venerdì 23 novembre 2018

Riprendiamoci il Pianeta. Movimento di Resistenza Umana. Leggi il nostro programma

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Per gli scopi altamente umanitari e nell'interesse di ogni essere umano su questo pianeta, abbiamo ritenuto giusto pubblicare e far conoscere questo movimento e le sue finalità

Programma dell’associazione Riprendiamoci il Pianeta – Movimento di Resistenza Umana
1.Il rispetto per la vita.
In primo luogo, l’associazione Riprendiamoci il Pianeta – Movimento di Resistenza Umana, di seguito denominato RIP, pone come discriminante assoluta di ogni sua attività, il rispetto per la vita in qualsiasi forma essa si esprima. Dal pianeta sul quale viviamo, al più piccolo degli esseri senzienti, la vita deve sempre essere favorita in ogni sua manifestazione, rispettata e tutelata. Ovviamente questa esigenza si pone con forza nel nostro mondo attuale, nel quale, tali e tante minacce mettono a rischio la sopravvivenza stessa del genere umano. Dissolvere queste minacce e spezzare la catena della distruttività, è possibile solo attraverso l’assoluta non violenza, perché è abbastanza evidente, e sotto gli occhi di tutti, che cosa è stato prodotto attraverso l’uso della violenza in questo mondo.
2. L’ignoranza, generatrice di egoismo, causa di sofferenza. Il bene comune al di sopra di ogni cosa.
La prima minaccia alla vita sul nostro pianeta viene ravvisata nell’ignoranza, generatrice di egoismo, che ancora caratterizza l’umanità nel suo complesso. Non stiamo però solo parlando di ignoranza di tipo scolastico, che pure va combattuta a ogni costo, operando per fornire istruzione a tutti coloro che ne sono privati, quanto piuttosto della non conoscenza, da parte dell’essere umano, della propria vera natura, e del funzionamento della propria coscienza. Questa vera, profonda e basilare ignoranza, è la causa di ogni egoismo, limitazione e capacità distruttiva che l’essere umano sia in grado di manifestare. Per questo motivo il RIP ritiene di importanza fondamentale, prima ancora di affrontare qualsiasi altra problematica, favorire il lavoro di ricerca interiore, orientato alla possibilità concreta di maturare una visione più ampia della vita, nella quale il bene comune sia posto al di sopra delle piccole esigenze individuali. Prima di pensare di cambiare il mondo, bisogna dimostrare di essere sufficientemente innocui, e disposti ad assumersi le proprie responsabilità. Per potersi permettere di condannare altri perché ladri, bisogna essere sicuri che, al loro posto non faremmo lo stesso.
3. Libertà religiosa.
Ogni associato RIP è ovviamente libero di professare qualsiasi credo, religioso, spirituale, ateo, o quant’altro la mente umana possa produrre, a patto che queste sue credenze non si traducano in modi, violenti, dogmatici, settari e razzisti, contraddicendo le linee guida di questo statuto, che si basa invece sul più completo rispetto delle altrui credenze.
4. RIP e associazione Atman, scuola Energheia e Draco Edizioni.
Senza che la cosa rappresenti di per sé un vincolo ideologico, resta il fatto che il RIP nasce in stretto connubio con l’attività dell’associazione Atman, della scuola Energheia, della Draco Edizioni, e di tutte le attività a questi enti correlate, per cui si ritiene che sia un valore aggiuntivo l’esistenza di questa sinergia, che in diverse occasioni ha avuto modo di mostrare la sua efficacia operativa. Si ritiene anche, che l’esperienza maturata nel campo della coscienza umana da parte di queste organizzazioni, possa essere un valido punto di riferimento al fine di perseguire quell’innocuità ritenuta un valore fondamentale dall’associazione.
5. RIP e partiti.
Il RIP, allo stato attuale delle cose ritiene che tutti i partiti, presenti nell’arco costituzionale e non, siano inadeguati a produrre quei cambiamenti sostanziali che potrebbero portare la vita al centro dell’attività politica. Si ritiene anche che i partiti siano in genere espressione dei biechi interessi di distruttivi centri di potere, per questa ragione il RIP vuole essere, e rimanere, un movimento, al di fuori di ogni organizzazione partitica. Viene pertanto fatto divieto ad ogni associato di utilizzare il nome, le strutture, il marchio del RIP per sostenere o propagandare l’attività di qualsiasi partito politico, sia esso presente all’interno delle istituzioni oppure no. D’altro canto si persegue l’alleanza e il coordinamento con tutte quelle associazioni, comitati, organizzazioni e persone singole che, fondando la propria attività sull’autodeterminazione dei cittadini associati, possano essere in sintonia con gli intenti del RIP.
6. Libertà ideologica.
Ogni associato RIP, peraltro, sul piano personale, è libero di professare qualsiasi credo ideologico, politico e culturale, a patto che non sia in netto contrasto con le linee guida tracciate in questo statuto.
