venerdì 1 marzo 2019

Prevedibile fallimento dell’accordo tra Kim Jong-un e Trump

“Non potevamo togliere tutte le sanzioni per quel settore che loro volevano”, quindi tutte le sanzioni rimangono, questo ha dichiarato Trump durante la conferenza stampa seguita al vertice con il leader coreano, per giustificare il fallimento dell’accordo. Ma, nonostante non sia stato raggiunto alcun obiettivo strategico alla fine del vertice di Hanoi, il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump e il leader della Corea del Nord, Kim Jong-un, hanno avuto un incontro costruttivo e gioviale, lo ha dichiarato ieri la portavoce della Casa Bianca, Sarah Sanders.
Kim-Jong-un-trumpL’intento di promuovere la denuclearizzazione della penisola coreana rimane calendarizzato per gli incontri futuri. Anche il presidente Trump, in una conferenza stampa, ha confermato che i negoziati sono stati produttivi ma che sarebbero presto conclusi.
Stando a quanto dichiarato alla stampa dal segretario di Stato americano Mike Pompeo, Kim Jong-un non era pronto a “fare di più”. Nel giugno del 2018, Donald Trump e Kim Jong-un hanno avuto il loro primo incontro a Singapore, il cui risultato è stato la firma di un documento “dettagliato”.
Dopo la guerra di Corea del 1950-1953, la Corea del Nord e gli Stati Uniti sono rimasti formalmente in stato di guerra poiché hanno firmato solo un accordo di armistizio. Ora i due Paesi stanno cercando di concordare le fasi della denuclearizzazione della Corea del Nord, la normalizzazione delle relazioni bilaterali e la revoca dellesanzioni a Pyongyang. Ma se proprio la revoca delle sanzioni alla Corea costituisce il nucleo centrale degli accordi bilaterali tra Usa e Corea del Nord, il rifiuto di Trump di mantenere fede all’accordo raggiunto a giugno del 2018 preoccupa e inquieta.
Allora la domanda è: gli Usa vogliono davvero la pacificazione con la Corea e, di riflesso, con il mondo intero? La buona volontà per la denuclearizzazione sembra esserci più da parte coreana che statunitense. Molti analisti politici accreditati concordano sul fatto che Trump segua anche il piano Chabad di suo genero Jared Kushner per iniziare la III Guerra Mondiale con un’aggressione contro l’Iran, dicono le fonti. Il risultato è che l’intelligence militare statunitense conclude che Trump deve andarsene perché è diventato un ostacolo alla giustizia negli Stati Uniti. Non solo, si è unito pubblicamente ai fanatici radicali di Chabad che cercano in tutti i modi, da decenni, di dar inizio alla Terza Guerra Mondiale.
A giudicare dal dipanarsi degli eventi nel mondo, possiamo dire che le predizioni apocalittiche passate e moderne, si stanno avverando ad un ritmo davvero incalzante. Ma l’incognita maggiore è proprio l’avvento dell’Anticristo che riuscirà, come è scritto, a portare la «Pace e la Sicurezza» a tutte le nazioni e a far erigere il Terzo Tempio a Gerusalemme, dove si proclamerà Messia, l’”Unto di Dio”, prima che tutto gli precipiti addosso.
Che sia proprio Jared Kushner, l’ultraortodosso genero ebreo di Donald Trump, ad aver convinto suo suocero a non accettare le condizioni di Kim Jong-un per la pacificazione tra le due super potenze nucleari? E che intenzioni hanno nel prossimo futuro? Ammesso che il mondo ne abbia ancora uno.
di Cinzia Palmacci
Scrittrice e blogger

PROPONIMENTO DI OGGI


Non solo oggi, ma da oggi voglio impegnarmi a vivere la Carità: - a non fare agli altri ciò che non avrei piacere fosse fatto a me - a fare agli altri ciò che avrei piacere fosse fatto a me - ad amare le Anime, come Gesu' amò la mia!


LITURGIA DEL GIORNO E DEVOZIONI DI MARZO



DEVOZIONI DEL GIORNO



 Mese di Marzo dedicato a SAN GIUSEPPE

  SANTO ROSARIO  da recitare on-line 


  VANGELI 





 Venerdì: Pia pratica della VIA CRUCIS on-line 



LITURGIA DEL GIORNO
- Rito Romano -




 PRIMA LETTURA 

Sir 6,5-17
Dal libro del Siràcide

Una bocca amabile moltiplica gli amici,
una lingua affabile le buone relazioni.
Siano molti quelli che vivono in pace con te,
ma tuo consigliere uno su mille.
Se vuoi farti un amico, mettilo alla prova
e non fidarti subito di lui.
C’è infatti chi è amico quando gli fa comodo,
ma non resiste nel giorno della tua sventura.
C’è anche l’amico che si cambia in nemico
e scoprirà i vostri litigi a tuo disonore.
C’è l’amico compagno di tavola,
ma non resiste nel giorno della tua sventura.
Nella tua fortuna sarà un altro te stesso
e parlerà liberamente con i tuoi servi.
Ma se sarai umiliato, si ergerà contro di te
e si nasconderà dalla tua presenza.
Tieniti lontano dai tuoi nemici
e guàrdati anche dai tuoi amici.
Un amico fedele è rifugio sicuro:
chi lo trova, trova un tesoro.
Per un amico fedele non c’è prezzo,
non c’è misura per il suo valore.
Un amico fedele è medicina che dà vita:
lo troveranno quelli che temono il Signore.
Chi teme il Signore sa scegliere gli amici:
come è lui, tali saranno i suoi amici.


