venerdì 18 gennaio 2019

La nascita e la morte di una neonata che «ha salvato dall’aborto» i bambini e le madri di El Salvador

È nata la figlia di Beatriz, la ragazza 22enne di San Salvador al centro di un caso internazionale. Dopo un parto cesareo è venuta alla luce alle 2 di mattina del 4 giugno, ma ha vissuto solo per cinque ore. La madre sta bene.
«Questa bimba – ha detto Julia Regina de Cardenal, presidente della Fondazione Sì alla vita El Salvador -, in così poco tempo, è venuta al mondo con una missione più grande di quella di molti di noi, perché con la sua breve vita ha salvato chissà quante vite di bambini e delle loro madri, dimostrando che non è medicalmente necessario l’aborto per salvare la vita della madre».

LA VICENDA. Il caso della giovane ragazza – come vi aveva già raccontato da tempi.it – era stato sposato dalle lobby abortiste e da Amnesty International per cercare di introdurre a San Salvador una legge sull’aborto, oggi non prevista. La figlia era anencefalica e Beatriz si era rivolta ad un tribunale del suo paese affinché le fosse concesso di sottoporsi a un aborto terapeutico. Secondo i suoi legali, poiché la ventenne soffre di lupus, la gravidanza l’avrebbe uccisa.
Dopo che la Corte suprema di giustizia, in base alla conclusione dell’Istituto di Medicina Legale di San Salvador, aveva respinto la richiesta di Beatriz, le lobby abortiste avevano cercato di farne un caso mediatico.

Ale e quel figlio malato in pancia. Esiste una ricompensa anche dentro un grande dolore

Il diario di una gravidanza difficile di una diciannovenne paraguaiana, che voleva «solo vedere il mio bambino e conservare le ecografie»

Ale Ortiz, 19 anni, è una bellissima giovane paraguaiana. È una ragazza qualunque della sua età, come si vede dalle foto pubblicate sulla sua pagina di Facebook, che ama la vita, gli amici, le feste. Ale, però, ha fatto una scelta controcorrente, decidendo di portare a termine la gravidanza di un figlio che sapeva sarebbe quasi sicuramente morto alla nascita. Di qui una storia drammatica e di speranza di cui la giovane mamma ha cominciato a parlare attraverso la rete, ripresa poi da diverse tv e radio locali: «Joshua è il mio bambino nato prematuro il 31 maggio del 2012 con un cesareo programmato a 29 settimane di gestazione. Abbiamo scoperto a 12 settimane che nostro figlio aveva l”idrope fetale”».

DOLORE E BATTAGLIA. Prima di andare dal ginecologo per confermare la gravidanza la ragazza ebbe un presentimento: «Dissi a mio marito che qualunque cosa fosse accaduta avremmo dovuto lottare per nostro figlio». Di lì a poco i medici le comunicarono la notizia della malattia del piccolo: «Pensavano che nostro figlio sarebbe morto nel mio grembo, ma il piano di Dio era un altro».
Ed è a Lui che la giovane si affida. A Lui decide di lasciar fare. Come? «Prendevo la forza dall’amore di madre che tutto soffre, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta sempre. Perseverare è difficile quando ti capita qualcosa di simile. Ascoltare e vedere oltre cinque fra medici ed ecografisti senza speranza è peggio di dover comprendere un’altra lingua». E poi «fa male all’anima di una madre non poter fare nulla. Perché le cose non sarebbero cambiate, se avessi mangiato di più o di meno o se avessi camminato o fossi stata ferma su una sedia».


CONSERVARE LE ECOGRAFIE. Ale, dopo la prima visita ginecologica in cui la suocera le disse di provare pena senza riuscire a darle forza, decise di andare da sola ad ogni esame clinico: «Volevo solo vedere il mio bambino e conservare le ecografie! Sentire il suo cuore palpitante mi ha spinto a continuare… I medici non capivano perché una mamma con una tale diagnosi voleva portare avanti la sua gravidanza. Ogni volta dovevo discutere per ore con il team spiegando il perché».
La ragazza provò a far capire ai dottori che il piccolo «non è un sacchetto della spazzatura che può smaltire: mi batterò per il mio bambino, non importa che viva un minuto, un’ora, mesi o quaranta anni».
Ale racconta di non aver mai smesso di credere, anche se questo non significava non soffrire: «Non nego i giorni tristi in cui sembrava che la forza e la luce si fossero completamente spente. In cui pareva non ci fossero sbocchi né strade». Ma è lì che ogni volta la ragazza si è ripresa, imparando a concentrarsi solo «sulla bellezza di quella presenza che portavo in grembo».