7. Creare un’alternativa globale al sistema.
La via che il RIP intende perseguire è quella di un’organizzazione che sorga dal basso, dalla gente, che si configuri come la creazione di un modello alternativo di vita sotto tutti i profili, a partire da quello delle relazioni umane, per poi passare al nostro modo di produrre, commercializzare e consumare cibo. Di conseguenza deve essere profondamente modificato il rapporto delle comunità con ciò che oggi viene chiamato il mondo economico-finanziario, che dovrà divenire funzionale alle esigenze dei cittadini. Il problema dell’energia necessaria allo svolgimento di tutte le attività umane deve essere affrontato in maniera totalmente ecologica, basandosi solo su energie rinnovabili. Dobbiamo anche riappropriarci del mondo dell’istruzione e della cultura, sempre più depauperato dai disvalori dei poteri dominanti. Deve cambiare il nostro rapporto anche con la salute umana, oggi quasi totalmente nelle mani delle multinazionali. Perché tutto questo accada deve essere rifondato profondamente anche tutto il mondo della rappresentanza popolare, oggi assolutamente esautorato dalle decisioni che riguardano la vita del nostro paese. Insomma, ogni settore dell’attività umana deve essere posto attentamente ad un vaglio stretto, con un foro unico e di una sola dimensione, il rispetto per la vita nella sua totalità. Il ripensare le attività umane deve procedere da una sola domanda: “Questa attività, svolta in questo modo, danneggia in qualche maniera l’ambiente o le forme di vita in esso contenute?” Il RIP è convinto che oggi esistano le tecnologie ed i saperi necessari per far sì che la risposta a questa domanda possa sempre essere no.
8.Scie chimiche, crimine contro l’umanità, crimine contro il pianeta.
Un capitolo a parte merita la questione delle cosiddette scie chimiche, che in realtà comprende un fenomeno complesso, che consiste in una vera e propria aggressione alla vita di questo pianeta, attuata da un coordinamento di forze che vede implicate tutte le maggiori potenze mondiali. Questo vero e proprio crimine contro l’umanità, e il pianeta (suggeriremmo di introdurre nella normativa internazionale il reato di ‘crimine contro il pianeta’), consta in operazioni massicce di irrorazione in atmosfera di sostanze di varia natura, nanotecnologie, nano particelle, batteri e virus geneticamente modificati, e chissà che altro ancora, associate all’uso di tecnologie atte a modificare sia l’assetto ambientale che quello delle coscienze umane. Il RIP è impegnato da anni nella lotta contro questo crimine, ed intende mobilitare tutte le proprie forze per informare al massimo l’opinione pubblica su di un argomento accuratamente evitato dai media, se non per deridere chi denuncia questa grave attività segreta. Il futuro dei nostri bambini e di tutta l’umanità, dipende dalla cessazione di queste criminali operazioni, ed il RIP intende perseguire questo obiettivo fino in fondo.
9. Istituire commissioni di studio.
Il RIP quindi, intende con la sua opera, favorire l’analisi, la comprensione e lo studio, di tutte le forme di distorsione e distruttività presenti nell’attuale organizzazione della vita su tutti i livelli della nostra società italiana (non disgiunta da quella mondiale). Contemporaneamente vogliamo proporre alternative concrete, basate sul rispetto per la vita, in ogni settore dell’attività umana. A questo proposito si ritiene importante e utile istituire delle commissioni di ricerca, che approfondiscano lo studio, sia degli aspetti negativi che ci sovrastano, sia delle possibilità alternative di vita, che possano condurci al di là delle attuali limitazioni.
10. RIP e risveglio della coscienza.
Come già sottolineato in precedenza, l’attività del RIP, deve prendere le mosse dalla consapevolezza che il primo cambiamento deve avvenire all’interno della propria coscienza, per cui sia chiaro ad ogni socio che l’attività dell’associazione non potrà prescindere da questo orientamento, che sarà ribadito in ogni iniziativa portata avanti dal RIP. Non si può cambiare il mondo se non si parte dal cambiamento della coscienza umana, cosa che dovrà essere favorita in ogni forma possibile, ovviamente commensurata all’ambito verso il quale ci si riferisce.
11. Socialità e solidarietà versus alienazione mediatica.
Direttamente correlato al punto precedente, ed in netta controtendenza con la situazione attuale, il RIP ritiene che debbano essere incentivate le forme di socialità tradizionali, legate fra l’altro alla storia del popolo italiano, con la sua propensione alla solidarietà e alla creatività. Bisogna attribuire ai mezzi mediatici l’importanza relativa che essi hanno e dare invece importanza alla nostra umanità, che di questi tempi viene sempre più relegata ad essere un’appendice di un opprimente processo produttivo e sociale, basato solo sul profitto e il non rispetto per la vita.
