lunedì 21 gennaio 2019

ESCLUSIVO!! L’oggetto alieno ‘Oumuamua’ è stato esplorato da una “missione spaziale segreta”


Il 16 gennaio 2019, il capo del dipartimento di astronomia dell’università di Harvard, il prof. Abraham Loeb, ha rilasciato un’intervista in cui ha difeso il suo controverso articolo, in cui dichiarava che l’oggetto interstellare rilevato da un telescopio delle Hawaii il 19 ottobre 2017 e denominato “Oumuamua”, era un veicolo spaziale di qualche tipo. 
Mentre gli astronomi continuano a discutere gli scarsi dati scientifici raccolti dai telescopi per determinare le origini e la natura di Oumuamua, un rapporto di un informatore/insider,  raccontadi una presunta missione spaziale su Oumuamua. La missione segreta avrebbe acquisito molti dati scientifici dopo essere atterrata su di esso. Molti non sanno che inizialmente a Oumuamua gli era stato dato il nome informale di Rama,  la nave spaziale abbandonata raffigurata nel romanzo del 1973 da Arthur C. Clark, Rendezvous with Rama (incontro con Rama) che è stata avvistata dopo essere passata vicino alla Terra.
Dato che l’oggetto interstellare è stato scoperto dal telescopio Pan-STARRS sull’osservatorio Haleakala sull’isola hawaiana di Maui, sono stati consultati due esperti della cultura di Hawaii. Lo chiamarono quindi Oumuamua – nome hawaiano che sta per “esploratore o messaggero di un lontano passato che si rivolgeva a noi”.
Misteriosa accelerazione di Oumuamua
Ciò che attirò davvero l’attenzione scientifica fu quando Oumuamua accelerò mentre si avvicinava al sole secondo i dati forniti dal telescopio Hubble nel giugno 2018. Mentre l’accelerazione è normale per le comete che hanno lunghe code ghiacciate, che si accendono spingendo in tal modo in avanti la cometa, Oumuamua non era una cometa. In qualche modo l’energia solare della nostra stella, sembrava accelerare Oumuamua in modo anomalo. Ciò ha portato il prof. Loeb e il suo collega dell’Harvard Smithsonian Center for Astrophysics, il dott. Shmuel Bialy, dichiarando che Oumuamua potrebbe aver dispiegato una vela solare ed è stato quindi caricato e accelerato quando ha ricevuto l’energia solare. 
In alternativa, uno scenario più esotico è che ‘Oumuamua potrebbe essere una sonda completamente operativa inviata intenzionalmente nelle vicinanze della Terra da una civiltà aliena.  Nella sua intervista del 16 gennaio, Loeb ha elaborato l’idea di Oumuamua come una sorta di sonda interstellare aliena, oppure una boa alimentata da vele solari che un tempo monitoravano il traffico spaziale nella nostra regione locale della galassia. Loeb nel suo colloquio spiega che lui e il suo collega Bialy non sono gli unici astronomi a chiedersi se Oumuamua sia un veicolo spaziale extraterrestre, ma sono molto cauti a dichiarare pubblicamente le loro opinioni, data la scarsità di dati raccolti dai telescopi Pan-STARRS e Hubble.
Secondo Corey Goode,  che sostiene di aver lavorato su più programmi spaziali segreti, ha guardato una registrazione video di una missione di atterraggio segreta su Oumuamua, missione condotta da un’alleanza di questi programmi che hanno osservato l’oggetto spaziale per la prima volta, ma prima del suo ingresso nel nostro sistema solare. Ciò è particolarmente significativo dato che la scoperta “ufficiale” di Oumoamoa il 19 ottobre 2017 è avvenuta dopo che aveva superato il sole e stava volando oltre la Terra sulla parte in uscita del suo viaggio interstellare.
La credibilità di Goode come un insider genuino, ha ricevuto recentemente un notevole impulso con la conferma di due documenti DIRD (Defense Intelligence Reference Documents) che si occupano di “warp drives” e “wormhole attraversabili” rilasciati da lui verso la fine del 2017. I documenti hanno mostrato la fattibilità scientifica delle tecnologie avanzate di propulsione che Goode aveva rivendicato, e che erano utilizzate in programmi spaziali segreti come ad esempio il Solar Warden. I due documenti facevano parte di un elenco di 38 documenti “Non classificati: solo per uso ufficiale” che la Defense Intelligence Agency ha confermato come autentici il 16 gennaio 2019,  in risposta a una richiesta fatta della Freedom of Information Act da parte della Federazione degli scienziati americani.   La recente conferma dei documenti DIRD trapelati da Goode, significa che la sua testimonianza su Oumuamua non può essere semplicemente respinta inavvertitamente, e vale la pena considerare gli astronomi in cerca di risposte all’origine e alla composizione di Oumuamua.
Oumuamua, una nave spaziale extraterrestre abbandonata
Nel gennaio 2018, Goode fornì una descrizione dettagliata di ciò che vide in un video mostrato a lui e ad altri che partecipavano a un briefing sulle recenti attività nello spazio segreto. Goode ha scritto di quello che ha visto insieme alla spiegazione di un ex ufficiale dell’USAF [un certo Sigmund] che ha partecipato al briefing:
“La persona che ha guidato l’incontro ha poi portato la nostra attenzione su un grande monitor a pad di vetro che si stava abbassando dal soffitto. Sigmund si alzò in piedi e disse “Ho una sorpresa per entrambi.” Si avvicinò al monitor e lo fissò mentre parlava. Dichiarò che stavano monitorando quella che sembrava una nave spaziale abbandonata diretta verso il nostro Sistema Solare. Questo sarebbe stato lo stesso “asteroide” a forma di sigaro che la NASA e i media mainstream hanno soprannominato Oumuamua, e pubblicizzato ampiamente in questo stesso periodo di tempo.”
Goode ha poi spiegato cosa gli è stato detto della missione spaziale segreta inviata per osservare e atterrare su Oumuamua:
Sigmund sbuffò orgogliosamente e dichiarò: “Ho guidato una spedizione per vedere a chi apparteneva questo oggetto. Aspetta di sentire quello che abbiamo trovato. “All’improvviso abbiamo iniziato a vedere ogni tipo di letture e telemetria sul monitor. Potevo anche sentire quello che sembrava una vecchia trasmissione radio della NASA. C’erano segnali acustici e un pilota che chiamava in posizioni del suo velivolo, oltre a quello con cui stava cercando di attraccare. È durato circa cinque minuti, quando ho visto i due velivoli avanzare a spirale sempre più vicini.
Mentre il pilota combaciava con la rotazione dell’oggetto a cui si stavano avvicinando, potevi vedere una lunga struttura a forma di sigaro che aveva chiazze lucenti di quello che sembrava ghiaccio sul lato esterno. Era evidentemente fatto di pietra, e sembrava che fosse passato attraverso molte piogge di meteoriti e collisioni. Il video si aprì su una scena in cui alcune persone che indossavano tute spaziali si stavano spingendo attraverso quella che sembrava una buca o foro che scendeva nella roccia.

