giovedì 26 dicembre 2019

[MEDITAZIONI ALFONSIANE] Della nascita di Gesù.

dalle “Meditazioni per l’ottava di Natale e per gli altri giorni sino all’Epifania” di Sant’Alfonso Maria de’ Liguori


La nascita di Gesù Cristo apportò un’allegrezza generale a tutto il mondo. Egli fu il Redentore desiderato per tanti anni e con tanti sospiri; che perciò fu chiamato il desiderato dalle genti e il desiderio dei colli eterni [1]. Eccolo è già venuto ed è nato in una piccola spelonca. Quel gran gaudio che l’angelo annunziò ai pastori, pensiamo che oggi l’annunzi anche a noi e ci dica: Ecce enim evangelizo vobis gaudium magnum quod erit omni populo: quia natus est vobis hodie Salvator (Luc. II, 10, 11) [2]. Quanta festa si fa in un regno quando nasce al re il suo infante primogenito! Ma maggior festa dobbiamo far noi vedendo nato il Figlio di Dio ch’è venuto dal cielo a visitarci, spinto dalle viscere della sua misericordia: Per viscera misericordiae Dei nostri, in quibus visitavit nos oriens ex alto [3]. Noi eravamo perduti, ed ecco quegli ch’è venuto a salvarci: Propter nostram salutem descendit de caelis [4]. Ecco il pastore ch’è venuto a salvare le sue pecorelle dalla morte, con dar esso la vita per loro amore: Ego sum pastor bonus: bonus pastor animam suam dat pro ovibus suis (Io. X, 11) [5]. Ecco l’agnello di Dio ch’è venuto a sacrificarsi per ottenere a noi la divina grazia e per rendersi nostro liberatore, nostra vita, nostra luce e anche nostro cibo nel SS. Sacramento. Dice S. Agostino che Gesù Cristo, nascendo, per questo ancora voll’essere posto nella mangiatoia dove trovano il pascolo gli animali, per darci ad intendere ch’egli si è fatt’uomo anche per rendersi cibo nostro: In praesepio, ubi pastus est animalium, sua collocari membra permittit, in aeternam refectionem vescendum a mortalibus suum corpus ostendit. (Tract. XXV, in Io.) [6]. Egli di più ogni giorno nasce nel Sacramento per mezzo dei sacerdoti e della consacrazione: l’altare è il presepio ed ivi noi andiamo a cibarci delle sue carni. Taluno desidererebbe di aver il santo Bambino nelle braccia, come l’ebbe il santo vecchio Simeone; ma quando ci comunichiamo, c’insegna la fede che non solamente nelle braccia, ma dentro il nostro petto sta quell’istesso Gesù che stette nel presepio di Betlemme. Egli per questo è nato, per darsi tutto a noi: Parvulus … natus est nobis, et Filius datus est nobis (Is. IX, 6) [7].

Affetti e preghiere
Erravi sicut ovis quae periit: quaere servum tuum [8]. Signore, io sono la pecorella che per andare appresso a’ miei piaceri e capricci miseramente mi son perduta; ma voi, o pastore insieme ed agnello divino, siete quello che siete venuto dal cielo a salvarmi, con sacrificarvi qual vittima sulla croce in soddisfazione de’ miei peccati. Ecce agnus Dei, ecce qui tollit peccatum. Se dunque io voglio emendarmi, di che debbo temere? perché non debbo tutto confidar in voi, mio Salvatore, che siete nato a posta per salvarmi? Ecce Deus Salvator meus, fiducialiter agam et non timebo [9]. Qual segno maggiore potevate darmi di misericordia, o mio dolce Redentore, per darmi confidenza, che darmi voi stesso? Caro mio Bambino, quanto mi spiace di avervi offeso. Io vi ho fatto piangere nella stalla di Betlemme. Ma se voi siete venuto a cercarmi, io mi butto a’ piedi vostri, e benché vi veda afflitto ed avvilito in questa mangiatoia, steso su la paglia, io vi riconosco per mio sommo re e sovrano. Sento già che questi vostri dolci vagiti m’invitano ad amarvi e mi domandano il cuore. Eccolo, Gesù mio, a’ piedi vostri oggi lo presento; mutatelo ed infiammatelo voi che siete a questo fine venuto al mondo per infiammare i cuori del vostro santo amore. Sento già che da questa mangiatoia voi mi dite: Diliges Dominum Deum tuum ex toto corde tuo [10]. Ed io rispondo: Ah Gesù mio, e se non amo voi che siete il mio Signore e Dio, chi voglio amare? Voi vi chiamate mio, perché siete nato per darvi tutto a me; ed io ricuserò d’esser vostro? No, amato mio Signore, io tutto a voi mi dono e v’amo con tutto il cuore. Io v’amo, io v’amo, io v’amo, o sommo bene, o unico amore dell’anima mia. Deh accettatemi in questo giorno, e non permettete ch’io abbia mai più a lasciare d’amarvi.
Regina mia Maria, vi prego per quella consolazione che aveste la prima volta che miraste nato il vostro Figlio e gli deste i primi abbracci, pregatelo che mi accetti per suo e m’incateni per sempre col dono del suo santo amore.


