Nell'Apocalisse di Giovanni sono presentate quattro figure simboliche che formano insieme l'allegoria del Male che tormenta il Mondo, ma contemporaneamente del dolore che lo purifica.
Si tratta dei quattro cavalieri dell'Apocalisse.
Sono caratterizzati da quattro distinti colori, il bianco, il nero, il rosso e il verde.
Il primo dei quattro cavalli porta su di sé un arciere, quindi un cavaliere abile nell'uso delle armi, simbolo di supremazia bellica. Il colore del cavallo è il bianco, simbolo della Resurrezione. Il mistero rappresentato dal cavaliere bianco, che Dio ha reso vincitore, sarebbe la vittoria del Bene sul Male, attraverso le azioni quotidiane della vita umana.
Il cavallo del secondo cavaliere è rosso fuoco, colore associato ai nemici di Dio, al Drago dell'Apocalisse. Visto che la spada nella Bibbia è il simbolo della guerra per antonomasia, questo cavaliere può essere inteso come simbolo della Guerra.
I colori associati ai Cavalieri dell'Apocalisse
Il cavallo del terzo cavaliere è nero. Non fa uso di armi ma di una bilancia. L'immagine fa riferimento a una situazione di carestia e ingiustizia sociale per questo motivo ci si riferisce al cavaliere nero proprio come Carestia e può essere quindi identificato con la speculazione, come espressione dell'avidità umana.
L'ultimo cavallo porta sul proprio dorso un cavaliere chiamato Morte. Il cavallo ha il colore verdastro dei cadaveri in putrefazione, è il simbolo della Morte, intendendo quella improvvisa che coglie impreparati gli esseri umani, causata da guerre, avidità e malattie.
Di questa figura è scritto «Quando l'Agnello aprì il quarto sigillo, udii la voce del quarto essere vivente che diceva: «Vieni». Ed ecco, mi apparve un cavallo verdastro. Colui che lo cavalcava si chiamava Morte e gli veniva dietro l'Inferno. Fu dato loro potere sopra la quarta parte della terra per sterminare con la spada, con la fame, con la peste e con le fiere della terra. »
Tenendo conto delle categorie cromatiche, relative non alla simbologia, ma alla percezione istintiva dei colori, il bianco fa percepire la pienezza, la completezza delle emozioni, quindi la realizzazione del Bene; il nero è percepito come assenza, mancanza, sete di Giustizia e di equa distribuzione dei beni; il rosso è percepito come passione, rabbia, quindi anche cieca violenza della Guerra che rimanda al sangue versato, ma anche come passione per la vita che va oltre la distruzione.
Infine il verde è percepito con una idea di naturalità, freschezza, salute, quindi al bisogno di superare l'idea della morte fisica e del suo disfacimento con una speranza di benessere che va oltre il momento della fine.
Nessun commento:
Posta un commento