 SALMO 

Sal 118
Guidami, Signore, sul sentiero dei tuoi comandi.

Benedetto sei tu, Signore:
insegnami i tuoi decreti.
Nei tuoi decreti è la mia delizia,
non dimenticherò la tua parola.

Aprimi gli occhi perché io consideri
le meraviglie della tua legge.
Fammi conoscere la via dei tuoi precetti
e mediterò le tue meraviglie.

Dammi intelligenza, perché io custodisca la tua legge
e la osservi con tutto il cuore.
Guidami sul sentiero dei tuoi comandi,
perché in essi è la mia felicità.


 VANGELO 

Mc 10,1-12
Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù, partito da Cafàrnao, venne nella regione della Giudea e al di là del fiume Giordano. La folla accorse di nuovo a lui e di nuovo egli insegnava loro, come era solito fare.
Alcuni farisei si avvicinarono e, per metterlo alla prova, domandavano a Gesù se è lecito a un marito ripudiare la propria moglie. Ma egli rispose loro: «Che cosa vi ha ordinato Mosè?». Dissero: «Mosè ha permesso di scrivere un atto di ripudio e di ripudiarla».
Gesù disse loro: «Per la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma. Ma dall’inizio della creazione [Dio] li fece maschio e femmina; per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una carne sola. Così non sono più due, ma una sola carne. Dunque l’uomo non divida quello che Dio ha congiunto».
A casa, i discepoli lo interrogavano di nuovo su questo argomento. E disse loro: «Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un’altra, commette adulterio verso di lei; e se lei, ripudiato il marito, ne sposa un altro, commette adulterio».
 

  

giovedì 28 febbraio 2019

BUONANOTTE E SOGNI ANGELICI

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L'ASSILLO ANTISEMITA DI MACRON

MACRON VUOLE EQUIPARARE L'ANTISEMITISMO ALL'ANTISIONISMO RICONOSCENDO QUEST'ULTIMO COME REATO. L'AFFERMAZIONE CAPZIOSA QUANTO ANTISTORICA CHE IL RUFFIANO DEI ROTHSCHILD PORTA AVANTI MERITA UN APPROFONDIMENTO

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Da sempre i media danno spazio a quanti sostengono esplicitamente che l'antisemitismo e l'antisionismo sono "la stessa cosa". Ma questa commistione è pericolosa e sbagliata. Tende a mascherare un movimento politico (il nazionalismo ebraico) con un'identità etnico-religiosa (l'ebraismo). Oltre ad essere analiticamente sbagliato, ciò è anche privo di una base empirica.

L'ideologia sionista presenta varie tendenze, ma tutte le varianti del sionismo politico sono unificate dalla fede nella giustezza di uno Stato nazionale per gli ebrei. Il trattato di Theodor Herzl [il padre del sionismo. Ndtr.] Der Judenstaat [Lo Stato ebraico] del 1896 fornisce una delle più autorevoli dichiarazioni iniziali di questo movimento, che non è esistito da molto più di un secolo e che è stato, per quasi la metà di questo tempo, un movimento politico veramente marginale all'interno delle comunità ebraiche.

Benché oggi sia vero che la maggioranza degli ebrei probabilmente affermi di appoggiare il sionismo, ci sono ancora importanti minoranze che non lo fanno e che non lo hanno mai fatto, per una vasta gamma di ragioni, sia religiose che politiche.

Oltretutto, la generazione più giovane si sta sempre più allontanando dal sionismo persino nelle sue forme teoretiche ed astratte, proprio a causa di quello che il sionismo attualmente esistente - incarnato nel moderno Stato di Israele - sta facendo e che ha continuato a fare in concreto per decenni. Lo testimonia, ad esempio, la recente crescita negli Stati Uniti di "Jewish Voice for Peace" ["Voci ebraiche per la pace"], che appoggia il Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni (BDS) per far pressione su Israele affinché rispetti i diritti dei palestinesi.

In particolare negli Stati Uniti, oggi il movimento politico sionista si fonda in larga misura sul Sionismo cristiano. Come ha concisamente sintetizzato il "Gruppo di Ebrei socialisti" [collettivo di ebrei socialisti nato in Gran Bretagna negli anni '70. Ndtr.]: non tutti gli ebrei sono sionisti e non tutti i sionisti sono ebrei.