[1] “Et veniet desideratus cunctis gentibus” [Verrà il desiderato da tutte le genti] Agg. II, 8. – “Non auferetur sceptrum de Iuda, et dux de femore eius, donec veniat qui mittendus est, et ipse erit expectatio gentium” [Lo scettro non sarà tolto da Giuda, e il condottiero della stirpe di lui, fino a tanto che venga colui, che deve esser mandato, ed egli sarà l’aspettazione delle nazioni] Gen. XLIX, 10. – “Benedictiones patris tui confortatae sunt benedictionibus patrum eius, donec veniret desiderium collium aeternorum; fiant in capite Ioseph, et in vertice Nazaraei inter fratres suos” [Le benedizioni del padre tuo sorpassano quelle dei padri di lui; fino al venire di lui, che è il desiderio dei colli eterni: posino esse sul capo di Giuseppe, sul capo di lui Nazareno tra i suoi fratelli] Gen. XLIX, 26.
[2] “Eccomi a recare a voi la nuova di una grande allegrezza, che avrà tutto il popolo: è nato oggi per voi un Salvatore”
[3] “Mediante le viscere della misericordia del nostro Dio: per le quali ci ha visitato il Sol nascente dall’alto” (Luc. I, 78)
[4] “Per la nostra salvezza discese dal cielo” (Simbolo niceo-costantinopolitano)
[5] “Io sono il buon Pastore. Il buon pastore dà la vita per le sue pecorelle”
[6] “Quod vero in praesepi, ubi pastus est animalium, sua collocari membra permittit, in aeternam refectionem vescendum a mortalibus suum corpus ostendit” (Non già S. Agostino, ma S. MAXIMUS TAURINENSIS, Homilia 14, de Nativitate Domini hom. 9. ML 57-252. – S. AUGUSTINUS, Sermo 190, in Natali Domini septimus, cap. 3, n. 3, ML 38-1008: “Nuntiatur pastoribus princeps pastorque pastorum: et in praesepi iacet fidelium cibaria iumentorum” [Viene annunziato ai pastori colui che è principe e pastore dei pastori e giace in una mangiatoia come foraggio per i giumenti fedeli] – IDEM, Sermo 194, in Natali Domini undecimus, cap. 2, n. 2, ML 38-1016: “Sunt illi (angeli) nuntii eius, sumus et nos pecora eius. Plenitudo enim mensae ipsorum est, quia in principio erat Verbum, et Verbum erat apud Deum, et Deus erat Verbum. Plenitudo praesepii nostri est, quia Verbum caro factum est, et habitavit in nobis. Ut enim panem Angelorum manducaret homo, creator Angelorum factus est homo” [Essi sono i suoi messaggeri, noi siamo i suoi giumenti. In cielo egli sazia la loro mensa, in terra ha riempito la nostra mangiatoia. È la pienezza della loro mensa perché in principio era il Verbo e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio. È la pienezza della nostra mangiatoia perché il Verbo si è fatto carne ed abitò in mezzo a noi. Affinché l’uomo potesse mangiare il pane degli angeli, il creatore degli angeli si è fatto uomo].
[7] “Ci è nato un pargolo, ci è dato un figlio”.
[8] “Andai errando qual pecora traviata: cerca il tuo servo” (Ps. CXVIII, 176).
[9] ” Ecco Dio mio Salvatore, agirò con fidanza, e non temerò” (Is. XII, 2).
[10] ” Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuor tuo” (Deut. VI, 5; Matth. XXII, 37).

martedì 24 dicembre 2019

LITURGIA DI NATALE DI NOSTRO SIGNORE GESU' CRISTO 25 DICEMBRE

Grado della Celebrazione: SOLENNITA'

Colore liturgico: Bianco
N1225A;

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NOTA: Le liturgie della Messa dell'Aurora e della Messa del Giorno sono in questa pagina, sotto la Messa della Notte.
“Non temete, ecco vi annunzio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi vi è nato nella città di Davide un salvatore, che è il Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, che giace in una mangiatoia”.
Soltanto la contemplazione può semplificare la nostra preghiera per arrivare a constatare la profondità della scena e del segno che ci è dato.
Una mangiatoia, un bambino, Maria in contemplazione, Giuseppe meditabondo: “Veramente tu sei un Dio misterioso!”. Il Padre, il solo che conosce il Figlio, ci conceda di riconoscerlo affinché l’amiamo e lo imitiamo.
Nessun apparato esteriore, nessuna considerazione, nel villaggio tutto è indifferente. Solo alcuni pastori, degli emarginati dalla società...
E tutto questo è voluto: “Egli ha scelto la povertà, la nudità.
Ha disprezzato la considerazione degli uomini, quella che proviene dalla ricchezza, dallo splendore, dalla condizione sociale”. Nessun apparato, nessuno splendore esteriore.
Eppure egli è il Verbo che si è fatto carne, la luce rivestita di un corpo. Egli si trova nel mondo che egli stesso continuamente crea, ma vi è nascosto. Perché vuole apparirci solo di nascosto?
Egli fino ad allora era, secondo l’espressione di Nicolas Cabasilas, un re in esilio, uno straniero senza città, ed eccolo che fa ritorno alla sua dimora. Perché la terra, prima di essere la terra degli uomini, è la terra di Dio. E, ritornando, ritrova questa terra creata da lui e per lui.
“Dio si è fatto portatore di carne perché l’uomo possa divenire portatore di Spirito”,
dice Atanasio di Alessandria.
“Il suo amore per me ha umiliato la sua grandezza.
Si è fatto simile a me perché io lo accolga.
Si è fatto simile a me perché io lo rivesta”
(Cantico di Salomone).
Per capire, io devo ascoltare lui che mi dice:
“Per toccarmi, lasciate i vostri bisturi...
Per vedermi, lasciate i vostri sistemi di televisione...
Per sentire le pulsazioni del divino nel mondo, non
prendete strumenti di precisione...
Per leggere le Scritture, lasciate la critica...
Per gustarmi, lasciate la vostra sensibilità...”
(Pierre Mounier).
Ma credete e adorate.


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Antifona d'ingresso
Il Signore mi ha detto:
“Tu sei mio Figlio, io oggi ti ho generato”. (Sal 2,7)

Oppure:
Rallegriamoci tutti nel Signore
perché è nato nel mondo il Salvatore.
Oggi la vera pace è scesa a noi dal cielo.

Colletta
O Dio, che hai illuminato questa santissima notte
con lo splendore di Cristo, vera luce del mondo,
concedi a noi, che sulla terra lo contempliamo
nei suoi misteri,
di partecipare alla sua gloria nel cielo.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...


Prima lettura

Ci è stato dato un figlio.

Dal libro del profeta Isaìa

Il popolo che camminava nelle tenebre
ha visto una grande luce;
su coloro che abitavano in terra tenebrosa
una luce rifulse.
Hai moltiplicato la gioia,
hai aumentato la letizia.
Gioiscono davanti a te
come si gioisce quando si miete
e come si esulta quando si divide la preda.
Perché tu hai spezzato il giogo che l’opprimeva,
la sbarra sulle sue spalle,
e il bastone del suo aguzzino,
come nel giorno di Màdian.
Perché ogni calzatura di soldato che marciava rimbombando
e ogni mantello intriso di sangue
saranno bruciati, dati in pasto al fuoco.
Perché un bambino è nato per noi,
ci è stato dato un figlio.
Sulle sue spalle è il potere
e il suo nome sarà:
Consigliere mirabile, Dio potente,
Padre per sempre, Principe della pace.
Grande sarà il suo potere
e la pace non avrà fine
sul trono di Davide e sul suo regno,
che egli viene a consolidare e rafforzare
con il diritto e la giustizia, ora e per sempre.
Questo farà lo zelo del Signore degli eserciti.

Parola di Dio


Salmo responsoriale


Oggi è nato per noi il Salvatore.

Cantate al Signore un canto nuovo,
cantate al Signore, uomini di tutta la terra.
Cantate al Signore, benedite il suo nome.

Annunciate di giorno in giorno la sua salvezza.
In mezzo alle genti narrate la sua gloria,
a tutti i popoli dite le sue meraviglie.

Gioiscano i cieli, esulti la terra,
risuoni il mare e quanto racchiude;
sia in festa la campagna e quanto contiene,
acclamino tutti gli alberi della foresta.

Davanti al Signore che viene:
sì, egli viene a giudicare la terra;
giudicherà il mondo con giustizia
e nella sua fedeltà i popoli.

