mercoledì 12 febbraio 2020

ATTIVITA' SOLARE ED EPIDEMIE

ATTIVITA’ SOLARE ED EPIDEMIA INFLUENZALE



Di Giuseppe Cosco

Si parla di epidemia mondiale. Quello dei mass media è un vero e proprio bollettino di guerra. L’influenza <<australiana>> quest’anno ha già colpito più di 2.000.000 di italiani e avanza infettando circa 250.000 persone alla settimana e il peggio deve ancora venire. All’estero la situazione è molto più tragica. L’Inghilterra è la nazione che conta più vittime. Londra è in ginocchio e il governo Blair prevede 4.000 morti. E’ stata definita <<l’epidemia peggiore degli ultimi 10 anni>> e le cifre parlano chiaro e a febbraio la situazione sarà ancora più drammatica.


Perché quest’anno il virus influenzale è divenuto così aggressivo? E’ vero che i virus sono in stretta relazione col nostro Sole? Secondo taluni ricercatori questa relazione tra l’attività solare e l’aggressività dei virus è reale e più che provata. Il Sole, infatti, non è solo apportatore di luce e calore, essenziali per la vita sulla Terra, ma interferisce con tutti i processi vitali del nostro pianeta e, in alcune circostanze, è la causa scatenante di vere e proprie epidemie.


Lo scienziato sovietico A.L. Tchijewsky (1897-1964), professore alla Facoltà di medicina dell’Università di Mosca, che studiò a lungo il problema, raccogliendo finanche dati da 72 paesi fin dal 600 a.C., scoprì un evidente parallelismo tra le epidemie in genere in rapporto al ciclo undecennale del sole. La sua tesi è che tutte le epidemie mostrano una periodicità undecennale. Era conosciuta e da molto tempo una periodicità di circa undici anni per la difterite, ma se ne ignorava il motivo. Tchijewsky ne evidenziò il parallelismo col ciclo undecennale del sole. Identica relazione evidenziò lo studioso russo, per la meningite cerebrospinale, che studiò in diversi Paesi e i cicli delle macchie solari, negli anni 1800-1920. Il dott. B. Rudder, direttore della Clinica Pediatrica dell’Università di Francoforte, confermò con successive e più estese ricerche le conclusioni di Tchijewsky.


Altri lavori documentarono un rapporto tra il ciclo undecennale solare e l’infezione difterica e il numero dei casi avutisi a Vienna e a Budapest (osservazioni fatte sugli anni: 1885 - 1900 - 1905 - 1910 - 1915 - 1920 - 1925 - 1930 - 1935). (Fonte: H. Berg, I° Symposium international sur les relations entre phénomènes slaires terrestres en chimie-physique et biologie, Presses Académiques Européennes, Bruxelles, 1960, pag. 160).


Sono state trovate relazioni, anche, tra gli infarti cardiaci e le perturbazioni solari. Nel 1959, sul Bollettino dell’Accademia di Medicina del numero di marzo, il dott. M. Poumailloux, primario di cardiologia all’ospedale parigino Saint-Antoine scriveva: <<le nostre constatazioni hanno fatto apparire una correlazione veramente impressionante tra l’aumento degli infarti al miocardio, in certi periodi di massima attività solare e di punte di agitazione geomagnetiche>>. Già nel 1945 era stato osservato che la curva della mortalità per malattie di cuore nell’ex Unione Sovietica era stata in stretta relazione con l’indice delle macchie solari. (Fonte: Pejarskaia, citato da N. Schulz, Annales médicales de Nancy, maggio 1962, pag. 182).


In India uno studio in tal senso è stato condotto dai dottori Malin e Srivastava (1979). Il periodo preso in considerazione va dal 1967 al 1972. Furono studiati 5000 casi di ricovero per infarto avvenuti in due ospedali e studiati in relazione all’indice giornaliero di attività geomagnetica terrestre in rapporto all’intensità delle macchie solari. Il risultato a cui pervennero i due studiosi fu molto significativo.


Nel 1915 Tchijewsky pubblicava un lavoro dal titolo: "Influenza periodica del Sole sulla biosfera", nel quale dimostrava la relazione tra i fenomeni di perturbazione solare e la vita sulla Terra. Lo scienziato scoprì, pure, una significativa coincidenza con le maggiori epidemie di peste e la periodicità delle macchie solari. Per questo studio risalì fino al VI secolo della nostra Era. Studiò ottanta epidemie di peste, verificatesi tra il VI e il XIX secolo, in Europa, scoprendo che ben 52 di queste, il 65%, si erano scatenate in periodi di massima attività del Sole. La tesi di Tchijewsky è, in sostanza, che le epidemie, similmente al Sole, hanno una periodicità di circa undici anni.


Il mondo accademico si espresse molto positivamente sul lavoro dell’instancabile ricercatore. Indubbiamente quello che appare fin troppo chiaro, è che il Sole con le eruzioni è in stretta relazione con le epidemie più gravi quali il colera, la difterite, il tifo, ecc. Anche la malattia influenzale è più virulenta in anni di massima perturbazione solare. Nel 1918-19 l’influenza detta Spagnola, scoppiata in un periodo di attività solare perturbata, subito dopo la prima guerra mondiale e diffusasi in seguito in tutto il mondo, provocò quasi 400.000 morti.


Il 1957, pure, anno di massima attività solare, vede alla ribalta l’Asiatica, che causò, solo in Italia 10.000 morti in eccesso, cioè in più rispetto alla media. Si parlò come per la "spagnola" di <<pandemia grave>>. L’Hong-Kong nel 1969-70 di morti ne provocò, solo in Francia, 20.000. Negli anni 1989-90 è stata la volta della Cinese, che, oltre a provocare una vera e propria ecatombe in Inghilterra, stese a letto non meno di 2 milioni di italiani ed in America milioni di persone.


Altri studiosi affermarono che i virus influenzali provengono dallo spazio. "<<L’influenza è spaziale>> dicono due scienziati inglesi". Così titolava un articolo su "la Repubblica" di venerdì 26 gennaio 1990. Nel pezzo si riproponeva quanto pubblicato dal prestigioso settimanale di scienza "Nature". L’articolo precisava: <<Secondo Fred Hoyle e Chandra Wickramasinghe il fatto che le ultime cinque epidemie d’influenza più gravi, siano avvenute quando maggiore è stata l’attività del sole, non è una semplice coincidenza. I due scienziati, infatti, sostengono che lo spazio è abitato da forme viventi primordiali come i virus, compreso quello che nell’uomo causa l’influenza. La grande intensità che raggiunge il vento solare ogni undici anni trasporterebbe molti più virus sulla Terra, causando le epidemie più gravi>>.

Ritornando alla situazione di questi giorni, quest’epidemia mondiale, che sta provocando il tutto esaurito negli ospedali e altri gravissimi problemi in questi primi giorni del 2000, sembrerebbe non essere estranea all’incremento dell’attività solare che ha raggiunto valori molto alti in quest’anno. Se è così, il virus dell’ "australiana" è ancora ben lontano dall’aver esaurito la sua micidiale aggressività.



RIVELAZIONI E PROFEZIE DATE A LUZ DE MARÍA

NOSTRO SIGNORE GESU’ CRISTO


L'ignoranza della maggior parte degli uomini degli eventi che incombono sull'umanità si è diffusa anche tra i più intelligenti. Tutti coloro che dovrebbero discutere in merito agli sviluppi scientifici che faranno crollare la pace e la verità nel mondo, ammutoliscono per paura. I grandi cambiamenti si avvicinano, perché l'uomo non è cambiato nonostante i tanti annunci benevoli che gli ho inviato. Per questo riceverà il frutto della propria debolezza. Il momento si avvicina sempre di più…


LA SANTISSIMA VERGINE
12.03.2017

L’umanità vive nell’agitazione causata dalla marea di informazioni che riceve. Il sole, con le sue tormente, sta emanando particelle cariche d’energia che l’uomo non è preparato a ricevere. 
Figli, l’uomo viene alterato da emanazioni solari di questo genere. Il sole influisce sulla terra, agita la terra senza che voi ve ne rendiate conto, così come influisce sull’atmosfera terrestre. Vi abbiamo chiesto di proteggervi dai raggi solari e non ve ne curate.
L’uomo viene colpito nella sua psiche e questo pregiudica il suo comportamento in ogni momento, facendolo agire e reagire in modo indebito, in un costante stato di irragionevolezza, guidato dai demoni.
L’uomo si espone ai raggi solari, che sommati alle sostanze chimiche che alcune nazioni immettono nell’aria per mezzo degli aerei, causano gravi malattie alla pelle, agli occhi, alle mucose del corpo umano; il proposito delle grandi nazioni è quello di sterminare l’essere umano.


