mercoledì 17 aprile 2019

SETTIMANA SANTA




LITURGIA DEL GIORNO
- Rito Romano -




 PRIMA LETTURA 

Is 50,4-9
Dal libro del profeta Isaìa

Il Signore Dio mi ha dato una lingua da discepolo,
perché io sappia indirizzare
una parola allo sfiduciato.
Ogni mattina fa attento il mio orecchio
perché io ascolti come i discepoli.
Il Signore Dio mi ha aperto l’orecchio
e io non ho opposto resistenza,
non mi sono tirato indietro.
Ho presentato il mio dorso ai flagellatori,
le mie guance a coloro che mi strappavano la barba;
non ho sottratto la faccia
agli insulti e agli sputi.
Il Signore Dio mi assiste,
per questo non resto svergognato,
per questo rendo la mia faccia dura come pietra,
sapendo di non restare confuso.
È vicino chi mi rende giustizia:
chi oserà venire a contesa con me? Affrontiamoci.
Chi mi accusa? Si avvicini a me.
Ecco, il Signore Dio mi assiste:
chi mi dichiarerà colpevole?


  SALMO  

Sal 68
O Dio, nella tua grande bontà, rispondimi.

Per te io sopporto l’insulto
e la vergogna mi copre la faccia;
sono diventato un estraneo ai miei fratelli,
uno straniero per i figli di mia madre.
Perché mi divora lo zelo per la tua casa,
gli insulti di chi ti insulta ricadono su di me.

Mi sento venir meno.
Mi aspettavo compassione, ma invano,
consolatori, ma non ne ho trovati.
Mi hanno messo veleno nel cibo
e quando avevo sete mi hanno dato aceto.

Loderò il nome di Dio con un canto,
lo magnificherò con un ringraziamento,
Vedano i poveri e si rallegrino;
voi che cercate Dio, fatevi coraggio,
perché il Signore ascolta i miseri
e non disprezza i suoi che sono prigionieri.


 VANGELO 

Mt 26,14-25
Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, uno dei Dodici, chiamato Giuda Iscariòta, andò dai capi dei sacerdoti e disse: «Quanto volete darmi perché io ve lo consegni?». E quelli gli fissarono trenta monete d’argento. Da quel momento cercava l’occasione propizia per consegnare Gesù.
Il primo giorno degli Ázzimi, i discepoli si avvicinarono a Gesù e gli dissero: «Dove vuoi che prepariamo per te, perché tu possa mangiare la Pasqua?». Ed egli rispose: «Andate in città da un tale e ditegli: “Il Maestro dice: Il mio tempo è vicino; farò la Pasqua da te con i miei discepoli”». I discepoli fecero come aveva loro ordinato Gesù, e prepararono la Pasqua.
Venuta la sera, si mise a tavola con i Dodici. Mentre mangiavano, disse: «In verità io vi dico: uno di voi mi tradirà». Ed essi, profondamente rattristati, cominciarono ciascuno a domandargli: «Sono forse io, Signore?». Ed egli rispose: «Colui che ha messo con me la mano nel piatto, è quello che mi tradirà. Il Figlio dell’uomo se ne va, come sta scritto di lui; ma guai a quell’uomo dal quale il Figlio dell’uomo viene tradito! Meglio per quell’uomo se non fosse mai nato!». Giuda, il traditore, disse: «Rabbì, sono forse io?». Gli rispose: «Tu l’hai detto».

martedì 16 aprile 2019

LE PROFEZIE DELLA SINDONE

a cura di RENZO BASCHERA


Siamo all'inizio del 1578. Un cittadino di Chambéry, che alcuni manoscritti del tempo ricordano come Gerard, particolarmente devoto alla Santa Sindone, ebbe l’apparizione di un angelo. E l’angelo affidò a Gerard "un rosario di vaticini", che in poco tempo si diffusero in tutta la Francia. E, con il trasferimento "dell’oggetto degno di fede" a Torino - ciò che avvenne il 14 settembre 1578 - anche nello stato Sabaudo.

Abbiamo già il riscontro per alcune di queste profezie, come l’evento del nazismo, la seconda guerra mondiale, il crollo dell’Unione sovietica e il brevissimo pontificato di Giovanni Paolo I, definito da questi messaggi "il pontefice della luna", perché il suo pontificato durò appunto un ciclo lunare.

Alcuni vaticini devono però ancora avverarsi. E dovrebbero riguardare il nostro tempo, o al massimo il tempo dei nostri figli. Vediamo i punti più significativi, cercando di interpretare i messaggi, pervenuti a noi in modo frammentario e con parole che associano spesso il latino alle lingue volgari.

"In millenio finito, Satane purpure abita a Rome. Pius sanguina cetes. Surge dux magno et Vitor crux". Al termine del Millennio, Satana abita a Roma. Non va trascurato il termine "purpure", che potrebbe indicare la porpora, i porporati, cioé i cardinali. In questo caso, la ‘residenza" di Satana sarebbe in Vaticano. Si tratta di un vaticino che trova già riscontro in un discorso di Paolo VI del 1972, quando dichiarò che: "…… dalle crepature di molte chiese esce già il fumo del demonio".

Il termine "pius", indica un pontefice, che sarà colpito nel tempo di una grande riunione (coetus). Il vaticino potrebbe riferirsi all’attentato a Giovanni Paolo Il, in piazza San Pietro, a Roma. Ma potrebbe anche riguardare un nuovo grave attentato alla persona del pontefice, durante l’Anno Santo, o durante un conclave (riunione di cardinali). Sarà in questo tempo che un uomo di valore (dux magno) riuscirà a guidare i popoli, forse l’intera Europa, verso la pace. Al suo fianco ci sarà "Vitor crux". E qui potrebbe essere ricordata la croce dello stemma dei Savoia. Si annuncia pertanto il ritorno della monarchia, in Italia. E si annuncia anche il ritorno della monarchia in Spagna e in Francia.

E questo avverrà quando sarà "pianto in lsrael, et sanguinante mundi". La terza guerra mondiale potrebbe partire da Israele. La "grande fiammata" prevista da più messaggi profetici, potrebbe essere un attacco arabo contro lo stato di Israele, che finirebbe di coinvolgere il mondo intero. Perché l’Unione Sovietica (che in questi messaggi viene chiamata "Corvus rubio", cioè corvo rosso) è crollata, ma non é finita. E’ previsto difatti il suo "ritorno". Ma prima di arrivare a questo, il vescovo di Roma andrà a celebrare la Messa sulla piazza rossa di Mosca, accendendo molte speranze. Le profezie della Sindone ammoniscono però che in "terzio tempo, spes court et fumex". Cioè, all’inizio del terzo Millennio, le speranze (di pace, di armonia, di equilibrio politico) saranno brevi e confuse.