LA MIA RICOMPENSA. I medici le proposero il cesareo dando per scontato che il figlio sarebbe morto appena nato. La ragazza accettò pregando Dio «per farmi capire se era la scelta giusta: il mio bambino si era mosso tutta la notte, mi accompagna nel mio dolore con l’amore (…)». In sala operatoria Ale era nervosa, «ma tutta la paura e l’angoscia sono sbiadite appena ho avuto Joshua tra le mie braccia, è stato come nascere di nuovo e la mia anima gridava dalla felicità. C’era solo felicità e pace. In quel momento non potevo chiedere di più, solo ringraziare Dio». Fu allora che la giovane chiuse gli occhi e alzò le braccia davanti a tutti, per ringraziare «il Signore di avermi dato questa opportunità» e aver «compiuto il desiderio del mio Cuore».

NUOVA OPPORTUNITA’. È la verità, sottolinea Ale conoscendo lo scetticismo respirato da lei per nove mesi: «Quante lacrime versate e quanto tempo ad aspettare, ma lì c’era la mia ricompensa. Dio mi ha dato il tempo perfetto per godere di mio figlio, per donargli amore sino alla fine! Minuti e ore accanto a lui per dargli il “Benvenuto” e un “Arrivederci figliolo”». La giovane ha spiegato anche quanto quei mesi le abbiano cambiato la vita in meglio: «La lotta di mio figlio per restare aggrappato alla vita mi ha fatto capire quanto ogni momento sia una nuova opportunità».


PIU’ MADRE DI PRIMA. Il giorno dopo il cesareo Joshua è morto, ma Ale non ha perso la certezza di quel che questa esperienza le ha trasmesso: «È andato davanti a Lui non quando i medici hanno detto che stava per morire, ma il giorno in cui Dio lo ha voluto. È morto accanto a noi. Secondi, minuti, ore… valsi tutta una vita». Non solo, perché anche ora la ragazza si sente madre, quasi più di prima, perché «non potrò mai smettere di amarlo, semplicemente l’amore che ci unisce è più forte della distanza che ci separa. So che lui è in ogni cosa buona che mi succede nella mia pelle e nelle vene. Che sta aiutando il mio cuore a battere ogni giorno sostenendolo con il suo meraviglioso amore (…) Figlio: sei sempre nei mie pensieri, nel mio cuore, sei parte della mia vita, io sono la continuazione della tua storia, del tuo amore».
La testimonianza di Ale si conclude con una nuova preghiera: «Chiedo Dio che ci aiutarci a capire che le cose per cui dobbiamo soffrire, sopportare e lottare, sono perché c’è la vita. Che ci insegni ad essere grati per ciò abbiamo e di goderne mentre ci è dato».


Irlanda. «Solo il cinque per cento dei medici accetta di praticare l’aborto»


Solo in 200 si sono iscritti nelle liste dei medici di base disposti a interrompere una gravidanza. Intervista alla dottoressa Fiona O’Hanlon: «L’aborto non è un atto come un altro, non si può fare in ambulatorio»

Dal 2019 in Irlanda l’aborto è legale, ma solo 200 medici di base in tutto il paese, il 5 per cento del totale, si sono iscritti nelle apposite liste dei dottori disponibili a interrompere una gravidanza. La maggior parte di loro si è rifiutata per motivi di coscienza, per mancanza di formazione o di informazione. «Gli ambulatori non sono il posto giusto per fare un aborto», commenta a tempi.it i dati Fiona O’Hanlon, medico di Cootehill, nella contea di Canvan.

La legge sull’aborto è stata approvata in Irlanda il 20 dicembre, dopo che a maggio il 66,4 per cento degli irlandesi ha abrogato via referendum l’ottavo emendamento della Costituzione, che garantiva protezione ai bambini non nati, impedendo l’aborto salvo nei casi in cui la vita della madre fosse «realmente e sostanzialmente» in pericolo. La legge sulla “Regolamentazione dell’interruzione di gravidanza” prevede la possibilità di abortire «per qualunque motivo» fino alla 12esima settimana e, in presenza di rischi per la salute della madre o di disabilità del bambino, fino alla 24esima settimana. Fino alla nona settimana, saranno i medici di base a effettuare l’interruzione di gravidanza; dalla nona in poi le donne dovranno riferirsi agli ospedali o alle cliniche.

