giovedì 3 ottobre 2019

Il Procuratore Generale Bill Barr in visita in Italia per "affari ufficiali"? - Ricordi quella deposizione su nastro audio di Joseph Mifsud?


In primo luogo, il contesto ... Giovedì sera Carl Bernstein ha dichiarato:  William Barr si sta preparando a fornire " prove di una cospirazione profonda dello stato ". La dichiarazione di Bernstein è dovuta a seguito del presidente Jerry Nadler che proclama : " Il presidente ha trascinato il procuratore generale in questo casino, "[Nadler ha scritto su Twitter dopo il rilascio della trascrizione]. "Come minimo, il PG Barr deve ricusare fino a quando non arriviamo al fondo della questione ."

Quindi venerdì durante un'intervista su MSNBC con Morning Joe, il presidente della Camera Nancy Pelosi ha dichiarato che il PG William Barr era " diventato un ladro " nei suoi sforzi per proteggere il presidente Trump.
Tra il nuovo senso di urgenza verso uno sforzo di impeachment di Trump da parte di tutti i summenzionati partecipanti al soft-coup (e altro), sembra certamente che il PG Bill Barr sia in prima linea nella loro attuale preoccupazione. Poi c'è questo ...
Sempre venerdì, George Papadopoulos ha condiviso tramite il suo account Twitter: " Il PG Barr è stato in viaggio ufficiale in Italia negli ultimi due giorni. "Facendo riferimento a una possibilità che il procuratore generale fosse in Italia per un'intervista con il misterioso professore maltese in attività di intelligence occidentale al centro dello "spygate" del 2016, Joseph Mifsud. 

Sembra interessante?…. Bene, se il PG Bill Barr è davvero in Italia, e certamente sembra che lo sia, allora forse vale la pena visitare nuovamente una storia esplosiva di agosto che è stata trascurata in mezzo a un turbine di eventi politici in rapido movimento.
Secondo un'intervista del 18 agosto, John Solomon ha riferito che l'avvocato di Joseph Mifsud ha ammesso che il suo cliente era una risorsa di intelligence occidentale che faceva parte di una "operazione" di intelligence della CIA contro il candidato Donald Trump nel marzo 2016. Non solo l'avvocato ha ammesso che Mifsud era usato dalla CIA contro Trump, ma l'avvocato ha anche raccontato a Solomon di una deposizione registrata da Joseph Mifsud prima di nascondersi dopo che Trump aveva vinto le elezioni presidenziali del 2016.

Dalla descrizione sembra che Mifsud abbia anticipato il suo suicidio assistito e abbia registrato una deposizione come leva contro la sua morte indesiderata. GUARDATE:

Ciò che Solomon descrive in quell'intervista spiegherebbe sicuramente perché il PG Bill Barr vorrebbe intervistare personalmente Joseph Mifsud. Sarebbe difficile pensare a un'accusa più grave, un'accusa che mostrerebbe chiaramente la prova di un complotto concordato contro un candidato presidenziale, rispetto a quella descritta in quell'intervista.