NOSTRO SIGNORE GESU’ CRISTO
15.03.2018

La Terra è minacciata dall’astro del sole che arriverà al punto di distruggere la tecnologia che possedete. I raggi del sole porteranno una nuova malattia all’uomo, alla sua psiche e alla sua pelle. Vi ho chiesto di non esporvi al sole, è malato.

NOSTRO SIGNORE GESU’ CRISTO
01.07.2017

Il sole provvedeva al benessere dell’uomo, ma in questo momento il sole sta facendo soffrire il Mio Popolo, perché lo considera come uno sconosciuto.


LA SANTISSIMA VERGINE
22.01.2017

Pregate figli, pregate, l’attività sismica aumenterà, il sole flagellerà la terra.

LA SANTISSIMA VERGINE
18.10.2016
Amati figli del Mio Cuore Immacolato:

L’astro del sole non sarà più un alleato dell’uomo, all’interno del sole sta aumentando l’ebollizione ed il calore che emetterà causerà devastazioni ai progressi tecnologici dell’uomo. Quello che l’uomo ha ottenuto con la tecnologia sarà ridotto al nulla ed in questo modo l’uomo dovrà ritornare umilmente ai momenti in cui non influiva né stravolgeva gli elementi, per causare il male, come sta facendo in questo momento.

NOSTRO SIGNORE GESU’ CRISTO
02.10.2016

In questo momento il sole non è un alleato dell’uomo, ma al contrario, la terra riceverà un’emanazione dal sole, senza che l’uomo se lo aspetti. 
Il Mio Popolo dovrà mettersi in ginocchio. Dall’essere una generazione progredita, si passerà ad essere nuovamente uomini dalla scienza primitiva.


LA SANTISSIMA VERGINE
28.03.2015

Il Sole sarà soprattutto una forza tenace contro lo stesso uomo.


LA SANTISSIMA VERGINE

03.05.2010

Il sole si occulterà e l’ardore che proviene dall’alto, si farà sentire nella carne di tutti gli uomini. 


LA SANTISSIMA VERGINE
10.04.2010

Il sole cesserà di essere tanto solidale con l’uomo, la sua vibrazione sarà una manifestazione che danneggerà l’umanità.

LA SANTISSIMA VERGINE
08.04.2010

Il sole si avvicinerà tanto che dovrete nascondervi da lui. 



IL FENOMENO HA LA POTENZA NECESSARIA PER PORRE FINE IN UN SOLO COLPO ALLA TECNOLOGIA DEL MONDO MODERNO.







LA PROTEZIONE DI SAN MICHELE ARCANGELO PER VOI E LE VOSTRE FAMIGLIE



Pericolo alieni, le 10 malattie che vengono dallo spazio



Una lista dei 10 virus e malattie che potrebbero essere arrivate dallo spazio: ecco alcuni pericoli molto spesso sulla bocca di tutti

Nel 2001 alcuni scienziati indiani hanno scoperto che nella stratosfera vi era la presenza di alcuni batteri, il che ha originato delle teorie riguardo alla possibilità che essi viaggiassero per lo spazio sotto forma di spore. Questa fantasiosa, ma non impossibile ipotesi, apre dei dubbi sulla probabilità che alcune malattie siano arrivate proprio dall’infinità cosmica.

Ma quali possono essere queste malattie? Innanzitutto ecco una lista contenente alcuni dei virus (e non solo) che potrebbero essere causati da un’affluenza esterna.
Salmonella, Pandoravirus e molto altro

Tra le tante modificazioni pericolose abbiamo la Salmonella mutante: nel 2006, lo Space Shuttle STS-115 ha ospitato un caso assolutamente inedito: batteri di salmonella animale nello spazio. Lo sviluppo del batterio ha seguito una linea totalmente inaspettata, con cambiamenti radicali; questo nuovo genere di Salmonella è stato molto più letale rispetto al suo omologo terrestre forse a causa della bassa gravità.

Poi c’è il Pandoravirus: è 10 volte più grande del virus normale ed è stato scoperto nel 2013 dai francesi. Le analisi mostrano che i Pandoravirus condividono solo il 6% del patrimonio genetico delle specie viventi terrestri. Pertanto, gli scienziati hanno considerato la possibilità che sia di origine extraterrestre. Tra le altre malattie abbiamo il Morgellons, spesso accomunato alla sindrome di Ekbom, psicosi che porta il malato a essere convinto di essere infestato da parassiti della pelle. Un prurito ingestibile che porta il paziente a sviluppare ferite infette e a graffiarsi continuamente; alcuni pensano sia causata da un meteorite caduto nello Utah nel 2004.

AIDS e SARS: l’universo contro di noi

I due ricercatori di astrofisica Fred Hoyle e Chandra Wickramasinghe Nalin hanno svelato i risultati del loro studio sulla composizione della polvere cosmica. Secondo loro, questa polvere è composta da microscopiche creature il cui arrivo sulla terra sarebbe causa di molte malattie conosciute. Questi organismi trarrebbero beneficio dalla pioggia o dalla neve per essere portati a terra: da qui il collegamento tra i raffreddori e l’umidità esterna. La stessa Chandra Wickramasinghe, docente presso il Centro di Astrobiologia della University of Buckingham, ha affermato che il virus dell’AIDS verrebbe dalle collisioni di una cometa con la Terra.

Un altro nome sulla lista è quello della sindrome respiratoria acuta o SARS, apparsa per la prima volta in Cina nel 2002, anche se una politica di contenimento ha limitato la sua espansione. Una piccola parte della comunità scientifica sospetta sia un virus proveniente dalla polvere dello spazio caduta vicino all’Himalaya.

Zika, Ebola e altri mali con origini poco chiare

Ci sono poi il virus Zika e l’Ebola: il primo è difficile da contenere per la sua capacità di cambiare rapidamente e assorbire DNA esterno (muterebbe in contatto con i geni extraterrestri importati), la seconda, purtroppo pericolo pubblico dal 2014, secondo la ricercatrice Ashley Dale sarebbe un virus caduto sulla terra in seguito al contatto di un meteorite sulla terra.

Infine, abbiamo l’influenza spagnola e il virus della mucca pazza, che potrebbero essersi originate con la partecipazione attiva di comete passate nelle nostre vicinanze: una per congelamento nell’atmosfera è poi passata sulla terra dopo un processo di anni, l’altra mostra somiglianze strutturali con i microorganismi presenti nella polvere spaziale. Un mistero in più da risolvere.

Si consiglia anche la lettura di questo interessante testo sull'origine dei virus dalle comete: 

Risultato immagini per il virus totalitario


VIRUS E BATTERI DALLE COMETE? E IL CORONAVIRUS? UNA TEORIA AFFASCINANTE E VEROSIMILE




Batteri sulla cometa Churyumov-Gerasimenko?

Lo affermano due astrobiologi britannici. Secondo la loro tesi, la maggior parte delle strutture osservabili su 67P sarebbe prodotta da organismi viventi. Ma la comunità scientifica rimane scettica.

La sonda Rosetta è tornata prepotentemente di attualità nelle ultime ore. In primo luogo perché all'una di notte del 10 luglio il lander Philae ha comunicato per la prima volta in modo continuo, forte e chiaro con la sonda madre Rosetta, inviando numerose informazioni e dati.

In secondo luogo perché le anomalie della cometa e le sue possibili spiegazioni sono oggetto di un acceso dibattito scientifico.