«NON SI TRATTA DI PRENDERE UNA PILLOLA E VIA»

Non tutti i medici che si sono rifiutati di praticare aborti in Irlanda ha problemi di coscienza, spiega O’Hanlon, che fa parte dell’associazione “Dottori per la vita”. «L’aborto non è un atto come un altro e i medici hanno bisogno di essere preparati, la legge invece è stata fatta e applicata in fretta e furia. Anche nelle prime nove settimane l’aborto non è una passeggiata, è doloroso e non è semplice farlo in ambulatorio. Non si tratta di prendere una pillola e via». Questo «enorme cambiamento» della sanità, continua, «non è stato preparato e anche gli ospedali non sono pronti: manca completamente il coordinamento».

La legge irlandese, nonostante le promesse dei politici, non riconosce fino in fondo la libertà di coscienza, obbligando i medici che non vogliono interrompere una gravidanza a riferire il paziente a un altro medico. Monsignor Eamon Martin, presidente della Conferenza dei vescovi irlandesi, si è recentemente esposto affermando che «nessuno può essere costretto, contro la sua coscienza, a partecipare a un aborto o a rinviare un paziente ad altri medici». La dottoressa O’Hanlon, come tantissimi altri colleghi, non ha nessuna intenzione di farlo: «Io potrei essere denunciata per questo purtroppo, ma non capisco proprio perché dovrei essere io a organizzare un aborto, se ritengo in coscienza che sia sbagliato», spiega. «Non penso che nessuno verrà mai a tendermi una trappola o a obbligarmi a violare la mia coscienza, anche perché la pratica è sponsorizzata ovunque dai media e non è certo difficile trovare il modo di farlo».

«L’ABORTO DIVENTERÀ BANALE»

Parlando di come si comporterà con le sue pazienti d’ora in poi, aggiunge: «La porta del mio ambulatorio è sempre aperta. Io non giudico nessuno e mi preoccuperei innanzitutto di verificare che la decisione della donna che vuole abortire sia davvero cosciente e libera. Non voglio imbarazzare nessuno né causargli maggiore stress. Le donne vanno aiutate e io non faccio aborti proprio perché penso che sia sbagliato, che non sia sanità, che non si può porre fine a una vita ma anche perché ci sono opzioni migliori». Infatti, continua, «conosco personalmente donne e uomini caduti in depressione dopo un aborto, soprattutto una coppia che poi non è mai più riuscita a concepire. Noi dobbiamo stare vicini alle donne: non è l’aborto ciò che può aiutarle e ne ho viste così tante cambiare idea dopo aver visto nascere il proprio figlio».

O’Hanlon teme però che sarà sempre più difficile aiutare le donne con il passare del tempo: «Come abbiamo visto in tutti i paesi dove l’aborto è stato legalizzato», conclude, «una volta che la legge sdogana la pratica, questa diventa sempre più comune e perde il suo carattere di eccezionalità. Abortire diventerà un atto banale anche qui in Irlanda, temo, e siccome è gratis le donne non saranno neanche invogliate a prevenire le gravidanze con la contraccezione».


LA BCE AFFIDAVA A BLACKROCK GLI STRESS TEST ALLE BANCHE - Valerio Malvezzi

NON SAREBBE PROPRIAMENTE UNO SCOOP....



Soros, Blackrock e il saccheggio dell’Italia: le ragioni della visita da Gentiloni

da un articolo del 2017 su "Il Primato Nazionale"

Roma, 4 mag – Ha tentato di mandare in bancarotta l’Italia negli anni ’90, ma che vuoi che sia, si sa che i nostri governanti non serbano rancore. Ecco quindi che il “filantropo” George Soros può venire accolto a Palazzo Chigi da Paolo Gentiloni con la massima cordialità. Incontro “discreto”, ovviamente, di cui poco si sa. Che c’entri il grande business dell’accoglienza, in cui il magnate è ampiamente coinvolto? Secondo le indiscrezioni giunte alla stampa, in realtà, Gentiloni avrebbe incontrato Soros nel tentativo di “cercare investitori”. Ma certo: come rilanciare l’economia se non rivolgendosi al protagonista delle speculazioni che nel 1992 causarono una svalutazione della lira del 30% e la dissipazione di 40mila miliardi di lire di riserve valutarie della Banca d’Italia? È come invitare un pedofilo per progettare campagne per l’infanzia.