Goode ha  anche descritto che cosa hanno trovato gli astronauti del programma spaziale segreto entrando in Oumuamua:
“La navetta era ormeggiata con la nave misteriosa vicino a quella che sembrava una cupola ovale metallica, che si trovava a circa un terzo della sua fusoliera. Sembrava essere stato violato molte volte ed era pieno di buchi e ammaccature da impatti evidenti. Nella scena successiva, potresti vedere gli uomini in un ambiente senza peso, con le luci sul petto, i caschi e la parte superiore dei polsi. Si separarono e stavano parlando tra loro attraverso i sistemi di comunicazione delle loro tute spaziali. Uno di questi stava scheggiando campioni dai residui ghiacciati sui pavimenti e sui muri. Lo stesso fango organico e congelato si trovava anche all’esterno della nave. Sembrava acqua di lago schiumosa e sporca che era stata congelata. La nave era ovviamente molto antica. Era stata abbordata e privata della tecnologia molte volte da razze sconosciute aliene. Sigmund dichiarò che quando testarono il fango in seguito, stabilirono che erano in parte i resti dell’equipaggio originale. C’erano molti pannelli rimossi dalle pareti, dai soffitti e dai pavimenti, lasciando vuoti scomparti dove una volta si trovava la tecnologia.”
Goode proseguì descrivendo la scoperta di corpi preservati di ex membri dell’equipaggio, l’identità di un’antica razza extraterrestre a cui appartenevano, l’imbarcazione intrappolata in orbita per milioni di anni e un linguaggio geroglifico trovato all’interno del velivolo.  
molti ricorderanno l’astronave aliena adagiata su un cratere lunare, astronave scandagliata durante la missione Apollo 20. La nave spaziale era piena di fori da impatto sulla sua superficie e alcuni corpi alieni furono ritrovati nel suo interno
Tutto ciò potrebbe sembrare incredibile per gli astronomi che si affidano ai pochi dati forniti dai due telescopi che osservano Oumuamua da una grande distanza. Il rilascio da parte di Goode di documenti DIA che dimostrano la fattibilità di sistemi di propulsione avanzati come i motori a curvatura, conferisce un certo grado di credibilità alla sua affermazione che una missione nello spazio segreto di Oumuamua è stata condotta e registrata su video.
È certo che il video di Goode testimoniato, è stato mostrato a molti scienziati che hanno bisogno di sapere all’interno del mondo nascosto dei programmi spaziali segreti. La somiglianza tra il resoconto di Goode e quello che ha descritto Clark nel film “Rendezvous con Rama” è straordinario. Forse il professor Loeb e il dott. Bialy potrebbero essere stati messi al corrente di tali straordinarie informazioni e stanno presentando la loro ipotesi di astronavi Oumuamua per aprire la mente a colleghi increduli. Alla fine, tali dati classificati verranno rivelati per fornire un’immagine molto più accurata e completa di oggetti come Oumuamua che entrano nel nostro sistema solare e le missioni classificate a questi condotte da più programmi spaziali segreti.
scritto da Michael E. Salla
© Michael E. Salla, Ph.D


Traduzione a cura della Redazione segnidalcielo

LE "10 TAVOLE" DEL NUOVO ORDINE MONDIALE

ILLUMINATI = ARCONTI
a cura di Cinzia Palmacci

IL MONUMENTO MASSONICO DEGLI ILLUMINATI IN GEORGIA (USA)
 
Le 10 regole per una nuova epoca della "ragione" sono queste:

  • Mantieni l’Umanità sotto 500’000’000 in perenne equilibrio con la natura.
Da secoli la natura è riuscita a mantenere l'equilibrio da sola, ora dovrebbe intervenire lo stesso uomo che riconosce la natura come meccanismo perfetto a doverla "aiutare" perché non la ritiene piu' in grado di fare il suo dovere? Non è un atteggiamento molto coerente. Poi ricordiamoci sempre che di Creatore ne esiste uno solo, e non si trova di certo su questa terra...    

  • Guida saggiamente la riproduzione, migliorando salute e diversità.
Questa regola richiama vagamente, ma neanche troppo, l'eugenetica di hitleriana memoria che causò un genocidio immane di innocenti in nome di una "presunta" razza superiore...

  • Unisci l’Umanità con una nuova lingua viva.
Questa regola appare sommamente superflua, l'Umanità ha ben altre necessità! Le diversità etniche e linguistiche costituiscono ricchezze importanti nello sviluppo della persona umana, non una "deminutio" o un virus da debellare.

  • Domina passione, fede, tradizione e tutte le cose con la sobria ragione.
Dominare passione, fede e tradizione significa annullare tutto ciò che di piu' umano l'uomo possiede. Privarcene significherebbe condannare l'uomo a diventare un automa, un essere freddo e privo di sentimenti, e l'uomo è forse l'unico essere nell'universo ancora in grado di provarne.  

  • Proteggi popoli e nazioni con giuste leggi e tribunali imparziali.
Se i tribunali cominciassero ad essere davvero imparziali come auspica questa regola, quanti potenti ne uscirebbero indenni? E le "giuste" leggi non condannerebbero di certo i "poveri diavoli" che spesso finiscono in galera al posto dei veri colpevoli. Ci sarebbe bisogno di meno ipocrisia... 

  • Lascia che tutte le nazioni si governino internamente, e risolvi le dispute esterne in un tribunale mondiale.
Questa regola suona proprio strana per un paese come gli Stati Uniti che promuove guerre qua e la, intromettendosi spesso nel diritto di autodeterminazione dei popoli al fine di imporvi con la forza le proprie regole "ammantate" di democrazia.