Seconda lettura

È apparsa la grazia di Dio per tutti gli uomini.

Dalla lettera di san Paolo Apostolo a Tito

Figlio mio, è apparsa la grazia di Dio, che porta salvezza a tutti gli uomini e ci insegna a rinnegare l’empietà e i desideri mondani e a vivere in questo mondo con sobrietà, con giustizia e con pietà, nell’attesa della beata speranza e della manifestazione della gloria del nostro grande Dio e salvatore Gesù Cristo.
Egli ha dato se stesso per noi, per riscattarci da ogni iniquità e formare per sé un popolo puro che gli appartenga, pieno di zelo per le opere buone.

Parola di Dio


Canto al Vangelo (Lc 2,10-11)
Alleluia, alleluia.
Vi annuncio una grande gioia:
oggi è nato per voi un Salvatore, Cristo Signore.
Alleluia.

Vangelo 

Oggi è nato per voi il Salvatore.


+ Dal Vangelo secondo Luca

In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto quando Quirinio era governatore della Siria. Tutti andavano a farsi censire, ciascuno nella propria città.
Anche Giuseppe, dalla Galilea, dalla città di Nàzaret, salì in Giudea alla città di Davide chiamata Betlemme: egli apparteneva infatti alla casa e alla famiglia di Davide. Doveva farsi censire insieme a Maria, sua sposa, che era incinta.
Mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c’era posto nell’alloggio.
C’erano in quella regione alcuni pastori che, pernottando all’aperto, vegliavano tutta la notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentò a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande timore, ma l’angelo disse loro: «Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia».
E subito apparve con l’angelo una moltitudine dell’esercito celeste, che lodava Dio e diceva:
«Gloria a Dio nel più alto dei cieli
e sulla terra pace agli uomini, che egli ama».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
In questa notte oscura, squarciata dalla luce di Cristo che nasce nei nostri cuori, rivolgiamoci al Signore del mondo e della vita, per ringraziarlo del dono del suo Figlio e per affidargli, ancora una volta, le nostre attese, le nostre speranze.
Preghiamo insieme e diciamo: Ascoltaci Signore.

1. Perché i cristiani sappiano annunciare al mondo Gesù Cristo nel segno della tenerezza, dell’amicizia, dell’umiltà. Preghiamo.
2. Rischiara, o Signore, le tenebre del mondo, che si chiamano anche violenza, ingiustizia, egoismo, con la luce del tuo figlio Gesù che questa notte nasce in mezzo a noi. Preghiamo.
3. Fa’, o Signore, che questo tempo di grazia non sia inquinato dal consumismo, dalla superficialità, ma sia occasione per un vero incontro con Gesù. Preghiamo.
4. Signore, fa’ che l’Incarnazione di Cristo, vita nuova per il mondo, sia sollievo per tutti coloro che soffrono nel corpo e nello spirito. Preghiamo.
5. Fa, o Signore, che anche noi possiamo compiere opere buone e scrivere così un pezzetto di quella storia che realizzerà il tuo regno d’amore. Preghiamo.

Ascolta le nostre preghiere, o Padre, anche se siamo piccoli, infedeli, incapaci di corrispondere alla tua bontà. Tu che hai voluto che tuo figlio nascesse in una povera capanna, accogli anche la nostra povertà e riempila con il tuo amore. Per Cristo nostro Signore.

Preghiera sulle offerte
Accetta, o Padre, la nostra offerta
in questa notte di luce,
e per questo misterioso scambio di doni
trasformaci nel Cristo tuo Figlio,
che ha innalzato l’uomo accanto a te nella gloria.
Per Cristo nostro Signore.

PREFAZIO DI NATALE I
Cristo luce

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno.
Nel mistero del Verbo incarnato
è apparsa agli occhi della nostra mente
la luce nuova del tuo fulgore,
perché conoscendo Dio visibilmente,
per mezzo suo siamo rapiti all’amore delle realtà invisibili.
E noi, uniti agli Angeli e agli Arcangeli,
ai Troni e alle Dominazioni
e alla moltitudine dei Cori celesti,
cantiamo con voce incessante
l’inno della tua gloria: Santo...

Oppure:

PREFAZIO DI NATALE II
Nell’incarnazione Cristo reintegra l’universo

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
lodarti e ringraziarti sempre per i tuoi benefici,
Dio onnipotente ed eterno, per Cristo nostro Signore.
Nel mistero adorabile del Natale,
egli, Verbo invisibile,
apparve visibilmente nella nostra carne,
per assumere in sé tutto il creato
e sollevarlo dalla sua caduta.
Generato prima dei secoli,
cominciò ad esistere nel tempo,
per reintegrare l’universo nel tuo disegno, o Padre,
e ricondurre a te l’umanità dispersa.
Per questo dono della tua benevolenza,
uniti a tutti gli angeli,
cantiamo esultanti la tua lode: Santo...

Oppure:

PREFAZIO DI NATALE III
Il misterioso scambio che ci ha redenti

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno,
per Cristo nostro Signore.
In lui oggi risplende in piena luce
il misterioso scambio che ci ha redenti:
la nostra debolezza è assunta dal Verbo,
l’uomo mortale è innalzato a dignità perenne
e noi, uniti a te in comunione mirabile,
condividiamo la tua vita immortale.
Per questo mistero di salvezza, uniti a tutti gli angeli,
proclamiamo esultanti la tua lode: Santo...

Nel Canone Romano, si dice il Communicantes proprio.
Nelle Preghiere eucaristiche II e III si fa il ricordo proprio.

Antifona di comunione
Il Verbo si è fatto carne e noi
abbiamo visto la sua gloria. (Gv 1,14)

Oppure:
Oggi è nato nella città di Davide un salvatore,
che è il Cristo Signore. (Lc 2,11)

Preghiera dopo la comunione
O Dio, che ci hai convocato a celebrare nella gioia
la nascita del Redentore,
fa’ che testimoniamo nella vita l’annunzio della salvezza,
per giungere alla gloria del cielo.
Per Cristo nostro Signore.


LITURGIA DELLA VIGILIA DI NATALE DI NOSTRO SIGNORE GESU' CRISTO

La Liturgia di Martedi 24 Dicembre 2019:
- Feria propria del 24 Dicembre
- NATALE DEL SIGNORE - MESSA DELLA VIGILIA

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Feria propria del 24 Dicembre

Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Viola

Antifona d'ingresso
Ecco è giunta la pienezza dei tempi:
Dio ha mandato il suo Figlio nel mondo. (cf. Gal 4,4)

Colletta
Affrettati, non tardare, Signore Gesù:
la tua venuta dia conforto e speranza
a coloro che confidano nel tuo amore misericordioso.
Tu sei Dio, e vivi e regni con Dio Padre...

