sabato 5 gennaio 2019

OLOCAUSTO – quello che gli storici non dicono

QUELLO CHE GLI STORICI NON DICONO

La collaborazione tra nazisti ed ebrei e l’atteggiamento ipocrita dell’Occidente democratico

di Gianfredo Ruggiero

La Germania nazionalsocialista considerava pregiudizialmente gli ebrei come un elemento estraneo alla nazione. Durante la sfortunata Repubblica di Weimar (1919-33), quando la popolazione tedesca subì la più grande crisi economica e sociale della sua storia (a causa soprattutto degli enormi debiti di guerra imposti dalle potenze vincitrici del primo conflitto mondiale), molti ebrei, nonostante rappresentassero meno dell’1% della popolazione, raggiunsero nel settore economico-finanziario posizioni di alto livello e di considerevole benessere tali da essere additati, a causa della loro presunta cupidigia, come responsabili della stato di crisi in cui versava la Germania. A ciò si aggiungeva l’atavico antiebraismo cristiano, il nazionalismo esasperato e il mito della purezza ariana dell’ideologia hitleriana. 

L’origine ebraica di Karl Marx, il teorico del comunismo, e di parte della dirigenza socialista tedesca, contribuì a rafforzare tale convincimento su cui basò la sua azione Adolf Hitler che fin da subito adottò nei confronti degli ebrei una politica di restrizione dei diritti civili per spingerli a lasciare la Germania (judenfrei), anche attraverso il sostegno all’emigrazione. Quest’ultimo aspetto rispecchiava l’ideale della patria ebraica preconizzata da Theodor Herzl, fondatore del movimento sionista il quale, per quanto possa sembrare paradossale, concordava con i nazisti sul fatto che ebrei e tedeschi erano nazionalità distinte e tali dovevano restare.

Come risultato, il Governo di Hitler sostenne con vigore il Sionismo e l’emigrazione ebraica in Palestina dal 1933 fino al 1940-41 (1).

L’incoraggiamento all’emigrazione degli ebrei trovò però forti resistenze da parte della comunità internazionale e sfociò nel fallimento della conferenza di Evian del 1938, convocata da Roosevelt, dove i trentadue stati partecipanti avrebbero dovuto ognuno farsi carico di un numero di ebrei provenienti da Germania e Austria proporzionale alle loro dimensioni. L’unica nazione che si propose di accogliere rifugiati fu la Repubblica Dominicana che ne accettò circa 700, tutte le altre, con motivazioni più o meno plausibili, rifiutarono ogni forma di accoglienza (L’Italia fascista, invece, pur non avendo partecipato alla conferenza, da anni attuava una politica di ospitalità nei confronti degli ebrei).

L’atteggiamento ipocrita delle nazioni democratiche riguardo l’accoglienza degli ebrei è stato condensato in una frase di Goebbels che nel marzo 1943 poteva rilevare sarcasticamente:

« Quale sarà la soluzione del problema ebraico? Si creerà un giorno uno stato ebraico in qualche parte del mondo? Lo si saprà a suo tempo. Ma è interessante notare che i paesi la cui opinione pubblica si agita in favore degli Ebrei, rifiutano costantemente di accoglierli. Dicono che sono i pionieri della civiltà, che sono i geni della filosofia e della creazione artistica, ma quando si chiede loro di accettare questi geni, chiudono loro le frontiere e dicono che non sanno che farsene. E’ un caso unico nella storia questo rifiuto di accogliere in casa propria dei geni »(2).

Un episodio che testimonia il rifiuto dell’America ad accogliere gli ebrei riguarda la vicenda della nave St.Louis. Partita da Amburgo il 13 maggio 1939 con 937 profughi Ebrei, la nave era diretta a Cuba dove i migranti erano convinti di ottenere il visto per gli Stati Uniti. Sia Cuba sia gli Stati Uniti rifiuteranno però il permesso d’accesso ai rifugiati, obbligando così la nave a tornare in Europa.

Anche l’ipotesi di creare, prima nell’Isola di Madagascar e poi in Palestina, uno stato ebraico fallì per la forte opposizione di Francia, Inghilterra e Stati Uniti. Fallirono anche le trattative condotte Ministro degli Affari Esteri germanico Helmut Wohltat nell’aprile 1939 con il governo inglese per un insediamento ebraico in Rhodesia e nella Guinea britannica (3).

Nonostante la sostanziale indisponibilità, che rasentava il boicottaggio, delle nazioni democratiche la politica emigratoria del governo nazista proseguì con l’istituzione dell’”Ufficio per l’Emigrazione Ebraica” con sedi a Berlino, Vienna e Praga che aveva il compito di agevolare il trasferimento degli ebrei e dei loro beni in Palestina. Furono anche organizzati dei campi di addestramento in Germania dove i giovani ebrei potevano essere iniziati ai lavori agricoli prima di essere introdotti più o meno clandestinamente in Palestina (all’epoca la Palestina era un protettorato inglese che si opponeva con forza alla colonizzazione ebraica, nonostante nel 1917 si impegnò formalmente, con la dichiarazione di Balfour del 2 novembre, a costituire il focolare ebraico in Palestina).

Fatto singolare e che nei circa 40 campi e centri agricoli della Germania hitleriana gestiti direttamente dal Mossad in cui i futuri coloni venivano addestrati alla vita nei kibbutz, sventolava per la prima volta quella bandiera blu e bianca che un giorno diventerà il vessillo ufficiale dello Stato di Israele (4).

Per liberarsi della presenza ebraica favorendo l’emigrazione in Palestina, il governo tedesco stipulò con le organizzazioni sioniste il cosiddetto “Accordo di Trasferimento” noto anche come Haavara, in virtù del quale gli ebrei emigranti depositavano il denaro ricavato dalla vendita dei loro beni in un conto speciale destinato all’acquisto di attrezzi per l’agricoltura prodotti in Germania ed esportati in Palestina dalla compagnia ebraica Haavara di Tel Aviv.

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Certificato di trasferimento di capitali ebraici dalla Germania alla Palestina

L’accordo di Trasferimento è stato sottoscritto il 10 agosto 1933 dal Ministro dell’economia del Reich Kurt Schmitt e dal rappresentante del Movimento Sionista in Palestina  Haim Arlosoroff che agiva per conto del Mapaï, il partito Sionista antenato del partito Laburista israeliano. A questa iniziativa politico-commerciale parteciparono personaggi divenuti in seguito molto noti come i futuri Primi Ministri David Ben-Gurion e Golda Meir (che collaborava da New York)(5).

Alla vigilia della Seconda Guerra Mondiale, grazie all’ Haavara e ad altri accordi tedesco-sionisti, dei circa 522 mila ebrei presenti in Germania più della metà, 304 mila, poterono lasciare il paese con i loro beni superando il rigido embargo inglese. Alcuni di loro trasferirono in Palestina considerevoli fortune personali.

L’importo complessivo di danaro trasferito per mezzo dell’Haavara fra l’agosto del 1933 e la fine del 1939, fu di circa 139 milioni di marchi  (equivalenti a oltre 40 milioni di dollari). A cui si aggiungono ulteriori 70 milioni di dollari attraverso accordi commerciali collaterali. Grazie a questi trasferimenti e ai prelievi obbligatori imposti dal Movimento Sionista sulle transazion, furono costruite le infrastrutture del futuro stato ebraico in Palestina.