La cometa Churyumov-Gerasimenko, infatti, è senza dubbio un oggetto che possiede caratteristiche superficiali del tutto inaspettate. Ora due astronomi dell'Università di Cardiff e del Buckingham Centre for Astrobiology (Regno Unito) hanno proposto una spiegazione per queste anomalie osservabili: potrebbero essere legate all'attività di microrganismi viventi.


La superficie della cometa presenta caratteristiche del tutto anomale rispetto a quel che si pensava prima di sorvolarla. | ESA

AZZARDO. L'ipotesi - accolta con scetticismo dai maggiori esperti mondiali della cometa - è davvero molto azzardata: per ora «nessuno scienziato attivo in alcuno strumento di Rosetta pensa che vi siano microrganismi viventi sotto alla crosta superficiale della cometa» ha detto al Guardian Uwe Meierhenrich, coresponsabile dello strumento COSAC di Philae, progettato per analizzare la composizione chimica di 67P.

MEGLIO CHE IN ANTARTIDE. Ma Max Wallis, uno dei due scienziati sostenitori della teoria, ne è convinto. Secondo l'astronomo, molte delle strutture della cometa, a partire dalla sua crosta nerastra che ricopre i laghi di ghiaccio, fino ai crateri a fondo piatto e agli enormi massi sparsi qua e là, sarebbero legati all'attività di microbi.



A sinistra e al centro alcune "doline" da cui fuoriescono polveri e gas. La loro formazione, stando a due ricercatori, dovrebbe essere legata anche all'azione di batteri. | ESA

In base alle dichiarazioni rilasciate dalla coppia di ricercatori davanti alla Royal Astronomical Society, durante la corsa della cometa verso il Sole vi sarebbero «condizioni più ospitali per una vita microbica che non quelle esistenti in Antartide o in Artide». L'elemento "prova" dell'esistenza della vita sarebbe il materiale organico complesso, di colore scuro e molto poco riflettente, che ricopre la superficie.


I selfie di Rosetta

LO ZAMPINO DEI BATTERI. Vi è poi un altro elemento a supporto dell’ipotesi. A spiegarlo è stato Chandra Wickramasinghe, l'altro ricercatore (già noto per alcune controverse teorie scientifiche, come quella che vuole il virus della SARS arrivato sulla Terra dallo Spazio). «La cometa - ha scritto - ha iniziato ad espellere gas a distanze troppo elevate dal Sole perché il fenomeno sia semplice opera della sublimazione del ghiaccio superficiale. Al di sotto della sua superficie vi devono essere quindi sacche di gas (prodotto da batteri) ad alta pressione, che ha fratturato il ghiaccio sovrastante espellendo particelle organiche».


MICROBI CON L'ANTIGELO. I microrganismi avrebbero colonizzato la cometa infiltrandosi tra le fratture della sua superficie attraverso acqua liquida. «Gli organismi - continua il ricercatore - contengono sali "antigelo" che permettono loro di adattarsi alle condizioni estreme esistenti sulla superficie e all'interno della cometa. Alcuni possono essere "attivi" a temperature di - 40°C». Già lo scorso settembre, quando la cometa si trovava a 500 milioni di chilometri dal Sole, si potevano avere tali temperature superficiali; e dunque proprio l'attività dei microbi avrebbe attivato i getti di gas.


Philae, il piccolo robot sceso sulla superficie, dovrebbe presto svelare l'arcano. | ESA

PRESTO LA VERITÀ. Hanno ragione i due astronomi? La comunità scientifica rimane molto scettica. Ma i due sostengono che con l'avvicinarsi della cometa al Sole, l'attività dei microbi sarà sempre più evidente, e la loro esistenza diventerà chiara a tutti. Non resta che attendere ancora qualche settimana.


IL CORONAVIRUS VIENE DALLO SPAZIO?

L’ipotesi del Prof. Chandra Wikramasinghe

A novembre dell’anno scorso avevamo avuto l’onore di intervistare il Prof. Chandra #Wikramasinghe e, nel corso della nostra conversazione, era emerso come alcuni dei virus che hanno decimato la nostra specie nella #storia potessero provenire dallo #spazio esterno. Un’ipotesi certamente non facile da digerire ma sostenuta, e in parte comprovata, dallo stesso Wikramasinghe nel corso degli ultimi decenni.
In questi giorni il Prof. ha rilasciato un comunicato, attraverso la prestigiosa rivista medico-scientifica #Lancet, secondo cui il #coronavirus potrebbe possedere questi ’gelidi’ natali. Vedremo cosa ci diranno gli studi in merito ma intanto la possibilità che minacce esterne al nostro pianeta possano presentarsi e nascondersi ‘anche’ sotto forma di #virus si fa sempre più concreta!


VEDI ANCHE:

In Cina c’è uno scandalo sui vaccini che è anche una lezione anti complotti

IL CORONAVIRUS UN "DONO" DI BIG PHARMA AL GOVERNO CINESE? UN INTERESSANTE ARTICOLO SU "IL FOGLIO" DEL 2018 SU UNO SCANDALO VACCINI SVENTATO DAL GOVERNO CINESE.... 

Centinaia di migliaia di dosi scadenti, problemi politici. Perché il governo cinese non ha insabbiato tutto quanto?


Roma. Come funziona, più o meno, una cospirazione intorno ai vaccini? Ci sono molte varianti, ma alcuni elementi fissi sono: una multinazionale del settore farmaceutico (“Big Pharma!”) avida e disposta a mettere il profitto prima della salute dei cittadini; un governo omertoso e sottomesso alla grande industria; giornalisti complici che mettono a tacere gli scandali. Il ritornello è dunque questo: “Big Pharma riempie di veleni i vaccini per i nostri bambini, ma il governo e i media non lo vogliono rivelare perché sono tutti corrotti”. Di solito, queste cospirazioni sono risibili. In occidente, le aziende si attengono a standard elevati, i governi devono rispondere del loro operato ai cittadini e i media sono liberi. C’è un paese, tuttavia, in cui si verificano tutte le condizioni perfette per una teoria del complotto: la Cina. In Cina il governo è autoritario e assolutista, e lo diventa ogni anno di più; i media sono controllati dalla censura e, soprattutto, il boom economico ha riempito il paese di aziende dotate di pochi scrupoli e ancor meno consapevolezza del bene pubblico. Per un complottista sospettoso dei vaccini, la Cina è il perfetto campo da gioco per immaginare una vasta cospirazione in cui milioni di cittadini ignari sono inoculati con sostanze nocive con la connivenza di governo e media. Nella realtà, succede tutto il contrario.

Soltanto pochi giorni fa, la Cina è stata scossa da un ennesimo scandalo sui vaccini. L’azienda farmaceutica Changchun Changsheng Biotechnology ha richiamato 250 mila provette di vaccini per il tetano, la difterite e la pertosse che vengono somministrati ai bambini entro un anno di età perché prodotti senza gli standard sanitari minimi, e ha ammesso di aver falsificato i documenti per nascondere il fatto che oltre 100 mila dosi di vaccini per la rabbia erano state prodotte in maniera scadente. Dopo aver scoperto la notizia (indovinate: sono stati i media a scriverla) i cittadini cinesi si sono arrabbiati molto: sui social network moltissime persone hanno criticato il governo e alcuni hanno chiesto perfino la pena di morte per i dirigenti della causa farmaceutica, anche se per ora non ci sono notizie di bambini danneggiati dai vaccini scadenti. Volete sapere chi ha rivelato lo scandalo? Non i complottisti da tastiera, ma lo stesso governo, con un’inchiesta ufficiale dotata di tutti i crismi. Non è la prima volta: negli ultimi anni in Cina ci sono stati tre scandali riguardanti vaccini scadenti oltre a quello degli scorsi giorni, uno nel 2013 e uno nel 2016, e in entrambi i casi molti bambini sono morti. Nel 2008, delle partite velenose di latte in polvere uccisero decine di neonati. Questi scandali sono così gravi che il governo di Pechino è entrato in modalità di emergenza: notoriamente i cinesi sono più sensibili a questo tipo di problemi che alla violazione sistematica dei diritti civili, e alcuni analisti ritengono che il presidente Xi Jinping approfitterà dello scandalo per rimuovere dal suo posto il premier Li Keqiang, ormai malsopportato da anni.