Si annunciano poi grandi eventi per "le terre adrie". Il vaticino potrebbe riguardare il mare Adriatico, sul quale c’è anche una profezia della Monaca di Dresda che prevede "la trasformazione del mare, in lago". In seguito a un maremoto, dovrebbero sorgere nuove terre nel canale d’Otranto, tanto che la penisola salentina si troverebbe unita all’Albania.

E’ interessante notare che le profezie della Sindone danno anche un nome alle nuove terre che emergeranno nell’Adriatico: Dosia.

E grandi trasformazioni sono previste anche per la "terra flora". E qui, si potrebbe pensare alla Florida, dove in questi ultimi anni è stato registrato un aumento notevole dei movimenti sismici.

Il messaggio ricorda poi alcune città ad alto rischio: Roma, Parigi, Milano e Torino. Su queste città, in un tempo che dovrebbe andare dal 2000 al 2040, volerà per l’ultima volta il "corvus rubio". Sono probabilmente le città maggiormente coinvolte nel terzo conflitto mondiale che vedrà nuovamente schierato il fronte sovietico contro la civiltà occidentale. Finalmente, si arriverà alla pace. Il "corvus rubio" sarà bruciato nello stesso rogo che ha acceso. E l’uomo imparerà a vivere in una dimensione nuova.

L’ARABIA SAUDITA HA FINANZIATO IL GENERALE HAFTAR IN LIBIA



“Il Mufti Sheikh Sadeq al-Gharyani ha rivelato venerdì che l’Arabia Saudita aveva inviato seguaci della studiosa salafita saudita Rabee al-Mudkhali per sostenere Khalifa Haftar.


Al-Gharyani, che stava parlando al canale televisivo libico Al-Tanasuh , ha detto che questa gente aveva precedentemente sostenuto Al-Gheddafi e attualmente sta sostenendo Haftar, accusando sia Al-Gheddafi che Haftar di “avere il sangue sulle loro mani”.


Inoltre, il mufti ha accusato le Nazioni Unite di rivendicare la pace in Libia, ma hanno invece “installato Haftar, che mina la pace nel paese”.


Riguardo alla questione dei migranti, ha detto; “Se l’ONU vuole fermare l’afflusso di migranti in Libia, allora proteggerà i confini della Libia”.


Al-Mudkhali, dovrebbe essere notato, è uno sceicco saudita salafita che crede che l’Islam non consenta l’opposizione ai governanti o che dia loro consigli pubblici.



I suoi seguaci hanno una presenza enorme in Libia e le loro milizie hanno combattuto in diverse battaglie a sostegno di Haftar “.


e da al Jazeera:


“Giorni prima che il generale rinnegato della Libia Khalifa Haftar lanciasse un’offensiva sulla capitale del paese, Tripoli, l’ Arabia Saudita ha offerto decine di milioni di dollari per contribuire a pagare l’operazione, come ha riportato il Wall Street Journal .


L’offerta è arrivata durante una visita di Haftar alla capitale saudita, Riyadh, in vista della sua campagna militare del 4 aprile, ha detto il Journal venerdì.


Citando alti consiglieri del governo saudita, il giornale ha detto che l’offerta di fondi – accettata da Haftar – era destinata ad acquistare la lealtà dei leader tribali, reclutare e pagare combattenti e altri scopi militari.


L’ultimo conflitto nel paese nordafricano contrappone l’Esercito nazionale libico di Haftar (LNA) alle forze alleate al Governo di Accordo Nazionale (GNA) sostenuto dalle Nazioni Unite.


Il GNA controlla Tripoli, situata nella Libia nordoccidentale , mentre l’LNA è alleata di un’amministrazione parallela situata nell’est del paese ricco di petrolio, che si è frammentato in un mosaico di basi di potere in competizione dopo il rovesciamento dell’ex leader Muammar Gheddafi nel 2011.



Crisi della Libia: il combattimento riguarda i residenti di Tripoli (2:18)


Secondo le ultime cifre delle Nazioni Unite, almeno 75 persone sono state uccise nei combattimenti tra le parti in guerra mentre altre 320 sono rimaste ferite. Anche 9.500 persone sono state costrette a lasciare le loro case.

Khalil Jahshan, direttore esecutivo del Centro arabo di Washington DC, ha detto che i sostenitori e affiliati di Haftar erano ben noti prima della pubblicazione dell’articolo del Journal.


Esercito di Haftar


Diversi paesi del Medio Oriente, tra cui l’ Egitto e gli Emirati Arabi, hanno appoggiato Hafter come baluardo contro i gruppi islamisti, in particolare i Fratelli Musulmani, che hanno assunto un ruolo di primo piano in Libia dopo la rivolta del 2011 e hanno continuato a partecipare alla politica libica sotto il governo di Tripoli.


“C’è stato un aumento nel supporto, chiaramente, ma non un cambiamento nel ruolo politico. Penso che l’Arabia Saudita volesse aumentare la sua partecipazione al conflitto in Libia e che probabilmente ha contribuito nella visita del generale Haftar nel regno e al suo incontro con il re Salman e il principe ereditario “, ha detto Jahshan.


“Subito dopo il suo ritorno [di Haftar], ha in qualche modo intensificato il suo ruolo, il suo confronto con i suoi concorrenti in Libia, così chiaramente ha ottenuto il sostegno politico per primo e sono sicuro che ha ottenuto il sostegno finanziario e militare dopo anche se questo non è necessariamente l’unico partito nel Golfo o in Medio Oriente che ha supportato Haftar negli ultimi anni “.



Durante la sua visita in Arabia Saudita, prima dell’offensiva su Tripoli, il giornale ha detto che Haftar ha incontrato il re Salman, il principe ereditario Mohammed bin Salman ( MBS ), nonché il capo dell’intelligence del regno e il ministro degli esteri. 


Il governo saudita e i portavoce di Haftar non hanno risposto alle richieste di commento.

“Gli aerei di Haftar hanno intensificato gli attacchi aerei nell’ovest del paese e membri dello staff nell’aeroporto di Mitiga – l’unico aeroporto operativo di Tripoli – dicono che c’è uno stato di panico tra membri dello staff e passeggeri”, ha detto, aggiungendo che – Le armi da guerra all’aeroporto stavano cercando di colpire gli aerei da guerra.


