L'INDIA NON SI PIEGA ALLE MIRE ESPANSIONISTICHE DELLA CINA E CHIUDE ANCHE AI PRODOTTI DI MARCA CINESE....
Continua a crescere la tensione lungo la linea attuale di controllo, a dispetto delle dichiarazioni dei due governi di voler trovare un compromesso pacifico.
Il primo ministro indiano Narendra Modi, in una riunione governativa ai massimi livelli, ha dato disposizione alle forze armate di iniziare a fare scorta di risorse belliche alla luce dei recenti avvenimenti nella regione del Ladakh al confine con la Cina.
Semaforo verde anche alla Marina militare indiana per dislocare i suoi mezzi nello Stretto di Malacca per contrastare eventuali azioni da parte di Pechino in quello che è considerato uno dei punti nevralgici per le rotte commerciali marittime cinesi.
Le forze armate di New Delhi, pronte a livello operativo al combattimento hanno ricevuto l'ordine di accumulare riserve di munizioni per un'eventuale guerra di durata superiore ai 20 giorni.
La tensione è alle stelle tra l'India e la Cina, in seguito a dei brutali scontri avvenuti nella Valle di Galwan, nel corso dei quali hanno perso la vita 20 soldati indiani tra cui anche un ufficiale, con altri quattro militari ricoverati in condizioni critiche.
A dispetto di ciò i due Paesi, entrambi annoverati tra le potenze nucleari, hanno dato la propria disponibilità a delle trattative che permettano di arrivare ad una de-escalation delle tensioni, con gli USA che si sono offerti di contribuire ad una risoluzione pacifica della disputa.
La questione del Ladakh
Due settimane fa, i media indiani hanno riferito che New Delhi e Pechino avevano dispiegato ulteriori truppe nell'area di confine nel Ladakh, una regione amministrata dall'India come territorio sindacale, a seguito di violenti scontri avvenuti tra il 5 al 6 maggio, quando circa 250 indiani e le truppe cinesi sono stati impegnati in scontri sulla riva settentrionale del lago Pangong nel Ladakh, un'area che è stata oggetto di controversie tra Pakistan, India e Cina per decenni.
I due paesi del Sud e dell'Est asiatico non hanno un confine segnato ma piuttosto una cosiddetta linea di controllo effettivo, che è stata creata dopo la guerra del 1962 tra i due Paesi e ha provocato numerosi conflitti di confine nei decenni successivi.
La Chatham House, nome comune per definire il Royal Institute of International Affairs di St. James a Londra, altro non è che una delle associazioni di esperti, specializzati in tematiche geopolitiche ed economiche, più famose e riconosciute del mondo. Fu istituita nel 1919, in occasione di un incontro tra le delegazioni americana e britannica, attrici principali alla conferenza di pace di Parigi, quando Lord Lionel Curtis pensò all'opportunità di istituzionalizzare il dibattito costruttivo tra soggetti diversi. Le riunioni, istituite per la prima volta dal banchiere americano David Rockfeller nel 1954, arrivate quest'anno al sessantaseiesimo incontro, hanno attirato negli anni una attenzione crescente, trovandosi al centro di teorie complottistiche che accusano il club di rappresentare il punto di partenza delle strategie per l'instaurazione di un regime globale.
I partecipanti sono liberi di usare le informazioni ricevute, ma né l'identità né l'affiliazione degli oratori, né quella degli altri partecipanti, possono essere rivelate. In altre parole è possibile rendere noto ciò che viene detto, ma non da chi e quando. Secondo tale ferrea disposizione si svolgono anche le riunioni del Club Bilderberg. A che scopo personalità così differenti, di diversa nazionalità e cultura, e di settori spesso completamente diversi tra loro, si incontrano a cadenza annuale? Che potere e che conseguenze hanno le conclusioni che ne vengono tratte? Secondo il portavoce ufficiale del club:
Il Bilderberg si occupa di acquisire conoscenze, promuovere la comprensione e facilitare lo scambio di opinioni sui problemi principali che affliggono il mondo. Una discussione aperta su questioni di reciproco interesse, un forum per discussioni informali e pronte per l'uso.
Tra gli invitati fissi, oltre al Presidente di F.C.A John Elkann, si possono annoverare il direttore generale di Banca d'Italia, Salvatore Rossi, la giornalista Lilli Gruber, già presente in altre riunioni, l'amministratore delegato di Vodafone, Vittorio Colao, accademici di varie università (Harvard, Londra e Milano su tutte) e persino un religioso, il Segretario di Stato Vaticano, cardinale Pietro Parolini.
Invitato ad un summit simile nel 2015, il cantante Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti, ebbe a dichiarare:
A questa riunione erano state invitate le 80 persone più importanti del pianeta per parlare del futuro. La cosa interessante è che c'erano il capo della banca mondiale, premi Nobel, Ceo, amministratori delegati di case farmaceutiche, tecnologiche, femministe, ma non c'era nemmeno un politico. Perché? Perchè non servono. Le cose non si decidono più a livello politico; la politica amministra questa situazione, ma le decisioni non le prende più la politica.