Eppure un governo come quello cinese avrebbe tutti i mezzi per reprimere questo tipo di scandali: un potere assolutistico e controllo ferreo sui media e su internet. Secondo le stime, centinaia di migliaia, forse milioni di dipendenti dello stato trascorrono le loro giornate a far sparire dalla Rete le notizie sgradite, perché non farlo anche con quelle sui vaccini? (La censura interverrà, ma ha consentito quanto meno che lo scandalo scoppiasse). Semplice: nessuno stato ha interesse a danneggiare i suoi cittadini, tanto più uno stato che mette l’autoconservazione al di sopra di ogni altro valore, come quello dominato dal Partito comunista cinese. Perfino in un paese in cui i diritti civili sono calpestati quotidianamente il meccanismo funziona: un’azienda, per distrazione o per dolo, commette un errore, i bambini rischiano di ammalarsi, i medici se ne accorgono, i media diffondono la notizia, le autorità prendono provvedimenti. Nessun complotto, nessuna cospirazione. Succede perfino in Cina dove, se volesse, Xi Jinping dovrebbe soltanto schioccare le dita per mettere tutto a tacere.

Nota: i cittadini cinesi, sentiti dai reporter locali, hanno detto che hanno perso fiducia nel sistema, ma non nella scienza: semplicemente, daranno ai loro bimbi vaccini prodotti altrove. Ditelo ai complottisti nostrani.

Coronavirus: il virus mondiale del 2020


Nonostante non ci siano ancora le caratteristiche del contagio mortale a livello mondiale, il coronavirus, interessa alla fine di gennaio molte città sparse in tutto il globo. Dalla Cina ove è iniziato a dilagarsi velocemente, è arrivato in Germania, Francia, Australia, Giappone, Italia nelle ultime ore da turisti cinesi e non tarderà a mostrarsi in altri paesi: un tardivo messaggio è stato lanciato dopo che questo virus è stato lasciato libero di passare da uomo a uomo. Inutile lamentarsi, le potenti nazioni, sono al lavoro per creare un vaccino che permetterà di fare tornare tutto alla normalità ed evitare il nome che tutta la popolazione ha il timore di sentire o leggere: la Pandemia.

Era il 31 dicembre 2019 quando la Commissione Sanitaria Municipale di Wuhan aveva per la prima volta inviato una segnalazione all’OMS nella quale informava l'agenzia di avere registrato in tutta la provincia di Hubei un rilevante numero di casi di polmonite derivanti da cause ignote.

La diffusione di quello che verrà chiamato 2019-nCoV era iniziata verso la metà del mese (mentre i primi casi di persone che manifestavano i sintomi del contagio erano stati individuati già l'8 dicembre). Il 10 gennaio per la prima volta veniva determinata la sequenza genomica del virus: si tratta di un betacoronavirus correlato a quello che ha causato la Sindrome respiratoria mediorientale (MERS-CoV) e a quello della Sindrome respiratoria acuta grave (SARSCoV). Le ricerche sono proseguite e il 20 gennaio la National Health Commission (NHC) cinese ha scoperto la trasmissibilità da essere umano a essere umano del coronavirus.

Ma cosa rende questo virus così facile da trasmettere? Si è sentito parlare di diversi termini ed uno di questi, è ASINTOMATICO:che vuol dire? In pratica se hai preso il virus, senza avere sintomi visibili, sei un portatore alla massima distanza di 1 metro, vale a dire che se parli in un luogo chiunque è debole a livello immunitario, avrà una data probabilità di essere contagiato. Ecco perchè stanno isolando tutte le persone nel modo migliore possibile senza creare allarmismo(?) appena vedono dei sintomi simili alla influenza o febbre.

Giuseppe Conte a Palazzo Chigi: «Ci sono due casi confermati in Italia, Si tratta di due turisti cinesi che sono venuti nel nostro Paese a gennaio». Il presidente del Consiglio ha poi evidenziato: «Il ministro Speranza ha già adottato un’ordinanza che chiude il traffico da e per la Cina. Siamo il primo paese che adotta una misura cautelativa di questo genere». Attesi aggiornamenti nel corso delle prossime ore: non è escluso che vengano applicate ulteriori misure di prevenzione nei confronti di coloro che sono entrati in contatto con la coppia.

Avere il coronavirus non vuol dire che annuncia una morte anticipata: è una influenza grave che va isolata e curata. La principale ragione non è quanto sta accadendo in Cina, ma quanto avviene in altri paesi», ha detto il capo dell' Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, in una conferenza stampa a Ginevra. Il timore, ha spiegato, è che il coronavirus possa diffondersi in paesi con sistemi sanitari più deboli.

Cina, alcuni pazienti guariti. Diverse province e municipalità della Cina oggi hanno reso noto che altri pazienti infettati dal nuovo coronavirus (2019-nCoV) sono guariti e hanno lasciato gli ospedali in cui erano ricoverati. Nella provincia orientale cinese dello Jiangxi 4 pazienti sono guariti e sono stati dimessi, dopo altre tre guarigioni riportate in precedenza. 

​​​​​​​Edward Luttwak, politologo, esperto di strategia militare con un passato al Pentagono, tra i tanti saggi scritti ne ha firmato, tempo fa, uno dal titolo Il risveglio del drago. La minaccia di una Cina senza strategia. Il Tempo, in edicola mercoledì 29 gennaio, lo ha intervistato sul coronavirus che sta spaventando il mondo. "I cinesi hanno laboratori militari ma non lavorano su un agente come questo coronavirus che non è molto letale, comparato ad altri agenti, e non è controllabile come sono altri agenti. Se distribuisci spore di antrace controlli la loro distribuzione. Sa, sono piccolissime, invisibili ma le puoi depositare, buttare da un aeroplano e nessuno se ne accorge. Ne mangi una, entra nel tuo corpo e fa qualcosa. Questo invece è un virus che può andare ad uccidere Xi Jinping. Questo coronavirus non lavora per il governo cinese, lavora per se stesso". Il suo suggerimento? "Gli esperti nel controllo di epidemie suggerirebbero di evitare il blocco dei movimenti, perché quando blocchi i movimenti delle persone finisci con il produrre il contrario, dei movimenti accelerati dal panico di restare chiusi dentro, in questo caso dentro una città. E così porti queste persone da condizioni controllate, dove conosci i loro indirizzi e tutto il resto quindi li puoi visitare - a situazioni dove scappano e si nascondano. E quando uno di questi in fuga si ammala non andrà all'ospedale perché lì sarebbe subito identificato: città, provenienza, eccetera. Quindi si nasconderà, rischiando di contagiare tutti. Il massimo che puoi fare è evitare che, se a Wuhan c'è una epidemia, la gente da fuori non si precipiti a Wuhan ma eviti di andarci. Aver fatto l'opposto di quello che hanno fatto avrebbe senso: per favore non venite a Wuhan! Ma bloccarli dentro comporta la moltiplicazione delle incertezze. In Occidente bisogna disinibirsi nel nostro dialogo collettivo con la Cina. Ci sono casi in cui rispettare la cultura altrui è un terribile errore. Questo concetto contemporaneo che bisogna rispettare la cultura di tutti è molto pericoloso nel caso cinese. Ci sono due temi verso i quali l'Occidente dovrebbe manifestare un disprezzo non stop.

