FINALITA' E OBIETTIVI DELL'ASSOCIAZIONE CULTURALE "LA GENESI". L'ISPIRAZIONE ALLA GENESI BIBLICA NON E' CASUALE MA MOLTO OPPORTUNA SPECIE DI QUESTI TEMPI: I TEMPI ULTIMI IN CUI LA STIRPE DEL SERPENTE TENTA L'ANNIENTAMENTO DEFINITIVO DELLA CREAZIONE DIVINA A IMMAGINE E SOMIGLIANZA DI DIO. QUESTA ASSOCIAZIONE VUOLE ESSERE IL "NON PREVALEBUNT" CHE RISUONA FORTE E CHIAMA OGNUNO AD IMPEGNARSI E A REAGIRE ATTRAVERSO LA CULTURA, LA FEDE E L'ATTIVISMO.
Perché è stata fondata l’associazione “LA GENESI”? Quali sono le motivazioni, gli stimoli, gli interessi, che hanno portato alla sua realizzazione? E quali gli scopi, le intenzioni, gli obiettivi? In un periodo molto delicato e decisivo della nostra storia, in cui cresce l’ansia, la solitudine, l’incomprensione, l’indifferenza e il senso di impotenza, è più che mai importante mettere a disposizione della gente, un nuovo punto di riferimento che soddisfi il bisogno imperante di informazione, di formazione, di sensibilizzazione su temi consistenti della nostra vita individuale, sociale, culturale, politica. L’associazione offre a 360 gradi, grazie anche ai siti internet, un panorama ampio di opportunità di crescita umana, di acquisizione di competenze, di relazioni, di progetti nuovi e originali, affinché ci sia nelle persone, un salto di qualità nella coscienza critica della propria identità, nella riflessione e nella conoscenza di tanti campi del sapere come l’arte, il mondo naturale, gli animali e l’ecosistema, l’alimentazione, l’attività fisica, i diritti umani, i servizi sanitari, il cinema e il teatro, i mass media, l’informatica, la storia, la ricerca scientifica, l’organizzazione della scuola, la vita religiosa. Sono previsti corsi sulla costituzione italiana, sulla bibbia, sulla meditazione, sulla regia cinematografica, sull’omeopatia e naturopatia, sull’alimentazione sana ed equilibrata ed altro ancora…
Il popolo deve acquisire una mentalità nuova, in cui pensiero, lavoro, sport, studio, relazione, possano rappresentare non un semplice dovere, una forzatura, ma uno slancio libero dell’anima e del corpo, gioioso e ludico, per la realizzazione del sé e della comunità umana con responsabilità e consapevolezza.
Avete ucciso l’autore della vita, ma Dio l’ha risuscitato dai morti.
Dagli Atti degli Apostoli
In quei giorni, Pietro disse al popolo: «Il Dio di Abramo, il Dio di Isacco, il Dio di Giacobbe, il Dio dei nostri padri ha glorificato il suo servo Gesù, che voi avete consegnato e rinnegato di fronte a Pilato, mentre egli aveva deciso di liberarlo; voi invece avete rinnegato il Santo e il Giusto, e avete chiesto che vi fosse graziato un assassino. Avete ucciso l’autore della vita, ma Dio l’ha risuscitato dai morti: noi ne siamo testimoni.
Ora, fratelli, io so che voi avete agito per ignoranza, come pure i vostri capi. Ma Dio ha così compiuto ciò che aveva preannunciato per bocca di tutti i profeti, che cioè il suo Cristo doveva soffrire. Convertitevi dunque e cambiate vita, perché siano cancellati i vostri peccati».
Gesù Cristo è vittima di espiazione per i nostri peccati e per quelli di tutto il mondo.
Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo
Figlioli miei, vi scrivo queste cose perché non pecchiate; ma se qualcuno ha peccato, abbiamo un Paràclito presso il Padre: Gesù Cristo, il giusto. È lui la vittima di espiazione per i nostri peccati; non soltanto per i nostri, ma anche per quelli di tutto il mondo.
Da questo sappiamo di averlo conosciuto: se osserviamo i suoi comandamenti. Chi dice: «Lo conosco», e non osserva i suoi comandamenti, è bugiardo e in lui non c’è la verità. Chi invece osserva la sua parola, in lui l’amore di Dio è veramente perfetto.
Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno.
+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, [i due discepoli che erano ritornati da Èmmaus] narravano [agli Undici e a quelli che erano con loro] ciò che era accaduto lungo la via e come avevano riconosciuto [Gesù] nello spezzare il pane.
Mentre essi parlavano di queste cose, Gesù in persona stette in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». Sconvolti e pieni di paura, credevano di vedere un fantasma. Ma egli disse loro: «Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa, come vedete che io ho». Dicendo questo, mostrò loro le mani e i piedi. Ma poiché per la gioia non credevano ancora ed erano pieni di stupore, disse: «Avete qui qualche cosa da mangiare?». Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; egli lo prese e lo mangiò davanti a loro.
Poi disse: «Sono queste le parole che io vi dissi quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi». Allora aprì loro la mente per comprendere le Scritture e disse loro: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni».
Parola del Signore
Preghiera dei fedeli
Come i discepoli di Emmaus, anche noi apriamo il nostro cuore al Signore perché aumenti la nostra fede e ci faccia comprendere il mistero della salvezza.
Preghiamo insieme e diciamo: Resta con noi, Signore!
1. Quando il nostro cuore non riconosce le tracce della tua presenza negli avvenimenti della storia, ti preghiamo.
2. Quando smarriamo il sentiero della vita e ci allontaniamo dalla tua Parola, ti preghiamo.
3. Quando la durezza del nostro cuore non ci permette di comprendere il significato profondo delle Scritture, ti preghiamo.