Lo storico ebreo Edwin Black sottolinea che i fondi ebraici provenienti dalla Germania ebbero un significativo impatto in un paese sottosviluppato com’era la Palestina degli anni ’30. Con i capitali provenienti dalla Germania furono costruite varie importanti imprese industriali, compresi l’acquedotto Mekoroth e l’industria tessile Lodzia. «attraverso questo patto, il Terzo Reich di Hitler fece più di ogni altro governo negli anni ’30 per sostenere lo sviluppo ebraico in Palestina» conclude Edwin Black(6).

Questa intesa portò successivamente ad un accordo commerciale tra Governo tedesco ed organizzazioni ebraiche con il quale arance e altri prodotti coltivati in Palestina venivano scambiati con macchinario agricolo tedesco(7).

Una immagine singolare che sintetizza meglio di altre la collaborazione tra nazisti tedeschi ed ebrei sionisti è la medaglia commemorativa coniata allo scopo dal Governo tedesco che reca su una faccia la svastica e sull’altra la stella di David.

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Medaglia commemorativa della collaborazione tra autorità tedesche e associazioni ebraiche sioniste durante gli anni trenta

Altra vicenda poco nota riguarda la nave passeggeri partita nel 1935 dal porto tedesco di  Bremerhaven con un carico di ebrei diretti ad Haifa, in Palestina. Questa nave, recava sul  fianco il suo nome, Tel Aviv, scritto in caratteri ebraici, e sull’albero sventolava la bandiera nazista con la croce uncinata. La nave di proprietà ebraica era comandata da un membro del Partito Nazionalsocialista(8).

Altro esempio della stretta collaborazione tra regime hitleriano e sionismo tedesco riguarda i gruppi giovanili ebraici come il “Bétar“ ed ai boy scouts sionisti cui fu permesso di indossare uniformi proprie  e di sventolare bandiere con simbolo dello Stato Sionista (cosa negata ad esempio ai gruppi giovanili cattolici, nonostante il Concordato).

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Manifestazione del gruppo giovanile ebraico tedesco Betar nel 1934

Intanto il governo britannico, da sempre ostile agli insediamenti ebraici in Palestina, impose delle restrizioni ancora più drastiche. In risposta a ciò, il servizio segreto delle SS concluse una alleanza con il gruppo sionista clandestino Mossad le-Aliya Bet  per portare illegalmente gli ebrei in Palestina. Come risultato di questa intensa collaborazione, vari convogli marittimi riuscirono a raggiungere la Palestina superando le navi da guerra britanniche pronte a colpire le imbarcazioni ebraiche. Nell’ottobre del 1939 era programmata la partenza di altri 10.000 ebrei, ma lo scoppio della guerra a settembre fece fallire il tentativo. Le autorità tedesche continuarono lo stesso a promuovere indirettamente l’emigrazione ebraica in Palestina negli anni successivi fino al 1941.

Una stima, seppur approssimativa, fissa in circa 800 mila gli ebrei che lasciarono i territori sotto il controllo germanico fino al 1941.

Con l’avvicinarsi della guerra ci fu la svolta e la posizione degli Ebrei cambiò in modo radicale. Il 5 settembre 1939, Chaim Weitzmann, futuro primo presidente dello stato di Israele, a nome dell’ebraismo mondiale si dichiarò parte belligerante contro i tedeschi e a fianco di Gran Bretagna e Francia (Jewish Chronicle, 8 settembre 1939). Questa vera e propria dichiarazione di guerra, che precedette l’identico atto del  marzo ’33, causò un inasprimento delle misure repressive contro gli ebrei e conferì ai nazisti una motivazione legale per la loro reclusione.WEIMAR_020

La prima pagina del quotidiano londinese Daily Expressi del 24 Marzo 1933: “L’Ebraismo dichiara guerra alla Germania, Ebrei di tutto il mondo unitevi”. “Il popolo israelita del mondo intero dichiara guerra economica e finanziaria alla Germania. La comparsa della svastica come il simbolo della nuova Germania fa rivivere il vecchio simbolo di guerra degli Ebrei. Quattordici milioni di ebrei sono uniti come un solo corpo per dichiarare guerra alla Germania. Il commerciante ebreo lasci il suo commercio, il banchiere la sua banca, il negoziante il suo negozio, il mendicante il suo miserabile cappello allo scopo di unire le forze nella guerra santa contro il popolo di Hitler”.

Il diritto internazionale, infatti,  prevede  la possibilità di internare i cittadini di origine straniera per evitare possibili azioni di spionaggio a favore dei paesi di origine (art. 5 della convenzione di Ginevra), cosa che fece l’America con i cittadini di origine giapponese: dopo averli spogliati di tutti i beni confiscandogli casa, attività e conti bancari, furono rinchiusi in campi di concentramento in condizioni disumane. Verso la fine della guerra nel campo di prigionia di Hereford, nella ricca America, i soldati italiani che rifiutarono di collaborare con gli alleati venivano volutamente sottoalimentati e lasciati morire di tubercolosi, senza cure, sotto l’acqua o il sole cocente, in mezzo agli abusi dei carcerieri che non esitavano ad uccidere al primo cenno di insofferenza. Prima di loro gli inglesi avevano internato, durante la guerra contro i Boeri,  oltre 100 mila donne e bambini nei campi di concentramento in sud Africa,  di questi  27 mila morirono di stenti, malattie e malnutrizione (crimini passati sotto silenzio).

Lo scoppio del conflitto pose fine alla politica tedesca di incoraggiamento al trasferimento degli ebrei verso la Palestina (nel 1942 restava in attività nella Germania un solo Kibbutz a Neuend(9).

Tuttavia, nei primi anni di guerra, i rapporti tra nazisti e organizzazioni ebraiche non furono del tutto interrotti, ma si spostarono sul piano prettamente militare in funzione anti inglese, anche se  l’influenza che ebbero sugli avvenimenti bellici fu praticamente nulla.

Agli inizi di gennaio del 1941 una piccola, ma importante organizzazione sionista, Lehi o Banda Stern (il cui leader Avraham Stern fu assassinato dalla polizia britannica l’anno successivo), fece ai diplomatici nazisti a Beirut una proposta formale di alleanza per lottare contro gli inglesi: la cosa che più colpisce è che uno di essi era Yitzhak Shamir, futuro primo ministro di Israele(10).

Con il proseguimento della guerra che richiedeva sempre più soldati al fronte e operai nelle fabbriche il governo tedesco abbozzò l’idea di utilizzare massicciamente gli ebrei nell’industria bellica. Dopo l’attacco alla Russia l’idea del lavoro forzato prese corpo e fu perfezionata nel corso della conferenza di Wannsee del  20 gennaio del 1942 con il definitivo abbandono della politica di emigrazione e l’adozione della cosiddetta “soluzione finale territoriale” (eine territoriale Endlösung) che sostituiva la politica del trasferimento con quella della deportazione di tutti gli ebrei nei campi di lavoro dell’est.

«Adesso, nell’ambito della soluzione finale, gli ebrei dovrebbero essere utilizzati in impieghi lavorativi a est, nei modi più opportuni e con una direzione adeguata. In grandi squadre di lavoro, con separazione dei sessi, gli ebrei in grado di lavorare verranno portati in questi territori per la costruzione di strade, e non vi è dubbio che una gran parte verrà a mancare per decremento naturale. Quanto all’eventuale residuo che alla fine dovesse ancora rimanere, bisognerà provvedere in maniera adeguata, dal momento che esso, costituendo una selezione naturale, è da considerare, in caso di rilascio, come la cellula germinale di una rinascita ebraica» (Dal protocollo di Wannsee del 20 gennaio 1942).