PRIMA LETTURA (2Sam 7,1-5.8-12.14.16)
Il regno di Davide durerà in eterno.

Dal secondo libro di Samuèle

Il re Davide, quando si fu stabilito nella sua casa, e il Signore gli ebbe dato riposo da tutti i suoi nemici all’intorno, disse al profeta Natan: «Vedi, io abito in una casa di cedro, mentre l’arca di Dio sta sotto i teli di una tenda». Natan rispose al re: «Va’, fa’ quanto hai in cuor tuo, perché il Signore è con te».
Ma quella stessa notte fu rivolta a Natan questa parola del Signore: «Va’, e di’ al mio servo Davide: “Così dice il Signore: Forse tu mi costruirai una casa, perché io vi abiti? Io ti ho preso dal pascolo, mentre seguivi il gregge, perché tu fossi capo del mio popolo Israele. Sono stato con te dovunque sei andato, ho distrutto tutti i tuoi nemici davanti a te e renderò il tuo nome grande come quello dei grandi che sono sulla terra. Fisserò un luogo per Israele, mio popolo, e ve lo pianterò perché vi abiti e non tremi più e i malfattori non lo opprimano come in passato e come dal giorno in cui avevo stabilito dei giudici sul mio popolo Israele. Ti darò riposo da tutti i tuoi nemici. Il Signore ti annuncia che farà a te una casa.
Quando i tuoi giorni saranno compiuti e tu dormirai con i tuoi padri, io susciterò un tuo discendente dopo di te, uscito dalle tue viscere, e renderò stabile il suo regno. Io sarò per lui padre ed egli sarà per me figlio.
La tua casa e il tuo regno saranno saldi per sempre davanti a te, il tuo trono sarà reso stabile per sempre”».

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 88)
Rit: Canterò per sempre l’amore del Signore.

Canterò in eterno l’amore del Signore,
di generazione in generazione
farò conoscere con la mia bocca la tua fedeltà,
perché ho detto: «È un amore edificato per sempre;
nel cielo rendi stabile la tua fedeltà».

«Ho stretto un’alleanza con il mio eletto,
ho giurato a Davide, mio servo.
Stabilirò per sempre la tua discendenza,
di generazione in generazione edificherò il tuo trono».

«Egli mi invocherà: “Tu sei mio padre,
mio Dio e roccia della mia salvezza”.
Gli conserverò sempre il mio amore,
la mia alleanza gli sarà fedele».

Canto al Vangelo ()
Alleluia, alleluia.
O Astro che sorgi,
splendore della luce eterna, sole di giustizia:
vieni, illumina chi giace nelle tenebre
e nell’ombra di morte.
Alleluia.

VANGELO (Lc 1,67-79)
Ci visiterà un sole che sorge dall’alto.

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Zaccarìa, padre di Giovanni, fu colmato di Spirito Santo e profetò dicendo:
«Benedetto il Signore, Dio d’Israele,
perché ha visitato e redento il suo popolo,
e ha suscitato per noi un Salvatore potente
nella casa di Davide, suo servo,
come aveva detto
per bocca dei suoi santi profeti d’un tempo:
salvezza dai nostri nemici,
e dalle mani di quanti ci odiano.
Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri
e si è ricordato della sua santa alleanza,
del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre,
di concederci, liberati dalle mani dei nemici,
di servirlo senza timore, in santità e giustizia
al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.
E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell’Altissimo
perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade,
per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza
nella remissione dei suoi peccati.
Grazie alla tenerezza e misericordia del nostro Dio,
ci visiterà un sole che sorge dall’alto,
per risplendere su quelli che stanno nelle tenebre
e nell’ombra di morte,
e dirigere i nostri passi
sulla via della pace».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Giunti al termine del periodo di avvento, mentre già pregustiamo la gioia della sua nascita, invochiamo Gesù nostro Salvatore, e diciamo:
O Emmanuele, vieni a salvarci!

Verbo eterno, il tuo popolo ti ha atteso per lunghi secoli, ma alla tua venuta molti non ti hanno riconosciuto: concedi alla Chiesa, tuo nuovo popolo, di riconoscerti nell'umiltà delle tue manifestazioni quotidiane. Preghiamo:
Sole di giustizia, tu vieni a rischiarare quelli che stanno nelle tenebre; concedi luce a chi cerca la verità, e ravvedimento a chi ostinatamente la rifiuta. Preghiamo:
Principe della pace, tu porti l'amore nei cuori bruciati dall'odio: soccorri questa nostra umanità oppressa dalla violenza, dall'ingiustizia e dalla guerra. Preghiamo:
Medico buono, tu vieni a farti carico di tutta la sofferenza umana: dona forza e pazienza a quanti chiami, attraverso la malattia e il dolore, a collaborare alla tua opera di redenzione. Preghiamo:
Figlio di Maria, hai scelto, per nascere, il grembo di una madre: aiuta le donne incinte a non tradire la vita che è iniziata in loro. Preghiamo:
Per l'infanzia abbandonata e sfruttata.
Per chi ha sete di contemplazione e di silenzio.

Accogli, Signore Gesù, le preghiere del tuo popolo che attende con gioia il mistero della tua nascita, e per la partecipazione a questa eucaristia rendilo capace di testimoniare la tua presenza di Salvatore. Tu sei Dio e vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.

Preghiera sulle offerte
Accetta, o Dio, i doni per il sacrificio
e trasformali nel corpo e sangue del tuo Figlio,
perché noi tuoi fedeli, liberi da ogni colpa,
possiamo accogliere con cuore puro
la gloria del Cristo che viene.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

PREFAZIO DELL’AVVENTO II
L’attesa gioiosa del Cristo

È veramente cosa buona e giusta renderti grazie
e innalzare a te l’inno di benedizione e di lode,
Dio onnipotente ed eterno,
per Cristo nostro Signore.
Egli fu annunziato da tutti i profeti,
la Vergine Madre l’attese e lo portò in grembo
con ineffabile amore,
Giovanni proclamò la sua venuta
e lo indicò presente nel mondo.
Lo stesso Signore,
che ci invita a preparare il suo Natale
ci trovi vigilanti nella preghiera, esultanti nella lode.
Per questo dono della tua benevolenza,
uniti agli angeli e ai santi,
con voce unanime
cantiamo l’inno della tua gloria: Santo...

Oppure:

PREFAZIO DELL’AVVENTO II/A
Maria nuova Eva

È veramente giusto rendere grazie a te,
Padre santo, Dio onnipotente ed eterno.
Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti glorifichiamo,
per il mistero della Vergine Madre.
Dall’antico avversario venne la rovina,
dal grembo verginale della figlia di Sion
è germinato colui che ci nutre con il pane degli angeli
ed è scaturita per tutto il genere umano
la salvezza e la pace.
La grazia che Eva ci tolse ci è ridonata in Maria.
In lei, madre di tutti gli uomini,
la maternità, redenta dal peccato e dalla morte,
si apre al dono della vita nuova.
Dove abbondò la colpa, sovrabbonda la tua misericordia
in Cristo nostro salvatore.
E noi, nell’attesa della sua venuta,
uniti agli angeli e ai santi,
cantiamo l’inno della tua lode: Santo...