In realtà pensare proprio al 29° uomo più ricco al mondo per Forbes, con un patrimonio di 25,2 miliardi di dollari, è stato naturale, visto il ruolo che ricopre: non solo fondatore di Quantum Group of funds, collegato anche ai Rothschild, ma, soprattutto, advisor di Blackrock, la più grande società di investimento al mondo. BlackRock, fra l’altro, è azionista rilevante della Deutsche Bank e lo era anche nel 2011, quando, annunciando la vendita dei titoli di Stato italiani, l’istituto tedesco fece esplodere lo spread tra Btp e Bund causando la “resa” di Berlusconi e l’avvento di Monti. Non dimentichiamo, poi, che Blackrock è nel capitale di due delle maggiori agenzie di rating, Standard & Poors (5,44%) e Moodys (6,6%), con la possibilità di influire sulla determinazione di titoli sovrani, azioni, e obbligazioni private e di poter incidere su prezzo e valore delle attività che essa stessa acquista o vende.


Se ricordiamo bene il ruolo delle agenzie di rating nella caduta del Cav (in cui, peraltro, a infierire contro l’Italia furono soprattutto Standard& Poors e Moodys, piuttosto che Fitch, la terza agenzia), il puzzle si completa: le stesse persone che fungono da arbitro e da giocatore. E, dopo la crisi indotta, chi fu che venne a “salvare” l’Italia? Ma Blackrock, ovviamente, che oggi ha partecipazioni per quasi 2 miliardi nel sistema bancario italiano, ma anche nelle società quotate sul listino principale, a partire da Eni, Enel, Generali, Telecom Italia, Mediaset e così via. Ecco per conto di chi viene a parlare Soros. E se tutto questo vi sembra anormale, è ovvio che siete dei complottisti…

Giorgio Nigra

La Russia E' In Procinto di Divenire La 5° delle Maggiori Economie Mondiali Entro Il 2020 NONOSTANTE LE SANZIONI

ARROVELLATEVI PURE SULLE CENE DI SALVINI COME DA PEGGIORE ITALIETTA, INTANTO LA RUSSIA.....GRANDE POPOLO FA GRANDE PAESE



MOSCA - Nonostante anni di sanzioni occidentali, l'anno prossimo la Russia diventerà la quinta potenza economica del mondo, superando la Germania e il Regno Unito, secondo le stime della banca britannica Standard Chartered nelle sue previsioni di crescita a lungo termine.

In un rapporto che descrive proiezioni sull'economia mondiale entro il 2030, la banca ha affermato che la Cina probabilmente farà cadere gli Stati Uniti per diventare l'economia più grande del mondo l'anno prossimo quando misurata da una combinazione di parità di potere d'acquisto, tassi di cambio e prodotto interno lordo nominale.

Pechino sarà seguita da Stati Uniti, India, Giappone e Russia tra i primi cinque. I primi 10 paesi includeranno anche Germania, Indonesia, Brasile, Turchia e Regno Unito.

"Entro il 2020, la maggior parte della popolazione mondiale sarà classificata come classe media. L'Asia guiderà l'ascesa delle popolazioni della classe media, anche se le classi medie ristagnano in Occidente ", ha detto il ricercatore di Standard CharteredMadhur Jha.

Il rapporto ha previsto che le economie asiatiche cresceranno significativamente nel prossimo decennio, portando sette dei primi dieci nella lista delle più grandi economie del mondo entro il 2030.


La scorsa settimana, secondo le previsioni economiche della Banca Mondiale, si prevede che il tasso di crescita del PIL della Russia salga all'1,8% nel 2020 e nel 2021. La banca ha detto che l'economia russa è cresciuta dell'1,6% l'anno scorso, registrando "un'inflazione relativamente bassa e stabile e l'aumento della produzione petrolifera", nonostante le sanzioni economiche più restrittive.

Il Fondo Monetario Internazionale (FMI) ha alzato le sue previsioni per la crescita del PIL della Russia nel 2019 all'1,8%. L'impatto positivo dell'aumento dei prezzi del petrolio mondiale sull'economia russa supererebbe l'effetto negativo delle sanzioni di Washington , ha detto il Fondo.