In pochissimi avranno sentito nominare Chatam House e ancor meno il RIIA, ma si tratta del nucleo centrale del controllo globale. Esattamente come il CFR (Coucil on Foreign Relations) è il governo ombra statunitense, così il RIIA è il governo ombra di Sua Maestà.
A proposito di Chatam House, nel 2016 Marco Carrai il braccio destro dell'ex Presidente del Consiglio Matteo Renzi, si recò a Londra a fare affari e lobby in materia di cyber security.
L'appuntamento era in un lussuoso hotel londinese. L’elenco dei partecipanti è stato messo insieme dall’inesauribile lobby dell’Aspen, formalmente think tank filoamericano di sponda liberal, e da quell’esclusivo cenacolo inglese che risponde al nome di Chatham House. Tra i nominativi spunta fuori anche quello di Vittorio Colao, Ceo del gruppo Vodafone e attuale capo della task force di governo per il COVID 19. Vittorio Colao vive stabilmente a Londra e Chatam House è come la sua "seconda casa". Come si dice? A pensar male....La politica e la democrazia parlamentare sono un lontano ricordo, ormai è chiaro.
NEL 2018, BEN PRIMA DELLA PANDEMIA, L'ITALIA CAVIA PORTA L'"AFFARE VACCINI" NIENTEDIMENO CHE AL SENATO!
Il 9 ottobre si è tenuto alla Biblioteca del Senato, «Sala degli Atti Parlamentari» a Roma, la conferenza internazionale dal titolo: «Global Health: l’Italia driver di best practice» («Salute globale: l’Italia è la migliore guida nella pratica»).
L’iniziativa è organizzata da «Formiche» in collaborazione con GSK, la tristemente nota GlaxoSmithKline (tedesca).
Scopo dell’incontro: sottolineare il ruolo strategico che ha l’Italia sui temi di salute globale, scontato dire in ambito vaccinale!
Ospiti prestigiosi
Tra gli ospiti il professor David Salisbury, Associate Fellow Global Health Security presso nientepopodimeno che la famosa «Chatham House» del RIIA (Royal Institute of International Affairs) di Londra.
Pochissimi avranno mai sentito nominare Chatam House e ancor meno il RIIA, ma si tratta del nucleo centrale del controllo globale. Esattamente come il CFR (Coucil on Foreign Relations) è il governo ombra statunitense, così il RIIA è il governo ombra di Sua Maestà.
Se sono arrivati a scomodare simili pezzi da novanta, il significato è uno solo: l’affaire “vaccini” è per loro importantissimo. Non a caso, per dare il massimo dell’autorevolezza sono andati a farlo all’interno delle Istituzioni pubbliche: il Senato.
I lavori dovevano essere aperti dal presidente della Commissione Igiene e Sanità al Senato, Pierpaolo Sileri, ma nel suo sito ha smentito immediatamente la sua partecipazione.
Mentre era presente Emanuela Del Re, del ministero degli Affari Esteri, Michele Geraci sottosegretario allo sviluppo economico, Roberto Arditti direttore editoriale di Formiche, Greg French, ambasciatore d’Australia a Roma, Rino Rappuoli (Chief Scientist & Head of External Research and Development di GSK Vaccines), cioè un ricercatore di punta della GSK, e non poteva mancare l’immarcescibile Walter Ricciardi, direttore dell’Istituto Superiore di Sanità (Member of The Executive Board presso la World Health Organization) e Allan Saul (direttore GSK Vaccines Institute for Global Health).[1]
Merita una citazione a parte l’ex attore Walter Ricciardi, il quale, forse immedesimandosi un po’ troppo nel pinocchietto toscano, ha fatto una tristissima uscita. Ha dichiarato che «nelle democrazie sono i cittadini che esprimono i governi, ma dobbiamo tenere presente che l’80% della popolazione non conosce un’altra lingua, non viaggia, e non sa». Poi la stoccata al governo: «chi ha questo approccio esprime persone che hanno questo approccio».
Infine nell’ambito vaccinale ha detto che sono loro (cioè gli scienziati, la Scienza quella non democratica) che devono far conoscere la realtà, e come? Cambiando lo storytelling perché «sulle persone a razionalità limitata quello attuale non basta»[2]. Chiaro? Per l’ex collega di Mario Merola, l’80% degli italiani sono persone a razionalità limitata, cioè un branco di mentecatti ignoranti che ha votato dei politici dello stesso livello evolutivo.
Capiamoci: questo è il Direttore della salute degli italiani!
Conclusione
Un congresso della GSK tenuto nelle sale del Senato, in un momento storico delicatissimo come quello attuale è un segnale scandalosamente deprimente.