4. Quando diciamo di essere cristiani, ma non abbiamo la forza di osservare i tuoi comandamenti, ti preghiamo.
5. Quando vediamo il dolore nel cuore delle persone che ci sono accanto, ma non sappiamo trovare le parole per far cambiare la tristezza in gioia, ti preghiamo.
6. Quando non sappiamo riconoscere la presenza del Signore risorto nella sua Chiesa pellegrina sulla terra, ti preghiamo.
Apri il nostro cuore, Signore, alla comprensione della tua Parola e trasforma la nostra tristezza nella speranza certa della tua presenza in mezzo a noi. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.
Preghiera sulle offerte
Accogli, o Signore, i doni della tua Chiesa in festa
e poiché le hai dato il motivo di tanta gioia,
donale anche il frutto di una perenne letizia.
Per Cristo nostro Signore.
PREFAZIO PASQUALE III
Cristo vive per sempre e intercede per noi
È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
proclamare sempre la tua gloria, o Signore,
e soprattutto esaltarti in questo tempo
nel quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato.
Egli continua a offrirsi per noi
e intercede come nostro avvocato;
immolato sulla croce, più non muore,
e con i segni della passione vive immortale.
Per questo mistero,
nella pienezza della gioia pasquale,
l’umanità esulta su tutta la terra
e le schiere degli angeli e dei santi
cantano senza fine l’inno della tua gloria: Santo, ...
Oppure:
PREFAZI DI PASQUA I-V
Antifona di comunione
Cristo doveva patire e risorgere dai morti il terzo giorno;
nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli
la conversione e il perdono dei peccati. Alleluia. (Cf. Lc 24,46-47)
Preghiera dopo la comunione
Guarda con bontà, o Signore, il tuo popolo,
che ti sei degnato di rinnovare con questi sacramenti di vita eterna,
e donagli di giungere alla risurrezione incorruttibile del corpo,
destinato alla gloria.
Per Cristo nostro Signore.
Benedizione solenne
Dio, che nella risurrezione del suo Figlio unigenito
ci ha donato la grazia della redenzione
e ha fatto di noi i suoi figli,
vi dia la gioia della sua benedizione. R. Amen.
Il Redentore,
che ci ha donato la libertà senza fine,
vi renda partecipi dell’eredità eterna. R. Amen.
E voi, che per la fede in Cristo
siete risorti nel Battesimo,
possiate crescere in santità di vita
per incontrarlo un giorno nella patria del cielo. R. Amen.
E la benedizione di Dio onnipotente,
Padre e Figlio e Spirito Santo,
discenda su di voi e con voi rimanga sempre. R. Amen.
Commento
Gesù, venendo nel mondo, aveva come scopo ultimo della sua vita la salvezza dell’umanità. Per questo, oltre che preoccuparsi di operare la salvezza degli uomini per mezzo della sua passione, morte e risurrezione, provvide a far giungere la salvezza a tutti i popoli della terra per mezzo dell’opera della Chiesa. A tale scopo, fin dall’inizio della sua vita pubblica, si scelse dei discepoli perché stessero con lui, perché, vivendo con lui, seguendo i suoi esempi e le sue istruzioni, fossero formati per diventare suoi testimoni qualificati tra le genti. Gesù li formò innanzitutto alla sottomisione alla volontà del Padre, cioè all’amore della croce e allo svuotamento di se stessi (Mt 16,24-25) e li consacrò alla salvezza delle anime (Gv 17,18-20). Apparendo ai suoi apostoli, dopo la sua risurrezione, Gesù completò la formazione e l’insegnamento dato ai suoi discepoli; rivelando loro la verità del Vangelo, dette una pratica dimostrazione della realtà della vita eterna. Aprì in tal modo le loro menti alla comprensione delle Scritture e dei suoi insegnamenti, per renderli suoi testimoni autentici (cf. At 2,21-22), perché per mezzo loro la sua salvezza arrivasse a tutti gli uomini. Ogni cristiano oggi è chiamato a diventare un testimone autentico di Gesù, rivivendo in se stesso il mistero pasquale. La sua formazione cristiana è completa quando la sua vita si apre generosamente all’opera di evangelizzazione e di salvezza dei fratelli.
In quei giorni, aumentando il numero dei discepoli, quelli di lingua greca mormorarono contro quelli di lingua ebraica perché, nell’assistenza quotidiana, venivano trascurate le loro vedove.
Allora i Dodici convocarono il gruppo dei discepoli e dissero: «Non è giusto che noi lasciamo da parte la parola di Dio per servire alle mense. Dunque, fratelli, cercate fra voi sette uomini di buona reputazione, pieni di Spirito e di sapienza, ai quali affideremo questo incarico. Noi, invece, ci dedicheremo alla preghiera e al servizio della Parola».
Piacque questa proposta a tutto il gruppo e scelsero Stefano, uomo pieno di fede e di Spirito Santo, Filippo, Pròcoro, Nicànore, Timone, Parmenàs e Nicola, un prosèlito di Antiòchia. Li presentarono agli apostoli e, dopo aver pregato, imposero loro le mani.
E la parola di Dio si diffondeva e il numero dei discepoli a Gerusalemme si moltiplicava grandemente; anche una grande moltitudine di sacerdoti aderiva alla fede.
Venuta la sera, i discepoli di Gesù scesero al mare, salirono in barca e si avviarono verso l’altra riva del mare in direzione di Cafàrnao.
Era ormai buio e Gesù non li aveva ancora raggiunti; il mare era agitato, perché soffiava un forte vento.