Nel frattempo, i dati ufficiali del Federal Bureau of Statistics hanno mostrato che la maggiore economia europea, la Germania, ha subito un brusco rallentamento nel 2018. L'anno scorso è cresciuto dell'1,5%, il suo tasso più basso dal 2013. A causa di un indebolimento dei problemi dell'economia mondiale nell'industria automobilistica al rallentamento. 

QUESTA DOLCE MELODIA GUARISCE SPIRITO E CORPO

Dal manto della Vergine di Guadalupe esce una dolce musica. Ascoltate e pregate....




La Cina e l'arma del 5G




Il generale degli Stati Uniti in pensione mette in guardia dalla Cina "Città d'armi" attraverso la propria rete 5G 

Un ex funzionario dell'amministrazione Trump ha dipinto un'immagine terrificante della Cina utilizzando le reti mobili per richiamare un'apocalisse nel caso in cui Pechino sviluppasse la propria rete globale 5G.

Alla Cina non deve mai essere permesso di sviluppare una rete globale di 5G, ha dichiarato il generale americano Robert Spalding (in pensione), un ex funzionario dell'amministrazione Trump, che ha prestato servizio nel Consiglio di sicurezza nazionale fino all'anno scorso.

Secondo l'ex generale di brigata dell'Aeronautica militare, la Cina introdurrà una sorveglianza di massa e un controllo diffuso se sarà possibile dominare le reti 5G collegando miliardi di dispositivi connessi all'Internet delle Cose (IoT).

Una volta che la Cina controlla i mercati di produzione e vendita al dettaglio di dispositivi IoT, afferma Spalding, Pechino sarà in grado di "armare le città", citatazione fatta da Fortune.com. 


"Pensa alle auto che guidano da sole che improvvisamente falciano i pedoni ignari, pensa ai droni che volano nelle prese degli aerei di linea" dichiarò il soldato di carriera. 


"Più siamo connessi e il 5G ci renderà di gran lunga il più connessi, più diventiamo vulnerabili", ha aggiunto Spalding.


Non è stato rivelato da Spalding nel suo memeo esattamente come la Cina avrebbe potuto realizzare il suo dominio mondiale dell'IoT, in quanto gli standard 5G sono condivisi a livello globale per la compatibilità dei dispositivi, in modo simile al modo in cui una persona può facilmente trovare informazioni sulle precedenti generazioni di reti wireless online.


L'opinione di Spalding secondo cui le aspirazioni della Cina devono essere neutralizzate da una rete5G proprietaria e sicura solo negli USA, vedrebbe una tecnologia per monitorare i dispositivi di rete integrati nella rete stessa, completa con la capacità di "isolare [un dispositivo Iot] dall'avversario se diventasse virulento."


Spalding non ha definito un ruolo di governo in una rete futura, ma ha affermato che potrebbe essere costruito da una società "con accesso e con abbastanza onde radio", secondo un rapporto Bloomberg. 


Alla fine, qualsiasi rete 5G degli Stati Uniti deve "spingere i ZTE e Huawei fuori da altre democrazie", ha osservato Spaulding, citato dal South China Morning Post (SCMP).


Huawei e ZTE sono due aziende cinesi accusate dagli Stati Uniti di lavorare per conto del governo cinese - accuse che le aziende negano.

Contattato da Bloomberg, Spalding - che non è noto per essere collegato a qualsiasi società di lobbying delle telecomunicazioni di Beltway - ha affermato di aver scritto il promemoria, aggiungendo che è stato distribuito a diversi professionisti della sicurezza nazionale che ha rifiutato di identificare.

Spalding ha offerto un piano analogo lo scorso anno, che è stato divulgato alla stampa, causando proteste da parte di aziende tecnologiche e legislatori repubblicani, i quali hanno affermato che la visione di Spalding potrebbe sminuire il ruolo delle società private.

La rete wireless di quinta generazione, conosciuta popolarmente come 5G, è uno standard di telecomunicazioni wireless in fase di sviluppo da parte di provider commerciali che mirano a realizzare connessioni 10-100 volte più veloci rispetto all'attuale servizio 4G. La rete dovrebbe essere abbastanza veloce da supportare veicoli autonomi, elettrodomestici intelligenti e persino robot chirurgici.