  • Evita [di fare] leggi poco importanti e funzionari inutili.
Qui bisognerebbe stabilire cosa si intende per "leggi inutili" e a chi spetta il giudizio sulla loro utilità in relazione al fine che perseguono, ma immagino che la risposta sia intuibile. Riguardo ai "funzionari inutili", sarebbe meglio rammentare che quelli che non compiono il proprio dovere in modo impeccabile provengono spesso da alti vertici e da essi stessi posti al comando. Invece chi viene dalla gavetta e da condizioni familiari modeste, ha sempre presente la fatica che ha fatto per arrivare dove sta...   

  • Bilancia i diritti personali con i doveri sociali.
Questa regola appare ragionevole e giusta se non fosse che gli esempi scarseggiano proprio ai vertici...

  • Apprezza verità, bellezza e amore, ricercando l’armonia con l’infinito.
Come si può apprezzare verità, bellezza e amore quando ci si prefigge di eliminare fisicamente milioni di persone innocenti in nome di un presunto equilibrio con la natura? Il Creatore è stato molto più previdente quando ha fornito questo bellissimo pianeta di risorse abbondanti per tutti. La pessima distribuzione di queste risorse è un cattivo karma di chi ne ha in abbondanza e le spreca, ma ne risponderà...     

  • Non essere un cancro sulla terra, lascia spazio alla natura.
Da secoli l'uomo e la natura hanno convissuto in perfetta armonia, almeno prima del cosiddetto "progresso-regresso" soprattutto da parte di quella fascia di popolazione che, in modo parassitario attraverso ricchezza e benessere, ha eroso, distrutto e calpestato ettari di natura incontaminata e portato all'estinzione specie animali presenti sul pianeta da secoli, per proprio tornaconto personale. Da che pulpito viene la predica...Se proprio chi possiede enormi ricchezze non le mette a disposizione del miglioramento della qualità di vita e della protezione della natura, non si capisce a chi altro si dovrebbe riferire questa regola.
 
L'impressione che si ricava da queste 10 regole è che siano state pensate per essere una cattiva imitazione dei 10 Comandamenti di biblica memoria, l'unico Decalogo che detta norme di comportamento a vantaggio di ognuno e a discapito di nessuno. Le uniche leggi dalle quali dipendono la salvezza spirituale e fisica dell'uomo, e sulle quali si regge l'intero equilibrio universale!
Nel grafico riportato sotto appaiono alcune tra le organizzazioni più potenti del mondo tra le quali alcune di carattere secolare. Avvertirei il lettore che non tutte le persone che ne fanno parte sono da demonizzare e condannare. Non tutto è come sembra, e la difficoltà sta proprio in questo.
I giudizi sommari non servono e non risolvono il problema, mentre per giudicare l'operato individuale delle persone c'è solo Dio.
A noi spetta solo essere prudenti e capaci di discernere il bene dal male...



Chi fabbrica i gommoni dei migranti?

I "GOMMONI PER RIFUGIATI" VENDUTI SU ALIBABA CHE TRASPORTANO SPERANZE GIA' INFRANTE....



Domanda: chi fabbrica i gommoni dei profughi? La risposta ci porta dentro l'industria cinese, a un cablo di Wikileaks e nel Malta Freeport, dove s'incrociano gli interessi di Alibaba.com, colossi turchi, compagnie francesi e trafficanti di uomini.

Amir è uno scafista improvvisato. Viene forzato dai suoi aguzzini libici a prendere la via del mare per raggiungere l'Europa. Ma ci sono cose che non sa. Amir non sa che quella sorta di “zattera” che tiene sotto i piedi vale meno del costo di ogni singolo “biglietto” che i trafficanti di uomini hanno staccato a lui, e i suoi 99 compagni di viaggio, per imbarcarsi dalle spiagge di Sabrata in direzione dell'Italia. Non sa che quella “zattera” è stata assemblata con gomma e plastica, impacchettata, e spedita via navi cargo, da nutriti gruppi di operai cinesi che lavorano nelle città di Quingdao, Weihai, Shenzen. In due delle province più orientali della Cina, Shandong a Guangdong, patrie dell'industria nautica con gli occhi a mandorla.

Sono distretti specializzati in imbarcazioni da diporto e svago, motorboat e yacht – negli ultimi 15 anni anche di lusso. E gommoni, da un po' di tempo a questa parte. Senza troppo ritegno venduti su internet con la dicitura “refugee boat”, gommone per rifugiati. Chi proprio ha un minimo di pudore scrive “gommoni da rafting e attività sportive”, salvo poi consegnarli in Libia, dove la discesa fra le rapide di un fiume a colpi di pagaia è – si sa – lo sport nazionale per antonomasia. Come non potrebbe spadroneggiare il rafting, del resto, in un Paese che su una superficie di 1.760.000 km² i due terzi sono deserto?


Gommone in vendita su Alibaba con dicitura “refugee boat”
Mediterraneo centrale/luglio 2016/Francesco Floris/Linkiesta


Amir non sa nemmeno che, mesi prima, un intermediario ha comprato il gommone a prezzi stracciati – dai 500 ai 2000 dollari americani – inviando un T/T, trasferimento telex, nulla più che un bonifico internazionale. Oppure estraendo una carta Visa, una Mastercard, in pratica qualunque forma di pagamento elettronico, esclusi i bitcoin. Un pagamento verso l'estremo oriente che va a depositarsi nei conti della piattaforma Alibaba.com – il gigante dell'e-commerce “mandarino” che da solo gestisce nel mondo vendite superiori a quelle di Amazon e eBay sommate. Che di annunci per le “refugee boat” ne ha decine. In cinese, in inglese, in arabo. Con tanto di ordine minimo e profilo azienda.



Bastano 500 dollari americani, una carta Visa e un wi-fi per entrare in affari con i trafficanti di uomini della Libia. Su Alibaba.com è facile comprare una “refugee boat”, scritto così


Ci si potrebbe non credere ma anche questo business fa brodo nel mare della globalizzazione. I gommoni rappresentano tra il 15-20 per cento delle importazioni europee di imbarcazioni e materiale nautico dal Paese asiatico . Solo fra 2011 e 2012, nell'annata economica più aspra della crisi per il vecchio continente, l'import è salito da 161 a 233 milioni di dollari. Con la quota dei “refugee boat” in crescita. Ma Amir tutto questo non può saperlo.