Se tutte queste accuse fossero esatte, il PG Barr sarebbe certamente giustificato nel prendere personalmente provvedimenti su questo problema.
Inoltre, in linea generale con i tempi e le gravi problematiche, poche settimane prima della dichiarazione di Solomon c'era un articolo piuttosto strano emerso sul Washington Post su Joseph Mifsud. L'articolo aveva tutti i segni distintivi di un rilascio intenzionale di notizie della CIA, il 30 giugno 2019.
Nella sinergia tra l'apparato di intelligence degli Stati Uniti e i loro agenti mediatici, la CIA, il DOJ e il Dipartimento di Stato hanno sbocchi specifici assegnati alle pubbliche relazioni.
Uno schema lungo tracciato riflette una fuga di notizie dal DOJ e FBI delle loro esigenze di pubbliche relazioni sul New York Times. L'outlet preferito per il Dipartimento di Stato USA è la CNN; e il Washington Post in genere esce per primo con il rilascio di notizie in difesa dell'agenda della CIA. Questo modello è stato notevolmente coerente negli anni.
Quindi eccoci alla fine di giugno 2019, il PG Barr ha incaricato l'avvocato americano John Durham con la responsabilità di rivedere le origini di "Crossfire Hurricane" e improvvisamente il Washington Post, fa apparire come nulla fosse, un articolo destinato a diffondere sospetti e problemi sull'asset di intelligence Joseph Mifsud.
Come abbiamo notato a luglio, possiamo ragionevolmente presumere che in background stesse accadendo qualcosa che vedeva i funzionari della CIA preoccupati per l'esposizione della loro immagine. Dall'introduzione su WaPo possiamo vedere quale parte dello "spygate" è preoccupante per la CIA:
( Wa Po ) […] L'accademico di origine maltese non è emerso pubblicamente da quell'intervista dell'ottobre 2017, giorni dopo che l'agente della campagna di Trump George Papadopoulos si è dichiarato colpevole di aver mentito all'FBI per i dettagli delle loro interazioni. Tra questi, ha detto agli investigatori Papadopoulos, c'è stato un incontro dell'aprile 2016 in cui Mifsud lo ha avvertito che i russi avevano "cose sporche" su Hillary Clinton sotto forma di "migliaia di email".
La conversazione tra Mifsud e Papadopoulos, alla fine trasmessa da un diplomatico australiano a funzionari del governo degli Stati Uniti, fu citata dal consigliere speciale Robert S. Mueller III come l'evento che mise in moto l'indagine dell'FBI nei legami tra la campagna di Trump e la Russia. Con la revisione del procuratore generale William P. Barr dell'inchiesta del controspionaggio in corso, le origini dell'indagine stessa sono ora sotto i riflettori - e con loro, il ruolo di Mifsud, una figura poco conosciuta. ( altro )
L'intero articolo di WaPo è pieno di ingegneria narrativa altamente manipolata intesa a oscurare il fatto che esistono prove chiare che l'impegno del professor Mifsud con George Papadopoulos è stato diretto da un'entità diversa da Mr. Mifsud.
Se cammina come un agente di controspionaggio; agisce come un agente di controspionaggio; sembra un agente di controspionaggio; passa il tempo con altri agenti di controspionaggio; ha ammesso di impegnarsi per conto di agenzie di intelligence; ha addestrato agenti dell'FBI degli Stati Uniti nel condurre operazioni di controspionaggio e generalmente ha una curricula comportamentale da agente di controspionaggio, beh, non è solo un professore maltese.
Perché il Washington Post stava cercando improvvisamente di mettersi in contrasto con Joseph Mifsud?
Forse è perché qualcuno in background (Barr via Durham) stava sbirciando il tessuto connettivo tra le istruzioni di John Brennan nel 2015 e nel 2016; e la " comunicazione elettronica " (EC) di John Brennan all'FBI nel luglio 2016 che ha dato il via all'operazione di controspionaggio contro il candidato Trump noto come Crossfire Hurricane.
Inoltre, vi è chiaramente una registrazione di Papadopoulos e / o trascrizione di Papadopoulos impegnati in attività della CIA e dell'FBI (spie) che Trey Gowdy ha affermato di essere "molto a discolpa" verso qualsiasi affermazione che Papadopoulos stesse facendo qualcosa di sbagliato. Tali trascrizioni possono essere un'altra parte delle prove di intelligence coperte dall'autorità di declassificazione del PG Barr.
Ricorda anche che, a maggio 2019, Devin Nunes disse al PG Barr che stava succedendo qualcosa:
( Via Fox News ) "È la prima persona che conosciamo sulla terra che presumibilmente sa qualcosa dei russi che hanno le e-mail di Hillary", ha detto Nunes, R-Calif. Su "Fox News @ Night".
“Da allora ha negato, ma (il Consigliere speciale Robert) Mueller nel suo rapporto ha affermato che Mifsud - o ha insinuato che Mifsud - era una sorta di risorsa russa. Sappiamo che non è così. In effetti, sappiamo che era nel Campidoglio degli Stati Uniti ... a pochi passi da un comitato di intelligence. "
[…] Nunes, un membro a disposizione del Comitato di intelligence della Camera, ha detto a Fox News che questo mese ha inviato lettere alla CIA, all'FBI, alla NSA e al Dipartimento di Stato per chiedere documenti legati a Mifsud. Ha detto che tutte le agenzie tranne una - l'FBI - hanno collaborato alla sua richiesta.
Poi ha fatto il salto: "L'FBI non sta collaborando, come al solito, il che significa che hanno qualcosa da nascondere".
"È impossibile che Mifsud sia una risorsa russa", ha aggiunto Nunes. “È un ex diplomatico del governo di Malta. Ha vissuto in Italia. Ha lavorato e insegnato all'FBI, ha formato i funzionari dell'FBI e ha lavorato con i funzionari dell'FBI. ”( Leggi di più - w / video )
Si sta arrivando in fondo a questo forse perché il PG Bill Barr è in Italia?

Note di SD:


L’uomo di Trump è in Italia per indagare sullo “Spygate”?

Il procuratore generale degli Stati Uniti William Barr è in Italia per indagare sulla vicenda “Spygate”? O altro? Lo sostiene George Papadopoulos, l’ex membro del comitato consultivo per la politica estera nella campagna elettorale di Donald Trump durante le elezioni presidenziali del 2016 che ci conferma l’indiscrezione via Twitter a una nostra precisa domanda. Secondo l’ex collaboratore di Trump, il procuratore generale si troverebbe a Roma, a Palazzo Margherita – dove ha sede l’Ambasciata americana – in questi giorni particolarmente convulsi per l’amministrazione Usa con l’avvio della procedura di impeachment nei confronti del presidente annunciata da Nancy Pelosi per via dello scandalo Kievgate

https://it.insideover.com/politica/luomo-di-trump-e-in-italia-per-indagare-sullo-spygate.html


E’ BIDEN, NON TRUMP, CHE RISCHIA L’IMPEACHMENT (PREVENTIVO)
L’arruffato ultimo tentativo dei democratici di ottenere l’impeachment di Trump, agitando una telefonata in cui Trump avrebbe forzato il neo-presidente ucraino Zelensky a fornirgli informazioni per incastrare Joe Biden, il candidato democratico (in mancanza di meglio) alle presidenziali del 2020.
Nasconde un bisogno disperato: salvare Biden dal suo scandalo, molto più grosso, che è già in piena vista. In breve: il figlio di Joe Biden, che si chiama Hunter Biden, si trova ai vertici di una società ucraina che si occupa di gas, la Burisma Holdings, appartenente ad un oligarca ucraino: dove ha ricevuto uno stipendio di 50 mila dollari al mese – senza avere alcuna esperienza del settore. https://www.maurizioblondet.it/e-biden-non-trump-che-rischia-limpeachment-preventivo/


https://sadefenza.blogspot.com/2019/10/il-procuratore-generale-bill-barr-in.html

E SE I DAZI USA FOSSERO UNO STIMOLO ULTERIORE AD USCIRE DALLA GABBIA UE?