5G - 20.000 satelliti sopra la Terra

 

La Veterana MD lancia una bomba sul 5G e l'effetto che avrà sulla nostra salute 

Di Terence Newton, scrittrice

Se stai prestando attenzione ai principali cambiamenti che avvengono nel mondo di oggi, sai già che gli esseri umani sono sul punto di diventareschiavi della tecnologia che abbiamo creato. In altre parole, la tecnologia che influenza direttamente la nostra salute, il nostro benessere e la nostra sovranità fisica e mentale viene distribuita su larga scala senza che nulla assomigli al consenso della stragrande maggioranza delle persone.

Questo, naturalmente, va bene a coloro che hanno intenzione di trarre profitto dal punto di vista finanziario o acquisire maggiore potere e controllo dall'implementazione di tecnologie in grado di rintracciare, spiare, fare leva, invadere, censurare, redigere, identificare e persino manipolare le persone in comportamenti comportamentali che altrimenti non avrebbe mai avuto senso per loro. 

In prima linea in questo sforzo di schiavizzare il pianeta con la tecnologia è l'introduzione della rete internazionale 5G, la cosiddetta quinta generazione di tecnologia wireless. La grande promessa è internet più veloce e un massiccio aggiornamento a Internet delle cose, una rete silenziosa di dispositivi che parlano tra loro e predicono i comportamenti umani. Quando sarà completamente implementato, saremo in grado di sostituire i driver con veicoli robotici e di inviare messaggi di testo 100 volte più velocemente di quanto possiamo fare oggi. 

Ma il costo di tutto questo è la nostra salute, la salute del nostro pianeta, i suoi ecosistemi naturali e la delicata rete di vita che rende questo pianeta così adorabile. 5G non è amico della salute umana. Richiederà lo spiegamento di circa 20.000 satelliti sopra la terra, che irradieranno ogni pollice quadrato di terraforma con onde radio ad alta frequenza che friggeranno letteralmente le cellule di tutte le cose viventi sotto di loro. Gli sviluppatori di 5G lo sanno, ma non se ne preoccupano, nemmeno con il fatto che il 5G utilizza una gamma di frequenze in linea con un sistema di controllo della folla finanziato dal Pentagono. 

Esatto, stanno collegando una rete globale di controllo della folla a frequenze radio per coprire la terra con radiazioni elettromagnetiche. Gli esperti dicono che questa rete richiederà lo spiegamento dicentinaia di migliaia, se non milioni di piccoli box 5G, praticamente ovunque. 

Il Dr. Sharon Goldberg, un medico e professore di medicina interna, è uno dei tanti professionisti e preoccupato degli umani che stanno parlando di una verità molto importante per il potere in questo momento. Cioè, sta dando un avvertimento molto serio a coloro che potrebbero essere in posizioni di potere dove possono influenzare la traiettoria del lancio del 5G. 

I commenti del Dr. Goldberg nella sua testimonianza al Senato degli Stati Uniti servono ancora come un altro avvertimento. 
"La radiazione wireless ha effetti biologici. Periodo. Questo non è più un argomento di discussione quando si guarda PubMed e la letteratura di revisione tra pari. Questi effetti sono visti in tutte le forme di vita; piante, animali, insetti, microbi. Negli esseri umani, ora abbiamo una chiara evidenza di cancro: non c'è dubbio Abbiamo prove del danno al DNA, cardiomiopatia, che è il precursore dell'insufficienza cardiaca congestizia, effetti neuropsichiatrici ... 5G è un'applicazione non testata di una tecnologia che sappiamo essere dannosa; lo sappiamo dalla scienza. Negli studi universitari, questa è chiamata ricerca su soggetti umani. "~ Dr. Sharon Goldberg Recentemente abbiamo riferito sullo staff delle Nazioni Unite Claire Edwards che ha fatto un simile tentativo di mettere in guardia le Nazioni Unite, definendo la 5G una "guerra all'umanità". La rivolta del 5G è qui e questa potrebbe essere la lotta più importante della nostra generazione.