Oltre 1.000 persone si sono riunite nel centro di Tripoli per chiedere a Haftar di fermare l’avanzata sulla città costiera che conta circa 1,2 milioni di persone. Il disastro della Libia dura ancora dopo circa otto anni dall’intervento distruttivo della NATO.


Fonti: Middle East Monitor Veterans Today


Traduzione: Luciano Lago

I “SENTIERI” DELLA BREXIT


Il recente rinvio al 31 Ottobre come data massima per la Brexit avvicina un po’ di più questo evento così dirompente per le sorti del continente europeo alla scaletta temporale abbozzata negli articoli dedicati alla Jahenny. Se infatti il 2021 fosse realmente l’anno di inizio dei più grandi problemi per la Francia dovremmo vedere nel 2020 il deflagrare degli eventi anticipatori: i problemi nel Regno Unito che porteranno alla frantumazione del regno in quattro parti e quelli legati alla Persia e Gerusalemme. Come detto più volte sia la Brexit che la guerra in Siria hanno il potenziale per far avverare in tempi rapidi queste profezie.


Già adesso in UK la tensione politica è ai massimi livelli tanto da suscitare paragoni con il periodo rivoluzionario di Cromwell. Alcuni costituzionalisti discutono apertamente perfino di una discesa in campo della Regina contro i tentativi di rinviare troppo in là la separazione dall’Unione Europea oppure di porre il veto alla stessa Brexit.


E’ un dibattito interessante perché la regina è parte in causa della realizzazione della profezia con, sembra, una discesa dal trono non convenzionale.
Al fianco della Regina ne abbiamo un’altra, non di sangue blu, che è la principale protagonista della Brexit: Theresa May.


Quali sono dunque i “Sentieri della Brexit”?


Sono quelli che, sorprendentemente, hanno ispirato Nostradamus nella composizione di quartine dedicate all’argomento e che, ancora una volta, sono presi dalle guide di Charles Estienne.


Come ho descritto in precedenti articoli le quartine della Brexit sono al momento due: la 250 e la 919.




Dal Ramo V del 2000 “L’Europa in guerra”


250
Quad ceux d'Hainault, de Gand et de Brucelles,
Verront à Langres le siege deuant mis:
Derrier leurs flancz seront guerres crueles
La plaie antique fera pis qu'ennemis.


250
Quando quelli d'Hainault, di Gand e di Bruxelles,
Vedranno il blocco messo davanti a Langres,
Dietro ai loro fianchi vi saranno crudeli guerre:
La piaga antica sarà peggiore dei nemici. 




Il primo verso riporta delle località che Estienne cita nelle sue guide per i sentieri che dalla Francia portano in Europa centrale. Sono città sotto l’influenza del Sacro Romano Impero oggi impersonificato dall’Unione Europea.
Langres invece è messa in relazione ad altri sentieri non comuni con quelli delle città al primo verso. E’ dunque “separata”. E’ una cittadina della Borgogna che, al tempo della Guerra dei Cent’anni fra inglesi e francesi era alleata dei primi. Nostradamus la sceglie come portabandiera dell’Inghilterra.
I primi due versi nel Luglio 2016, appena nominata la May per condurre in porto la Brexit, li ho tradotti così:


“Quando quelli d’Europa vedranno il blocco posto all’Inghilterra”


Anticipavo l’impressione che questo processo avrebbe portato allo scontro economico e politico fra il Regno Unito e l’Unione Europea.
Mi sembra indubitabile che questo sia oggi il sentiment comune.
Sono in effetti due strade che portano in direzioni opposte.


La piaga antica sarà peggiore dei nemici. Nel 2016 per quanto riguarda l’Inghilterra ipotizzavo che la vecchia piaga era la Scozia. In effetti la Scozia è uno dei principali ostacoli alla Brexit. Non sappiamo quale sarà la reazione, ma più volte gli esponenti politici scozzesi hanno manifestato la volontà di rompere l’Unione in caso di necessità. D’altronde secondo la Jahenny il risultato di questa crisi sarà proprio la scomposizione della Gran Bretagna in quattro parti: Inghilterra, Galles, Scozia e Irlanda del Nord presumibilmente.
La piaga antica però non credo sia subita solo dagli inglesi, ma anche dall’Unione Europea. Il sentiero proposto da Estienne che dall’Haynault porta a Bruxelles è intitolato come sentiero delle Fiandre. Il che porta alla mente gli ultimi tre versi della sestina 1154:


“Fiandre ed Inghilterra saranno da ferro e fuoco tormentate, dai vicini lungamente assediate, saran contrarie a far loro la guerra”


Negli articoli passati ho ipotizzato che “i vicini” fossero gli immigrati e che in questo caso l’antica piaga era “il turco” ovvero l’islam. Ma non posso sottovalutare il collegamento con Estienne e la quartina 250 perché questi versi potrebbero riprendere lo stesso argomento e cioè l’esito infausto della Brexit dove le Fiandre rappresentano l’Unione Europea (Gand, Haynault, Bruxelles) in lotta politico economica con l’Inghilterra della Brexit. E’ un’ipotesi affascinante per il collegamento che permetterebbe di fare fra quartina e sestina e una delle fonti d’ispirazione del veggente.


Tra l’altro una delle più originali… come pensare infatti che una guida per viaggiatori possa nascondere il significato quanto meno generale di versi oscuri e complicati? Ciò vale ancora di più per la 919, una delle mie preferite.




Dal Ramo II del 2000 “L’Era del Terrore”


919
Dans le milieu de la forest Mayenne,
Sol au Lyon la fouldre tombera,
Le grand bastard issu du grand du Maine,
Ce iour fougeres pointe en sang entrera.


919
Nel mezzo della foresta Mayenne,
Al Solleone la folgore cadrà,
Il grande bastardo venuto dal grande del Maine,
Quel giorno fuggite la lama nel sangue entrerà.




La quartina è ingegnosa e ricca di simboli. Il personaggio centrale è “il grande bastardo” del terzo verso, ovvero Guglielmo il Bastardo duca di Normandia che diventerà Re d’Inghilterra col nome di Guglielmo I. Lo scopo di citare questo personaggio è di mettere insieme Inghilterra e Normandia, i luoghi degli eventi.


