sabato 13 novembre 2021

La Liturgia di Sabato 13 Novembre 2021 della XXXII settimana del Tempo Ordinario (Anno dispari)



Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde

Antifona d'ingresso
Giunga fino a te la mia preghiera,
tendi l'orecchio alla mia supplica, Signore. (Sal 87,3)

Colletta
Dio onnipotente e misericordioso,
allontana ogni ostacolo nel nostro cammino verso di te,
perché, nella serenità del corpo e dello spirito,
possiamo dedicarci liberamente al tuo servizio.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

PRIMA LETTURA (Sap 18,14-16;19,6-9)
Il Mar Rosso divenne una strada senza ostacoli e saltellarono come agnelli esultanti.


Dal libro della Sapienza

Mentre un profondo silenzio avvolgeva tutte le cose,
e la notte era a metà del suo rapido corso,
la tua parola onnipotente dal cielo, dal tuo trono regale,
guerriero implacabile, si lanciò in mezzo a quella terra di sterminio,
portando, come spada affilata, il tuo decreto irrevocabile
e, fermatasi, riempì tutto di morte;
toccava il cielo e aveva i piedi sulla terra.
Tutto il creato fu modellato di nuovo
nella propria natura come prima,
obbedendo ai tuoi comandi,
perché i tuoi figli fossero preservati sani e salvi.
Si vide la nube coprire d’ombra l’accampamento,
terra asciutta emergere dove prima c’era acqua:
il Mar Rosso divenne una strada senza ostacoli
e flutti violenti una pianura piena d’erba;
coloro che la tua mano proteggeva
passarono con tutto il popolo,
contemplando meravigliosi prodigi.
Furono condotti al pascolo come cavalli
e saltellarono come agnelli esultanti,
celebrando te, Signore, che li avevi liberati.

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 104)
Rit: Ricordate le meraviglie che il Signore ha compiuto.

A lui cantate, a lui inneggiate,
meditate tutte le sue meraviglie.
Gloriatevi del suo santo nome:
gioisca il cuore di chi cerca il Signore.

Colpì ogni primogenito nella loro terra,
la primizia di ogni loro vigore.
Allora li fece uscire con argento e oro;
nelle tribù nessuno vacillava.

Così si è ricordato della sua parola santa,
data ad Abramo suo servo.
Ha fatto uscire il suo popolo con esultanza,
i suoi eletti con canti di gioia.

Canto al Vangelo (2Ts 2,14)
Alleluia, alleluia.
Dio ci ha chiamati mediante il Vangelo,
per entrare in possesso della gloria
del Signore nostro Gesù Cristo.
Alleluia.

VANGELO (Lc 18,1-8)
Dio farà giustizia ai suoi eletti che gridano verso di lui.


+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù diceva ai suoi discepoli una parabola sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi mai:
«In una città viveva un giudice, che non temeva Dio né aveva riguardo per alcuno. In quella città c’era anche una vedova, che andava da lui e gli diceva: “Fammi giustizia contro il mio avversario”.
Per un po’ di tempo egli non volle; ma poi disse tra sé: “Anche se non temo Dio e non ho riguardo per alcuno, dato che questa vedova mi dà tanto fastidio, le farò giustizia perché non venga continuamente a importunarmi”».
E il Signore soggiunse: «Ascoltate ciò che dice il giudice disonesto. E Dio non farà forse giustizia ai suoi eletti, che gridano giorno e notte verso di lui? Li farà forse aspettare a lungo? Io vi dico che farà loro giustizia prontamente. Ma il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Dio ci ha dato il dono della fede che portiamo in vasi di creta. Chiediamo al Signore di conservare integra la nostra fiducia in lui. Diciamo insieme:
In te crediamo: ascoltaci, o Signore.

Per i battezzati: sappiano custodire e maturare la loro fede, la diffondano nel loro ambiente, la difendano e la onorino con il loro esempio. Preghiamo:
Per quanti credono nell'unico Dio: siano gli uomini di preghiera, puri di cuore, operatori di pace. Preghiamo:
Per chi non crede: lo stile della nostra vita l'aiuti ad aprire gli occhi al volto del Padre. Preghiamo:
Per i cristiani che vivono tra i musulmani: sappiano essere presenza umile e dolce di Cristo in seno all'Islam. Preghiamo:
Per la nostra comunità: voglia trasmettere con intelligenza e convinzione la fede che ha ricevuto. Preghiamo:
Per i ragazzi dei corsi di catechismo.
Per chi crede ancora, ma non pratica più.

Signore del cielo e della terra, domandi che ti cerchiamo con tutta la mente, che ci affidiamo a te con tutto il cuore. Accoglici nelle tue braccia, dove ti chiediamo di tenerci stretti quando ci vedi dubbiosi e frastornati. In Cristo Gesù nostro Signore. Amen.

Preghiera sulle offerte
O Padre, volgi benevolo
il tuo sguardo su queste offerte,
perché celebrando nel mistero
la passione del tuo Figlio
vi aderiamo con amore fedele.
Per Cristo nostro Signore.




Antifona di comunione
Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla.
Su pascoli erbosi mi fa riposare,
ad acque tranquille mi conduce. (Sal 22,1-2)

Oppure:
I discepoli riconobbero Gesù, il Signore,
nello spezzare il pane. Alleluia. (Cf. Lc 24,35)


Preghiera dopo la comunione
Nutriti dei tuoi santi doni ti rendiamo grazie, o Signore,
e imploriamo la tua misericordia:
per il tuo Spirito, comunicato a noi in questi sacramenti,
ci sia data la grazia di rimanere fedeli nel tuo servizio.
Per Cristo nostro Signore.



Commento
In questi giorni leggiamo nella liturgia della parola il Libro della Sapienza; Maria, che invochiamo come sede della Sapienza, ne è l'espressione perfetta. Anche lei si vanta in mezzo al popolo: "Tutte le generazioni mi chiameranno beata"; anche lei si umilia: "Guardò l'umiltà della sua serva". Sono pochissime le parole della Madonna che i Vangeli hanno conservato, ma da lei ci viene un insegnamento che tutti li sintetizza: "Fate quello che (Gesù) vi dirà". E a Cana l'acqua fu trasformata in vino di nozze. Ecco la regola essenziale della vita cristiana: "Fate quello che Gesù vi dirà".
I nostri giorni possono essere insignificanti, semplici, monotoni: "acqua" che scorre via e non lascia traccia. Ma possono diventare "Vino di nozze" se vissuti nella docilità alla volontà di Dio, camminando nel suo amore.
Possiamo pensare che Maria ci dica un'altra parola, facendo suo l'invito di Gesù: "Rimanete nell'amore". Rimanete nell'amore come ho fatto io: allora tutte le vostre azioni, anche le più insignificanti e banali si trasformeranno in vino nuziale.
Stiamo vicino alla nostra madre e maestra, perché la pura luce della sua sapienza possa illuminarci: vedremo allora gli "stupendi prodigi" che il Signore continua a compiere in mezzo a noi come per il popolo eletto. Vedremo anche i prodigi che egli opera in noi, se davvero siamo obbedienti alla voce materna di Maria: "Fate quello che vi dirà". E come lei potremo innalzare canti di gioia per la sua grande misericordia.

venerdì 12 novembre 2021

Aifa, “Big Pharma deve 604 milioni allo Stato Italiano”



L’Aifa, l’agenzia italiana del farmaco, per la prima volta ha pubblicato sul suo sito l’elenco delle case farmaceutiche che non hanno rimborsato il payback, ovvero “versamenti effettuati per il ripiano della spesa farmaceutica per acquisti diretti per l’anno 2019”. Il documento è datato 15 settembre e rivela come diverse grandi aziende debbano ancora rendere allo Stato denari che andavano consegnati entro il 30 giugno scorso, il termine fissato per legge.

