giovedì 30 maggio 2019

PAPA FRANCESCO UN MASSONE ROTARY DAL 1999


"Il corpo mistico sulla terra oggi avrà il suo Giuda Iscariota e sarà il falso profeta, Satana lo recluterà tra i nostri vescovi " . 

-Venerabile Arcivescovo Fulton J. Sheen


L’ 11 gennaio 1951, il Vaticano emanava un decreto che vieta ai membri del clero di appartenere a un’associazione di club del Rotary. Secondo il Decreto, ai laici è permesso aderire purché aderiscano alle disposizioni stabilite nel Diritto Canonico, ma ai sacerdoti è esplicitamente vietato appartenere al Rotary o partecipare alle loro riunioni. The WILD VOICE continua a ricercare questo, ma al meglio delle nostre conoscenze in questo momento il Decreto non è mai stato ufficialmente revocato, annullato o annullato . Siamo più interessati a fornire informazioni veritiere e accurate e quindi ora di raggiungere e chiedere con rispetto eventuali parti qualificate (avvocati Canon, storici del Vaticano, ecc.) possono contattarci se sono a conoscenza di qualsiasi documentazione credibile che specifichi esattamente in quale data e dalla cui autorità questo decreto papale sia stato ufficialmente annullato o modificato, se mai lo fosse stato. Provvederemo all’aggiornamento e alla modifica immediata di questo articolo in base alle nuove informazioni verificabili.



Qui di seguito è riportato il testo integrale del decreto papale emesso l’11 gennaio 1951.


Decreto papale – Papa Pio XII 
11 gennaio 1951 
Pubblicato per la prima volta nell’Osservatore Romano, quotidiano della Città del Vaticano 
(traduzione inglese qui sotto dell’arcidiocesi di Chicago) 
“La suprema sacra congregazione del sacro ufficio: un decreto, mercoledì 20 dicembre 1950. 
“Alla Congregazione Suprema è stata posta la domanda se i cattolici possono essere membri dell’associazione comunemente chiamati” club del Rotary “. 
Dopo aver verificato l’opinione dei Rev. Rev. Padri Consultori, le loro Eminenze Cardinali, incaricate di salvaguardare la fede e la morale, decretarono nel loro incontro plenario di mercoledì 20 dicembre 1950 come segue:
I membri del clero non possono appartenere a un’associazione di club del Rotary o partecipare alle sue riunioni; i laici devono essere sollecitati ad osservare le disposizioni del canone 684 del diritto canonico. 
E il 26 dello stesso mese e anno, Sua Santità Papa Pio XII approvò la risoluzione e ordinò che fosse pubblicata, dopo averla ascoltata in un’udienza concessa a Sua Eccellenza l’Assessore al Sant’Uffizio. 
Dato a Roma negli uffici del Sant’Uffizio l’11 gennaio 1951. 
Marino Marani, Notaio della Suprema Sacra Congregazione del Sant’Uffizio. “


PAPA FRANCESCO, MEMBRO DEL ROTARY CLUB DAL 1999

Papa Francesco , mentre era ancora l’Arcivescovo Jorge Mario Bergoglio di Buenos Aires, è stato eletto e ha accettato l’iscrizione onoraria al Rotary Club nel 1999. Questo fatto è mostrato con orgoglio sul sito web del Rotary Club , e qui sotto vedrete una copia dell’Arcivescovo La lettera di riconoscimento e accettazione di Jorge Bergoglio a Juan Carlos Becciu, presidente del Rotary Club di Buenos Aires (insieme a una traduzione inglese del testo).



CATTOLICESIMO E ROTARY – ANCORA UNA DOMANDA APERTA?


Rotary International spiega la relazione del Rotary Club e della Chiesa cattolica in un articolo del sito Web intitolato “Cattolicesimo e Rotary” (sotto). In modo errato afferma che Papa Pio VI si rivolse al Rotary Club nel 1970 ( Papa Pio VI morì nel 1799 ). Abbiamo trovato un discorso pronunciato da Papa Paolo VI ai partecipanti alla conferenza del Rotary International in Italia il 20 marzo 1965 ( The rotarian , June, 1965 issue), e anche a Roma nel novembre del 1970 e ancora a Milano nel 1974. Tuttavia, non c’è alcuna prova in nessuno dei suoi discorsi che abbia effettivamente e formalmente invertito il decreto papale di Papa Pio XII che vieta i sacerdoti appartenenti al Rotary. 
Come sottolinea l’articolo, è vero che Papa Giovanni Paolo II ha parlato con i membri del Rotary International in Italia nel 1979 e (come parte di un più ampio incontro con altri gruppi) nel 2000. In nessun posto in questi discorsi, però, dice che il divieto dei preti cattolici di appartenere al Rotary International era mai stato revocato. Un’importante distinzione dovrebbe e deve essere fatta tra l’assegnazione di un discorso a un gruppo di persone e la detenzione o l’approvazione dell’appartenenza a un’organizzazione. Papa Giovanni Paolo II ha anche parlato alle associazioni bancarie e ai partecipanti alla conferenza sulla ricerca spaziale in un momento o nell’altro, ma questo ovviamente non lo rende né un banchiere d’investimenti né un astronauta.
Papa Francesco è il primo Papa conosciuto a ricevere e accettare l’ iscrizione al Rotary Club . 
L’articolo afferma inoltre che The Catholic Truth Society ha dichiarato che “il Rotary non è né segreto né sedizioso “.Tuttavia, The Catholic Truth Society è solo una casa editrice con sede a Londra e, naturalmente, non detiene un’autorità reale della Chiesa per invertire un decreto papale. 
Sarebbe logico presumere che, se davvero il Rotary Club fosse stato in grado di dimostrare concretamente che il decreto pontificio del 1951 che proibiva espressamente il clero dall’appartenenza al Rotary Club fosse mai stato ufficialmente ribaltato, allora certamente lo menzionerebbero. Non lo fanno.




Il problema sembra essere iniziato in Spagna nel 1928, quando un vescovo ha accusato il Rotary che non era altro che una nuova organizzazione satanica. La chiesa ha anche criticato e condannato il Rotary per aver mostrato un concetto di vita di servizio senza riferimento all’insegnamento della chiesa. In effetti, sembra che la chiesa credesse che fosse una società segreta con sfumature quasi religiose. Per qualsiasi motivo, il Vaticano prese le redini e nel 1929 emise un decreto che “non è opportuno” che il sacerdote cattolico partecipasse al Rotary come membri o ospiti. Questo decreto e la sua applicazione erano preoccupanti per molti cattolici del Rotary, non ultimo il presidente del RI Tom Sutton, che era cattolico.

Articoli critici e a volte dispregiativi apparivano regolarmente sui giornali cattolici. I tentativi di Sutton di convincere il Segretario di Stato in Vaticano erano infruttuosi e gli articoli anti-rotariani continuarono a essere pubblicati.

Gli errori fattuali si dimostrarono falsi e nel 1933 ci fu uno sbalzo d’umore in Vaticano. Ai preti veniva ora concesso di usare la loro discrezione per frequentare o addirittura aderire al Rotary. Ciononostante, uno dei risultati dell’atteggiamento della chiesa fu un lento sviluppo del Rotary in paesi prevalentemente cattolici come l’Irlanda.

La pace inquieta continuò fino al 1951, quando un altro decreto del Vaticano avvertì i sacerdoti che non avrebbero dovuto unirsi al Rotary e che i fedeli dovevano essere a conoscenza di organizzazioni sediziose e sospette.

Ma il mondo stava cambiando e il decreto provocò un’immediata reazione rabbiosa tra gli altri, dall’allora presidente cattolico e del RI Arthur Laqueux, e persino dal Rotariano, vescovo cattolico di Fort Wayne, che dichiarò pubblicamente il decreto “assolutamente incomprensibile”.

Ben presto, il Vaticano ha cominciato a reagire e alla fine del decennio la Catholic Truth Society è stata in grado di dichiarare che il Rotary non è né segreto né sedizioso. A poco a poco c’è stato un disgelo nel rapporto tra la chiesa e il Rotary. Nel 1970 Papa Pio VI si rivolse ai Rotariani in Italia e nel 1979 Papa Giovanni Paolo II parlò alla convention del Rotary International a Roma lodando molti dei programmi umanitari del Rotary. Successivamente, Papa Giovanni Paolo II accettò una borsa di studio di Paul Harris e un premio per la comprensione e la pace del mondo.

Infine, prima di diventare Papa Francesco, l’allora cardinale Jorge Bergoglio accettò l’iscrizione onoraria al Rotary Club di Buenos Aires.


‘GIUBILEO ROTARIANO’ – AL POPE FRANCIS INVITATION

Secondo la Radio Vaticana, quasi 9.000 membri del Rotary hanno partecipato all’udienza del Giubileo in Piazza San Pietro su invito di Papa Francesco. Il Rotary ha inaugurato il Giubileo Rotariano il giorno prima con una conferenza sulle sfide che i rifugiati stanno affrontando in tutto il mondo.

La conferenza è stata organizzata dal Servizio dei Gesuiti per i Rifugiati – in collaborazione con Rotary, UNHCR e WFP – e intitolata “Aiutare i rifugiati a ricominciare”. 
Ravindran, presidente del Rotary International, ha definito Papa Francesco un modello per i Rotariani , dicendo ” sta facendo esattamente quello che ogni Rotariano dovrebbe fare, quindi vediamo una grande sinergia di pensiero con questo Papa, ed essere qui, ricevere la sua benedizione, Penso che per noi sia qualcosa di meraviglioso. “

Il Servizio dei Gesuiti per i Rifugiatiha anche riferito sul “Giubileo dei Rotariani” sul loro sito web: “Roma, 22 aprile 2016 – Il 29 aprile, presso l’Università LUMSA, don Thomas H Smolich SJ, Direttore Internazionale del Servizio dei Gesuiti per i Rifugiati (JRS) parlerà in una tavola rotonda ospitato dal Rotary International per discutere dei bisogni e delle sfide dei rifugiati e di soluzioni sostenibili. Fra Smolich interverrà con Carlotta Sami, portavoce dell’Ufficio dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati per l’Europa meridionale, e John Hewko e KR Ravindran, Segretario generale e Presidente del Rotary International rispettivamente, per discutere il tema “Aiutare i rifugiati a ricominciare”. La conferenza è l’evento di apertura del programma Giubileo dei Rotariani, organizzato per i Rotariani di tutto il mondo per l’Anno della Misericordia.Il programma proseguirà con un’udienza privata con il Papa sabato 30 aprile. “

I MASSONI E PAPA FRANCESCO

Padre Linus Clovis ha recentemente affermato quanto segue in un discorso su “L’effetto Francis”:
“Mi sono imbattuto in una citazione di qualcuno che lo ha conosciuto (Papa Francesco) in Argentina.” Apparentemente, ama essere amato da tutti e piacere a tutti, quindi un giorno potrebbe fare un discorso in TV contro l’aborto, e il giorno dopo, nello stesso programma televisivo, benedire le femministe pro-aborto in Plaza de Mayo, può fare un discorso meraviglioso contro i massoni e, poche ore dopo, cenare e bere con loro nel Rotary Club. “Allora, come si può prendere una decisione su un uomo come questo, che è amico di tutti?”