Proprio per aver fatto una distinzione tra Ebraismo e Sionismo, Bouattia è stata accusata da Hannah Weisfeld, del gruppo sionista liberale "Yachad", di dimostrare una "mancata comprensione dell'identità ebraica". Si tratta di una versione attenuata della tesi secondo cui i due concetti sono sinonimi. Purtroppo sono invece le affermazioni di Weisfeld che rischiano di fomentare l'antisemitismo, in quanto sembrano implicitamente insinuare che tutto il popolo ebraico è in qualche modo intrinsecamente legato alle azioni oppressive di Israele.

Questo concetto è stato in realtà già smentito da un tribunale britannico. Quando il professor Ronnie Fraser ha sostenuto che il suo sindacato era antisemita per aver preso in considerazione il boicottaggio di Israele, le sue argomentazioni sono state rigettate e il tribunale ha osservato che "credere nel progetto sionista o il legame con Israele...non fa intrinsecamente parte dell'Ebraismo."

Quindi, se l'antisionismo non è antisemitismo, che cos'è?

Nella sua originaria incarnazione, il movimento sionista - che si è sviluppato nel contesto dell'imperialismo britannico ed europeo in Medio Oriente - si è identificato come un movimento coloniale; una delle sue prime istituzioni, per esempio, era denominata "Autorità per la colonizzazione ebraica". Nel contempo, lo stesso Herzl scrisse al colonialista inglese Cecil Rhodes - la cui statua all'università di Oxford era diventata il simbolo di un nascente movimento antirazzista - chiedendogli di appoggiare il suo progetto, che egli definì "coloniale".

Ma quando si svilupparono e conquistarono la libertà movimenti anti-colonialisti in tutto il mondo, i gruppi a favore di Israele sentirono la necessità di dare una nuova etichetta al sionismo. Lo hanno fatto in modo molto efficace; oggi il sionismo è presentato come un "movimento di liberazione" e l'antisionismo è accusato di negare "il diritto all'esistenza" di Israele, benché non esista un simile concetto nelle leggi internazionali.

Tutto ciò nonostante il fatto che i diritti fondamentali del popolo palestinese - tra molti altri, quelli alla vita, al ritorno alle proprie case, alla libertà di movimento - siano, e siano stati per decenni, negati. Incredibilmente, siamo spinti a credere che non sia pericoloso lo Stato nazione etnicamente esclusivista responsabile di queste violazioni, ma che lo siano quelli che criticano l'ideologia sionista che è alla base di questo regime.

Significativamente, ciò non implica che gli antisionisti non possano essere antisemiti. A volte le due cose si sovrappongono. Ciò non esclude neppure la comprensione del fatto che, dopo gli orrori dell'Olocausto, il crescente appoggio al sionismo in linea di principio fosse per molti versi comprensibile.

Ma il sionismo non è solo una questione astratta e la maggior parte degli antisionisti non stanno cercando "di negare il diritto del popolo ebraico all'autodeterminazione", come spesso viene sostenuto oggi. Semplicemente essi fanno notare il dato storico per cui ciò è stato realizzato attraverso la creazione dello Stato di Israele e conservato a spese degli abitanti nativi del territorio.

E' tempo che più persone in Occidente imparino che uno dei principali “successi” del sionismo è stata la pulizia etnica di 700.000 palestinesi, che sono ancora oggi rifugiati, così come i loro discendenti.

Di fronte alla fine del paradigma dei due Stati e alla riemersione dell'idea di una soluzione per uno Stato unico - che significherebbe la fine del progetto sionista - così come alla crescita del BDS, il rinnovato tentativo di equiparare antisionismo ed antisemitismo è una mossa fondamentalmente disperata da parte dei sostenitori di Israele.

In effetti, le testimonianze di forte antirazzismo di gente come Malia Bouattia sono assolutamente coerenti con l'opposizione al sionismo. I palestinesi sono esplicitamente oppressi dallo Stato di Israele in base alla loro identità etnica. Dalle strade esclusivamente per ebrei agli insediamenti illegali (colonie), il sionismo concreto ha significato una società basata sui privilegi etnici di un gruppo e sulla subordinazione dell'altro. Oggi l'antisionismo non è né più né meno che l'opposizione a Israele in quanto Stato coloniale di insediamento. Si potrebbe aggiungere che, paradossalmente, chi parla di razzismo e antisemitismo contro gli ebrei dimentica che la prima forma di razzismo è stata perpetrata proprio dai sionisti a danno dei palestinesi e degli stessi ebrei durante il nazismo. 