La folgore è il simbolo di Giove e di un evento improvviso. Un giovedì, giorno sacro a Giove, gli inglesi votano per la Brexit, la fuga dall’Europa.
In quegli stessi giorni accade un altro evento inaudito: a St Etienne du Rouvray il sacerdote cattolico Padre Hamel viene sgozzato sull’altare durante una Santa Messa ad opera di islamisti. Nostradamus gioca con le parole: fougeres è una cittadina di quella stessa regione, ma al minuscolo vuol dire anche “fuggite”. Non solo fuga dal sangue versato dagli islamisti, la lama nel sangue entrerà, ma proprio come gioco di parole con Brexit dove “exit” ha lo stesso significato.
Infine il primo verso: al solleone, in Estate, Theresa May assume la guida politica del paese. Cercando in mezzo a forest Mayenne, unendole insieme, otteniamo il suo nome FORESTMAYENNE. Inizialmente qualcuno dubitava del ruolo di questa donna. Oggi possiamo invece dire che il suo ruolo è centrale per la crisi inglese, per il modo in cui ha condotto i negoziati e lo stallo e divisione politica a cui lo ha condotto.


Quando pubblicai l’articolo nel Dicembre del 2016 ci fu chi giustamente obiettò sul fatto che il nome della May poteva essere una coincidenza se non proprio una forzatura. Personalmente, quanto si tratta di Nostradamus, non credo alle coincidenze. Per me l’ipotesi è assolutamente valida. Tuttavia presi la critica decisamente in considerazione poiché se si fosse rivelata esatta rischiava di far collassare l’accostamento dell’intera quartina alla Brexit. Come giustificare infatti il primo verso? Avevo bisogno di un’ipotesi rafforzativa.
E questa è venuta proprio dalla guida di Estienne.








Nell’immagine si può vedere un estratto di questi sentieri per i boschi dove sono citati i luoghi della quartina. Ma la parte più interessante è la spiegazione di quell’itinerario dove Estienne dice che nel mezzo di quella terra c’è un olmo con uno stendardo che definisce il confine di separazione fra Maine e Bretagna.


Il confine di separazione è proprio ciò che con la Brexit si vuole ottenere fra Europa e Gran Bretagna.


Nostradamus copia quasi letteralmente l’indicazione di Estienne proprio perché indica una separazione. La Bretagna francese richiama in realtà la Gran Bretagna inglese destinata poi a frantumarsi.
Nostradamus però fa di più: Estienne parla di ciò che c’è nel mezzo di quella terra, il veggente dice di guardare nel mezzo del bosco di Mayenne proprio per il motivo che dicevo. Guardando in mezzo otteniamo il nome del primo ministro inglese responsabile di questa crisi politica.


E’ evidente che queste non sono coincidenze, ma precise indicazioni di Nostradamus sparpagliate qua e là e che devono essere ricomposte come un puzzle. Ciò che è sorprendente però e anche confortante è che la ricerca continua di dettagli e spiegazioni alla fine porta a convalidare l’interpretazione iniziale e soprattutto a raccordarla con fatti ed eventi del nostro presente.


Spero che tutto questo possa contribuire a far apprezzare sempre di più questo misterioso personaggio il cui disegno complessivo di volta in volta appare sempre più grandioso e abbagliante per la sua complessità.


Postato 5 days ago da Remox

L'UOMO PERVERSO DI ANGUERA: ATTACCO ALL’ITALIA E A ROMA

OCCHIO AGLI SVILUPPI IN LIBIA....

Con questo articolo vorrei riprendere le ipotesi riguardanti l’identificazione dell’”uomo perverso” descritto nei messaggi di Anguera. Nei precedenti post ho provato a stabilire una connessione fra quest’uomo che viene dallo Yemen, l’ISIS e la Libia.
Subito dopo queste prime ipotesi sono cominciati nella seconda metà del 2014 i proclami dell’ISIS che parlano di un attacco islamico a Roma la cui base di partenza sarebbe proprio la Libia.
La Libia o comunque il Nordafrica sono indicati anche da Nostradamus come fonte di crisi sia nominando Annibale sia parlando di colui che sorge dall’acquatica triplicità. Per quanto riguarda Annibale abbiamo detto che rappresenta un simbolo dell’invasione islamica che viene mediante i profughi. Le ondate migratorie sono uno dei veicoli di infiltrazione del terrorismo. L’acquatica triplicità è invece una simbologia tolemaica che indica il Nordafrica e che nelle antiche cartine è appunto chiamato “Libia”.


Rivediamo quindi sia alcuni messaggi di Anguera che le quartine di Nostradamus.


2.579 - 24.09.2005
Cari figli, Dio ha tutto sotto controllo. Non temete. L’umanità vivrà momenti di grande tribolazione, ma chi resterà fedele sarà salvo. Un uomo perverso sorgerà. Per causa sua i fedeli sperimenteranno grande sofferenza. Sana’a è la capitale del suo Paese. L’Italia sarà invasa. Gli uomini dalla grande barba agiranno con grande furia.


In questo messaggio la Madonna introduce quest’uomo perverso che viene dallo Yemen. In relazione a quest’uomo si parla di invasione dell’Italia e della grande furia con cui agiranno gli uomini dalla grande barba. Quest’ultimi identificano i terroristi islamici. Ho già detto di come a mio avviso la parola “invasione” vada intesa come grande offensiva terroristica e non come invasione di eserciti stranieri. Sicuramente gli uomini di fede soffriranno poiché uno degli obiettivi principali del terrorismo islamico è colpire il cristianesimo e i suoi luoghi di culto.


2.592 - 22.10.2005
Cari figli, questa sera vi invito ad aprirvi alla grazia di Dio e ad essere in tutto simili a mio Figlio Gesù. Si avvicinano ora i tempi delle grandi tribolazioni. Verrà la guerra. L’azione malefica degli uomini causerà morte e distruzione in varie nazioni. Tornate al Signore. Rispondete alla sua chiamata per essere salvi.Un uomo perverso comanderà una grande invasione. Nei cuori degli uomini ci saranno furia e desiderio di morte. La città delle sette colline sarà distrutta.


Un mese dopo la Madonna riprende questo tema. Collega la guerra all’azione malefica degli uomini (terroristi) che porterà morte e distruzione in varie nazioni (gravi attentati, destabilizzazione, paura). E ancora una volta sono associati all’uomo perverso i termini “invasione”, la città di Roma (Italia) e la furia degli islamisti desiderosi di portare morte.