Come non può sapere che le compagnie navali di trasporto merce hanno compilato una bolla e fatto uno scalo prima di arrivare nel continente nero. Una breve fermata al Malta Freeport – il porto internazionale. Pochi chilometri a sud della capitale La Valetta e dal 1989 hub di interscambio cruciale nel Mediterraneo. Ormeggiare al Freeport non costa poi tanto e si fa girare l'economia: per una nave da 160mila tonnellate bastano 240 euro, recita il loro tariffario. Un quarto rispetto ai 1000 euro pagati dallo scafista improvvisato e suoi compagni per rischiare la vita nelle 163 miglia nautiche che separano la Libia da Lampedusa.



“Che i gommoni siano stati importati dalla Cina verso Malta e la Turchia è supportato dalla recente intercettazione da parte della dogana maltese di 20 di questi, impacchettati, in un container destinato a Misurata, in Libia”Ammiraglio Enrico Credendino, 1° report semestrale EuNavFor Med 2015, Wikileaks


Amir no, ma qualcuno che conosce tutta la storia esiste. La dogana maltese, per esempio. E anche i comandi militari europei che infatti lo hanno scritto nei loro documenti. In particolare nel primo report semestrale di EuNavFor Med - operation Sophia – dal 2015 la missione europea di contrasto ai trafficanti nel Mediterraneo. Un cablo classificato e segreto, ma rilasciato da Wikileaks il 17 febbraio dell'anno scorso, dove l'ammiraglio Enrico Credendino, capo in comando dell'operazione scrive a pagina 9: “Che i gommoni siano stati importati dalla Cina verso Malta e la Turchia è supportato dalla recente intercettazione da parte della dogana maltese di 20 di questi, impacchettati, in un container destinato a Misurata, in Libia.”.



Già, anche in Turchia, perché le aziende cinesi sono specializzate nei gommoni gonfiabili sotto i 24 metri di lunghezza. Perfetti per essere importati sgonfi senza dare nell'occhio ed essere resi operativi alla notte – bastano delle bombole – dove prende vita la tratta battuta da siriani, afgani, pakistani, libanesi, cingalesi e bengalesi. Che dalle spiagge del distretto di Dikili e Smirne vanno verso le isole greche di Lesbo e Chios.

La Turchia non entra solo dalla finestra di questa storia ma anche dall'ingresso principale con tanti onori. Il porto internazionale di Malta è un bel crocevia di affari finanziari: gestito fino al 2004 in regime di monopolio dalla Malta Freeport Terminals, una società pubblica del Tesoro; a metà anni 2000 il Governo dell'isola del Commonwealth apre a una concessione di 30 anni per i marsigliesi di CMA-CGM, terza compagnia navale al mondo da 30mila dipendenti. Nel 2008 i francesi chiedono un'estensione della concessione da 30 a 65 anni. La ottengono. E poi girano metà delle quote ai turchi di Yildrim Group (porti, energia, miniere, chimica, real estate e private equity fra le molte attività che il colosso dell'Anatolia svolge) e infine un altro 49 per cento delle partecipazioni vengono stornate alla China Merchants Holdings International Company Limited, di Hong Kong, con la promessa di investimenti pesanti nelle infrastrutture dei terminal e del porto. Colossi turchi e cinesi, quindi, non a caso.



Il Porto Internazionale di Malta è un crocevia di interessi finanziari: colossi francesi, turchi come lo Yildrim Group e la China Merchants Holdings International Company Limited. Turchi e cinesi forse non a caso


Ad Amir lo scafista tutto ciò continua a non interessare. Lui non legge le cronache finanziarie maltesi e non conosce Wikileaks né Julian Assange. Chi invece li conosce non fa molto. Perché c'è un problema. Il sequestro da parte della dogana maltese di 20 gommoni, l'unico di cui si abbia notizia confermata in un documento, è solo temporaneo. Perché come scrive l'ammiraglio Credendino: “Non c'erano motivi legali per trattenerli e sono stati quindi rilasciati per essere consegnati a destinazione”.

Inoltre EuNavForMed in questo caso può fare poco: «L'attività in oggetto non ha visto il nostro coinvolgimento» è l'unica dichiarazione che ci rilascia un portavoce del quartier generale romano. Ha ragione Credendino, del resto. Nonostante la patetica scusa del rafting in Libia vendere o esportare gommoni non è illegale – ovvio. Sebbene questi siano di una fattura talmente pessima da non essere utilizzabili per nessun altro scopo se non la tratta di esseri umani, come ci hanno confermato la scorsa estate marinai tunisini, italiani e tedeschi che lavorano nel Mediterraneo sia come pescatori sia come operatori delle ong che si occupano di ricerca e salvataggio in mare.
“Montagna di Eftalou”, discarica di lifejackets e gommoni, isola di Lesbo, Francesco Floris/Linkiesta


Quei gommoni tubolari non servono per lo sport, non servono per il turismo, nemmeno per rimorchiare merci o come scialuppe di salvataggio. A ben vedere non funzionerebbero nemmeno come boe in mezzo al mare, perché dopo qualche ora o giorno si sgonfiano e imbarcano acqua. Sono solo una macchina da morte quasi certa per ragazzi come Amir. E di sicuro sono una delle principali cause del record negativo di cadaveri in mare nel 2016 fra i profughi, oltre 5000 secondo i dati dell'Agenzia Onu per i rifugiati.