Oramai alla decenza non c’è più alcun limite: d’altronde dovremmo essere temprati, visto che negli ultimi anni abbiamo assistito alle cose più indicibili per un paese che si professa democratico.
Il 7 ottobre 2014, il più grande statista delle ultime due Repubbliche, al secolo Matteo Renzi, ha invitato a Palazzo Chigi nientepopodimenoché i big della farmaceutica, per l’esattezza i CEO di Bayer, Bristol-Meyer, Squibb, Eli Lilly, Glaxo, Johnson & Johnson, Merck, Novartis e Roche.
Il 7 giugno 2017 alla conferenza stampa in cui è stato ufficializzato il decreto-legge Lorenzin poi convertito nella legge 119, ha parlato e presentato il Piano vaccinale il dottor Raniero Guerra, «Direttore generale della Prevenzione sanitaria».
Peccato che Guerra è stato Consigliere d’Amministrazione della «Fondazione Glaxo-Smith Kline»…
Sarà anche per questo che la Germania di Glaxo evoca a gran voce una seconda ondata di pandemia in autunno? Quando gli indici di borsa di Glaxo schizzeranno alle stelle?....
«Pregando, non sprecate parole come i pagani: essi credono di venire ascoltati a forza di parole. Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno prima ancora che gliele chiediate.
Voi dunque pregate così:
Padre nostro che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà,
come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti
come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Se voi infatti perdonerete agli altri le loro colpe, il Padre vostro che è nei cieli perdonerà anche a voi; ma se voi non perdonerete agli altri, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe».
Parola del Signore
Preghiera dei fedeli
Fratelli, il Padre che sta nei cieli conosce in profondità i nostri cuori e sa di quali cose abbiamo bisogno. Rivolgiamogli con fiducia la nostra preghiera, dicendo:
Si compia, Signore, la tua volontà.
Per la Chiesa, perché fedele al messaggio evangelico, si mantenga sempre pura e semplice, per celebrare la perenne liturgia di lode al Padre. Preghiamo:
Per i nostri pastori, perché siano uniti nell'ascolto della parola, concordi nella celebrazione dei sacramenti e zelanti nell'accrescere la comunione tra i fratelli. Preghiamo:
Per quanti hanno responsabilità educative e civili, perché con la loro opera promuovano la crescita integrale della persona, aperta a Dio e al prossimo. Preghiamo:
Per quanti nella vita hanno commesso gravi errori, perché ritrovino le vie della verità e della giustizia e incontrino accoglienza e misericordia nella comunità cristiana. Preghiamo:
Per noi qui riuniti, perché la preghiera semplice e gioiosa trovi spazio adeguato nelle nostre famiglie e accompagni l'impegno e il lavoro quotidiani. Preghiamo:
Per chi non ha ancora la forza di fare la volontà del Signore.
Perché la nostra comunità sia anticipazione del regno di Dio.
O Padre, che in ogni istante ci rinnovi il dono della vita, mantienici nella tua grazia, affinché sappiamo trasmettere al mondo intero la grandezza della tua misericordia. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Preghiera sulle offerte
O Dio, che nel pane e nel vino
doni all’uomo il cibo che lo alimenta
e il sacramento che lo rinnova,
fa’ che non ci venga mai a mancare
questo sostegno del corpo e dello spirito.
Per Cristo nostro Signore.
Antifona di comunione
Una cosa ho chiesto al Signore, questa sola io cerco:
abitare nella casa del Signore tutti i giorni della mia vita. (Sal 27,4)
Oppure:
Dice il Signore: “Padre Santo, custodisci nel tuo nome coloro che mi hai dato,
perché siano una cosa sola, come noi”.
(Gv 17,11)
Preghiera dopo la comunione
Signore, la partecipazione a questo sacramento,
segno della nostra unione con te,
edifichi la tua Chiesa nell’unità e nella pace.
Per Cristo nostro Signore.
Commento
Il “Pater”, la cui prima parte riguarda Dio e la seconda noi, condensa tutte le preghiere passate, presenti e future, e il "fiat” riassume tutto l’atteggiamento cristiano nei confronti della vita.
Chiedendo a Dio che sia fatta la sua volontà, dovremmo comprendere che questa volontà non può essere fatta nell’astratto, o unicamente attraverso l’opera degli altri. Deve essere fatta da noi, in ognuno di noi, con ognuno di noi.
Noi tutti desideriamo che Dio esaudisca i nostri desideri. Vorremmo dirgli: “Signore, sia fatta la mia volontà. Digiunerò, ti accenderò delle candele, farò delle novene, farò l’elemosina, farò qualunque cosa, purché tu esaudisca le mie preghiere. Tu hai detto, fra l’altro, che tutto ciò che domanderemo nel tuo nome ci sarà accordato. Allora?”.
