popolo, che hai fatto uscire dalla terra d’Egitto, si è pervertito. Non hanno tardato ad allontanarsi dalla via che io avevo loro indicato! Si sono fatti un vitello di metallo fuso, poi gli si sono prostrati dinanzi, gli hanno offerto sacrifici e hanno detto: “Ecco il tuo Dio, Israele, colui che ti ha fatto uscire dalla terra d’Egitto”».

Il Signore disse inoltre a Mosè: «Ho osservato questo popolo: ecco, è un popolo dalla dura cervice. Ora lascia che la mia ira si accenda contro di loro e li divori. Di te invece farò una grande nazione».

Mosè allora supplicò il Signore, suo Dio, e disse: «Perché, Signore, si accenderà la tua ira contro il tuo popolo, che hai fatto uscire dalla terra d’Egitto con grande forza e con mano potente? Ricòrdati di Abramo, di Isacco, di Israele, tuoi servi, ai quali hai giurato per te stesso e hai detto: “Renderò la vostra posterità numerosa come le stelle del cielo, e tutta questa terra, di cui ho parlato, la darò ai tuoi discendenti e la possederanno per sempre”».

Il Signore si pentì del male che aveva minacciato di fare al suo popolo.

Parola di Dio


Salmo Responsoriale
Dal Salmo 50 (51)R. Ricordati di me, Signore, nel tuo amore.

Pietà di me, o Dio, nel tuo amore;
nella tua grande misericordia
cancella la mia iniquità.
Lavami tutto dalla mia colpa,
dal mio peccato rendimi puro. R.

Crea in me, o Dio, un cuore puro,
rinnova in me uno spirito saldo.
Non scacciarmi dalla tua presenza
e non privarmi del tuo santo spirito. R.

Signore, apri le mie labbra
e la mia bocca proclami la tua lode.
Uno spirito contrito è sacrificio a Dio;
un cuore contrito e affranto tu, o Dio, non disprezzi. R.


Seconda LetturaCristo è venuto per salvare i peccatori.Dalla prima lettera di san Paolo apostolo a Timòteo
1 Tm 1,12-17

Figlio mio, rendo grazie a colui che mi ha reso forte, Cristo Gesù Signore nostro, perché mi ha giudicato degno di fiducia mettendo al suo servizio me, che prima ero un bestemmiatore, un persecutore e un violento. Ma mi è stata usata misericordia, perché agivo per ignoranza, lontano dalla fede, e così la grazia del Signore nostro ha sovrabbondato insieme alla fede e alla carità che è in Cristo Gesù.

Questa parola è degna di fede e di essere accolta da tutti: Cristo Gesù è venuto nel mondo per salvare i peccatori, il primo dei quali sono io. Ma appunto per questo ho ottenuto misericordia, perché Cristo Gesù ha voluto in me, per primo, dimostrare tutta quanta la sua magnanimità, e io fossi di esempio a quelli che avrebbero creduto in lui per avere la vita eterna.

Al Re dei secoli, incorruttibile, invisibile e unico Dio, onore e gloria nei secoli dei secoli. Amen.

Parola di Dio


Acclamazione al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Dio ha riconciliato a sé il mondo in Cristo,
affidando a noi la parola della riconciliazione. (Cfr. 2Cor 5,18)

Alleluia.

VangeloCi sarà gioia in cielo per un solo peccatore che si converte.


Dal Vangelo secondo Luca
Lc 15,1-32

In quel tempo, si avvicinavano a Gesù tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano dicendo: «Costui accoglie i peccatori e mangia con loro».

Ed egli disse loro questa parabola: «Chi di voi, se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va in cerca di quella perduta, finché non la trova? Quando l’ha trovata, pieno di gioia se la carica sulle spalle, va a casa, chiama gli amici e i vicini, e dice loro: “Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora, quella che si era perduta”. Io vi dico: così vi sarà gioia nel cielo per un solo peccatore che si converte, più che per novantanove giusti i quali non hanno bisogno di conversione.

Oppure, quale donna, se ha dieci monete e ne perde una, non accende la lampada e spazza la casa e cerca accuratamente finché non la trova? E dopo averla trovata, chiama le amiche e le vicine, e dice: “Rallegratevi con me, perché ho trovato la moneta che avevo perduto”. Così, io vi dico, vi è gioia davanti agli angeli di Dio per un solo peccatore che si converte».