Nell’ambito del procedimento di ripiano dello sfondamento del tetto degli acquisti diretti per l’anno 2019, l’Aifa ha effettuato una ricognizione dei versamenti delle aziende farmaceutiche alla data del 30 giugno 2021, termine ultimo del pagamento ai sensi dell’art. 1, comma 477, della legge 30 dicembre 2020 n. 178, recante “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno 2021 e bilancio pluriennale per il triennio 2021-2023”, sulla base delle attestazioni di pagamento pervenute.

Su un totale di 156 aziende farmaceutiche (codici SIS) destinatarie dell’onere di ripiano, è emerso che, a fronte di un importo complessivo di ripiano per l’anno 2019 pari a euro 1.361.431.242,46[1], risulta versato l’importo di euro 757.226.116,07, corrispondente al 56% del totale richiesto. Così alle casse pubbliche mancano ancora 604 milioni di euro, ovvero il 44% del totale.

Nel documento pubblicato da Aifa viene reso disponibile il dettaglio dei versamenti effettuati da parte di ognuna azienda farmaceutica (codice SIS) ordinate per importo dovuto.

Secondo i dati, Novartis non ha ancora versato nulla, Pfizer ha dato due terzi di quanto dovuto, mentre Janssen è ancora in debito con lo Stato. Ma i numeri fanno anche capire quanto fatturino le singole case farmaceutiche nel nostro paese solo per una parte dei farmaci che vendono, quelli a carico del sistema sanitario acquistati dagli ospedali.

Nel 2019, per i farmaci ospedalieri, l’Italia aveva stanziato 7,84 miliardi, ma la spesa è stata più alta. L’accordo con l’industria farmaceutica prevede che, a seguito di pagamenti nei tempi prefissati, per il 2022 i tetti sarebbero stati rivisti, aumentando quello per la spesa diretta e riducendo quello per la convenzionata. Si tratta di uno dei tanti vantaggi che i nostri governi hanno sempre concesso alle case farmaceutiche, poiché per la spesa convenzionata non c’è sfondamento. Il problema è che i colossi farmaceutici non hanno rispettato i termini di versamenti.

Il documento di Aifa mostra non solo le case farmaceutiche “ritardatarie”, ma permette di farsi una vaga idea sul giro d’affari di Big Pharma per le sole vendite di farmaci agli ospedali, a cui vanno sommati i guadagni per i medicinali venduti in farmacia, con ricetta a carico dello Stato e del paziente.

Le aziende contribuiscono al ripiano in base alla loro quota di mercato. Per esempio, Novartis dovrebbe versare 139 milioni (che non ha ancora versato), ovvero il 10,2% dello sforamento. Ciò significa che nel 2019, in Italia, la Novartis ha incassato oltre 790 milioni dei 7,8 miliardi che lo Stato ha speso in farmaci. Nonostante abbia incassato in realtà circa 929 milioni, secondo questo contratto, 139 milioni dovrebbe renderli allo Stato.

Sempre secondo il documento di Aifa, la Roche ha versato 110 milioni[2], Janssen deve restituire 74 milioni più i soldi che ancora deve, Pfizer ha già versato il 66% dei 70 milioni calcolati, Bristolmyers Squibb deve 57 milioni, mentre otto multinazionali, tra cui Bayer ed Astrazeneca hanno pagato tutto.

Nel frattempo l’Aifa “si riserva di fornire ulteriori aggiornamenti a seguito della ricezione di ulteriori attestazioni di pagamento” – come è riportato sul sito.


[1] determinazione AIFA n. 1313 del 10 dicembre 2020, pubblicata nella G.U. 307 del 11 dicembre 2020

[2] nel 2019 ha guadagnato circa 624 milioni dagli ospedali, al netto di quello che ha reso

UN NUOVO BREVETTO PROPONE LA SORVEGLIANZA DIGITALE PER VACCINARE LE PERSONE IN BASE AI PUNTEGGI DELLO STILE DI CREDITO SOCIALE



PER UN PAESE DITTATORIALE COMUNISTA COME LA CINA IL LICENZIAMENTO PER CHI NON SI VACCINA E' PREVEDIBILE, NON PER ALTRI STATI CONSIDERATI NEUTRALI COME IL VATICANO O DEMOCRATICI COME L'ITALIA. IL DRAGONE CINESE AVANZA MINACCIOSO.... 

Vaccinazione in base al punteggio sociale raccolto da una nuova tecnologia di sorveglianza digitale? L’Ufficio brevetti e marchi degli Stati Uniti ha recentemente approvato una tecnologia che mira a sorvegliare le persone nella loro attività digitale e dare loro punteggi che definiscono il loro “livello potenziale di attività di super diffusione”. La vaccinazione dipenderà quindi dai punteggi raccolti utilizzando la tecnologia. L’Ufficio brevetti e marchi degli Stati Uniti ha recentemente approvato una tecnologia che mira a sorvegliare le persone nella loro attività digitale e dare loro punteggi che definiscono il loro “livello potenziale di attività di super diffusione”. La vaccinazione dipenderà quindi dai punteggi raccolti utilizzando la tecnologia.

Il brevetto presentato dagli avvocati Gal Ehrlich e Maier Fenster di Ehrlich & Fenster propone di raccogliere una serie di informazioni personali da diverse fonti, come dispositivi mobili, app, social media, registri di navigazione web, registri di pagamento, cartelle cliniche, registri di lavoro, governo e altre telecamere di sorveglianza.

Saranno anche raccolte informazioni personali altamente specifiche da queste fonti, inclusi dati precisi sulla posizione, durata del tempo trascorso nei luoghi visitati, tassi di ventilazione di questi luoghi, immagini di persone che guardano lo schermo dei loro telefoni cellulari, suoni dai microfoni dei dispositivi personali e dati di riconoscimento facciale.

Il brevetto propone anche numerose applicazioni di sorveglianza politica, che includono il rilevamento di quando le persone utilizzano il trasporto pubblico utilizzando la geolocalizzazione e/o movimenti start-stop che corrispondono ai profili del trasporto pubblico. Monitorerà quando le persone si lavano le mani analizzando i suoni dell’acqua che scorre o il movimento dello smartwatch. Verificherà anche se le persone indossano una maschera analizzando le immagini scattate durante le chiamate o guardando lo schermo del telefono cellulare.

Dopo aver raccolto i dati, la tecnologia descritta nel brevetto analizzerà i dati e assegnerà punteggi ai dispositivi elettronici. Questo punteggio predirà il potenziale livello di attività di superdiffusione degli individui e quindi consiglierà le vaccinazioni in base ai punteggi.

Il brevetto non solo suggerisce la sorveglianza elettronica di massa per creare un punteggio di stile di credito sociale che determina se devono essere vaccinati o meno, ma propone anche che la tecnologia sia implementata come parte di un’app obbligatoria dedicata in cui il governo monitora i cittadini grazie ai propri smartphone per aiutare il governo nella logistica del processo di vaccinazione.

Il brevetto aggiunge anche che “in alcune forme di realizzazione” del sistema, l’app o il dispositivo intelligente è configurato per informare in ogni momento sulla posizione dell’utente e per comunicare con dispositivi intelligenti adiacenti per valutare le interazioni tra gli utenti, la loro vicinanza o il movimento.