Allora noi dimentichiamo che pregare o domandare nel nome di Gesù, è innanzi tutto pregare per avere un cuore simile al suo, affinché sia nella gioia, come nelle prove più grandi, nelle sofferenze più atroci e anche nell’avvicinarsi della morte, possiamo dire con la stessa fiducia infinita, con lo stesso amore infinito: “Sia fatta la tua volontà”. Che fortuna per noi avere un Dio chiamato Padre. Egli ci ama infinitamente, sa tutto e può tutto. Può dunque soddisfare le mie richieste, se il suo cuore paterno e la sua scienza divina vedono che ciò corrisponde al mio bene, cioè alla mia felicità.
Il mio amore verso me stesso consiste nell’avere fiducia in lui, poiché non posso immaginare un cuore più tenero e caldo per proteggermi, capirmi e rendermi felice. Quando avremo capito questa preghiera, quando essa diverrà parte integrante della nostra vita, sapremo, non solo per mezzo della ragione, ma con tutto il nostro essere, che Dio ci esaudisce sempre, anche se non sempre afferriamo il modo in cui egli si prende cura di noi.
Un malato chiede la salute ed ecco che Dio gli manda la pazienza. Noi chiediamo ciò che ci piace ed egli ci manda ciò di cui abbiamo bisogno.
Dal sito della Casa Bianca degli Stati Uniti d’America
Dall’autorità conferita a me in qualità di Presidente dalla Costituzione e dalle leggi degli Stati Uniti d’America, incluso l’International Emergency Economic Powers Act (50 USC 1701 e seguenti) (IEEPA), il National Emergencies Act (50 USC 1601 e seguenti .) (NEA), sezione 212 (f) dell’Immigration and Nationality Act del 1952 (8 USC 1182 (f)), e sezione 301 del titolo 3, Codice degli Stati Uniti,
Io, DONALD J. TRUMP, presidente degli Stati Uniti d’America, dichiaro che la situazione relativa al Tribunale penale internazionale (ICC) e le sue affermazioni sono illegittime di giurisdizione sul personale degli Stati Uniti e su alcuni dei suoi alleati.
L’indagine del pubblico ministero su azioni presumibilmente commesse da militari, intelligence e altro personale degli Stati Uniti in o relativi all’Afghanistan, come minaccia di subire molestie, abusi e possibili arresti sia di membri del governo attuale che precedente e agli ufficiali alleati.
Queste azioni da parte della CPI, a loro volta, minacciano di violare la sovranità degli Stati Uniti e ostacolano le critiche attività di sicurezza nazionale e di politica estera del governo degli Stati Uniti e dei funzionari alleati, e quindi minacciare la sicurezza nazionale e la politica estera degli Stati Uniti.
Gli Stati Uniti non sono parte dello statuto di Roma, non hanno mai accettato la giurisdizione della CPI sul proprio personale e hanno costantemente respinto le asserzioni della giurisdizione della CPI sul personale degli Stati Uniti. Inoltre, nel 2002, il Congresso degli Stati Uniti ha emanato l’American Service-Members ‘Protection Act (22 USC 7421 e seguenti) che ha respinto le affermazioni di giurisdizione non consensuali della ICC.
Gli Stati Uniti restano impegnati nella responsabilità e nella coltivazione pacifica dell’ordine internazionale, ma la CPI e le parti dello Statuto di Roma devono rispettare le decisioni degli Stati Uniti e di altri paesi di non sottoporre il proprio personale alla giurisdizione della CPI, coerentemente con i rispettivi prerogative sovrane. Gli Stati Uniti cercano di imporre conseguenze tangibili e significative ai responsabili delle trasgressioni della CPI, che possono comprendere la sospensione dell’ingresso negli Stati Uniti di funzionari, impiegati e agenti della CPI, nonché i loro familiari stretti.
L’ingresso di tali figure aliene negli Stati Uniti sarebbe dannoso per gli interessi degli Stati Uniti e negare loro l’ingresso dimostrerà ulteriormente la decisione degli Stati Uniti di opporsi al superamento della CPI cercando di esercitare la giurisdizione sul personale degli Stati Uniti e il nostro alleati, nonché personale di paesi che non sono parti dello statuto di Roma o che non hanno altrimenti acconsentito alla giurisdizione della CPI.