I gommoni tubolari fatiscenti venduti su Alibaba sono fra le cause degli oltre 5mila morti nel Mediterraneo nel 2015. Perché usarli allora? Perché le barche in legno e vetroresina sono state distrutte dalle missioni militari europee credendo di sradicare così la rete dei trafficanti. E ora costano troppo

Nonostante la palese pericolosità i gommoni idraulici pesano per il 66 per cento delle imbarcazioni usate dai migranti. Almeno fino a due anni fa sempre secondo il documento EuNavFor Med. Oggi potrebbe essere peggio. Perché i pescherecci, le chiatte e le scialuppe in legno e vetroresina, più sicure, costano un sacco di soldi. C'era un ricco mercato dell'usatonel nord Africa e le reti criminali le acquistavano a fine carriera dai pescatori libici, tunisini o egiziani. E spesso venivano riutilizzate, di fatto, ammortizzando i costi dell'investimento (criminale) iniziale. Da due anni le missioni militari europee hanno cominciato a distruggere queste barche pensando così di contrastare i trafficanti, a volte affondandole in loco, e questo ha fatto schizzare i prezzi. È la vecchia regola: la legge della domanda e dell'offerta, come la natura, detesta il vuoto. E quando c'è troppa domanda (i migranti) e poca offerta (le barche) qualcuno riporta la situazione in equilibrio. A modo proprio. Questa volta era il turno delle le industrie cinesi dello Shandong e dei loro gommoni mortali. Perché come ci dice un giornalista basato in estremo oriente: «Dove c'è un buon affare state pure certi che ci sono i cinesi».

Isola di Lesbo, Francesco Brembati/Linkiesta
Mediterraneo centrale/luglio 2016/Francesco Floris/Linkiesta

LA PERLA DI OGGI. SALMO 1 LE DUE VIE DELL'UOMO


Beato l'uomo che non entra nel consiglio dei malvagi, 
non resta nella via dei peccatori
e non siede in compagnia degli arroganti,


ma nella legge del Signore trova la sua gioia, 
la sua legge medita giorno e notte.


É come albero piantato lungo corsi d'acqua, 
che dà frutto a suo tempo:
le sue foglie non appassiscono
e tutto quello che fa, riesce bene.


Non così, non così i malvagi,
ma come pula che il vento disperde;


perciò non si alzeranno i malvagi nel giudizio 
né i peccatori nell'assemblea dei giusti


poiché il Signore veglia sul cammino dei giusti, 
mentre la via dei malvagi va in rovina.



Commento
Il salterio comincia con un salmo che presenta la beatitudine di chi rimane fermo nella meditazione della legge e la mette in pratica. Ancorato all’osservanza della Parola di Dio, non si perde il vero credente ad ascoltare il consiglio degli empi, poiché la Parola è luce ai suoi passi. Egli medita la legge giorno e notte per poter affrontare le varie vicende della vita con rettitudine. La meditazione della Parola lo rende fecondo, al riparo dall’arsura e dai venti tempestosi delle prove. Gli empi, che sono coloro che fanno ostacolo con la loro sufficienza alla Parola, non avranno argomenti davanti al giudizio di Dio, e quali colpevoli verranno dispersi finiranno nella tomba della storia. Per quanto vorranno radicarsi all’interno dell’assemblea dei giusti per potere illudere gli inesperti della Parola, andranno ugualmente in rovina davanti al giudizio di Dio, poiché Dio nessuno lo può ingannare.
E’ un salmo che dona pace, invito alla perseveranza. Non andrà deluso chi medita la legge d’amore nella quale si riflette Dio, che è Amore. E la legge è stata portata a compimento da Cristo; e di più la nuova legge, che perfeziona l’antica, si trova in Cristo, nella sua vita, nei suoi gesti, nelle sue parole. Meditare la legge giorno e notte è meditare quanto ha fatto, detto Cristo; è desiderio di vivere Cristo nell’imitazione di lui. Chi medita Cristo di fronte ad un’azione da compiere non si pone precisamente la domanda: “Cosa farebbe Cristo”, quasi che considerasse Cristo essendo “esterno” a Cristo, ma trova la sua risposta da quello che ha fatto e detto Cristo, poiché egli è “in Cristo”. In lui c’è ogni luce e tesoro di sapienza su come essere graditi al Padre e su come essere aperti nella carità ai fratelli.
Meditare giorno e notte la legge non è opera di giurista, ma è l’opera d’amore che avviene nella comunione con Cristo.

Enorme UFO registrato da un passeggero del volo KL883 Argentina- Amsterdam. Il video!

Enorme UFO registrato da un passeggero del volo KL883 Argentina- Amsterdam. Il video!

Il video che vi presentiamo, riguarda un enorme UFO avvistato e registrato con un telefonino da un passeggero del volo volo KL883, che dall’Argentina era diretto in Cina effettuando uno scalo ad Amsterdam. L’oggetto ha la forma di una nuvola, ma ha un anello nero scuro attorno al suo bordo e sappiamo bene che le nuvole non assumono mai forme del genere. Anche l’area centrale della nuvola è incandescente dall’interno. Si tratta senza dubbio di un enorme velivolo discoidale che si trovava in cielo sopra le nuvole.
Ecco quanto dichiarato dal testimone che ha avvistati e registrato l’UFO:
“Ho vissuto e lavorato in Argentina per 6 anni. Il 12 settembre 2018, mia moglie ed io siamo finalmente saliti sul volo che dall’Argentina va in Cina ma passando per Amsterdam. Il nostro terminal di arrivo è l’aeroporto internazionale di Fujian Xiamen Gaoqi (Cina). Dopo un breve soggiorno all’Aeroporto Internazionale di Amsterdam il 13 Settembre, ci siamo trasferiti alla Dutch Airlines, numero del volo KL883, modello dell’aereo: Boeing 787-9. Non so quante ore di volo abbiamo fatto. Dopo aver dormito un po’, mi sono svegliato, ho guardato il cellulare alle 09:31. Stavamo in volo verso la Cina. l telefono cellulare è in modalità aereo, non riesco ad accedere a Internet, non ho WIFI, sono annoiato. Guardando fuori dalla finestra, ho visto improvvisamente una strana nuvola  grigio-scura, sì, era una nuvola quasi nera, non una nuvola nera. Presi rapidamente il mio cellulare e ho attivato la registrazione della telecamera sul telefono immediatamente. Le nuvole nell’impressione sono tutte bianche, come fanno ad essere nere? Non sorprende che tutti guardino questo pezzo di cloud. Il cuore vuole essere in grado di vedere l’UFO, perché ha un sacco di curiosità e stupore. Prevedo che questo viaggio non sia normale. Ho chiesto a mia moglie accanto a me di guardare fuori. Disse freddamente che era normale. Le nuvole sono così. Posso solo dire che le donne sono donne. Così ho avuto la mentalità di provarlo e ho continuato a guardare fuori dalla finestra per vedere se riuscivo a trovare qualcosa.”
“L’ho guardato per dieci minuti e non ho trovato nulla, quindi sono tornato a Xiaomi. Dopo quasi un’ora, improvvisamente sentii qualcosa di strano e guardai fuori dalla finestra. C’era un UFO simile a un disco in lontananza. A prima vista sembrava un sigaro e immediatamente ho tirato fuori il telefono ed ero nervoso. Eccitato, avevo paura di perdere il “primo contatto intimo” tra me e un UFO. Troppo eccitato, il primo obiettivo di messa a fuoco non è andato a buon fine. Quindi ho riprovato a registrarlo e ho mirato nell’obiettivo. L’ho finalmente fotografato. Era un disco grigio-argento, sembrano esserci due strati sopra e sotto, in uno stato statico, non so cosa stanno facendo, non so se qualcuno lo sta vedendo, non so se i capitani dell’aereo hanno visto l’UFO, sono felice di chiamare mia moglie. Guardando questo UFO, mia moglie mi ha comunque detto una frase, ‘non è una nuvola – per quanto sia eccitata – è la tua allucinazione’. Sono senza parole, vieni, carico il video a tutti per vedere di cosa si tratta. Il telefono è un iphone 7 plus è stato girato il 14 settembre 2018 alle 10:30. ”
A cura della Redazione Segnidalcielo