Papa Francesco sulla copertina del Times massonico

Va anche ricordato che in data 14 Marzo 2013 , proprio il giorno dopo l’elezione di Papa Francesco, il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia Loggia Massonica ha tenuto un discorso congratulandosi con Jorge Bergoglio sulla sua vittoria. Le parole del muratore di alto livello, un giorno dopo l’uscita di “Papa Francesco” nel mondo, sembrano altamente improbabili e persino misteriosamente profetiche, per usare un eufemismo:


”Un uomo dei poveri e lontano dalla Curia. Fraternità e dialogo sono le sue prime parole concrete: forse in nuova Chiesa niente sarà più come prima . E ‘nostro auspicio che il pontificato del Francesco, il papa che ‘deriva dal termine del mondo “può significare il ritorno della Parola-Chiesa contro l’istituzione-Chiesa, promuovendo un rapporto aperto con il mondo contemporaneo, con i non credenti e non attraverso la primavera del Vaticano II”. Il gesuita che è vicino all’ultima storia ha la grande opportunità di mostrare al mondo il volto di una Chiesa che deve recuperare l’annuncio di una nuova umanità, non il peso di un’istituzione protetta in difesa dei propri privilegi. Bergoglio conosce la vita vera e ricorderà la lezione di uno dei suoi teologi storici, Romano Guardini, che ha detto che la verità e l’amore non possono essere separati. La semplice croce che indossava sulla sua maglia bianca ci fa sperare che una Chiesa del popolo possa ritrovare la capacità di dialogare con tutti gli uomini di buona volontà e con la Massoneria libera che, come insegna l’esperienza dell’America Latina, lavora per il bene comune e il progresso dell’umanità , seguendo Bolivar, Allende e Jose ‘Marti’ per citarne alcuni. Questo è il “fumo bianco” che stiamo aspettando dalla Chiesa del nostro tempo “-Gustavo Raffi, Gran Maestro, Grande Oriente d’Italia, 14 marzo 2013 .


Sono anche molto curioso di trovare il cardinale Jorge Bergoglio che mostri questo segno massonico di “mano nascosta”facilmente riconoscibile mentre posa per una foto istantanea nel 2008 in Argentina. Massoni imparano questo segnale segreto mano come parte del completamento del 13° Grado (”The Royal Arch Grado“) della Massoneria di Rito Scozzese e la conoscenza permette l’iniziato a passare attraverso il ‘secondo velo’ durante la cerimonia. Altri famosi muratori e uomini potenti sono stati spesso conosciuti per esibire questo segno di mano nascosta nei ritratti nel corso della storia. Alcuni esempi includono: Joseph Stalin, Karl Marx, Napoleone Bonaparte, Salomon Rothschild e George Washington.

Una coincidenza molto strana è che il 12.13.14 la città di Bologna, in Italia, eresse una mostra di luce pubblica con evidente significato occulto e icone massoniche in parte in memoria del sinistro bombardamento di una stazione ferroviaria nella città nel 1980 da parte della P2 Massonica Loggia in città. Questa data, 13 dicembre 2014, coincide con il 45° anniversario del giorno in cui Jorge Mario Bergoglio è stato ordinato sacerdote ( 12.13.69 ). Per molto altro su questa storia, per favore vedi The Lights & Darkness of Christmas.



LA POSIZIONE DELLA CHIESA CATTOLICA SU FREEMASONRY

I massoni danno il benvenuto a Papa Francesco nelle Filippine

Non rientra negli scopi di questo articolo approfondire ciò che è veramente la massoneria e la sua storia con la Chiesa cattolica. Per ulteriori informazioni su questo argomento, per favore vedi The Church’s Enemies Within The Church
Ecco una breve sinossi di alcune delle recenti dichiarazioni posizionali della Chiesa cattolica sulla massoneria:

1980 – La Conferenza episcopale tedesca ha prodotto un rapporto sulla Massoneria con i seguenti risultati:
1) La Massoneria nega la rivelazione e la verità oggettiva
2) L’indifferenza religiosa è fondamentale per la Massoneria
3) La Massoneria è Deista e nega la possibilità della rivelazione divina
4) Il carattere sacramentale di I rituali massonici erano visti come indicativi di una trasformazione individuale, offrendo un percorso alternativo alla perfezione e avendo un reclamo totale sulla vita di un membro
5) Tutte le logge massoniche sono proibite ai cattolici, incluse “logge cattoliche”

1983 – Il prefetto Joseph Cardinal Ratzinger della Congregazione per la Dottrina della Fede, con l’approvazione personale di Papa Giovanni Paolo II , emette una Dichiarazione sulle Associazioni Massoniche, che ribadisce le obiezioni della Chiesa alla Massoneria. Afferma:
“I fedeli che si iscrivono alle associazioni massoniche sono in uno stato di grave peccato e non possono ricevere la Santa Comunione …”. e “… il giudizio negativo della Chiesa nei confronti delle associazioni massoniche rimane immutato poiché i loro principi sono sempre stati considerati inconciliabili con la dottrina della Chiesa e quindi l’appartenenza a loro rimane proibita”.

1985 – Il Comitato dei vescovi della Conferenza degli Stati Uniti sulla pastorale e le pratiche pastorali conclude in una lettera ai Vescovi degli Stati Uniti:
“i principi ei rituali fondamentali della Massoneria incarnano una religione naturalistica, partecipazione attiva in cui è incompatibile con la fede e la pratica cristiana”.

2007 – L’ arcivescovo Gianfranco Girotti, il reggente del penitenziario apostolico, ha affermato che l’appartenenza alle organizzazioni massoniche “rimane vietata” ai cattolici e ha invitato i sacerdoti che si sono dichiarati massoni a essere disciplinati dai loro superiori diretti.

* * * * * * * 
Ancora una volta, nell’interesse di una presentazione corretta e veritiera, invitiamo con entusiasmo eventuali parti qualificate (avvocati Canon, storici del Vaticano, ecc.) A contattarci se sono a conoscenza di qualsiasi documentazione credibile che specifichi esattamente su quali data e con la cui autorità il decreto papale emanato l’11 gennaio 1951 che bandiva il clero dall’appartenenza al Rotary Club fu ufficialmente annullato o modificato, se mai lo fosse stato. Saremo lieti di modificare e aggiornare questo articolo con qualsiasi informazione verificabile immediatamente al ricevimento e alla conferma. Grazie. (Movimento riscatto nazionale)











L’inganno della morte cerebrale svelato dal convegno della JAHLF


La cosiddetta morte cerebrale è un criterio di definizione della morte pseudo-scientifico, che consente l’omicidio delle persone in fin di vita e l’espianto dei loro organi vitali. Il criterio classico di definizione della morte, ovvero la cessazione definitiva di tutte le funzioni vitali di un organismo umano, è l’unico valido in quanto coglie l’essenza di un fenomeno che si verifica sempre con le stesse modalità e che possiede sempre le stesse caratteristiche.
È questa in estrema sintesi la tesi emersa durante i lavori di un convegno dal titolo “Brain death”, A medicolegal construct: Scientific&Philosophical Evidence che si è tenuto il 20 e 21 maggio a Roma presso l’hotel Massimo D’Azeglio. Il convegno, organizzato dalla John Paul II Academy for human life and the family, ha visto la partecipazione di figure di spicco del mondo scientifico ed accademico, tra cui il prof. Josef Seifert, il dott. Thomas Zabiega, il dott. Cicero Coimbra, il dott. Paul Byrne e la prof.ssa Doyen Nguyen. Tutti gli interventi sono stati di altissimo livello e inoppugnabili le prove portate a favore della non scientificità del criterio della morte cerebrale. In effetti, il comitato di Harvard che nel 1968 definì la nozione di morte encefalica o cerebrale non portò alcuna seria prova scientifica a favore della nuova definizione né la fondò su alcuna base filosofica ma, al contrario, venne costituito solamente allo scopo di risolvere la questione etica legata alla nascente pratica dei trapianti di organi. Il comitato era composto da 30 membri, tra cui un avvocato, uno storico e diversi professionisti, nessuno dei quali era favorevole alla concezione tradizionale di morte. Furono gli stessi membri del comitato ad ammettere candidamente quale fosse il loro vero obiettivo: “Criteri obsoleti di morte possono portare a controversie nell’ottenere organi a fini di trapianto“.
Alla base della nuova definizione vi è l’assunto secondo cui il cervello funzionerebbe come integratore somatico centrale e dunque la perdita irreversibile, o presunta tale, delle sue funzioni equivarrebbe alla fine dell’organismo umano come un tutto, un insieme integrato. Eppure, è sufficiente portare ad esempio i numerosi casi di donne incinte dichiarate cerebralmente morte che hanno portato avanti la gravidanza e partorito il loro bambino per sconfessare tale tesi: come può un corpo senza vita, un mero agglomerato di organi privo di coordinamento centrale gestire un evento così complesso come lo sviluppo e la nascita di un altro essere umano? Del resto, come ha ribadito il prof. Seifert, nello sviluppo embrionale l’encefalo si forma in una fase successiva. Come può dunque la perdita irreversibile delle sole funzioni cerebrali determinare la cessazione della vita dell’organismo se esse non lo precedono nello sviluppo? Inoltre, la non responsività agli stimoli, tipica del paziente con grave insulto cerebrale, non significa necessariamente che il suo cervello sia morto ma che esso sia silente: lo dimostra la capacità dell’organismo di mantenere le funzioni essenziali come la circolazione ematica e la respirazione. A tal proposito, l’incapacità di respirare autonomamente, uno degli indici principali che determinano la diagnosi di morte cerebrale, è ingannevole: il respiratore infatti permette semplicemente all’aria di entrare mentre il compito di distribuire l’ossigeno alle cellule ed ai tessuti viene svolto dall’individuo (un cadavere non può farlo).
Meritano una menzione a parte le problematiche legate al test di apnea, che è lo strumento utilizzato per verificare l’incapacità del comatoso di respirare in maniera autonoma e per un determinato lasso di tempo: uno studio del 1994 ha dimostrato che il 40 percento dei pazienti sottoposti a tale test ha subito una significativa riduzione della pressione ematica, dunque un peggioramento della condizione clinica, mentre in un certo numero di casi è subentrato addirittura un arresto cardiaco irreversibile. In realtà, come ha precisato il dott. Cicero Coimbra, i centri respiratori dei pazienti con gravi lesioni cerebrali non riescono a rispondere ai test di apnea proprio perché il flusso ematico cerebrale è scarso o quasi nullo a causa dell’ipotiroidismo. La prima cosa da fare per tali pazienti è somministrare loro ormoni tiroidei ma in nessuna parte del mondo ciò si verifica, dal momento che i medici seguono pedissequamente i protocolli. Per cui, anziché ricevere le cure adeguate alla loro condizione clinica i comatosi vengono sottoposti agli invasivi test mirati a diagnosticare la morte cerebrale, che sono essi stessi causa di lesioni irreversibili.
Per invalidare una tesi scientifica basterebbe un solo caso contrario: sono invece numerosi i casi di pazienti dichiarati cerebralmente morti che sono usciti dal coma grazie alla determinazione dei parenti. Particolarmente clamorosi quelli riportati nel corso del convegno, tra cui il caso di Zack Dunlap, 20 anni, dichiarato cerebralmente morto a causa di un incidente: i danni cerebrali erano considerati catastrofici e il malcapitato non aveva circolazione ematica tanto che la risonanza magnetica non rilevava alcun afflusso di sangue al cervello. Per fortuna di Zack, suo cugino infermiere ha preteso altri test perché aveva notato movimenti del corpo. Ora colui che in precedenza era stato considerato un cadavere è sposato e padre di una bambina.