Questo può includere la sospensione dell’ingresso negli Stati Uniti di funzionari, dipendenti e agenti della CPI, nonché dei loro familiari stretti. Decido pertanto che qualsiasi tentativo da parte della CPI di indagare, arrestare, detenere o perseguire qualsiasi personale degli Stati Uniti senza il consenso degli Stati Uniti o del personale di paesi che sono alleati degli Stati Uniti e che non sono parti dello Statuto di Roma o non ha altrimenti acconsentito alla giurisdizione della CPI, costituisce una minaccia insolita e straordinaria per la sicurezza nazionale e la politica estera degli Stati Uniti, e dichiaro un’emergenza nazionale per far fronte a tale minaccia. Con la presente determino e ordino:
Sezione 1. (a) Tutte le proprietà e gli interessi su proprietà che si trovano negli Stati Uniti, che in seguito vengono negli Stati Uniti o che sono o in seguito in possesso o controllo di qualsiasi persona degli Stati Uniti, delle seguenti persone sono bloccati e non può essere trasferito, pagato, esportato, ritirato o altrimenti negoziato:
(i) qualsiasi persona straniera stabilita dal Segretario di Stato, in consultazione con il Segretario del Tesoro e il Procuratore Generale:
(A) di aver assunto direttamente in qualsiasi sforzo da parte della CPI di indagare, arrestare, detenere o perseguire qualsiasi personale degli Stati Uniti senza il consenso degli Stati Uniti;
(B) di aver intrapreso direttamente qualsiasi sforzo da parte della CPI per indagare, arrestare, detenere o perseguire qualsiasi personale di un paese che sia alleato degli Stati Uniti senza il consenso del governo di quel paese;
(C) avere materialmente assistito, sponsorizzato o fornito supporto finanziario, materiale o tecnologico per, o beni o servizi in supporto di qualsiasi attività descritta nella sottosezione (a) (i) (A) o (a) ( i) (B) di questa sezione o di qualsiasi persona i cui beni e interessi nella proprietà siano bloccati ai sensi del presente ordine; o
(D) di essere posseduti o controllati da, o di aver agito o preteso di agire per o per conto di, direttamente o indirettamente, qualsiasi persona le cui proprietà e interessi nella proprietà sono bloccati ai sensi del presente ordine.
(b) I divieti nella sottosezione (a) della presente sezione si applicano tranne nella misura prevista da statuti o regolamenti, ordini, direttive o licenze che possono essere emessi in base a questo ordine, e nonostante qualsiasi contratto stipulato o qualsiasi licenza o permesso concesso prima della data di questo ordine.
Sez. 2. Con la presente determino che la donazione dei tipi di articoli specificati nella sezione 203 (b) (2) dell’IEEPA (50 USC 1702 (b) (2)) da, ao o a beneficio di qualsiasi persona la cui la proprietà e gli interessi nella proprietà sono bloccati ai sensi della sezione 1 (a) di questo ordine comprometterebbe gravemente la mia capacità di affrontare l’emergenza nazionale dichiarata in questo ordine, e con la presente proibisco tali donazioni come previsto dalla sezione 1 (a) di questo ordine .
Sez. 3. I divieti di cui alla sezione 1 (a) del presente ordine comprendono:
(a) la fornitura di qualsiasi contributo o fornitura di fondi, beni o servizi da, a, o per il beneficio di qualsiasi persona la cui proprietà e interessi nella proprietà sono bloccato ai sensi della sezione 1 (a) del presente ordine; e
(b) la ricezione di qualsiasi contributo o fornitura di fondi, beni o servizi da tale persona.
Sez. 4. L’ingresso senza restrizioni di immigrati e non immigranti negli Stati Uniti negli alieni è determinato a soddisfare uno o più dei criteri di cui alla sezione 1 (a) del presente ordine, nonché i familiari immediati di tali alieni o gli alieni determinati dal Segretario di Lo stato che deve essere assunto dall’ICC o che agisce come agente della CPI, pregiudicherebbe gli interessi degli Stati Uniti e l’ingresso di tali persone negli Stati Uniti, come immigrati o non immigranti, è sospeso, salvo laddove il Il Segretario di Stato stabilisce che l’ingresso della persona negli Stati Uniti non sarebbe contrario agli interessi degli Stati Uniti, anche quando il Segretario determina, in base a una raccomandazione del Procuratore Generale, che l’ingresso della persona sarebbe ulteriormente importante Obiettivi delle forze dell’ordine degli Stati. Nell’esercizio di tale responsabilità, il Segretario di Stato consulta il Segretario della Sicurezza nazionale in merito a questioni di ammissibilità o inammissibilità nell’ambito dell’autorità del Segretario della Sicurezza nazionale. Tali persone saranno trattate come persone coperte dalla sezione 1 della Proclamazione 8693 del 24 luglio 2011 (sospensione dell’ingresso di stranieri soggetta a divieti di viaggio del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e sanzioni internazionali di emergenza delle potenze economiche).
Il Segretario di Stato avrà la responsabilità di attuare questa sezione secondo le condizioni e le procedure stabilite dal Segretario o da esso stabilite ai sensi della Proclamazione 8693. il Segretario di Stato consulta il Segretario della Sicurezza nazionale in merito a questioni relative all’ammissibilità o all’irricevibilità nell’ambito dell’autorità del Segretario della Sicurezza nazionale. Tali persone saranno trattate come persone coperte dalla sezione 1 della Proclamazione 8693 del 24 luglio 2011 (sospensione dell’ingresso di stranieri soggetta a divieti di viaggio del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e sanzioni internazionali di emergenza delle potenze economiche). Il Segretario di Stato avrà la responsabilità di attuare questa sezione secondo le condizioni e le procedure stabilite dal Segretario o da esso stabilite ai sensi della Proclamazione 8693. il Segretario di Stato consulta il Segretario della Sicurezza nazionale in merito a questioni relative all’ammissibilità o all’irricevibilità nell’ambito dell’autorità del Segretario della Sicurezza nazionale.