Senza forse

QUEL "FORSE" DI TROPPO CHE TRADISCE QUALCHE COMPLICITA'?....



https://www.cercoiltuovolto.it/wp-content/uploads/2018/05/papa-francesco-angelus-del-27-ma.jpg(immagine aggiunta)
Un avverbio di troppo nel post-Angelus di oggi, domenica 20 gennaio 2019, da parte di papa Bergoglio. In un corsivo su ‘Avvenire’ Tarquinio vuol tappare la bocca a Salvini. Le parole ragionevoli del vescovo Crepaldi. Un P.S. ancora sul terrorista rosso Alvaro Lojacono Baragiola.

Non raramente, quando papa Bergoglio fa aggiunte a braccio ai discorsi preparati (in genere dalla Segreteria di Stato), capita che ne dica di grosse. E’ accaduto anche stamattina, domenica 20 gennaio 2019, all’inizio del dopo-Angelus…
Oggi ho due dolori nel cuore: la Colombia e il Mediterraneo.
Desidero assicurare la mia vicinanza al popolo colombiano, dopo il grave attacco terroristico di giovedì scorso alla Scuola nazionale della Polizia. Prego per le vittime e per i loro familiari, e continuo a pregare per il cammino di pace in Colombia.
Penso alle 170 vittime, naufraghi nel Mediterraneo. Cercavano un futuro per la loro vita. Vittime, forse, di trafficanti di esseri umani. Preghiamo per loro e per coloro che hanno la responsabilità di quello che è successo.”