Dopo aver remato per circa tre o quattro miglia, videro Gesù che camminava sul mare e si avvicinava alla barca, ed ebbero paura. Ma egli disse loro: «Sono io, non abbiate paura!».
Allora vollero prenderlo sulla barca, e subito la barca toccò la riva alla quale erano diretti.
Parola del Signore
Preghiera dei fedeli
Gesù si è rivelato come il nuovo condottiero del suo popolo, che lo guida attraverso le acque di un nuovo esodo pasquale. A lui rivolgiamo la nostra supplica, dicendo:
Guidaci Signore, sulla via della vita.
- Per i ministri della Parola e della preghiera nella Chiesa, perchè siano sempre fedeli al loro servizio senza cedimenti o confusioni. Preghiamo.
- Per i laici che sono chiamati ai vari ministeri nel servizio della carità, perchè siano veri servitori del popolo di Dio nello spirito del vangelo. Preghiamo.
- Per gli uomini impegnati nelle varie opere sociali e nel progresso tecnico-scientifico, perchè facciano convergere i loro progetti verso il vero bene dell'uomo, senza porre intralci alla diffusione del vangelo. Preghiamo.
- Per gli sposi cristiani, perchè scoprano che, nel progetto di Dio, il loro matrimonio è vocazione all'amore, alla vita e al servizio. Preghiamo.
- Per noi credenti chiamati sempre a rinnovare il nostro atto di fede nella persona divina di Cristo, perchè sappiamo testimoniare il suo mistero di presenza e insieme di assenza che ci interpella ogni giorno. Preghiamo.
- Per chi non ha più fiducia in niente e in nessuno. Preghiamo.
- Per chi è tentato di affidarsi a falsi maestri. Preghiamo.
Signore, che continui a manifestare la tua presenza operante in mezzo a noi attraverso i ministeri da te istituiti nella Chiesa, Fa' che anche noi ci sentiamo partecipi della missione apostolica dando spazio alla preghiera, all'ascolto della Parola e al servizio della carità. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.
Preghiera sulle offerte
Santifica, o Signore, i doni che ti presentiamo
e, accogliendo questo sacrificio spirituale,
trasforma anche noi in offerta perenne a te gradita.
Per Cristo nostro Signore.
Oppure:
Accogli con amore, Padre santo,
i doni che ti offriamo
e concedi ai tuoi fedeli di seguire il tuo Figlio
con animo lieto e libertà di spirito.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
PREFAZIO PASQUALE II
La vita nuova in Cristo
È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
proclamare sempre la tua gloria, o Signore,
e soprattutto esaltarti in questo tempo
nel quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato.
Per mezzo di lui rinascono a vita nuova
i figli della luce,
e si aprono ai credenti le porte del regno dei cieli.
In lui morto è redenta la nostra morte,
in lui risorto tutta la vita risorge.
Per questo mistero,
nella pienezza della gioia pasquale,
l’umanità esulta su tutta la terra
e le schiere degli angeli e dei santi
cantano senza fine l’inno della tua gloria: Santo, ...
Oppure:
PREFAZI DI PASQUA I-V
Antifona di comunione
Padre, quelli che mi hai dato
siano anch’essi con me dove sono io,
perché contemplino la gloria che mi hai dato.
Alleluia. (Gv 17,24)
Oppure:
I discepoli presero Gesù sulla barca
e subito la barca toccò la riva.
Alleluia. (Cf. Gv 6,21)
Preghiera dopo la comunione
O Padre, che ci hai nutriti con questo sacramento,
ascolta la nostra umile preghiera: il memoriale della Pasqua,
che Cristo tuo Figlio ci ha comandato di celebrare,
ci edifichi sempre nel vincolo della tua carità.
Per Cristo nostro Signore.
Oppure:
O Dio, che in questo mirabile sacramento
comunichi alla Chiesa forza e consolazione,
dona al tuo popolo di aderire a Cristo
nella celebrazione di questi santi misteri
perché, attraverso il lavoro quotidiano,
edifichi nella libertà il tuo regno che rimane in eterno.
Per Cristo nostro Signore.
Commento
Dal racconto degli altri Vangeli sappiamo il carattere drammatico della traversata del lago agitato: come le onde facessero dondolare la barca da una parte all’altra, e i discepoli, che Gesù aveva esortato a precederlo dall’altra parte del lago, temessero per la loro vita. Il Vangelo di san Giovanni non racconta niente di tutto questo. Certamente si può immaginare il comportamento dei discepoli, ma non viene menzionato. Chiaramente, l’evangelista non vuole che ci soffermiamo sull’atteggiamento dei discepoli; perché, in fondo, ciò non ha importanza per il racconto. Solo Gesù è importante.
I discepoli se ne sono resi conto: bisogna che Gesù salga sulla loro barca, altrimenti questa non raggiungerà la riva. Ma i discepoli hanno sottovalutato Gesù: la barca raggiunge sempre il suo scopo, se Gesù lo vuole; questo non dipende assolutamente dalla sua presenza fisica sulla barca. Gesù rimane sempre il padrone della sua Chiesa. Senza restrizioni. Ed è per questo che egli può dire di se stesso: sono io. Nell’Antico Testamento, è in questo modo che Dio parlava al suo popolo.
Gli apostoli se ne andarono via dal sinedrio, lieti di essere stati giudicati degni di subire oltraggi per il nome di Gesù.
