venerdì 19 luglio 2019

Profeti e profezie poco note



Si chiamava Matè Sego ed era nato nel 1901. Non è mai andato a scuola, non sapeva né leggere nè scrivere. Lavorava un piccolo pezzetto di terra, dormiva per terra, non aveva nè acqua nè elettricità e beveva tanta grappa. Era un uomo benvoluto da tanti nel villaggio di Bijakovici, sempre sorridente e scherzoso. Abitava ai piedi del monte delle apparizioni Pobrodo. Un giorno Matè iniziò a raccontare: “Un giorno, ci sarà una grande scala dietro alla mia casa, con tanti gradini quanti sono i giorni dell’anno. Medjugorje sarà molto importante, la gente verrà qui da tutti gli angoli del mondo. Verranno a pregare. La chiesa non sarà piccola come adesso, ma molto più grande e piena di persone. Non potrà contenere tutti quelli che verranno. Quando si minerà la chiesa della mia infanzia, io quel giorno morirò. Ci saranno molte strade, molte costruzioni, molto più grandi delle nostre piccole casette che abbiamo adesso. Certe costruzioni saranno immense. ”A quel punto del racconto Matè Sego si rattrista e dice “I nostri venderanno le loro terre agli stranieri che ci costruiranno sopra. Sul mio monte ci sarà cosi tanta gente che non potrete dormire la notte.”



A quel punto gli amici di Matè se la ridevano e gli chiedevano se avesse bevuto troppa grappa. Ma Matè continua: “Non perdete le vostre tradizioni pregate Dio per tutti e per voi stessi. Ci sarà una sorgente qui, una sorgente che darà molta acqua, talmente tanta acqua che ci sarà un lago qui e i nostri avranno delle barche e le ormeggeranno a una grossa roccia”. San Paolo ci raccomanda di aspirare ai doni spirituali soprattutto a quello della profezia, ma dichiarava anche “imperfetta è la nostra profezia”. Il vero di tutto questo è che la vecchia chiesa esisteva ancora, era stata danneggiata da un terremoto, tanto che il campanile era crollato. Nel 1978 questa chiesa fu minata e rasa al suolo e si trovava circa a 300 metri dalla Chiesa di San Giacomo, vicino la scuola, e Matè ci lasciò esattamente quel giorno. Quindi qualche anno prima dell’inizio delle apparizioni. La chiesa attuale è stata aperta e benedetta nel 1969.


LA PROFEZIA DI HEZRA

Una profezia poco conosciuta che inizia con una visione di sommosse in Italia, poi proseguendo tocca toni da fantascienza.


Vale la pena di prenderla in considerazione. 


La profezia di Hezra

La notte del 10 ottobre Bruno nel sogno incontra una Entità maestosa.


Non è “K” e neppure il vecchio saggio del quale ne disegnò il volto.


Questa nuova Entità gli dice sempre e soltanto: Hezra, Hezra, Hezra.



Si sveglia, si riaddormenta e di nuovo sente la voce.


Questo accade per ben tre volte.



La notte dell’undici ottobre nuovamente l’incontro con Hezra.


Si sveglia e risente la voce da sveglio, in chiaroudienza.


Bruno è molto impressionato.



Cerca il contatto con “K” e decide di prendere degli appunti.


“”Ore 11,30 ho tentato invano di mettermi in contatto con “K”.


Si rifiuta di parlarmi, perché?


E chi è Hezra? Stanotte ho risentito la sua voce, in sogno e da sveglio. 12 ottobre, ore 14,45 circa (sempre dagli appunti di Bruno).


Prima “K” non vuole parlarmi, poi ”una forza irresistibile” mi spinge a scrivere questa frase: “Hezra dice” e infine la stessa Forza mi costringe a buttare un fiume di parole senza darmi la possibilità di riflettere, di reagire. So che chiunque penserebbe ad invenzione, a pura fantasia, ma devo dire che non è così.


Ciò che ho scritto mi ha sorpreso e colpito profondamente.


Sono profezie dettate da una Forza che credo superiore a quella di K, non come purezza ma come potenza.


Questa Forza, non ho dubbi, si chiama HEZRA.


Chi Hezra sia ancora non so e, francamente ne ho paura.


Comunque, mentre scrivevo ero cosciente e potevo seguire con la mente ogni parola, o quasi. Ciò a un certo punto mi ha spinto a lottare per smettere, anche perché quanto scrivevo mi sembrava idiozia, fino al punto che ho volutamente interrotto alla parola “sarà”, dopo ben otto pagine, se no chissà quanto avrei ancora scritto.


Rileggendo ho notato che man mano che si va avanti diventa tutta fantascienza da due soldi, me ne rendo conto, ma non posso farci niente, ne ho intenzione di strappare i fogli.


Dentro di me so che la “Forza” è autentica e che quindi, anche le profezie lo sono.


Chi ci crederà?


Non importa.


Ciò che importa e che questo Hezra mi lasci in pace e che K si faccia vivo.

Hezra dice: 

L’obelisco di piazza San Pietro cadrà e si spezzerà in sette parti.


Ciò avverrà nel primo dei sette giorni delle sommosse e sarà una mano d’uomo che causerà il disastro.


Per sette giorni il caos regnerà nella città eterna e tutti avranno un gran da fare.


Le chiese resteranno chiuse al culto per tutto il tempo e più di una conoscerà il saccheggio e la devastazione.


L’esercito infine ristabilirà l’ordine.


L’uomo responsabile verrà incatenato e di lui si dirà che è pazzo.


Sarà un vecchio giovane senza nazionalità e identità, ma di molto sapere ed egli stesso si fingerà pazzo.


Eviterà il linciaggio, ma avrà triste sorte.


Ciò avverrà nei primi quindici anni del secolo a venire. 


(la profezia è del 1972. Quindi: 2000-2015 n.d.r.) 


Il capo della chiesa sarà preso al collo e al petto e cadrà con gli occhi al cielo.


Un altro si dimetterà dopo un attentato e ciò causerà la disfatta.


Ciò avverrà nel secondo decennio del secolo, quando il mondo minacciato vedrà capi di stato succedersi rapidamente in una crisi paurosa nelle quattro direzioni. (il secondo decennio del secolo: dal 2010 al 2020, chiaro anche il riferimento ad una paurosa crisi economica n.d.r)


E i crimini saranno il marchio del secolo.

E l’oriente minaccerà morte e distruzione all’occidente e i perseguitati d’oriente perseguiteranno e incendieranno e nell’oriente ci sarà un solo capo.

…e il capo d’oriente sarà un leone dalla folta criniera che ruggirà tre volte prima di muovere le truppe. 


Gli umili saranno la sesta flotta, dappertutto nel mondo.


E il profeta nero rivendicherà gli oppressi.


E il profeta rosso abbatterà la dittatura insanguinata.


E l’uomo dagli occhi a mandorla verrà trafitto nel suo letto con gran pericolo per tutti.


E gli uomini impazziranno.


E le donne partoriranno mostri e abortiranno.


La Germania verrà calpestata da due paia di scarpe ferrate.


E Francia e Italia si uniranno in un sol grido mentre il cielo si oscurerà e l’oscurità sarà falciata dal fuoco.


L’arena di Spagna vedrà uomini contro uomini e il rosso sarà il sangue dei caduti. 

E l’America si scatenerà.

E poi ci sarà il Terrore dell’atomica perché gli interpreti non troveranno più parole da tradurre con parole.

Ciò avverrà alla fine del secolo.