Questo è quanto ha detto Francesco affacciato alla finestra del Palazzo Apostolico. Rispetto al testo preparato c’è l’aggiunta ‘mediterranea’. La cifra di 170 vittime non è per niente accertata. Soprattutto quel “vittime, forse, di trafficanti di esseri umani” appare particolarmente infelice. Forse? Ma come, il Papa così prodigo nel condannare continuamente gli atteggiamenti – da lui giudicati “ipocriti” - di una parte del mondo cattolico praticante, ha qualche dubbio che i trafficanti, gli scafisti, siano responsabili dei morti nel Mediterraneo? Che anche qui, per lui, il responsabile massimo sia il ministero dell’Interno italiano Matteo Salvini, come lo è per certe Ong, per Leoluca Orlando (il sindaco di Palermo parla di “genocidio” e auspica un nuovo processo di Norimberga per Salvini… puro delirio!), per ‘Famiglia cosiddetta cristiana’, per il giornale ex-cattolico ‘Avvenire’?  “Forse” gli scafisti sono responsabili… per favore il Papa ci risparmi l’uso di avverbi a dir poco ingiustificati.
Su quanto è accaduto a 50 miglia nautiche a nord-est di Tripoli non poteva mancare l’indignazione a comando del direttor furioso di ‘Avvenire’. In un corsivo apparso stamane in prima pagina, Tarquinio il Superbo scrive con disprezzo minaccioso a proposito del naufragio, riferendosi senza citarlo alle ragionevoli dichiarazioni di Matteo Salvini (“Tornano in mare davanti alla Libia le navi delle Ong, gli scafisti ricominciano i loro sporchi traffici e le persone tornano a morire”) sotto il titolo  “Chi non fa almeno taccia”:  “I signori dell’indifferenza e del cinismo d’Italia e d’Europa hanno congiurato, con trafficanti e capibanda libici, a lasciar morire alle porte di casa nostra uomini, donne e bambini, che corrono l’estremi rischio per non subire ancora un’estrema sofferenza. E hanno avvolto le loro scelte di mistificanti parole d’odio per i ‘buonisti’ umanitari che sulle cosiddette ‘barche delle Ong” si battono per evitare ogni morte. (..) Ma chi non ha parole di umanità, di compassione e di preghiera da dire, almeno taccia”. Chi il più delirante tra Tarquinio e Orlando? La risposta è molto ardua. E però ci tocca ripetere che è veramente puro e inconcepibile masochismo che un giornale con contenuti anche pregevoli in tema in lotta alla droga, all’usura, all’azzardo, al caporalato e in ambito culturale si faccia alfiere di una posizione politica che squassa il mondo cattolico, pervasa di un vero e proprio odio patologico verso il ministro dell’interno anche per compiacere i soliti ‘poteri forti’. Ma è la “misericordia”, bellezza!
Che i vertici della Cei sostengano nei fatti tale linea è a dir poco assurdo. Condividono tale linea forsennata o magari la subiscono perché così vuole Santa Marta con le sue italiche propaggini associative un tempo gloriose e oggi ridotte a meschine turiferarie del politicamente corretto?
Fortunatamente ogni tanto c’è qualche vescovo che fa sentire la sua voce cattolicissima e razionale in materia di immigrazione. L’ultimo è stato il vescovo di Trieste Giampaolo Crepaldi che, in un’intervista apparsa lunedì 14 gennaio su ‘La Verità’, ha rilevato tra l’altro: “Una delle vie privilegiate di esercizio della carità è la politica, la quale richiede anche l’uso della ragione perché non si limita ad azioni personali di solidarietà ma vuole costruire una società solidale, che funzioni in tale modo. Non potendo andare tutti a Lampedusa ad accogliere immigrati bisogna impegnarsi con una buona politica la quale deve sempre perseguire il bene comune, che non è solo quello degli immigrati, ma anche quello della nazione accogliente e quello del bene della comunità universale. Quindi le politiche dell’immigrazione devono considerare i bisogni di chi chiede accoglienza e nello stesso tempo interrogarsi sulle reali possibilità di integrazione oltre l’assistenza immediata e di altri problemi, come per esempio combattere la criminalità organizzata che organizza gli sbarchi, disincentivare la collusione di alcune ONG, non scaricare tutta la responsabilità sull’Italia ma favorire la collaborazione europea e mediterranea e così via. La carità personale getta spesso il cuore oltre l’ostacolo, ma la politica deve regolare l’accoglienza in modo strutturale nella tutela del bene di tutti”.
Ancora: “Può darsi che il fenomeno delle migrazioni e delle immigrazioni di fatto continui, ma nessuno può dire che sia in sé un bene. I vescovi dell’Africa invitano i loro giovani a non emigrare e la Dottrina sociale della Chiesa dice che esiste prima di tutto un diritto a “non emigrare” e a rimanere nella propria nazione e presso il proprio popolo. Del resto, si sa che dietro la marea migratoria ci celano molti interessi anche geopolitici. Le migrazioni non sono quindi un bene in sé, la cosa dipende se servono il bene dell’uomo o no, e se non sono un bene in sé non sono nemmeno ineluttabili, anche se il giudizio di fatto oggi sembra dirci così.”
Giova ricordare che Giampaolo Crepaldi, presidente dell’Osservatorio Internazionale cardinale Van Thuăn, è stato de facto l’autore del “Compendio della Dottrina sociale della Chiesa” (Lev), uscito nel 2004, quand’era segretario del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace? Che sia anche lui un incompetente in materia agli occhi degli ossequienti turiferari di certa stampa ex-cattolica?
P.S. Nell’articolo precedente (“1991/ Alvaro Lojacono Baragiola, BR: un video, una storia svizzera”, vedi https://www.rossoporpora.org/rubriche/svizzera/839-1991-alvaro-lojacono-baragiola-br-un-video-una-storia-svizzera.html ) abbiamo parlato del terrorista rosso diventato nel 1986 cittadino svizzero per parte di madre e richiamato alla memoria una vicenda minore (e pur significativa) di video per la quale era stato ‘promosso’ nel 1991 ad ‘artista’ del Settecentesimo della Confederazione. Può essere interessante notare che anche il terrorista rosso (figlio dell’economista del Pci Giuseppe Lojacono e della signora della buona borghesia ‘progressista’ Ornella Baragiola) ha nel mirino…Matteo Salvini (che, dopo essere riuscito a riportare in Italia Cesare Battisti, si sta dando da fare perché non resti questo un caso isolato): “Salvini? Politicamente allucinante. Paura non me ne fa, non temo possa venire qua”. Questa l’ultima dichiarazione di Alvaro Lojacono Baragiola, dipendente dell’Università cattolica di Friburgo (settore “Sicurezza e conflitti’!!!), condannato a 16 anni per il coinvolgimento nell’omicidio dello studente greco Mikis Mantakas (1975), a 17 anni (dalla giustizia elvetica in questo caso) per l’omicidio del giudice Girolamo Tartaglione (1978), all’ergastolo per aver fatto parte del commando BR che rapì il 16 marzo 1978 Aldo Moro, uccidendo i cinque uomini della sua scorta.  
MIGRANTI/PAPA: UN 'FORSE' DI TROPPO – AVVENIRE, SALVINI, CREPALDI – di GIUSEPPE RUSCONI – www.rossoporpora.org – 21 gennaio 2019

LA STRATEGIA DEL NAUFRAGIO PROGRAMMATO CON AFFOGAMENTO INCLUSO



L’ultimo naufragio di un barcone davanti alle coste libiche con i suoi 117 morti di avanti ieri non è stata una disgrazia ed una “sfortunata coincidenza” come i media vorrebbero far credere.

I morti affogati non ci sarebbero stati, se la presenza delle ONG non avesse incentivato le partenze dando l’illusione ai migranti di un facile trasbordo e di un rapido traghettamento verso l’Italia, come era prassi consolidata durante la gestione migratoria dei governi Renzi e Gentiloni.
Per gli scafisti e le ONG collegate, si tratta di far funzionare una legge di mercato, quella di incentivare la domanda di migrazione per incrementare il drammatico ma profittevole business delle migrazioni. Questo business è ormai ben conosciuto da tutti, ma gli opinionisti della sinistra globalista ben si guardano dal condannarlo, preferendo molto più semplicemente cercare capri espiatori altrove, a cui affibbiare l’etichetta di “razzisti”. Bisogna accogliere, dicono, sempre e comunque per poi integrare e sviluppare quel modello di una società aperta e multiculturale che è agognato e indicato da tutti loro come una oasi di pace e felicità.
Lo dice l’ONU, lo sostiene il FMI, ce lo indica anche il Papa Bergoglio e lo caldeggia scopertamente anche George Soros, perchè non credergli?
Gli sciacalli del mare sono sempre in allerta e inviano i loro mezzi navali al largo della costa libica ma bene in vista affinchè i migranti, che aspirano ad imbarcarsi, scorgano le navi all’orizzonte e si sentano invogliati ad imbarcarsi, favorendo il business degli scafisti: tu paghi, io ti faccio imbarcare, viaggi sicuro, in Italia ti aspettano.
In un sistema capitalistico basato sulle leggi del mercato, la propaganda per l’imbarco e l’incentivo sono fondamentali e non è escluso che sia applicato in questo periodo un pacchetto promozione: viaggiate in tre, due adulti e un bambino, paghi due. All’arrivo ti aspettano e ti danno vitto alloggio e assistenza gratuita per tre mesi, all inclusive. Vi sembra poco? Come non approfittare. Visto il momento di crisi e di calo delle partenze, si opera con una tale politica d’incentivi, che sospinge ed incoraggia l’emigrazione verso l’Europa e l’Italia in particolare: avviene come se qualcuno avesse drogato il mercato con incentivi molto favorevoli. Senza contare che, oltre a questa politica d’incentivi, vi è quella data dal fatto che, in Italia, una joint-venture Partito-Chiesa-ONG, una riedizione del vecchio “compromesso storico”, lucra su questo fenomeno e sulle persone per dar loro un’accoglienza che viene comunque remunerata.
I margini di finanziamento pubblico si sono ultimamente ristretti per effetto dei decreti di Salvini ma sono presenti altre organizzazioni della rete di favoreggiatori che si sostituiscono nel finanziamento delle strutture di accoglienza. La finanza internazionale già da tempo ha fiutato il business e ci è saltata dentro con tutte le sue risorse: finanziamenti alle famiglie di chi parte (microcredito), finanziamento alle organizzazioni del trasporto migranti in Africa, finanziamento agli scafisti per acquistare le nuove imbarcazioni. E’ intervenuta persino la Cina ad offrire scafi ultra leggeri con costi ridotti e durata garantita. 
Cose risapute ed accertate dalle indagini svolte da organizzazioni serie come i servizi di intelligence dell’Austria e di altri paesi ma mai messi in luce e pubblicati dai media del sistema pro migrazione. Lo stesso sistema di media che pubblica incessantemente gli appelli della Boldrini, le incitazioni della Bonino, i sermoni di Papa Bergoglio nella preziosa opera di convincimento dell’accoglienza senza limiti.
Tanto meno vengono pubblicati gli appelli di vescovi africani che incitano i propri connazionali a non partire e ad impegnarsi per lavorare nei propri paesi oltre all’allarme per la fuga delle risorse umane migliori, quelle dei giovani africani, che vengono sottratte ai paesi d’origine per cercare un destino di marginalità in Europa.
Il mercato ha le sue leggi inesorabili e non contempla diritti ma soltanto merci da usare e gettare (in mare), quale che siano gli esiti delle operazioni promozionali.
Chi si oppone alle leggi di questo mercato viene indicato come un bieco razzista, un reazionario o un fascista e deve essere tacciato a dito, condannato ed emarginato. 
Il grande programma della sostituzione di popoli è stato lanciato da tempo e non potrà essere fermato da un Salvini qualsiasi.