Disse ancora: «Un uomo aveva due figli. Il più giovane dei due disse al padre: “Padre, dammi la parte di patrimonio che mi spetta”. Ed egli divise tra loro le sue sostanze. Pochi giorni dopo, il figlio più giovane, raccolte tutte le sue cose, partì per un paese lontano e là sperperò il suo patrimonio vivendo in modo dissoluto. Quando ebbe speso tutto, sopraggiunse in quel paese una grande carestia ed egli cominciò a trovarsi nel bisogno. Allora andò a mettersi al servizio di uno degli abitanti di quella regione, che lo mandò nei suoi campi a pascolare i porci. Avrebbe voluto saziarsi con le carrube di cui si nutrivano i porci; ma nessuno gli dava nulla. Allora ritornò in sé e disse: “Quanti salariati di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame! Mi alzerò, andrò da mio padre e gli dirò: Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi salariati”. Si alzò e tornò da suo padre.

Quando era ancora lontano, suo padre lo vide, ebbe compassione, gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò. Il figlio gli disse: “Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio”. Ma il padre disse ai servi: “Presto, portate qui il vestito più bello e fateglielo indossare, mettetegli l’anello al dito e i sandali ai piedi. Prendete il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato”. E cominciarono a far festa.

Il figlio maggiore si trovava nei campi. Al ritorno, quando fu vicino a casa, udì la musica e le danze; chiamò uno dei servi e gli domandò che cosa fosse tutto questo. Quello gli rispose: “Tuo fratello è qui e tuo padre ha fatto ammazzare il vitello grasso, perché lo ha riavuto sano e salvo”. Egli si indignò, e non voleva entrare. Suo padre allora uscì a supplicarlo. Ma egli rispose a suo padre: “Ecco, io ti servo da tanti anni e non ho mai disobbedito a un tuo comando, e tu non mi hai mai dato un capretto per far festa con i miei amici. Ma ora che è tornato questo tuo figlio, il quale ha divorato le tue sostanze con le prostitute, per lui hai ammazzato il vitello grasso”. Gli rispose il padre: “Figlio, tu sei sempre con me e tutto ciò che è mio è tuo; ma bisognava far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato”».

Parola del Signore

Oppure forma breve: Lc 15,1-10
Ci sarà gioia in cielo
per un solo peccatore che si converte.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 15,1-10)

In quel tempo, si avvicinavano a Gesù tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano dicendo: «Costui accoglie i peccatori e mangia con loro».

Ed egli disse loro questa parabola: «Chi di voi, se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va in cerca di quella perduta, finché non la trova? Quando l’ha trovata, pieno di gioia se la carica sulle spalle, va a casa, chiama gli amici e i vicini, e dice loro: “Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora, quella che si era perduta”. Io vi dico: così vi sarà gioia nel cielo per un solo peccatore che si converte, più che per novantanove giusti i quali non hanno bisogno di conversione.

Oppure, quale donna, se ha dieci monete e ne perde una, non accende la lampada e spazza la casa e cerca accuratamente finché non la trova? E dopo averla trovata, chiama le amiche e le vicine, e dice: “Rallegratevi con me, perché ho trovato la moneta che avevo perduto”. Così, io vi dico, vi è gioia davanti agli angeli di Dio per un solo peccatore che si converte».

Parola del Signore


Sulle offerte

Accogli con bontà, Signore,
i doni e le preghiere del tuo popolo,
e ciò che ognuno offre in tuo onore
giovi alla salvezza di tutti.
Per Cristo nostro Signore.


Antifona alla comunione

Quanto è preziosa la tua misericordia, o Dio!
Gli uomini si rifugiano all’ombra delle tue ali. (Sal 35,8)

Oppure:

Il calice della benedizione che noi benediciamo
è comunione con il sangue di Cristo;
e il pane che spezziamo è comunione con il corpo di Cristo. (Cfr 1Cor 10,16)

* C
«Facciamo festa, perché mio figlio era morto
ed è tornato in vita, era perduto
ed è stato ritrovato». (Lc 15,24)


Dopo la comunione

La potenza di questo sacramento, o Padre,
ci pervada corpo e anima,
perché non prevalga in noi il nostro sentimento,
ma l’azione del tuo Santo Spirito.
Per Cristo nostro Signore.