Altro capitolo critico è quello del consenso ai trapianti, una vera e propria industria gestita, di fatto, dai governi: gli ospedali ricevono cospicue sovvenzioni e se non raggiungono un certo numero di trapianti perdono tali introiti e non vengono più classificati come centri trapianti. Il consenso deve essere esplicito, ossia chiaramente espresso. Ma cosa succede nella realtà? Nel test di apnea il paziente viene privato del respiratore per 10 minuti. Dov’è il consenso in questo caso? E’ quanto mai necessario che le persone si informino, che pretendano dal personale medico le cure adeguate per il loro congiunto, che abbiamo il coraggio di lottare per la sua vita, anche perché la nuova definizione di morte tocca molti ambiti, non solamente quello dei trapianti d’organi vitali. A rischio, infatti, sono molti pazienti senza responsività agli stimoli, che versano in stato comatoso: la presunta perdita irreversibile delle sole funzioni cerebrali, che per i fautori della morte encefalica costituirebbero l’essenza vitale dell’individuo, trasformerebbe l’uomo in un essere inanimato senza coscienza, una sorta di vegetale. Come ha fatto notare il prof. Seifert nel suo intervento di critica agli autori americani Lee e Grisez favorevoli alla nuova definizione, il cervello non è la persona ma è l’anima che possiede la natura razionale dell’uomo. Come può un essere spirituale trasformarsi magicamente in un vegetale con la distruzione di un organo? Se l’anima precede la formazione del cervello, come ammettono gli stessi Lee e Grisez, perché mai dovrebbe lasciare il corpo con la cosiddetta morte cerebrale? In conclusione, è possibile affermare senza timore di smentita che una persona realmente morta, un cadavere, non può fornire un cuore adatto ad un trapianto, ma solo una persona viva con un cuore sano e perfettamente funzionante. Tale è la realtà dei fatti, l’evidenza che la gran parte della comunità scientifica tende a negare e che lavora affinché intorno al tema della morte cerebrale si sviluppi una sorta di acritico consenso. Si tratta di una questione di estrema importanza che presenta molteplici ricadute nella società attuale, dominata dal relativismo etico e morale, dalla logica dell’utilitarismo e dal positivismo giuridico, che pretende di fondare il diritto sulla negazione della legge naturale e, in definitiva, della realtà. 
(Alfredo De Matteo)

LA POTENZA DEL SANTO ROSARIO



Si sta per chiudere maggio e in questo mese mariano 2019 sono accadute grazie incomprensibili a quel clero che ha perso l’aderenza sia con la fede, che con la realtà, indecifrabili a coloro che hanno scelto di abbandonare la funzione della cura delle anime per quella dirigenziale, volta ad occuparsi di questioni sociali e politiche in chiave immanentista. 


Il Cardinale rosso – per berretta, ma soprattutto per idee politiche – Michele Pellegrino, Arcivescovo di Torino negli anni Settanta, invitava i sacerdoti della sua diocesi, cito testualmente, a «strappare i rosari dalle mani delle vecchiette» perché bisognava finirla, nella nuova Chiesa, nata dall’euforico e rivoluzionario Concilio Vaticano II, con queste devozioni infantili, superstiziose e folkloristiche: il cattolico era diventato finalmente adulto, vicino ai «lontani», pronto ad «accogliere» tutto e tutti, atto ad occuparsi di cose pratiche; era ormai emancipato, senza perdere tempo a sgranare il ridicolo Rosario. Tuttavia le vie del Signore sono infinite. La civiltà d’Europa è stata edificata con il segno della Croce: «In hoc signo vinces», sotto questo segno religioso Costantino diffuse il Cristianesimo con la promulgazione dell’Editto di Milano del febbraio 313: le conseguenze di quel documento firmato dai due Augusti dell’Impero romano, Costantino per l’Occidente e Licinio per l’Oriente, in vista di una politica religiosa comune alle due parti, sono il fondamento dell’Occidente. 

Il Cardinale John Henry Newman dedicò la sua santa e lunga esistenza in terra alla lotta contro la privatizzazione della fede, ovvero contro lo spirito del liberalismo religioso, che relega il proprio credo nell’angolo intimo della persona, nel proprio cuore, non facendone più un atto manifesto, quindi pubblico. «Mai la santa Chiesa ha avuto maggiore necessità di qualcuno che vi si opponesse più di oggi, quando, ahimé! Si tratta ormai di un errore che si estende come trappola mortale su tutta la terra […] È contro qualunque riconoscimento di una religione come vera […] si tratta di una questione di opinioni. La religione rivelata non è una verità, ma un sentimento e una preferenza personale; non un fatto oggettivo o miracoloso; ed è un diritto di ciascun individuo farle dire tutto ciò che più colpisce la sua fantasia […] Si può fraternizzare e avere pensieri e sentimenti spirituali in comune, senza nemmeno porsi il problema di una comune dottrina o sentirne l’esigenza […]» (Biglietto Speech, 1879). Siamo, infatti, giunti alla Costituzione dell’Unione europea, dove in essa non si fa alcun riferimento alle sue radici cristiane e nella Chiesa non c’è né gioia, né orgoglio di appartenere e di trasmettere agli altri quelle radici, perché non vengono più riconosciuti i diritti né del Vignaiolo (Dio), né della Vite (Cristo) e si calpestano, anche pubblicamente, i segni della fede a vantaggio del rispetto umano, non ledendo, per esempio, la sensibilità degli atei o dei musulmani. In presenza di una Chiesa umana sciancata e scellerata, che si autodistrugge (nei contenuti, nella sterilità vocazionale, finanche nel buon nome), emerge sempre più forte un’esigenza nazionale di recuperare i riferimenti della Cristianità e di sbandierare con fierezza e pubblicamente, con segni visibili e devozionali, la fede: accade in Russia, nei Paesi dominati per decenni dalla spietata e persecutoria tirannia atea comunista, nelle Americhe, in Europa. Vangelo e Rosario apparvero già per la campagna delle politiche del 2018 e la Chiesa si era già indignata, ma ancor più in questo maggio delle elezioni europee, dove Salvini ha coraggiosamente esibito il Rosario in piazza del Duomo a Milano, durante la manifestazione del 18 maggio, come pure in Tv, sui social, alla conferenza stampa post elettorale. 

Famiglia Cristiana e Civiltà Cattolica, le testate liberali che portano soltanto più nel titolo il riferimento religioso; il «prete della strada» Luigi Ciotti, uomo di potere; il segretario di Stato Pietro Parolin, monsignor Domenico Mogavero… si sono sentiti sfregiare di fronte a quella che definiscono «strumentalizzazione» della fede, senza accorgersi che Salvini compie ciò che spetterebbe loro per primi, ovvero ricordare agli europei da dove si viene e assumersi pertanto la responsabilità di continuare a difendere e a trasmettere, come hanno fatto i ministri di Cristo per duemila anni, la Fede nella Santissima Trinità. 

La Chiesa partitica e interreligiosa si deve rassegnare alla potenza della preghiera, della testimonianza pubblica della fede, della Verità che s’impone per volere divino attraverso il Cuore Immacolato di Maria. Ed ecco che il presidente brasiliano Jair Bolsonaro ha partecipato il 21 maggio scorso ad una consacrazione del Brasile (Stato del mondo che ha più cattolici di qualsiasi altro Paese) proprio al Cuore Immacolato di Maria, celebrata dal vescovo Fernando Areas Rifan, amministratore apostolico di San Giovanni Maria Vianney. C’è un provvidenziale e dinamico fermento in attività che sollecita i popoli di questo secolo. La strada è ancora assai lunga e tortuosa, ma la Stella matutina sta forando le tenebre, non è certo un caso che le dodici stelle della bandiera europea riconducano proprio a Lei (nel 1955, il grafico alsaziano Arsène Heitz, cattolico, per realizzare il design si ispirò alla Medaglia miracolosa).

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«Spes contra spem». Continuiamo a pregare con il Rosario in mano, politicamente sdoganato. 

(Cristina Siccardi)

L’ombra della massoneria dietro il caso Lambert

A QUANTI ERA VENUTO IL SOSPETTO DI UN DISEGNO MASSONICO DIETRO IL CASO LAMBERT? PER LA MASSONERIA I DISABILI SONO VUOTI A PERDERE.... 