I banchieri illuminati londinesi volevano che gli ebrei istituissero lo stato di Israele per colonizzare il Medio Oriente. (Il sionismo era una creazione "britannica". "L'impero britannico" era un veicolo per i banchieri ebrei degli Illuminati. Ora si sta trasformando nel NWO). Tuttavia, gli ebrei europei non volevano alcuna parte di Israele. Gli Illuminati hanno creato i nazisti in parte per il lavaggio del cervello degli ebrei e soppiantare i palestinesi. Sionisti e nazisti erano immagini a specchio l'uno dell'altro. Entrambi hanno sposato la purezza della razza. E l'Olocausto di migliaia di ebrei si deve proprio alla commistione tra sionisti e nazisti.

Se Macron volesse tacciare qualcuno di antisemitismo dovrebbe cominciare proprio dai sionisti stessi.

CINZIA PALMACCI

Fonti:



BENJAMIN FULFORD: La mafia Khazariana gioca, con Trump, la carta del ricatto nel tentativo finale di evitare lo sterminio






La mafia Khazariana giace in uno stato di panico profondo mentre sempre più persone, inclusi molti ebrei, si svegliano ai loro orrori. Questo è il motivo per cui stanno giocando la loro carta vincente ricattando il presidente degli Stati UnitiDonald Trump per sabotare la restaurazione dellaRepubblica degli Stati Uniti e impedire l'inizio di tribunali militari, affermano fonti del Pentagono e del MI6.

Trump segue anche il piano Chabad di suo genero Jared Kushner (2.800 schiavi goyim per ogni ebreo) per iniziare la terza guerra mondiale con una guerra contro l'Iran, dicono le fonti. Il risultato è che l'intelligence militare statunitense conclude che Trump deve andarsene.

"Donald Trump è il presidente in tempo di pace del Pentagono, quindi c'è una significativa presenza di intelligence militare intorno a lui. Davvero, non volevamo né lui né l'altro, ma dovevamo pur metterne uno in modo che la cosa sui Bush potesse arrivare ", ha spiegato una fonte del vertice della intelligence militare. Il risultato è che Barbara Bush e George Bush Sr. sono stati giustiziati per tradimento, ha detto la fonte.

Tuttavia, ora che Trump ha piazzato il Procuratore, di Bush Sr., William Barr nuovamente a Procuratore Generale, ha rilasciato una nuova lettura, un segnale per tutti, che non intende più seguire gli autori dell'attentato dell'11 settembre o di altri membri dello Stato. La famiglia criminale Bush / Clinton. Trump ha anche bloccato i tribunali militari e altre forme di giustizia a procedere, dicono fonti del Pentagono.

Molte persone, incluso me stesso, speravano che Trump sarebbe stato il liberatore degli Stati Uniti. Tuttavia, l'assunzione da parte di Trump di guerrafondai radicali neocon come Jeff Bolton e criminali condannati come Elliot Abrams ci ha costretti a renderci conto che Trump è merce avariata.

Se volete un altro segno che vi è qualcosa di seriamente sbagliato nella presidenza Trump, chiedetevi perché Trump stia tentando di trasferire armi con tecnologia nucleare allo stato canaglia dell'Arabia Saudita. 



Fonti del Pentagono affermano che lo stia facendo da parte dei suoi maestri di Chabad e iniziare una guerra atomica mondiale ponendo le basi perché l'Arabia Saudita attacchi l'Iran.



La ragione di queste innaturali azioni di Trump sono un serio ricatto, dicono sia fonti del Pentagono che del MI6. In particolare, dicono "Trump è in un film pestato alla testa come un bambino. " Questo è qualcosa che confermano sia le fonti di intelligence militari britannica che degli Stati Uniti.

Ora ci sono prove di conferma che divengono pubbliche. IlMiami Herald , in particolare, ha svolto un vero lavoro giornalistico che espone il condannato pedofilo Jeff Epsteindella inquisita isola Orgy Island, che Trump ha frequentato. Ora un giudice ha decretato che il Segretario del Lavoro di Trump, Alexander Acosta, ha infranto la legge quando ha lasciato che Epstein si sottraesse alle accuse di pedofilia. Alla domanda su questo argomento, Trump ha detto: "Non ne so molto. Ha fatto un ottimo lavoro come segretario del lavoro. Pare, molto tempo fa. " 



A questo proposito di quel che ha detto Trump di Epstein: "Ragazzo fantastico. È un tipo molto divertente. Si dice persino che gli piacciano le belle donne quanto me, e molte di loro sono giovani". 




Svegliatevi, non sentite l'odore del caffè, gente? Trump è diventato un ostacolo alla giustizia negli Stati Uniti. Non solo, si è unito pubblicamente ai fanatici radicali di Chabad che cercano tutti i modi, da decenni, di dar inizio alla Terza Guerra Mondiale. 

La mia domanda è: perché i militari non afferrano Abrams, Bolton, Kushner, ecc. e non li mettono nella prigione a cui appartengono? Inoltre, perché non trovano il video con cui Trump viene ricattato e lo usano per costringerlo a dimettersi? È possibile iniziare la ricerca e mettere in discussione Epstein.