Nel determinare il punteggio dell’individuo, il brevetto suggerisce che la professione di una persona, i dati medici, la natura e il tipo di luoghi che visitano, i luoghi visitati di frequente e il tempo che trascorrono in questi luoghi dovrebbero essere utilizzati come parte del calcolo. Le persone che frequentano eventi religiosi o laici, ad esempio, possono ricevere un punteggio più alto per il loro coinvolgimento in eventi di contatto rispetto a coloro che non si impegnano in tali attività.

Il brevetto è stato approvato lo scorso 31 agosto e segue i governi di tutto il mondo nell’attuazione di misure di sorveglianza di vasta portata in mezzo alla pandemia di covid, come i passaporti vaccinali che mirano a escludere le persone dalle attività economiche e sociali.

Il Vaticano come Singapore. Chi rifiuta il vaccino rischia il licenziamento

A Singapore in Cina i dipendenti che si rifiutano di rivelare il proprio stato di vaccinazione contro il Covid-19 possono essere trattati come non vaccinati e le aziende possono licenziare i lavoratori che non rispettano le misure di vaccinazione della forza lavoro come ultima risorsa, secondo un avviso del Ministero del lavoro (MOM).

Anche per la Santa Sede chi rifiuta il vaccino rischia "conseguenze di diverso grado che possono giungere fino alla interruzione del rapporto di lavoro". Lo prevede un decreto in materia di emergenza sanitaria pubblica dell'8 febbraio 2021, a firma del presidente della Pontificia Commissione dello Stato della Città del Vaticano, il cardinale Giuseppe Bertello.

Come funziona la legge sul lavoro in base alla vaccinazione in Cina

I datori di lavoro possono anche imporre un obbligo di vaccinazione in anticipo quando assumono nuovo personale allo scopo di pianificare l’impiego sul posto di lavoro, ha detto MOM in risposta a una serie di domande frequenti sul suo sito web. Queste misure di vaccinazione della forza lavoro sono applicabili a chiunque lavori negli stessi locali dei propri dipendenti, inclusi appaltatori e fornitori indipendenti, ha affermato. I datori di lavoro possono anche richiedere al personale di mostrare il proprio stato di vaccinazione tramite l’app e il token TraceTogether, l’app HealthHub o la tessera di vaccinazione fisica originale.

La nuova legge

Questo è un aggiornamento da una posizione precedente presa da MOM e dai suoi partner tripartiti: il Congresso nazionale dei sindacati e la Federazione nazionale dei datori di lavoro di Singapore. Il 2 luglio, un avviso congiunto ha affermato che i datori di lavoro possono imporre un obbligo di vaccinazione per i luoghi di lavoro considerati a più alto rischio di infezione da Covid-19, ma il personale non dovrebbe essere penalizzato se rifiuta la vaccinazione. Nel suo ultimo avviso sulla vaccinazione contro il Covid-19 sul posto di lavoro, MOM ha affermato che per il lavoro che può essere svolto a casa, i datori di lavoro possono consentire ai lavoratori non vaccinati di lavorare a distanza a loro prerogativa. Tuttavia, ha aggiunto: “Poiché la stragrande maggioranza dei dipendenti vaccinati torna sul posto di lavoro più frequentemente, l’assenza prolungata dei dipendenti non vaccinati dal posto di lavoro può influire sulle loro prestazioni individuali e avere un impatto negativo sulle prestazioni del team o dell’organizzazione”.

Cosa succede ai lavoratori

Per quanto riguarda il lavoro che non può essere svolto a casa, MOM ha affermato che i datori di lavoro possono consentire loro di continuare il lavoro esistente con test pre-evento eseguiti a spese dei dipendenti, oppure tale personale può essere ricollocato in lavori idonei che possono essere svolti da casa. In ultima istanza, tuttavia, possono essere posti in aspettativa senza retribuzione o licenziati con preavviso in conformità con il loro contratto di lavoro. “Se la cessazione del rapporto di lavoro è dovuta all’incapacità dei dipendenti di essere sul posto di lavoro per svolgere il lavoro contrattuale, tale cessazione del rapporto di lavoro non sarebbe considerata un licenziamento illecito“, ha affermato. I partner tripartiti hanno anche esortato il restante 30% dei datori di lavoro a fare una “spinta concertata” per far vaccinare i propri dipendenti non vaccinati il prima possibile. Sabato (23 ottobre), la task force multiministeriale Covid-19 di Singapore ha dichiarato che il 96% della forza lavoro del paese è vaccinato. Dei restanti 113.000 dipendenti non vaccinati, oltre il 10% sono anziani.

Ricerche a cura di Cinzia Palmacci


La Liturgia di Venerdi 12 Novembre 2021 San Giosafat



Grado della Celebrazione: Memoria
Colore liturgico: Rosso

Antifona d'ingresso
Secondo l’alleanza del Signore e le leggi dei padri,
i santi di Dio sono rimasti nell’amore fraterno:
in loro vi erano un solo spirito e una sola fede.

Colletta
Suscita nella tua Chiesa, o Signore,
lo Spirito che colmò san Giosafat
e lo spinse a dare la vita per il suo gregge,
e per sua intercessione fa’ che anche noi,
fortificati dallo stesso Spirito,
non esitiamo a donare la vita per i fratelli.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

PRIMA LETTURA (Sap 13,1-9)
Se sono riusciti a conoscere tanto da poter esplorare il mondo, come mai non ne hanno trovato più facilmente il sovrano?


Dal libro della Sapienza

Davvero vani per natura tutti gli uomini
che vivevano nell’ignoranza di Dio,
e dai beni visibili non furono capaci di riconoscere colui che è,
né, esaminandone le opere, riconobbero l’artefice.
Ma o il fuoco o il vento o l’aria veloce,
la volta stellata o l’acqua impetuosa o le luci del cielo
essi considerarono come dèi, reggitori del mondo.
Se, affascinati dalla loro bellezza, li hanno presi per dèi,
pensino quanto è superiore il loro sovrano,
perché li ha creati colui che è principio e autore della bellezza.
Se sono colpiti da stupore per la loro potenza ed energia,
pensino da ciò quanto è più potente colui che li ha formati.
Difatti dalla grandezza e bellezza delle creature
per analogia si contempla il loro autore.
Tuttavia per costoro leggero è il rimprovero,
perché essi facilmente s’ingannano
cercando Dio e volendolo trovare.
Vivendo in mezzo alle sue opere, ricercano con cura
e si lasciano prendere dall’apparenza
perché le cose viste sono belle.
Neppure costoro però sono scusabili,
perché, se sono riusciti a conoscere tanto
da poter esplorare il mondo,
come mai non ne hanno trovato più facilmente il sovrano?

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 18)
Rit: I cieli narrano la gloria di Dio.

I cieli narrano la gloria di Dio,
l’opera delle sue mani annuncia il firmamento.
Il giorno al giorno ne affida il racconto
e la notte alla notte ne trasmette notizia.

Senza linguaggio, senza parole,
senza che si oda la loro voce,
per tutta la terra si diffonde il loro annuncio
e ai confini del mondo il loro messaggio.

Canto al Vangelo (Lc 21,28)
Alleluia, alleluia.
Risollevatevi e alzate il capo,
perché la vostra liberazione è vicina.
Alleluia.

VANGELO (Lc 17,26-37)
Così accadrà nel giorno in cui il Figlio dell'uomo si manifesterà.