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L’Organizzazione mondiale del commercio (Wto) ha dato a Washington il via libera alle tariffe su beni di importazione dell’Ue per 7,5 miliardi di dollari (6,8 miliardi di euro) messi in cantiere dall'amministrazione come rappresaglia per il supporto illegale del blocco europeo al produttore di velivoli Airbus. La sentenza dell’arbitro del Wto è un momento cruciale della battaglia tra Airbus e Boeing, che dura da 15 anni presso l’Organizzazione, e minaccia di rendere ancora più tese le relazioni commerciali tra gli Stati Uniti e l’Unione europea. I dazi colpiranno anche il made in Italy e il Paese, secondo un'analisi di Coldiretti, rischia di pagare un conto di oltre un miliardo. Ma mentre Donald Trump preparava il suo pacchetto di dazi per favorire le aziende statunitensi a danno di quelle cinesi, russe ed europee, proprio il Parlamento europeo ratificava, il 15 febbraio, il trattato bilaterale commerciale fra il Canada e l’Unione Europea (CETA).

Un cavallo di Troia per favorire l’ingresso delle merci non solo canadesi ma anche statunitensi perché le multinazionali Usa dispongono di sedi canadesi attraverso le quali far arrivare in Europa tutto ciò che fa comodo e che fa male. Non è un caso che le informazioni su questa ratifica suicida per le Pmi europee, ed italiane in particolare, siano state decisamente scarse. E praticamente nessuno ne ha parlato durante la campagna elettorale. Forse perché era imbarazzante far sapere che il voto favorevole al Ceta è stato assolutamente trasversale. Destra e sinistra insieme per accontentare i lobbisti dei grandi gruppi internazionali. Popolari e socialisti abbracciati in questa follia. Le uniche eccezioni italiane contrarie al trattato sono rappresentate dalla Lega, dal Movimento 5 Stelle e dalla Lista Tsipras/Altraeuropa.

Il presidente statunitense ha infatti aspettato astutamente la ratifica del Ceta prima di promettere la guerra sul fronte commerciale. Dunque le merci europee, insieme a quelle russe e cinesi, saranno penalizzate se proveranno a varcare il confine Usa mentre le merci statunitensi aggireranno le contromisure transitando per il Canada. A pagare il prezzo maggiore saranno gli agricoltori italiani, proprio quelli che, attraverso le organizzazioni di categoria, appoggiano i partiti che hanno ratificato il Ceta. E pagheranno un prezzo elevato i consumatori italiani, non in senso economico ma sotto l’aspetto della sicurezza alimentare. Diminuiranno ulteriormente anche le tutele per il lavoro, in nome di una concorrenza sempre più spietata. Perché è vero che le retribuzioni oltreoceano sono superiori rispetto a quelle italiane, ma le economie di scala delle multinazionali permettono di ridurre i costi complessivi rispetto a quelli affrontati dalle Pmi italiane. Quelle più strutturate potranno aggirare i vincoli di Trump andando a produrre direttamente negli Usa, che è il vero obiettivo del presidente americano. Quindi, più aziende, più lavoro per gli Stati Uniti. Le altre, con i titolari che hanno votato in massa per chi ha ratificato il Ceta, andranno incontro a crescenti problemi di sopravvivenza.

Il messaggio sotteso nei dazi USA. A noi coglierlo....

Detto questo, se riflettiamo bene su quanto sta accadendo in questa "guerra" commerciale, notiamo che c'è qualcosa che non quadra. Non bisogna essere dei geni superdotati per capire che le politiche europee stanno favorendo proprio le economie d'oltreoceano come Canada e Usa a discapito di quelle europee, soprattutto italiane. Il Ceta è un esempio. Ma bisogna anche sottolineare che Trump, con i suoi dazi e il protezionismo che sta mettendo in atto, fa quello che farebbe qualsiasi Capo di Stato o di Governo che ha davvero a cuore l'interesse della propria nazione. E' vero che i dazi americani penalizzano i prodotti europei, e l'Italia è il paese che ci perde di più, ma è anche vero che le imprese americane andranno a gonfie vele con prevedibili ricadute favorevoli sul lavoro. Il commissario europeo ha promesso battaglia contro questo provvedimento, ma è l'ennesima presa in giro visto che, proprio le politiche controproducenti dell'UE hanno permesso tutto questo. Inoltre, ingaggiare una battaglia aspra contro questi provvedimenti, peggiorerebbe la situazione riducendo alla fame migliaia di famiglie europee. Gli Usa e il Canada si possono permettere misure protezionistiche per favorire la propria economia, mentre gli Stati membri dell'Unione Europea hanno le mani legate finché non usciranno dalla gabbia. La permanenza all'interno di un sistema capestro come quello europeo non permette agli Stati di prendere liberamente opportune misure cautelative contro il protezionismo degli Stati d'oltreoceano, che invece possono muoversi in modo autonomo senza costrizioni e vincoli. 
L'italia con i dazi Usa si trova penalizzata il doppio, soprattutto dopo l'approvazione delle sanzioni alla Russia, altra politica europea scellerata e insensata che ha fatto perdere al nostro Paese commissioni a parecchi zeri.
Ma se è vero che non tutti i mali vengono per nuocere, i dazi di Trump andrebbero visti sotto un'ottica diversa, cioè come uno stimolo ulteriore a voler affrancare l'Italia dal giogo europeo. Il messaggio che ci viene da oltreoceano è chiaro, e nemmeno troppo taciuto dallo stesso Trump: se vogliamo veramente fare gli interessi dei nostri rispettivi paesi, l'uscita dalla gabbia dell'UE rappresenta l'unica via d'uscita. Se la politica di Trump è protezionistica, quella europea è schiavistica. In fin dei conti, anche la storia insegna che un moderato protezionismo è perfino fisiologico per il benessere dell'economia di uno Stato. L'etimologia della parola protezionismo deriva dalla parola "protezione", e richiama immancabilmente alla mente l'inclinazione amorevole che un genitore ha verso i propri figli. Un buon padre di famiglia ha a cuore i propri figli, e cos'è una Nazione se non un'aggregazione di figli? E l'etimologia di "Patria" non richiama forse alla figura paterna? Ebbene, quello che fa ogni buon padre è proteggere i suoi figli.

CINZIA PALMACCI       

Le teste di uovo, della sinistra in Svezia, si svegliano dall'inferno che hanno creato

QUESTO NON E' NIENTE...L'INFERNO VERO E' QUELLO CHE PROVERANNO QUANDO REALIZZERANNO CHE IL CHIP SOTTOPELLE CHE SI SONO IMPIANTATI E' UN GRANDE BLUFF E RINUNCIARVI ADESSO PUO' COSTARGLI LA VITA, MENTRE L'ANIMA L'HANNO GIA' SVENDUTA....


A fare notizia sono gli "intellettuali nominati dai media", mentre invece quando gli etno-nazionalisti suonavano l'allarme dell'invasione dei migranti, dormivano profondamente e respingevano le proteste dei patrioti appellandoli di "razzismo".

L'ultimo a catturare i titoli è lo svedese Janne Josefsson. Ora dice "Nonostante i colloqui di integrazione a tutti i livelli di governo, la segregazione creata dall'uomo è peggiorata in Svezia". ( Davvero? Saltate sul carrozzone populista ).

La Svezia viene spesso definita multiculturale, ma ciò che i politici hanno creato è uno stato di apartheid. ( l'élite si è svegliata, la gente preferisce la propria specie ). Aggiunge "Più il paese scivola, più disperati e populisti diventano i sovrani nella loro retorica".

“Lo chiamiamo multiculturalismo, ma in realtà abbiamo creato l'apartheid sociale, economico e umano in Svezia. Indipendentemente dal governo che abbiamo avuto, la segregazione (l' etnia crea le proprie comunità ) è aumentata. "



Pur respingendo l'idea che questo sia il risultato di un deliberato tentativo di distruggere il paese, Josefsson ritiene che rifletta un completo fallimento dei politici, indipendentemente dal loro allineamento. ( Vedi, questa è la nostra canzone che ora cantano e ne prendono il merito ).

Secondo Josefsson, la Svezia non è più un singolo paese, ma piuttosto mondi diversi ( la diversità da cui abbiamo messo in guardia ). Traccia l'esempio della scuola Sjumila a Göteborg, la seconda città più grande della Svezia, dove meno dell'uno per cento degli alunni parla svedese come madrelingua.

"Le scuole sono diventate nastri trasportatori che consegnano il personale alle bande criminali. Nella scuola di Sjumila, ogni quattro ragazzi uno diventa criminale poco dopo aver completato la scuola. Nonostante tutti i colloqui di integrazione a tutti i livelli del governo, la segregazione ( diversità ) è solo peggiorata", ha affermato Josefsson. Secondo Josefsson, la negazione politica della realtà è stata sostituita dalla "retorica estremamente dura" dei politici, come quella del Ministro della Giustizia la socialdemocratica Morgan Johansson. Questo, sosteneva Josefsson, è un segno di disperazione, un segno dell'incapacità dei politici di risolvere il problema.

Tuttavia, quando la destra populista ha definito le bestie abominevoli dei predoni migranti, sono stati diffamati dai media come vili razzisti, cacciati dalla polizia, multati e imprigionati dalla magistratura globalista. Josefsson, e la cattiva destra populista violatrice dei media come Josefsson, hanno concluso che la Svezia ha "la società che merita".

Il professor Wilhelm Agrell, un altro liberale voltagabbana, ha pubblicato un'opinione con un avviso che il conflitto interno svedese sta trascinando il paese verso il basso. Secondo Agrell, la violenza continua ad aumentare in Svezia poiché il controllo dello Stato sulla violenza non esiste più.

"Nel tipico conflitto armato interno, diversi gruppi combattono l'un l'altro e in varia misura un potere statale che ha completamente o parzialmente perso il controllo sulla violenza," ha scritto Agrell nel suo articolo su Svenska Dagbladet senza mezzi termini. Dobbiamo agire per salvare il paese". ( Quindi, saranno chieste le scuse a tutti quelli che hanno messo in guardia contro l'invasione dei migranti? Non trattenere il respiro. Questi ratti parassiti sono opposizione controllata ).





LITURGIA DI OGGI

La Liturgia di Giovedi 3 Ottobre 2019


Giovedì della XXVI settimana del Tempo Ordinario (Anno dispari)

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Grado della Celebrazione: Feria

Colore liturgico: Verde 

Antifona d'ingresso

Signore, tutto ciò che hai fatto ricadere su di noi 

l’hai fatto con retto giudizio; abbiamo peccato contro di te, 

non abbiamo dato ascolto ai tuoi precetti: 

ma ora glorifica il tuo nome e opera con noi 

secondo la grandezza della tua misericordia. (Dn 3,31.29.30.43.42) 

Colletta

O Dio, che riveli la tua onnipotenza 

soprattutto con la misericordia e il perdono, 

continua a effondere su di noi la tua grazia, 

perché, camminando verso i beni da te promessi, 

diventiamo partecipi della felicità eterna. 

Per il nostro Signore Gesù Cristo... 

PRIMA LETTURA (Ne 8,1-4.5-6.7-12)

Esdra aprì il libro della legge e benedisse il Signore, e tutto il popolo rispose: Amen, amen!

Dal libro di Neemìa

In quei giorni, tutto il popolo si radunò come un solo uomo sulla piazza davanti alla porta delle Acque e disse allo scriba Esdra di portare il libro della legge di Mosè, che il Signore aveva dato a Israele. Il primo giorno del settimo mese, il sacerdote Esdra portò la legge davanti all’assemblea degli uomini, delle donne e di quanti erano capaci di intendere. 

Lesse il libro sulla piazza davanti alla porta delle Acque, dallo spuntare della luce fino a mezzogiorno, in presenza degli uomini, delle donne e di quelli che erano capaci d’intendere; tutto il popolo tendeva l’orecchio al libro della legge. Lo scriba Esdra stava sopra una tribuna di legno, che avevano costruito per l’occorrenza. 

Esdra aprì il libro in presenza di tutto il popolo, poiché stava più in alto di tutti; come ebbe aperto il libro, tutto il popolo si alzò in piedi. Esdra benedisse il Signore, Dio grande, e tutto il popolo rispose: «Amen, amen», alzando le mani; si inginocchiarono e si prostrarono con la faccia a terra dinanzi al Signore. 

I leviti spiegavano la legge al popolo e il popolo stava in piedi. Essi leggevano il libro della legge di Dio a brani distinti e spiegavano il senso, e così facevano comprendere la lettura. 

Neemia, che era il governatore, Esdra, sacerdote e scriba, e i leviti che ammaestravano il popolo dissero a tutto il popolo: «Questo giorno è consacrato al Signore, vostro Dio; non fate lutto e non piangete!». Infatti tutto il popolo piangeva, mentre ascoltava le parole della legge. 

Poi Neemia disse loro: «Andate, mangiate carni grasse e bevete vini dolci e mandate porzioni a quelli che nulla hanno di preparato, perché questo giorno è consacrato al Signore nostro; non vi rattristate, perché la gioia del Signore è la vostra forza». I leviti calmavano tutto il popolo dicendo: «Tacete, perché questo giorno è santo; non vi rattristate!». Tutto il popolo andò a mangiare, a bere, a mandare porzioni e a esultare con grande gioia, perché avevano compreso le parole che erano state loro proclamate.


Parola di Dio 

SALMO RESPONSORIALE (Sal 18)

Rit: I precetti del Signore sono retti, fanno gioire il cuore. 

La legge del Signore è perfetta,

rinfranca l’anima;

la testimonianza del Signore è stabile,

rende saggio il semplice.

I precetti del Signore sono retti,

fanno gioire il cuore;

il comando del Signore è limpido,

illumina gli occhi. 

Il timore del Signore è puro, 

rimane per sempre;

i giudizi del Signore sono fedeli,

sono tutti giusti. 

Più preziosi dell’oro, 

di molto oro fino,

più dolci del miele 

e di un favo stillante. 

Canto al Vangelo (Mc 1,15) 

Alleluia, alleluia.

Il regno di Dio è vicino;

convertitevi e credete nel Vangelo.

Alleluia. 

VANGELO (Lc 10,1-12) 

La vostra pace scenderà su di lui. 

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi. 

Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada. 

In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all’altra. 

Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il regno di Dio”. Ma quando entrerete in una città e non vi accoglieranno, uscite sulle sue piazze e dite: “Anche la polvere della vostra città, che si è attaccata ai nostri piedi, noi la scuotiamo contro di voi; sappiate però che il regno di Dio è vicino”. Io vi dico che, in quel giorno, Sòdoma sarà trattata meno duramente di quella città».


Parola del Signore 

Preghiera dei fedeli

Fratelli, il Signore ci chiama a quest'eucaristia per farci suoi discepoli e consegnarci la legge dell'amore, Invochiamolo quindi con fede, dicendo:

Manda anche noi, Signore.

Per la Chiesa, istruita nell'amore da Cristo, perché mite e operosa vivifichi la comunità degli uomini. Preghiamo:

Per le nostre città, perché con pazienza diventino i luoghi per un'armoniosa convivenza umana. Preghiamo:

Per le nostre case, perché l'adesione amorosa alla legge del Signore ne faccia segni di riconciliazione e di pace. Preghiamo:

Per quanti hanno il compito di predicare il vangelo, perché lo Spirito li rivesta di scienza e di perseveranza, e prepari i cuori all'ascolto. Preghiamo:

Per noi qui riuniti, perché ci sentiamo mandati ad annunciare la pace e il regno del Signore. Preghiamo:

Per i sacerdoti e i religiosi della nostra comunità.

Per i missionari laici della nostra diocesi.

Accogli, Signore, la preghiera dei tuoi figli, perché la tua parola arrivi ai confini del mondo e si estenda ovunque il regno del tuo amore. Te lo chiediamo con fiducia per Cristo nostro Signore. Amen. 

Preghiera sulle offerte

Accogli, Padre misericordioso, i nostri doni, 

e da quest’offerta della tua Chiesa 

fa’ scaturire per noi la sorgente di ogni benedizione. 

Per Cristo nostro Signore. 


Antifona di comunione

Ricorda, Signore, la promessa fatta al tuo servo: 

in essa mi hai dato speranza, 

nella mia miseria essa mi conforta. (Sal 119,49-50) 


Oppure: 

Da questo abbiamo conosciuto l’amore di Dio: 

egli ha dato la sua vita per noi, 

e anche noi dobbiamo dar la vita per i fratelli. (1Gv 3,16) 

Preghiera dopo la comunione

Questo sacramento di vita eterna 

ci rinnovi, o Padre, nell’anima e nel corpo, 

perché, comunicando a questo memoriale 

della passione del tuo Figlio, 

diventiamo eredi con lui nella gloria. 

Per Cristo nostro Signore. 

Commento

"La messe è molta, ma gli operai sono pochi". Gli uomini sulla Terra sono circa quattro miliardi. Per una messe così grande gli operai sono davvero pochi, specialmente se pensiamo ai sacerdoti. Dobbiamo dunque pregare il Signore di mandare operai nella sua messe, pregarlo perché illumini la strada a coloro che egli chiama e dia loro la forza di rispondere.

La prima lettura parla, almeno indirettamente degli studiosi della Sacra Scrittura, che tentano di rendere più accessibile il messaggio di Dio.

Al ritorno dall'esilio, nel corso di una grandiosa cerimonia, si porta a conoscenza di questo popolo, che non vi era stato educato, la legge del Signore. Le difficoltà non erano poche e c'era anche quella della lingua, perché negli anni di esilio essi avevano parlato aramaico e la legge di Mosè è scritta in ebraico. Era quindi necessario non solo leggere, ma tradurre e trovare un sistema per rendere la legge intelligibile al popolo. Ed ecco: "I leviti spiegavano la legge al popolo... Essi leggevano nel libro della legge di Dio a brani distinti e con spiegazioni del senso e così facevano comprendere la lettura". Questo riempie la gente di commozione e di gioia: "Tutto il popolo partì per far festa, perché avevano compreso le parole che erano state loro proclamate". E proprio così:

quando c'è un contatto diretto con la parola del Signore, essa diventa motivo di festa e di vita per tutto il popolo. Gli studiosi della Bibbia hanno il dovere di rendere possibile questa festa, questa vita, questa gioia. Il loro compito è diverso da quello dei predicatori, che parlano direttamente al popolo. Essi preparano la predicazione, spiegando bene la parola di Dio, affinché la predicazione possa essere più fedele a questa divina parola e perciò più fruttuosa. In questo modo contribuiscono all'istruzione del popolo, alla sua gioia, al suo carattere veramente cristiano.

"La gioia del Signore è la vostra forza" dice Neemia al popolo. La forza e la gioia vengono dalla parola di Dio che è nutrimento e luce, la più preziosa, la più grande consolazione che abbiamo sulla Terra.



mercoledì 2 ottobre 2019

La profezia sulla Chiesa di Ildegarda di Bingen

Ildegarda di Bingen
«Se si considera la poliedrica personalità di Ildegarda (…) ci dobbiamo chiedere se l’uomo d’oggi sia ancora capace di accostarsi ed imitare quello di ieri, avvalendosi del misticismo per ritrovare profondità di spirito, coerenza di comportamento, speranza di futuro, e non soltanto di atteggiarsi a un cembalo che suona perché scosso da altri», così scriveva nella sua prefazione Michelangelo Navire (scomparso di recente) nel suo libro La sinfonia Mistica di Ildegarda di Bingen (pp. 8-9, Edizioni Segno, Udine 2011), libro che, oltre a dare un profilo della vita e delle opere di questa mistica e scienziata, ancora troppo sconosciuta fuori dai confini tedeschi, offre alla lettura i settanta Carmina di Ildegarda ‒ che compongono la Symphonia harmoniae coelestium revelationum ‒ nel loro testo latino e qui, per la prima volta, presentati anche nella traduzione italiana, unitamente alla composizione drammatica Ordo virtutum.

Gli insegnamenti teologici, filosofici e scientifici di Ildegarda di Bingen, dove Fede e ragione coincidono mirabilmente, sono di un’attualità sconcertante e irrompono nella nostra contemporaneità desolata, deturpata, alluvionata dai peccati. Provvidenziale il suo recupero da parte di Benedetto XVI, che ha riproposto, con alcune catechesi dedicate alla santa teutonica e con la sua proclamazione a Dottore della Chiesa (7 ottobre 2012), insegnamenti, visioni (che ella compiva in stato di coscienza e non di estasi) e profezie; quest’ultime concernenti anche la crisi della Chiesa. Il 16 maggio 2012, quando Ildegarda (già venerata come santa) venne canonizzata per equipollenza, il Papa sottolineò, davanti alla Curia romana, la lotta e la difesa di questa santa monaca benedettina per la Chiesa, affermando: «Nella visione di sant’Ildegarda il volto della Chiesa è coperto di polvere ed è così che noi l’abbiamo visto».

Lascia scritto, infatti, la «Sibilla del Reno», come veniva chiamata già in vita: «Nell’anno 1170 dopo la nascita di Cristo ero per un lungo tempo malata a letto. Allora, fisicamente e mentalmente sveglia, vidi una donna di una bellezza tale che la mente umana non è in grado di comprendere. La sua figura si ergeva dalla terra fino al cielo. Il suo volto brillava di uno splendore sublime. Il suo occhio era rivolto al cielo. Era vestita di una veste luminosa e raggiante di seta bianca e di un mantello guarnito di pietre preziose. Ai piedi calzava scarpe di onice. Ma il suo volto era cosparso di polvere, il suo vestito, dal lato destro, era strappato. Anche il mantello aveva perso la sua bellezza singolare e le sue scarpe erano insudiciate dal di sopra. Con voce alta e lamentosa, la donna gridò verso il cielo: “Ascolta, o cielo: il mio volto è imbrattato! Affliggiti, o terra: il mio vestito è strappato! Trema, o abisso: le mie scarpe sono insudiciate!” E proseguì: “Ero nascosta nel cuore del Padre, finché il Figlio dell’uomo, concepito e partorito nella verginità, sparse il suo sangue. Con questo sangue, quale sua dote, mi ha preso come sua sposa. Le stimmate del mio sposo rimangono fresche e aperte, finché sono aperte le ferite dei peccati degli uomini. Proprio questo restare aperte delle ferite di Cristo è la colpa dei sacerdoti. Essi stracciano la mia veste poiché sono trasgressori della Legge, del Vangelo e del loro dovere sacerdotale. Tolgono lo splendore al mio mantello, perché trascurano totalmente i precetti loro imposti. Insudiciano le mie scarpe, perché non camminano sulle vie dritte, cioè su quelle dure e severe della giustizia, e anche non danno un buon esempio ai loro sudditi. Tuttavia trovo in alcuni lo splendore della verità”. E sentii una voce dal cielo che diceva: “Questa immagine rappresenta la Chiesa. Per questo, o essere umano che vedi tutto ciò e che ascolti le parole di lamento, annuncialo ai sacerdoti che sono destinati alla guida e all’istruzione del popolo di Dio e ai quali, come agli apostoli, è stato detto: ‘Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura’ (Mc. 16,15)”» (Lettera a Werner von Kirchheim e alla sua comunità sacerdotale).

Le rivelazioni private, riconosciute dalla Chiesa, sono strumenti preziosi per tutti i suoi membri, dalle più alte gerarchie ai più umili fedeli; sono manifestazioni divine dentro la storia dell’uomo, il quale, troppo spesso, si lascia distrarre e sedurre dalle dinamiche perverse del mondo; sono segnali che cercano di avvertire, ammonire, svegliare le intorpidite, o a volte annientate, coscienze. (Cristina Siccardi)

Santa Ildegarda - profezie per il nostro tempo

Presto sapremo se l’Italia ha cospirato contro Trump nel 2016

GUAI IN VISTA PER RENZI, GENTILONI & CO.? CHE IL PD DI RENZI E GENTILONI SIA STATO CAPACE DI MONTARE UNA COSPIRAZIONE CONTRO LA DEMOCRATICA ELEZIONE DI UN PRESIDENTE, PER GIUNTA DI UN PAESE STRANIERO E STRATEGICO COME GLI USA, IN ITALIA NON CI SORPRENDE AFFATTO. LO VEDIAMO DA QUANDO SONO TORNATI ALLA RIBALTA AL GOVERNO CON UN COLPO DI MANO, EVITANDO ABILMENTE NUOVE ELEZIONI DEMOCRATICHE CHE LI AVREBBE CANCELLATI PER SEMPRE.....

Come vi abbiamo raccontato in queste ultime settimane, negli Stati Uniti, soprattutto negli ambienti repubblicani e vicini all’attuale amministrazione, è maturata la convinzione che nel 2016 l’Italia cospirò contro l’allora candidato alla presidenza Donald Trump, come confermato dall’avvocato del tycoon, l’ex sindaco di New York Rudy Giuliani, dall’ex consulente George Papadopoulos e dallo stesso Presidente degli Stati Uniti. Dopo l’audizione dell’ex Procuratore speciale Robert Mueller e la chiusura delle indagini sul Russiagate, siamo passati alla fase due e tutta l’attenzione ora si focalizza sull’opaca condotta dell’Fbi e sul sospetto che l’agenzia federale abbia abusato dei suoi poteri e agito in maniera illegittima nei confronti della campagna di Donald Trump del 2016 allo scopo di “sabotare” l’elezione del candidato Gop. Una teoria del complotto? Negli Usa sono sempre più convinti che l’Fbi – al tempo diretto da James Comey – abbia molto da chiarire e che abbia agito in collaborazione con i servizi segreti occidentali ed europei, italiani compresi, quando al governo c’era il Partito democratico.


Poche settimane fa, il ministro della giustizia William Barr ha nominato il procuratore John Durham al fine di esaminare le origini dell’indagine sul Russiagate e determinare se la raccolta di informazioni sulla campagna di Trump fosse “lecita e appropriata”. Di recente, il giornalista investigativo John Solomon ha pubblicato su The Hill un articolo in cui cita 10 documenti classificati che il Presidente Usa potrebbe presto divulgare e che potrebbero causare un terremoto politico a Washington, confermando la tesi della cospirazione contro il tycoon della Casa Bianca ad opera dei democratici, dell’Fbi, del Dipartimento della Giustizia e dei servizi segreti occidentali, italiani e inglesi in testa.



I 10 documenti per confermare il complotto



Tra i 10 documenti classificati citati dal giornalista di The Hill ce n’è uno, il più interessante, che riguarda proprio il nostro Paese e il ruolo svolto dai governi Renzi e Gentiloni nella possibile cospirazione contro Donald Trump: si tratta dei documenti che proverebbero che gli alleati degli Usa nel 2016 avrebbero contribuito agli sforzi dell’Fbi per verificare i collegamenti di Trump con la Russia. In particolare, parliamo dei servizi di Gran Bretagna, Australia, e Italia. Una vicenda di controspionaggio ai danni di cittadini americani che se confermata avrebbe conseguenze molto gravi. “Le mie fonti – scrive Solomon – dicono che questi documenti potrebbero aiutare a spiegare le recenti dichiarazioni del procuratore generale William Barr” circa “l’uso delle capacità di intelligence straniera e di controspionaggio contro una campagna politica americana, per me, è senza precedenti ed è una linea rossa che è stata superata”.



Tra i documenti che potrebbero essere divulgati in autunno, inoltre, ci sono i verbali degli incontri tra Christopher Steele – l’ex spia britannica autore del dossier sulla Russia – e l’Fbi. Questi documenti, noti come “rapporti 1023”, mostrano esattamente cosa è successo ogni volta che Steele e i suoi interlocutori dell’Fbi si sono incontrati nell’estate e nell’autunno del 2016 per discutere del dossier anti-Trump. “La grande rivelazione – afferma Solomon – potrebbe essere la prova che l’Fbi ha condiviso informazioni sensibili con Steele, come l’esistenza di “Crossfire Hurricane”, cioè l’operazione di contro-intelligence sulle connessioni tra Trump e il governo russo”. Sarebbe una scoperta niente male apprendere che l’Fbi ha dato a Steele informazioni di intelligence su Trump nel bel mezzo di un’elezione, considerando che l’ex spia era a libro paga dei democratici. Ci sono poi le 53 interviste del comitato per i servizi segreti, che conterrebbero le prove che un avvocato legato al Comitato nazionale democratico avrebbe avuto contatti con la Russia tramite la Cia.

I documenti su George Papadopoulos e Steele

Secondo quanto riferito da Solomon, tra i documenti classificati che potrebbero essere divulgati in autunno dal Presidente Usa ci sarebbero inoltre quelli che testimonierebbero la cattiva condotta dell’Fbi e del Dipartimento di Giustizia nei confronti degli ex consulenti della campagna elettorale del tycoon, George Papadopoulos e Carter Page, oltre allo spreadsheet di Steele. “Un documento che ho esaminato di recente dimostra che l’Fbi descriveva le informazioni di Steele come solo confermate in minima parte” scrive Solomon. La domanda è: se l’Fbi sapeva che le informazioni raccolte da Christopher Steele erano del tutto inaffidabili, perché ha deciso di procedere comunque contro Donald Trump e indagare sui presunti rapporti con il Cremlino?

Nel frattempo, George Papadopoulos, ex membro del comitato consultivo per la politica estera nella campagna elettorale di Donald Trump durante le elezioni presidenziali del 2016, come anticipato da InsideOver, ha fatto sapere su Twitter che sarà ascoltato nei prossimi giorni dal presidente della Commissione Giustizia del Senato, il Senatore Lindsey Graham. L’ex consulente di The Donald conferma di essere “in attesa di testimoniare” e anticipa i contenuti delle sue dichiarazioni. Il governo italiano dell’epoca (Renzi-Gentiloni) sarebbe pienamente coinvolto e le accuse sono pesantissime: “Voglio che gli americani vedano cosa è successo. Essere spiati da Fbi/Cia, dal Regno Unito, dall’Australia e dall’Italia non è uno scherzo, specialmente quando lo scopo era tentare un colpo di stato e interferire nel processo democratico in America”.


Anche secondo l’avvocato di Trump, Rudy Giuliani, ci sarebbe stata una cospirazione internazionale contro il presidente Usa: “Ci sono molte prove di ciò che è accaduto in Ucraina. Numerose prove di ciò che è accaduto nel Regno Unito. In Italia. Questa è stata una cospirazione globale che ha cercato di privare il popolo americano della persona che ha eletto presidente”. Soltanto congetture? I documenti menzionati da The Hill potrebbero essere la conferma definitiva.


DALLE FONTI ITALIANE LA CONFERMA DELLE CONVINZIONI DELL'AMMINISTRAZIONE DI TRUMP


La vittoria di Trump è una sorpresa. A nulla sono serviti i sondaggi e quelle sirene che davano per favorita la Clinton.

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Ma adesso qualcuno dovrà spiegarlo a chi in Italia si era esposto a favore di Hillary e scaricando di fatto il nuovo presidente repubblicano. Il governo italiano e soprattutto diversi esponenti del Pd avevano dichiarato senza mezzi termini di appoggiare la corsa della Clinton. "Non credo che Trump vinca, ma non c’è dubbio che se vincesse la differenza sarebbe enorme, non solo sul tema migratorio ma su tante altre questioni", aveva detto qualche giorno fa il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni. E come se non bastasse Matteo Renzi in diverse occasioni si è apertamente schierato con Hillary Clinton, unico tra i leader europei, insieme alla Merkel, che ha preso posizione pubblicamente sul voto per la Casa Bianca. E in questa carrellata di "clintoniani" c'è spazio anche per il ministro Maria Elena Boschi che ha espresso il suo appoggio a Clinton presenziando alla Convention dei democratici a Filadelfia. Il suo selfie col marito ed ex presidente Usa Bill ha fatto il giro del web. Infine non poteva mancare Laura Boldrini che ha definito la nomination della Clinton un "passaggio storico che aiuterà le donne di tutto il Pianeta ad andare avanti".


"È noto - scrive Brunetta - che nella settimana corrente una folta delegazione istituzionale del nostro Paese sia in visita negli Stati Uniti per partecipare alla convention dei Democratici a Philadelphia, in cui sarà ufficializzata la nomination di Hillary Clinton come candidata alla Casa Bianca". Brunetta sottolinea che della delegazione fanno parte alcuni importanti rappresentanti delle istituzioni, come il presidente della Camera, Laura Boldrini (Sel), e il ministro delle Riforme del governo Renzi, la dem Maria Elena Boschi che ha anche avuto il tempo di scattarsi una foto con Bill Clinton (Guarda la FOTO). "Della delegazione fanno sicuramente parte la presidente della Camera dei deputati, Laura Boldrini, e il ministro per le Riforme e i Rapporti con il Parlamento, Maria Elena Boschi. È meno nota la dinamica degli inviti, e il sostegno del governo alla suddetta missione, nonchè, più in generale, il rapporto delle nostre istituzioni con le elezioni presidenziali americane".

Brunetta ricorda che la scorsa settimana a Cleveland, sede della convention dei Repubblicani che ha ufficializzato la candidatura di Donald Trump, non erano presenti alti rappresentanti delle Istituzioni: "La presenza dell’Italia era limitata al solo Armando Varricchio, ambasciatore del nostro Paese negli Stati Uniti". Il presidente dei deputati di Forza Italia chiede allora di sapere "sulla base di quali inviti, quali criteri e quali motivazioni sia stata composta la delegazione istituzionale presente all’interno della convention dei Democratici a Philadelphia, e se e come il governo italiano abbia sostenuto tale missione, anche in riferimento ai costi".


Giorgia Meloni di Fratelli d'Italia aggiunse pure: "Il governo italiano è l'unico che ha fatto il suo endorsement esplicito alla Clinton". E poi una stilettata al ministro Maria Elena Boschi: "...con la Boschi che andava in giro con la spilletta di Hillary". Affondata.

Dopo la partecipazione alla 71° Assemblea Generale ONU, al consolato Gentiloni si augura la vittoria di Hillary Clinton.

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