In ogni caso, nonostante l'innaturale inversione di tendenza di Trump su questioni come l'11 settembre, fonti del Pentagono dicono che è stato costretto dai militari ad agire contro figure di basso rango. "I sionisti sono stati presi di mira dopo che Trump si è incontrato con i militari nell'ottobre 2017 per scatenare la tempesta con Harvey Weinstein, poi il re dei casinò di Las Vegas Steve Wynn (Weinberg), poi il titano della CBS Les Moonves e ora il miliardario proprietario del New England Patriots Bob Kraft e altri ancora".

Inoltre, "le operazioni di spionaggio del Mossad per aiutare i criminali ebrei sono state neutralizzate con la chiusura del Psy Group, e l'esposizione del Black Cube e dello Spyware Pegasus", affermano fonti del Pentagono. Inoltre, "L'appoggio del gay Bolton, lacchè israeliano, a Richard Grenell, non è servito, l'hanno rifiutato come ambasciatore alle Nazioni Unite", sottolineano le fonti.

La rimozione ai vertici di cardinali cattolici pedofili è un altro segnale positivo che la rete di ricatti pedofili della mafia del Khazariana viene smantellata. Lo sgretolamento della scorsa settimana del predatore sessuale ex-cardinale della DC Ted McCarrick è probabile che sarà seguito dal condannato sconsacrato pedofilo, cardinale George Pell, ex capo della Banca Vaticana, dicono le fonti.



La mafia Khazariana sta combattendo alla ricerca di protezione e sponsorizzazione cinese. Trump è stato in grado di porre fine al blocco del governo degli Stati Uniti e di ottenere i fondi per mantenere in funzione l'apparato di Washington DC, offrendo ai cinesi il controllo del Giappone e della penisola coreana, secondo fonti della destra giapponese vicine all'Imperatore. Come parte di questo accordo, le forze statunitensi si ritireranno dal Giappone e dalla Corea alle Hawaii, dicono le fonti. Questo sarà discusso all'incontro di questa settimana ad Hanoi tra Trump e l'uomo forte nordcoreano Kim Jong-Un, dicono. 

Fonti asiatiche della Società Segreta confermano in modo indipendente che sì, il controllo del Giappone è stato promesso alla Cina. Dicono che l'unica cosa che l'elezione di Trump ha fatto è ritardare questo accordo, che era già stato negoziato da Hillary Clinton.

Un altro segno che la mafia Khazariana risucchia i cinesi è stato visto la settimana scorsa quando il principe saudita Mohammed Bin Salman ha visitato la Cina. È stato in grado di ottenere un pò di denaro in prestito dalla Cina offrendo loro la possibilità di costruire una gigantesca raffineria, promettendo di insegnare il cinese nelle scuole saudite. Ha pure dimostrato di essere un falso musulmano, appoggiando l'istanza cinese sui musulmani Uiguri in campi di concentramento. 





Anche i rami sauditi e americani della mafia Khazariana cercano la protezione cinese perché gli ebrei stanno finalmente scoprendo che i Khazariani sono il loro peggior nemico. Se non l'hai ancora visto, dai un'occhiata a questo breve video di YouTube di Steve Pieczenik, funzionario di lungo corso e di alto rango del governo degli Stati Uniti. Pieczenik conferma in modo indipendente ciò che molte fonti mi hanno detto nel corso degli anni: gli ebrei e i nazisti lavoravano insieme per Adolf Hitler uccidendo i loro compagni ebrei durante la seconda guerra mondiale. 



Tutto questo faceva parte di uno sforzo per costringere gli ebrei a uscire dall'Europa e installarsi in Israele al fine di creare un regno della mafia Khazariana. Il fatto che gli ebrei si stiano svegliando da questo terribile crimine contro di loro in nome del sionismo ha gettato la mafia Khazariana in uno stato di profonda paura. Questo può essere osservato anche nella mossa del presidente francese, lo schiavo dei Rothschild, Emmanuel Macron, che vuole rendere l'antisionismo un reato. 

LITURGIA DI OGGI E PROPONIMENTO QUOTIDIANO

LITURGIA DEL GIORNO
- Rito Romano -





 PRIMA LETTURA 

Sir 5,1-10
Dal libro del Siràcide

Non confidare nelle tue ricchezze
e non dire: «Basto a me stesso».
Non seguire il tuo istinto e la tua forza,
assecondando le passioni del tuo cuore.
Non dire: «Chi mi dominerà?»,
oppure: «Chi riuscirà a sottomettermi per quello che ho fatto?»,
perché il Signore senza dubbio farà giustizia.
Non dire: «Ho peccato, e che cosa mi è successo?»,
perché il Signore è paziente.
Non essere troppo sicuro del perdono
tanto da aggiungere peccato a peccato.
Non dire: «La sua compassione è grande;
mi perdonerà i molti peccati»,
perché presso di lui c’è misericordia e ira,
e il suo sdegno si riverserà sui peccatori.
Non aspettare a convertirti al Signore
e non rimandare di giorno in giorno,
perché improvvisa scoppierà l’ira del Signore
e al tempo del castigo sarai annientato.
Non confidare in ricchezze ingiuste:
non ti gioveranno nel giorno della sventura.