+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Come avvenne nei giorni di Noè, così sarà nei giorni del Figlio dell’uomo: mangiavano, bevevano, prendevano moglie, prendevano marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca e venne il diluvio e li fece morire tutti.
Come avvenne anche nei giorni di Lot: mangiavano, bevevano, compravano, vendevano, piantavano, costruivano; ma, nel giorno in cui Lot uscì da Sòdoma, piovve fuoco e zolfo dal cielo e li fece morire tutti. Così accadrà nel giorno in cui il Figlio dell’uomo si manifesterà.
In quel giorno, chi si troverà sulla terrazza e avrà lasciato le sue cose in casa, non scenda a prenderle; così, chi si troverà nel campo, non torni indietro. Ricordatevi della moglie di Lot.
Chi cercherà di salvare la propria vita, la perderà; ma chi la perderà, la manterrà viva.
Io vi dico: in quella notte, due si troveranno nello stesso letto: l’uno verrà portato via e l’altro lasciato; due donne staranno a macinare nello stesso luogo: l’una verrà portata via e l’altra lasciata».
Allora gli chiesero: «Dove, Signore?». Ed egli disse loro: «Dove sarà il cadavere, lì si raduneranno insieme anche gli avvoltoi».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Riconoscenti per i doni fin qui ricevuti, manifestiamo al Padre le difficoltà della nostra giornata, nella certezza ch'egli vuole venire incontro a tutti i suoi figli. Diciamo insieme:
Ascoltaci, o Signore.

Perché arrivi il giorno in cui non ci saranno più cattolici, ortodossi e protestanti, ma solo cristiani pieni di speranza e carità. Preghiamo:
Perché sappiamo essere attenti al passaggio del Signore, pronti a cogliere ogni sua parola e ispirazione. Preghiamo:
Perché riusciamo a utilizzare bene la salute e l'intelligenza, e a gestirle con santità nel tempo che ancora ci resta. Preghiamo:
Perché la bellezza del creato, la sapienza della natura e la bontà dei cristiani aiuti il mondo a trovare Dio. Preghiamo:
Perché la nostra comunità diventi luce per chi non crede e famiglia di chi non ha casa. Preghiamo:
Per i fidanzati.
Per le vocazioni religiose e sacerdotali.

Padre santissimo, noi vorremmo camminare sempre nella via dei comandamenti, nella legge dell'amore. Tu, che conosci la nostra debolezza, sostienici con la tua grazia, fino alla venuta di Gesù Cristo nostro Signore, quando ti loderemo nei secoli eterni. Amen.

Preghiera sulle offerte
Padre clementissimo,
effondi su queste offerte la tua benedizione
e confermaci nella fede
che san Giosafat testimoniò versando il suo sangue.
Per Cristo nostro Signore.




Antifona di comunione
«Chi avrà perduto la propria vita per causa mia,
la troverà in eterno», dice il Signore. (Mt 10,39)


Preghiera dopo la comunione
Questo santo convito ci conceda, o Signore,
lo spirito di fortezza e di pace,
perché a imitazione di san Giosafat
spendiamo volentieri la vita
per la gloria e l’unità della Chiesa.
Per Cristo nostro Signore.



Commento
San Giosafat, nato a Wolodymyr in Volynia (Ucraina) nel 1580 c. da genitori ortodossi, aderì alla Chiesa Rutena unita a Roma. Accolto nell’Ordine monastico Basiliano (1604), fu poi arcivescovo di Polozk (1617). Nella sua missione operò incessantemente per la promozione religiosa e sociale dei popoli e per l’unità dei cristiani incontrando l’ostilità dei potenti. Per questo morì martire (Vitebsk, Bielorussia, 12 novembre 1623).

giovedì 11 novembre 2021

USO DI PROPOFOL E MORTI SOSPETTE


Il propofol usato in terapia intensiva è un anestetico che può causare gravi allergie. E' possibile che molti siano morti a causa del propofol anziché del covid. Sono passati dal coma alla morte per soffocamento da shock anafilattico. Un altro plausibile motivo per cui hanno vietato le autopsie. Dal bugiardino del farmaco leggiamo che il propofol è usato per:

indurre e mantenere l'anestesia generale negli adulti e nei bambini con età superiore ad un mese;

sedare i pazienti al di sopra dei 16 anni di età con respirazione artificiale in terapia intensiva;

sedare gli adulti e i bambini al di sopra di 1 mese di età durante procedure diagnostiche e chirurgiche, da solo o in combinazione con anestesia locale o regionale.

Abbiamo letto bene: è usato per sedare anche bambini a partire da un mese di età, ma nelle controindicazioni leggiamo: 

Questo medicinale non deve essere usato in pazienti fino a 16 anni o più giovani per la sedazione in terapia intensiva.

Nelle precauzioni per l'uso si legge anche che l'uso di propofol B. Braun non è raccomandato nei neonati. Tuttavia si può utilizzare propofol durante un aborto indotto.

Quali sono gli effetti collaterali di propofol

Come tutti i medicinali, questo medicinale può causare effetti indesiderati sebbene non tutte le persone li manifestino.

Comuni (possono colpire fino a 1 persona su 10):
Bassa pressione arteriosa che in qualche caso può necessitare dell'infusione di liquidi e della riduzione della velocità di somministrazione del propofol.
Ritmo cardiaco troppo lento, evento grave in rari casi.

Rari (possono colpire fino a 1 persona su 1.000):
Convulsioni di tipo epilettico.

Molto rari (possono colpire fino a 1 persona su 10.000):
Reazioni allergiche, tra cui gonfiore al viso, alla lingua o alla gola, respiro sibilante, pelle arrossata e bassa pressione arteriosa.
Sono stati riportati casi di incoscienza postoperatoria. I pazienti saranno pertanto sottoposti a stretta osservazione durante il periodo del risveglio.
Acqua nei polmoni (edema polmonare) dopo la somministrazione di propofol
Infiammazione del pancreas.

Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili):
Sono stati riferiti casi isolati di gravi reazioni avverse caratterizzate da un insieme dei sintomi seguenti: distruzione di tessuto muscolare, accumulo di sostanze acide nel sangue, livelli di potassio eccessivamente elevati, livelli elevati di grassi nel sangue, alterazioni dell'elettrocardiogramma (ECG tipo Brugada), ingrossamento del fegato, ritmo cardiaco irregolare, insufficienza renale e insufficienza cardiaca. Questa condizione è stata chiamata "sindrome da infusione di propofol". Alcuni pazienti colpiti sono deceduti. Tali effetti sono stati osservati solo in pazienti in terapia intensiva con dosi di propofol superiori a 4 mg per kg di peso corporeo per ora. 

Altri effetti indesiderati:

Molto comune (colpisce più di 1 paziente trattato su 10):
Dolore nella sede di iniezione durante la prima iniezione. Il dolore può essere ridotto iniettando propofol in vene più grandi nell'avambraccio. Anche l'iniezione contemporanea di lidocaina (un anestetico locale) e propofol aiuta a ridurre il dolore nella sede di iniezione.

Comuni (possono colpire fino a 1 persona su 10):
Breve interruzione della respirazione
Mal di testa durante il periodo di recupero
Nausea o vomito durante il periodo di recupero

Non comuni (possono colpire fino a 1 persona su 100):
Coaguli di sangue nelle vene o infiammazione delle vene

Molto rari (possono colpire fino a 1 persona su 10.000):
Perdita del controllo sessuale durante il periodo di recupero.
Alterazioni del colore delle urine in seguito a somministrazione prolungata di propofol.
Casi di febbre dopo un intervento chirurgico.

Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili):
Movimenti involontari
Umore eccessivamente allegro
Abuso di farmaci
Scompenso cardiaco
In casi molto rari nei quali propofol è stato somministrato a dosi superiori a quelle raccomandate per la sedazione nelle unità di terapia intensiva, è stata segnalata una disgregazione del tessuto muscolare.

In questi giorni si rincorrono notizie circa il ricovero di bambini neonati che, troppo frequentemente, finiscono in terapia intensiva e molti sono quelli che ne escono morti. Che la causa dei ricoveri sia il virus o altro il dato non cambia: troppi bimbi finiscono in terapia intensiva e ci muoiono.
A proposito, il propofol è prodotto dalla Pfizer quella dei vaccini covid, per intenderci. 

Morti sospette a causa del propofol. Casi di cronaca  
 
All'ospedale di Montichiari il primario ha ucciso pazienti Covid. Un infermiere ha riferito che lo faceva per liberare i letti.

23 marzo 2020. Il giorno successivo alla morte di uno dei pazienti, l’80enne Angelo Paletti ricoverato in pronto soccorso alle 20.41 e deceduto due ore dopo. Nel cestino dei rifiuti taglienti della sala emergenze ci sono tre fiale di vetro vuote: due di Midarine e una di Propofol. Il contenuto delle fiale è nelle vene di Paletti e, stando alle accuse dei magistrati, è quel “veleno” ad avere ucciso lui e almeno un altro paziente: entrambi malati di Covid 19.

Si tratta rispettivamente di un potente anestetico (Midarie, ovvero Succinilcolina) e di un bloccante neuromuscolare (il Propofol, noto anche per aver causato la morte di Michael Jackson). Due farmaci usati in anestesia ma che, in assenza di intubazione del paziente, possono avere conseguenze letali e rapidissime. È per questo che Carlo Mosca primario del pronto soccorso dell’ospedale di Montichiari, è stato arrestato con l’accusa di omicidio volontario pluriaggravato e falso ideologico delle cartelle cliniche, li avrebbe usati: per "uccidere pazienti Covid ricoverati in reparto". Insomma: farmaci utilizzati ma come veri e propri "preparati letali".

Tutto parte dalla denuncia di un infermiere: il 23 aprile 2020 mette per scritto quello che, lui ed altri colleghi, hanno visto accadere a marzo nel pronto soccorso di Montichiari. Nell’esposto l’accusato è il primario, Mosca che avrebbe fatto un uso improprio di due farmaci considerati "incompatibili con la vita" se somministrati a pazienti Covid "non sottoposti a intubazione tracheale". Angelo Paletti, 80 anni, e Natale Bassi, 61, quest’ultimo diabetico e cardiopatico. Bassi muore il 20 marzo; Paletti due giorni dopo. Il 23 l’infermiere racconta tutto al Nas. Iniziano le indagini. Quattro le morti ingrandite dalla lente degli investigatori (avvenute tra il 20 e il 23 marzo). A maggio vengono riesumate tre salme (una quarta era stata cremata come moltissimi morti Covid).

Nelle conversazioni su WhatsApp gli infermieri si sfogano: "Io non ci sto a uccidere questi solo perché vuole liberare i posti letto". "Sono d’accordo con te, questo è pazzo".

Dalla ricostruzione degli inquirenti emergono aspetti inquietanti. Primo. Quando decide di somministrare i farmaci letali ai pazienti, Mosca fa uscire dalla sala emergenza gli infermieri e il personale ospedaliero. Vuole restare solo con il paziente. L’esatto contrario di quanto fa normalmente un medico quando tratta malati critici. Secondo elemento. Nel semestre novembre 2019-aprile 2020 nella farmacia del pronto soccorso dell’ospedale c’è un aumento del 70% degli ordinativi di Propofol e Midarine. A fronte di sole cinque operazioni di intubazione. 

A giugno di quest'anno un altro paziente ricoverato all'ospedale di Perugia è finito in Rianimazione dopo una crisi respiratoria durante un'endoscopia. A cui è seguita anche una polmonite. Tutto per colpa di un utilizzo non corretto del Propofol. Secondo la denuncia dell'uomo, a cui è seguito già il sequestro delle cartelle cliniche da parte dei militari, prima di tutto la somministrazione è avvenuta senza che il paziente avesse prestato il suo consenso informato e in una situazione in cui era necessaria la presenza di un anestesista. “Quando sono stato portato in Rianimazione in seguito alla crisi che ho avuto, mi è stata riscontrata una polmonite che ritengo sia stata causata dall’utilizzo del medicinale Propofol, senza avere preventivamente eseguito le attività preparatorie finalizzate ad evitare l’ingresso dei succhi biliari all’interno dei polmoni”. E’ quanto dichiara un 58enne perugino che ha sporto denuncia presso i carabinieri del Nas di Perugia perché ritiene di essere stato vittima di un caso di malasanità. Nelle due pagine di denuncia, l’uomo, ripercorre tutto quel che è accaduto e che lo ha portato adesso ad avere una compromissione della capacità respiratoria del polmone sinistro. L’uomo spiega dunque che arriva al Santa Maria della Misericordia di Perugia il 12 maggio scorso perché si rende conto della presenza di tracce ematiche nelle feci.

Lee Jae Yong, vicepresidente e unico erede del gruppo Samsung, è stato condannato dal tribunale di Seul per aver utilizzato illegalmente per anni un potente farmaco. Lo riporta la stampa locale, spiegando come al 53enne, sotto processo da giugno scorso, sia stata comminata una multa di 70 milioni di won, oltre 60mila dollari per aver fatto uso dell'anestetico propofol, medicinale illegale in Corea del Sud e utilizzato dal magnate per scopi differenti dai trattamenti medici tra il 2015 e il 2020.

Le incognite circa l'uso sicuro di questo farmaco sono troppe per non pensare male. Considerato anche che i parenti non sono ammessi alle visite in casi di covid (o presunti tali), è evidente che vi è un vuoto di informazioni sulle condizioni generali di salute del paziente, compresi i dati su allergie e disturbi che possono interferire con la somministrazione dei farmaci. Farmaci che spesso, come abbiamo visto, necessitano di consenso informato da parte del paziente. Insomma, migliaia di morti durante il covid restano ancora ingiustificate e sospette, e l'assenza di parenti e congiunti durante il ricovero non fa che alimentare il dubbio sul "delitto perfetto". Che all'interno degli ospedali operino soggetti che vengono definiti genericamente "pazzi" è riduttivo e fuorviante. Non lo sono affatto. Anzi, spesso è gente che sa fin troppo bene quello che fa e perché lo fa. Gli ospedali sono luoghi di cura della salute, dunque troppo importanti per non disporre di indagini approfondite demandate ad apposite commissioni ispettive. 

Cinzia Palmacci




La Liturgia di Giovedi 11 Novembre 2021 San Martino di Tours



Grado della Celebrazione: Memoria
Colore liturgico: Bianco

Antifona d'ingresso
Farò sorgere al mio servizio un sacerdote fedele,
che agirà secondo i desideri del mio cuore. (Cf. 1Sam 2,35)

Colletta
O Dio, che hai fatto risplendere la tua gloria
nella vita e nella morte del santo vescovo Martino,
rinnova nei nostri cuori le meraviglie della tua grazia,
perché né morte né vita ci possano separare dal tuo amore.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

PRIMA LETTURA (Sap 7,22-8,1)
La sapienza è riflesso della luce perenne, uno specchio senza macchia dell’attività di Dio.


