Per settembre è previsto il rientro a scuola dei bambini con l’uso obbligatorio delle mascherine e il distanziamento sociale. Un argomento che sta suscitando svariate polemiche.
In un recente video il canale Byoblu ha parlato del delicato tema dell’obbligo delle mascherine in età pediatrica. In collegamento con Virginia Camerieri c’erano l’avvocato Alessandra Devetag e il dottor Luca Speciani.
L’avvocato Devetag è membro del Coordinamento internazionale Associazioni per la tutela dei Diritti dei minori. Hanno inviato una lettera, proprio contro l’uso di mascherine nei bambini, al dottor Paolo Biasci, al ministro Speranza e al ministro Azzolina.
Alessandra Devetag ha introdotto l’iniziativa: «La lettera è inviata in primo luogo al dottor Paolo Biasci, presiedente della Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP), il quale ha pubblicato sul proprio sito una dichiarazione secondo la quale non vi sarebbero rischi alla salute dei bambini dovuti all’uso prolungato delle mascherine per prevenire il contagio da coronavirus».
L’avvocato ha contestato la dichiarazione del medico che è sprovvista di qualunque riferimento medico-scientifico che la sostenga.
«Noi come Coordinamento, con l’aiuto di avvocati e di medici (tra questi il dottor Luca Speciani) abbiamo ricostruito una serie di evidenze medico-scientifiche dal tenore completamente diverso», ha affermato l’avvocato.
«La mascherina, specie nei confronti dell’età pediatrica, nella migliore delle ipotesi è inutile, nella peggiore è dannosa. Questo anche perché il bambino non la sa utilizzare correttamente».
Perché si ostinano a imporre le mascherine ai bambini?
L’avvocato Devetag ha spiegato: «Questa lettera al dottor Biasci è una richiesta di chiarimenti. Su quali basi scientifiche la FIMP, che è molto autorevole, si esprime in questo senso?»
«Contestualmente chiediamo ai ministri Azzolina e Speranza, nelle more di una risposta del presidente della FIMP che potrà essere poi discussa col comitato tecnico scientifico, di sospendere qualunque obbligo nei confronti della popolazione pediatrica», ha concluso.
All’iniziativa hanno aderito diverse associazioni e personalmente molti medici e personaggi importanti. Tra questi anche AMPAS di cui Luca Speciani è il presidente.
Il dottore ha spiegato che tenere tutto il giorno un panno, o qualcosa che copra naso e bocca, durante le attività quotidiane, lo rende umido e pieno di germi, muffe, batteri e virus. Questo comporta, per colui che porta la protezione, una possibilità di reinfezione da parte di questi microrganismi che non ci sarebbero con un normale ricircolo di aria.
«Abbiamo già accennato al fenomeno dell’ipercapnia, con una respirazione che diventa meno efficiente. Abbiamo già notizia dalla Cina, dove le mascherine vengono usate in modo massivo su tutti i bambini, di ben due decessi quando l’intera problematica Covid ha generato zero decessi nei bambini. Se i numeri valgono qualcosa avremo più decessi da mascherine. Su questa pratica abbiamo assoluta incertezza sul vantaggio e alcune certezze sul danno», ha dichiarato Luca Speciani.
«La mia sensazione è che la mascherina sia il simbolo che questa emergenza continua e che qualcuno vuole continuare a portarla avanti fino alle estreme conseguenze. Questo per continuare a mantenere uno stato di panico diffuso, quando orami siamo in una situazione in cui i decessi stanno scendendo a vista d’occhio dappertutto, nonostante la movida», ha continuato il presidente AMPAS.
Tutto questo per arrivare al vaccino obbligatorio?
«Io credo che far pagare ai nostri bambini la volontà di qualcuno di continuare questa situazione, perché bisogna arrivare al vaccino obbligatorio per tutti, sia criminale», ha affermato duramente il dottor Speciani.
«La FIMP, come tante altre società scientifiche, riceve finanziamenti cospicui da parte di industrie farmaceutiche e questi dovrebbero essere ben noti. Anche perché per il rientro a scuola, oltre alle mascherine, è anche fortemente raccomandata la vaccinazione a tutti i bambini».
«Se non c’è un vantaggio certo dal punto di vista scientifico sull’uso delle mascherine, l’obbligo deve essere sospeso immediatamente. Ma sospendendolo adesso la gente si sentirà libera e penserà che il problema non esiste più. O che qualcuno aveva esagerato con i numeri, con l’allarme, con il panico e finirebbe tutto. Ecco perché le mascherine devono essere mantenute».
Il dottor Speciani non vuole sottovalutare anche lo stato psicologico che le mascherine e le altre restrizioni possono alterare, soprattutto nei bambini.
«Se noi pensiamo a un adulto a cui viene chiesto di vivere due mesi con la mascherina o lontano dalla famiglia e dagli amici, può resistere perché ha una vita alle spalle di contatti sociali. Ma il bambino questi contatti li sta costruendo adesso. Se invece di insegnargli il contatto umano, gli diamo un insegnamento opposto di distanza e lontananza, questo formerà una generazione di bambini con la paura di avere contatti con gli altri».
E ha poi concluso: «Dobbiamo dire con forza: basta. Cominciamo a tutelare i nostri bambini e lasciamoli a una socialità naturale: non corrono rischi. Senza mascherina e senza inutili vaccinazioni obbligatorie. Lasciamo che i bambini stiano coi bambini e vivano la loro vita sociale».