  SALMO  

Sal 1
Beato l’uomo che confida nel Signore.

Beato l’uomo che non entra nel consiglio dei malvagi,
non resta nella via dei peccatori
e non siede in compagnia degli arroganti,
ma nella legge del Signore trova la sua gioia,
la sua legge medita giorno e notte.

È come albero piantato lungo corsi d’acqua,
che dà frutto a suo tempo:
le sue foglie non appassiscono
e tutto quello che fa, riesce bene.

Non così, non così i malvagi,
ma come pula che il vento disperde;
poiché il Signore veglia sul cammino dei giusti,
mentre la via dei malvagi va in rovina.


 VANGELO 

Mc 9,41-50
Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Chiunque vi darà da bere un bicchiere d’acqua nel mio nome perché siete di Cristo, in verità io vi dico, non perderà la sua ricompensa.
Chi scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in me, è molto meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare.
Se la tua mano ti è motivo di scandalo, tagliala: è meglio per te entrare nella vita con una mano sola, anziché con le due mani andare nella Geènna, nel fuoco inestinguibile. E se il tuo piede ti è motivo di scandalo, taglialo: è meglio per te entrare nella vita con un piede solo, anziché con i due piedi essere gettato nella Geènna. E se il tuo occhio ti è motivo di scandalo, gettalo via: è meglio per te entrare nel regno di Dio con un occhio solo, anziché con due occhi essere gettato nella Geènna, dove il loro verme non muore e il fuoco non si estingue.
Ognuno infatti sarà salato con il fuoco. Buona cosa è il sale; ma se il sale diventa insipido, con che cosa gli darete sapore? Abbiate sale in voi stessi e siate in pace gli uni con gli altri».


Faccio un gesto di riconciliazione, di unità: un saluto, una telefonata...




mercoledì 27 febbraio 2019

Gioele Magaldi: "Casaleggio Sr. era un massone, così come Moavero e Tria"

Gioele Magaldi: "Casaleggio Sr. era un massone, così come Moavero e Tria"

Il presidente del Movimento Roosevelt sostiene, in una delle sue tesi roboanti, che Gianroberto Casaleggio fosse un massone, così come Moavero e Tria



"Piaccia o meno ai 5 Stelle, Gianroberto Casaleggio era massone". Lo afferma Gioele Magaldi, presidente del Movimento Roosevelt e autore del bestseller "Massoni" (Chiarelettere, 2014) che svela i retroscena "supermassonici" del back-office del potere, italiano e internazionale. "Immaginavo che Casaleggio senior fosse un iniziato alla massoneria, ma ne ho avuto conferma solo di recente: sono in possesso dei documenti che lo provano", ha detto Magaldi, gran maestro del Grande Oriente Democratico, nella diretta web-streaming "Gioele Magaldi Racconta", su YouTube, il 25 febbraio.


Nel filo diretto settimanale con Fabio Frabetti, conduttore della trasmissione web-radio "Border Nights", Magaldi confessa di aver avuto "un ottimo rapporto, sia pure aurorale", con Gianroberto Casaleggio, prematuramente scomparso il 12 aprile 2016, appena due mesi prima dell'elezione di Virginia Raggi come sindaco di Roma: "Sono convinto che Gianroberto Casaleggio avrebbe sviluppato una proficua collaborazione con il Movimento Roosevelt – aggiunge Magaldi – inserendo il nostro vicepresidente, l'economista post-keynesiano Nino Galloni, nella squadra per il Comune di Roma: così saremmo riusciti a rigenerare davvero la capitale, senza costringerla a rinunciare in partenza a una storica opportunità come quella rappresentata dalle Olimpiadi".


Magaldi esprime un duro giudizio sull'amministrazione Raggi, praticamente impalpabile, e accusa i 5 Stelle di ipocrisia: "Scrivono di non volere massoni nell'esecutivo Conte, che invece vanta svariati appartenenti alla massoneria, come i ministri Giovanni Tria e Enzo Moavero Milanesi". E aggiunge: "D'ora in poi denunceremo anche legalmente l'assurda discriminazione che colpisce i massoni, con dispositivi e norme incostituzionali". Nel frattempo, il Movimento 5 Stelle prenda nota: era massone anche il compianto Gianroberto Casaleggio.