Gli studiosi dell’Olocausto hanno sempre sostenuto che il piano generale dell’ebreicidio nazista venne ideato nella riunione di Wannsee, ma Norbert Kampe direttore del Centro Commemorativo della Conferenza di Berlino, contesta questa tesi. Egli  afferma che la conferenza riguardò solo “questioni operative” e non fu in alcun modo una piattaforma di “processi decisionali”, confermato dal fatto che alla conferenza di Wannsee Hitler e i suoi ministri non erano presenti.

Dove erano situati grandi insediamenti industriali furono istituiti campi di lavoro, come per esempio la fabbrica di caucciù sintetico a Bergen-Belsen, la I.G. Farben ad Auschwitz, la Siemens a Ravensbrück, la fabbrica sotterranea delle V-2 di Mittelbau-Dora collegata al campo di Buchenwald.

Il compito di utilizzare al meglio i campi di concentramento come centri di produzione industriale fu affidato all’Ufficio Centrale di Amministrazione Economica delle S.S. diretto da Oswald Pohl.

Il lavoro coatto fu utilizzato anche dalla società di costruzioni Todt per il ripristino delle linee di comunicazione (strade, ponti, ferrovie,) che venivano costantemente distrutte dai bombardamenti alleati. Questi lavori, che richiedevano un’enorme massa di operai (più di 1.500.000 nel 1944), furono svolti in buona parte da ebrei e prigionieri di guerra (11).

Un aspetto inquietante e poco dibattuto riguarda le linee ferroviarie da cui transitavano i convogli carichi di ebrei. Gli alleati sapevano fin dagli inizi del 1942 dell’esistenza dei campi di concentramento eppure, nonostante i massicci bombardamenti alleati che ridussero in macerie la Germania, le linee ferroviarie utilizzate dai tedeschi per trasferire gli ebrei nei campi di lavoro non furono mai attaccate, se non come effetto collaterale (come avvenne il 24 agosto del 1944 con il bombardamento della fabbrica di armamenti di Mittelbau-Dora che coinvolse il vicino campo di Buchenwald dove morì, per effetto delle bombe alleate, Mafalda di Savoia).

Come mai, mi domando, questi fatti sono sottaciuti se non del tutto ignorati anche dagli storici più autorevoli? Forse per non mettere in imbarazzo i cosidetti “paladini della libertà”?

Nel “Giorno della Memoria” esprimiamo la nostra piena solidarietà al popolo ebraico per la persecuzione subita e la ferma condanna ad ogni forma di discriminazione razziale. Questo però non deve indurci a sorvolare sulle pesanti responsabilità, condite di cinismo e ipocrisia, delle democrazie occidentali che vedevano, sapevano e volgevano lo sguardo altrove, rendendosi, perlomeno sotto il profilo politico e morale, complici dei carnefici.

Gianfredo Ruggiero

Note                                                                                                                      

1)    Il giornale ufficiale della SS, “Das Schwarze Korps”, dichiarò il proprio sostegno al Sionismo in un editoriale di prima pagina del maggio del 1935:

 « Può non essere troppo lontano il momento in cui la Palestina sarà di nuovo in grado di ricevere i propri figli che ha perduto per più di mille anni. A loro vanno i nostri migliori auguri ».

Gli ebrei sionisti a loro volta, nel settembre del 1935 dopo la promulgazione della legislazione razziale tedesca (leggi di Norimberga) che sancivano la netta separazione della comunità ebraica dal resto della nazione tedesca ponendo il divieto di matrimoni misti e altre pesanti limitazioni che andavano in tale direzione, dichiararono, attraverso un editoriale del più diffuso settimanale sionista tedesco, il “Die Judische Rundschau”:

« la Germania viene incontro alle richieste del Congresso Mondiale Sionista quando dichiara gli ebrei che oggi vivono in Germania una minoranza nazionale… Le nuove leggi danno alla minoranza ebraica in Germania la propria vita culturale, la propria vita nazionale. In breve, essa può creare il proprio futuro ».

 2)    Bernd Nellessen: “Der Prozesi von Jerusalem”, Düsseldorf/Wien, 1964, p. 201.

3)    Theodor Herzl, nella sua prima opera “Der Judische Staat” (Lo stato ebraico)  aveva  individuato, nell’isola di Madagascar il luogo ideale dove fondare lo stato di Israele. Questa ipotesi fu presa in seria considerazione dai nazionalsocialisti in quanto l’insediamento in Palestina, la patria ideale degli ebrei, avrebbe inevitabilmente portato ad un scontro con gli arabo-palestinesi (cosa che effettivamente avvenne a partire dal 1948). Tuttavia anche questa ipotesi fu in seguito accantonata a causa del netto rifiuto delle democrazie occidentali. La patata bollente ritornò, di conseguenza, nelle mani dei tedeschi che riprese l’opzione Palestina.

4)    Manvell e Fankl: “SS und Gestapo”.

5)    L’accordo di Trasferimento autorizzava i Sionisti a creare due camere di compensazione, la prima sotto la supervisione della Federazione Sionista Tedesca di Berlino, l’altra sotto la supervisione dell’Anglo Palestine Trust in Palestina. L’ufficio di Tel Aviv è stato chiamato Haavara Transfert Office Ltd.  Si trattò di un vero e proprio accordo commerciale che, fra l’altro, contribuì a rompere il boicottaggio mondiale anti-nazista organizzato contro la Germania. Le compagnie erano due: la Haavara, ebraica a Tel Aviv, e la Paltreu, tedesca a Berlino. Il deposito minimo era di 1.000 sterline inglesi presso la Banca Wasserman di Berlino oppure presso la Banca Warburg di Amburgo. Tom Segev in “Le septieme million”, ed. Liana Levi, 1993.

6)    Edwin Black: “The Transfert Agreement”, 1984; F. Nicosia: “Third Reich”; W. Feilchenfeld: “Haavara-Transfer”; Encyclopaedia Judaica: “Haavara”, Vol. 7.

7)    Questa sorta di baratto esteso a tutte le esportazioni/importazioni, cardine della politica economica nazista che contribuì alla ripresa della Germania dopo i disastri della Repubblica di Weimar, fu fortemente osteggiato dalle organizzazioni ebraiche non sioniste che, al contrario, sostenevano l’embargo dei prodotti Made in Germany.

8)    W. Martini: “Hebräisch unterm Hakenkreuz”, Die Welt , 10 gennaio 1975.

9)    Y. Arad: “Documents On the Holocaust”, 1981, p. 155.

10) http://holywar.org/Sio_Naz.htm.

11) Creata da Fritz Todt, l’organizzazione operò in stretta sinergia con gli alti comandi militari durante tutta la Seconda guerra mondiale. Il principale ruolo dell’impresa era la costruzione di strade, ponti e altre opere di comunicazione, vitali per le armate tedesche e per le linee di approvvigionamento, così come della costruzione di opere difensive: la Linea Sigfrido, il Vallo Atlantico e – in Italia – la Linea Gustav e la Linea Gotica.

Link


Falsificazioni fotografiche 


campo di concentramento di Buchenwald: 


L’alleanza storica tra veri socialisti nazionali Italiani, Arabi e Tedeschi è stata ristabilita!