Antifona di comunione
Benedetto il Signore, Dio di Israele,
perché ha visitato e redento il suo popolo. (Lc 1,68)

Preghiera dopo la comunione
Rinnovati dal tuo sacramento, o Padre,
anticipiamo nella fede l’adorabile natività del tuo Figlio:
ci riempia di gioia il mistero della sua venuta
e ci renda partecipi della vita immortale.
Per Cristo nostro Signore.



Commento
Questa sera, questa notte, una folla di uomini e di donne festeggeranno il Natale, senza pensare alla parola di Zaccaria: “Benedetto il Signore Dio d’Israele, perché ha visitato e redento il suo popolo ”.
E noi? Siamo consapevoli della nostra condizione di peccatori e, quindi, del nostro bisogno di un redentore?
Il canto di benedizione di Zaccaria traccia il programma della Nuova Alleanza: celebrare il nostro culto davanti a Dio, poter adorare, poter avvicinarsi a Dio, offrirsi a lui completamente, camminare sulla via della pace e della luce.
In questa vigilia della Natività del Messia nostro Salvatore nell’umiltà e nella povertà, sappiamo essere umili di cuore e poveri, così da saperlo riconoscere e accogliere nel nostro cuore.
Una stella è giunta a noi: sapremo essere ospiti degni di accoglierla, come essa ci accoglie?

lunedì 23 dicembre 2019

LITURGIA DEL GIORNO

La Liturgia di Lunedi 23 Dicembre 2019
Feria propria del 23 Dicembre

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Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Viola 

Antifona d'ingresso
Nascerà per noi un bambino, 
sarà chiamato Dio potente, 
e saranno in lui benedette 
tutte le nazioni del mondo. (cf. Is 9,6; Sal 72,17) 

Colletta
Dio onnipotente ed eterno, 
è ormai davanti a noi il Natale del tuo Figlio: 
ci soccorra nella nostra indegnità 
il Verbo che si è fatto uomo nel seno della Vergine Maria 
e si è degnato di abitare fra noi. 
Egli è Dio, e vive e regna con te... 

PRIMA LETTURA (Ml 3,1-4.23-24)
Prima del giorno del Signore manderò il profeta Elìa.

Dal libro del profeta Malachìa

Così dice il Signore: 
«Ecco, io manderò un mio messaggero a preparare la via davanti a me e subito entrerà nel suo tempio il Signore che voi cercate; e l’angelo dell’alleanza, che voi sospirate, eccolo venire, dice il Signore degli eserciti. 
Chi sopporterà il giorno della sua venuta? Chi resisterà al suo apparire? Egli è come il fuoco del fonditore e come la lisciva dei lavandai. Siederà per fondere e purificare l’argento; purificherà i figli di Levi, li affinerà come oro e argento, perché possano offrire al Signore un’offerta secondo giustizia. Allora l’offerta di Giuda e di Gerusalemme sarà gradita al Signore come nei giorni antichi, come negli anni lontani.
Ecco, io invierò il profeta Elìa prima che giunga 
il giorno grande e terribile del Signore:
egli convertirà il cuore dei padri verso i figli
e il cuore dei figli verso i padri,
perché io, venendo,
non colpisca
la terra con lo sterminio».

Parola di Dio 

SALMO RESPONSORIALE (Sal 24)
Rit: Leviamo il capo: è vicina la nostra salvezza. 

Fammi conoscere, Signore, le tue vie,
insegnami i tuoi sentieri.
Guidami nella tua fedeltà e istruiscimi,
perché sei tu il Dio della mia salvezza.

Buono e retto è il Signore,
indica ai peccatori la via giusta;
guida i poveri secondo giustizia,
insegna ai poveri la sua via.

Tutti i sentieri del Signore sono amore e fedeltà
per chi custodisce la sua alleanza e i suoi precetti.
Il Signore si confida con chi lo teme:
gli fa conoscere la sua alleanza. 

Canto al Vangelo () 
Alleluia, alleluia.
O Emmanuele, Dio con noi,
attesa dei popoli e loro liberatore:
vieni a salvarci con la tua presenza.
Alleluia. 

VANGELO (Lc 1,57-66
Nascita di Giovanni Battista. 

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quei giorni, per Elisabetta si compì il tempo del parto e diede alla luce un figlio. I vicini e i parenti udirono che il Signore aveva manifestato in lei la sua grande misericordia, e si rallegravano con lei.
Otto giorni dopo vennero per circoncidere il bambino e volevano chiamarlo con il nome di suo padre, Zaccarìa. Ma sua madre intervenne: «No, si chiamerà Giovanni». Le dissero: «Non c’è nessuno della tua parentela che si chiami con questo nome». 
Allora domandavano con cenni a suo padre come voleva che si chiamasse. Egli chiese una tavoletta e scrisse: «Giovanni è il suo nome». Tutti furono meravigliati. All’istante gli si aprì la bocca e gli si sciolse la lingua, e parlava benedicendo Dio. 
Tutti i loro vicini furono presi da timore, e per tutta la regione montuosa della Giudea si discorreva di tutte queste cose. Tutti coloro che le udivano, le custodivano in cuor loro, dicendo: «Che sarà mai questo bambino?». E davvero la mano del Signore era con lui.

Parola del Signore 

Preghiera dei fedeli
Nell'imminenza delle celebrazioni natalizie intensifichiamo la nostra supplica verso il Salvatore, e in nome di tutti gli uomini, imploriamo: 
Vieni, Signore Gesù! 

Signore, non sei venuto con il fuoco e la potenza, ma nell'umiltà e nella povertà: concedi alla tua Chiesa di seguirti nella scelta di mezzi poveri e semplici. Preghiamo: 
Signore, la tua venuta realizza le promesse dei profeti: fa' che i cristiani riconoscano che questo è l'oggi della salvezza e non si lascino distrarre da desideri mondani. Preghiamo: 
Signore, hai dato a Giovanni il compito di prepararti la strada: dona ai missionari forza e speranza di fronte alle difficoltà che incontrano nel preparare i cuori all'incontro con te. Preghiamo: 
Signore, la nascita e la crescita di Giovanni lasciarono molti nello sconcerto: fa’ che i genitori accolgano con fiducia e docilità il tuo progetto per la vita dei loro figli. Preghiamo: 
Signore, ci hai riuniti attorno alla tua mensa: aiutaci in questi giorni a spendere i soldi con semplicità, liberi da ogni conformismo, per poter soccorrerti nei poveri che incontriamo. Preghiamo: 
Per quanti in questi giorni si accostano al sacramento della penitenza. 
Per i gruppi cristiani presenti in parrocchia. 