Dagli Atti degli Apostoli
In quei giorni, si alzò nel sinedrio un fariseo, di nome Gamalièle, dottore della Legge, stimato da tutto il popolo. Diede ordine di far uscire [gli apostoli] per un momento e disse: «Uomini di Israele, badate bene a ciò che state per fare a questi uomini. Tempo fa sorse Tèuda, infatti, che pretendeva di essere qualcuno, e a lui si aggregarono circa quattrocento uomini. Ma fu ucciso, e quelli che si erano lasciati persuadére da lui furono dissolti e finirono nel nulla. Dopo di lui sorse Giuda il Galileo, al tempo del censimento, e indusse gente a seguirlo, ma anche lui finì male, e quelli che si erano lasciati persuadére da lui si dispersero. Ora perciò io vi dico: non occupatevi di questi uomini e lasciateli andare. Se infatti questo piano o quest’opera fosse di origine umana, verrebbe distrutta; ma, se viene da Dio, non riuscirete a distruggerli. Non vi accada di trovarvi addirittura a combattere contro Dio!».
Seguirono il suo parere e, richiamati gli apostoli, li fecero flagellare e ordinarono loro di non parlare nel nome di Gesù. Quindi li rimisero in libertà. Essi allora se ne andarono via dal sinedrio, lieti di essere stati giudicati degni di subire oltraggi per il nome di Gesù.
E ogni giorno, nel tempio e nelle case, non cessavano di insegnare e di annunciare che Gesù è il Cristo.
Gesù distribuì i pani a quelli che erano seduti, quanto ne volevano.
+ Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù passò all’altra riva del mare di Galilea, cioè di Tiberìade, e lo seguiva una grande folla, perché vedeva i segni che compiva sugli infermi. Gesù salì sul monte e là si pose a sedere con i suoi discepoli. Era vicina la Pasqua, la festa dei Giudei.
Allora Gesù, alzàti gli occhi, vide che una grande folla veniva da lui e disse a Filippo: «Dove potremo comprare il pane perché costoro abbiano da mangiare?». Diceva così per metterlo alla prova; egli infatti sapeva quello che stava per compiere. Gli rispose Filippo: «Duecento denari di pane non sono sufficienti neppure perché ognuno possa riceverne un pezzo».
Gli disse allora uno dei suoi discepoli, Andrea, fratello di Simon Pietro: «C’è qui un ragazzo che ha cinque pani d’orzo e due pesci; ma che cos’è questo per tanta gente?». Rispose Gesù: «Fateli sedere». C’era molta erba in quel luogo. Si misero dunque a sedere ed erano circa cinquemila uomini.
Allora Gesù prese i pani e, dopo aver reso grazie, li diede a quelli che erano seduti, e lo stesso fece dei pesci, quanto ne volevano. E quando furono saziati, disse ai suoi discepoli: «Raccogliete i pezzi avanzati, perché nulla vada perduto». Li raccolsero e riempirono dodici canestri con i pezzi dei cinque pani d’orzo, avanzati a coloro che avevano mangiato.
Allora la gente, visto il segno che egli aveva compiuto, diceva: «Questi è davvero il profeta, colui che viene nel mondo!». Ma Gesù, sapendo che venivano a prenderlo per farlo re, si ritirò di nuovo sul monte, lui da solo.
Parola del Signore
Preghiera dei fedeli
Nel contesto pasquale, il Signore Gesù si rivela come colui che offre il banchetto per la vita eterna al popolo pellegrinante nel deserto. Invochiamo da Dio la fame e la sete di lui, perchè ci sazi, dicendo:
Donaci il tuo pane, Signore.
- Per i ministri della Chiesa, perchè siano fedeli dispensatori degli alimenti divini ai credenti nel banchetto eucaristico. Preghiamo.
- Per i popoli afflitti dalla fame e dalla sete, perchè siano aiutati dal progresso e dalla solidarietà a risolvere i loro gravi problemi di sussistenza. Preghiamo.
- Per tutti coloro che ricevono per la prima volta il cibo eucaristico, perchè camminino con la forza di questo pane verso la vita eterna. Preghiamo.
- Per noi qui presenti, perchè sappiamo rinnovare lo spirito e lo stile delle nostre celebrazioni eucaristiche, per farne un alimento più fecondo di vita spirituale e di carità fraterna. Preghiamo.
- Per i morenti, perchè abbiano la grazia di ricevere l'eucaristia come viatico nel loro passaggio da questa vita al Padre. Preghiamo.
- Per i ministri straordinari dell'eucaristia. Preghiamo.
- Per i chierichetti. Preghiamo.
O Padre provvidente e misericordioso, che hai voluto accompagnarci nel cammino di questa vita col nutrimento divino che il tuo Figlio ci ha lasciato come memoriale perenne della sua Pasqua, rendici fedeli discepoli della sua Parola di verità. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Preghiera sulle offerte
Accogli, Padre misericordioso,
le offerte di questa famiglia,
perché con l’aiuto della tua protezione
custodisca i doni ricevuti e raggiunga quelli eterni.
Per Cristo nostro Signore.
Oppure:
Per questo memoriale dell’immenso amore del tuo Figlio
ti chiediamo umilmente, o Padre,
che il frutto della sua opera redentrice,
per il ministero della tua Chiesa,
giovi alla salvezza del mondo intero.
Per Cristo nostro Signore.
PREFAZIO PASQUALE II
La vita nuova in Cristo
È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
proclamare sempre la tua gloria, o Signore,
e soprattutto esaltarti in questo tempo
nel quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato.
Per mezzo di lui rinascono a vita nuova
i figli della luce,
e si aprono ai credenti le porte del regno dei cieli.
In lui morto è redenta la nostra morte,
in lui risorto tutta la vita risorge.
Per questo mistero,
nella pienezza della gioia pasquale,
l’umanità esulta su tutta la terra
e le schiere degli angeli e dei santi
cantano senza fine l’inno della tua gloria: Santo, ...
Oppure:
PREFAZI DI PASQUA I-V
Antifona di comunione
Gesù, nostro Signore,
è stato consegnato alla morte a causa delle nostre colpe,
ed è stato risuscitato per la nostra giustificazione.