Il suicidio di un grande farà clamore ovunque.

I fuochi crepiteranno per le strade della bussola.

Ma l’arma più terribile sarà ancora il pensiero.

Poi ogni giovane verrà chiamato al dovere e ogni giovane si rifiuterà di rispondere.

E ancora i fucili crepiteranno per le strade della bussola.

E il mondo sarà in preda al disordine e alla paura.

Finché una nazione non farà atto di sottomissione.

Allora il responsabile della nazione verrà trafitto dai fanatici, ma i fanatici verranno soppressi dagli umili.

Le sirene infine cesseranno di ululare e la gente comincerà ad acquistare sicurezza.

E verrà l’inverno nero.

E le vie e le case si allagheranno.

E il vento spazzerà via le case e le genti.

E la morte falcerà ancora e ovunque.

E SARA’ LA LUCE.

Tornerà il sereno e sarà il secolo nuovo del duemila che vedrà gli umili regnare nella pace.

E il mondo conoscerà la vita fuori di esso.

E un nuovo pianeta verrà alla luce.

E il passato e il futuro marceranno all’unisono col presente.

E il pensiero dell’uomo varcherà lontane frontiere dell’invisibile.

E la terra offrirà tesori sepolti ai sapienti.

E l’uomo costruirà il suo simile in metallo.

E le ruote cederanno il posto all’aria.

E ci saranno le trasmutazioni.

E l’uomo avrà la luce.

E l’oro conoscerà il declino.

E il papa avrà la pelle nera e la chiesa aprirà al mondo le sue biblioteche.

E tutte le religioni si fonderanno in una che si chiamerà ETERNA, e non sarà identificabile con alcuna delle attuali.

E la fine del primo secolo del duemila vedrà l’uomo fare passi da gigante e tutto il mondo ne beneficerà.

E non ci sarà più fame né guerre.

Le barriere verranno demolite e le nazioni diverranno amiche e compagne.


E i prodigi incalzeranno il bene.


E ognuno sarà cosciente.


L’ordine sarà in ognuno degli uomini.


Dio sarà in ognuno degli uomini.


Ciò sarà per tre generazioni.


MA IL FALCO SI LIBRERÀ


in otto voli sui quattro cieli del mondo.


E sarà l’inizio del secondo secolo del duemila.


E i quattro punti del mondo tremeranno.


E i saggi non verranno ascoltati.


E il sole verrà nascosto.


E i grandi discuteranno febbrilmente.


E un disco luminoso sostituirà il sole per lungo tempo.


E ospiti crudeli faranno prodigi dimostrativi.


E il terrore germoglierà di colpo.


E le piogge e il vento saranno comandati.


E i palazzi si dissolveranno in una luce distruttiva.


E un grande verrà rubato alla terra.


E un ospite verrà massacrato dalla folla atterrita.


E una cittadina per ogni nazione verrà distrutta per monito.


E i suicidi non si conteranno.


E l’uomo scoprirà l’atomo nell’atomo.


E la guerra verrà dichiarata.


E l’arma s’involerà durante le false trattative.


E Dio verrà abbandonato ancora.


E i cieli verranno falciati dalla distruzione terribile.


E L’UOMO IN SETTE GIORNI SARÀ SCOMPARSO.


Ciò avverrà nei primi quindici anni del secondo secolo del duemila.


E il resto del mondo sarà sterilità e desolazione e cataclismi.


E il grande rapito si darà la morte e il suo corpo verrà chiuso nel metallo e messo a girare attorno alla terra in fiamme.


E il suo corpo resterà fino a DUE MILIONI DI ANNI.


Fino a quando una nuova e migliore umanità non lo raccoglierà dallo spazio.


Sarà l’umanità dalle proporzioni ciclopiche in possesso della scienza del profondo a far opera di raccolta.


L’umanità che avrà vinto la morte e la materia.


E sarà l’umanità che vedrà oltre l’orizzonte.


Sarà l’umanità che non si estingue se non nell’equilibrio e per l’equilibrio.


E sarà l’umanità che dirà del grande rapito due milioni di anni prima:


“ECCO L’INFANZIA DELL’UOMO!”


E sarà…….


Il mondo oggi presenta tutte le motivazioni e le circostanze perché quanto profetizzato possa accadere.


Dissidi, incomprensioni, razzismo, prevaricazioni, potere, violenza, guerre, oggi più di ieri, al di la di ogni tentativo di riscatto della scienza, della medicina, della tecnologia, del progresso, dimostrano l’immaturità dell'uomo in conflitto più che mai con se stesso e con il suo simile, e se si aggiunge la ribellione della “terra” dall’uomo manomessa e violentata, avverrà che il fohat delle qualità generatrici non libererà il fohat delle qualità da generare si che la profezia di Hezra non sarà l’ammonimento della gloria di lunga vista ma l’apocalittica conseguenza di una umanità cieca guidata da ciechi.

A ben leggerla, nella prima parte, questa profezia (Io vedrei Barak Omana il profeta nero, e voi?) dirà agli studiosi di politica mondiale dopo aver tradotto parole e simboli, dopo aver individuato volti e circostanze, tempi e luoghi, che presto questo futuro potrebbe cessare di essere tale. Siamo ancora in tempo, anzi, è l’ora per il “cambiamento di tendenza”.

LE PROFEZIE DI ALOIS IRLMAIER – Prima Parte Le profezie di Irlmaier sono incredibili per la loro chiarezza (rispetto al linguaggio molto più criptico generalmente presente nei vaticini) e per la loro concordanza a quella che ho definito la timeline delle profezie (ovvero la storia ricavata da tutte le profezie prese in esame).


Ritroveremo tantissimi “Eventi Chiave” già esaminati in questo blog. Prima di iniziare specifico che in rete ho trovato una traduzione dall’inglese delle profezie e l’ho ritenuta pessima, per cui ho ritradotto il tutto (sempre dalla versione in inglese). Direi che il risultato è piuttosto fedele, se trovate imprecisioni, fatemi sapere…


Ma cominciamo con una piccola biografia:


Alois Irlmaier (1894-1959), nacque in Bavaria e fin dalla più tenera età mostrò segni di doti paranormali, tra le quali quella di trovare acqua nel sottosuolo.


Dopo la Prima Guerra Mondiale cominciò a ricevere dei riconoscimenti per le sue doti percettive e divenne famoso come rabdomante e chiaroveggente.


Da fonti trovate nella sua biografia su Wikipedia in lingua tedesca, sembra che durante la Seconda Guerra Mondiale abbia partecipato ad alcune operazioni con indagini su persone scomparse e su diversi crimini.


Nel 1947 venne accusato dal Tribunale Distrettuale di “esercizio abusivo della pratica di chiaroveggenza”, ma venne poi assolto a causa di dimostrazioni che attestavano la veridicità delle sue affermazioni.


Pare che abbia previsto anche la propria morte (ma questo nella biografia di un chiaroveggente è quasi un cliché…)


Queste, in linea di massima, le informazioni che ho trovato su questo veggente.


