San Giuseppe Lavoratore
Grado della Celebrazione: Memoria
Colore liturgico: Bianco
Antifona d'ingresso
Beato chi teme il Signore e cammina nelle sue vie.
Della fatica delle tue mani ti nutrirai,
sarai felice e avrai ogni bene. Alleluia. (Sal 127,1-2)
Colletta
O Dio, che hai chiamato l’uomo a cooperare con il lavoro
al disegno della tua creazione,
fa’ che per l’esempio e l’intercessione di san Giuseppe
siamo fedeli ai compiti che ci affidi,
e riceviamo la ricompensa che ci prometti.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
PRIMA LETTURA (Gen 1,26-2,3)
Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona.
Dal libro della Gènesi
Dio disse: «Facciamo l’uomo a nostra immagine, secondo la nostra somiglianza: dòmini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutti gli animali selvatici e su tutti i rettili che strisciano sulla terra».
E Dio creò l’uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò: maschio e femmina li creò.
Dio li benedisse e Dio disse loro: «Siate fecondi e moltiplicatevi, riempite la terra e soggiogàtela, dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e su ogni essere vivente che striscia sulla terra».
Dio disse: «Ecco, io vi do ogni erba che produce seme e che è su tutta la terra, e ogni albero fruttifero che produce seme: saranno il vostro cibo. A tutti gli animali selvatici, a tutti gli uccelli del cielo e a tutti gli esseri che strisciano sulla terra e nei quali è alito di vita, io do in cibo ogni erba verde». E così avvenne. Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona. E fu sera e fu mattina: sesto giorno.
Così furono portati a compimento il cielo e la terra e tutte le loro schiere. Dio, nel settimo giorno, portò a compimento il lavoro che aveva fatto e cessò nel settimo giorno da ogni suo lavoro che aveva fatto. Dio benedisse il settimo giorno e lo consacrò, perché in esso aveva cessato da ogni lavoro che egli aveva fatto creando.
Parola di Dio.
Oppure (Col 3, 14-15.17.23-24: Qualunque cosa facciate, fatela di buon animo, come per il Signore e non per gli uomini):
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Colossési
Fratelli, sopra tutte queste cose rivestitevi della carità, che le unisce in modo perfetto. E la pace di Cristo regni nei vostri cuori, perché a essa siete stati chiamati in un solo corpo. E rendete grazie!
E qualunque cosa facciate, in parole e in opere, tutto avvenga nel nome del Signore Gesù, rendendo grazie per mezzo di lui a Dio Padre.
Qualunque cosa facciate, fatela di buon animo, come per il Signore e non per gli uomini, sapendo che dal Signore riceverete come ricompensa l’eredità. Servite il Signore che è Cristo!
Parola di Dio
SALMO RESPONSORIALE (Sal 89)
Rit: Rendi salda, Signore, l’opera delle nostre mani.
Prima che nascessero i monti
e la terra e il mondo fossero generati,
da sempre e per sempre tu sei, o Dio.
Tu fai ritornare l’uomo in polvere,
quando dici: «Ritornate, figli dell’uomo».
Mille anni, ai tuoi occhi,
sono come il giorno di ieri che è passato,
come un turno di veglia nella notte.
Insegnaci a contare i nostri giorni
e acquisteremo un cuore saggio.
Ritorna, Signore: fino a quando?
Abbi pietà dei tuoi servi!
Saziaci al mattino con il tuo amore:
esulteremo e gioiremo per tutti i nostri giorni.
Si manifesti ai tuoi servi la tua opera
e il tuo splendore ai loro figli.
Canto al Vangelo (Sal 67,20)
Alleluia, alleluia.
Di giorno in giorno benedetto il Signore:
a noi Dio porta la salvezza.
Alleluia.
VANGELO (Mt 13,54-58)
Non è costui il figlio del falegname?
+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo Gesù, venuto nella sua patria, insegnava nella loro sinagoga e la gente rimaneva stupita e diceva: «Da dove gli vengono questa sapienza e i prodigi? Non è costui il figlio del falegname? E sua madre, non si chiama Maria? E i suoi fratelli, Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda? E le sue sorelle, non stanno tutte da noi? Da dove gli vengono allora tutte queste cose?». Ed era per loro motivo di scandalo.
Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria e in casa sua». E lì, a causa della loro incredulità, non fece molti prodigi.
Parola del Signore
Preghiera dei fedeli
Rivolgiamo la nostra preghiera a Cristo, che non ha disdegnato di essere chiamato il figlio del falegname, e con la sua opera ha elevato a nuova dignità il lavoro dell'uomo. Diciamo insieme: Ascoltaci, o Signore.