Tali persone saranno trattate come persone coperte dalla sezione 1 della Proclamazione 8693 del 24 luglio 2011 (sospensione dell’ingresso di stranieri soggetta a divieti di viaggio del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e sanzioni internazionali di emergenza delle potenze economiche). Il Segretario di Stato avrà la responsabilità di attuare questa sezione secondo le condizioni e le procedure stabilite dal Segretario o da esso stabilite ai sensi della Proclamazione 8693. 2011 (Sospensione dell’ingresso di stranieri soggetti a divieti di viaggio del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e sanzioni internazionali per le forze economiche di emergenza). Il Segretario di Stato avrà la responsabilità di attuare questa sezione secondo le condizioni e le procedure stabilite dal Segretario o da esso stabilite ai sensi della Proclamazione 8693. 2011 (Sospensione dell’ingresso di stranieri soggetti a divieti di viaggio del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e sanzioni internazionali per le forze economiche di emergenza). Il Segretario di Stato avrà la responsabilità di attuare questa sezione secondo le condizioni e le procedure stabilite dal Segretario o da esso stabilite ai sensi della Proclamazione 8693.
Sez. 5. (a) È vietata qualsiasi transazione che elude o evita, ha lo scopo di eludere o evitare, provoca una violazione o tenta di violare uno dei divieti stabiliti in questo ordine.
(b) È vietata qualsiasi cospirazione formata per violare uno dei divieti stabiliti in questo ordine.
Sez. 6. Nessuna disposizione del presente ordine proibisce le transazioni per lo svolgimento delle attività ufficiali del governo federale da parte di dipendenti, beneficiari o appaltatori.
Sez. 7. Ai fini del presente ordine:
a) il termine “persona” indica una persona fisica o giuridica;
(b) il termine “entità” indica un governo o una strumentalità di tale governo, associazione, associazione, trust, joint venture, società, gruppo, sottogruppo o altra organizzazione, compresa un’organizzazione internazionale;
(c) il termine “persona degli Stati Uniti” indica qualsiasi cittadino degli Stati Uniti, straniero residente permanente, entità organizzata secondo le leggi degli Stati Uniti o qualsiasi giurisdizione all’interno degli Stati Uniti (comprese le filiali estere) o qualsiasi persona negli Stati Uniti;
(d) il termine “personale degli Stati Uniti” indica qualsiasi membro attuale o precedente delle forze armate degli Stati Uniti, qualsiasi funzionario attuale o precedentemente eletto o nominato del governo degli Stati Uniti e qualsiasi altra persona attualmente o precedentemente impiegata o lavorante a nome del governo degli Stati Uniti;
(e) il termine “personale di un paese che è un alleato degli Stati Uniti” indica qualsiasi personale militare attuale o precedente, funzionario attuale o precedentemente eletto o nominato, o altra persona attualmente o precedentemente impiegata o che lavora per conto di un governo di un paese membro dell’Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico (NATO) o di un “grande alleato non NATO”, come definito dalla sezione 2013 (7) dell’American Service-Members ‘Protection Act (22 USC 7432 (7)); e
(f) il termine “familiare immediato” indica coniugi e figli.
Sez. 8. Per le persone i cui beni e interessi in proprietà sono bloccati ai sensi del presente ordine e che potrebbero avere una presenza costituzionale negli Stati Uniti, ritengo che a causa della possibilità di trasferire istantaneamente fondi o altri beni, preavviso a tali persone di misure l’adozione ai sensi della sezione 1 del presente ordine renderebbe inefficaci tali misure. Decido quindi che affinché queste misure siano efficaci per far fronte all’emergenza nazionale dichiarata in questo ordine, non è necessario che sia preventivamente notificato un elenco o una decisione effettuata in conformità alla sezione 1 di questo ordine.
Sez. 9. Il Segretario del Tesoro, in consultazione con il Segretario di Stato, è autorizzato ad intraprendere tali azioni, incluso l’adozione di norme e regolamenti, e ad impiegare tutti i poteri che mi sono stati concessi da IEEPA per quanto necessario per eseguire questo ordine. Il Segretario del Tesoro può, conformemente alla legge applicabile, rielaborare una di queste funzioni all’interno del Dipartimento del Tesoro. Tutti i dipartimenti e le agenzie degli Stati Uniti adottano tutte le misure appropriate nell’ambito della loro autorità per attuare questo ordine.