Adesso passiamo alle cose interessanti:


Irlmaier vede un periodo di pace poi lo scoppiare di una grande guerra in Medio Oriente:


“…Una nuova guerra in Medio Oriente scoppia improvvisamente, le grandi forze navali si affacciano ostili nel Mediterraneo – la situazione è tesa. Ma la scintilla effettiva è accesa nei Balcani…”


“… vedo “qualcuno di grosso” cadere, un pugnale insanguinato giace accanto a lui – quindi l’impatto (di cui parlo, N.d.r.) è al momento della caduta a terra. …”


“Due uomini uccidono un terzo di alto livello. Sono stati pagati da altra gente. …”


“Si è verificato il terzo assassinio. Di conseguenza comincia la guerra…”


La visione dell’inizio della guerra a seguito di un omicidio è presente anche nelle profezie della Madonna di Anguera:


Quando il leader di una grande nazione subirà un attentato. Il pericolo di una III guerra sta divenendo reale


… e nelle profezie di Papa Giovanni XXIII:


Grande lampo a Oriente (Atomica? N.d.r.). Non ne udrete il tuono, anch’esso sarà improvviso.


Questo accadrà quando a Oriente sarà morto un capo e a Occidente sarà ucciso un capo. 


Prosegue il veggente:


“Un assassino è un piccolo uomo nero, l’altro un poco più alto, con capelli dal colore chiaro…”


“Penso, sarà nei Balcani, ma non posso dirlo esattamente. …”


Di nuovo cita i Balcani, ma non è sicuro. La guerra scoppia in Medio Oriente, ma secondo il profeta la diatriba nasce per qualcosa nei Balcani.


“L’anno prima della guerra sarà un anno fruttuoso con molta frutta e grano.”


Questa appare un’incongruenza rispetto ad altre profezie che evidenziano la crisi economica e la confusione politica e sociale prima del conflitto.


Una spiegazione potrebbe essere un semplice riferimento del profeta al reale raccolto della terra che, grazie ai nostri mezzi di produzione, è sempre copioso soprattutto rispetto all’epoca in cui queste profezie nascono (c’è da sfamare anche molta più gente…). Per cui una visione di tali raccolti potrebbe aver fatto dire al profeta quella frase.


Ad esempio, in una profezia di Rasputin leggiamo di scarsità e abbondanza nella stessa frase… leggendo però, tutto appare chiaro…


Il cibo, in questo tempo, sarà sempre più scarso, perché tutto sarà un veleno. I granai saranno pieni, le fontane daranno acqua fresca, le piante daranno frutti; ma chi mangerà quel grano e chi berrà quell’acqua, morirà;


Il profeta si riferisce all’avvelenamento del cibo causato da tutte quelle sostanze di quest’epoca moderna che ben conosciamo e che a volte creano dei “casi” che vanno a finire nelle prime pagine dei giornali.


Proseguiamo con l’analisi:


“Dopo l’assassinio del terzo uomo avvenuto di notte. … Vedo abbastanza chiaramente tre numeri, due otto e un nove. Ma non so quello che vuol dire e non posso determinare un tempo. La guerra inizia all’alba. Lui (è riferito ad una persona, forse un capo di stato. N.d.r.)arriva rapidamente.


“I coltivatori sono seduti nei pub con le carte da gioco, quando soldati stranieri guardano attraverso le finestre e le porte. Scuro un esercito arriva dall’est, ma tutto si verifica molto rapidamente. Io vedo un tre, ma non so se vuole dire tre giorni o tre settimane. Viene dalla città d’oro. All’inizio s’insinuano dal mare aperto nel nordovest fino ai confini con la Svizzera. Fino a Ratisbona non esistono più ponti per attraversare il Danubio, loro non vengono da sud del mare.


La Città d’Oro: si riferisce per caso a Praga, capitale della Repubblica Ceca?


La Città d’Oro è nominata anche nelle profezie di Papa Giovanni XXIII.


Ecco il passo dalle profezie di Papa Giovanni XXIII:


Alessandria è la terra del Concilio del mondo e qui si abbraccia chi crede nell’uomo. Cristo è uomo perché Dio. Ci si prepara alla grande lotta dello spirito contro chi lo nega. Tu, Marcus, nulla potrai da lontano e non saprai dividere, il tuo coltello è sottile, ma troppo affilato. La luce dell’incontro di pace riverbera, lo riconosce, lo spezza.


Israel che trovi in questi giorni nuova terra attorno alla città dai tetti d’oro. È tempo di lavare il sangue dei tuoi figli. Israel accorre alla città e la salva. Finalmente la stella ha sei punte. L’uomo solo sulle rive della Newa (su wiki cercate Neva, un fiume russo. N.d.r.) parla al mondo e si uccide. Dio avrà pietà di lui, che lo creò per quel momento. Queste parole saranno raccolte, saranno rosario.


E altri vicino alla Newa uccideranno. Oggi dal fiume finalmente illeso esce il corpo mai ritrovato del monaco santo. E i suoi figli segreti pregando nell’arca si conteranno. Guarderanno alla città dai tetti d’oro e il loro profeta morto nella Newa, l’ultima parola sulle labbra, sarà ascoltato ovunque rossa si è fatta la bandiera.


Da questo passo delle profezie di Papa Giovanni XXIII si evince questo:


Siamo negli Ultimi Tempi, c’è la lotta tra chi afferma lo spirito e chi lo nega.


La Città d’Oro è invasa (dai Russi? N.d.r.). Israele (che fa parte della coalizione occidentale) interviene e la salva.


Viene ritrovato il corpo di Rasputin, o forse è una metafora… viene ritrovato il suo Vero insegnamento esoterico e la sua figura viene ristabilita.


Il riferimento all’uomo che si uccide è un flash back su Rasputin? Dalla sua biografia ufficiale risulta essere stato ucciso.


Però le parole della profezia avrebbero un senso… cita la Neva, dove si dice che il suo corpo fu gettato e poi dice che fu creato per quel momento, per profetizzare sul futuro, e le sue parole saranno raccolte.


I figli dello Spirito, che comprendono gli insegnamenti del monaco russo, sono pochissimi e pregano nell’Arca (simbolo di rifugio durante il castigo divino).


La profezia termina con ovunque rossa si è fatta la bandiera.


I Russi dilagano ovunque…





MESSAGGIO DI SAN MICHELE ARCANGELO A LUZ DE MARIA 15 LUGLIO 2019

 MESSAGGIO DI SAN MICHELE ARCANGELO 
A LUZ DE MARIA
15 LUGLIO 2019


Amato Popolo di Dio:

RICEVETE L’AMORE DEL NOSTRO E VOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO E DELLA NOSTRA E VOSTRA MADRE SANTISSIMA E 
REGINA DEI CIELI E DELLA TERRA.

Con il desiderio che questa generazione riconosca ed adori il suo Signore e suo Dio e sia una cosa sola con la Trinità Sacrosanta, io vengo inviato perché l’umanità si è perduta in correnti che non appartengono al Nostro Re e Signore Gesù Cristo, correnti che non stanno solo circolando sulla terra e tra le anime, ma le hanno penetrate molto profondamente.

Questo non è il momento in cui la Chiesa del vostro Re e Signore Gesù Cristo deve sbandarsi, perché è il momento che satana stava aspettando per penetrare nel Popolo di Dio e portarsi via il maggior numero possibile di anime.

La confusione non si è fatta attendere, viene diffusa a partire dalle case, dall’interno della Chiesa, nei grandi e nei minimi dettagli della vita e gli angeli del male non perdono nemmeno un istante per aumentare il loro bottino.

Questa è la generazione che proverà il grandioso atto di Misericordia Divina: L’AVVERTIMENTO (1) accompagnato dall’evento che vi ho descritto in precedenti rivelazioni (un evento cosmico), durante il quale nessuna anima potrà impedire che si esamini da sé stessa, tutte le anime verranno indotte ad esaminarsi, così come le api vengono indotte verso il miele.