Uno è l'intera medicina cinese che sta distruggendo le ultime tigri perché hanno questa idea di usare le ossa delle tigri per dei loro preparati. Una cretinata che sta distruggendo le tigri, le antilopi dell'Asia centrale ed una serie di altre creature che appaiono nella medicina cinese. La medicina cinese deve essere ridicolizzata e delegittimata perché sta distruggendo molte specie rare. I serpenti, per esempio, sono quasi scomparsi - e anche questo si lega alla medicina cinese - perché sono convinti che il sangue di serpente aumenti la virilità? Bisogna delegittimare la medicina cinese, è una cazzata. A Wuhan, come in tutte le città cinesi, c'è anche un mercato dove si vendono apertamente animali rari per essere mangiati. Nel caso di Wuhan vendevano i lupetti, piccoli lupi neonati e poi i pipistrelli e altro. In ogni città cinese vendono animali esotici, rari, che dovrebbero essere lasciati in pace. Bisogna esprimere disgusto per il fatto che loro mangiano animali perché come tutti sanno quando un virus salta all'uomo da un animale domestico è pericoloso ma meno di quando arriva all'uomo da un animale esotico. Perché l'animale domestico convive con l'uomo da migliaia di anni mentre quello esotico no, e non essendoci stata la convivenza è più pericoloso".


lunedì 10 febbraio 2020

I QUATTRO CAVALIERI DELL'APOCALISSE E I SIMBOLI DELL'ARMAGEDDON





Nell'Apocalisse di Giovanni sono presentate quattro figure simboliche che formano insieme l'allegoria del Male che tormenta il Mondo, ma contemporaneamente del dolore che lo purifica.

Si tratta dei quattro cavalieri dell'Apocalisse.

Sono caratterizzati da quattro distinti colori, il bianco, il nero, il rosso e il verde.

Il primo dei quattro cavalli porta su di sé un arciere, quindi un cavaliere abile nell'uso delle armi, simbolo di supremazia bellica. Il colore del cavallo è il bianco, simbolo della Resurrezione. Il mistero rappresentato dal cavaliere bianco, che Dio ha reso vincitore, sarebbe la vittoria del Bene sul Male, attraverso le azioni quotidiane della vita umana.

Il cavallo del secondo cavaliere è rosso fuoco, colore associato ai nemici di Dio, al Drago dell'Apocalisse. Visto che la spada nella Bibbia è il simbolo della guerra per antonomasia, questo cavaliere può essere inteso come simbolo della Guerra.


I colori associati ai Cavalieri dell'Apocalisse


Il cavallo del terzo cavaliere è nero. Non fa uso di armi ma di una bilancia. L'immagine fa riferimento a una situazione di carestia e ingiustizia sociale per questo motivo ci si riferisce al cavaliere nero proprio come Carestia e può essere quindi identificato con la speculazione, come espressione dell'avidità umana.

L'ultimo cavallo porta sul proprio dorso un cavaliere chiamato Morte. Il cavallo ha il colore verdastro dei cadaveri in putrefazione, è il simbolo della Morte, intendendo quella improvvisa che coglie impreparati gli esseri umani, causata da guerre, avidità e malattie.

Di questa figura è scritto «Quando l'Agnello aprì il quarto sigillo, udii la voce del quarto essere vivente che diceva: «Vieni». Ed ecco, mi apparve un cavallo verdastro. Colui che lo cavalcava si chiamava Morte e gli veniva dietro l'Inferno. Fu dato loro potere sopra la quarta parte della terra per sterminare con la spada, con la fame, con la peste e con le fiere della terra. »

Tenendo conto delle categorie cromatiche, relative non alla simbologia, ma alla percezione istintiva dei colori, il bianco fa percepire la pienezza, la completezza delle emozioni, quindi la realizzazione del Bene; il nero è percepito come assenza, mancanza, sete di Giustizia e di equa distribuzione dei beni; il rosso è percepito come passione, rabbia, quindi anche cieca violenza della Guerra che rimanda al sangue versato, ma anche come passione per la vita che va oltre la distruzione.

Infine il verde è percepito con una idea di naturalità, freschezza, salute, quindi al bisogno di superare l'idea della morte fisica e del suo disfacimento con una speranza di benessere che va oltre il momento della fine.

LA PESTE CINESE. SECONDO LE QUARTINE DI NOSTRADAMUS IL CORONAVIRUS E' FRUTTO DI UN ATTENTATO TERRORISTICO ISLAMICO?




La diffusione del coronavirus di Wuhan interroga il mondo sul possibile impatto sanitario ed economico a livello globale e… globalista. In quanto fabbrica mondiale la Cina è un ottimo detonatore (o acceleratore) per l’inizio di una grave recessione economica.



Pedro Regis, veggente della Apparizioni della Madonna di Anguera, ha pubblicato vari messaggi che parlano di virus, epidemie e malattie che colpiranno le nazioni provocando morte e distruzione. Non sappiamo se questi messaggi siano direttamente correlati all’attuale emergenza, ma il fatto che li abbia pubblicati fa pensare che almeno alcuni di questi si riferiscano all’epidemia di Wuhan.


Il virus è al momento ignoto sia nella sua origine che nei meccanismi di trasmissione ed azione. Il fatto che l’epidemia sia esplosa in Cina non aiuta nella trasparenza delle informazioni.
Le draconiane misure di contenimento adottate lasciano intendere che la minaccia sia estremamente grave e concreta. Al momento in cui scrivo si parla di 150 milioni di persone di fatto in quarantena, poco più del 10% della popolazione cinese e quasi tre volte quella italiana.


Nelle quartine di Nostradamus il termine “peste” ricorre spesso come sinonimo di morte e distruzione. La sola parola infatti evoca spettri che i contemporanei del veggente francese ben conoscevano.


Nostradamus stesso partecipò in Francia come medico al tentativo di contenere l’epidemia; nel suo trattato sulle confetture e i cosmetici racconta esperienze personali terribili di prima mano su ciò che accadeva in città e villaggi al passaggio del terribile morbo.
La sua fama come curatore si basava su metodi per noi oggi elementari, ma che al tempo erano visti anche con sospetto. Igiene personale e degli ambienti, purificazione dell’aria, erbe medicinali disinfettanti e con caratteristiche che noi oggi sappiamo essere antibiotiche, separazione ed isolamento dei contagiati, sepolture immediate e sigillate.


Le epidemie erano violente e decimavano le popolazioni distruggendo i tessuti economici e sociali, ma alla fine passavano. In esse il popolo vedeva la mano di Dio agire e castigare l’infedeltà.


Anche nel nostro tempo emerge lo stesso sentimento non solo da persone di fede, ma anche da persone che la fede l’hanno persa o che la ripongono nella natura o nella scienza.
Una frase tipica della Madonna ad Anguera è che gli uomini sperimenteranno l’abisso della distruzione che hanno costruito con le proprie mani. Le infedeltà, le guerre e le epidemie come quella cinese ne sono un classico esempio.


Negli ultimi capitoli del Poema Temporale come ho detto la parola peste ricorre più volte: la si può intendere sia a livello letterale come la diffusione di malattie sia a livello simbolico ad indicare un periodo di grande travaglio.


Circa due anni fa nel Gennaio del 2018 ho scritto l’articolo “NOSTRADAMUS E “BRAIN REFORMING”: UN TERRIBILE PRESAGIO” che invito a rileggere.


Ho provato ad interpretare una quartina piuttosto oscura posta nel Ramo III del 2000, la 237.


Dal Ramo III del 2000 “Crisi in Europa”


237
De ce grand nombre que l'on enuoyera,
Pour secourir dans le fort assiegez,
Peste et famine tous les deuorera,
Hors mis septante qui seront profligez.


237
Del gran numero che si invierà,
Per soccorrere il forte assediato,
Peste e fame tutti li divorerà,
Tranne settanta che saranno uccisi.


Nell’analisi evidenziavo la correlazione nei seguenti termini:


forte peste – associato ad un terribile pericolo come il nero terrorismo islamico
numero settanta – associato ad una moltitudine (settanta volte sette)


In seguito estrapolavo nella terna di quartine (237, 238, 239) della stessa Centuria, la seconda, termini fra loro correlati nel tentativo di espandere l’interpretazione:


237
De ce GRAND NOMBRE que l'on enuoyera,
Pour secourir dans le FORT assiegez,
Peste et famine tous les deuorera,
HORS MIS septante qui seront profligez.


238
Des condemnez sera fait vn GRAND NOMBRE,
Quand les monarques seront conciliez:
Mais a l'vn d'eux viendra si malencombre,
Que guerres ensemble ne seront ralliez.


239
Vn an deuant le conflict Italique,
Germains, Gaulois, Espaignols pour le FORT:
Cherra l'escolle maison de republique,
Où, HORS MIS peu, seront suffoqué morts.