Sez. 10. Il Segretario del Tesoro, in consultazione con il Segretario di Stato, è autorizzato a presentare al Congresso relazioni ricorrenti e finali sull’emergenza nazionale dichiarata in questo ordine, in conformità con la sezione 401 (c) della NEA (50 USC 1641 (c)) e sezione 204 (c) di IEEPA (50 USC 1703 (c)).
Sez. 11. (a) Nulla in questo ordine deve essere interpretato per pregiudicare o influenzare in altro modo:
(i) l’autorità concessa dalla legge a un dipartimento esecutivo o agenzia, o il suo capo; o
(ii) le funzioni del direttore dell’Ufficio di gestione e bilancio relative a proposte di bilancio, amministrative o legislative.
(b) Il presente ordine è attuato in conformità della legge applicabile e soggetto alla disponibilità di stanziamenti.
(c) Questo ordine non ha lo scopo di creare e non creare alcun diritto o beneficio, sostanziale o procedurale, applicabile per legge o in equità da qualsiasi parte contro gli Stati Uniti, i suoi dipartimenti, agenzie o entità, i suoi funzionari, dipendenti o agenti o qualsiasi altra persona.
DONALD J. TRUMP
THE WHITE HOUSE,
11 giugno 2020.
In breve ecco tutte le misure attuative
In buona sostanza ecco le decisioni del governo USA nei confronti del Tribunale Internazionale, a seguito conferenza stampa appena conclusa alla Casa Bianca:
1) Ci saranno sanzioni pesantissime contro la Corte Internazionale dell’Aja.
2) Non riconosceranno più la giurisdizione del tribunale internazionale dell'Aja.
3) Tireranno fuori tutto, anche i procedimenti contro i sanguinari della guerra nella ex Jugoslavia, in Libia e in Afghanistan.
4) Gli USA non hanno mai firmato la carta di Roma, pertanto i cittadini americani non saranno mai più sottoposti a giudizio nella giurisdizione dell’Aja.
5) Per gli Stati Uniti da oggi non esiste più quel tribunale.
6) L’ICC – International Criminal Court, che ha ripetutamente violato la sovranità degli Stati Uniti, non sarà riconosciuta dagli USA. Le indagini condotte da molti anni, hanno messo in luce per il Dipartimento di giustizia, la malversazione e l’atteggiamento fazioso della corte ICC contro ogni vertenza relativa agli Stati Uniti.
7) Ovviamente sospendono immediatamente ogni finanziamento a questa corte illegittima.
Da oggi in avanti ci saranno sanzioni pesanti.
Da oggi, nessuno si potrà più opporre ad una rogatoria internazionale.
Gli USA non riconoscono questa corte e si accingono ad attuare sequestri di beni, conti e fondi, ai membri che la compongono, cioè i magistrati.
Da oggi in poi sarà la sola corte che possa dirimere le dispute tra gli Stati membri delle Nazioni Unite.
Neanche il governo USA potrà più farsi difendere dalla Corte dell’Aja per crimini contro l’Umanità.
LA POSITIVA INFLUENZA DEL GOVERNO TRUMP SI FA SENTIRE ANCHE ALL'ONU....
(Chiara Chiessi) Importante vittoria pro life all’ONU: gli Stati Uniti hanno rifiutato un accordo in materia di assistenza umanitaria che avrebbe previsto l’aborto.
In una recente dichiarazione del 2 giugno 2020, i diplomatici statunitensi hanno così commentato: «Gli Stati Uniti non possono accettare i termini “servizi di assistenza sanitaria sessuale e riproduttiva”». Dietro infatti a queste ingannevoli parole, si cela il desiderio, da parte degli organismi mondiali, di diffondere su vasta scala e con massicce campagne aborto e contraccezione.
L’amministrazione Trump, attraverso i suoi delegati all’ONU, ha infatti dichiarato: «Non esiste un diritto internazionale all’aborto, né un dovere da parte degli Stati di finanziare o facilitare l’aborto».
Ed ha aggiunto: «Gli Stati Uniti continueranno il loro lavoro all’ONU ed altrove, costruendo il consenso con una terminologia chiara che promuova meglio la salute delle donne, senza l’aborto».
Austine Ruse, presidente del Center for Family & Human Rights, un istituto di ricerca no profit che si occupa di difesa della vita, ha così commentato: «Questa è una grande vittoria per i pro life di tutto il mondo che sono giustamente preoccupati che i finanziamenti COVID siano utilizzati per promuovere l’aborto come assistenza sanitaria. Ringraziamo l’amministrazione Trump per aver preso questa forte posizione a favore di una vera assistenza umanitaria, e soprattutto a favore del nascituro».
Non si può non sottolineare che Planned Parenthood, con la scusa dell’emergenza Covid, è riuscita ad ottenere indebitamente 80 milioni di dollari di fondi che spettavano alle organizzazioni in crisi a causa dell’emergenza sanitaria; in risposta a questo, il 21 maggio 2020, 17 parlamentari americani avevano inviato una lettera al Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti chiedendo di indagare sulla questione.