Amati del Dio Uno e Trino, mantenete il contatto con il nostro Re e Signore Gesù Cristo, cosicché non veniate indotti ad allontanarvi e a claudicare. 
La pressione che il male esercita sull’uomo non è solo attraverso quello che l’uomo riceve dall’esterno, ma avviene anche a livello personale, in quanto agisce sulla vostra psiche e quindi vi inasprisce il cuore ed i sentimenti e soprattutto trasforma il vostro cuore in un cuore indurito, che vede solo il male.

In questo momento gli esseri umani vengono tentati in continuazione, senza sosta, perfino attraverso i sogni, per fare in modo che al risveglio riprendano gli stracci dei quali si erano liberati e che avevano cambiati con abiti nuovi e con una nuova vita nell’Amore di Cristo.

PER AMARE IL VOSTRO RE, NONÈ INDISPENSABILE L’INTELLETTO, MA UN CUORE DI CARNE ED UNA PERSONA UMILE (Cfr. Sal 50,19) NELLA QUALE BRILLINO LA COMPRENSIONE E LA CARITÀ NEI CONFRONTI DEI PROPRI FRATELLI.

Una persona individualista ed impositiva, è terreno fertile per lo sviluppo del male, perché porta gli altri a comportarsi e ad agire nello sconcerto ed in sottomissione, per questo i paesi si sono trasformati in campi di battaglia spirituale, non c'è oramai comunione tra i fratelli, bensì linee di pensiero ben marcate, definite e differenti.

Figli di Dio, non dovete separarvi dalla Vera Dottrina, questo è il momento della GRANDE VERITÀ in cui le pecore devono saper ascoltare la Voce del loro Pastore, altrimenti verranno portate nell’abisso. (Cfr. Gv 10,2-5)

La qualità che distingue in questo momento di tenebre i figli di Dio è l’umiltà, che porta ovunque al perdono tra fratelli e principalmente nella famiglia, cosicché non si venga invasi dalla superbia.

Figli di Dio, allertate i vostri fratelli riguardo all’Avvertimento, è vicino, così come del fatto che è iniziata la purificazione dell’umanità.

UN'ALTRA GOCCIA DELLA COPPA DEL PADRE ETERNO È STATA VERSATA SULL’UMANITÀ, LA TERRA SI APRIRÀ, LE GRANDI FAGLIE TETTONICHE CAUSERANNO SCORAGGIAMENTO A UN’UMANITÀ CHE SOFFRIRÀ A CAUSA DI GRANDI TERREMOTI.

Pregate Popolo di Dio, PREGATE PER IL MESSICO, TREMERÀ CON FORZA. L’uomo patirà grandemente.

Pregate Popolo di Dio, pregate per gli Stati Uniti, saranno ripetutamente purificati. I suoi abitanti devono ritornare sulla via del loro Re e Signore.  Questa terra tremerà con forza e la natura la colpirà senza sosta.

Pregate il Santo Rosario.

Pregate Popolo di Dio, pregate, il sole farà soffrire la terra e quindi l’uomo. 

Amati, il mare sorprenderà con la sua forza senza che ci sia un terremoto in superficie: tremeranno le viscere della terra.

Pregate Popolo di Dio, pregate, gli atti terroristici aumenteranno e l’uomo soffrirà.

Davanti al regno delle tenebre che si sta scagliando sull’umanità a caccia di prede, è urgente che lavoriate sulla parte spirituale, è necessaria la protezione spirituale.

Il demonio sa quanto tempo gli rimane e si sta affrettando, sta aumentando la sua persecuzione contro il Popolo di Dio.

Le ideologie che vengono presentate come grandi novità, sono state preparate da tempo per poi essere presentate all’umanità in questo momento di crisi mondiale, in cui tutto è una novità, IL MALE È UNA COSA BUONA E LE BUONE AZIONI SONO CONSIDERATE CATTIVE.

IL POPOLO DI DIO PATIRÁ E SARÁ SEGNALATO. 
ROMA SARÁ INVASA DA QUELLI CHE HA ACCOLTO ED IL POPOLO DI DIO SARÁ PERSEGUITATO IN TUTTO IL MONDO. 
PER QUESTO VI STO CHIEDENDO DI RAFFORZARE LA FEDE, LA SPERANZA E LA CARITÁ.

I figli di Dio devono unirsi ed essere UNA COSA SOLA nei Sacri Cuori, affinché la protezione sia mutua e l’affidamento, così come l’essere più spirituali, siano compresi da tutti. 

Per resistere ai cambiamenti della purificazione nella quale è entrata la terra, l’umanità deve cambiare: è necessario essere fraterni, è necessario amarsi come il nostro Re e Signore vi ama.  

IN DIO UNO E TRINO.
CHI É COME DIO?

San Michele Arcangelo

AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO 
AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO 
AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO


COMMENTO DI LUZ DE MARIA

Amati fratelli:

In questi momenti la crescita spirituale ci deve portare ad essere Amore come Cristo è Amore.  L’unità del Popolo di Dio è di primaria importanza per la sopravvivenza, come l’acqua, come il cibo, come l’aria.

Quali figli di Dio che ci rendiamo conto di essere entrati nella purificazione, dobbiamo risvegliare il nostro organismo spirituale ed UNIRCI A CRISTO IN UN SOLO CUORE, DOBBIAMO PALPITARE CON LUI ED ESSERE CON I NOSTRI FRATELLI COME CRISTO CI CHIEDE. 

Dobbiamo avere la consapevolezza che L’UNITÀ è forza per i figli di Dio e un ostacolo per le forze del male.

Fratelli, San Michele ci sta allertando, la Coppa del Padre ha versato un’altra goccia sulla terra, l’anticristo sta già manipolando gli uomini e manovra il potere mondiale a suo piacimento e moltissimi fratelli non sanno quello che sta succedendo all’umanità e, come dicono le Sacre Scritture, sono impreparati e non credono in quello che il Cielo sta dicendo per dare l’allerta. 

Siamo lampade che ardono in ogni momento e siamo anche quell’olio nuovo che non permette alla lampada del fratello di spegnersi.

Amen.

PREGHIERE E LITURGIA DEL GIORNO


PREGHIERE DEL GIORNO
Venerdì 19 Luglio 2019
  
  



LITURGIA DEL GIORNO
- Rito Romano -






 PRIMA LETTURA 

Es 11,10-12,14
Dal libro dell’Èsodo

In quei giorni, Mosè e Aronne avevano fatto tutti quei prodigi davanti al faraone; ma il Signore aveva reso ostinato il cuore del faraone, il quale non lasciò partire gli Israeliti dalla sua terra.
Il Signore disse a Mosè e ad Aronne in terra d’Egitto: «Questo mese sarà per voi l’inizio dei mesi, sarà per voi il primo mese dell’anno. Parlate a tutta la comunità d’Israele e dite: “Il dieci di questo mese ciascuno si procuri un agnello per famiglia, un agnello per casa. Se la famiglia fosse troppo piccola per un agnello, si unirà al vicino, il più prossimo alla sua casa, secondo il numero delle persone; calcolerete come dovrà essere l’agnello secondo quanto ciascuno può mangiarne.
Il vostro agnello sia senza difetto, maschio, nato nell’anno; potrete sceglierlo tra le pecore o tra le capre e lo conserverete fino al quattordici di questo mese: allora tutta l’assemblea della comunità d’Israele lo immolerà al tramonto. Preso un po’ del suo sangue, lo porranno sui due stipiti e sull’architrave delle case nelle quali lo mangeranno.
In quella notte ne mangeranno la carne arrostita al fuoco; la mangeranno con àzzimi e con erbe amare. Non lo mangerete crudo, né bollito nell’acqua, ma solo arrostito al fuoco, con la testa, le zampe e le viscere. Non ne dovete far avanzare fino al mattino: quello che al mattino sarà avanzato, lo brucerete nel fuoco. Ecco in qual modo lo mangerete: con i fianchi cinti, i sandali ai piedi, il bastone in mano; lo mangerete in fretta. È la Pasqua del Signore!
In quella notte io passerò per la terra d’Egitto e colpirò ogni primogenito nella terra d’Egitto, uomo o animale; così farò giustizia di tutti gli dèi dell’Egitto. Io sono il Signore! Il sangue sulle case dove vi troverete servirà da segno in vostro favore: io vedrò il sangue e passerò oltre; non vi sarà tra voi flagello di sterminio quando io colpirò la terra d’Egitto.
Questo giorno sarà per voi un memoriale; lo celebrerete come festa del Signore: di generazione in generazione lo celebrerete come un rito perenne”».