Leggi altri articoli di Terence Newton


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Pazzesco: “5G pericoloso per umanità e ambiente!” Lo dice l’Europa (che ce lo impose nel 2012) 



Più che al paradosso, siamo alla follia: col 5G Action Plan nel 2012 l’Europa ci ha ‘imposto’ l’irradiazione massiccia del 5G. E adesso, col business delle Telco in corsa, la stessa Europa – dopo aver stanziato 700 milioni di euro in ricerca tecnologica e zero soldi sulla prevenzione sanitaria – ci avverte che il 5G può fare male, molto, ma molto male fino ad un livello 3 in una scala d’emergenza in valori che vanno da 1 a 3, cioè il massimo del rischio! E lo mette pure nero su bianco in un documento ufficiale del Comitato Scientifico sui rischi sanitari ambientali ed emergenti (SCHEER) della Comunità Europea, ente notoriamente negazionista sugli effetti biologici dei campi elettromagnetici. Ma, evidentemente, giunti a questo punto, è chiaro come lo spauracchio 5G sia talmente grande, col rischio che possa diventare ingestibile nella sua esplosione elettromagnetica, che pure nei piani alti di Bruxelles si sono decisi che non hanno più la possibilità di continuare a nascondersi negando l’evidenza. 

PERLA DI OGGI



Essere onesto può non farti avere molti amici, ma ti farà avere quelli giusti

(John Lennon)


Due notizie positive

LA SOSPENSIONE DEI VOLI PER L'AVVISTAMENTO DI "DRONI" POTREBBE AVER SALVATO LA VITA A MIGLIAIA DI PERSONE....



Bisogna riuscire a guardare di là dalla cortina fumogena creata dai media ufficiali con la loro disinformazione, propaganda ed ignoranza: non è facile, ma bisogna provarci. Così a volte una stringata cronaca o un evento cui è dedicato solo un cenno in un sito sparuto, rivestono maggiore importanza dei “fatti” strombazzati dagli organi di regime. Che cosa sta accadendo negli aeroporti londinesi? Il rischio è quello di saltare alle conclusioni e di pensare che sia in corso un conflitto tra buoni e cattivi, quando la situazione potrebbe essere molto più complessa e sfumata. Vale sempre il motto latino “Cicero pro domo sua”, cioè ognuno cura il suo interesse. Comunque, la notizia relativa ad una sospensione dei voli nello scalo londinese di Heathrow, ufficialmente a causa di un velivolo pilotato in remoto, lascia ben sperare, anche se non deve essere interpretata come un’inversione di tendenza. Tutto ciò che limita o può limitare i voli “civili”, che sappiamo collegati ad una sempre più accanita geoingegneria clandestina, è da considerare con un pur prudente ottimismo. In fondo, chi è contro di loro è con noi. Non è dunque purtroppo una svolta, che dipende da una diffusione della consapevolezza circa i mille crimini governativi e dalle consequenziali azioni, ma è pur sempre motivo di compiacimento. In questo contesto si può inquadrare anche la traslazione del polo magnetico terrestre che potrebbe causare qualche problema ai sistemi radar usati per gestire la navigazione area.



8 gennaio 2019 - L'aeroporto londinese di Heathrow ha momentaneamente sospeso tutte le partenze per l'avvistamento di un drone. Lo ha annunciato una portavoce, precisando che la misura è stata presa precauzionalmente per evitare "ogni minaccia alla sicurezza operativa" dei voli. Un caso analogo, rimasto non chiarito, aveva causato a dicembre l’interruzione dei voli per due giorni a Gatwick, secondo scalo londinese, in pieno periodo natalizio.



Una nuova ricerca afferma che il Polo Nord magnetico della Terra sta traslando verso la Russia dove potrebbe arrivare tra circa mezzo secolo, percorrendo 64 chilometri all’anno. Ad affermarlo è uno scienziato canadese, Larry Newitt, del Geological Survey of Canada. “Sono cent’anni che si sposta a nord-nordovest – ha asserito Newitt – ma non continuerà così per molto. Negli ultimi 25 anni si è mosso molto più velocemente, ma potrebbe anche rallentare”. La causa sarebbe da imputare ai cambiamenti magnetici del nucleo del pianeta. […] I dati appena analizzati suggeriscono che si sta verificando una rapida evoluzione del magnetismo sulla superficie del nucleo. Il Nord magnetico, ossia il luogo verso cui puntano gli aghi delle bussole, differisce, anche se di poco, dal Polo nord geografico. In questo momento, il Nord magnetico si trova nei pressi della Terra di Ellesmere, nel territorio canadese di Nunavut. I navigatori hanno usato il Nord magnetico per secoli al fine di orientarsi, quando erano lontani da punti di riferimento riconoscibili. Sebbene i sistemi di posizionamento globale abbiano largamente sostituito tali tecniche tradizionali, molte persone trovano ancora utili le bussole per muoversi sott’acqua e nelle aree sotterranee, dove i satelliti GPS non riescono a comunicare. […]