Uno scambio di doni si è svolto tra il Partito Socialista Nazionale siriano SSNP e il nostro MFL-PSN. Una foto del segretario nazionale MFL-PSN Dr. Carlo Gariglio e due bandiere di MFL-PSN sono state consegnate a SSNP, mentre il SSNP ha donato due bandiere e una foto del padre fondatore di SSNP Antou Saadeh al delegato di MFL-PSN.

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Inoltre, un accordo di amicizia e rispetto reciproco è stato firmato tra SSNP e MFL-PSN.
È la prima volta dal 1945 che veri socialisti nazionali Italiani, Arabi e Tedeschi si uniscono nuovamente a un’alleanza ufficiale.
L’alleanza storica tra veri socialisti nazionali Italiani, Arabi e Tedeschi è stata ristabilita.

Il trattato firmato di amicizia e rispetto reciproco tra entrambe le  parti, sarà inviato dall’ufficio del Libano SSNP direttamente alla sede centrale di MFL-PSN in Italia e al nostro Segretario Nazionale.
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Il Grand Jury federale sentirà finalmente la prova di una demolizione controllata l'11 settembre

I fatti:

Il Movimento per la verità sull'11 settembre ha aperto una strada per perseguire i responsabili della distruzione scioccante del World Trade Center e l'orribile perdita di vite umane che ne è risultata. Un procuratore americano porterà le prove a un gran giurì speciale.
Riflettere su:

Questo è un movimento per la cittadinanza, che si basa su cittadini e professionisti regolari che agiscono. È bello vedere l'iniziativa essere presa in un mondo di censura. Questa non è una democrazia, se lo fosse, questa informazione sarebbe pubblica, non ignorata.

Quest'anno segnerà il 19 ° anniversario dell'11 settembre, un tragico evento che sarà ricordato nel corso della storia e che è spesso considerato responsabile del "risveglio" di milioni di persone. Sebbene l'11 settembre sia stato incredibilmente straziante, alla fine ha avuto uno scopo, simile al modo in cui gli attacchi chimici in falsa bandiera in Siria hanno avuto uno scopo.

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Questi eventi hanno permesso a così tante persone di prendere coscienza di tutte le menzogne ​​e manipolazioni che si verificano all'interno del nostro governo. Ci hanno aiutato a capire le connessioni che l'alleanza militare occidentale e le agenzie di intelligence hanno con queste cosiddette organizzazioni terroristiche, come molti accademici e politici hanno direttamente accusato l'alleanza militare occidentale di creare gruppi come ISIS e Al-Qaeda attraverso campagne video fasulle, finanziamenti e fornire armi al fine di prolungare la "guerra al terrore".

Politici come Vladimir Putin hanno accusato l'Occidente di assumere mercenari pagati per costituire questi gruppi terroristici perché la loro presenza dà al nostro governo la giustificazione di infiltrarsi in altri paesi per varie ragioni, tra cui l'estrazione di risorse e la destabilizzazione dei governi. Questo è stato un tema comune fin dalla seconda guerra mondiale, poiché abbiamo assistito a numerosi attacchi terroristici falsi come l'11 settembre, che è stato presumibilmente creato dagli Stati Uniti per giustificare la loro invasione dell'Iraq e di altre parti del Medio Oriente in ricerca di "armi di distruzione di massa".

Detto questo, ci sono molte persone che evitano di discutere del "perché" dietro a questi eventi, e invece hanno indagato su cosa è accaduto fisicamente quel giorno.
La scienza non supporta la storia ufficiale dell'11 settembre

Migliaia di architetti e ingegneri stanno indagando su quello che è successo l'11 settembre per anni, e le loro conclusioni corrispondono a quella della maggioranza del popolo americano: quello che ci è stato detto dal governo sull'attacco dell'11 settembre è stata una bugia completa. Numerosi studi sono stati pubblicati su riviste di ingegneria e fisica sottoposte a valutazione inter pares, concludendo che tutte e tre le torri sono state abbattute da una demolizione controllata (vedi sotto). Persino il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha dichiarato che l'11 settembre è una demolizione controllata, che è qualcosa che un presidente dello " Stato profondo " probabilmente non farebbe mai. Non dimentichiamo il Pentagono, dove non c'era assolutamente nessun filmato e nessun relitto aereo per confermare la storia.

Per anni, centinaia di migliaia di persone hanno chiesto al governo degli Stati Uniti di indagare sull'attentato dell'11 settembre, e ora si stanno finalmente facendo progressi. Il 10 aprile di quest'anno, il comitato degli avvocati senza scopo di lucro per l' inchiesta sull'11 settembre ha presentato una petizione al procuratore degli Stati Uniti nel distretto meridionale di New York, a Manhattan, chiedendo di presentare a un grand jury le numerose prove dei reati federali relativi alla distruzione di tre grattacieli del World Trade Center l'11 settembre. La petizione ha citato prove conclusive, fornendo la prova di esplosivi e incendiari impiegati a Ground Zero per abbattere le torri gemelle e l'edificio n. 7 del WTC.

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La petizione originale del 10 aprile di 52 pagine del comitato degli avvocati è stata accompagnata da 57 mostre e ha fornito numerose prove del fatto che gli esplosivi sono stati usati per distruggere tre edifici del WTC. Tali prove includevano analisi di laboratorio scientifiche indipendenti di campioni di polvere del WTC che mostravano la presenza di esplosivi e / o incendiari ad alta tecnologia; numerosi rapporti di prima mano di First Responders sulle esplosioni al WTC l'11 settembre; analisi esperta di prove sismiche che le esplosioni si sono verificate alle torri del WTC il 9/11 precedente agli impatti del velivolo e prima che l'edificio crolli; e analisi esperte di architetti, ingegneri e scienziati hanno concluso che il rapido collasso simmetrico di accelerazione quasi a caduta libera di tre grattacieli del WTC l'11/9 esibiva le caratteristiche chiave della demolizione controllata. La petizione modificata del 30 luglio del comitato degli avvocati affronta numerosi altri reati federali oltre il crimine di bombardamento federale indicato nella petizione originale. Il comitato degli avvocati ha concluso nelle petizioni che i dispositivi esplosivi e incendiari preposti al WTC sono stati fatti detonare provocando il completo collasso delle torri gemelle del WTC l'11 settembre e aumentando la tragica perdita di vite umane. ( fonte )

È possibile visualizzare la petizione originale QUI , e la petizione modificata QUI .


L'avvocato avrà l'assistenza del comitato degli avvocati con la presentazione delle prove al gran giurì speciale, e ha chiesto che gli architetti e gli ingegneri per la verità sull'11 / 9 forniscano supporto nella presentazione congiunta. Stanno anche invitando la comunità pubblica e legale a contattarli e sostenerli nei loro sforzi per contribuire a questo grande processo della giuria.

Il procuratore William Jacoby, membro del comitato direttivo degli avvocati, ha dichiarato : "Chiediamo alla comunità pubblica e legale di contattarci e sostenere i nostri sforzi per contribuire a questo processo del gran giurì e per monitorare e garantire l'osservanza da parte del Dipartimento di Giustizia".


Il Direttore Esecutivo e Attore Ed Asner ha dichiarato: "La decisione del Procuratore degli Stati Uniti di conformarsi allo Statuto Speciale della Giuria riguardante le nostre petizioni è un passo importante verso una maggiore trasparenza e responsabilità per i tragici eventi dell'11 settembre."
Hanno bisogno del nostro supporto.