 SALMO 

Sal 115
Alzerò il calice della salvezza e invocherò il nome del Signore.

Che cosa renderò al Signore,
per tutti i benefici che mi ha fatto?
Alzerò il calice della salvezza
e invocherò il nome del Signore.

Agli occhi del Signore è preziosa
la morte dei suoi fedeli.
Io sono tuo servo, figlio della tua schiava:
tu hai spezzato le mie catene.

A te offrirò un sacrificio di ringraziamento
e invocherò il nome del Signore.
Adempirò i miei voti al Signore
davanti a tutto il suo popolo.


 VANGELO 

Mt 12,1-8
Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù passò, in giorno di sabato, fra campi di grano e i suoi discepoli ebbero fame e cominciarono a cogliere delle spighe e a mangiarle.
Vedendo ciò, i farisei gli dissero: «Ecco, i tuoi discepoli stanno facendo quello che non è lecito fare di sabato».
Ma egli rispose loro: «Non avete letto quello che fece Davide, quando lui e i suoi compagni ebbero fame? Egli entrò nella casa di Dio e mangiarono i pani dell’offerta, che né a lui né ai suoi compagni era lecito mangiare, ma ai soli sacerdoti. O non avete letto nella Legge che nei giorni di sabato i sacerdoti nel tempio vìolano il sabato e tuttavia sono senza colpa? Ora io vi dico che qui vi è uno più grande del tempio. Se aveste compreso che cosa significhi: “Misericordia io voglio e non sacrifici”, non avreste condannato persone senza colpa. Perché il Figlio dell’uomo è signore del sabato». 

giovedì 18 luglio 2019

Eugenetica nazista

LA PAROLA EUTANASIA SIGNIFICA "DOLCE MORTE", MA E' UN PURO EUFEMISMO QUANDO UN MALATO VIENE CRUDELMENTE PRIVATO DI ACQUA E CIBO. IL MONDO E' PREDA DI UNA DIABOLICA E DISUMANA CORRENTE CHIAMATA "MALTHUSIANESIMO" O EUGENETICA 


Eugenetica: disciplina che si prefigge di favorire e sviluppare le qualità innate di una razza, giovandosi delle leggi dell’ereditarietà genetica. Il termine fu coniato nel 1883 da Galton, il quale credeva necessario un intervento delle istituzioni per questo fine. Sostenuta da correnti di ispirazione darwinistica e malthusiana, l’eugenetica si diffuse inizialmente nei paesi anglosassoni, grazie anche alla forte impostazione positivista della scienza e all’ideale imperante diprogresso della civiltà.

I programmi eugenetici più efferati sono stati applicati dalla Germania nazista con il progetto “Aktion T4”, il cui obiettivo era l’eliminazione di persone affette da malformazioni genetiche. Iniziato nel 1939, il drammatico provvedimento ha mietuto oltre 70 mila vittime, considerate “indegne di vivere”, anche se la maggioranza degli storici del nazismo è concorde nel valutare questa cifra inferiore ai dati reali. Inoltre l’eliminazione dei disabili andò avanti anche dopo l’annuncio ufficiale di sospensione del criminale progetto. La politica eugenetica nazista è riassunta chiaramente nelle parole di Heinrich Wilhelm Kranz (1897-1945), allora direttore dell’Istituto di Eugenetica dell’Università di Giessen:

“Esiste un numero assai elevato di persone che, pur non essendo passibili di pena, sono da considerarsi veri e propri parassiti, scorie dell’umanità. Si tratta di una moltitudine di disadattati che può raggiungere il milione, la cui predisposizione ereditaria può essere debellata solo attraverso la loro eliminazione dal processo riproduttivo”.

In sintonia con questa visione il regime nazista implementò subito dopo l’ascesa al potere di Hitler le prime politiche di igiene razziale. Il 14 luglio 1933 venne discussa dal parlamento tedesco la Gesetz zur Verhütung erbkranken Nachwuchses («Legge sulla prevenzione della nascita di persone affette da malattie ereditarie»). Questa legge stabiliva la sterilizzazione forzata di persone affette da una serie di malattie ereditarie – o supposte tali – tra le quali schizofrenia, epilessia, cecità, sordità, corea di Huntington e deficienza mentale. Inoltre la legge prevedeva la sterilizzazione degli alcoolisti cronici.

Un ulteriore campo di intervento a favore dell’eugenetica fu rappresentato dalle scuole dove gli studenti si trovarono a risolvere problemi di aritmetica di questo tipo: “Un malato di mente costa circa 4 marchi al giorno, un invalido 5,5 marchi, un delinquente 3,5 marchi. In molti casi un funzionario pubblico guadagna al giorno 4 marchi, un impiegato appena 3,5 marchi, un operaio […] a) rappresenta graficamente queste cifre […]”.


Nonostante le numerose proteste popolari ed i ricorsi fatti dai parenti dei pazienti si stima che tra il 1933 ed il 1939 siano state sterilizzate 200.000 – 350.000 persone.

Successivamente in data 1° settembre 1939 Adolf Hitler scrisse questo ordine:

“Il Reichsleiter Bouhler e il dottor Brandt sono incaricati, sotto la propria responsabilità, di estendere le competenze di alcuni medici da loro nominati, autorizzandoli a concedere la morte per grazia ai malati considerati incurabili secondo l’umano giudizio, previa valutazione critica del loro stato di malattia”.

Il 18 agosto 1939 la Direzione Sanitaria del Reich emanò un provvedimento segreto noto con la sigla IV-B 3088/39-1079 Mi. Grazie a questa disposizione i medici dei “Centri di consulenza” dovevano essere obbligatoriamente informati dagli ospedali e dalle levatrici della nascita di bambini affetti da gravi tare fisiche o psichiche. Ottenuto il consenso dei genitori i bambini venivano ricoverati in cinque centri: Brandenburg, Eichberg, Eglfing, Kalmenhof e Steinhof. Qui giunti i bambini venivano solitamente uccisi con un’iniezione di scopolamina o lasciati progressivamente morire di fame. A decesso avvenuto i bambini venivano sezionati, ai medici interessava soprattutto studiarne il cervello.

Fu il dottor Viktor Brack a creare una Direzione della “Aktion T4”: il cosiddetto “Comitato dei Periti”. Esso era, di fatto, il vertice dell’operazione ed era costituito da tre persone: il professor Werner Heyde, il professor Paul Nitsche e il professor Maximilian de Crinis. I tre, psichiatri e nazisti fidati, crearono la struttura amministrativa e idearono i successivi passaggi esecutivi per lo sterminio dei disabili fisici e psichici. 