Alleluia. (Rm 4,25)
Oppure:
Gesù prese i pani,
rese grazie, ne distribuì a quelli che erano seduti,
quanti ne volevano. Alleluia. (Cf. Gv 6,11)
Preghiera dopo la comunione
Custodisci con instancabile amore, o Padre,
il popolo che hai salvato,
perché coloro che sono stati redenti dalla passione del tuo Figlio partecipino alla gioia della sua risurrezione.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
Oppure:
O Dio, che sempre nutri e fortifichi la Chiesa
con i tuoi sacramenti,
concedi a noi, saziati al convito del cielo,
di seguire gli insegnamenti del tuo amore,
per essere nel mondo
lievito di vita e strumento di salvezza.
Per Cristo nostro Signore.
Commento
Non possiamo ascoltare il Vangelo che racconta il miracolo della moltiplicazione dei pani, e non possiamo riunirci per spezzare il pane, se ci dimentichiamo della fame che opprime molte persone della terra. Avere fame è una sorta di impotenza; essere saziato, una sorta di potenza. È la fame che distingue coloro che non hanno niente da coloro che posseggono. Questa disuguaglianza è ingiusta. Né i poveri, né i ricchi che fanno parte della Chiesa devono tollerare questa ingiustizia. Non esiste una risposta materiale alla fame, perché si tratta di un problema umano più generale. La povertà e l’oppressione colpiscono coloro che hanno fame nella loro dignità umana. Non si può quindi rimediare a questa mancanza con dei doni che l’addolciscano. Gesù rifiuta la fame: quella dell’alienazione fisica, politica, quella della perdita della dignità umana. Ed è per questo che egli non rimanda gli uomini nel loro mondo di miseria, ma invita i discepoli a mettere a loro disposizione i propri viveri. È l’obbedienza dei discepoli che apre la via all’azione di Dio. Gesù non vuole agire senza i Dodici. Ma, per finire, è Gesù stesso che effettua la condivisione. Solo lui può distribuire i suoi doni.
Amati figli del Mio Cuore Immacolato, vi benedico.
IL MIO CUORE IMMACOLATO ANELA A TENERVI DENTRO DI SÉ,
PER PROTEGGERVI…
Dovete guardarvi, dovete esaminarvi cosicché vi rendiate contro che la conversione è quello che vi manterrà saldi nella Fede. Se vi guarderete senza dissimulazioni, con assoluta trasparenza verso voi stessi, riuscirete a vivere in “spirito e verità” (Gv 4,23), più attaccati alle cose Divine che a quelle mondane.
Amati figli:
STATE VIVENDO IN MOMENTI PERICOLOSI, NEI QUALI IL MALE STA DIFFONDENDO IL SUO VELENO, EVITANDO CHE QUESTO VELENO VI PORTI IMMEDIATAMENTE ALLA MORTE, MA LO FARÀ LENTAMENTE.
La sofferenza del Popolo di Dio è gioia per il male e pertanto, figli, dovete prepararvi per non cadere nel momento della tentazione.
Voi venite silenziati immediatamente, perché il potere mondiale non accetta critiche e nemmeno che la Verità giunga a voi.
Prestate attenzione al linguaggio che tutti i governi utilizzano per rivolgersi ai popoli, perché sarà in questo modo, con quella stessa uniformità, che i fedeli a Mio Figlio verranno portati alla sofferenza.
Non temete, Mio figlio non vi abbandonerà, i Cori Angelici vi aiuteranno e questa Madre intercederà per voi.
COMPORTATEVI ED AGITE IN PIENA ADESIONE AL VERO MAGISTERO DELLA CHIESA, COSICCHÈ NON VI APPARTIATE DALLA SALVEZZA ETERNA, COMPORTANDOVI ED AGENDO AL DI FUORI DELLA VOLONTÀ DIVINA.
Pregate, meditate e mantenete il silenzio interiore; è necessario che vi allontaniate dal fracasso assordante della vita quotidiana.
DOVETE IMPEGNARVI, PER IMPARARE A OTTENERE IL SILENZIO INTERIORE, È URGENTE PERCHÈ POSSIATE VEDERE CON CHIAREZZA, PERCHÈ POSSIATE PENSARE CORRETTAMENTE E PERCHÉ AGIATE CON PRUDENZA.
Il mare della volontà umana sta venendo agitato dal male e il Popolo di Mio Figlio deve essere prudente.
Innalzate la bandiera della fedeltà alla Trinità Sacrosanta, issate la Fede personale e siate partecipi della Fede comunitaria cosicché, uniti in Mio Figlio, siate gli uni protezione per gli altri.
La battaglia sta aumentando, il male intende far sparire il bene ed è per questo che sta causando stragi nel Popolo di Mio Figlio.
Amati figli del Mio Cuore Immacolato:
Pregate per il Centro America, tremerà con forza.
Pregate, pregate, l’economia cadrà e i popoli si solleveranno
contro i governanti.
Pregate, pregate, i vulcani si attiveranno e impediranno la luce
del sole sulla terra.
Pregate, pregate, la chiesa di Mio figlio entrerà nella mischia.
Sono momenti difficili per il Popolo di Mio Figlio ed è proprio in questi momenti che un buon figlio di questa Madre, dimostra di essere un buon discepolo e non si separa dalla Croce di Gloria.
Amati figli del Mio Cuore Immacolato, in questo momento è necessario che rafforziate il sistema immunitario, perché la pestilenza sta avanzando senza compassione. ORA UTILIZZATE LA PIANTA DELL’ARTEMISIA, IN INFUSIONE. (*)
Vi benedico con il Mio Cuore Immacolato. Io Sono con voi, non siete soli.