Dal libro della Sapienza

Nella sapienza c’è uno spirito intelligente, santo,
unico, molteplice, sottile,
agile, penetrante, senza macchia,
schietto, inoffensivo, amante del bene, pronto,
libero, benefico, amico dell’uomo,
stabile, sicuro, tranquillo,
che può tutto e tutto controlla,
che penetra attraverso tutti gli spiriti
intelligenti, puri, anche i più sottili.
La sapienza è più veloce di qualsiasi movimento,
per la sua purezza si diffonde e penetra in ogni cosa.
È effluvio della potenza di Dio,
emanazione genuina della gloria dell’Onnipotente;
per questo nulla di contaminato penetra in essa.
È riflesso della luce perenne,
uno specchio senza macchia dell’attività di Dio
e immagine della sua bontà.
Sebbene unica, può tutto;
pur rimanendo se stessa, tutto rinnova
e attraverso i secoli, passando nelle anime sante,
prepara amici di Dio e profeti.
Dio infatti non ama se non chi vive con la sapienza.
Ella in realtà è più radiosa del sole e supera ogni costellazione,
paragonata alla luce risulta più luminosa;
a questa, infatti, succede la notte,
ma la malvagità non prevale sulla sapienza.
La sapienza si estende vigorosa da un’estremità all’altra
e governa a meraviglia l’universo.

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 118)
Rit: La tua parola, Signore, è stabile per sempre.

Per sempre, o Signore,
la tua parola è stabile nei cieli.
La tua fedeltà di generazione in generazione;
hai fondato la terra ed essa è salda.

Per i tuoi giudizi tutto è stabile fino a oggi,
perché ogni cosa è al tuo servizio.
La rivelazione delle tue parole illumina,
dona intelligenza ai semplici.

Fa’ risplendere il tuo volto sul tuo servo
e insegnami i tuoi decreti.
Che io possa vivere e darti lode:
mi aiutino i tuoi giudizi.

Canto al Vangelo (Gv 15,5)
Alleluia, alleluia.
Io sono la vite, voi i tralci, dice il Signore;
chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto.
Alleluia.

VANGELO (Lc 17,20-25)
Il regno di Dio è in mezzo a voi.


+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, i farisei domandarono a Gesù: «Quando verrà il regno di Dio?». Egli rispose loro: «Il regno di Dio non viene in modo da attirare l’attenzione, e nessuno dirà: “Eccolo qui”, oppure: “Eccolo là”. Perché, ecco, il regno di Dio è in mezzo a voi!».
Disse poi ai discepoli: «Verranno giorni in cui desidererete vedere anche uno solo dei giorni del Figlio dell’uomo, ma non lo vedrete. Vi diranno: “Eccolo là”, oppure: “Eccolo qui”; non andateci, non seguiteli. Perché come la folgore, guizzando, brilla da un capo all’altro del cielo, così sarà il Figlio dell’uomo nel suo giorno. Ma prima è necessario che egli soffra molto e venga rifiutato da questa generazione».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Con la sua morte e risurrezione, Cristo fa di noi degli uomini capaci di vivere come lui è vissuto. Domandiamo al Padre la grazia di agire da risorti e diciamo:
Vieni, Signore Gesù.

Nelle nostre case, ricche di tutto ma povere di amore e di preghiera, noi ti invochiamo:
Nei nostri ospedali dove il dolore annebbia la fede e spegne la speranza, noi ti invochiamo:
Nelle scuole e nelle fabbriche che programmano un avvenire privo di te, noi ti invochiamo:
In un mondo ancora pieno di infelici, sfruttati e perseguitati, noi ti invochiamo:
Nella gioia e nel dolore, nella vittoria e nel rimorso, noi ti invochiamo:
Nella nostra comunità, quando gli slanci cedono il passo ai tradimenti e ai compromessi, noi ti invochiamo:
Al tramonto della vita, alla sera d'ogni nostra giornata, all'alba d'ogni nostro progetto, noi ti invochiamo:

O Dio, ci proponi di vivere in terra come cittadini del cielo, d'essere nel mondo come lievito che vivifica. Poiché nulla è impossibile a te, donaci l'energia dello Spirito che ci aiuti a conformarci a Cristo nostro Signore. Egli è Dio e vive e regna con te nei secoli eterni. Amen.

Preghiera sulle offerte
Santifica, Signore nostro Dio, questi doni
che ti offriamo con gioia in onore di san Martino,
perché con il loro sostegno siamo sempre guidati
attraverso le vicende liete e tristi della nostra vita.
Per Cristo nostro Signore.




Antifona di comunione
«In verità io vi dico:
tutto quello che avete fatto a uno solo
di questi miei fratelli più piccoli,
l’avete fatto a me», dice il Signore. (Mt 25,40)


Preghiera dopo la comunione
O Signore, che ci hai nutriti con il sacramento dell’unità,
concedi a noi di vivere in perfetta concordia con il tuo volere
perché, imitando san Martino nella totale sottomissione a te,
gustiamo la gioia di essere veramente tuoi.
Per Cristo nostro Signore.



Commento
Martino (Pannonia c. 316 – Candes, Francia, 397), rivelò, ancora soldato e catecumeno, la sua carità evangelica dando metà del mantello a un povero assiderato dal freddo. Dopo il Battesimo si mise sotto la guida di sant’Ilario (339) e fondò a Ligugè, presso Poitiers, un monastero (360), il primo in Occidente. Ordinato sacerdote e vescovo di Tours (372), si fece apostolo delle popolazioni rurali con l’aiuto dei monaci del grande monastero di Marmoutiers (Tours). Unì alla comunicazione del Vangelo un’incessante opera di elevazione sociale dei contadini e dei pastori. La sua figura ha fondamentale rilievo nella storia della Chiesa in Gallia, sotto l’aspetto pastorale, liturgico e monastico. Santo molto popolare, è il primo confessore non martire ad essere venerato con rito liturgico. La sua «deposizione» l’11 novembre è ricordata dal martirologio geronimiano (sec. VI).

mercoledì 10 novembre 2021

LA CINA ALL'ASSALTO DELL'EUROPA PASSANDO PER LA POLONIA

LA POLONIA SPINGE PER DESTABILIZZARE L'UNIONE EUROPEA PER CONSEGNARLA ALLA CINA? LA STORIA CI RESTITUISCE UN'IMMAGINE DELLA POLONIA COME IL PAESE ANTI COMUNISTA PER ANTONOMASIA, MA FORSE QUALCOSA E' CAMBIATO. LA CINA STA ALLUNGANDO I SUOI TENTACOLI ANCHE VERSO L'EST EUROPA E LA ZONA BALCANICA....



Nel 2015 a Pechino il presidente cinese Xi Jinping ha incontrato il suo omologo polacco Andrzej Duda il 25 novembre; i due hanno concordato di rafforzare il partenariato strategico tra i due paesi iniziato nel 2011.

Riporta Xinhua, che il presidente cinese ha proposto che Cina e Polonia accelerino il processo di allineamento delle rispettive iniziative di sviluppo strategico così come Pechino intende continuare ad incoraggiare le imprese cinesi ad operare sul mercato polacco e accogliere le imprese polacche in Cina. Data la posizione geografica della Polonia, Xi ha detto che le due parti possono studiare la creazione di un polo logistico in Polonia che serva tutti i paesi dell’Europa centrale e orientale. Il viaggio è stato anche la prima visita di Stato di Duda in Cina da quando ha assunto l’incarico. Xi ha detto che la Cina collaborerà con la Polonia più strettamente in molteplici settori, ad esempio dalla finanza, alla fabbricazione di apparecchiature, dalla protezione dell’ambiente, alle nuove forme energetiche, all’informatica, all’agricoltura; il presidente cinese ha espresso la speranza che la Polonia sia parte attiva nel promuovere il partenariato strategico globale tra la Cina e l’Unione europea.