- Signore Dio, che hai creato la terra perchè diventasse la dimora dell'uomo, aiutaci a renderla, col nostro lavoro, sempre più umana e abitabile. Preghiamo.
- Signore, che hai nobilitato l'opera delle mani dell'uomo facendoti tu stesso lavoratore, Fa' che non diventiamo mai schiavi del lavoro e del guadagno, ma ce ne serviamo come mezzo di liberazione a gloria del tuo nome. Preghiamo.
- Signore, che hai manifestato la tua predilezione per i poveri e gli oppressi, aiuta i disoccupati ad avere un lavoro sicuro e una condizione degna di uomini liberi. Preghiamo.
- Signore, che hai scelto una famiglia povera e un villaggio sconosciuto per la tua dimora fra noi, Fa' che non disprezziamo le cose umili e semplici, perchè attraverso di esse tu ci porti la salvezza. Preghiamo.
- Per i movimenti sindacali. Preghiamo.
-Per la giustizia e l'onestà nel lavoro. Preghiamo.
Padre santo, che hai rivelato a san Giuseppe il mistero di tuo Figlio e lo hai affidato alla sua guida e custodia, donaci di poter sempre più comprendere il mistero della sua incarnazione. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Preghiera sulle offerte
O Dio, fonte della misericordia,
guarda i doni che ti presentiamo
nella memoria di san Giuseppe,
e fa’ che la nostra umile offerta
diventi pegno della tua protezione.
Per Cristo nostro Signore.
PREFAZIO DI SAN GIUSEPPE
La missione di San Giuseppe
È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo,
Dio onnipotente ed eterno.
Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti glorifichiamo
nella memoria di san Giuseppe.
Egli, uomo giusto, da te fu prescelto
come sposo di Maria, Vergine e Madre di Dio;
servo saggio e fedele,
fu posto a capo della santa Famiglia
per custodire, come padre, il tuo unico Figlio,
concepito per opera dello Spirito Santo,
Gesù Cristo Signore nostro.
Per mezzo di lui gli Angeli lodano la tua gloria,
le Dominazioni ti adorano,
le Potenze ti venerano con tremore;
a te inneggiano i cieli dei cieli e i Serafini,
uniti in eterna esultanza.
Al loro canto concedi, o Signore,
che si uniscano le nostre umili voci
nell’inno di lode: Santo, ...
Antifona di comunione
Qualunque cosa facciate, in parole e in opere,
tutto avvenga nel nome del Signore Gesù,
rendendo grazie a Dio. Alleluia. (Col 3,17)
Preghiera dopo la comunione
O Signore, che ci hai nutriti con il pane del cielo,
fa’ che, sull’esempio di san Giuseppe,
conserviamo nei nostri cuori
la memoria del tuo amore,
per godere il frutto della pace senza fine.
Per Cristo nostro Signore.
Commento
La reazione della gente di Nazaret a proposito della sapienza di Gesù fa pensare al capitolo del Siracide, che contrappone il lavoro manuale e la legge. La gente del popolo (operai, contadini) dice il Siracide, mette tutta la sua attenzione nelle cose materiali; lo scriba invece ha pensieri profondi, cerca le cose importanti e può essere consultato per il buon andamento della città.
La gente di Nazaret si domanda: "Da dove mai viene a costui questa sapienza? Non è il figlio del carpentiere?", che non ha studiato e non può avere cultura?
È chiaro: la sapienza di Gesù è sapienza divina ed egli ha insistito varie volte sul mistero di Dio che viene rivelato ai piccoli, ai semplici e nascosto ai sapienti ed ha criticato gli scribi "che dicono e non fanno".
D'altra parte il Vangelo insiste anche sulla parola: è necessario accogliere la parola di Dio E soltanto se ispirato alla parola di Dio il lavoro vale. "Tutto quello che fate in parole ed opere, tutto si compia nel nome del Signore Gesù, rendendo per mezzo di lui grazie a Dio Padre".
"Tutto quello che fate", siano lavori materiali, siano discorsi. Il Vangelo inculca il servizio sincero, umile, la disponibilità nella carità, per essere uniti a Gesù, figlio del carpentiere, che ha dichiarato di essere venuto a servire.
La vera dignità consiste nel servizio dei fratelli, secondo le proprie capacità, in unione con Gesù, Figlio di Dio.
Verifichiamo la nostra scala di valori, per renderla sempre più aderente ai pensieri di Dio.