Di questi fatti siamo testimoni noi e lo Spirito Santo.
Dagli Atti degli Apostoli
In quei giorni, [il comandante e gli inservienti] condussero gli apostoli e li presentarono nel sinedrio; il sommo sacerdote li interrogò dicendo: «Non vi avevamo espressamente proibito di insegnare in questo nome? Ed ecco, avete riempito Gerusalemme del vostro insegnamento e volete far ricadere su di noi il sangue di quest’uomo».
Rispose allora Pietro insieme agli apostoli: «Bisogna obbedire a Dio invece che agli uomini. Il Dio dei nostri padri ha risuscitato Gesù, che voi avete ucciso appendendolo a una croce. Dio lo ha innalzato alla sua destra come capo e salvatore, per dare a Israele conversione e perdono dei peccati. E di questi fatti siamo testimoni noi e lo Spirito Santo, che Dio ha dato a quelli che gli obbediscono».
All’udire queste cose essi si infuriarono e volevano metterli a morte.
Il Padre ama il Figlio e gli ha dato in mano ogni cosa.
+ Dal Vangelo secondo Giovanni
Chi viene dall’alto è al di sopra di tutti; ma chi viene dalla terra, appartiene alla terra e parla secondo la terra. Chi viene dal cielo è al di sopra di tutti. Egli attesta ciò che ha visto e udito, eppure nessuno accetta la sua testimonianza. Chi ne accetta la testimonianza, conferma che Dio è veritiero. Colui infatti che Dio ha mandato dice le parole di Dio: senza misura egli dà lo Spirito.
Il Padre ama il Figlio e gli ha dato in mano ogni cosa. Chi crede nel Figlio ha la vita eterna; chi non obbedisce al Figlio non vedrà la vita, ma l’ira di Dio rimane su di lui.
Parola del Signore
Preghiera dei fedeli
L'amore del Padre, che ha dato in mano ogni cosa al Figlio per renderlo testimone della sua Parola, ci è comunicato già nella professione di fede pasquale. Così preghiamo con fiducia:
Ravviva la nostra fede, Dio di amore.
- Per tutti i credenti in Cristo, perchè la loro fede sia una vera testimonianza dell'amore del Padre per il Figlio e del dono del suo Spirito. Preghiamo.
- Per coloro che aderiscono a religioni monoteistiche, perchè la luce dello Spirito apra il loro cuore a riconoscere l'unico rivelatore di Dio nel suo Figlio incarnato. Preghiamo.
- Per le giovani generazioni tentate di indifferenza religiosa o di apostasia, perchè sappiano rivolgersi a colui che Dio ha mandato. Preghiamo.
- Per la nostra comunità, perchè traduca in opere la sua fede e, spezzando il pane dell'eucaristia, impari a condividere anche il pane terreno con chi è nell'indigenza e nel dolore. Preghiamo.
- Per noi qui presenti, perchè sappiamo alimentare ogni giorno la nostra fede in Cristo come rapporto di amore verso il Padre e come accoglienza dello Spirito senza misura. Preghiamo.
- Per coloro che esercitano il ministero del diaconato. Preghiamo.
- Per chi non ha nessuno che gli parla di Dio. Preghiamo.
O Dio misericordioso, che ci hai reso partecipi della testimonianza divina donataci dal tuo Figlio, affidandogli le tue stesse parole: Fa' che la nostra fede diventi ogni giorno più feconda per la vita eterna. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Preghiera sulle offerte
Salgano a te, o Signore,
le nostre preghiere insieme all’offerta di questo sacrificio,
perché, purificati dal tuo amore,
possiamo accostarci al sacramento della tua grande misericordia.
Per Cristo nostro Signore.
Oppure:
Signore, che ti sei acquistato una moltitudine di figli
con l’unico e perfetto sacrificio di Cristo,
concedi a noi, nella tua Chiesa,
il dono dell’unità e della pace.
Per Cristo nostro Signore.
PREFAZIO PASQUALE II
La vita nuova in Cristo
È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
proclamare sempre la tua gloria, o Signore,
e soprattutto esaltarti in questo tempo
nel quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato.
Per mezzo di lui rinascono a vita nuova
i figli della luce,
e si aprono ai credenti le porte del regno dei cieli.
In lui morto è redenta la nostra morte,
in lui risorto tutta la vita risorge.
Per questo mistero,
nella pienezza della gioia pasquale,
l’umanità esulta su tutta la terra
e le schiere degli angeli e dei santi
cantano senza fine l’inno della tua gloria: Santo, ...
Oppure:
PREFAZI DI PASQUA I-V
Antifona di comunione
Ecco, io sono con voi tutti i giorni,
sino alla fine del mondo. Alleluia. (Mt 28,20)
Oppure:
Colui che Dio ha mandato
annuncia le parole di Dio
e dona lo Spirito senza misura. Alleluia. (Cf. Gv 3,34)
Preghiera dopo la comunione
Dio onnipotente,
che nella risurrezione di Cristo
ci fai nuove creature per la vita eterna,
accresci in noi i frutti del sacramento pasquale
e infondi nei nostri cuori la forza di questo nutrimento di salvezza.
Per Cristo nostro Signore.
Oppure:
Guarda, o Padre, i tuoi fedeli
che hai nutrito di Cristo, pane vivo,
perché, con la luce della fede e con la forza della carità,
costruiscano e allietino la tua Chiesa.
Per Cristo nostro Signore.