Signore Gesù, che vieni a sanare i nostri cuori con la misericordia del Padre, ascolta la preghiera di coloro che hai voluto fratelli e, per la forza del tuo sacramento, concedi loro di essere creature nuove. Tu vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen. 

Preghiera sulle offerte
O Signore, questo sacrificio, 
espressione perfetta della fede, 
operi la nostra riconciliazione con te, 
perché rinnovati nello spirito 
possiamo celebrare l’inizio della redenzione. 
Per Cristo nostro Signore. 

PREFAZIO DELL’AVVENTO II 
L’attesa gioiosa del Cristo 

È veramente cosa buona e giusta renderti grazie 
e innalzare a te l’inno di benedizione e di lode, 
Dio onnipotente ed eterno, 
per Cristo nostro Signore. 
Egli fu annunziato da tutti i profeti, 
la Vergine Madre l’attese e lo portò in grembo 
con ineffabile amore, 
Giovanni proclamò la sua venuta 
e lo indicò presente nel mondo. 
Lo stesso Signore, 
che ci invita a preparare il suo Natale 
ci trovi vigilanti nella preghiera, esultanti nella lode. 
Per questo dono della tua benevolenza, 
uniti agli angeli e ai santi, 
con voce unanime 
cantiamo l’inno della tua gloria: Santo... 

Oppure: 

PREFAZIO DELL’AVVENTO II/A 
Maria nuova Eva 

È veramente giusto rendere grazie a te, 
Padre santo, Dio onnipotente ed eterno. 
Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti glorifichiamo, 
per il mistero della Vergine Madre. 
Dall’antico avversario venne la rovina, 
dal grembo verginale della figlia di Sion 
è germinato colui che ci nutre con il pane degli angeli 
ed è scaturita per tutto il genere umano 
la salvezza e la pace. 
La grazia che Eva ci tolse ci è ridonata in Maria. 
In lei, madre di tutti gli uomini, 
la maternità, redenta dal peccato e dalla morte, 
si apre al dono della vita nuova. 
Dove abbondò la colpa, sovrabbonda la tua misericordia 
in Cristo nostro salvatore. 
E noi, nell’attesa della sua venuta, 
uniti agli angeli e ai santi, 
cantiamo l’inno della tua lode: Santo... 

Antifona di comunione
“Ecco, sto alla porta e busso”, dice il Signore 
“Se uno ascolta la mia voce e mi apre, 
io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me”. (Ap 3,20) 

Oppure: 
Si aprì la bocca di Zaccaria 
e parlava benedicendo Dio 
e tutto il popolo diceva: 
Veramente la mano del Signore è con lui. (Lc 1,64.66) 

Preghiera dopo la comunione
Da questo sacramento di vita eterna 
venga a noi il dono della tua pace, o Padre, 
perché siamo pronti a correre con le lampade accese 
incontro al tuo Figlio che viene. 
Egli vive e regna nei secoli dei secoli. 

Commento
Emmanuele, nostro re e legislatore, speranza e salvatore dei popoli, vieni a salvarci, Signore nostro Dio! 
In questi ultimi giorni che precedono la Natività, bisognerebbe farsi “ascolto”, tapparsi le orecchie per non essere contaminati dai preparativi pagani del Natale e ritagliarsi del tempo per rendersi disponibili alla Parola di Dio: prima di apparire, essa ci parla perché possiamo prepararci alla sua venuta. 
Colui che noi aspettiamo non è più un messaggero e nemmeno un precursore: sarà Dio stesso, il Dio dell’Alleanza. Egli sta per giungere e noi, allora, lo vedremo, lo toccheremo, lo ascolteremo e ce ne nutriremo. 
Bisogna accogliere il Messia come il dono dell’amore infinito di Dio. Il “Giorno del Signore”, annunciato da Malachia, è sempre grande e noi abbiamo bisogno di essere purificati. Giorno annunciato un tempo come da temere, deve essere invece desiderato, se noi sappiamo essere uomini e donne di desiderio.

AUGURI DI BUONE FESTE AI LETTORI E PICCOLO DONO

Ai lettori un piccolo dono natalizio dedicato a tutti, ma in particolare alle persone sole, agli ammalati, ai carcerati, ai sofferenti per vari motivi, agli sfiduciati, ai disoccupati, a chi sente difficile tirare avanti di questi tempi, a tutti quelli che vivono nel superfluo, al personale degli ospedali, delle forze dell'ordine e a tutti quelli che lavorano per noi anche in questo periodo: un augurio sincero di Buon Natale e Buon Anno Nuovo 2020. Gesù Cristo che nasce resti sempre nei nostri cuori e possa consolarvi attraverso il pensiero e la dedica di chi si ricorda di voi che pensavate di essere soli. Da parte nostra siamo sicuri che questi auguri giungeranno anche alle persone che sembrano più irraggiungibili e si sentono dimenticate. Natale è tempo di miracoli....
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NATALE IN MUSICA!!!

" Buon Natale A Tutto Il Mondo " - ( Domenico Modugno )




     

sabato 21 dicembre 2019

Gli scienziati russi registrano un forte aumento dell'attività solare


22.03.2019

L'attività del Sole è aumentata in modo significativo e continua a bruciare il "carburante" del ciclo precedente. Lo riferisce oggi il Laboratorio di Astronomia dell'Istituto di fisica dell'Accademia russa delle scienze.

"Un forte aumento dell'attività solare è stato osservato sui monitor spaziali nelle ultime 24 ore, che forniscono informazioni sul flusso di raggi X del Sole", afferma il rapporto.

Il 20 e il 21 marzo sono stati notati sul Sole tre lampi di classe C. Per la prima volta in diversi mesi, l'Indice dell'attività flare ha raggiunto il livello giallo con un valore di picco di 3,5 su una scala di 10 punti.

Oggi gli scienziati hanno registrato un altro lampo di classe C con un picco di 4,8.

Allo stesso tempo, gli esperti hanno notato che il venticinquesimo ciclo di attività solare di undici anni non è ancora iniziato. Secondo loro, il Sole continua a bruciare il "carburante" del ciclo precedente. I campi magnetici si formano sotto la superficie della stella e sono trasportati dai flussi di plasma verso l'esterno, insieme con l'energia in eccesso.


"È questa energia che viene espulsa sotto forma di lampi", spiegano gli scienziati. Queste stime dimostrano che l'aumento dell'attività solare nei prossimi 10 anni potrebbe far aumentare le temperature e accelerare i cambiamenti climatici. 