E così unendo le due analisi si poteva ottenere la seguente risultanza:


"Forte peste gran numero condannati a morire soffocati"


Il che due anni fa lo rapportavo ad un possibile atto terroristico islamista con armi biologiche:


“un attentato islamico con armi chimiche/biologiche
farà molte vittime condannate a morire soffocate.”


Un tema ripreso anche in alcuni messaggi della Madonna di Anguera dove “gli uomini dalla grande barba” saranno responsabili di gravi atti in cui verranno utilizzate anche armi biologiche e nucleari.


Tuttavia possiamo vedere che, ancora una volta, una lettura più letterale dei versi e dell’analisi risulta assai più aderente alle cronache reali.


Ad esempio:


“A causa di una forte peste in gran numero saranno condannati a morire soffocati”


Il che è esattamente quel che sta avvenendo in Cina con 150 milioni di persone in quarantena ed un numero realmente sconosciuto di morti (per polmonite e complicazioni alle vie respiratorie) e infettati.


E la paura che l’epidemia possa diffondersi.


Aggiornamento del 10/02/2020

Come abbiamo visto l’estrapolazione dei versi delle quartine 237, 238 e 239 ci restituisce letteralmente una vaticinio su una terribile peste che condurrà alla morte per soffocamento molte persone.


Questo porta probabilmente a contestualizzare la quartina 237, inquadrata nel terzo Ramo del 2000, al tempo presente e all’epidemia in corso.

Dal Ramo III del 2000 “Crisi in Europa”


237
De ce grand nombre que l'on enuoyera,
Pour secourir dans le fort assiegez,
Peste et famine tous les deuorera,
Hors mis septante qui seront profligez.


237
Del gran numero che si invierà,
Per soccorrere il forte assediato,
Peste e fame tutti li divorerà,
Tranne settanta che saranno uccisi.


A causa della sua vaghezza si è ricorso ad un diverso sistema d’interpretazione basato appunto sulla correlazione fra singoli termini in quartine successive. Tuttavia essa stessa dovrebbe darci delle informazioni in più sugli eventi di cui è oggetto.


In effetti rileggendola bene si può constatare che può essere letta anche in funzione di un’epidemia:


“Del gran numero che si invierà per soccorrere il forte (inteso non come fortezza, ma come attore importante) assediato (per via dell’emergenza), peste e fame tutti li divorerà, che saranno uccisi”


Ho volutamente estratto il “tranne settanta” poiché è l’elemento fuori contesto ed è forse quello che più di ogni altro fa accendere un alert su come leggere la quartina.


Cosa significa?


Penso che la soluzione sia anche questo caso quella più semplice, ed ecco il risultato.


Se invece di “tranne settanta” traduciamo con “meno settanta” si configura un’operazione di sottrazione, ovvero:


237 – 70 = 167


Quindi bisogna cercare la quartina 67 della Centuria I. Che è la seguente:

167
La grand famine que ie sens approcher,
Souuent tourner, puis estre vniuerselle,
Si grande & longue qu'on viendra arracher
Du bois racine, & l'enfant de mammelle.


167
La grande fame che io sento avvicinare,
Sovente di ritorno e poi universale,
Sì grande e lunga, che si vedrà strappare
Dell’albero la radice e l’infante dalla madre.

Possiamo vedere come la quartina sia incentrata sulla carestia e sia unica nel suo genere fra le quartine che la precedono e la seguono nella Centuria. La “fame” della 237 che è una delle due cause di morte chiama e si dispiega nella 167 che la completa di significato aumentando se vogliamo la tragicità della profezia.
La 167 che descrive le grandi carestie che colpirono l’Europa nell’800 diviene qui uno sviluppo del tema della 237 ordinata invece alla fine del Poema Temporale.


La grande fame come sappiamo è un tema della tribolazione di questo tempo prima della manifestazione del Grande Monarca e del periodo di pace.
Nel nostro linguaggio moderno può tradursi come una grande crisi economica che va a bloccare le catene di approvvigionamento di beni e del loro commercio.
E che nella quartina è posta in relazione alla peste.
In effetti il tema di cui si comincia a parlare è: quanto a lungo durerà l’emergenza? Quali effetti avrà sull’economia globale? Considerato che siamo già in piena crisi, soprattutto in Europa, l’epidemia del coronavirus rischia a tutti gli effetti di avere un impatto devastante.




La profezia insita nella quartina sembra quindi essere la seguente: “A causa di una forte peste in gran numero saranno condannati a morire soffocati; la grande fame che seguirà sarà universale”.

https://ducadeitempi.blogspot.com/2020/02/la-peste-cinese.html


I GRUPPI SANGUIGNI: PERSONALITA', ALIMENTAZIONE E SALUTE



VIVIAMO GIORNI DI APPRENSIONE A CAUSA DELL'EPIDEMIA DI CORONAVIRUS SENZA SAPERE COME COMPORTARSI E DIFENDERSI. CONOSCERE IL NOSTRO GRUPPO SANGUIGNO PUO' AIUTARCI A STARE MEGLIO ATTRAVERSO UNA GIUSTA ALIMENTAZIONE PER RAFFORZARE LE NOSTRE DIFESE IMMUNITARIE....



I GRUPPI SANGUIGNI

Il metodo di classificazione più comune a tutti per classificare i gruppi sanguini è il sistema AB0 inventato nei primi anni del 900 da Karl Landsteiner. Il sistema AB0 divide il sangue in 4 macro categorie: A, B, AB e 0 (zero). Questa classificazione viene fatta in base alla presenza o all’assenza degli antigeni A e B. La presenza dell’antigeno A determinerà il gruppo sanguisgno A, se è presente l’antigeno B il gruppo sanguigno sarà B, mentre la compresenza di entrambi gli antigeni, cioè sia di A che B il gruppo sanguigno sarà AB, infine il gruppo sanguigno 0 se non vi sono antigeni.

Ma andiamo per ordine partendo dall’evoluzione di questi 4 gruppi sanguigni per poi entrare nello specifico di ognuno.

EVOLUZIONE DEI GRUPPI SANGUIGNI NELLA STORIA

Nel corso dei millenni l’uomo ha dovuto adattarsi a diverse condizioni climatiche, ambientali e alimentari. Questi adattamenti gli hanno permesso di sopravvivere, ma hanno anche provocato grandi cambiamenti nel sistema immunitario e determinato la diversificazione degli antigeni nel sangue.


Gli uomini di Neanderthal non erano ancora abili predatori: si cibavano infatti di piante selvatiche, larve e degli animali uccisi da altri predatori. Con la comparsa dell’uomo di Cro-Magnon circa 40.000 anni fa i nostri antenati, tutti appartenenti al gruppo 0, divennero cacciatori che si alimentavano principalmente di carne e si posizionarono in cima alla catena alimentare. Iniziarono così a spostarsi dall’Africa verso l’Europa e l’Asia, alla ricerca di nuovi territori di caccia. Durante i successivi 30.000 anni arrivarono in tutte le aree del pianeta, con l’eccezione dell’Antartide, e le popolarono. Ancora oggi il gruppo 0 è quello maggiormente diffuso nel mondo.

Durante il periodo Neolitico si verificò il primo cambiamento rilevante di stile di vita: l’uomo da nomade divenne sedentario. In Asia e Medio Oriente nacquero le prime comunità agricole, basate sulla coltivazione di cereali e l’allevamento. Le popolazioni vicine ai fiumi e al marepraticavano anche la pesca. Fu in questo nuovo ambiente che iniziò a svilupparsi il gruppo A, che tuttora è principalmente concentrato nel bacino del Mediterraneo.

Il gene del gruppo sanguigno B comparve nelle popolazioni di nomadi che 10.000 anni fa si spostarono nelle zone montuose dell’Asia. Nacque per fronteggiare il passaggio dal clima torrido dell’Africa al freddo glaciale dell’Himalaya. Questi popoli erano dediti soprattutto alla pastorizia, di conseguenza si nutrivano principalmente di carne e prodotti caseari. Questa cultura si diffuse in Europa orientale fino all’attuale Germania,in Cina e Sud-est asiatico. Un’alta percentuale di gruppo B è presente inoltre nella popolazione ebraica; gli antropologi sono ancora incerti su quale sia la dinamica dietro questo fenomeno.