Commento
San Giovanni vede le relazioni tra il cielo e la terra in modo più chiaro rispetto agli altri evangelisti che hanno scritto prima di lui. Per rappresentarle, egli utilizza nuovi modelli di linguaggio. Questi parlano di un mondo in alto: l’aldilà, dove abita Dio. E di un mondo in basso: quaggiù, dove vivono gli uomini. San Giovanni lo sa: Gesù è il Figlio di Dio. È sempre stato vicino a suo Padre, e sarà in eterno vicino a lui.
È sceso sulla terra in un momento della storia. La sua morte sulla croce rappresenta una nuova elevazione. Da un punto di vista puramente umano, la croce è la sconfitta definitiva di Gesù; la sua morte è il fallimento di tutti i suoi progetti terreni. Dal punto di vista di Dio, la croce di Gesù rappresenta la vittoria di Dio sul mondo e significa la nostra salvezza. Se noi crediamo in Gesù, Figlio di Dio, abbiamo già la vita eterna. Gesù è il germe della speranza attraverso il quale Dio agisce nel mondo. Dio è diventato un altro, si è fatto uomo. Quindi anch’io posso diventare un altro: ho la fortuna di diventare un uomo, un essere umano in un mondo inumano.
UN MESSAGGIO PIENO DI SPERANZA DATO DA GESU' NEGLI STATI UNITI LA DOMENICA DELLA DIVINA MISERICORDIA....
Bisogna considerare: stiamo cambiando le profezie? O forse siamo molto meglio preparati ad affrontare ciò che viene? O anche creiamo i cambiamenti che avvengono attraverso il nostro comportamento più positivo? Il messaggio di Gesù in questo appello sembra essere molto incoraggiante per l'America, per gli americani e persino per le persone di tutto il mondo. Ma lo sporco va spazzato via prima della guarigione.
Alzo gli occhi verso le colline. Da dove viene il mio aiuto? Il mio aiuto viene dal SIGNORE, che ha fatto il cielo e la terra. Non lascerà inciampare il tuo piede; il custode non si addormenterà. Ecco, chi custodisce Israele non si addormenterà né dormirà. Il Signore è il tuo custode, il Signore è la tua ombra alla tua destra. Salmo 121:1-8
I grandi giorni si stanno avvicinando, molte turbolenze porteranno il trionfo. Non temete, non riconoscete i poteri del male. Fatevi forza e sarete una parte del più grande spettacolo sulla terra. La verità supererà le bugie. Tutto ciò che sta accadendo ora sta smascherando l'agenda corrotta dei poteri delle tenebre. Milioni di persone vedranno per la prima volta la profondità del male e della corruzione. Lasciate che il tempo dell'esposizione faccia il suo corso, ma sappiate che il Mio piano è di riscattare l'America; di rendere grande il Mio Nome nella terra e nelle nazioni. Siate forti; ogni giorno è un giorno più vicino e un altro giorno per lodarmi. Rafforzatevi nella fede mentre aspettate quel giorno. Non se ne accorgeranno fino a quando non saranno a terra inermi!
Sembrerebbe che l'oscurità abbia preso il sopravvento sulla nazione. Solo un'illusione, solo un'ombra della Mia realtà. Satana sta rivendicando la vittoria, ma presto il suo regno comincerà a cadere. Fatevi forza, riconoscete che IO SONO e rivolgerò cuori e menti a Me. Cercatemi, e salverete la vostra anima.
Sappiate che il SIGNORE non salva con spada e lancia. Per la battaglia è il SIGNORE. 1 Samuele 17:47
Il cuore dell'uomo è malvagio, malvagio e oscuro finché non realizza il suo peccato e il bisogno di un Salvatore. Allora e solo allora la luce invade le sue tenebre ed egli diventa davvero una nuova creazione in Cristo. Il cuore dell'America è malvagio, malvagio e oscuro. Ogni uomo fa ciò che è giusto ai suoi occhi. Invaderò la sua oscurità con la Mia luce. I miei piani, i Miei scopi per questa nazione non saranno alterati, modificati o ritardati. Faccio tutto bene. Le mie vie non sono le vostre vie, quindi fidatevi anche quando non riuscite a capire.
Grazie a Dio, che ci dà la vittoria per mezzo del nostro Signore Gesù Cristo. 2 Corinti 15: 57
Guardate e resterete meravigliati; sto facendo una cosa nuova. I miei modi stupiranno le masse. Molti vedranno ma non crederanno, altri si rallegreranno con grande eccitazione per quello che sto facendo. Sarà glorioso. Guardate e aspettate in ansiosa aspettativa. Ne varrà la pena aspettare. Fidatevi di me. Sollevatevi o i giusti! Alzatevi! Dichiarate la Mia parola su situazioni che sembrano impossibili da superare. Alzatevi! Permettete al Mio Spirito di liberarvi dalle insidie del maligno e quando verrà la liberazione, e lo farà, tutti vedranno che solo Io ho guarito, liberato e restaurato.
Ecco, gli uomini che avete messo in carcere si trovano nel tempio a insegnare al popolo.
Dagli Atti degli Apostoli
In quei giorni, si levò il sommo sacerdote con tutti quelli della sua parte, cioè la setta dei sadducèi, pieni di gelosia, e, presi gli apostoli, li gettarono nella prigione pubblica.
Ma, durante la notte, un angelo del Signore aprì le porte del carcere, li condusse fuori e disse: «Andate e proclamate al popolo, nel tempio, tutte queste parole di vita». Udito questo, entrarono nel tempio sul far del giorno e si misero a insegnare.
Quando arrivò il sommo sacerdote con quelli della sua parte, convocarono il sinedrio, cioè tutto il senato dei figli d’Israele; mandarono quindi a prelevare gli apostoli nella prigione. Ma gli inservienti, giunti sul posto, non li trovarono nel carcere e tornarono a riferire: «Abbiamo trovato la prigione scrupolosamente sbarrata e le guardie che stavano davanti alle porte, ma, quando abbiamo aperto, non vi abbiamo trovato nessuno».