Duda ha aggiunto che Pechino è un membro importante della comunità internazionale e che è nell’interesse della Polonia cementare la tradizionale amicizia con la Cina, partecipando alla costruzione della nuova Via della Seta e in qualità di membro fondatore della Infrastrutture Asian Investment Bank (Aiib), Varsavia è pronta a svolgere un ruolo attivo nella banca.

Xi Jinping ha sottolineato che la Polonia ha una profonda cultura storica, e gli scambi culturali tra la Cina e la Polonia sono stretti. La Cina accoglie con favore la partecipazione attiva della parte polacca a "una cintura e una via" e intende rafforzare la cooperazione nel quadro di "una cintura e una via" insieme alla la parte polacca e sfruttare profondamente la potenzialità di cooperazione nei settori di collegamento e costruzione delle infrastrutture in modo da ottenere maggiori risultati. La Cina accoglie con favore la partecipazione della parte polacca come membro fondatore alla costruzione della Banca asiatica d'investimento per le infrastrutture.

Dal canto suo, Andrzej Duda ha affermato che come membro fondatore dell'AIIB, la Polonia intende partecipare attivamente alla costruzione di "una cintura e una via" e approfondire la cooperazione nei settori di costruzione di infrastrutture, ferroviario, logistico e di trasporto. La Polonia è in un buon rapporto di cooperazione con i paesi dell'Europa centro-orientale, intende promuovere insieme alla parte cinese un maggiore sviluppo della cooperazione tra la Cina e i paesi dell'Europa centro-orientale.


Più di recente, il primo marzo 2021, il presidente cinese, Xi Jinping, ha avuto una conversazione telefonica con il capo di Stato della Polonia, Andrzej Duda, durante la quale ha offerto i vaccini cinesi a Varsavia, così come ha promesso di aumentare l’acquisto di beni agricoli polacchi.


La Cina e la Polonia sono legate da un partenariato strategico globale e, per Pechino, Varsavia è un attore importante sia nella regione dell’Europa centro-orientale, sia in seno all’Unione europea (UE), con il quale ambisce a sviluppare ulteriormente le relazioni bilaterali. Il presidente Xi ha ricordato la cooperazione tra i due Paesi nella lotta alla pandemia di coronavirus e ha affermato che, viste le circostanze attuali, le parti devono rafforzare la comunicazione bilaterale e la cooperazione pragmatica.


Dal punto di vista della lotta contro la pandemia, Xi ha annunciato che la Cina è disposta a condividere la propria esperienza e a fornire vaccini alla Polonia, in base alle necessità polacche e alle proprie capacità. Dal canto suo, Duda ha affermato che Varsavia intende collaborare con la Cina per combattere la pandemia e per contribuire alla cooperazione tra l’Europa centro-orientale e la Cina.

Dal punto di vista commerciale, invece, Xi ha fatto notare che, anche durante la pandemia, il volume del collegamento ferroviario Cina-Europa e delle merci inviate in entrambe le direzioni ha raggiunto nuovi livelli, rispecchiando l’interdipendenza della catena di approvvigionamento tra Cina e Polonia e tra Cina ed Europa, così come il potenziale della cooperazione economica. Xi ha quindi affermato che Pechino promuoverà l’importazione di più prodotti agricoli e alimentari di alta qualità polacchi nel quadro della cooperazione tra la Cina e l’Europa centro-orientale. Xi ha poi aggiunto che, una volta completato, anche l’Accordo globale sugli investimenti tra Cina e UE aprirà nuovi spazi per la cooperazione sino-polacca.


Infine, il presidente cinese ha ricordato l’incontro dello scorso 9 febbraio del summit “17+1”, creato nel 2012, tra la Cina e 17 Paesi dell’Europa centro-orientale, con l’obiettivo di fornire nuove alternative per l’economia. In tale occasione, Xi aveva promesso di potenziare il commercio e gli investimenti nell’area centro-orientale dell’Europa, così come di fornire vaccini, di fronte ad un crescente scetticismo europeo rispetto all’efficacia di tale meccanismo.


Pechino ha già fornito oltre un milione e mezzo di dosi alla Serbia e, dallo scorso 24 febbraio, l’Ungheria è stato il primo Paese dell’UE ad inoculare vaccini cinesi alla popolazione, dopo aver ricevuto 550.000 dosi. Infine, Pechino ha anche offerto al Montenegro una donazione di 30.000 dosi di vaccino.


Secondo analisti del Mercator Institute for China Studies di Berlino, la questione delle forniture di vaccini cinesi ha creato preoccupazioni in Europa in quanto la cosiddetta “diplomazia dei vaccini” starebbe riscuotendo successo nei Paesi europei interessati, rischiando di esacerbare le loro relazioni con l’UE. Al momento, nessuna casa farmaceutica cinese ha richiesto l’approvazione da parte dell’Agenzia europea per i medicinali (EMA) per l’utilizzo e la distribuzione dei propri prodotti.


Il 18 settembre scorso è stata inaugurata una nuova rotta del treno merci Cina-Europa che collega il capoluogo provinciale del Sichuan, Chengdu, situato a sud-ovest del Paese, con la città portuale polacca di Gdansk.


Il primo convoglio con a bordo merci quali mobili, elettrodomestici, macchinari e attrezzature è partito ieri da Chengdu in direzione di Danzica, la città più grande nonché porto più importante della regione costiera settentrionale della Polonia.


L'avvio riuscito di questo itinerario segna un'ulteriore estensione del servizio di treno merci Cina-Europa in partenza da Chengdu alla volta dell'entroterra europeo.
Stando a quanto reso noto dal Chengdu International Railway Port Administrative Committee, si prevede che questa rotta possa contribuire a rafforzare gli scambi economici, commerciali e culturali tra Cina, Polonia e altri Stati lungo il percorso. Ad ora, Chengdu ha aggiunto otto nuove fermate all'estero destinate ai relativi itinerari del treno merci Cina-Europa nel 2021, per un totale di 66 possibili destinazioni in Europa.


A quanto pare, la guerra è finita da un pezzo, e la Polonia ha rimosso dalla memoria perfino il suo nemico storico. Gli affari sono affari, dopotutto.

Cinzia Palmacci




La Liturgia di Mercoledi 10 Novembre 2021 San Leone Magno



Grado della Celebrazione: Memoria
Colore liturgico: Bianco

Antifona d'ingresso
Il Signore ha stabilito con lui un’alleanza di pace:
per sempre avrà la dignità del sacerdozio. (Cf. Sir 45,24)

Colletta
O Dio, che mai permetti alle potenze del male
di prevalere contro la tua Chiesa,
fondata sulla roccia dell’apostolo Pietro,
per intercessione del papa san Leone [Magno]
fa’ che essa rimanga salda nella tua verità
e proceda sicura nella pace.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

PRIMA LETTURA (Sap 6,1-11)
Ascoltate, o re, perché impariate la sapienza.