Di seguito un'intervista con il fondatore di Architects & Engineers for 9/11 Truth, insieme a Barbara Honegger, attivista e insider di Washington, e il presidente del comitato degli avvocati per l'inchiesta 9/11 David Meiswinklel. Nel video, discutono l'11 settembre e il gran giurì degli Stati Uniti, che sarà finalmente scelto per indagare sulla distruzione di tutti e tre i grattacieli del World Trade Center!

Il Takeaway

Ci sono così tante prove a sostegno dell'11 settembre come un lavoro interno, eppure è ancora considerato da molti una "teoria del complotto". Nonostante la narrativa tradizionale, così tante persone si sono fatte avanti per condividere la loro verità su quello che è successo quel giorno tra accademici, scienziati, architetti e ingegneri. Persino i familiari di numerose vittime e pompieri che erano nell'edificio quel giorno hanno parlato, eppure in qualche modo tutte queste dichiarazioni sono state completamente ignorate dal governo degli Stati Uniti. Forse nella presidenza di Trump, le cose cambieranno, e un'indagine avrà luogo?

Detto questo, ha bisogno di? Sembra che sempre più persone stiano diventando consapevoli di ciò che è realmente accaduto quel giorno. La guerra al terrorismo è stato fabbricato, e molti eventi come 9/11 sono stati creati per far sembrare reale solo così l'elite globale potrebbe giustificare l'invasione di altri paesi e di creare un elevato stato di sicurezza a casa. Ma il fatto che le persone stiano iniziando a vedere questo significa che stiamo creando un enorme cambiamento nella percezione, che alla fine scatenerà un'azione reale. Questo è quello che abbiamo visto negli ultimi 10 anni, e sta accelerando ogni giorno. Il mondo si sta svegliando e l'informazione è qui per chi ha il coraggio di aprire gli occhi.




UN DISCORSO INTERESSANTE CHE PARLA DELLA LIBERTA' DEI POPOLI

(Attivate i sottotitoli in italiano)

Il discorso storico del dissidente avvocato tedesco Sylvia Stolz, non tagliato e completamente tradotto. Il discorso per il quale vogliono mettere Stolz in prigione e il discorso che non vogliono che sentiate. 

 Il 24 novembre 2012, l'avvocato tedesco dissidente Sylvia Stolz ha partecipato all'ottava riunione annuale della 'Coalizione anti-censura' a Coira, in Svizzera, dove ha presentato un discorso dal titolo 'Discorso proibito, prove vietate, difesa legale Proibita: la realtà della libertà di espressione '(Sprechverbot, Beweisverbot, Verteidigungsverbot: Die Wirklichkeit der Meinungsfreiheit). Questo video è una registrazione di quel discorso, completo e non tagliato. Le versioni sottotitolate precedenti che circolavano online in quanto 'Full Speech' hanno incluso meno della metà della presentazione di Stolz. Questa versione incorpora con gratitudine gran parte della sottotitolazione della versione precedente di 44 minuti, ma rivede anche quella traduzione in luoghi, in particolare per far emergere più chiaramente i problemi legali che sono al centro dell'argomento di Stolz. In quanto tale, questa nuova versione non è solo più completa, ma si spera anche più legalmente accurata.

Nel discorso, Stolz discute le sue esperienze come avvocato difensore per i cosiddetti negazionisti dell'Olocausto in Germania, e descrive il sistema orwelliano di repressione forzata dello stato che nega agli imputati (e ai loro avvocati!) il diritto di spiegarsi sotto la minaccia di ulteriori accuse per il 'recidivo' di esprimere un'idea proibita, anche nella propria difesa in un tribunale. Stolz riferisce inoltre come il soggetto dell'Olocausto stesso non sia mai stato chiaramente o adeguatamente definito dai tribunali tedeschi attraverso il normale canale di accertamenti giudiziari di fatto nelle decisioni precedenti. Invece, i tribunali hanno fatto affidamento sulla dottrina arbitraria secondo la quale i fatti dell'Olocausto sono 'evidenti' e quindi non necessitano di prove, nonostante l'ovvia obiezione che gli stessi argomenti dei 'negazionisti' dimostrano chiaramente che tali fatti sono effettivamente contestabili e quindi non può essere 'auto-evidente' per definizione.

Di fronte a tali abusi e assurdità, altri avvocati potrebbero alzare le mani e semplicemente andarsene: Sylvia Stolz ha il coraggio di chiamare ingiustizia la cosa e prendere posizione. Il suo discorso è uno straordinario documento dei nostri tempi, un richiamo profondamente commovente 'per pensare a ciò che è vero, per sentire ciò che è bello e per desiderare ciò che è buono'. Ovunque tu possa cadere lungo lo spettro ideologico, se credi nella libertà di espressione, questo discorso è d'obbligo.

 E, naturalmente, c'è un'ultima svolta stravagante nella storia. Il 25 febbraio 2015, il sistema giudiziario tedesco ha accumulato vergogna ancora una volta condannando Sylvia Stolz a venti mesi di carcere per 'incitazione razziale' sulla base di ciò che dice in questo video. Quindi guarda e ascolta attentamente e chiediti. . . chi sono i veri 'fascisti' qui?

(Sottotitoli di A Friend e R J Tucker, con contributi redazionali di Kladderadatsch.)



M. M. Shahria intervista Carlo Gariglio Segretario Nazionale del MFL-PSN

TUTTO QUELLO CHE MUSULMANI E FASCISTI CORPORATIVISTI HANNO DAVVERO IN COMUNE

L’intervista che segue è stata pubblicata in lingua inglese su alcune piattaforme Facebook dedicate al mondo Islamico:
A seguire pubblico la versione in lingua italiana.
Carlo Gariglio
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Dear Carlo Gariglio
Possa La pace essere con te. Saluti dal Bangladesh.
Il mio nome è M.M.Shahria, sono un musulmano e un giornalista freelance della Islamic Media Platform Renovation Mind, con sede in Bangladesh, con un pubblico in tutto il mondo arabo e musulmano. Non ricordo di aver mai visto un’intervista con un leader fascista nel mondo musulmano da decenni, in particolare non un’intervista con un leader fascista italiano in cui il fascismo era nato come dottrina politica ed economica. Voglio quindi intervistarti, un fascista e segretario nazionale del Partito fascista italiano MFL-PSN. Il colloquio avrà lo scopo di comprendere meglio sia il fascismo che le opinioni e le politiche fasciste, specialmente in questioni che riguardano il mondo musulmano. L’intervista sarà pubblicata sui miei canali online e sarà inviata anche ad altri rappresentanti dei media del mondo musulmano.
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1.  Vuoi presentare te stesso e il tuo partito al pubblico nel mondo musulmano?
Non voglio sprecare spazio per parlare di me stesso, quindi indico un link al mio blog, ove gli interessati potranno visionare una mia breve biografia: http://lavvocatodeldiavolo.biz/?page_id=2
Il Movimento Fascismo e Libertà nacque il 25 luglio 1991 grazie al fondatore Giorgio Pisanò, all’epoca Senatore del MSIDN. Fin dalla nascita il nostro movimento è stato oggetto di pesanti boicottaggi, in quanto l’Italia, pur fingendo di essere una democrazia, è in realtà un regime illiberale ove si viene puniti e minacciati se ci si definisce Fascisti. E questo dura tuttora, nonostante la Magistratura abbia più volte sentenziato considerando il nostro movimento in regola con le Leggi “democratiche”.
Qualche anno fa, per mia volontà, alla prima denominazione MFL è stato aggiunto il secondo nome “Partito Socialista Nazionale”, al fine di evidenziare una nostra chiusura ai falsi fascismi di destra, ed un ritorno alle origini Socialiste Nazionali.
2. C’è una famosa citazione di Benito Mussolini che afferma che “il fascismo dovrebbe essere correttamente chiamato Corporativismo”. Puoi dirci l’idea fascista del corporativismo nel campo politico ed economico, nonché ciò che significa il corporativismo per la società?
Principio fondatore del corporativismo è la collaborazione tra le varie classi sociali non solo nel campo economico-sociale, ma anche in quello politico-costituzionale. Una via di mezzo quindi fra il liberalismo individualista e il collettivismo socialista con la prospettiva di una solidarietà finalizzata all’interesse della collettività nazionale.
È proprio questo il fulcro dell’Idea Corporativa: il superamento del conflitto di classe per la realizzazione di una «Terza Via» tra stato liberale e stato comunista.
«Chi dice lavoro dice borghesia produttiva e classi lavoratrici delle città e dei campi. Non privilegi alla prima, non privilegi alle ultime, ma tutela di tutti gli interessi che si armonizzano con quelli della produzione e della Nazione»
spiega Mussolini nel suo primo discorso alla Camera, un mese dopo la Marcia su Roma.