Appare evidente dunque che in questo clima di allarme per il terrorismo islamico, soprattutto in vista del Giubileo, debba cominciare a squarciarsi il velo su questo misterioso personaggio, collegato sia all’azione terroristica islamica che ad una grande offensiva contro Roma e l’Italia.
I proclami dell’ISIS e dei suoi esponenti che parlano dalla Libia contro la nostra terra devono essere considerati con la massima attenzione.


2.529 – 31.05.2005
Il palazzo sarà sorpreso dall’invasione furiosa e sanguinosa degli uomini dalla grande barba.


2.997 - 13.05.2008
Ci sarà una grande invasione e nel palazzo si vedrà grande distruzione.


In questi messaggi la Madonna parla direttamente del Vaticano annunciando un’invasione e grande distruzione. Il termine “invasione” compare solo in questi pochi messaggi che ho citato e che sembrano quindi relazionarsi con il pericolo di un grave attentato islamico.


2.975 - 23.03.2008
Cari figli, gli uomini seguaci del falso profeta marceranno con grande furia in direzione del tempio santo. Lì ci sarà grande distruzione. La Chiesa piangerà e si lamenterà. In questo giorno sarà visibile una eclissi lunare.


Il 23 Marzo del 2008 la Madonna annuncia la marcia dei terroristi, guidati dal falso profeta (colui che ne ha solo l’apparenza, il leader dell’ISIS), verso il Tempio Santo nel giorno di un’eclissi di Luna. Ho già detto di come a mio avviso il giorno più pericoloso sia il 23 Marzo 2016, Mercoledì Santo del Giubileo, in quanto la Madonna dice “in questo giorno” e il messaggio è stato dato proprio un 23 di Marzo. Il Tempio Santo potrebbe essere San Pietro o qualunque altro grande santuario cristiano. La Chiesa Cattolica infatti piangerà e si lamenterà.
E’ la Madonna a specificare che i terroristi sono guidati da un “falso profeta”.


2.516 - 30.04.2005
Cari figli, inginocchiatevi in preghiera per la pace nel mondo. L’umanità vive forti tensioni e cammina verso l’autodistruzione. Un uomo orgoglioso farà accordi con l’Iran. Lui sembra essere un pacificatore, ma in verità sarà una spina per molte nazioni. Gli uomini del terrore, capeggiati da colui che ha l’apparenza di un profeta, porteranno sofferenza e dolore al nido dell’aquila e al Paese del Salvatore. Ecco che sono giunti i tempi da me predetti.


In questo messaggio gli obiettivi dei terroristi sono probabilmente la capitale dell’America (nido dell’aquila) e Israele (paese del Salvatore). I terroristi sono guidati da un uomo dall’apparenza di profeta. Il Califfo è un titolo non solo militare, ma anche religioso. E’ “il principe dei credenti” ed Al Baghdadi, che ha studiato all’università islamica di Baghdad, è a tutti gli effetti un predicatore.


2.553 - 24.07.2005
Gli uomini del terrore raggiungeranno il Vaticano. La piazza sarà piena di cadaveri. L’umanità vedrà l’azione malefica degli uomini dalla grande barba. Il Colosseo crollerà. Sappiate che il Signore è rattristato a causa dei peccati degli uomini. Ecco i tempi delle grandi tribolazioni. Inginocchiatevi in preghiera.


In questo messaggio si sottolineano due obiettivi dei terroristi: la piazza del Vaticano (Piazza San Pietro) e il Colosseo. In questo l’”azione malefica” è proprio quella degli uomini dalla grande barba (cfr msg 2592).


2.595 - 29.10.2005
Cari figli, restate saldi sul cammino che vi ho indicato. Ecco i tempi dei dolori. Pentitevi e assumete il vostro vero ruolo di cristiani. L’umanità percorre le strade dell’autodistruzione che gli uomini hanno preparato con le proprie mani. Cercate la pace. Dio è la soluzione per voi. Ritornate. La Libia inciamperà e i miei poveri figli conosceranno grandi sofferenze. Per gli uomini del terrore sarà un regalo di valore.


In questo messaggio che ben conosciamo si annuncia la guerra civile in Libia (l’inciampare) e l’ascesa dei terroristi nella nazione.
In altri messaggi la Madonna parla della furia dei "figli del Leone" contro la Chiesa oppure del "Leone furioso". Il Leone è un simbolo islamico, soprattutto sciita, ma anche gli uomini dell'ISIS amano chiamarsi fra loro "leoni del califfato".


Quello del terrorismo in Libia è un tema dibattuto proprio in questi giorni. In questo articolo de “Il Foglio” si parla della progressiva infiltrazione e conquista dell’ISIS in Libia, delle varie strategie del califfato, delle missioni dei reparti speciali italiani che, “prima di quanto non si creda” sarebbero il preludio ad una missione militare italiana.


Nella quartina 551 del Ramo III del 2000 abbiamo messo in relazione “la crudele briga” fra i tirreni e i barcini con la crisi libica (barcini, da Annibale Barca, libici) e soprattutto quella dei profughi in Europa.


Altre quartine che parlano del pericolo libico sono la 109 del Ramo XIX del 900 (nell’Onda del Tempo) che evidenza la crisi dei migranti libica per l’Italia, la 230 del Ramo XXIII del ‘900 che evidenza i pericoli per l’Italia derivanti da un novello Annibale legato a Babele (Baghdad, al Baghdadi) e poi il Presagio 11 di Settembre o come lo chiamo io il Presagio dell’11 Settembre. Quartina questa per la quale forse bisognerà un giorno compiere uno studio più approfondito, ma che sembra collegare il pericolo di Annibale con la Chiesa.


In Nostradamus quindi il pericolo per l’Italia e Roma giunge dalla Libia. Abbiamo poi la quartina 150 che compare due volte: la prima nel Ramo XIX del ‘900 del risveglio islamico e la seconda nel penultima Ramo dell’Opera, il quinto, nel Preambolo, dedicato alle violenze in Europa.




150
De l'aquatique triplicité naistra,
D'vn qui fera le ieudy pour sa feste:
Son bruit, loz, regne, sa puissance croistra,
Par terre et mer aux orients tempeste.



150
Dall’acquatica triplicità nascerà
D’uno che stabilirà il giovedì per sua festa:
Sua fama, sua gloria, regno, sua potenza crescerà,
Per terra e mare agli orienti tempesta.