Il programma di Johnson e la futura "età dell'oro" britannica

Elezioni Regno Unito, il programma di Boris Johnson: "Brexit entro gennaio"

La ripresa dei lavori parlamentari a Westminster a una settimana dalle elezioni, si è aperta con il Queen’s Speech, la lettura da parte della regina Elisabetta II del programma legislativo del nuovo governo.


Nel suo discorso, la Regina ha annunciato che l’esecutivo intende «sfruttare al massimo le opportunità» aperte dalla Brexit. E il primo dei progetti presentati è proprio il Withdrawal agreement bill (Wab), il fascicolo attuativo relativo all’accordo raggiunto lo scorso ottobre dal premier, Boris Johnson, e i negoziatori Ue. Ma il punto più discusso del Wab, annunciato nei giorni scorsi dai Tories, è che il periodo di transizione conseguente alla Brexit non sarà protratto oltre la fine del 2020.

Una data di scadenza che, secondo molti a Bruxelles, non è sufficiente per raggiungere un accordo con l’Ue. Il periodo avrebbe inizio il prossimo 31 gennaio, nella data dell’uscita formale, promessa dal premier perché la Brexit sia «impacchettata per Natale» per i cittadini.

Ma il "radicale" programma legislativo nel corso del dibattito che ha fatto seguito al Queen’s Speech, mira oltre il 2020 e vorrebbe invece aprire "una nuova età aurea". I progetti includono riforme dei settori finanziari, agricoli, della pesca, oltre a un’espansione della spesa pubblica volta soprattutto a proteggere il Servizio sanitario nazionale e le forze dell’ordine. Nuovi fondi per sanità e forze dell'ordine, con 50 mila nuove infermiere e 20 mila nuovi agenti, insieme alla promessa di ridurre le tasse per le società, di introdurre un sistema a punti sul modello australiano per controllare l'immigrazione e di portare a conclusione la Brexit a gennaio. Questi i punti principali del manifesto elettorale dei Tory. L'inquilino di Downing Street ha assicurato che dopo la storica vittoria i Tory investiranno altri milioni di sterline ogni settimana in scienza, istruzione e infrastrutture, e ha posto l'obiettivo per zero emissioni nette di Co2 per il 2050. Tutti risultati che verranno raggiunti senza aumentare l'Iva o l'imposta sul reddito.

Diverse misure, poi, potrebbero causare controversie, soprattutto in materia di immigrazione, difesa per l’antiterrorismo, riforma delle istituzioni e riguardo un divieto imposto sull’organizzazione di campagne di boicottaggio senza previa autorizzazione del governo. Non c'è dubbio. Con Boris Johnson il Regno Unito sta veramente vivendo tempi straordinari.

Cinzia Palmacci

LITURGIA DEL GIORNO

La Liturgia di Sabato 21 Dicembre 2019

Feria propria del 21 Dicembre



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Grado della Celebrazione: Feria

Colore liturgico: Viola



Antifona d'ingresso

Ecco viene il Signore onnipotente:

sarà chiamato Emmanuele,
Dio con noi. (cf. Is 7,14; 8,10)

Colletta
Ascolta, o Padre, le preghiere del tuo popolo
in attesa del tuo Figlio
che viene nell’umiltà della condizione umana:
la nostra gioia si compia alla fine dei tempi
quando egli verrà nella gloria.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

PRIMA LETTURA (Cant 2,8-14)
Ecco, l’amato mio viene saltando per i monti.

Dal Cantico dei Cantici

Una voce! L’amato mio!
Eccolo, viene
saltando per i monti,
balzando per le colline.
L’amato mio somiglia a una gazzella
o ad un cerbiatto.
Eccolo, egli sta
dietro il nostro muro;
guarda dalla finestra,
spia dalle inferriate.
Ora l’amato mio prende a dirmi:
«Àlzati, amica mia,
mia bella, e vieni, presto!
Perché, ecco, l’inverno è passato,
è cessata la pioggia, se n’è andata;
i fiori sono apparsi nei campi,
il tempo del canto è tornato
e la voce della tortora ancora si fa sentire
nella nostra campagna.
Il fico sta maturando i primi frutti
e le viti in fiore spandono profumo.
Àlzati, amica mia,
mia bella, e vieni, presto!
O mia colomba,
che stai nelle fenditure della roccia,
nei nascondigli dei dirupi,
mostrami il tuo viso,
fammi sentire la tua voce,
perché la tua voce è soave,
il tuo viso è incantevole».

Parola di Dio
oppure:
Sof 3,14-17
Il Signore tuo Dio è in mezzo a te.

Dal libro del profeta Sofonìa

Rallégrati, figlia di Sion,
grida di gioia, Israele,
esulta e acclama con tutto il cuore,
figlia di Gerusalemme!
Il Signore ha revocato la tua condanna,
ha disperso il tuo nemico.
Re d’Israele è il Signore in mezzo a te,
tu non temerai più alcuna sventura.
In quel giorno si dirà a Gerusalemme:
«Non temere, Sion, non lasciarti cadere le braccia!
Il Signore, tuo Dio, in mezzo a te
è un salvatore potente.
Gioirà per te,
ti rinnoverà con il suo amore,
esulterà per te con grida di gioia».

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 32)
Rit: Esultate, o giusti, nel Signore; cantate a lui un canto nuovo.

Lodate il Signore con la cetra,
con l’arpa a dieci corde a lui cantate.
Cantate al Signore un canto nuovo,
con arte suonate la cetra e acclamate.

Il disegno del Signore sussiste per sempre,
i progetti del suo cuore per tutte le generazioni.
Beata la nazione che ha il Signore come Dio,
il popolo che egli ha scelto come sua eredità.

L’anima nostra attende il Signore:
egli è nostro aiuto e nostro scudo.
È in lui che gioisce il nostro cuore,
nel suo santo nome noi confidiamo.

Canto al Vangelo ()
Alleluia, alleluia.
O Emmanuele, nostro re e legislatore:
vieni a salvarci, Signore, nostro Dio.
Alleluia.

VANGELO (Lc 1,39-45)
A cosa devo che la madre del mio Signore venga a me?

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda.
Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo.
Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Il Signore viene per essere la luce che rischiara il cammino degli uomini. Dal buio delle nostre incertezze e dei nostri sbandamenti, lo invochiamo:
Vieni, luce del mondo.

Per la Chiesa santa, perchè quando si vede oppressa, incompresa, diffamata o rifiutata, in lei non venga meno la gioia. Preghiamo:
Per le madri in attesa di un figlio, perchè vivano il tempo della gravidanza in rendimento di grazie al Signore, consapevoli di essere collaboratrici nell'opera della creazione. Preghiamo:
Per noi, perchè reagiamo allo scetticismo circa la bontà e la possibilità di recupero dell'uomo e crediamo che, per il dono di Dio, ognuno può rinnovarsi e ricominciare. Preghiamo:
Per i cristiani delle nostre comunità, perchè trascorrano questi ultimi giorni di avvento nella preghiera e nel raccoglimento e non si lascino prendere dalla mentalità consumistica e borghese. Preghiamo:
Per noi qui raccolti attorno alla mensa eucaristica, perchè comunichiamo la gioia di avere incontrato e accolto il Signore con la stessa sollecitudine di Maria. Preghiamo:
Per quanti sentono la vita come un peso opprimente.
Per quanti si mettono in viaggio.