Chiesa e pedofilia: quello che i media non dicono


Nel dibattito mediatico di recente riapertosi sullo scandalo degli abusi sessuali perpetrati da sacerdoti e religiosi cattolici a danno di minori, si deve costatare con amarezza come, in luogo della onesta ricerca della verità e dello sforzo di comprensione di un fenomeno difficile che ormai da decenni la Chiesa cattolica si sforza di affrontare, prevalga la volontà deliberata di colpire la credibilità della istituzione ecclesiastica complessivamente considerata (accusata non solo di essere indifferente alle esigenze di tutela dei piccoli, ma addirittura di aver sempre e comunque difeso i preti pedofili, nascondendone le malefatte e addirittura ostacolando le inchieste delle autorità civili) nonché l’affidabilità e la sicurezza degli istituti di educazione cattolica, fornendo l’impressione che parrocchie e scuole cattoliche siano luoghi particolarmente esposti al rischio pedofilia. 

Non che episodi gravissimi di abusi sessuali su minori non si siano realmente verificati in passato anche in questi ambienti ad opera non solo di laici ma perfino di preti e religiosi, solo che i dati reali vengono dai media sovente amplificati (e in non pochi casi perfino travisati) allo scopo di creare situazioni di vero e proprio “panico morale” (secondo una felice espressione coniata dai sociologi), promosso da astuti “imprenditori morali” che perseguono fini politico-ideologici spesso inconfessabili. Del resto, non si spiegherebbe altrimenti il motivo per il quale, proprio in coincidenza con la lettera pastorale inviata dal Papa al clero irlandese, in cui viene ribadita con forza l’urgenza di rimediare alle conseguenze dei crimini sessuali commessi dal clero locale, importanti testate giornalistiche mondiali (come il New York Time) sbattevano in prima pagina casi di abusi risalenti a venti o trenta anni fa (cercando di coinvolgere artatamente nella responsabilità degli scandali la stessa persona del Santo Padre) come fossero cose accadute l’altro ieri o notizie apprese solo di recente. Fin troppo evidente l’intenzione di minare l’autorità morale di un papa che ha sempre dimostrato molta attenzione al tema della pedofilia nel clero fin da quando dirigeva come cardinal prefetto la Congregazione per la dottrina della fede, istituzione competente nella Chiesa in ordine all’accertamento e alla punizione dei reati sessuali dei chierici. 


Ma al di la del “panico morale” suscitato da singoli agghiaccianti episodi, vogliamo chiederci quali sono le dimensioni reali del problema? Come mai i mass-media tacciono sui risultati degli studi statistici condotti negli ultimi decenni da sociologi e centri di ricerca? Ebbene, per quanto casi di abuso sessuale su minori ad opera di religiosi e preti cattolici si siano manifestati in diverse nazioni (Stati Uniti, Irlanda, Germania, Austria), gli Stati Uniti sono l’unico Paese a disporre di uno studio approfondito condotto nel 2004 dal “John Jay College of Criminal Justice” della City University of New York su commissione della Conferenza episcopale americana. 


E’ bene sottolineare che si tratta di uno studio indipendente, dal momento che il John Jay College non è un’università cattolica ed è per di più riconosciuto come la più autorevole istituzione statunitense in materia di criminologia. Dalle ricerche condotte dall’autorevole istituto risulta come dal 1950 al 2002 circa 4400 sacerdoti americani (su oltre 109.000) siano stati accusati di relazioni sessuali con minorenni. Di questi poco più di un centinaio sono stati effettivamente condannati nell’arco di 52 anni. In alcuni casi sulle mancate condanne ha giocato un ruolo decisivo la prescrizione del reato o la morte degli imputati, in altri il fatto che secondo la legge di molti stati americani avere rapporti sessuali con minorenni consenzienti che hanno compiuto i 16 anni non è considerato reato. Ma in numerosi altri casi abbiamo effettivamente avuto sacerdoti innocenti ingiustamente accusati. Questi casi si sono anzi moltiplicati a partire dagli anni ’90 quando alcuni studi legali hanno capito di poter strappare transazioni milionarie anche sulla base di semplici sospetti. Questo spiega anche quella prudenza che alcuni vescovi locali hanno tenuto nel destituire dal ministero sacerdoti accusati di pedofilia, spesso limitandosi a spostarli da una parrocchia ad un’altra o privandoli temporaneamente di incarichi pastorali nell’attesa che si facesse luce sulla reale consistenza delle accuse (anche se, ad onor del vero, va aggiunto che casi di vero e proprio “insabbiamento” da parte delle autorità ecclesiastiche locali non sono mancati). 


Ritorniamo però ai dati del John Jay College. Dei 4400 sacerdoti accusati di abusi sessuali negli Stati Uniti tra il 1950 e il 2002, il 78,2% si riferisce a minori che hanno superato la soglia della pubertà, per i quali non può quindi parlarsi di pedofilia in senso tecnico, bensì di efebofilia. Dunque i sacerdoti accusati di pedofilia negli U.S.A. sono stati effettivamente 958 (quindi, meno dell’1% del totale dei sacerdoti americani) in 52 anni, di cui soltanto 54 condannati (quindi, in media, circa una condanna all’anno). 