La memoria (e la coscienza) dei media si rivela spesso corta ed ha strane falle: lo dimostra il loro inaudito accanirsi contro chi, come Fondazione Lejeune, abbia contribuito economicamente alla battaglia dei genitori di Vincent Lambert, per consentire loro di pagarsi le spese legali per salvare la vita del figlio, ma, al contempo, l’assordante silenzio dei mezzi d’informazione circa gli aiuti ricevuti da Rachel, la moglie di Lambert, da sempre convinta fautrice dell’eutanasia nei confronti del proprio sposo. A finanziare i suoi avvocati, chiamati ad assisterla nella sua mortifera battaglia legale, contribuiscono i fondi raccolti dall’Admd ovvero l’Associazione per il Diritto a Morire con Dignità, un’associazione davvero particolare in Francia e diversa da molte altre. Perché?
Numerosi sono i blog e le testate giornalistiche, che denunciano gli stretti legami tra l’Admd e la massoneria, cui – non da ora – apparterrebbero molti dei suoi iscritti e dei suoi vertici, sino agli attuali: del resto, lo stesso presidente, Jean-Luc Romero, additato da molti organi d’informazione come massone, che lo sia o meno, ha sicuramente promosso negli anni un’azione politica del tutto compatibile e sovrapponibile ai programmi delle logge, dalla campagna pro-eutanasia a quella pro-Lgbt, tanto per citare un paio di esempi. E non a caso le cronache parlano di suoi strani incontri, come quello avuto l’8 novembre 2010 sul fine-vita con l’allora Gran Maestro del Grand’Oriente di Francia, Guy Arcizet.
Ma non è l’unica anomalia. Già otto anni fa l’agenzia ContreInfo precisò come l’allora presidente onorario dell’Admd, Henri Caillavet, esponente del Partito radicale di Sinistra morto nel 2013, fosse un «massone, figlio di massoni e padre di un massone. Iniziato nel 1935 [a soli 21 anni!-NdA], viene riconosciuto come una figura influente del Grand’Oriente. Secondo il socialista Jean-Pierre Masseret, “Caillavet è stato l’ultimo grande massone in politica”. Razionalista, ateo è stato per 38 anni deputato, senatore, ministro ed europarlamentare, e di tali cariche si è servito per portare avanti tutte le battaglie in favore dell’omosessualità, dell’aborto, dell’eutanasia, della riforma del divorzio, ecc. Ha sempre rivendicato d’aver agito soprattutto in quanto massone».
Ma ai vertici dell’Admd figura anche «Patrick Kessel, giornalista, ex-membro di diversi gabinetti ministeriali, presidente d’onore del Comitato Laicità Repubblica (come anche Henri Caillavet) ed ex-Gran Maestro del Grand’Oriente di Francia, noto per essersi a lungo battuto contro il viaggio di papa Giovanni Paolo II a Reims nel 1996». Inoltre, «Pierre Biarnès, membro del Grand’Oriente e senatore comunista dei Francesi d’Oltremare, promotore al Senato di due progetti di legge in favore dell’eutanasia nel 1997 e nel 1999, progetti che non sono però mai giunti in discussione».
L’elenco potrebbe proseguire ed evidenziare un’autentica azione di lobbying o di rete, che ha unito ed ancora unisce tra loro in modo sinergico numerose sigle, per promuovere un’autentica cultura di morte. Rete, di cui l’Admd rappresenta un tassello importante.

Da tutto questo emerge con chiarezza chi vi sia realmente dietro la campagna mediatica, che invoca la morte di Vincent Lambert, quali interessi siano in gioco e quali battaglie si stiano combattendo sulla pelle non solo sua, ma di tutti coloro che domani potrebbero trovarsi nelle sue stesse condizioni. (M. F.)

Basta gender in aula! Famiglie in rivolta nel mondo


Delle pretese gender ora la gente non ne può proprio più ed alza la voce nel mondo, pretendendo per i propri figli un’educazione davvero attenta alle loro esigenze, priva di fronzoli ideologici e di “esperimenti” Lgbt. Lo dimostra quanto accaduto in Spagna, ad esempio, nelle cui scuole sono stati introdotti in sordina programmi di genere, in grado di produrre solo confusione indebita nei ragazzi, oltre tutto in una fase particolarmente delicata del loro sviluppo.
«Non permetteremo alla Giunta di fare esperimenti con i nostri figli»: è questo quanto ha dichiarato la presidentessa dell’organizzazione spagnola degli Avvocati Cristiani, Polonia Castellanos. Che, conseguentemente, ha denunciato all’Alta Corte di Giustizia l’assessore all’Educazione di Castiglia e León, Fernando Rey. L’accusa nei confronti di quest’ultimo è quella di aver applicato per mesi in modo illegittimo in tutte le scuole della Comunità autonoma il «Protocollo di attenzione educativa e di accompagnamento per gli alunni transessuali o con orientamento di genere irregolare». Il protocollo non è mai stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale e della sua applicazione non sono mai stati preventivamente informati né gli alunni, né tanto meno le famiglie, del tutto all’oscuro dell’accaduto.
Tale programma ha, ad esempio, incoraggiato un uso promiscuo dei bagni e dell’abbigliamento, favorendo artatamente non solo l’incertezza di genere, anche in chi magari nemmeno vi pensasse, bensì aumentando esponenzialmente anche il rischio di molestie ed abusi.
Così facendo, secondo la denuncia, sarebbero stati violati i diritti fondamentali riconosciuti dalla Costituzione. Un comportamento gravissimo, insomma, da parte di organi dello Stato, che hanno consapevolmente agito senza coinvolgere le famiglie in un percorso tanto problematico ed in scelte così azzardate: «I bambini affetti da disforia di genere meritano lo stesso rispetto di tutti gli altri, tuttavia da casi particolari non si possono trarre linee di condotta generale», ha dichiarato Castellanos. Ovvero, tanto per chiarire ulteriormente il discorso, «per cercare di aiutare questi ragazzi, non possiamo mettere a rischio tutti gli altri».
Non solo: il protocollo in questione ha comportato l’assunzione di «misure ancora più rischiose». Ad esempio, ha limitato la patria potestà e la primaria responsabilità educativa dei genitori, specie quando «dissentano dal modo di procedere della pubblica Amministrazione». Inoltre, i colloqui con gli alunni sono stati affidati ad associazioni come Dialogsexe Chrysallis(organizzazione delle famiglie di minori transessuali) ed impostati secondo discutibilissimi criteri di «totale indottrinamento con marcato pregiudizio ideologico», anziché – come dovrebbe essere per legge – essere gestiti semmai da professionisti accreditati ed in grado di garantire un punto di vista «imparziale».
Con l’assessore all’Educazione è stata denunciata anche la direttrice generale per l’Innovazione e per l’Eguaglianza Educativa, María del Pilar González, in quanto responsabile dell’applicazione di questo protocollo: incontrata dagli Avvocati Cristiani, non appena si è saputo dell’accaduto, ha cercato di giustificarsi, sostenendo che l’applicazione del protocollo fosse ancora in una «fase sperimentale», benché abbia dovuto ammettere che, in realtà, esso era già stato implementato in alcune scuole di Castiglia e León e di Valladolid.
Che, del resto, l’opinione pubblica non ne possa davvero più delle prepotenze, con cui la galassia Lgbt cerca di inculcare le proprie pretese nei soggetti minorenni, lo dimostra anche quanto accaduto in Perù: un’autentica rivolta popolare ha scatenato la decisione del Programma Nazionale d’Istruzione di Base di integrare in tutte le scuole le parole d’ordine dell’ideologia e dell’approccio gender, infischiandosene totalmente del rifiuto opposto dai genitori, dalle famiglie e da numerose organizzazioni di categoria.
Di fronte a tale prevaricazione è stata immediatamente organizzata una «Grande Marcia Nazionale» contro l’ideologia gender nelle scuole, promossa dai movimenti civici «Genitori in Azione» e «Dei miei figli non ti impicciare», cui hanno aderito anche numerose altre sigle e soprattutto moltissime famiglie.
Imponente è stata la partecipazione: dopo oltre due anni di “sperimentazioni”, del resto, la gente, ormai esasperata, intima il ritiro immediato di tutti i programmi di educazione di genere dalle aule del Paese sudamericano ed un rimpasto nei membri e nei piani del Consiglio Nazionale dell’Educazione.

Rodolfo Cortina, portavoce di «Genitori in Azione», ha dichiarato alla stampa che questa intende essere «la madre di tutte le Marce» contro qualsiasi dittatura ideologica: «Uniti più che mai, tutti i gruppi pro-family marciano in tutto il Paese per difendere l’innocenza dei figli e per chiedere un’educazione dignitosa per tutti i peruviani». Sarebbe ora.  Ovunque.  
(Mauro Faverzani)

PROPONIMENTO DEL GIORNO


Oggi, all'inizio di ogni mia attività, sia che io studi, che lavori, o che cucini, offrirò tutto il mio buon impegno a Gesù e Maria perchè si compia la Volontà del Padre nel mondo.


LITURGIA DEL GIORNO E COMMENTO

 

LITURGIA DEL GIORNO
- Rito Romano -
   




 PRIMA LETTURA 

At 18,1-8
Dagli Atti degli Apostoli

In quei giorni, Paolo lasciò Atene e si recò a Corìnto. Qui trovò un Giudeo di nome Aquila, nativo del Ponto, arrivato poco prima dall’Italia, con la moglie Priscilla, in seguito all’ordine di Claudio che allontanava da Roma tutti i Giudei.
Paolo si recò da loro e, poiché erano del medesimo mestiere, si stabilì in casa loro e lavorava. Di mestiere, infatti, erano fabbricanti di tende. Ogni sabato poi discuteva nella sinagoga e cercava di persuadere Giudei e Greci.
Quando Sila e Timòteo giunsero dalla Macedònia, Paolo cominciò a dedicarsi tutto alla Parola, testimoniando davanti ai Giudei che Gesù è il Cristo. Ma, poiché essi si opponevano e lanciavano ingiurie, egli, scuotendosi le vesti, disse: «Il vostro sangue ricada sul vostro capo: io sono innocente. D’ora in poi me ne andrò dai pagani».
Se ne andò di là ed entrò nella casa di un tale, di nome Tizio Giusto, uno che venerava Dio, la cui abitazione era accanto alla sinagoga. Crispo, capo della sinagoga, credette nel Signore insieme a tutta la sua famiglia; e molti dei Corìnzi, ascoltando Paolo, credevano e si facevano battezzare.


  SALMO  

Sal 97
Il Signore ha rivelato ai popoli la sua giustizia.

Oppure:
La tua salvezza, Signore, è per tutti i popoli.

Cantate al Signore un canto nuovo,
perché ha compiuto meraviglie.
Gli ha dato vittoria la sua destra
e il suo braccio santo.

Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza,
agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia.
Egli si è ricordato del suo amore,
della sua fedeltà alla casa d’Israele.

Tutti i confini della terra hanno veduto
la vittoria del nostro Dio.
Acclami il Signore tutta la terra,
gridate, esultate, cantate inni!