All’inizio dell’ottobre 1939 tutti gli ospedali, case d’infanzia, case di riposo per anziani e sanatori ebbero l’obbligo di riportare su di un apposito modulo tutti i pazienti istituzionalizzati da cinque o più anni, i «pazzi criminali», i «non-ariani» e coloro ai quali era stata diagnosticata una qualsiasi malattia riportata in un’apposita lista. Inizialmente i pazienti vennero uccisi, come già accadeva nel programma per i bambini, con iniezioni letali. Il metodo era però lento ed inefficace e con il prosieguo della guerra, quando i farmaci utilizzati nelle iniezioni divennero sempre più scarsi, divenne chiaro che sarebbe stato necessario trovare un nuovo metodo. Hitler stesso, basandosi sul consiglio del professor Heyde, propose a Brandt l’utilizzo di monossido di carbonio, dopo che una serie di esperimenti effettuati nel gennaio 1940 a Brandeburgo con diversi tipi di iniezioni letali raffrontate con l’impiego del gas avevano dimostrato la superiore efficienza di quest’ultimo.

Si stima che l’attuazione del programma T4 abbia portato all’uccisione di un totale di persone compreso tra le 60.000 e le 100.000. Per quanto concerne la sola terza fase dell’aktion T4, i medici incaricati di portare avanti l’operazione decisero di uccidere il 20% dei disabili presenti negli istituti di cura, per un totale di circa 70.000 vittime. Ad ogni modo l’uccisione di disabili proseguì anche oltre la fine ufficiale dell’operazione, portando quindi il totale delle vittime ad una cifra che si stima intorno ai 200.000 individui.


  

Abusi sui minori strappati alle famiglie. Non crederete a questi video!



Il giudice Morcavallo nel 2013 denunciava già lo scandalo delle false adozioni



Giudice Francesco Morcavallo intervento convegno la tutela del minore in ambito protetto


Nel 2013 il Giudice del Tribunale dei minorenni di Bologna già denunciava pubblicamente il sistema degli affidi in TV definendolo un vero e proprio "mercato di bambini tolti alle famiglie senza alcun motivo reale." Oggi nel 2019 nulla è cambiato e la storia si ripete.


CERCANO DI SDOGANARE LA PEDOFILIA ATTRAVERSO IL DISCREDITO DELLA FAMIGLIA NATURALE PER STRAPPARE I BAMBINI AI GENITORI E AVVIARLI AI TRAFFICI PIU' TRUCI!!!

IL TRADIMENTO DELL'ITALIA DEI 5 STELLE CHE HANNO VOTATO IL SUO PEGGIOR AGUZZINO EUROPEO: URSULA VON DER LEYEN

IL VOLTAFACCIA DEL MOVIMENTO 5 STELLE CHE TRADISCE I SUOI ELETTORI PER CERCARE CONSENSI IN EUROPA, PERFINO TRA LE FILA DI FORZE POLITICHE EUROPEE CHE PRIMA VEDEVANO COME IL MALE ASSOLUTO, TRA CUI PROPRIO LA VON DER LEYEN. "ONESTA'! ONESTA'! ONESTA'!" UN'IPOCRITA FURBATA CHE GLI COSTERA' CARA....
RICORDIAMO CHE LA VON DER LEYEN E' PRO LGBT ED ERA QUELLA CHE DURANTE LA CRISI GRECA VOLEVA IPOTECARE LE RISERVE AUREE DELLA GRECIA!!!!

Von der Leyen, Fusaro la impallina: ‘Voleva ipotecare le riserve auree della Grecia’

La notizia che la politica tedesca, Ursula von der Leyen, è stata eletta nuova Presidente della Commissione Europea, in sostituzione del lussemburghese Jean Claude Juncker, ha fatto il giro del mondo in pochi minuti. Il Ministro della Difesa del governo di Angela Merkel ce l’ha fatta per un soffio, ottenendo 383 voti a favore dal Parlamento di Strasburgo contro 327 contrari. Il nome della von der Leyen è risultato divisivo anche per il governo italiano formato da M5S e Lega che non è riuscito ad esprimere un voto compatto ma si è spaccato.

I 28 deputati leghisti hanno votato no, mentre i 14 del M5S si, risultando praticamente decisivi per l’elezione del ‘falco’ di Berlino (in materia economica) alla massima carica dell’Unione. Chi, invece, dimostra di non aver mai avuto dubbi circa il giudizio da dare alla nuova Presidente della Commissione è Diego Fusaro. Il filosofo sovranista avverte tutti sulla vera natura della politica tedesca, che non si sarebbe fatta scrupoli contro la Grecia, al tempo della drammatica crisi finanziaria che aveva colpito il Paese ellenico.

L’attacco di Diego Fusaro a Ursula von der Leyen

Se la grande maggioranza della diplomazia europea esulta per l’elezione della fedelissima della Merkel alla presidenza della Commissione Europea e per quella di Christine Lagarde a quella della Banca Centrale Europea (BCE), chi risulta come sempre fuori dal coro neoliberista e atlantista è Diego Fusaro. Il filosofo seguace di Gramsci e Marx, dimostra di avere le idee chiare sulla donna politica tedesca, da molto tempo vicina alle posizioni della Cancelliera teutonica Angela Merkel.



“Incredibile! Ecco chi è realmente Ursula von der Leyen”, titola Fusaro un post apparso sul suo sito internet ufficiale. “Vi svelo chi è realmente – scrive rivolto direttamente ai suoi lettori - al tempo della crisi finanziaria greca, propose apertamente di ipotecare le riserve auree del Paese ellenico come garanzia del prestito concesso dai creditori internazionali”. Una proposta talmente “radicale”, spiega il filosofo gramsciano, da essere addirittura bocciata con una netta “presa di distanze” persino dal governo tedesco “capitanato dalla Merkel”. Il post si chiude con una domanda retorica: “Avete capito quale sarà il futuro dei popoli europei?”.

Lo scontro tra Lega e M5S

Il giudizio di Diego Fusaro su Ursula von der Leyen va quasi a braccetto con quello espresso dalla Lega poco prima del voto che ha portato la tedesca a succedere a Juncker. “Ci ha schifato, preso in giro chiedendoci il sostegno di nascosto e per di più i nostri voti non sarebbero determinanti. A questo punto votiamo no, non barattiamo le nostre idee per una poltrona”, hanno fatto sapere i leghisti facendo infuriare gli alleati pentastellati.

Il Premier Giuseppe Conte ha commentato dichiarando che Salvini e i suoi si assumeranno la responsabilità della loro decisione. Ma i leghisti non si sono tirati indietro, additando a loro volta il capo politico del M5S Luigi Di Maio come facente parte di un “asse” con Angela Merkel, Emmanuel Macron e Matteo Renzi.








La volta che l’Italia fece un “blocco navale”




QUANDO A FARE IL BLOCCO NAVALE FU PRODI NEL 1997 CONTRO GLI SBARCHI DEGLI ALBANESI NON ERA UN ATTO DI GUERRA?! O FORSE PERCHE' ANCORA NON C'ERANO LE ONG DI SOROS A LUCRARE SULLE VITE UMANE, E IL PIANO D'INVASIONE DELL'ITALIA NON ERA ANCORA AI LIVELLI RAGGIUNTI OGGI, CON MACRON A FARE LA PARTE DEL LEONE IN LIBIA. DEL RESTO, L'ALBANIA NON HA IL PETROLIO DELLA LIBIA, PERCIO' LE SUE VITE UMANE PERSE CONTAVANO MENO....