Infine, il gruppo AB è il più recente di tutti, oltre che il più raro: è presente infatti in meno del 5% della popolazione. La sua comparsa è stata collocata circa 1000-1200 anni fa, quando l’Impero Romano fu invaso dai barbari e il sangue di tipo A si mescolò con quello di tipo B. E’ difficile determinare il periodo esatto, ma studi condotti su cadaveri ritrovati in Ungheria dimostrano senza dubbio che in epoca longobarda (IV-VII secolo d.C.) il gruppo AB ancora non esisteva. Questo gruppo sanguigno ha caratteristiche complesse e contraddittorie: eredita infatti le tolleranze di entrambi i gruppi di origine, ma non ha gli anticorpi di nessuno dei due, cosa che lo rende al tempo stesso resistente e vulnerabile.

ANTIGENI E LECTINE


Il nostro sistema immunitario individua gli “intrusi” nell’organismo grazie a sostanze chiamate antigeni, che oltre a questo determinano i gruppi sanguigni. Una persona può avere infatti diversi tipi di antigeni. Quello fondamentale, che contraddistingue il gruppo 0, è uno zucchero semplice chiamato fucosio. Esso costituisce la base degli altri gruppi, più complessi, nei quali si combina con N-acetil-galattosamina (gruppo A), D-galattosamina (gruppo B) o entrambi (gruppo AB). Il fattore Rh è un ulteriore antigene del sangue, ma attualmente non risulta una sua connessione con l’alimentazione. Una volta individuate le sostanze nocive, gli antigeni comunicano con le cellule tramite una catena di zuccheri semplici. Il loro “allarme” stimola la produzione di anticorpi.

La chiave del collegamento tra cibo e sistema immunitario sono le lectine, una particolare famiglia di proteine contenute negli alimenti. Tutte le lectine reagiscono in modo diverso ai singoli antigeni. Quando ne incontrano uno “incompatibile” inizia l’agglutinazione: le cellule si legano tra loro e formano dei grumi che in parte vengono smaltiti attraverso le vie urinarie e le feci, in parte si possono depositare sulle pareti degli organi interni, causando infiammazioni. Queste ultime possono essere più o meno gravi a seconda del grado di compatibilità.

Il dottor D’Adamo ha verificato gli effetti delle lectine sui diversi gruppi sanguigni non solo in modo teorico ma con evidenza scientifica: ha esaminato tutti gli alimenti più comuni e ne ha verificato la compatibilità con i gruppi sanguigni. È possibile infatti verificare la presenza di lectine nocive nell’organismo mediante un semplice esame delle urine, il test dell’indacano. L’indacano è un indolo, vale a dire una sostanza chimica che viene prodotta dall’organismo quando una proteina non è stata digerita bene e. Per rilevarlo è sufficiente aggiungere all’urina acido cloridrico e ferro, lasciar riposare due minuti e aggiungere ancora tre gocce di cloroformio. Il risultato viene rilevato mediante una scala colorimetrica: più il numero è alto, maggiore è la presenza di lectine incompatibili nell’organismo.


I QUATTRO GRUPPI SANGUIGNI E LE LORO CARATTERISTICHE 


Gruppo sanguigno 0

Il gruppo 0 è il gruppo più antico, ed è quello dei primi uomini che si procuravano il cibo cacciando. Le persone appartenenti al gruppo 0 hanno un sistema immunitario molto reattivo. L’apparato digerente è robusto e ha un ambiente interno acido in grado di tollerare un leggero stato di chetosi (alterazione del metabolismo dovuta a una dieta ricca di proteine e grassi e povera di carboidrati). Questa condizione permette al tipo 0 di metabolizzare meglio gli alimenti di origine animale. Per mantenersi in salute necessita di un’alimentazione ricca di proteine animali, verdure e legumi, abbinata a un programma di attività fisica intensa. Non tollera bene prodotti caseari, cereali contenenti glutine e alcuni legumi (ad es. lenticchie) perché il suo organismo, pur essendosi evoluto, non si è ancora adattato a questi alimenti. Il gruppo 0 deve stare attento al glutine: le sue lectine interferiscono con il metabolismo indebolendo l’attività dell’insulina; questa reazione non causa soltanto un aumento del peso, ma a lungo termine può sfociare in patologie più gravi, come ad esempio il diabete.

Il gruppo 0 è particolarmente vulnerabile nei confronti di malattie infettive come peste, vaiolo, colera, tifo e malaria. Per questa ragione i nativi americani, tutti di gruppo 0, furono decimati dal tifo quando vennero a contatto con i primi coloni europei, di gruppo A e B, portatori del virus. Uno studio pubblicato anni fa sulla prestigiosa rivista scientifica The Lancet correlava la gravità dell’epidemia di colera osservata in Perù alla grande diffusione del gruppo 0 tra la popolazione; molte città furono spopolate da questa malattia, alla quale sopravvissero solo i soggetti più forti e quelli di gruppo A.

Chi appartiene a questo gruppo tende a reagire allo stress in modo rapido e istintivo, proprio come i suoi antenati cacciatori che in situazioni di pericolo dovevano agire in fretta. Gli effetti dello stress si concentrano perciò nei muscoli. Il modo migliore per scaricarlo è sottoporsi a un esercizio fisico pesante: aerobica, sollevamento pesi, arti marziali, ecc.

Gruppo sanguigno A

Il gruppo A si è sviluppato in seguito alla nascita delle prime comunità agricole ed è caratterizzato da un sistema immunitario sensibile alle infezioni. Un’alimentazione salutare per le persone di gruppo A è composta principalmente da frutta, verdura, pesce e uova. Per molti versi, si trovano all’opposto del gruppo 0: il loro sistema digerente presenta un ambiente interno scarsamente acido che non tollera la chetosi. Non riesce pertanto ad assimilare bene la carne rossa, che viene immagazzinata sotto forma di grasso. Anche i latticini sono poco tollerati e possono rallentare il metabolismo. Il gruppo A è particolarmente esposto a diversi tipi di cancro, come quello del seno, dello stomaco e tumori cerebrali. Questo perché le cellule tumorali hanno un’alta affinità con l’antigene A, che non le riconosce come nocive.

Le persone di tipo A sono molto sensibili alle situazioni stressanti, soprattutto a livello mentale: l’adrenalina da stress li colpisce principalmente al sistema nervoso. Questo fenomeno è per loro causa di ansia e irritabilità. Il modo migliore per contrastarlo è intraprendere un’attività fisica che favorisca il rilassamento mentale, come Yoga, Tai Chi Chuan, camminata veloce…

Gruppo sanguigno B

Il gruppo B questo gruppo è originario delle antiche tribù nomadi dell’Asia, che dovettero adattarsi al clima delle montagne. Il sistema immunitario del gruppo B è resistente a molte patologie, ma suscettibile alle malattie autoimmuni e a quelle con virus a crescita lenta (sclerosi multipla, lupus…). Le persone appartenenti a questo gruppo possono seguire una dieta molto varia, poiché il loro sistema digerente si adatta bene ai cambiamenti di alimentazione. Come per il gruppo 0, sono intolleranti al glutine di frumento. Tendono inoltre a ingrassare con alcuni alimenti come lenticchie, grano saraceno, sesamo e granturco, che possono causare ipoglicemia. Il tipo B tende a contrarre più facilmente infezioni delle vie urinarie e dei reni: i batteri coinvolti in questo tipo di infezioni presentano infatti caratteristiche simili all’antigene B.