 VANGELO 

Gv 16,16-20
Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Un poco e non mi vedrete più; un poco ancora e mi vedrete».
Allora alcuni dei suoi discepoli dissero tra loro: «Che cos’è questo che ci dice: “Un poco e non mi vedrete; un poco ancora e mi vedrete”, e: “Io me ne vado al Padre”?». Dicevano perciò: «Che cos’è questo “un poco”, di cui parla? Non comprendiamo quello che vuol dire».
Gesù capì che volevano interrogarlo e disse loro: «State indagando tra voi perché ho detto: “Un poco e non mi vedrete; un poco ancora e mi vedrete”? In verità, in verità io vi dico: voi piangerete e gemerete, ma il mondo si rallegrerà. Voi sarete nella tristezza, ma la vostra tristezza si cambierà in gioia».

https://www.preghiereperlafamiglia.it/commento/feriale/pasqua-06-gi.htm 

mercoledì 29 maggio 2019

L’AMMINISTRAZIONE DI WASHINGTON PREOCCUPATA PER LA PARTECIPAZIONE DELL’IRAN AL PROGETTO DELLA NUOVA VIA DELLA SETA


Gli USA preoccupati per la partecipazione dell’Iran al progetto cinese della Nuova Via della Seta (Belton Road) ed il corridoio Iran-Mediterraneo, un progetto che non è passato inosservato dai cinesi, questo potrebbe essre il motivo per cui ultimamente gli USA hanno ammorbidito i loro toni nei confronti dell’Iran.

Il presidente Donald Trump, già non può nascondere le sue preoccupazioni. La rotta Iran-Mediterraneo si trova di fatto già aperta. Con il completamento della ferrovia tra Shalamcheh, in Irán, e Bassora in Iraq e con la costruzione di un ponte di collegamento sul Arvandrud (stretto di Shat el Arab), il collegamento ferroviario e stradale tra l’Iran, l’Iraq e i paesi del Mediterraneo orientale attraverso la città iraniana di Jorramchahr, questo corridoio sarà percorribile senza interruzioni.

Questo percorso inoltre sarà protetto dall’Esercito siriano, dalle forze degli “Hashid al Shaabi” (milizie sciite irachene) in Iraq, dalle truppe iraniane e sarà appoggiato dai governi dei tre paesi.
D’altra parte, il ministro degli Esteri iraniano, Zarif, che ha visitato di recente Islamabad, ha parlato circa il collegamento tra i porti di Chabahar in Irán e di Gwadar in Pakistán. Questo progetto sarebbe visto con favore anche dalla Cina, dato che Pechino sta aumentando la sua influenza sull’Iran a scapito degli interessi economici e strategici occidentali, che temono il risultato di una alleanza effettiva tra l’Iran, da un lato e la Cina e la Russia dall’altro lato.
Questa alleanza mette l’Iran al riparo di una possibile aggressione miltare USA, visto che l’Iran non sarebbe lasciato solo e questo cambia il quadro strategico della regione.
Le realtà che si stanno sviluppando sul terreno preoccupano profondamente l’Amministrazione Trump che sembra aver diluito il suo discorso ostile e inizia a cambiare i toni.
Secondo il giornale londinese Al Arabi al Yadid, Trump potrebbe aver deciso di aderire alla proposta dell’ex segretario di Stato, Henry Kissinger, che consiste nel fare dell’Iran un socio economico. 
Secondo questo giornale, dopo due settimane di tensioni crescenti tra gli USA e l’Iran, entrambe le parti sono più inclini adesso a mantenere la calma. La parte più possente è quella che può dimostrare la sua forza e gli USA sono abituati a tale gioco. Tuttavia è questa la prima volta che gli iraniani sono entrati in questo gioco direttamente con gli USA.Stretto di Shat el Arab


Le minacce che si sono scambiate i due paesi sono parte di una guerra verbale, secondo il giornale, tuttavia l’Iran non è il Vietnam e gli USA non sono quelli degli anni ’60/70, ricorda l’autore.
Secondo questi, sarebbe poco realistica l’affermazione di Trump di voler cambiare il sistema politico del paese, dato che l’Iran sarebbe totalmente pronto a difendersi a qualsiasi costo da una aggressione USA. Una volta che si sviluppino dei negoziati indiretti (attraverso il Giappone) questo potrebbe rafforzare l’idea di un successivo dialogo diretto e questo è quanto sembra voglia l’amministrazione Trump.
Gli USA vogliono quindi stabilire relazioni dirette con l’Iran ma, prima di arrivare a questa fase, molti problemi devono essere risolti.

Gli USA vorrebbero che Teheran cessasse di appoggiare gli Houthi dello Yemen, le milizie degli al Hashid al Shaabi in Iraq e gli Hezbolá libanesi ma questo è un qualche cosa che l’Iran non accetterà e gli USA ne devono essere consapevoli prima di poter avanzare verso un qualsiasi dialogo con l’Iran.
Quello che gli USA vorrebbero adesso è il partecipare in qualche modo alle nuove rotte del trasporto e dell’energia che si stanno realizzando nel continente asiatico. Gli USA sono molto interessati alla parte marittima della Nuova via della Seta, in specie nel Mar della Cina meridionale e poi nel Sri Lanka, dove hanno inviato i loro agenti dell’Intelligence per investigare sui recenti attacchi terroristici del 21 di Aprile.
Non bisogna dimenticare che la Belton Road marittima continua verso l’Africa e che gli USA non vogliono cedere ai cinesi l’influenza sulla costa ovest e centrale del continente africano, segnala il giornale Al Arabi al Yadid.
Tuttavia ancora più importanti sono le rotte terrestri della Via della Seta e fondamentale la partecipazione dell’Iran in questo enorme progetto. 
In ogni caso, nell’analisi fatta dall’editorialista del giornale arabo a Londra, si ritiene che il cambio di tono del presidente Trump verso l’Iran dovrebbe affrontare le difficili sfide come un compromesso sull’accordo nucleare dell’Iran, a cui Washington dovrebbe ritornare, e l’annullamento delle sanzioni.
Per arrivare a dei negoziati, Trump dovrebbe mettere in un angolo i suoi bellicosi consiglieri, Bolton e Mike Pompeo, e non ascoltare gli inviti alla guerra fatti da Netanyahu e dal principe saudita Bin Salman, gli acerrimi nemici dell’Iran.




898. Massoneria e cartello finanziario






VIDEO: La Madonna rivela il futuro: Chiesa, massoneria e sul mondo



La Massoneria sarebbe una istituzione iniziatica e una fratellanza a base morale ed etica: così si propone al mondo degli uomini liberi. Sostiene di perseguire la lotta contro l’ignoranza sotto tutte le forme; di essere scuola scambievole, il cui programma si riassume in questi punti: obbedire alle leggi del proprio paese, vivere secondo l’onore, praticare la giustizia, amare i propri simili, lavorare senza posa al bene dell’umanità e perseguire la sua emancipazione progressiva e pacifica. Vista la cronaca di molti decenni fino ad oggi è lecito dubitare di tali pompose parole.



“Qualcosa” non quadra, vista la forte presenza massonica in tutti i luoghi di potere a livello mondiale. Non si riesce proprio a comprendere come mai la Massoneria mostri così tanto interesse per politica, magistratura, banche (vedi ad esempio Banca Etruria, Monti Paschi di Siena), mercati finanziari, industria, commercio e servizi segreti. La storia moderna della Massoneria è costellata di storie di banche, perché? Oltretutto le cose, con la “longa manus” dei fratelli massoni, non vanno affatto meglio, anzi in questi ultimi anni sembra essere peggiorato tutto per i cittadini normali. Con la loro presenza ovunque non sembra affiorare quel mondo migliore che dicono di perseguire né si vedono, neanche minimamente, gli ideali che vantano di libertà, fraternità, dignità, giustizia, uguaglianza, elevato status morale per tutti, prosperità e pace. Non ci sembra proprio di vedere, da parte loro, una accanita e continua lotta contro le oppressioni, la corruzione diffusasi, l’ingiustizia dilagante, l’ignoranza e la menzogna. Non riusciamo proprio a vedere quella perpetua ricerca della verità tanto sbandierata.


Noi vediamo, al contrario, che i vari eventi della storia vengono pianificati e diretti da “società segrete” al servizio del Vertice della piramide mondiale del Potere (un Unico Direttorio Mondiale) che mira a creare, disegnandola occultamente in segrete Officine, una società mondiale (Governo Unico Mondiale) conforme al suo più occulto e oscuro ideale.

La Massoneria, nell’oggi, è presente nel pubblico e nel privato. Sta nelle banche e nella finanza. Sta nella politica e nei governi di tutti i Paesi. Si trova in moltissime associazioni, fondazioni e club vari. Perché, ad esempio, quasi tutti i presidenti degli Stati Uniti sono stati e sono massoni? Perché molti premier europei sono massoni (Hollande, Merkel, Putin, Macron, ecc.)? Perché tanti massoni alla Fed e alla Bce? Come mai tanti massoni tra le Forze dell’Ordine come menzionano spesso le cronache? E soprattutto tra i membri dei “Servizi Segreti”? Come mai tanti massoni all’interno anche dei governi italiani, dai governi di Berlusconi (con lui stesso massone, insieme ad altri membri della Loggia P2) a quelli di Prodi, di D’Alema, al governo Monti (lui stesso massone sovranazionale), al governo Renzi e al governo Gentiloni (con Carlo Padoan massone sovranazionale). Senza parlare del governo Conte, ovvero il governo del cambiamento giallo-verde di Salvini e Di Maio (con il massone di antica data Paolo Savona, vicepresidente vicario dell’Aspen Institute, iscritto alla P2 di Licio Gelli, molto amico del Gran Maestro massone Armando Corona, a suo tempo molto vicino a Francesco Cossiga – grande amico dei massoni e capo politico e militare di GLADIO, dal 1966 in poi – , molto amico anche del potente massone piduista Giancarlo Elia Valori e che sta nelle simpatie del faccendiere piduista Luigi Bisignani)? La massoneria sta, inequivocabilmente, anche nella Chiesa (essa vedrà nel 1958 il massone Papa XXIII – Roncalli – e successivamente, nel 1963 il massone Papa Paolo VI – Montini – e la nascita della Loggia Ekklesia, in diretto contatto con il Gran Maestro della Loggia Unita d’Inghilterra, il Duca di Kent, costituita da 4 logge di Rito Scozzese attivissime nell’area vaticana).