L’acquatica triplicità è collocata secondo Tolomeo in Libia, ovvero Nordafrica. Stabilire il Giovedì come giorno di festa significa distaccarsi dalle tre grandi religioni monoteiste (Sabato per gli ebrei, Domenica per i Cristiani, Venerdì per i musulmani). Può l’ISIS configurarsi come una setta eretica?


Forse si. Il secondo e terzo verso potrebbero riguardare Al Baghdadi o un leader a lui simile mentre l’ultimo verso annuncia una tempesta (bellica) contro gli orientali. Probabilmente la guerra di cui parla anche la Madonna di Anguera, che segue la furia degli uomini dalla grande barba che attaccheranno varie nazioni del mondo.


A questo punto dobbiamo intrecciare le informazioni profetiche con quelle di cronaca.
Abbiamo già detto di come secondo fonti militari l’Italia, sotto pressione americana, starebbe valutando un intervento militare in Libia con reparti speciali già sul terreno.
Aggiungiamo che nel 2015 un rapporto ONU ha denunciato il pericoloso deteriorarsi della situazione in Libia identificando in Abu al Mughirah Al Qahtani il leader dell’ISIS in Libia.
L’organizzazione ha posto la sua base a Sirte, ex roccaforte di Gheddafi, ma secondo fonti libiche tale leader sarebbe rimasto nel nascondimento fino a poco tempo fa. Secondo alcuni non è ancora su territorio libico questo perché i capi dell’organizzazione starebbero preparando la sua leadership in Libia.
Di certo però abbiamo la sua prima intervista ufficiale con tanto di presentazione della propria strategia militare: usare la Libia come piattaforma di conquista dell’Africa centrale, dove operano vari gruppi jihaidisti, e contro l’Italia e l’Europa. A tal fine l’obiettivo è quello di ostacolare il commercio del petrolio e del gas privando l’Italia di questi approvvigionamenti e colpire con attacchi terroristici.
Se a queste affermazioni verrà dato credito si capisce anche la possibilità che si organizzi una qualche risposta militare.

A noi però interessa il luogo di provenienza di questo personaggio. La dizione “al Qahtani” lo identifica come appartenente alla tribù “Qahtan” che è una tribù araba leggendaria originaria dello Yemen. Secondo le fonti islamiche da tale tribù deriverebbe anche la regina di Saba e soprattutto dai 24 figli di Qahtan deriverebbero le principali tribù arabe della penisola arabica che avrebbero poi costituito il nucleo dell’Islam. Esponenti di questa tribù si trovano in Yemen, Arabia, Qatar e altri paesi del Golfo. C’è quindi una concreta possibilità che questo personaggio venga dallo Yemen.

Lo scenario profetico descritto sembra collegare in modo piuttosto chiaro l’attuale crisi del terrorismo islamico con i pericoli di gravissimi attentati in Italia e a Roma con la Libia come luogo di provenienza di questi attacchi. E’ quindi possibile che il leader yemenita operi dalla Libia. Sarà importante seguire gli sviluppi geopolitici in Libia per capire se l’”uomo perverso” è già fra noi e se la malefica invasione sta per essere posta in atto.


Postato 4th December 2015 da Remox

PROPONIMENTO DEL GIORNO







Oggi, per amore di Gesù e di Maria, mi farò operatore di Pace: se conosco qualche amico o parente che non riesce a rappacificarsi con qualcuno, cercherò di aiutarli con qualche buona parola e proponendo di fare per loro da mediatore ed intermediario.

SETTIMANA SANTA



LITURGIA DEL GIORNO
- Rito Romano -
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 PRIMA LETTURA 

Is 49,1-6
Dal libro del profeta Isaìa

Ascoltatemi, o isole,
udite attentamente, nazioni lontane;
il Signore dal seno materno mi ha chiamato,
fino dal grembo di mia madre ha pronunciato il mio nome.
Ha reso la mia bocca come spada affilata,
mi ha nascosto all’ombra della sua mano,
mi ha reso freccia appuntita,
mi ha riposto nella sua farètra.
Mi ha detto: «Mio servo tu sei, Israele,
sul quale manifesterò la mia gloria».
Io ho risposto: «Invano ho faticato,
per nulla e invano ho consumato le mie forze.
Ma, certo, il mio diritto è presso il Signore,
la mia ricompensa presso il mio Dio».
Ora ha parlato il Signore,
che mi ha plasmato suo servo dal seno materno
per ricondurre a lui Giacobbe
e a lui riunire Israele
– poiché ero stato onorato dal Signore
e Dio era stato la mia forza –,
e ha detto: «È troppo poco che tu sia mio servo
per restaurare le tribù di Giacobbe
e ricondurre i superstiti d’Israele.
Io ti renderò luce delle nazioni,
perché porti la mia salvezza
fino all’estremità della terra».


  SALMO  

Sal 70
La mia bocca, Signore, racconterà la tua salvezza.

In te, Signore, mi sono rifugiato,
mai sarò deluso.
Per la tua giustizia, liberami e difendimi,
tendi a me il tuo orecchio e salvami.

Sii tu la mia roccia,
una dimora sempre accessibile;
hai deciso di darmi salvezza:
davvero mia rupe e mia fortezza tu sei!
Mio Dio, liberami dalle mani del malvagio.

Sei tu, mio Signore, la mia speranza,
la mia fiducia, Signore, fin dalla mia giovinezza.
Su di te mi appoggiai fin dal grembo materno,
dal seno di mia madre sei tu il mio sostegno.

La mia bocca racconterà la tua giustizia,
ogni giorno la tua salvezza,
che io non so misurare.
Fin dalla giovinezza, o Dio, mi hai istruito
e oggi ancora proclamo le tue meraviglie.