Era il 1997, lo scopo era fermare i migranti che arrivavano dall'Albania: non andò benissimo

Dopo il naufragio avvenuto nella notte tra sabato e domenica nel Canale di Sicilia, nel quale si teme siano morte circa 850 persone su una barca di migranti, diversi politici hanno suggerito di iniziare un “blocco navale”: cioè un’azione militare con l’obiettivo di impedire l’accesso e l’uscita di navi dai porti di un certo territorio. Nella recente storia dell’Italia c’è un precedente, anche se formalmente non fu chiamato così: quello del “blocco navale” sulle coste dell’Adriatico per fermare i migranti provenienti dall’Albania, negli anni Novanta.




L’Albania negli anni Novanta
Dopo la caduta del regime comunista, all’inizio degli anni Novanta l’Albania si ritrovò in una situazione molto complicata e difficile. Il paese era politicamente isolato, con un livello di criminalità molto elevato, povero e arretrato da un punto di vista economico. Il governo albanese cercò di porre rimedio con una serie di riforme, tra cui quella delle cosiddette “imprese piramidali” che funzionavano come delle banche ma con un tasso di interesse molto alto. Nel gennaio del 1997 la maggior parte di queste imprese fallì e un terzo delle famiglie albanesi perse i propri risparmi. La storia l’ha raccontata bene, tra gli altri, lo scrittore Vincenzo Latronico in un suo libro.


A Tirana cominciarono proteste che poi si estesero anche in altre città, durarono mesi e diventarono sempre più violente fino a quando l’allora presidente della Repubblica, Sali Berisha, dichiarò lo stato d’emergenza: solo una piccola parte del territorio albanese era rimasto sotto il controllo dello governo, mentre la maggior parte del sud e delle zone centrali (Tirana, Durazzo, Valona) erano gestite da bande armate. Fu in questa situazione – che viene storicamente ricordata come “anarchia albanese” – che cominciò a aumentare l’emigrazione verso l’Italia.

Il “blocco navale” del 1997
In quell’anno di grave crisi e disordine per l’Albania, in Italia al governo c’era il centrosinistra e il presidente del Consiglio era Romano Prodi. Il ministro degli Esteri era Lamberto Dini; alla Difesa c’era Beniamino Andreatta e agli Interni Giorgio Napolitano. Il governo italiano decise di adottare una duplice strategia: da una parte offrire accoglienza temporanea nei casi di bisogno effettivo, con l’immediato ri-accompagnamento di coloro a cui non era riconosciuto quel bisogno, dall’altra parte evitare un afflusso massiccio di migranti verso l’Italia tramite un accordo con l’Albania.

Il 19 marzo del 1997 venne adottato un decreto legge che regolamentava i respingimenti; il 25 marzo venne firmato un accordo con l’Albania per il contenimento del traffico clandestino di profughi. L’accordo parlava ufficialmente di un «efficace pattugliamento» delle coste dell’Adriatico e dava alla Marina disposizioni per fare «opera di convincimento» nei confronti delle barche di migranti provenienti dall’Albania: in pratica però fu un vero e proprio “blocco navale”, criticato apertamente dall’ONU.

L’accordo prevedeva un controllo nelle acque territoriali albanesi affidato al 28° Gruppo Navale italiano, che operava regolarmente armato e pronto a rispondere al fuoco se provocato (aveva a disposizione anche un contingente di terra per il controllo dell’area portuale, del porto e del lungomare sul quale si trovavano le aree di partenza dei cosiddetti “scafisti”); una seconda fascia, costituita da navi d’altura, aveva il compito di sorvegliare lo spazio marittimo tra Albania e Italia per intercettare le barche con i migranti; la terza fascia doveva recepire la situazione trasmessa dalle unità d’altura e agire per contenere l’entrata nelle acque territoriali italiane.

Cosa avvenne il 28 marzo del 1997
Pochi giorni dopo la promulgazione degli accordi una motovedetta albanese carica di donne e bambini, la Katër i Radës, fu speronata nel canale d’Otranto dalla Sibilla, una corvetta della Marina militare italiana che ne contrastava il tentativo di approdo sulla costa italiana. Si rovesciò in pochi minuti: morirono 81 persone, ne sopravvissero 32.

Quel giorno a svolgere le operazioni di pattugliamento nel canale d’Otranto c’erano cinque navi della marina Italiana: le fregate Zeffiro, Aliseo, Sagittario, il pattugliatore Artigliere e la corvetta Sibilla. Le prime quattro avevano il compito di perlustrare le acque internazionali vicino alle coste albanesi. La corvetta Sibilla, invece, aveva compiti e funzioni difensive diverse: collocarsi al confine tra le acque italiane e quelle internazionali, controllando la seconda linea.

La Katër i Radës era stata rubata al porto di Saranda da un gruppo che gestiva il traffico di migranti. Nel pomeriggio del 28 marzo, intorno alle 15, partì da Valona carica di circa 120 persone, tra uomini, donne e anche molti bambini, molte più di quante ne potesse contenere. Alle 17.15 fu avvistata dalla fregata Zeffiro impegnata nell’operazione del blocco navale. La Zeffiro intimò alla Katër i Radës di invertire la rotta ma la nave albanese proseguì. Quindici minuti più tardi della nave iniziò a occuparsi la corvetta Sibilla, più piccola ed agile, che iniziò a effettuare le manovre di allontanamento, avvicinandosi in cerchi sempre più stretti alla Katër i Radës. Alle 18.57 avvenne l’urto. La Sibilla colpì la piccola nave (il ponte era lungo circa 20 metri) due volte: una prima, sbalzando molte persone in acqua e una seconda capovolgendola. Alle 19.03 la nave affondò. Alessandro Leograndeha raccontato la storia della Katër i Radës in un libro intitolato Il naufragio.

La sentenza di primo grado, che risale al 2005, ma anche quella di secondo grado, del 2011, stabilirono che la colpa era condivisa tra i comandanti delle due imbarcazioni: il comandante della Katër i Radës venne condannato a quattro anni di carcere, poi ridotti in appello a tre anni e dieci mesi; Fabrizio Laudadio, comandante della Sibilla, venne condannato a tre anni, poi ridotti a due anni e quattro mesi. Il relitto della nave albanese, recuperato, è diventato un monumento a Otranto.

La situazione in Albania non migliorò, il governo locale chiese l’intervento di una forza militare internazionale: arrivò con l’operazione Alba, promossa dall’Italia e autorizzata dall’ONU. Il blocco navale permise di intercettare decine di imbarcazioni, ma non fermò i viaggi dei migranti: soltanto il 5 maggio a Bari sbarcarono 1.500 migranti. In Albania si tennero delle nuove elezioni a giugno; l’Italia in agosto ritirò il suo contingente militare e si impegnò poi ad addestrare le forze militari e la polizia albanese, mentre la situazione tornò molto lentamente a una specie di normalità.