2b)  Come puoi spiegare il fascismo alla gente del Bangladesh e al di fuori del Bangladesh che crede nella democrazia?
Come ho accennato nella prima risposta, il concetto di democrazia, quanto meno qua in occidente, è una semplice farsa che serve a coprire un regime illiberale che si mostra democratico con tutti gli omologati, ma repressivo e brutale nei confronti di chi non i sottomette al pensiero unico.
Del resto, anche tutta la Storia raccontata dai vincitori del secondo conflitto mondiale è una farsa; il Fascismo viene raccontato come una dittatura, ma nella realtà dei fatti Benito Mussolini venne nominato democraticamente Presidente del Consiglio dei Ministri da Re, ed ottenne prima la fiducia, poi i pieni poteri, da un Parlamento ove i Fascisti erano una minoranza. Lo stesso Hitler divenne Cancelliere del Reich grazie al voto popolare.
Eppure si parla sempre male del Fascismo e del Nazionalsocialismo, mentre si lodano gli eredi dei criminali comunisti, che non andarono mai al potere democraticamente, ma sempre ed ovunque dopo sanguinari colpi di Stato e successivi massacri per reprimere il dissenso.
Infine, il Fascismo alla gente del Bangladesh e del mondo intero lo spiego così: una forma di Governo che garantisce la collaborazione fra tutte le classi sociali nell’interesse del bene collettivo.
3. Le persone che credono nel sistema politico democratico credono che il fascismo sia un cattivo sistema politico e che non sia accettabile. Perché credono in questo modo?
Come dicevo prima, la Storia la scrivono i vincitori, quindi i poteri forti che temono la verità si nascondono dietro un mare di menzogne per perpetuare il loro potere e demonizzare l’unica forma di governo, cioè il Socialismo Nazionale, che potrebbe mettere in pericolo i loro interessi, come accadde negli anni che precedettero la Seconda Guerra Mondiale. Così i veri criminali che bombardarono (persino con due bombe atomiche) e bombardano tuttora civili innocenti, sono passati alla Storia come “liberatori” ed esportatori di “democrazia”, mentre quelli che difendevano il diritto dei loro popoli a non essere sfruttati ed affamati dallo strapotere della Lobby finanziaria giudaica sono passati alla Storia come “criminali”.
Hanno persino dovuto mostrare un “olocausto” come una verità storica storica incontestabile per criminalizzare milioni di innocenti e permettere agli ebrei di costituire il loro “Stato” in Palestina.
Anche il solo porsi delle domande sull’olocausto è contro la Legge nella maggior parte dei Paesi occidentali, e farlo può portare a severe pene detentive.
Per vedere il video sopra: https://verainformazionerealtime.blogspot.com/2019/01/un-discorso-interessante-che-parla.html