 VANGELO 

Gv 13,21-33.36-38
Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, [mentre era a mensa con i suoi discepoli,] Gesù fu profondamente turbato e dichiarò: «In verità, in verità io vi dico: uno di voi mi tradirà».
I discepoli si guardavano l’un l’altro, non sapendo bene di chi parlasse. Ora uno dei discepoli, quello che Gesù amava, si trovava a tavola al fianco di Gesù. Simon Pietro gli fece cenno di informarsi chi fosse quello di cui parlava. Ed egli, chinandosi sul petto di Gesù, gli disse: «Signore, chi è?». Rispose Gesù: «È colui per il quale intingerò il boccone e glielo darò». E, intinto il boccone, lo prese e lo diede a Giuda, figlio di Simone Iscariòta. Allora, dopo il boccone, Satana entrò in lui.
Gli disse dunque Gesù: «Quello che vuoi fare, fallo presto». Nessuno dei commensali capì perché gli avesse detto questo; alcuni infatti pensavano che, poiché Giuda teneva la cassa, Gesù gli avesse detto: «Compra quello che ci occorre per la festa», oppure che dovesse dare qualche cosa ai poveri. Egli, preso il boccone, subito uscì. Ed era notte.
Quando fu uscito, Gesù disse: «Ora il Figlio dell’uomo è stato glorificato, e Dio è stato glorificato in lui. Se Dio è stato glorificato in lui, anche Dio lo glorificherà da parte sua e lo glorificherà subito. Figlioli, ancora per poco sono con voi; voi mi cercherete ma, come ho detto ai Giudei, ora lo dico anche a voi: dove vado io, voi non potete venire».
Simon Pietro gli disse: «Signore, dove vai?». Gli rispose Gesù: «Dove io vado, tu per ora non puoi seguirmi; mi seguirai più tardi». Pietro disse: «Signore, perché non posso seguirti ora? Darò la mia vita per te!». Rispose Gesù: «Darai la tua vita per me? In verità, in verità io ti dico: non canterà il gallo, prima che tu non m’abbia rinnegato tre volte».

lunedì 15 aprile 2019

PROPONIMENTO DEL GIORNO



Faccio dono di un po' del mio tempo per prendermi cura di un mio fratello.

SETTIMANA SANTA



LITURGIA DEL GIORNO
- Rito Romano -
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  PRIMA LETTURA 

Is 42,1-7
Dal libro del profeta Isaìa

«Ecco il mio servo che io sostengo,
il mio eletto di cui mi compiaccio.
Ho posto il mio spirito su di lui;
egli porterà il diritto alle nazioni.
Non griderà né alzerà il tono,
non farà udire in piazza la sua voce,
non spezzerà una canna incrinata,
non spegnerà uno stoppino dalla fiamma smorta;
proclamerà il diritto con verità.
Non verrà meno e non si abbatterà,
finché non avrà stabilito il diritto sulla terra,
e le isole attendono il suo insegnamento».
Così dice il Signore Dio,
che crea i cieli e li dispiega,
distende la terra con ciò che vi nasce,
dà il respiro alla gente che la abita
e l’alito a quanti camminano su di essa:
«Io, il Signore, ti ho chiamato per la giustizia
e ti ho preso per mano;
ti ho formato e ti ho stabilito
come alleanza del popolo
e luce delle nazioni,
perché tu apra gli occhi ai ciechi
e faccia uscire dal carcere i prigionieri,
dalla reclusione coloro che abitano nelle tenebre».


  SALMO  

Sal 26
Il Signore è mia luce e mia salvezza.

Il Signore è mia luce e mia salvezza:
di chi avrò timore?
Il Signore è difesa della mia vita:
di chi avrò paura?

Quando mi assalgono i malvagi
per divorarmi la carne,
sono essi, avversari e nemici,
a inciampare e cadere.

Se contro di me si accampa un esercito,
il mio cuore non teme;
se contro di me si scatena una guerra,
anche allora ho fiducia.

Sono certo di contemplare la bontà del Signore
nella terra dei viventi.
Spera nel Signore, sii forte,
si rinsaldi il tuo cuore e spera nel Signore.


 VANGELO 

Gv 12,1-11
Dal Vangelo secondo Giovanni

Sei giorni prima della Pasqua, Gesù andò a Betània, dove si trovava Làzzaro, che egli aveva risuscitato dai morti. E qui fecero per lui una cena: Marta serviva e Làzzaro era uno dei commensali.
Maria allora prese trecento grammi di profumo di puro nardo, assai prezioso, ne cosparse i piedi di Gesù, poi li asciugò con i suoi capelli, e tutta la casa si riempì dell’aroma di quel profumo.
Allora Giuda Iscariòta, uno dei suoi discepoli, che stava per tradirlo, disse: «Perché non si è venduto questo profumo per trecento denari e non si sono dati ai poveri?». Disse questo non perché gli importasse dei poveri, ma perché era un ladro e, siccome teneva la cassa, prendeva quello che vi mettevano dentro.
Gesù allora disse: «Lasciala fare, perché ella lo conservi per il giorno della mia sepoltura. I poveri infatti li avete sempre con voi, ma non sempre avete me».
Intanto una grande folla di Giudei venne a sapere che egli si trovava là e accorse, non solo per Gesù, ma anche per vedere Làzzaro che egli aveva risuscitato dai morti. I capi dei sacerdoti allora decisero di uccidere anche Làzzaro, perché molti Giudei se ne andavano a causa di lui e credevano in Gesù.

sabato 13 aprile 2019

LITURGIA DELLA PASSIONE DI NOSTRO SIGNORE GESU' CRISTO


LITURGIA DEL GIORNO
- Rito Romano -

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 PRIMA LETTURA 

Is 50,4-7
Dal libro del profeta Isaìa

Il Signore Dio mi ha dato una lingua da discepolo,
perché io sappia indirizzare
una parola allo sfiduciato.
Ogni mattina fa attento il mio orecchio
perché io ascolti come i discepoli.
Il Signore Dio mi ha aperto l’orecchio
e io non ho opposto resistenza,
non mi sono tirato indietro.
Ho presentato il mio dorso ai flagellatori,
le mie guance a coloro che mi strappavano la barba;
non ho sottratto la faccia
agli insulti e agli sputi.
Il Signore Dio mi assiste,
per questo non resto svergognato,
per questo rendo la mia faccia dura come pietra,
sapendo di non restare confuso.

 SALMO 

Sal 21
Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?

Si fanno beffe di me quelli che mi vedono,
storcono le labbra, scuotono il capo:
«Si rivolga al Signore; lui lo liberi,
lo porti in salvo, se davvero lo ama!».

Un branco di cani mi circonda,
mi accerchia una banda di malfattori;
hanno scavato le mie mani e i miei piedi.
Posso contare tutte le mie ossa.

Si dividono le mie vesti,
sulla mia tunica gettano la sorte.
Ma tu, Signore, non stare lontano,
mia forza, vieni presto in mio aiuto.

Annuncerò il tuo nome ai miei fratelli,
ti loderò in mezzo all’assemblea.
Lodate il Signore, voi suoi fedeli,
gli dia gloria tutta la discendenza di Giacobbe,
lo tema tutta la discendenza d’Israele.