Con tutti gli scandali degli ultimi decenni, per mano di massoni, i tanti dialoghi inconcludenti, le tante dissertazioni di sedicenti esperti, gli inconcludenti risultati della commissione antimafia, si è giunti a far pensare all’opinione pubblica che esista una massoneria buona e una massoneria cattiva. Per chi ne sa o ha compreso qualcosa è evidente il legame occulto, in Italia, tra ex piduisti (i membri della Loggia Propaganda 2 – P2 – di Licio Gelli, Loggia sottoposta alla superloggia della Massoneria sovranazionale neoaristocratica Three Eyes), con quella che viene chiamata, non a caso, la nobiltà nera romana, la cattomassoneria (esiste anche quella veneziana), e i vari ambienti cattolici contro il papa bianco-nero (il gesuita Bergoglio, filomassonico).
Si tratta della solita guerra, tra più gruppi di potere, per l’egemonia del Vertice della piramide mondiale del Potere.

La Massoneria è piena di approfittatori mascherati da iniziati che abusano degli sprovveduti, dei ricercatori sinceri tra le loro fila. Infatti la Massoneria ha moltissime brave persone al suo interno, ricercatori, studiosi, spiritualisti sinceri, ma non rappresentano quel potere occulto che segretamente viene esercitato ai vertici. Questi individui tuttavia formano una base che fa comodo additare come buon biglietto da visita per sviare l’opinione pubblica.
Eppure ci sono politici che rincorrono massoni, mafiosi e ‘ndranghetisi che si accordano con massoni (mediante delle assi trasversali), membri dei servizi segreti che si fanno membri massoni, ecc..
Un esempio di avvicinamento innocente, di politici ai massoni, è quello del sindaco (renziano) di Firenze Dario Nardella, che il 15 dicembre 2018, presso il Palazzo dei Congressi di Firenze, insieme al presidente della circoscrizione toscana Francesco Borgognoni e a Oscar de Alfonso Ortega (ospite d’eccezione appena eletto segretario esecutivo della conferenza mondiale delle Gran Logge) i quali hanno celebrato il Solstizio d’Inverno con il Gran Maestro del Grande Oriente Stefano Bisi.
Ha detto Dario Nardella di fronte all’assemblea massonica: “Parlo a voi in qualità di cittadini, professionisti presenti ciascuno nelle vostre comunità. Possiate con forza, attraverso la vostra testimonianza e le vostre idee, dialogare, convincere donne e uomini a stare un po’ meno davanti a un computer e un po’ più davanti a un tavolino a ragionare (…) Partecipo per condividere con voi questi pensieri alla vigilia di una festa che ci accomuna tutti. Abbiamo bisogno di recuperare questo gusto del rapporto umano, dello stare insieme. Dobbiamo combattere la vacuità e l’apatia con cui si vogliono far ammalare i nostri concittadini. Non possiamo permettercelo”.
Cosa voleva dire veramente? Che significato hanno le sue parole? Nessuno le ha tradotte. E quale il suo vero scopo? Chi trova giovamento da questo avvicinamento? Certamente entrambi.
Ha detto Stefano Bisi, il Gran Maestro, nel corso del suo intervento: “Abbiamo combattuto e combatteremo per la libertà di tutti (…) Noi vogliamo essere la luce nel buio e lo ribadiamo con tutta la nostra fierezza proprio nel settantesimo anniversario della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, che ci ricorda che tutti gli esseri umani nascono liberi e uguali in dignità e diritti e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza (…) Sono valori cui noi siamo fedeli … da sempre. Da uomini che guardano il mondo con occhi distaccati ma senza distacco. E soprattutto con lo spirito degli alfieri delle libertà di tutti. E con la luce che è nel nostro cuore diciamo che oggi tocca a noi, ma domani può toccare ad altri. Oggi vogliono marchiare noi, domani possono marchiare voi. Ma noi ci siamo e ci saremo”.

Un altro esempio illuminante di come operano è il seguente.
L’8 gennaio 2019, alle ore 17, il Gran Maestro Stefano Bisi del Grande Oriente d’Italia (Goi), riceverà a Casa Nathan (Piazzale delle Medaglie d’Oro 45, Roma) il Rabbino capo della Comunità israelitica romana, Riccardo Di Segni. Risulta una iniziativa del Collegio Circoscrizionale del Lazio che ha sede proprio a Casa Nathan (intestata a Ernesto Nathan, il famoso Sindaco di Roma, ebreo di origini anglo-italiane, massone dal 1887 e per due volte Gran Maestro della Massoneria italiana, repubblicano nella linea di Mazzini e di Saffi). Tale sede è un Centro Polifunzionale del Grande Oriente e luogo di riunione delle logge capitoline. Questo incontro viene inserito nel programma di relazioni “tra la libera muratoria e le religioni” varato da Bisi nel corso del suo mandato, in considerazione, viene spiegato, di ciò che il mondo sta vivendo in termini di tolleranza religiosa e il reciproco rispetto tra i popoli e le culture. Una facciata impeccabile.
Noi abbiamo compreso che alcuni eventi della storia, che sembrano apparire casualmente dal nulla, vengono inseminati nei grembi occulti di certe Officine segrete e mascherati da incontri pubblici apparentemente innocenti. L’evento, nel grembo occulto, viene alimentato da più piani da membri insospettabili coinvolti, che operano anche nelle varie istituzioni. Nulla accade di spontaneo e quando alcune spinte spontanee cercano di manifestarsi vengono immediatamente represse dai deputati a sferrare coreografie pubbliche di necessità.
Non vogliamo pensare che anche questo caso rientri in tali dinamiche ma molti elementi fanno riflettere quali presenze di forti suggestioni (presenze che richiamano nell’immaginario il famoso complotto “demo-pluto-giudaico-massonico”). Tirare i fili della memoria dell’antisemitismo, nell’immaginario collettivo, in questo momento particolare potrebbe assumere il significato di una tentata operazione occulta celata dall’incontro reso pubblico. Attraverso la suggestione pubblica dell’incontro potrebbe passare il messaggio occulto per chi dovrebbe intenderlo. L’immaginario è sempre il campo di influenza di chi usa il surrogato dell’esoterismo per scopi non del tutto luminosi.
Un messaggio occulto inviato non dalla parte del network sovranista (come quello, a suo tempo, di Hitler, nel Mein Kampf del 1925, al Duce Mussolini) ma dalla parte che forse vuol far sapere che le forze giudaico-massoniche sono più che vive e operanti (nelle Logge e nelle Sinagoghe) nonostante tutto. Magari non si tratta né di messaggio né di operazione occulti.

In molte occasioni pubbliche i massoni pronunciano belle parole ma queste non modificano le trame oscure che vengono orchestrate in gran segreto e le manipolazioni economiche-finanziarie che hanno messo in crisi il mondo intero. In superficie, questi iniziati massoni, si incontrano discettando tra il sacro e la ragione ma sotterraneamente fanno affari illeciti e sferrano piani occulti di destabilizzazione dei vari Paesi (specie la massoneria sovranazionale con le sue tantissime superlogge). Le belle parole o azioni filantropiche possono cancellare le oscure macchie della certa collusione tra Cosa Nostra, ‘Ndrangheta e Massoneria, ad esempio?



Qualche Informazione altra

La Massoneria moderna nasce come associazione, a Londra, il 24 giugno 1717, per la festa di San Giovanni (preso come patrono esoterico).
James Bruce, aristocratico scozzese, lasciò l’Inghilterra nel 1768 per l’Abissinia, alla ricerca delle sorgenti del Nilo Azzurro. Diretto discendente di una delle famiglie più insigne del suo paese apparteneva alla Massoneria. Egli è colui che riuscì ad accaparrarsi, al monastero di Gondar sul lago Tana, di una rarissima copia del Kebra Nagast (“Gloria dei re” – il libro sacro degli Etiopi) in cui si racconta dell’amore tra re Salomone e la regina di Saba, e del figlio illegittimo (Menelik) che, insieme alla madre, cercò di impossessarsi dell’Arca dell’Alleanza del Tempio di Salomone.
Le origini della Massoneria in Scozia risalgono al cosiddetto rito di Heredom, istituito nel Medioevo e in seguito incorporato nel Royal Order of Scotland.
Il Royal Order of Scotland era un Ordine cavalleresco fondato sui riti dei Templari da Robert Bruce, dopo la sconfitta degli inglesi a Bannockburn, nel 1314.
La Loggia Canongate Kilwinning 2 di Edimburgo era una delle più antiche Logge della Scozia e a questa apparteneva James Bruce. Questa Loggia era corredata di dottrine mistiche le cui radici affondavano nella mitologia e nei rituali giudeo-cristiani.
La Massoneria antica era un’organizzazione intessuta da innumerevoli segreti ed in pochi erano coloro che vi accedevano completamente e James Bruce era uno di questi.
Uno dei segreti che custodivano era quello che il patriarca Enoc, bisnonno di Noè, era considerato uno dei fondatori dell’Associazione, quando non si chiamava ancora Massoneria.
Enoc veniva considerato colui che aveva trasmesso all’umanità la conoscenza dei “Libri” e della “scrittura” ed aveva insegnato l’“arte del costruire”.
Un fatto è certo: Enoc (il cui nome significa “iniziato”) ha molti punti di contatto con la moderna Massoneria. Si rivela, in certi suoi ambiti, che il re Salomone, mentre costruiva il suo tempio, scoprì le segrete stanze sotterranee costruite, a suo tempo, da Enoc, aiutato dal figlio Matusalemme. Le nove stanze sotterranee erano una sopra l’altra. Nella stanza più profonda questi depositò una tavoletta d’oro triangolare che portava il “Nome Ineffabile” (il nome impronunciabile del Dio degli ebrei).
Una seconda tavoletta, con impresse le strane parole comunicate a Enoc dagli stessi Angeli, fu data in custodia al figlio.
Le stanze furono fatte murare e sul posto Enoc fece costruire due indistruttibili colonne: una di marmo e l’altra di mattoni.
Sulla colonna di mattoni furono incise le “sette scienze” dell’umanità (gli “archivi” della Massoneria).
Sulla colonna di marmo fu incisa una iscrizione che rivelava che “a breve distanza, in un luogo sotterraneo, si trovava un tesoro preziosissimo”.
Fatto ciò, Enoc, si ritirò sul monte Moriah (identificato con il monte del Tempio di Gerusalemme) e, come viene detto nel Capitolo 5 della Genesi “… e non fu più, perché Dio lo prese con ”.
Il re Salomone nello scoprire le nove stanze sotterranee ne apprese i “segreti divini”.
Gli antichi iniziati dell’Associazione, che ancora non si chiamavano massoni, in ricordo delle colonne di Enoc ne contemplavano l’immaginenelle loro logge. Erano, infatti, note come i “Pilastri Prediluviani” o i “Pilastri di Enoc”.
Successivamente furono sostituite dalle riproduzioni delle due gigantesche colonne, “Jachin” e “Boaz”, trovate ai due lati del portico d’ingresso del Tempio di Salomone.
Di Enoc viene detto, nella Genesi, che “ha camminato con Dio” e “… e non fu più, perché Dio lo prese con sé”.
L’intendere di tali parole prese un corso segreto che indicava che Enoc non morì come gli altri patriarchi perché, nella Genesi, viene indicato per tutti gli altri il nome, l’età in cui ha generato il primogenito e gli anni avuti alla morte; per Enoc, di questi dati non si fa menzione.
Enoc fu “traslato” in cielo con l’aiuto degli Angeli di Dio e, nell’atto della traslazione fu mutato in “Metatron”.
Enoc è considerato il primo mortale a essere “entrato” nell’Eden dalla cacciata di Adamo ed Eva dopo la caduta (linguaggi simbolici da comprendere).