LITURGIA DEL GIORNO


LITURGIA DEL GIORNO
- Rito Romano -




  PRIMA LETTURA 

Eb 5,1-10
Dalla lettera agli Ebrei

Fratelli, ogni sommo sacerdote è scelto fra gli uomini e per gli uomini viene costituito tale nelle cose che riguardano Dio, per offrire doni e sacrifici per i peccati. Egli è in grado di sentire giusta compassione per quelli che sono nell’ignoranza e nell’errore, essendo anche lui rivestito di debolezza. A causa di questa egli deve offrire sacrifici per i peccati anche per se stesso, come fa per il popolo.
Nessuno attribuisce a se stesso questo onore, se non chi è chiamato da Dio, come Aronne. Nello stesso modo Cristo non attribuì a se stesso la gloria di sommo sacerdote, ma colui che gli disse: «Tu sei mio figlio, oggi ti ho generato», gliela conferì come è detto in un altro passo:
«Tu sei sacerdote per sempre,
secondo l’ordine di Melchìsedek».
Nei giorni della sua vita terrena egli offrì preghiere e suppliche, con forti grida e lacrime, a Dio che poteva salvarlo da morte e, per il suo pieno abbandono a lui, venne esaudito. Pur essendo Figlio, imparò l’obbedienza da ciò che patì e, reso perfetto, divenne causa di salvezza eterna per tutti coloro che gli obbediscono, essendo stato proclamato da Dio sommo sacerdote secondo l’ordine di Melchìsedek. 


  SALMO  

Sal 109
Tu sei sacerdote per sempre, Cristo Signore.

Oracolo del Signore al mio signore:
«Siedi alla mia destra
finché io ponga i tuoi nemici
a sgabello dei tuoi piedi».

Lo scettro del tuo potere
stende il Signore da Sion:
domina in mezzo ai tuoi nemici!

A te il principato
nel giorno della tua potenza
tra santi splendori;
dal seno dell’aurora,
come rugiada, io ti ho generato.

Il Signore ha giurato e non si pente:
«Tu sei sacerdote per sempre
al modo di Melchìsedek».


 VANGELO 

Mc 2,18-22
Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, i discepoli di Giovanni e i farisei stavano facendo un digiuno. Vennero da Gesù e gli dissero: «Perché i discepoli di Giovanni e i discepoli dei farisei digiunano, mentre i tuoi discepoli non digiunano?».
Gesù disse loro: «Possono forse digiunare gli invitati a nozze, quando lo sposo è con loro? Finché hanno lo sposo con loro, non possono digiunare. Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto: allora, in quel giorno, digiuneranno.
Nessuno cuce un pezzo di stoffa grezza su un vestito vecchio; altrimenti il rattoppo nuovo porta via qualcosa alla stoffa vecchia e lo strappo diventa peggiore. E nessuno versa vino nuovo in otri vecchi, altrimenti il vino spaccherà gli otri, e si perdono vino e otri. Ma vino nuovo in otri nuovi!».

sabato 19 gennaio 2019

UE: “Togliere agli Stati il potere di veto sulle tasse europee”

ANCHE QUESTO VOGLIONO TOGLIERCI?!!!

Basta ai veti degli Stati membri sui progetti di tasse europee. La Commissione ha inviato alle capitali dei Ventotto il documento con cui mette in discussione il sistema dell’unanimità per tutto ciò che riguarda il fisco. Il collegio dei commissari lavora a una strategia per aggirare l’ostacolo del potere di veto, con cui uno solo Paese puo’ bloccare un testo legislativo, e procedere cosi’ a un più semplice voto di maggioranza.


Secondo la Commissione, senza il blocco del veto, “gli Stati membri sarebbero in grado di raggiungere compromessi più rapidi, più efficaci e più democratici in materia fiscale, liberando tutto il potenziale di questo settore politico. Inoltre, secondo la procedura legislativa ordinaria, le decisioni in materia fiscale beneficerebbero di contributi concreti da parte del Parlamento europeo”.


La Commissione “non propone alcuna modifica delle competenze dell’Ue nel settore fiscale, né dei diritti degli Stati membri di fissare aliquote fiscali nazionali su persone e imprese come ritengono più opportuno” tiene a precisare Bruxelles.