Le persone di gruppo B gestiscono bene lo stress quando riescono a mantenere una situazione di equilibrio tra corpo e mente. Quando questo equilibrio viene a mancare possono insorgere disturbi come affaticamento cronico e annebbiamento mentale. Le attività fisiche a loro più congeniali sono perciò quelle che impegnano in quantità moderata sia il corpo che la mente: nuoto, Tai Chi Chuan, escursioni…

Gruppo sanguigno AB

Il gruppo AB è il gruppo sanguigno più recente e più raro. Nato dalla mescolanza dei gruppi A e B, presenta caratteristiche affini a entrambi. Il sistema immunitario è resistente alle malattie infettive grazie alla presenza di entrambi gli antigeni. È caratterizzato anche dall’assenza di anticorpi anti-A e anti-B, il che rappresenta sia un vantaggio che uno svantaggio: se da una parte è più resistente ad allergie e altre malattie del sistema immunitario, dall’altra riconosce più difficilmente cellule estranee affini ai gruppi A e B. Questo comporta una predisposizione a sviluppare tumori, poiché una delle funzioni del nostro sistema difensivo è anche quella di riconoscere e uccidere cellule trasformate che, nel tempo, possono dare origine a una neoplasia. L’apparato digerente ha una tolleranza generale abbastanza alta, ma anche la scarsa acidità del gruppo A, che gli rende difficile digerire la carne rossa. Presenta inoltre le stesse intolleranze del gruppo B verso granoturco, grano saraceno, sesamo e frumento, che riducono l’efficienza dell’insulina. I soggetti di tipo AB devono fare particolare attenzione alle malattie dovute a parassiti, che presentano affinità con entrambi gli antigeni A e B.

Per quanto riguarda la gestione dello stress, la tendenza è la stessa del gruppo A: l’adrenalina colpisce il sistema nervoso e la reazione è principalmente emotiva, con tendenza a stati d’ansia e irritabilità. Quindi, come per il gruppo A, la soluzione è un’attività fisica che aiuti a rilassarsi: Yoga, camminata veloce, Tai Chi Chuan…

DISTRIBUZIONE DEI GRUPPI SANGUIGNI IN ITALIA


0 A B AB
Italia Settentrionale 40% 44% 11% 5%
Italia Centrale 39% 45% 12% 4%
Italia Meridionale 41% 19% 28% 12%



DISTRIBUZIONE DEI GRUPPI SANGUIGNI IN ALCUNI PAESI DEL MONDO


0 + A + B + AB + 0 – A – B – AB –
Canada 39% 36% 7,6% 2,5% 7% 6% 1,4% 0,6%
Danimarca 35% 37% 8% 4% 6% 7% 2% 1%
Finlandia 27% 38% 15% 7% 4% 6% 2% 1%
Francia 36% 37% 9% 3% 6% 7% 1% 1%
Gran Bretagna 37% 35% 8% 3% 7% 7% 2% 1%
Australia 40% 31% 8% 2% 9% 7% 2% 1%
Polonia 31% 32% 15% 7% 6% 6% 2% 1%
Stati Uniti 38% 34% 9% 3% 7% 6% 2% 1%
Sud Corea 27,4% 34,4% 26,8% 11,2% 0,1% 0,1% 0,1% 0,05%
Svezia 32% 37% 10% 5% 6% 7% 3% 2%


DISTRIBUZIONE DI ALCUNI GRUPPI RAZZIALI E ETNICHE


0 A B AB
Aborigeni 61 39 0 0
Abissini 43 27 25 5
Ainu Giapponese 17 32 32 18
Andamanesi 9 60 23 9
Arabi 34 31 29 6
Blackfoot- Nord America 17 82 0 1
Bororo – Brasile 100 0 0 0
Brasiliani 47 41 9 3
Buriati – Siberia 33 21 38 8
Cinese -Canton 46 23 25 6
Cinese Pechino 29 27 32 13
Egiziani 33 36 24 8
Eschimesi – Alaska 38 44 13 5
Eschimesi – Groenlandia 54 36 23 8
Zingari – Ungheria 29 27 35 10
Hawaiani 37 61 2 1
Indiani – India 37 22 33 7
Giapponese 30 38 22 10
Maya 98 1 1 1
Navajo – Nord America 73 27 0 0
Persiani 38 33 22 7
Peru – Indiani 100 0 0 0
Russi 33 36 23 8
Tartari 28 30 29 13


Le fonti della tabella soprastanti sono Wikipedia e il portale dell’AVIS di Milano e Sassari

GRUPPO SANGUIGNO E PERSONALITÀ

L’idea che esista un collegamento tra gruppo sanguigno e personalità è un’ipotesi affascinante cui si sono dedicati molti studiosi negli ultimi cento anni. È stata oggetto di studio soprattutto in Giappone con il nome ketsuekigata (“dottrina dei gruppi sanguigni”) e oggi il 70% dei giapponesi ci crede fermamente.

Il primo a pubblicare uno studio sul legame tra sangue e carattere fu il medico Hara Kimata nel 1916, ma una vera e propria formulazione di questa teoria si ebbe solo nel 1927 a opera di un professore di psicologia:Takeji Furukawa. I suoi studi non ebbero però molto successo perché non fu trovata nessuna prova scientifica che li supportasse e furono dimenticati per i successivi quarant’anni. Nel 1971 il giornalista Masahiko Nomi li riportò all’attenzione del grande pubblico scrivendo il libro Ketsuekigata de wakaru aisho (Capire le affinità in base al gruppo sanguigno). Attualmente il libro ha raggiunto le 240 ristampe. Dopo la morte di Nomi nel 1981 il suo lavoro è stato portato avanti dal figlio Toshitaka. Complessivamente padre e figlio hanno scritto 65 libri sull’argomento, vendendo più di 6 milioni di copie solamente in Giappone. Il ketsuekigata viene usato per tutti gli aspetti importanti della vita: indagini di mercato, selezione del personale, scelta del coniuge e molti altri. Non è un caso che la maggior parte dei primi ministri eletti in Giappone appartenessero al gruppo 0, generalmente associato ad autorevolezza e capacità di leadership.

Al giorno d’oggi anche alcuni scienziati e psicologi occidentali, tra cui Peter D’Adamo, hanno condotto diversi studi e riscontrato una certa affinità tra persone appartenenti allo stesso gruppo sanguigno. Lo stesso dottor Mozzi, basandosi sulla sua esperienza, ha delineato nel suo libro alcune caratteristiche comportamentali dei quattro gruppi; queste osservazioni sono coerenti con gli studi condotti finora.


L’ESPERIMENTO DEL DOTTOR D’ADAMO


Nel 1999, dopo aver letto alcuni studi sull’argomento, il dottor D’Adamo creò un programma che permetteva ai visitatori del suo sito di partecipare a un piccolo sondaggio: selezionando le risposte tra due colonne potevano indicare i tratti principali della loro personalità. Veniva inoltre chiesto loro di caratterizzare il proprio somatotipo, secondo la teoria di William H. Sheldon che associa le caratteristiche fisiche fondamentali ai tratti della personalità.

Esistono tre tipologie di somatotipo: ectomorfa (persone snelle, spesso alte, braccia e gambe lunghe e lineamenti fini); mesomorfa (persone più tarchiate, con spalle larghe e muscolatura robusta); endomorfa (persone floride, con molto grasso corporeo e tendenza ad assumere la forma “a pera”).

Al sondaggio risposero 20.635 persone. Dall’analisi delle loro risposte, D’Adamo poté individuare alcune tendenze comuni:
Gruppo 0: le persone di gruppo 0 si erano definite principalmente responsabili, risolute, organizzate, obiettive, coscienziose e pragmatiche. La maggioranza aveva indicato di appartenere al somatotipo mesomorfo e in percentuale minore all’endomorfo.
Gruppo A: le qualità più frequenti nel gruppo A erano: sensibilità alle esigenze del prossimo, disponibilità ad ascoltare, attenzione ai dettagli e capacità di analisi. Il somatotipo principale era l’ectomorfo, ma era presente anche una percentuale abbastanza alta di endomorfo.
Gruppo B: i tratti principali del gruppo B risultarono essere: individualismo, originalità, stabilità emotiva, creatività, stabilità. Non è risultato che un somatotipo particolare prevalesse su altri.
Gruppo AB: i soggetti di gruppo AB si descrissero come emotivi, indipendenti e intuitivi. I somatotipi principali di questo gruppo erano l’ectomorfo e il mesomorfo.

Scientificamente non ci sono prove che gruppo sanguigno e personalità siano collegati; tuttavia, le corrispondenze tra i vari studi condotti nel mondo incoraggiano a continuare l’esplorazione di questa strada.