Udite queste parole, il comandante delle guardie del tempio e i capi dei sacerdoti si domandavano perplessi a loro riguardo che cosa fosse successo. In quel momento arrivò un tale a riferire loro: «Ecco, gli uomini che avete messo in carcere si trovano nel tempio a insegnare al popolo».
Allora il comandante uscì con gli inservienti e li condusse via, ma senza violenza, per timore di essere lapidati dal popolo.
Dio ha mandato il Figlio nel mondo, perché il mondo sia salvato per mezzo di lui.
+ Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù disse a Nicodèmo: «Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio.
E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno amato più le tenebre che la luce, perché le loro opere erano malvagie. Chiunque infatti fa il male, odia la luce, e non viene alla luce perché le sue opere non vengano riprovate. Invece chi fa la verità viene verso la luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio».
Parola del Signore
Preghiera dei fedeli
Il Cristo è la grande luce che ci rivela l'amore del Padre per gli uomini e ci provoca ad un giudizio di verità sul nostro agire. Rivolgiamoci al Padre dicendo:
Per il tuo amore per Cristo, salvaci, Dio nostro.
- Ti preghiamo, Padre, per i cristiani perseguitati, per le vittime di ogni ingiustizia e invidia umana: per la tua forza siano fedeli alla loro fede e alla loro coscienza. Preghiamo.
- Ti preghiamo per coloro che hanno di te l'idea errata di giudice vendicatore: scoprano che tu sei Padre e che ci hai tanto amato da consegnare Cristo tuo figlio per la vita del mondo. Preghiamo.
- Ti preghiamo per tutti i credenti: comprendano che Cristo è giudizio luminoso dell'autenticità e del valore delle loro opere. Preghiamo.
- Ti preghiamo per quanti sono preposti ai mezzi di comunicazione sociale: siano sempre umili cercatori e servitori della verità. Preghiamo.
- Ti preghiamo per noi, che chiami a compiere la verità con opere disinteressate e trasparenti: ci sentiamo sempre più responsabili di questa nostra vocazione. Preghiamo.
- Per i nostri defunti. Preghiamo.
O Signore Gesù, che ci chiami a fare ogni giorno la scelta fra la luce e le tenebre, Fa' che le nostre opere siano compiute in Dio con quella fedeltà alla verità che sei tu stesso, Sapienza eterna del Padre, che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.
Preghiera sulle offerte
O Dio, che nella comunione mirabile a questo sacrificio
ci hai resi partecipi della tua natura divina,
dona a noi, che abbiamo conosciuto la tua verità,
di testimoniarla con una degna condotta di vita.
Per Cristo nostro Signore.
Oppure:
Con i doni della Chiesa accetta, o Signore,
come sacrificio a te gradito,
noi tuoi servi, configurati a immagine del tuo Figlio,
e confermati con il sigillo dello Spirito.
Per Cristo nostro Signore.
PREFAZIO PASQUALE II
La vita nuova in Cristo
È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
proclamare sempre la tua gloria, o Signore,
e soprattutto esaltarti in questo tempo
nel quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato.
Per mezzo di lui rinascono a vita nuova
i figli della luce,
e si aprono ai credenti le porte del regno dei cieli.
In lui morto è redenta la nostra morte,
in lui risorto tutta la vita risorge.
Per questo mistero,
nella pienezza della gioia pasquale,
l’umanità esulta su tutta la terra
e le schiere degli angeli e dei santi
cantano senza fine l’inno della tua gloria: Santo, ...
Oppure:
PREFAZI DI PASQUA I-V
Antifona di comunione
Dice il Signore:
«Io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate
e portiate frutto e il vostro frutto rimanga».
Alleluia. (Gv 15,16)
Oppure:
La luce è venuta nel mondo.
Chi fa la verità viene alla luce.
Alleluia. (Cf. Gv 3,19.21)
Preghiera dopo la comunione
Assisti con bontà il tuo popolo, o Signore,
e poiché lo hai colmato della grazia di questi santi misteri,
donagli di passare dalla nativa fragilità umana
alla vita nuova nel Cristo risorto.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
Oppure:
Concedi, o Padre,
che, nutriti con il sacramento
del Corpo e del Sangue del tuo Figlio,
cresciamo nella comunione del suo Spirito
e nell’amore dei fratelli,
fino a raggiungere nella carità operosa
la pienezza del Corpo di Cristo.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
Commento
Il Dio di cui parla il nostro testo di oggi non ha niente di comune con gli antichi dei. Dio ha effettivamente amato il mondo. E non solamente il mondo ebraico, ma tutto il mondo. In san Giovanni, il concetto di “mondo” ingloba l’insieme delle creature. L’amore di Dio si è quindi giustamente rivolto verso coloro che non appaiono in nulla come membri della sua comunità. Tra di loro, ci sono anche quegli uomini che resistono al bene. È il mondo nella sua completa secolarizzazione, tale quale lo si può osservare oggi. Ed è certo anche il mondo del tempo di Gesù, con le sue implicazioni morali, politiche e religiose, un mondo che allontana Gesù dalla sua sfera di influenza, perché non sopporta che Dio si impicci dei suoi affari. San Giovanni dice che Dio ha amato molto tutti coloro che facevano il male. Dio non si limita quindi a rendere migliori coloro che sono già buoni. Dio non prende le distanze nei confronti del male. Non osserva dall’alto tutte le cose così poco appetitose che sono nel mondo. Dio entra nel mondo cattivo e lo trasforma con la sua Luce!