Innumerevoli sono i fili del tessuto dei misteri e questi fili, a gruppi, rappresentano le “chiavi” con cui leggere la Grande Trama della Verità. Queste “chiavi” sono tenute ben nascoste nei corridoi occulti della “vera Massoneria”, negli archivi segreti del Cristianesimo, nelle pagine segrete di un libro non rivelato dell’Islam, e altrove.

“Qualcosa” non quadra, vista la forte presenza massonica in tutti i luoghi di potere a livello mondiale.

“(…) La “piramide del potere mondiale”, l’antico network segreto costituito simbolicamente da tredici livelli e l’“Occhio che tutto vede” in cima (il Vertice), si basa sulla tecnica delle “piramidi dentro piramidi”. Da essa ogni organizzazione, piccola o grande che sia, viene considerata un organo (piramidale) derivato dall’intera piramide. Si tratta di una potente tecnica di mimetizzazione sia all’interno della piramide sia al suo esterno.
Un membro della “piramide del potere mondiale”, a qualsiasi livello di essa appartenga, è obbligato a essere un “capo-gruppo”, cioè a essere un referente per un gruppo di altre persone, che a loro volta fungono da referenti per altri gruppi di grado inferiore, e così via.
Un piccolo o grande “centro occulto” è sempre costituito, in linea di massima, da attività concettuali, da attività organizzative e, infine, da attività esecutive, tutte variamente disciplinate per soddisfare lo scopo fondamentale per il quale è stato fondato. (…)”.

Rosario Castello
tratto da I Fiori del Male che divorano il Mondo

“(…) L’uomo della strada se lo chiede: come mai con uomini massoni (iniziati) in così tanti posti di rilievo e di potere, l’evidente forte compenetrazione tra la Massoneria e le Istituzioni (economisti, finanzieri, banchieri, politici, imprenditori, dirigenti d’industria e degli apparati pubblici, commercio, professionisti, supermanager di multinazionali, giornalisti, scrittori, religiosi, scienziati, medici, ufficiali delle diverse armi, magistrati, avvocati, alti funzionari pubblici, ecc.), in tutto il mondo, l’umanità è precipitata nell’attuale disastrosa crisi mondiale (crisi economica, crisi di valori, crisi esistenziale)?
Perché così tanti massoni sono legati ad altri club potenti come il Bilderberg e la Trilateral Commission che decidono molte delle cose che riguardano il destino dei molti ? (…)”.

Rosario Castello
tratto da L’Invisibile identità del potere nascosto

È un’operazione della Massoneria sovranazionale neoaristocratica reazionaria quella che ha, mediante il “Cartello Finanziario Internazionale”, spinto, favorito e costretto alle dannose privatizzazioni, al neoliberismo e alla cessione della sovranità monetaria e sovranità popolare (iniziando con la separazione fra Tesoro e Banca Centrale per proseguire con il sistema dell’euro). Un massone, tra i tanti, di grande merito che ha ben servito la causa massonica è Massimo D’Alema, affiliato alle superlogge Pan-Europa e alla Compass Star-Rose/Rosa-Stella Ventorum, che ha favorito nel 1999, oltre alle altre, anche la cessione di Autostrade per l’Italia e Autogrill alla famiglia Benetton. Non un’operazione per il bene dei cittadini ma per provocare la deindustrializzazione, la crisi della democrazia e del welfare, per una Europa dei massoni neoaristocratici reazionari: un’èlite economico-finanziaria a danno delle democrazie europee.
L’Europa dei massoni ha una moltitudine di affiliati. Si possono ricordare gli economisti geniali come Friedrich Von Hayek e Milton Friedman, i principali teorici del neoliberismo che per nascosti meriti massonici hanno ottenuto il Premio Nobel per l’Economia, nel 1974 e nel 1976): Von Hayek e Friedman affiliati alle superlogge sovranazionali neoaristocratiche Three Eyes e Edmund Burke e dal 1978 anche alla White Eagle.

Merita una seria riflessione anche l‘operazione che si nasconde dietro il famoso giornale satirico francese, piuttosto irriverente, Charlie Hebdo; con la missione di ridicolizzare tutti i “credo” ma anche di deridere i “morti” come quelli della tragedia del Ponte Morandi di Genova, autoincoronandosi portabandiera dei “valori europei” (quali? Quelli dei cittadini che subiscono, dei tecnocrati, degli oligarchi, dei poteri occulti sovranazionali?). Il giornale è una creatura massonica: due dei giornalisti uccisi il 7 gennaio 2015 (hebdo significa il “sette”, “settimanale”) erano massoni del Grande Oriente, delle Logge Lux Perpetue di Clermount-Ferrand e Roger Leray di Parigi. Quella di Parigi, sotto la maschera inquietante dell’ISIS-Islam, cosa è stata? Forse una oscura operazione massonica con sacrificio rituale per insidiare il vecchio ordine e preparare al nuovo ordine mondiale in corso d’opera?
Il Califfo Abu Bakr Al-Baghdadi, autoproclamatosi leader dell’ISIS dello Stato Islamico, è affiliato alla superloggia sovranazionale neoaristocratica reazionaria Hathor Pentalpha (la stessa di George W. Bush, di Michael Ledeen, Condoleezza Rice, di Tony Blair, di Nicolas Sarkozy, di Recep Tayyip Erdogan) e ciò può facilmente far intuire quali siano i veri scenari occulti dietro le quinte dei governi e delle Istituzioni Nazionali e Internazionali ufficiali. L’ISIS islamica è una creatura massonica della Loggia Hathor Pentalpha: il nome della dea egizia Isis-Iside (dea della magia e del potere materiale e spirituale) coincide con la dea Hathor che fa da chiave di connessione tra l’ISIS e la Loggia.
La Fondazione del Grande Oriente di Francia, dopo la tragedia, ha finanziato Charlie Hebdo per assicurare la sua esistenza e il cartello dei valori che sostiene. Furono stampate un milione di copie per la cortesia del giornale di sinistra Libération. Chi è il principale azionista e presidente di Libération? Il barone Edouard de Rothschild (uno dei membri del Vertice della piramide mondiale del Potere). Ai posteri l’ardua sentenza.

In Italia vivono due principali Obbedienze Massoniche.
C’è la “Gran Loggia d’Italia degli ALAM, gli Antichi Liberi Accettati Muratori” (Massoneria Universale di rito scozzese). Essa si trova in Via San Nicola de’ Cesarini, davanti ai ruderi di Largo Argentina a Roma. La Loggia si trova nell’antico Palazzo Vitelleschi (sede, nel ‘600, di un Tribunale dell’Inquisizione e successivamente un collegio degli Scolopi). L’attuale Gran Maestro è Antonio Binni dal 2013.

L’altra Obbedienza è il Grande Oriente d’Italia (Ordine Massonico regolare Italiano, istituito il 20 giugno 1805). Questa Obbedienza si trova presso la storica Villa del Vascello in Via San Pancrazio 8, sempre a Roma
Il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia è attualmente Stefano Bisi.
Esistono però anche altre realtà massoniche: l’Obbedienza del Rito scozzese antico e accettato, aderente al Grande Oriente d’Italia, con trentatré gradi; anche la Gran Loggia Regolare degli Antichi Liberi e Accettati Muratori d’Italia o Gran Loggia Regolare d’Italia(GLRI), ordine fondato il 17 aprile 1993, con Gran Maestro Fabio Venzi dal 2001.
Si è aggiunto anche il Grande Oriente d’Italia Democratico con alla guida il Venerabile Gioele Magaldi (in sonno nel 2014 nella Loggia sovranazionale Thomas Paine), per una Riforma in senso democratico e libertario del Grande Oriente d’Italia.

Nascita di alcune Obbedienze

La Gran Loggia Unita (UGL) viene fondata a Londra il 24 giugno nel 1717, con il primo Gran Maestro Anthony Sayer, e si diffonde velocemente anche fuori dall’Inghilterra. È chiamata anche Premier Grand Lodge o Gran Lodge of London.

La Massoneria in Francia viene introdotta nel 1721 dall’Inghilterra e la prima Loggia fondata nel 1725 a Parigi si chiamerà Grande Loggia di Francia che nel 1773, dopo la stesura degli Statuti, prende il nome Grande Oriente di Francia (GODF).

La Stretta Osservanza viene formata nel 1760 da Karl Gotthelf von Hund che sosteneva che ai vertici dell’Ordine c’erano i “Superiori Incogniti”. Esisteva un collegamento tra la Stretta Osservanza, gli Illuminati e il Rito Egizio di Cagliostro.

Il Rito Scozzese Antico e Accettato viene creato nel 1747 da Estienne Morin, che conferisce ulteriori “25 gradi” con l’autorità della Gran Loggia Francese. Si diffuse anche in Germania e in America nel 1761. I “33 gradi” del Rito Scozzese vennero stabiliti dal Consiglio Supremo del Rito Scozzese Antico e Accettato nella Convocazione a Charleston, South Carolina, nel 1801.

Nel 1775 all’Aja, il conte Alessandro Cagliostro (1743-1795) istituisce un Rito Egizio (Misraim) che ammette anche le donne.

L’Ordine degli Illuminati viene fondato da AdamWeishaupt (1748-1830) in Baviera nel 1776. Inizialmente lo aveva chiamato Ordine dei Perfettibilisti.

L’Ordine dei Cavalieri Massoni Eletti Cohen viene fondato a Parigi nel 1754 dal Qabbalista Martinez de Pasqually. Viene iniziato all’ordine nel 1765 Louis Claude de Saint-Martin. Nel 1772 de Pasqually si trasferisce ad Haiti e gli adepti dell’Ordine si fondono con la Stretta Osservanza. Dopo la morte di Louis Claude nel 1803, l’eredità esoterica viene ripresa nel 1888 dall’occultista francese Papus (Gerard Encausse) e Augustin Chaboseau, che fondano l’Ordine Martinista.