4. Qual è la tua posizione sull’Islam?
Faccio una premessa: personalmente non sono molto religioso; sono stato educato come quasi tutti in Italia alla religione cattolica, ma dall’età della ragione ho assunto una posizione dubbiosa sulla questione religiosa. Certo non sono un ateo materialista, credo in qualcosa che vada oltre la nostra vita materiale, ma non abbraccio una religione in particolare. Detto questo, l’Islam, a mio parere, ha tutto il diritto di esistere ed essere predicato dai suoi fedeli, così come qualsiasi altra religione presente nel mondo, ma ogni religione dovrebbe mostrarsi tollerante nei confronti delle altre Fedi, senza integralismi di ogni tipo.
Non a caso, l’unica religione che non accetto è quella ebraica, in quanto nelle loro cosiddette sacre scritture si predica solo e soltanto odio nei confronti di tutti quelli che non sono ebrei.
5. Pensi che dovrebbero esserci alleanze tra fascisti come quelli di MFL-PSN e del mondo musulmano / arabo in futuro? E perché?
Noi ci rifacciamo soltanto alla Storia, ed essa dimostra come Fascisti e Nazionalsocialisti siano stati alleati dell’Islam nella guerra contro il criminale comunismo e contro gli imperialisti britannici e francesi; non a caso, mentre l’Europa ha vergognosamente dimenticato il Socialismo Nazionale (o lo ricorda soltanto per addebitargli crimini inesistenti), il mondo Arabo e Musulmano ha visto la creazione di molti Stati che si rifacevano al Nazionalsocialismo, come l’Iraq di Saddam Hussein, la Siria ed in parte la Libia di Gheddafi.
Persino in Africa ci sono stati esempi di Nazioni ispirate al Socialismo Nazionale, cosa sconosciuta ai tanti idioti di destra e falsi Fascisti che predicano uno stupido razzismo in stile americano.
6. Puoi per favore spiegare la tua visione riguardo al mondo musulmano? Perché il mondo musulmano dovrebbe cooperare / allearsi con te e come potrebbe il mondo musulmano cooperare / allearsi con te?
Parlare di mondo musulmano come se fosse una cosa unica è difficile, in quanto, come accade nel mondo cosiddetto cristiano, esistono all’interno divisioni religiose e politiche che spesso hanno portato e portano alla guerra.
Noi ci rivolgiamo a mondo musulmano tollerante, che ripudia il terrorismo e che accetta di collaborare con chiunque condivida le stesse idee politiche e sociali, pur abbracciando una diversa religione.
Diciamo che il migliore esempio che posso citare sono le Waffen SS, ovvero un esercito composto da volontari di tutto il mondo e di tutte le religioni, che combatterono fianco a fianco (purtroppo senza fortuna), contro la bestialità dei comunisti e degli imperialisti anglo-americani manovrati dalla lobby ebraica.
7. C’è stata un’alleanza tra il fascismo, il socialismo nazionale e vaste parti del mondo musulmano fino alla fine della seconda guerra mondiale. Sembra che i fascisti e i partiti socialisti nazionali oggi abbiano dimenticato questa alleanza? Perché?
Questo accade per due motivi: il primo è la forte ignoranza di quanti si credono Fascisti, ma si comportano all’opposto; il secondo sono i poteri forti che creano falsi movimenti Fascisti e Nazionalsocialisti al fine di criminalizzarli e controllare poi il malcontento degli eventuali aderenti.
Non solo in Italia, ma in tutta l’Europa Occidentale ad ogni elezione spuntano partiti definiti “neofascisti”, o “neonazisti”, che però, guarda caso, predicano amore nei confronti delle comunità ebraica, odio contro l’Islam, contro quelli che hanno un diverso colore della pelle e sostengono politiche degne dei gruppuscoli deliranti degli USA, tipo il “white power”.
Occorre distinguere con molta attenzione fra i veri Fascisti, che si rifanno alla loro Storia, e gli impostori che cercano di appropriarsene.
8. Pensi che l’Islam sia il più grande nemico dell’agenda massonica / satanista? se credi questo perché e come l’Islam sia diventato il più grande e (ultimo?) nemico del programma massonico / satanista?
L’Islam, anche se non tutto, è rimasto praticamente da solo a battersi contro lo strapotere economico e finanziario della lobby ebraica, che controlla l’economia di gran parte del mondo e cerca di assoggettare chiunque ai loro interessi.
Non a caso, gli ultimi Paesi attaccati e riportati ad un livello medioevale dai criminali USA, sono proprio Paesi Islamici moderati e progrediti che si opponevano allo strapotere dello Stato – pirata detto Israele. E per fare questo, è triste dirlo, si sono avvalsi di manovalanza proveniente anche dal mondo Islamico, creando e diffondendo il cosiddetto terrorismo integralista Islamico, di cui l’ISIS è solo l’ultimo esempio.
8b) Qual è l’opinione fascista sulla Massoneria?
La massoneria è un’organizzazione segreta che persegue non gli interessi collettivi, ma quelli dei suoi soli aderenti, con grave danno per tutti gli altri. Questo ci basta per definirla un’organizzazione criminale che andrebbe messa fuorilegge.
9. Come descriveresti l’attuale situazione politica ed economica all’interno dell’Unione europea?
Quella di oggi non è un’Europa unita sotto un’unica ideologia politica, come avrebbe potuto essere l’Europa di Mussolini ed Hitler, ma un’Europa dei banchieri nata per imporre ai popoli una moneta unica stampata da banche private (naturalmente sotto stretto controllo ebraico), che costa a tutti gli Stati membri una forte componente finanziaria detta “signoraggio”, oltre alla perdita della sovranità nazionale:
La sovranità monetaria sta infatti alla base della sovranità nazionale come affermò William Lyon Macanzie King (1874-1950) Primo Ministro del Canada, che nazionalizzò la Bank of Canada:
«Fino a che il controllo dell’emissione della moneta non sarà ridato al governo e riconosciuto come la sua più grande e sacra responsabilità, tutte le discussioni sulla sovranità del Parlamento e sulla democrazia sono oziose ed inutili. Una volta che una Nazione rinuncia al controllo del suo credito non ha alcuna importanza chi fa le leggi. L’usura, preso il controllo, distruggerà qualsiasi nazione!».
E come se non bastasse, ricordiamo anche che questa Europa criminale e giudaica arriva a sanzionare liberi Stati che durante le elezioni hanno visto la vittoria dei partiti di destra, come accadde all’Austria di Jeorg Haider nel 2000.
Ennesima prova del fatto che la democrazia funziona finché vincono loro, mentre non funziona quando a vincere sono altri!
10. Molti nel mondo musulmano descrivono l’Europa in un processo di declino morale. Ad esempio la promozione e la pubblicità di diritti gay, aborto, il cosiddetto femminismo. Qual è la tua opinione su questi problemi?
Circa i gay, ragionando da laico, non ho nulla contro chi nel suo privato vive questo tipo di rapporti, ma non accetto le pubbliche pagliacciate tipo i “gay pride”, né tanto meno le pretese di adottare figli, i quali spettano soltanto alle coppe eterosessuali.
Sono contrario all’aborto, anche se comprendo come in certi casi (violenze carnali, feti malformati, gravidanze imposte) possa essere una soluzione estrema.
Circa il femminismo, nel mondo occidentale si tratta di una ridicola farsa, spesso manovrata dalla sinistra, visto che i diritti delle donne non sono più in discussione da decenni; anzi, a molte di loro consiglierei di preoccuparsi dei loro doveri, visto che non ne parlano mai!
Diverso è il caso di Nazioni ove le donne sono private di diritti e libertà fondamentali, ed in tal caso non ho nulla contro queste rivendicazioni.
11. Il mondo musulmano è attualmente in uno stato di incertezza e di lotte intestine, persino guerre civili. Quali pensi che siano le cause di questo? C’è una via d’uscita da questa situazione?
Questo è uno dei motivi che mi portano a non amare molto le religioni in generale; e non parlo solo del mondo Islamico. Cattolici che si battono contro protestanti, sunniti che si battono contro gli sciiti… E soprattutto, Islamici che difendono i diritti del popolo palestinese, a fronte di altri Islamici che sono alleati del terrorismo di USA ed Israele.
Francamente credo che una via d’uscita davanti a guerre religiose che durano da secoli, oltre tutto incancrenite da interessi politici e finanziari, sia molto difficile da trovare, ma credo sia comunque più facile trovarla politicamente che non religiosamente, e che non possa prescindere dalla cacciata dei neo-colonizzatori presenti in gran parte del mondo Islamico.
12. Internazionalmente islam e musulmani sono visti come terroristi. Perché pensi che sia così e pensi che sia giustificato ritrarre i musulmani come terroristi?
Anche questa visione deriva dall’ignoranza e dalla falsa propaganda di quanti controllano i cosiddetti “media”, ovvero gli ebrei.