Il senatore Marco Rubio, Presidente del Comitato per le Piccole Imprese del Senato degli Stati Uniti, aveva assicurato che sarebbero state percorse tutte le vie legali possibili per ritirare questi fondi a Planned Parenthood.
Vi ricordate di come Trump è stato messo in croce per un’unica frase pronunciata vent’anni prima? Vi ricordate la macchina del fango messa in moto contro di lui? Le marce di protesta? La vera e propria guerra scatenata contro di lui? E organizzata e promossa da queste caste e pudibonde signore:
MILEY CYRUS E L'ENDORSEMENT AL PEDOFILO JOE BIDEN CHE PERO' SI "PREOCCUPA" DELLA VIOLENZA CONTRO LE PERSONE LGBT. L'IPOCRISIA E LA SFACCIATAGGINE DI QUESTI INDIVIDUI E' SCANDALOSA....
Avverrà qualcosa del genere per il bravo democratico Joe Biden, difeso perfino dal padre delle ragazzine molestate? Perché se qualcuno avesse dubbi se si tratti di carezze affettuose o palpate oscene e moleste, credo che le facce e le reazioni del corpo delle donne, delle ragazze, delle bambine vittime delle sue attenzioni siano più che sufficienti a fornire la risposta. Ma nessuno farà niente, vedrete. Ed è esattamente lo stesso spettacolo che sta andando in scena ora con la gente in ginocchio di fronte a un criminale che, fra le sue varie imprese, poteva vantare anche quella di avere puntato la pistola contro la pancia di una donna incinta nella cui casa aveva fatto irruzione. Leggete un po’ qua.
“Quando le persone usano il piede di porco e iniziano a buttare giù porte per saccheggiare, non stanno protestando, non stanno facendo una dichiarazione: stanno rubando. Quando bruciano un edificio, commettono un incendio doloso. E stanno distruggendo e minando le imprese e le opportunità nelle loro stesse comunità. Quindi è del tutto appropriato che il sindaco e il governatore, con cui ho parlato ieri, lavorino per fermare questo tipo di violenza e di distruzione senza senso. Questa non è una protesta. Questa non è una affermazione. Sono teppisti che approfittano di una situazione per i propri scopi e devono essere trattati come criminali”.
Barack Obama, 28 aprile 2015, all’indomani delle violenze esplose a Baltimora e altrove dopo la morte in seguito all’arresto da parte della polizia dell’afroamericano Freddie Gray, nel suo ruolo di presidente degli Stati Uniti.
Il governatore del Maryland, in base a queste parole in totale accordo con Obama, chiese e ottenne l’intervento nelle strade della Guardia Nazionale. Ovvero, di un corpo militare.
“Parlo ai milioni di americani che sono scesi in strada e hanno fatto sentire la loro voce, un’ondata di proteste che nascono da una legittima frustrazione. C’è un cambio di mentalità in atto, una maggiore consapevolezza che possiamo fare meglio. E questa non è conseguenza dei discorsi dei politici, ma il risultato diretto della capacità di così tanti giovani di mobilitarsi. La spinta dei giovani fa ben sperare per il futuro. Voglio che sappiate che voi contate, che le vostre vite contano, che i vostri sogni contano”.
Obama Barack, 3 giugno 2020, all’indomani delle violenze esplose a Minneapolis e altrove per l’uccisione da parte della polizia dell’afroamericano George Floyd.
Giovanni Sallusti, 6 giugno 2020, qui l’articolo completo.
Poco importa che del comportamento del poliziotto debba rispondere il capo della polizia, che è nero. Poco importa che sopra il capo della polizia ci sia il sindaco, democratico, e che tutta la trafila di comando del Minnesota sia democratica, poco importa che tutto dipenda dal governo dello stato e non da quello centrale: superior stabat lupus, ma l’acqua l’ha sporcata Trump.
E concludo con un'illuminante sintesi di Angelo Michele Imbriani
In due anni: sono corsi a Lampedusa e hanno messo le magliette rosse; le hanno tolte; sono diventati gretini con le borraccette di alluminio; hanno gettato le borraccette di alluminio; si sono ammassati in piazza come sardine; dalla piazza sono andati al bar e hanno abbracciato cinesi durante gli aperitivi; sono usciti dal bar e hanno messo al bando lo spritz; hanno smesso di assembrarsi e hanno praticato il “distanziamento sociale”. Hanno cantato Bella ciao dal balcone. Infine, si sono messi in ginocchio. Penso per vedere dove gli fosse caduto il cervello. Non l’hanno trovato.
In una cosa, caro Angelo Michele Imbriani, ti sbagli: il cervello non può essergli caduto. Confermano, comunque, di appartenere a pieno titolo al XXI secolo