Dal libro della Sapienza

Ascoltate, o re, e cercate di comprendere;
imparate, o governanti di tutta la terra.
Porgete l’orecchio, voi dominatori di popoli,
che siete orgogliosi di comandare su molte nazioni.
Dal Signore vi fu dato il potere
e l’autorità dall’Altissimo;
egli esaminerà le vostre opere e scruterà i vostri propositi:
pur essendo ministri del suo regno,
non avete governato rettamente
né avete osservato la legge
né vi siete comportati secondo il volere di Dio.
Terribile e veloce egli piomberà su di voi,
poiché il giudizio è severo contro coloro che stanno in alto.
Gli ultimi infatti meritano misericordia,
ma i potenti saranno vagliati con rigore.
Il Signore dell’universo non guarderà in faccia a nessuno,
non avrà riguardi per la grandezza,
perché egli ha creato il piccolo e il grande
e a tutti provvede in egual modo.
Ma sui dominatori incombe un’indagine inflessibile.
Pertanto a voi, o sovrani, sono dirette le mie parole,
perché impariate la sapienza e non cadiate in errore.
Chi custodisce santamente le cose sante sarà riconosciuto santo,
e quanti le avranno apprese vi troveranno una difesa.
Bramate, pertanto, le mie parole,
desideratele e ne sarete istruiti.

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 81)
Rit: Àlzati, o Dio, a giudicare la terra.

Difendete il debole e l’orfano,
al povero e al misero fate giustizia!
Salvate il debole e l’indigente,
liberatelo dalla mano dei malvagi.

Io ho detto: «Voi siete dèi,
siete tutti figli dell’Altissimo,
ma certo morirete come ogni uomo,
cadrete come tutti i potenti».

Canto al Vangelo (1Ts 5,18)
Alleluia, alleluia.
In ogni cosa rendete grazie:
questa infatti è volontà di Dio in Cristo Gesù verso di voi.
Alleluia.

VANGELO (Lc 17,11-19)
Non si è trovato nessuno che tornasse indietro a rendere gloria a Dio, all'infuori di questo straniero.


+ Dal Vangelo secondo Luca

Lungo il cammino verso Gerusalemme, Gesù attraversava la Samarìa e la Galilea.
Entrando in un villaggio, gli vennero incontro dieci lebbrosi, che si fermarono a distanza e dissero ad alta voce: «Gesù, maestro, abbi pietà di noi!». Appena li vide, Gesù disse loro: «Andate a presentarvi ai sacerdoti». E mentre essi andavano, furono purificati.
Uno di loro, vedendosi guarito, tornò indietro lodando Dio a gran voce, e si prostrò davanti a Gesù, ai suoi piedi, per ringraziarlo. Era un Samaritano.
Ma Gesù osservò: «Non ne sono stati purificati dieci? E gli altri nove dove sono? Non si è trovato nessuno che tornasse indietro a rendere gloria a Dio, all’infuori di questo straniero?». E gli disse: «Àlzati e va’; la tua fede ti ha salvato!».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Eleviamo al Padre la nostra preghiera, chiedendogli che la voglia esaudire perché voce di Cristo suo Figlio. Diciamo insieme:
Signore, abbi pietà di noi.

Perché la Chiesa, immacolata nel suo Capo e nei suoi santi, giunga alla purificazione anche di tutti i suoi membri, clero e fedeli. Preghiamo:
Perché siamo docili allo Spirito che ci domanda d'essere come sale che tutto insaporisce, come luce che dona splendore. Preghiamo:
Perché l'umanità riconosca in te colui che può guarirla dalla lebbra della violenza e della vendetta. Preghiamo:
Perché il mondo del lavoro tenda sempre più alla giustizia e all'onestà. Preghiamo:
Perché gli anziani sappiano portare la croce della terza età uniti a Cristo, per la redenzione di chi è nel pieno vigore delle forze. Preghiamo:
Per gli insegnanti dei nostri figli.
Per chi ci ha arrecato offesa e danno.

Signore nostro Dio, la gioia di cui abbiamo fame, dipende da te e da noi. Il tuo apporto non viene mai a mancare, ma il nostro è soggetto a mille incostanze. Rinvigorisci i nostri propositi e rendici degni di portare il nome di Cristo tuo Figlio e nostro Signore. Amen.

Preghiera sulle offerte
Per i doni che ti offriamo, o Signore,
fa’ risplendere la tua luce sulla Chiesa,
perché in ogni parte della terra
il gregge progredisca nel bene
e sotto la tua guida i pastori siano graditi al tuo nome.
Per Cristo nostro Signore.




Antifona di comunione
Simon Pietro disse a Gesù:
«Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente».
Rispose Gesù: «Tu sei Pietro
e su questa pietra edificherò la mia Chiesa». (Cf. Mt 16,16-18)


Preghiera dopo la comunione
Guida con bontà, o Signore, la tua Chiesa
che hai nutrito a questa santa mensa,
perché, condotta dalla tua mano potente,
cresca nella perfetta libertà
e custodisca l’integrità della fede.
Per Cristo nostro Signore.



Commento
La domanda che Gesù ha posto ai suoi discepoli, la pone continuamente anche a noi, per impegnarci a contemplarlo più profondamente, ad approfondire il suo mistero: "Voi chi dite che io sia?".
San Leone Magno, divenuto papa nel V secolo, affermò con fede luminosa la divinità di Cristo e la sua umanità: Cristo, Figlio del Dio vivente e figlio di Maria, uomo come noi. Non ha accettato, per esprimerci così, che si abbreviasse il mistero, né in una direzione né nell'altra, e il Concilio di Calcedonia ha cercato una formula che preserva tutta la rivelazione. Dio si è rivelato a noi nel Figlio, e il Figlio è un uomo che è vissuto in mezzo a noi, ha sofferto, è morto, è risorto.
"Dio dice la lettera agli Ebrei aveva già parlato nei tempi antichi molte volte e in diversi modi ai padri per mezzo dei profeti". E parlando per mezzo dei profeti Dio aveva fatto desiderare la sua presenza: "Se tu squarciassi i cieli e scendessi!" esclamava Isaia. E Dio è disceso, si è reso presente nel Figlio: "A noi Dio ha parlato per mezzo del Figlio".

martedì 9 novembre 2021

Il 233 esoterico, la massoneria, il coronavirus e il vaccino della morte


IL MESSAGGIO IN CODICE DEL NUMERO 233 E': ELIMINARE LA STIRPE MESSIANICA....

Il numero 233 è apparso in moltissime testate giornalistiche italiane e internazionali. Italiane soprattutto, perché l’Italia è il paese preso di mira dalle forze del male già da tanti anni. La numerologia è fondamentale per questi farisei serpenti che comandano il mondo, serve a comunicare, a ricordare loro gli insegnamenti della cabala e dell’esoterismo. Pubblico qui un video che riporta una parte dei titoli ‘mistici’ che hanno dominato il panorama delle testate giornalistiche in quanto a decessi riportati:
Parte 1
Parte 1
Parte 2

Ma perché questo numero 233 esoterico avrebbe a che fare con le forze oscure che sarebbero legate al coronavirus e al vaccino presunto nato successivamente? (o precedentemente)

La risposta arriva da Alberto Ferrarini che in un video ci trasmette qualche piccola nozione di esoterismo e simbologia applicata ai numeri, il linguaggio dei nuovi farisei del tempio:

Il significato del numero 233

Un messaggio coerente quindi e collegabile agli articoli da me precedentemente riportati sul tentativo delle serpi di modificare il genoma umano (se pur imperfetto) divino, matrice che ci renderebbe riconoscibili al creatore al ritorno profetizzato nei testi sacri del cristianesimo cattolico. Il livello di interpretazione degli avvenimenti di oggi (come quelli dello scorso centenario) devono assolutamente avere una chiave di lettura mistica ed esoterica per avere un senso altrimenti la tragedia, oltre che essere tale, rimane anche senza una logica spiegazione.