Gran parte dell’informazione giornalistica è nelle mani della solita lobby, che ha tutto l’interesse di mostrare i Musulmani (specie quelli che si oppongono ai crimini israeliani) come dei barbari fanatici ed assassini. E’ un po’ la continuazione della farsa dell’olocausto: chi si oppone allo Stato – pirata di Israele è un antisemita, complice dell’olocausto e delle mai esistite camere a gas!
Nella realtà dei fatti, gli unici terroristi del mondo Islamico sono quelli creati da USA ed Israele, come l’ISIS, che guarda caso ha costruito il suo cosiddetto Stato proprio nei territori rasi al suolo da questi criminali e dove prima vivevano regimi Nazionalsocialisti estranei a qualsiasi forma di integralismo e terrorismo.
13. Abbiamo notato nel mondo musulmano che i partiti politici fascisti insultano costantemente l’Islam? Perché stanno facendo questo?
Perché, come ho già detto, non si tratta di veri Fascisti, ma di infiltrati di destra che fingono di esserlo. Se fossero Fascisti saprebbero che l’Islam fu un nostro alleato, e che a tradirci fu proprio quella Chiesa Cattolica che dapprima usò Hitler e Mussolini per i propri scopi (come l’intervento in Spagna del 1936), salvo poi abbandonarli quando non avevano più nulla da offrire.
14. Qual è la visione fascista sul sionismo e sulla Palestina / Israele. Ad esempio, HAMAS è ampiamente considerato nella comunità palestinese come combattenti per la libertà contro l’occupazione sionista, mentre la maggior parte nel mondo occidentale vede HAMAS come un’organizzazione terrorista. Qual è la tua opinione su questo?
Il sionismo, come venne definito da una risoluzione ONU poi ritirata, è solo una forma di razzismo. Lo Stato di Israele è uno Stato pirata e genocida, dove vigono l’apartheid ed i cittadini arabi sono praticamente privi di diritti.
Hamas e tutti quelli che si oppongono a questa occupazione criminale sono per noi degli eroici combattenti per la libertà.
Ovviamente, come ho detto più volte, essendo l’Italia una colonia occupata dagli USA fin dal 1945, l’opinione pubblica locale dipinge i criminali israeliani come “democratici”, mentre etichetta come terroristi e barbari quelli che si oppongono alla loro barbarie.
15. MFL-PSN collabora con qualsiasi Chiesa istituzionalizzata e qual è l’opinione di MFL-PSN sulla Chiesa come istituzione mondana?
Diciamo che il MFL-PSN non ha nulla contro nessuna Chiesa, ad eccezione di quella cattolica, la quale, come ho appena ricordato, prima si schierò con il Fascismo, per poi tradire e passare dalla parte dei cosiddetti “alleati”.
Giova inoltre ricordare che non possiamo accettare una Chiesa che dopo avere predicato per secoli l’antigiudaismo, all’improvviso ha rinnegato tutto per colpa di un Papa polacco, che definì gli ebrei come “fratelli maggiori”. Quello stesso Papa arrivò a definire il Nazi-fascismo come “male assoluto”.
Ecco perché, pur rispettando le credenze di tutti, non posso accettare di collaborare in alcun modo con il mondo cattolico e con quella Chiesa che da decenni si è allontanata dal messaggio religioso.
15b. Qual è l’opinione di MFL-PSN su Religioni in generale?
Purtroppo le religioni, seppure lastricate di buone intenzioni, stanno ormai dividendo l’umanità in una sorta di guerra perenne, ove tutti diventano ora vittime, ora carnefici, rispetto a quelli che hanno un credo diverso.
Proprio per questo motivo ho nostalgia dell’antico mondo pagano, dove ognuno era libero di credere negli Dei della propria tradizione, e nessuno muoveva guerra al prossimo in nome di Dio; mancava la pretesa dell’unicità del proprio Dio e del proprio credo, e non si etichettavano gli altri come “infedeli” o “blasfemi”.
Con l’avvento delle religioni monoteiste, questa tolleranza è venuta sempre meno, e tanti orrendi genocidi del passato hanno visto come fonte ispiratrice proprio la religione.
16. I musulmani Rohingya vengono rapiti ed espulsi dal loro paese dal governo del Myanmar. Segui questo conflitto nelle notizie o fa rapporto su MFL-PSN nei suoi canali di notizie? Come vedi la domanda?
Sinceramente i nostri maggiori media non hanno mai parlato di questi fatti fino alla fine del 2017, in occasione della visita del Papa in Myanmar; i TG ed i giornali hanno riferito questi fatti, ma più che altro per sottolineare l’ipocrisia della Consigliera e Nobel per la pace Aung San Suu Kyi, che dopo tanto lottare contro le brutalità della giunta militare, non ha mai citato le repressioni subite dai Rohingya. Comunità peraltro mai citata neppure dal Papa, che si è limitato a parlare in generale di pace e tolleranza per tutti.
Personalmente, non essendo molto informato, non posso esprimere un giudizio fondato, ma se veramente queste persone sono oppresse perché musulmane, i miei dubbi sulle religioni in generale (o su chi dice di agire in nome di queste religioni), diventano ancora più fondati, in quanto accade sempre più spesso in molte parti del mondo che alcuni siano perseguitati quando minoranza, ma persecutori quando maggioranza. Ma tutti sono in alcuni casi vittime, in altre carnefici,
17. Chi vorresti sostenere nel conflitto in Yemen se fossi un fascista in Yemen e chi incolpi del genocidio che si sta verificando attualmente nello Yemen?
La guerra in corso da almeno due anni nello Yemen è uno dei tanti argomenti dimenticati dai media italiani ed occidentali, i quali non trovano nulla di criticabile nei bombardamenti criminali che i Sauditi ed i loro alleati stanno facendo subire alla popolazione civile.
E questa è la solita ipocrisia occidentale, o giudaico – americana: quando a bombardare sono i loro alleati, anche se Islamici, tutto va bene… Ma quando bombardano i Paesi a loro invisi, si tratta di terrorismo e si deve intervenire per fermare questi bombardamenti.
E’ tutto parte della stessa strategia, ovvero incolpare i Paesi Islamici Sciiti di essere fiancheggiatori del terrorismo, mentre i veri fiancheggiatori, come l’Arabia Saudita, non vanno criticati perché alleati degli USA.
Non dimentichiamo che fin dalla prima aggressione all’Iraq del 1991 i Sauditi offrirono appoggio agli USA, concedendo loro le basi in territorio Arabo, e che da sempre questa Nazione Araba viene osannata da tutti i presidenti Americani, Obama o Trump che dir si voglia.
In sintesi, come sempre, il genocidio, pur se commesso materialmente dai Sauditi e dai loro alleati, vede come maggiori colpevoli gli USA ed Israele.
Noi, ovviamente, siamo dalla parte del popolo Yemenita che sta pagando queste sporche politiche di potere sulla sua pelle.
18. Come spiegheresti l’attuale governance democratica in tutto il mondo e cosa sarebbe diverso per il mondo se in particolare l’Occidente fosse governato dalle amministrazioni fasciste?
Ribadisco, la democrazia è una farsa che serve soltanto a coprire i detentori del vero potere bancario e finanziario; in Europa si vota, ma soltanto per quelli che possono candidarsi ed hanno potere per influenzare i mass media. E tutti i candidati sono esattamente uguali, in quanto, sebbene fingano di avere programmi di destra, sinistra o centro, sono in realtà servi di USA, Israele e delle lobby bancarie ben note e tutti.
Se al Governo ci fossero i Fascisti, sparirebbero tutte le lobbies più o meno sotterranee, la massoneria e qualsiasi organizzazione segreta volta a danneggiare il popolo in favore dei propri membri, e finalmente si tornerebbe a governare per il bene del Paese in primis, e dei cittadini di tutte le classi sociali. Esattamente come avvenne fino allo scoppio della guerra voluta dai banchieri che mal tolleravano i Socialismi Nazionali che li avevano privati dei loro poteri.
19. Infine, qual è il tuo messaggio nel mondo musulmano?
Io chiedo a tutti i musulmani del mondo di non dimenticare qual è il vero nemico, cioè quello che ha colonizzato e depredato per secoli i popoli di Africa ed Asia, e che ancora oggi pretende di controllare beni e materie prime che non gli appartengono. Ricordatevi che fu Hitler ad opporsi alla colonizzazione della Palestina, sostenuta invece dai britannici, ma soprattutto ricordatevi che Hitler e Mussolini, pur non essendo di religione Islamica, furono grandi amici ed estimatori del vostro mondo, come dimostrano le loro prese di posizione ed i tanti colloqui cordiali con il Gran Muftì di Gerusalemme.
Infine, imparate a comprendere la differenza fra i veri Fascisti e Nazionalsocialisti, senza confonderli con il pattume di estrema destra tanto fedele al mondo ebraico ed americano!

Vi ringrazio e apprezzo che abbiate preso il tempo per questa intervista.
I migliori saluti
M.M.Shahria – Giornalista freelance del Bangladesh
 Ringrazio io per lo spazio concessomi.
Carlo Gariglio – Segretario Nazionale MFL-PSN