mercoledì 17 giugno 2020

Vittoria pro life all’ONU. Una speranza per tutti



LA POSITIVA INFLUENZA DEL GOVERNO TRUMP SI FA SENTIRE ANCHE ALL'ONU....


(Chiara Chiessi) Importante vittoria pro life all’ONU: gli Stati Uniti hanno rifiutato un accordo in materia di assistenza umanitaria che avrebbe previsto l’aborto.

In una recente dichiarazione del 2 giugno 2020, i diplomatici statunitensi hanno così commentato: «Gli Stati Uniti non possono accettare i termini “servizi di assistenza sanitaria sessuale e riproduttiva”». Dietro infatti a queste ingannevoli parole, si cela il desiderio, da parte degli organismi mondiali, di diffondere su vasta scala e con massicce campagne aborto e contraccezione.

L’amministrazione Trump, attraverso i suoi delegati all’ONU, ha infatti dichiarato: «Non esiste un diritto internazionale all’aborto, né un dovere da parte degli Stati di finanziare o facilitare l’aborto».

Ed ha aggiunto: «Gli Stati Uniti continueranno il loro lavoro all’ONU ed altrove, costruendo il consenso con una terminologia chiara che promuova meglio la salute delle donne, senza l’aborto».

Austine Ruse, presidente del Center for Family & Human Rights, un istituto di ricerca no profit che si occupa di difesa della vita, ha così commentato: «Questa è una grande vittoria per i pro life di tutto il mondo che sono giustamente preoccupati che i finanziamenti COVID siano utilizzati per promuovere l’aborto come assistenza sanitaria. Ringraziamo l’amministrazione Trump per aver preso questa forte posizione a favore di una vera assistenza umanitaria, e soprattutto a favore del nascituro».

Non si può non sottolineare che Planned Parenthood, con la scusa dell’emergenza Covid, è riuscita ad ottenere indebitamente 80 milioni di dollari di fondi che spettavano alle organizzazioni in crisi a causa dell’emergenza sanitaria; in risposta a questo, il 21 maggio 2020, 17 parlamentari americani avevano inviato una lettera al Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti chiedendo di indagare sulla questione.

Il senatore Marco Rubio, Presidente del Comitato per le Piccole Imprese del Senato degli Stati Uniti, aveva assicurato che sarebbero state percorse tutte le vie legali possibili per ritirare questi fondi a Planned Parenthood.

Nessun commento: