L’articolo è basato su intervista esclusiva con
Kevin Annett del ITCCS (Tribunale Internazionale Crimini Chiesa e Stato) circa un contenzioso dibattuto a Bruxelles: 5 giudici e 27 membri della giuria, provenienti da sei paesi tra cui gli Stati Uniti, hanno considerato la prova su più di 50.000 bambini dispersi, americani, argentini, europei e canadesi, vittime di un culto sacrificale internazionale denominato il Nono Cerchio.
Due donne adolescenti, sostengono che Papa Francesco, le violentava mentre partecipavano a riti sacrificali di bambini. Otto testimoni oculari hanno confermato le accuse in base alle prove presentate questa settimana presso l’ITCCS. I riti satanici del Nono Cerchio, si tenevano nella primavera del 2009 e del 2010 nelle zone rurali d’Olanda e Belgio.
http://www.salem-news.com/articles/march222014/itccs-case-proceeds.php
Un altro testimone ha rivelato che durante la cosi detta Guerra Sporca del 1970 in argentina, Papa Francesco era presente durante le riunioni con la giunta militare. Secondo il testimone, Papa Francesco ha aiutato il traffico di bambini in un anello internazionale di sfruttamento minorile, gestito da un ufficio Vaticano.
Un documento Gesuita chiamato il “Magisterial Privilege”, è stato presentato in tribunale dal procuratore capo. Il documento con data 25/12/1967, dimostra che ad ogni nuovo papa è stato richiesto di partecipare al culto satanico del Nono Cerchio,attraverso il quale vengono sacrificati bambini appena nati, e di cui viene bevuto il sangue.
“I documenti dell’Archivio Segreto Vaticano, presentati in tribunale, indicano chiaramente che per secoli i gesuiti hanno avuto un piano premeditato per uccidere ritualmente neonati rapiti e poi consumare il loro sangue”, ha detto il procuratore capo dei 5 giudici internazionali e 27 membri della giuria. “Il progetto è nato da una idea contorta per ricavare energia spirituale dalla linfa vitale degli innocenti, assicurando così la stabilità politica del papato di Roma. Questi atti non sono solo di natura genocida, ma sistematici e istituzionalizzati. È almeno dal 1773, che vengono eseguiti dalla chiesa cattolica romana, cioè dai gesuiti e da ogni Papa”.
Due testimoni hanno affermato che da bambini erano presenti a sacrifici di bambini insieme con l’ex Papa Joseph Ratzinger.
Testimone oculare rivela: “Ho visto Benedetto XVI uccidere una bambina”
È almeno dal 1962 che Ratzinger partecipa a sacrifici di bambini come membro dei Cavalieri delle Tenebre, secondo i registri vaticani presentati alla corte del ITCCS. Ratzinger è stato assistente di un Cappellano delle SS presso il campo tedesco di Ravensbruck durante la Seconda Guerra Mondiale. La divisione nazista dei Cavalieri delle Tenebre, fu fondata da Hitler nel 1933 e abbracciava antiche credenze pagane occulte sui sacrifici umani.
La sopravvissuta olandese Toos Nijenhuis, ha testimoniato: “I neonati venivano tagliati a pezzi sugli altari di pietra e i loro resti consumati dai partecipanti. I superstiti erano costretti a stuprare e mutilare altri bambini e poi tagliare loro la gola con pugnali cerimoniali”.
Secondo i testimoni, Papa Francesco, l’ex Papa Joseph Ratzinger, il Superiore Generale dei Gesuiti Adolfo Pachon e l’arcivescovo anglicano di Canterbury Justin Welby, hanno partecipato ai sacrifici satanici, allo stupro e l’uccisione dei bambini nel culto del Nono Cerchio.
Sono collegati alle cerimonie del culto, i membri della famiglia reale inglese, tra cui il principe Filippo, il cardinale olandese Alfrink, la regina olandese Wilhemina, la sua famiglia e consorte re Hendrick, il reale belga e fondatore del Bilderberg, il principe ereditario Bernhard.
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Il 15 settembre 2012, il Tribunale Internazionale per i Crimini della Chiesa e dello Stato, emise un mandato pubblico di comparizione, nei confronti di alte autorità politiche e della Chiesa cattolica, relativo ad un genocidio di bambini indiani in Canada. Scaduto il termine, iniziò il processo.
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Padre Villa morì il 18 novembre 2012; l’edizione speciale di “Chiesa viva”, di ben 128 pagine, dal titolo “Benedetto XVI? ”, uscì con la data di febbraio e fu spedita agli abbonati e a tutto il clero d’Italia, il 25 gennaio 2013. Pochi giorni dopo, fu inviata anche l’edizione in spagnolo a tutto il Clero delle nazioni di questa lingua.
L’11 febbraio, Benedetto XVI dava le sue dimissioni. Il 25 febbraio 2013, perveniva in Vaticano una condanna di Benedetto XVI a venticinque anni di prigione e Francesco rispondeva con un decreto col quale si rifiutava di consegnare il “Papa emerito” alla giustizia.
Nel maggio 2013, Toos Nijenhuis, una donna olandese, obbligata per anni da suo padre a partecipare a rituali satanici, testimoniò di aver visto il card. Ratzinger uccidere una bambina, in un castello in Francia.
L’ottobre seguente, un altro testimone oculare confermò quanto detto da Toos Nijenhuis, dichiarando anche lui di aver visto il card. Joseph Ratzinger uccidere una bambina, nell’autunno del 1987.
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La testimonianza di Toos Nijenhuis sulla partecipazione del card. Joseph Ratzinger a questi sacrifici umani:
«Ho visto il card. Ratzinger uccidere una bambina, in un castello francese, nell’agosto 1987».
Vaticano e pedofilia: 600 denunce ogni anno all'ex Sant'Uffizio
Gli abusi sui minori da parte di esponenti del clero rappresentano uno degli scandali più pesanti per la Chiesa Cattolica che hanno coinvolto le comunità ecclesiali di tutto il mondo colpendo duramente l'immagine e il prestigio di esponenti di spicco della gerarchia, anche cardinali, spesso accusati, se non direttamente, almeno di non aver contrastato con efficacia gli abusi. I numeri, forniti dal Vaticano a inizio 2013, non lasciano dubbi: il picco delle denunce di abusi ricevuti dalla Congregazione per la dottrina della fede, è stato nel 2004, di 800 denunce, mentre negli ultimi tre anni ci si è attestati sui 600 casi all'anno, che in maggioranza riguardano abusi commessi dal 1965 al 1985, come ha spiegato don Robert Oliver, da meno di un anno promotore di giustizia della Congregazione. Denunce di tipo "canonico", perché poi esistono le denunce alle autorità giudiziaria.
Un “tornado” di denunce - Gli abusi sui bambini da parte dei prelati hanno rappresentato un vero e proprio "tornado" fin dall'inizio del pontificato di Benedetto XVI, sconvolgendo intere Chiese nazionali, in particolare negli Stati Uniti, ma anche in Irlanda, Olanda, nella stessa Germania. Rivelazioni da parte di uomini della Chiesa, soprattutto negli Stati Uniti, erano partite già prima dell'arrivo di Ratzinger, nell'aprile del 2005, al soglio pontificio, ma è negli anni successivi che lo scandalo si è allargato anche in America Latina e in Europa, soprattutto in Irlanda, dove sono emersi i crimini commessi da sacerdoti troppo spesso coperti dalla gerarchia.
Primi incontri con le vittime degli abusi
Le denunce delle vittime sono stata sempre più frequenti, aiutate da associazioni, sostenute da avvocati che spesso hanno chiesto risarcimenti milionari, in particolare negli Stati Uniti. E gli attacchi da parte della stampa di tutto il mondo sono stati all'ordine del giorno. Una pressione sempre più forte, tanto che nell'ottobre del 2006 Benedetto XVI reagì parlando degli abusi sessuali commessi dal clero come di "crimini enormi", raccomandando di "stabilire sempre la verità" e di "portare sostegno alle vittime". Inoltre, nel 2008 nel corso del suo viaggio negli Stati Uniti, Ratzinger aveva deciso di incontrare personalmente alcune vittime, chiedendo loro scusa a nome della Chiesa. Altrettanto accadde nei suoi viaggi in Australia, Malta, Regno Unito e Germania, come hanno raccontato gli stessi protagonisti piangendo per l'emozione.
La commissione creata da Bergoglio - Il giro di vite impresso da Benedetto XVI si è tradotto anche, a livello di Congregazione per la Dottrina della fede, in processi canonici che hanno portato, nel biennio 2011-2012, alla riduzione allo stato laicale di 400 sacerdoti accusati di molestie a minori. E lo scandalo pedofilia ha pesato anche sull'ultimo conclave: oltre al caso del porporato scozzese O'Brien, che non ha partecipato all'elezione di Bergoglio dopo le rivelazioni su suoi approcci sessuali nei confronti di seminaristi, lo Snap, la rete americana dei sopravvissuti agli abusi dei preti, aveva stilato una lista di 12 cardinali da non eleggere "per rispetto alle vittime di abusi sessuali, soprattutto bambini, da parte di esponenti del clero, per le omissioni che hanno fatto nel denunciare i responsabili e per le giustificazioni che hanno dato nonostante le prove documentate". Ora tutta la vicenda pedofilia passerà al vaglio della commissione voluta da Bergoglio, creata con lo scopo primario della protezione dei minori.
Pedofilia: «cardinal Levada, 4.000 casi
denunciati in Vaticano in 10 anni».
Considerazioni
(ASCA) – Roma, 6 feb. 2012 – ”Nel corso dell’ultimo decennio sono arrivati all’attenzione della Congregazione per la Dottrina della Fede oltre 4.000 casi di abusi sessuali compiuti da ecclesiastici su minori”. A fornire i dati e’ stato oggi pomeriggio il cardinal Joseph William Levada, prefetto della Congregazione della dottrina della fede, aprendo il simposio internazionale all’Università Gregoriana sugli abusi sessuali su minori nella Chiesa riservato a vescovi e superiori religiosi.
Per il porporato, i casi di abusi sessuali su minori ”hanno rivelato, da un lato, l’inadeguatezza di una risposta esclusivamente canonica (o di diritto canonico) a questa tragedia e, dall’altro, la necessita’ di una risposta più complessa”. Levada ha anche ribadito che ”la collaborazione della Chiesa con le autorità civili in questi casi riconosce la verità fondamentale che l’abuso sessuale di minori non e’ solo un crimine in diritto canonico, ma e’ anche un crimine che viola le leggi penali nella maggior parte delle giurisdizioni civili”. Esiste un ”obbligo per la Chiesa di ascoltare e comprendere la gravita’ di quanto le vittime hanno sofferto”, ha aggiunto.
Il prefetto dell’ex-Sant’Uffizio ha esortato i vescovi a ‘prevenire’ la crisi invece di aspettare che siano i media a portare alla luce gli scandali costringendoli a intervenire, e ha proposto loro di seguire l’esempio del papa che nei suoi viaggi ha incontrato e ascoltato le vittime.
A questo proposito, ha detto Levada, ”voglio esprimere la mia personale gratitudine a papa Benedetto che come prefetto, fu determinante” nell’implementare ”nuove norme per il bene della Chiesa”. ”Ma il Papa – ha aggiunto – ha dovuto subire attacchi da parte dei media in questi ultimi anni in varie parti del mondo, quando invece avrebbe dovuto ricevere la gratitudine di tutti noi, nella Chiesa e fuori”. Per il porporato, ”coloro che hanno abusato sono una piccola minoranza. Tuttavia, questa piccola minoranza ha provocato un gran danno alle vittime e alla missione della Chiesa”.
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L'Onu: Vaticano responsabile degli abusi
sessuali sui bambini
Preti pedofili, Santa Sede sotto accusa.
Le scelte del Vaticano hanno permesso abusi sessuali su decine di migliaia di bambini, violando la convenzione per i diritti dei minori.
Lo ha detto l'Onu in un rapporto in cui sottolinea le responsabilità della Chiesa nello scandalo dei preti pedofili (
leggi il pdf).
Il pesante atto d'accusa è arrivato dalla commissione delle Nazioni Unite per i diritti dei minori, che ha denunciato le politiche della Santa Sede che hanno permesso a religiosi di abusare sessualmente di decine di migliaia di bambini e ragazzi. Nel mirino sono finite anche le posizioni del Vaticano su omosessualità e aborto.
La Santa Sede ha replicato vedendo in alcune di queste critiche un «tentativo di interferire nell'insegnamento della Chiesa cattolica sulla dignità della persona umana e nell'esercizio della libertà religiosa».
«RIMUOVERE I RESPONSABILI».
L'organismo dell'Onu ha chiesto «l'immediata rimozione» dei responsabili di abusi sui minori, che dovrebbero essere «consegnati» alle autorità civili, oltre all'apertura degli archivi sui pedofili e sugli uomini di Chiesa che hanno coperto i loro crimini.
«LA CHIESA NON HA RICONOSCIUTO I CRIMINI».
Il Comitato si è detto «seriamente preoccupato» dal fatto che la Santa Sede «non abbia riconosciuto la portata dei crimini commessi e non abbia adottato le misure necessarie per affrontare i casi di abusi sessuali su minori e per proteggere i bambini».
POLITICHE E PRATICHE SOTTO ACCUSA. Inoltre il Vaticano «ha adottato politiche e pratiche» che hanno portato alla prosecuzione di abusi e all'impunità degli autori.
Le osservazioni finali sono state stilate in seguito all'esame del
rapporto della Santa Sede dello scorso gennaio sul rispetto della Convenzione sui diritti del fanciullo.
SANTA SEDE: «LINEA IDEOLOGICA».
La replica del Vaticano è stata piccata. «L'aspetto negativo del documento che l'Onu ha prodotto è che sembra quasi che fosse già stato preparato prima dell'incontro del Comitato con la delegazione della Santa Sede», ha detto monsignor Tomasi, osservatore vaticano all'Onu di Ginevra, che ha parlato di «linea ideologica».
Successivamente il segretario di Stato Pietro Parolin ha fatto sapere che «la Santa Sede si riserva di rispondere dopo aver preso conoscenza e aver approfondito i rilievi fatti» dal rapporto.
«Codice del silenzio per coprire i crimini»
L'organismo ONU garante dei diritti dei minori ha ricordato in particolare lo scandalo irlandese delle 'case Magdalene', istituti gestiti da suore in cui le ragazze facevano le lavandaie, in condizioni di semi-schiavitù.
Nel rapporto si ricorda che i responsabili degli abusi sono stati spostati di parrocchia in parrocchia «in un tentativo di coprire questi crimini», difficilmente riferibili alle autorità giudiziarie nei Paesi in cui sono stati commessi «a causa di un codice del silenzio imposto su tutti i membri del clero sotto la pena della scomunica».
«QUANTI SONO I FIGLI DEI PRETI?». Il Comitato dell'Onu ha esortato la Santa Sede a «valutare il numero di bambini nati da preti cattolici, scoprire chi sono e prendere tutte le misure necessarie per garantire i diritti di questi bambini a conoscere e ad essere curati dai loro padri», ponendo fine alla pratica degli «accordi di riservatezza» nell'ambito dei piani di sostegno finanziario per le madri.
«DEPENALIZZARE L'OMOSESSUALITÀ». Al Vaticano è stato chiesto poi di «condannare tutte le forme di molestia, discriminazione o violenza contro bambini sulla base del loro orientamento sessuale o quello dei loro genitori e di sostenere gli sforzi a livello internazionale per la depenalizzazione dell'omosessualità».
CRITICHE SULL'ABORTO. Infine l'Onu ha invitato la Chiesa a «rivedere la propria posizione sull'aborto» quando è a rischio la vita e la salute delle donne incinte e a «identificare circostanze in cui l'accesso ai servizi di aborto possa essere ammesso» modificando il canone 1398 in materia. Il Comitato ha citato con «profonda preoccupazione» le sanzioni decise dalla Chiesa nel 2009 in Brasile contro una madre e un medico che praticò l'aborto per salvare la vita a una bimba di nove anni, rimasta incinta dopo essere stata violentata dal patrigno.
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IL VATICANO HA INVASO L’ITALIA
di Ennio Montesi - Termidoro Edizioni - PDE Distribuzione
"4.392
SONO I CRIMINALI PRETI PEDOFILI INCULABAMBINI
DELLA CRIMINALE SETTA FONDAMENTALISTA
DELLA CHIESA CATTOLICA"
Ecco le fotografie dei visi dei criminali preti pedofili inculabambini, i loro nomi, i cognomi e le diocesi di appartenenza dei preti pedofili inculabambini della setta fondamentalista della Chiesa cattolica riconducibili allo Stato dittatoriale e oltranzista del Vaticano e al dittatore Joseph Ratzinger: 4.392 (quattromilatrecentonovantadue) sono i sacerdoti accusati di abusi sessuali e di violenza sui bambini dal 1950 al 2002. Nei soli Stati Uniti d’America sono 4.392 i sacerdoti accusati di violenza sui minori. E in Italia? Quanti sono i preti pedofili? Chi sono? Che faccia hanno? Come si chiamano i criminali preti pedofili? In quali città e paesi italiani vivono? Perché la magistratura italiana non pubblica le foto e i nomi dei criminali preti pedofili?
In un database della Polizia degli Stati Uniti d’America sono disponibili a chiunque in tempo reale e raccolte tutte le informazioni pubblicate sui casi dei preti pedofili. Eccolo, vai a vedere le loro belle facce, apprendi dei loro nomi e dove “operano” o dove mettevano in atto i loro crimini aberranti sui bambini:
Diffondete il messaggio con il link a più persone possibili, specie tra coloro i quali sono convinti che quello del criminale prete pedofilo sia solo un luogo comune.
“Uccidi la tua religione prima che la religione uccida te.” Ennio Montesi
“Non esiste delitto, inganno, trucco, imbroglio e vizio che non vivano della loro segretezza. Portate alla luce del giorno questi segreti, descriveteli, rendeteli ridicoli agli occhi di tutti e prima o poi la pubblica opinione li getterà via. La sola divulgazione di per sé non è forse sufficiente, ma è l'unico mezzo senza il quale falliscono tutti gli altri”. Joseph Pulitzer, Fondatore Premio Pulitzer
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Riferimenti:
IL LIBRO DOSSIER DI LUCA POLLINI
Sprea Books – 168 pagine. 7.90 € Una valanga di scandali continua ad abbattersi sul trono papale. La Chiesa di Roma sta vivendo uno dei momenti più difficili della sua storia: in pochi mesi ha perso credibilità e autorevolezza. Gli abusi sessuali commessi da sacerdoti nei confronti di minori gettano un marchio infamante sulla Santa Sede. Persino la figura del Papa è messa in discussione: dopo l’accusa di aver insabbiato molti episodi denunciati, non manca l’ipotesi di dimissioni.
Perché questo attacco al Papa? Un Golpe o un regolamento di conti tra porporati?
Questo libro racconta i fatti, raccoglie le carte e gli articoli che hanno spinto la Chiesa cattolica a confessare le proprie colpe.
IL LIBRO DOSSIER
I peccati del Vaticano. Superbia, avarizia, lussuria, pedofilia: gli scandali e i segreti della Chiesa cattolica
Nei suoi duemila anni di vita la Chiesa cattolica si è prodigata nel combattere il vizio e nel punire con la scomunica e in molti casi con la morte chiunque fosse accusato di non attenersi alla morale cristiana. Ma coloro che tuonano contro i peccatori e continuano a emettere giudizi tranciarti, sono uomini immacolati e irreprensibili? I dubbi sono tanti. Claudio Rendina ripercorre la storia della Chiesa e ne esamina tutti i peccati iniziando con la superbia, l'invidia, l'avarizia, la gola, la lussuria, l'ira, l'accidia: vizi capitali che hanno determinato, tra l'altro, la strage dei musulmani e degli Albigesi nelle sante crociate, la persecuzione degli ebrei, la caccia alle streghe e agli eretici.