 SECONDA LETTURA 

Fil 2,6-11
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippési

Cristo Gesù, pur essendo nella condizione di Dio,
non ritenne un privilegio
l’essere come Dio,
ma svuotò se stesso
assumendo una condizione di servo,
diventando simile agli uomini.
Dall’aspetto riconosciuto come uomo,
umiliò se stesso
facendosi obbediente fino alla morte
e a una morte di croce.
Per questo Dio lo esaltò
e gli donò il nome
che è al di sopra di ogni nome,
perché nel nome di Gesù
ogni ginocchio si pieghi
nei cieli, sulla terra e sotto terra,
e ogni lingua proclami:
«Gesù Cristo è Signore!»,
a gloria di Dio Padre. 


 VANGELO 

Passione di nostro Signore Gesù Cristo secondo Luca
Forma breve (Lc 23,1-49):

- Non trovo in quest’uomo alcun motivo di condanna
In quel tempo, tutta l’assemblea si alzò; condussero Gesù da Pilato e cominciarono ad accusarlo: «Abbiamo trovato costui che metteva in agitazione il nostro popolo, impediva di pagare tributi a Cesare e affermava di essere Cristo re». Pilato allora lo interrogò: «Sei tu il re dei Giudei?». Ed egli rispose: «Tu lo dici». Pilato disse ai capi dei sacerdoti e alla folla: «Non trovo in quest’uomo alcun motivo di condanna». Ma essi insistevano dicendo: «Costui solleva il popolo, insegnando per tutta la Giudea, dopo aver cominciato dalla Galilea, fino a qui». Udito ciò, Pilato domandò se quell’uomo era Galileo e, saputo che stava sotto l’autorità di Erode, lo rinviò a Erode, che in quei giorni si trovava anch’egli a Gerusalemme.

- Erode con i suoi soldati insulta Gesù
Vedendo Gesù, Erode si rallegrò molto. Da molto tempo infatti desiderava vederlo, per averne sentito parlare, e sperava di vedere qualche miracolo fatto da lui. Lo interrogò, facendogli molte domande, ma egli non gli rispose nulla. Erano presenti anche i capi dei sacerdoti e gli scribi, e insistevano nell’accusarlo. Allora anche Erode, con i suoi soldati, lo insultò, si fece beffe di lui, gli mise addosso una splendida veste e lo rimandò a Pilato. In quel giorno Erode e Pilato diventarono amici tra loro; prima infatti tra loro vi era stata inimicizia.

- Pilato abbandona Gesù alla loro volontà
Pilato, riuniti i capi dei sacerdoti, le autorità e il popolo, disse loro: «Mi avete portato quest’uomo come agitatore del popolo. Ecco, io l’ho esaminato davanti a voi, ma non ho trovato in quest’uomo nessuna delle colpe di cui lo accusate; e neanche Erode: infatti ce l’ha rimandato. Ecco, egli non ha fatto nulla che meriti la morte. Perciò, dopo averlo punito, lo rimetterò in libertà». Ma essi si misero a gridare tutti insieme: «Togli di mezzo costui! Rimettici in libertà Barabba!». Questi era stato messo in prigione per una rivolta, scoppiata in città, e per omicidio. Pilato parlò loro di nuovo, perché voleva rimettere in libertà Gesù. Ma essi urlavano: «Crocifiggilo! Crocifiggilo!». Ed egli, per la terza volta, disse loro: «Ma che male ha fatto costui? Non ho trovato in lui nulla che meriti la morte. Dunque, lo punirò e lo rimetterò in libertà». Essi però insistevano a gran voce, chiedendo che venisse crocifisso, e le loro grida crescevano. Pilato allora decise che la loro richiesta venisse eseguita. Rimise in libertà colui che era stato messo in prigione per rivolta e omicidio, e che essi richiedevano, e consegnò Gesù al loro volere.

- Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me
Mentre lo conducevano via, fermarono un certo Simone di Cirene, che tornava dai campi, e gli misero addosso la croce, da portare dietro a Gesù. Lo seguiva una grande moltitudine di popolo e di donne, che si battevano il petto e facevano lamenti su di lui. Ma Gesù, voltandosi verso di loro, disse: «Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me, ma piangete su voi stesse e sui vostri figli. Ecco, verranno giorni nei quali si dirà: “Beate le sterili, i grembi che non hanno generato e i seni che non hanno allattato”. Allora cominceranno a dire ai monti: “Cadete su di noi!”, e alle colline: “Copriteci!”. Perché, se si tratta così il legno verde, che avverrà del legno secco?».
Insieme con lui venivano condotti a morte anche altri due, che erano malfattori.

- Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno
Quando giunsero sul luogo chiamato Cranio, vi crocifissero lui e i malfattori, uno a destra e l’altro a sinistra. Gesù diceva: «Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno».
Poi dividendo le sue vesti, le tirarono a sorte.

- Costui è il re dei Giudei
Il popolo stava a vedere; i capi invece lo deridevano dicendo: «Ha salvato altri! Salvi se stesso, se è lui il Cristo di Dio, l’eletto». Anche i soldati lo deridevano, gli si accostavano per porgergli dell’aceto e dicevano: «Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso». Sopra di lui c’era anche una scritta: «Costui è il re dei Giudei».

- Oggi con me sarai nel paradiso
Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: «Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e noi!». L’altro invece lo rimproverava dicendo: «Non hai alcun timore di Dio, tu che sei condannato alla stessa pena? Noi, giustamente, perché riceviamo quello che abbiamo meritato per le nostre azioni; egli invece non ha fatto nulla di male». E disse: «Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno». Gli rispose: «In verità io ti dico: oggi con me sarai nel paradiso».

- Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito
Era già verso mezzogiorno e si fece buio su tutta la terra fino alle tre del pomeriggio, perché il sole si era eclissato. Il velo del tempio si squarciò a metà. Gesù, gridando a gran voce, disse: «Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito». Detto questo, spirò.

(Qui si genuflette e si fa una breve pausa)

Visto ciò che era accaduto, il centurione dava gloria a Dio dicendo: «Veramente quest’uomo era giusto». Così pure tutta la folla che era venuta a vedere questo spettacolo, ripensando a quanto era accaduto, se ne tornava battendosi il petto. Tutti i suoi conoscenti, e le donne che lo avevano seguito fin dalla Galilea, stavano da lontano a guardare tutto questo.