5G? Qui, non passa! Cresce l’Italia tecnoribelle: 2 Sindaci emanano ordinanze Stop 5G, approvate 16 delibere e mozioni. Ecco numeri e atti ufficiali (che la Tv censura) – NOTIZIA ESCLUSIVA



L'Internet delle cose è una battaglia del M5stelle (altro nome del PD), insieme alla vaccinazione obbligatoria a tappeto che li porterà dritti verso l'autodistruzione.... 


di Maurizio Martucci

“Ordina la sospensione della immediata sperimentazione o diffusione del 5G sul territorio del Comune in attesa della nuova classificazione della cancerogenesi annunciata dall’International Agency for Resarch on Cancer, applicando il principio precauzionale sancito dall’Unione Europea”. Spedita a mezzo PEC al Presidente della Repubblica, ai ministri del Governo, all’AgCom e alle compagnie telefoniche, l’ultima ordinanza sindacale urgente e contingibile emessa da un Sindaco italiano è del 16 Luglio 2019 e porta la firma di Massimo Carazzana, primo cittadino del Comune di Tribano (Padova).
 


Dopo Marsaglia (Cuneo) si tratta della seconda ordinanza Stop 5G d’Italia, ma soprattutto del diciottesimo atto ufficiale per la moratoria sul territorio, sommato ai 16 già approvati tra delibere di giunta e mozioni di consiglio comunale che hanno sposato la tutela della salute dei propri concittadini, impedendo l’avanzata indiscriminata dell’Internet delle cose. Insomma, nonostante il Governo abbia previsto la copertura del 5G sul 98% del territorio nazionale, è in atto una spaccatura, una secessione dall’ultima rivoluzione digitale, pericolosa per umanità ed ecosistema.



Il dato emerge dalla lista pubblicata oggi sul sito ufficiale dell’Alleanza Italiana Stop 5G che riporta i numeri della tecnoribellione, un fenomeno in rapida crescita dal nord al sud, isole comprese e in ogni sede istituzionale: 7 interrogazioni parlamentari sinora presentate e discusse tra Camera dei Deputati e Senato, 1 mozione firmata da 5 deputati che impegna il Governo Conte alla moratoria nazionale, 1 ordine del giorno approvato dal Governo, 8 Regioni in cui devono essere discusse in aula mozioni Stop 5G esattamente come in 1 Provincia autonoma e 33 comuni, oltre le 16 già approvate e le 2 ordinanze del Sindaco emanate.



Innumeri della rivolta democratica a cui si devono per forza includere anche i 5 esposti Stop 5G già depositati in 4 diverse Procure della Repubblica, le 35.000 firme già raccolte nelle due petizioni on-line e le migliaia di altre firme contenute nei documenti delle diffide locali inoltrate ai sindaci (692 Bologna, 300 Perugia e 280 Prato). Insomma, l’Italia Stop 5G esiste nonostante i grandi mezzi d’informazioni (soprattutto il mainstream delle TV) fatichi a darne notizia, censurando una sacrosanta rivendicazione costituzionale. Un’Italia contraria allo tsunami elettromagnetico e per la prevenzione del danno c’è e cresce ogni girono sempre di più. Continuare a fra finta di nulla è ingannevole oltre che dannoso.




Scrive sulla pagina Facebook istituzionale il Comune di Avolasca (Alessandria), nel novero dei precauzionisti: “la Giunta Comunale si è riunita il 12 Giugno 2019 deliberando che IL COMUNE ESPRIME PARERE NEGATIVO RIGUARDO L’ESTENSIONE SUL TERRITORIO COMUNALE DELLA NUOVA TECNOLOGIA 5G, ADERENDO ALLA RICHIESTA DI MORATORIA, PROMUOVENDO ALLO STESSO TEMPO SOLUZIONI TECNOLOGICHE SICURE E A BASSO IMPATTO AMBIENTALE”.


In esclusiva su OASI SANA riportiamo alcuni dei documenti ufficialmente esposti all’Albo Pretorio, firmati dagli organi d’indirizzo delle pubbliche amministrazioni Stop 5G.





L’omicidio di Vincent Lambert e le responsabilità della comunità scientifica internazionale



(Alfredo De Matteo) Il quarantaduenne francese Vincent Lambert è morto la mattina dell'11 luglio scorso nell’ospedale di Reims dove era ricoverato; o meglio, è stato ucciso tramite privazione prolungata di acqua e cibo da medici e giudici che hanno rinnegato i principi basilari della deontologia medica e del diritto. Ma Vincent Lambert è una vittima della spietatezza dell’odierna società relativista e del nuovo criterio di definizione della morte che ha completamente stravolto i parametri di accertamento della morte stessa nonché la concezione filosofica che ne è alla base. Se prima infatti l’uomo era considerato un insieme integrato, cioè il risultato della fusione armonica dei diversi elementi di cui è composto (corporei e spirituali) nel quadro di un’organizzazione unificata, con l’introduzione del criterio della morte encefalica l’uomo non è più considerato tale, ma un insieme le cui funzioni vitali di base sono in un certo qual modo disgiunte dalla sua essenza. Per meglio dire, se il cervello, l’organo che svolgerebbe la funzione di integratore somatico centrale secondo il rapporto di Harvard del 1968, risulta compromesso l’uomo seppur vivo sarebbe in realtà morto, ossia un mero agglomerato di organi, tessuti e funzioni fisiologiche. Si tratta dunque di una concezione medica e filosofica contraria alla ragione e al buon senso a cui tuttavia è stata assegnata del tutto arbitrariamente piena dignità scientifica. Nella dicitura medica si distinguono diversi stati di coscienza che vanno dal coma alla morte cerebrale passando per lo stato vegetativo a quello di minima coscienza; i parametri clinici dei diversi stati sono spesso sovrapponibili tra loro con alcune minime differenze che risultano essere il frutto di una mera distinzione semantica piuttosto che il risultato di una classificazione oggettiva.Inoltre, la scienza ha ormai ampiamente dimostrato che la parola irreversibile non è più applicabile agli stati di coscienza; ciò significa ad esempio che un paziente in cosiddetto stato vegetativo può evolvere in una condizione di minima coscienza. 



Vincent Lambert era considerato un paziente in stato vegetativo permanente a seguito dell’incidente stradale cui era rimasto vittima nel 2008, ma secondo molti, tra cui il direttore del centro ricerche sul coma dell’Istituto neurologico Besta di Milano, egli si trovava in stato di minima coscienza in quanto era in grado di girare la testa, muovere qualche parte del corpo in risposta ad una domanda e financo piangere. Eppure, secondo diverse sentenze e perizie medico legali Vincent Lambert era praticamente un vegetale. Si è dunque trattato di un utile escamotage per giustificare la soppressione di un innocente? Certamente, ma anche la conseguenza logica dello stravolgimento dei criteri di accertamento della morte, della riduzione dell’essere umano allaf unzionalità di un singolo organo, il cervello. Del resto, se l’essenza vitale dell’uomo risiede nell’intelletto le labili distinzioni tra i diversi stati di coscienza finiscono per passare in second’ordine, primo perché risulta difficile se non impossibile accertarli con esattezza (in quanto arbitrarie e legate a complessi test diagnostici), in secondo luogo perché un cervello gravemente danneggiato comporta necessariamente un altrettanto grave compromissione dell’essenza stessa della persona umana. Pertanto, ciò che veramente conta non è determinare il grado di coscienza di sé di un malato bensì l’assunto filosofico sotteso al nuovo criterio di accertamento della morte, che porta a discriminare tra vite degne e indegne di essere vissute. Il tetraplegico Vincent Lambert dal giorno del suo incidente ha perso assieme ad alcune funzioni del suo cervello la dignità di essere umano; così come la perdono le migliaia di persone che ogni anno vengono dichiarate cerebralmente morte e depredate dei loro organi vitali allo scopodi ingrossare la fiorente macchina dei trapianti. 
(Alfredo De Matteo)