O Padre, che nella sollecitudine di Maria verso Elisabetta ci offri un esempio di attenzione premurosa verso i fratelli, in forza di questo pane eucaristico, donaci nuovo slancio interiore, per condividere con gli altri tutto ciò che siamo e abbiamo. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Preghiera sulle offerte
Accetta con bontà, Signore, le offerte della tua Chiesa;
tu che le hai poste nelle nostre mani,
con la tua potenza trasformale per noi
in sacramento di salvezza.
Per Cristo nostro Signore.

PREFAZIO DELL’AVVENTO II
L’attesa gioiosa del Cristo

È veramente cosa buona e giusta renderti grazie
e innalzare a te l’inno di benedizione e di lode,
Dio onnipotente ed eterno,
per Cristo nostro Signore.
Egli fu annunziato da tutti i profeti,
la Vergine Madre l’attese e lo portò in grembo
con ineffabile amore,
Giovanni proclamò la sua venuta
e lo indicò presente nel mondo.
Lo stesso Signore,
che ci invita a preparare il suo Natale
ci trovi vigilanti nella preghiera, esultanti nella lode.
Per questo dono della tua benevolenza,
uniti agli angeli e ai santi,
con voce unanime
cantiamo l’inno della tua gloria: Santo...

Oppure:

PREFAZIO DELL’AVVENTO II/A
Maria nuova Eva

È veramente giusto rendere grazie a te,
Padre santo, Dio onnipotente ed eterno.
Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti glorifichiamo,
per il mistero della Vergine Madre.
Dall’antico avversario venne la rovina,
dal grembo verginale della figlia di Sion
è germinato colui che ci nutre con il pane degli angeli
ed è scaturita per tutto il genere umano
la salvezza e la pace.
La grazia che Eva ci tolse ci è ridonata in Maria.
In lei, madre di tutti gli uomini,
la maternità, redenta dal peccato e dalla morte,
si apre al dono della vita nuova.
Dove abbondò la colpa, sovrabbonda la tua misericordia
in Cristo nostro salvatore.
E noi, nell’attesa della sua venuta,
uniti agli angeli e ai santi,
cantiamo l’inno della tua lode: Santo...

Antifona di comunione
Beata sei tu, Vergine Maria,
perché hai creduto
al compimento delle parole del Signore. (cf. Lc 1,45)

Preghiera dopo la comunione
Per la comunione a questo sacramento
proteggi sempre il tuo popolo, Signore,
perché, nella piena obbedienza a te nostro Padre,
raggiunga la salvezza dell’anima e del corpo.
Per Cristo nostro Signore.

Commento
O sole che sorgi, splendore della gloria divina, sole di giustizia, vieni ed illuminaci!
“Una voce! Il mio diletto! Eccolo, viene saltando per i monti, balzando per le colline ” (Ct 2,8).
Fra qualche giorno arriverà. Saprò riconoscerlo e accoglierlo? Sacre parole del Cantico dei cantici, che ci sono date perché possiamo farle nostre.
Dal momento in cui Maria ha dato alla luce il Bambino, la donna-umanità, la Chiesa, veglia e prepara la venuta del Messia.
Non serve a nulla celebrare una volta all’anno la natività del Salvatore se egli non nasce ogni giorno nel nostro cuore. Concedici, Signore, un cuore così grande da contenere la tua venuta.


QUI: https://www.insiemeaisacerdoti.it/dona

venerdì 20 dicembre 2019

Furia iconoclasta e amnesie dell'ex sinistra

A un certo punto, a oltre metà dell'intervista e una volta esaurito il tema del referendum costituzionale, il direttore di Repubblica passa alla crisi dell'Europa e il presidente emerito gli risponde esprimendo «forte preoccupazione ma senza cedere alla tentazione di toni catastrofici» parlando quindi di Brexit, populismi, euroscetticismi vari. Allora Calabresi gli chiede, ovviamente, "cosa si dovrebbe fare?" e a quel punto Napolitano risponde così:



Non so se lo avete notato, ma a me ha colpito.

E - giuro, con tutta l'onestà intellettuale di cui sono capace - non per prevenzione o pregiudizio verso Napolitano, sulla cui presidenza ho peraltro un giudizio ambivalente.

Insomma, per farla breve: mi ha colpito che - in nessun modo, in nessun rigo, in nessuna parola, né rispondendo a quella domanda né alle altre - l'ex comunista Giorgio Napolitano abbia ritenuto di fare un accenno, seppur vago, alla questione sociale. Alle disuguaglianze crescenti. Alle élite economiche e finanziarie che, in Europa come negli Stati Uniti, si sono gradualmente mangiate robusti pezzi di democrazia ed enormi fette di ricchezza. Alla condizione di disagio e di solitudine degli ex ceti medi impoveriti. All'atomizzazione degli individui, alla frustrazione delle generazioni che non possono costruirsi un futuro come abbiamo fatto noi.

Niente, non una parola.

La ricetta per rispondere alla crisi dell'Europa è la «riaffermazione dell'autorità delle norme e delle istituzioni comuni». L'idea che queste autorità e che queste norme abbiano provocato un disastro, e quindi abbiano grossi margini di trasformazione e miglioramento, non sembra sfiorare i pensieri del presidente emerito. Né pare sfiorarlo l'idea che alla base di tutto (populismi e "furie iconoclaste", come le chiama lui) ci sia l'esigenza di superare un modello che ha fallito.

Immagino che Napolitano, uomo di solida cultura, abbia letto i libri di Piketty, Atkinson, Stiglitz, Reich, Bauman. Eppure, niente: gli sono scivolati come la visione di un telefilm ambientato su Marte.

Ma, ripeto, non ce l'ho in particolare con Napolitano. E non mi interessa la "character assassination" dell'ex inquilino del Quirinale.

Quello che credo sia interessante, invece, è Napolitano come metafora. Sì, come metafora di una sinistra del Novecento che - già bolscevica, poi eurocomunista, quindi socialista, poi ancora socialdemocratica e infine social/liberale - conclude la sua parabola nella totale amnesia verso la questione sociale.

E mi chiedo, inevitabilmente, se questa amnesia non abbia qualcosa a che fare proprio con la diffusione dei fenomeni che preoccupano Napolitano: populismi, politica della rabbia, furia iconoclasta.

Me lo chiedo, ma temo sia una domanda retorica.