Nel 1862, negli USA, viene introdotto il Rito di Memphis da parte di John Yarker. Sotto di lui Memphis e Misraim si uniscono e questa unificazione viene chiamata l’Antico e Primitivo Rito Memphis-Misraim (legato al Martinismo). L’Ordine Martinista viene incorporato nei Riti Orientali di Memphis e Misraim con rispettivamente “90” e “96” gradi.
Viene iniziato al Martinismo René Guénon da Papus e anche al Memphis-Misraim per poi fondare una loggia massonica, la Grande Triade(in Francia) con l’intento di istituire un sistema Tradizionalista vero in contrapposizione a tutte le correnti Anti e Contro Tradizione nella Massoneria (La Grande Triade, René Guénon, Adelphi).

Alcuni Massoni della storia umana:
Garibaldi, Mazzini, Cavour, Carducci, Pascoli, Goldoni, Quasimodo, Alfieri, Petrolini, Totò, Enrico Fermi, John Wayne, Oliver Hardy, Walt Disney, Winston Churchill, Paganini, Mozart, Beethoven, Brahms, Berlioz, Liszt, Haydn.

La Massoneria sbandiera, in superficie, l’universale slogan dei “Diritti dell’Uomo”, uno specchio per le allodole, ma sotterraneamente i suoi azionamenti vanno in tutt’altra direzione.
Nel 2009, ad esempio, la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo si è pronunciata contro “l’affissione del crocifisso in classe, in Italia” che violerebbe il “diritto dei bambini di credere o non credere”. Quanto sentenziato ha il forte odore della Massoneria. Infatti, chi sono i riuniti fraternamente prima di questa sentenza di grande trovata e nascosto intento? Si sono radunati un certo numero di burocrati dell’Unione Europea. E chi erano?
Hanno partecipato il Presidente della Commissione Europea Josè Manuel Barroso (affiliato alle superlogge sovranazionali Pan-Europa e Parsifal), il Presidente del Parlamento europeo Hans-Gert Pottering e Louis Michel, Commissario per l’Istruzione, l’Addestramento, la Cultura e la Gioventù, insieme ad una serie di organizzazioni secolari (umanisti, dei “diritti umani”, ordini massonici).
Gli ordini massonici presenti: il Grande Oriente del Belgio, la Gran Loggia Simbolica Spagnola, il Grande Oriente di Francia, la Gran Loggia Femminile di Francia, l’Ordine Massonico Internazionale Delphi (Grecia), la Gran Loggia d’Italia e il Grande Oriente Lusitano (Portogallo). Un grande impegno per una grande preoccupazione quella di un crocifisso appeso a una parete che lederebbe i diritti del bambino nel suo eventuale credere o non credere, mentre si chiudono gli occhi sui precari, i disoccupati, i licenziati, i malpagati, i vecchi e i nuovi poveri, i milioni di persone in difficoltà in tutta Europa e nel mondo. Una massoneria delle disuguaglianze sembrerebbe.

Dopo la seconda Guerra Mondiale il conte Richard N.C. Kalergi (massone iniziato nel 1921 nella Loggia Humanitas di Vienna, autore del libro Pan Europe che attrasse il barone Max Warburg che lo finanziò quale sostenitore della Pan Europa e il barone Louis Rothschild), dopo aver gettato le basi di un’Europa Unita nel 1922, con il sostegno dei banchieri Warburg e Rothschild e i fratelli massoni di tutto il continente e negli USA, implementa il Progetto europeo attraverso l’allora gruppo segreto del Bilderberg, pensato nel 1952 e fondato nel 1954 (con i coinvolti il principe Bernard di Olanda, David Rockefeller e il sostegno del direttore della Cia il generale Bedell Smith).

“(…) La politica mondiale è recitata da alcuni membri delle superlogge della massoneria sovranazionale: Barack Obama, ex presidente degli Stati Uniti (affiliato alla “Maat”); Angela Merkel, politica, cancelliera tedesca dal 2005 (affiliata alla “Golden Eurasia”, alla “Valhalla” e alla “Parsifal”); Vladimir Putin, attuale presidente della Federazione Russa (affiliato alla “Golden Eurasia”); François Hollande, ex presidente della Repubblica francese (affiliato alla “Ferdinand Lassalle” e alla “Fraternitè Verte”); Tony Blair, ex premier britannico – 1997-2007 – (affiliato alla “Edmund Burke” e alla terribile “Hathor Pentalpha”); Nicolas Sarkozy, politico, presidente della Repubblica francese dal 2007 al 2012 (affiliato alla “Edmund Burke”, alla “Geburah”, alla “Atlantis-Aletheia”, alla “Pan-Europa” e alla “Hathor Pentalpha”); Emmanuel Macron (legato ai Rothschild), attuale presidente della Repubblica francese (scoperto da Jaques Attali che lo introduce nel 2014 al Bilderberg, lo presenta a Hollande che lo affilia alla “Fraternitè Verte” e poi affiliato anche alla “Atlantis-Aletheia”); Abu Bakr Al-Baghdadi, leader dell’Isis e Califfo dell’autoproclamato Stato islamico (affiliato alla “Hathor Pentalpha”); Jean-Claude Trichet, economista, banchiere, presidente della Bce dal 2003 al 2011 (affiliato alla “Pan-Europa”, alla “Babel Tower” e alla “Der Ring”); Recep Tayyp Erdogan, che ha appena trasformato la Turchia in una repubblica presidenziale sedendosi al suo vertice (massone della Loggia sovranazionale reazionaria “Hathor Pentalpha”, fondata da Bush padre, che conta tra i membri Bush junior, Jeb Bush, Nicolas Sarkozy, Tony Blair e Abu Bakr al-Baghdadi); Bill Gates, noto imprenditore (affiliato alla “Compass Star-Rose/Rosa-Stella Ventorum”). E moltissimi altri insospettabili (…)”.

Rosario Castello
tratto dal Compendio del Libro L’Italia occulta
il compendio è scaricabile gratuitamente dalla sezione Free E-books del centroparadesha.it

“(…) Quando una istituzione iniziatica perde di vista la propria funzione spirituale, scadendo a organizzazione che interviene di nascosto sugli individui, sul sociale e sui Governi con la mano pesante della manipolazione, non è più “iniziatica”. Specie quando crea, aggrega e dirige, come armate in azione, appositi comitati d’affari sovranazionali con mire di governo mondialiste.
Un vero iniziato né tantomeno una istituzione iniziatica vera non si inseriscono nel dominio delle libere scelte degli individui, non manipolano, non plagiano, non impongono, non aggrediscono ma, se necessita, ispirano in presenza di apposite “qualificazioni”.
L’opera generalizzata dell’iniziato, nel mondo profano, è quella di “essere” e “dare” un esempio a quanti lo circondano e che ignorano la sua statura di iniziato.
La Massoneria, ad esempio, ha perso la sua Luce e quindi la sua funzione iniziatica: almeno fino a quando non si rigenererà totalmente, per volontà di tutti coloro che la costituiscono. Il ritorno alla sua antica e nobile istituzione iniziatica al momento sembra piuttosto difficile e molto lontana quale possibilità. Gran parte di essa vive di luce oscura, infiltrata, posseduta e sovrapposta dalla contro-iniziazione: pochissime sono le Logge e pochissimi i massoni rimasti a svolgere un lavoro di ricerca della conoscenza esoterica-spirituale per passare realmente da una “iniziazione virtuale” ad una “iniziazione effettiva” dai risultati fattuali. La maggior parte delle Logge si è trasformata in una catena di comitati d’affari ed ogni Loggia, è un gradino facilitato per il potere.
La Massoneria dovrebbe essere solo un sistema esoterico-filosofico teso al miglioramento del singolo mediante un processo profondo in grado di trasformare un “individuo profano” in un “iniziato”: dovrebbe essere quindi un metodo esoterico di conoscenza per quanti qualificati a poter recepire l’apertura a stati superiore di coscienza. Così non è più. (…)”.

“(…) Questa è l’Ora dell’Urgenza ed il motivo è semplice: ma come è possibile che nonostante vi siano tutti questi brillanti personaggi, quali magnati dei media, alti politici, economisti, banchieri, esperti dell’Alta Finanza, professori, ideologi, nobili lungimiranti, faccendieri, uomini ricchi e potenti, iniziati che si riuniscono da moltissimi anni in società (segrete o meno) e club esclusivi (Illuminati, Massoneria minore e Massoneria superiore, B’nai B’rith (forma di Massoneria ebraica), Fabian Society, Pilgrims’ Society, Ditchley Foundation, The Group of Thirty, Rond Table, Bilderberg, Trilateral Commission, Aspen Institute, CFR, IISS, BIS, Kissinger Associates Inc., ONU, UNESCO, ecc.), nessuno sia stato capace di capire l’arrivo di una crisi così devastante a livello mondiale? Crisi che però, guarda caso, non ha intaccato le loro ricchezze ma ha toccato e impoverito solo la maggioranza della popolazione mondiale, quella del ceto medio-basso. Molti di loro, anzi, si sono maggiormente arricchiti senza però riuscire a risolvere il problema dei poveri in aumento e del lavoro che manca.
La risposta è semplice davvero: questa crisi, in realtà, è una loro creazione (una strategia messa in campo), si sono adoperati astutamente, con il segreto e con l’inganno, per provocarla e poter assumere, ogni giorno di più, il pieno controllo del mondo (vogliono il potere assoluto mettendo fine a tutte le libertà), la realizzazione di quel segreto progetto planetario che tanto bene ricorda le parole del Maestro Gesù:

“Haec est hora vestra et potestas tenebrarum”
(“Questa è la vostra ora, è l’impero delle tenebre”). (…)”.

Rosario Castello
tratto da Potestas Tenebrarum


Esiste un filo occulto, di esoterismo deviato, tirato per imbastire una trama mondiale che guidi e plasmi la storia secondo un segreto intento di pochi. Lo favoriscono una rete di “società segrete” che, con i loro affiliati, agiscono nei gangli nervosi della società umana e in tutte le stanze dei bottoni del Potere.

Una Loggia massonica dovrebbe essere l’espressione opposta al mondo profano in cui prevale il caos che è tenebra. La Loggia dovrebbe essere il simbolo operativo del mondo perfetto da costruire, il cosmos in opposizione alle “tenebre esteriori”, il “luogo illuminato e regolare”, in conformità all’“Ordine” (rta, in sanscrito).