Spostandoci dagli U.S.A. negli altri Stati la situazione non cambia di molto, anche se non si dispone di studi accurati come quelli del John Jay College. In Irlanda, in particolare, parecchi rapporti governativi hanno definito come “endemica” la presenza di abusi nei collegi e negli orfanotrofi (maschili) gestiti da diocesi e ordini religiosi. E non vi è dubbio che casi di abusi su minori, anche molto gravi, vi siano realmente stati. Il c. d. Rapporto Ryan del 2009 (che usa un linguaggio molto duro nei confronti della Chiesa cattolica) riporta nel periodo esaminato 253 accuse di abusi sessuali da parte di ragazzi e 123 da parte di ragazze (su un totale di 25.000 allievi), non tutte in verità attribuite a sacerdoti o a religiosi o religiose, raramente riferite a bambini prepuberi e che ancor più raramente hanno condotto a condanne. 

Senza dubbio, anche se statisticamente poco allarmanti, casi del genere andrebbero comunque evitati e i responsabili consegnati sempre alla giustizia civile e canonica (dato che la pedofilia e gli abusi su minori sono crimini sia per l’ordinamento civile che per quello canonico). Bisogna tuttavia evitare di “gonfiare” i problemi, creando allarmi che non hanno ragione di esistere. Non dimentichiamoci, infatti, che la stragrande maggioranza degli abusi sui minori (circa il 70% del totale) si consumano non nelle scuole (statali o cattoliche che siano) o nelle parrocchie, bensì in famiglia e ad opera di parenti stretti (zii, cugini e perfino genitori). Eppure, come nessuno guarderebbe ai propri familiari alla stregua di potenziali pedofili, sarebbe altrettanto ingiustificato (anzi, fobico) vedere negli uomini di Chiesa una potenziale minaccia per i propri bambini. 

L’analisi dei dati statistici consente inoltre di effettuare degli utili (anche se pericolosi, perché politicamente poco corretti, come si suol dire) raffronti comparativi. Si parla insistentemente della pedofilia nella Chiesa cattolica, ma stranamente nessuno si chiede mai che cosa avvenga nelle altre denominazioni ecclesiali. Eppure, vari studi statistici dimostrano come il numero deipastori condannati per abusi su minori presso le chiese protestanti sia da due a dieci volte maggiore, a seconda delle aree geografiche considerate. 

Di questo avviso è il sociologo (ateo) Philip Jenkins, autore di un’ importante ricerca in materia, dal titolo “Pedophiles and Priests. Anatomy of a Contemporary Crisis”, Oxford University Press, 1996. Secondo l’illustre sociologo, il tema della pedofilia nel clero cattolico costituisce un tipico esempio di “panico morale”, divenendo la Chiesa cattolica sovente il capro espiatorio che paga per tutti. Opinione condivisa peraltro da un’agenzia protestante americana, la Christian Ministry Resources, che nel 2002 dichiara: “I cattolici ricevono tutta l’attenzione dei media, ma il problema è maggiore nelle Chiese protestanti”, benché l’arcivescovo di Canterbury, Rowan Williams, primate della Chiesa anglicana, proprio sul tema della pedofilia abbia di recente attaccato il Papa e la Chiesa cattolica tutta, dimenticandosi del “marcio” che c’è in casa sua. Lo scandalo della pedofilia in casa protestante rivela inoltre che poco c’entra la pedofilia con la regola del celibato ecclesiastico; infatti, i pastori protestanti sono per la quasi totalità delle persone sposate. 

Gli studi di Jenkins hanno condotto ad un altro significativo risultato, e cioè che oltre il 90% dei sacerdoti cattolici condannati negli Stati Uniti per pedofilia e soprattutto per efebofilia è omosessuale. Un risultato, questo, che non meraviglia lo studioso, stando al quale “benché la pedofilia esclusiva (l’attrazione da parte di un adulto verso bambini in età prepuberale) sia un fenomeno raro ed estremo, un terzo degli uomini omosessuali è attratto da ragazzi adolescenti” e del resto – sempre secondo Jenkins – la seduzione di ragazzi adolescenti da parte di uomini omosessuali è un fenomeno ben documentato. Per quanto sia politicamente scorretto dirlo, la pedofilia e più in generale gli abusi sessuali sui minori commessi dagli uomini di Chiesa sembrano essere più direttamente collegabili all’omosessualità che al celibato. Le parole del cardinal Bertone, che tanta indignazione hanno suscitato presso il governo francese e le associazioni omosessuali, lungi dall’essere un “assurdo scientifico” (secondo la definizione datane dal presidente dell’Arcigay, Franco Grillini), colgono un aspetto di verità e dimostrano come nella Chiesa, in verità, il problema della pedofilia non possa essere trattato disgiuntamente da quello dell’omosessualità dei candidati al sacerdozio e alla vita consacrata. 



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