12. Riprendiamoci l’agricoltura.
Detto questo, il nostro percorso per riprenderci il pianeta, deve cominciare da ciò che è basilare nel mantenimento della vita umana, ossia il processo produttivo alimentare, basato fondamentalmente sull’agricoltura. Infinite minacce stanno gravando sul nostro settore agricolo, un tempo fiorente: dall’industrializzazione delle colture, con l’ampio utilizzo di una chimica sempre più aggressiva, alla forte pressione per introdurre colture geneticamente modificate, per arrivare alle politiche scellerate della Comunità Europea che favoriscono solo gli interessi delle multinazionali. Dobbiamo iniziare un percorso di riconversione della nostra agricoltura, per riportarla alla funzionalità che ha sempre avuto, produrre cibo sano e nutriente per alimentare la popolazione, invece che merce scadente, in grado di generare comunque profitto, a scapito della salute generale e dell’ambiente.
13. La filiera commerciale.
Conseguenza di questa impostazione dovrà essere, naturalmente, una diversa filiera commerciale, che dovrà privilegiare le esigenze delle comunità, invece che quelle di un mercato sempre più mondiale, globale e sovranazionale, in grado di schiacciare ciò per cui dovrebbe esistere, cioè la nostra umanità. Lo slogan ‘dal produttore al consumatore’ deve essere di più di una semplice affermazione pubblicitaria, ma deve divenire assoluta realtà.
14. Contro la globalizzazione dell’agricoltura, “localizzazione” della produzione agricola.
Il RIP ritiene che sia possibile, da subito, portare avanti delle esperienze costruttive dal punto di vista del recupero dei terreni e della preservazione di una agricoltura tradizionale, compreso l’uso delle sue sementi antiche, cosa oggi concretamente minacciata dalla comunità europea. Riteniamo che sia possibile e utile produrre posti di lavoro nel settore agricolo, riportando l’agricoltura ad una dimensione umana, nel rispetto dell’ambiente, delle necessità vitali dei cittadini e in armonia con la natura ed i suoi ritmi naturali. Pensiamo anche che siano realizzabili sin d’ora esperienze proficue, che incentivino la produzione di beni agricoli, e la loro commercializzazione, su scala ridotta e locale, nell’ambito di una visione di autosufficienza, o quantomeno di ‘chilometro zero’.
15. Industria per il bene comune.
Altrettanto andrebbe rivisto il settore della produzione industriale, partendo ancora una volta da una semplice domanda: ‘di che cosa abbiamo veramente bisogno per vivere una vita dignitosa e significativa?’ Solo ponendosi domande di questo tipo, alle quali, ben pochi sembrano dare importanza, possiamo riuscire a ricondurre le attività umane a una vera dimensione umana. Appare evidente che l’approccio che stiamo proponendo prevede il superamento del produrre per il profitto, per arrivare a produrre per il bene comune, ciò che veramente serve al bene comune. Prima di arrivare a questo risultato, che non si prevede immediato, il RIP ritiene di promuovere esperienze, su piccola scala, di produzione e commercio di beni utili per la comunità, coinvolgendo le piccole industrie presenti sul territorio.
16. Basta col petrolio.
Evidentemente tutte le attività umane hanno bisogno di energia per essere prodotte. Fino ad oggi, l’estrazione degli idrocarburi, monopolizzata dalle multinazionali del petrolio, fornisce la fonte dominante di energia, per la quale petrolieri senza scrupoli non esitano a spingere i governi ad intraprendere guerre sanguinose, per assicurarsi il dominio dell’oro nero. Il RIP è convinto che questa situazione possa e debba finire, e che l’uso, nel sistema produttivo e privato, di fonti di energie rinnovabili, gestite dai cittadini, sia l’unica strada sostenibile. Bisogna però lottare contro gli interessi consolidati delle lobby, che per esempio nel caso dell’acqua, sulla cui privatizzazione è stato indetto un referendum, vinto a stragrande maggioranza da chi sostiene l’acqua come bene pubblico, lo stanno ignorando bellamente, continuando nell’accaparramento di questa fondamentale risorsa.
17. Sovranità monetaria e fiscalità.
Andare nella direzione che stiamo tracciando, significa iniziare a riappropriarsi della propria sovranità nazionale, ormai svenduta in quasi tutti i campi al volere delle multinazionali. Per accentuare notevolmente, ed in maniera fondamentale questo processo di recupero della nostra sovranità, diviene impellente produrre profondi cambiamenti in campo economico-finanziario. In primo luogo deve essere abolito il signoraggio bancario, vero e proprio, enorme, furto alla collettività operato dalle banche, e causa fondamentale dell’enorme debito pubblico del nostro paese. La moneta deve essere proprietà del popolo, che ne deve disporre secondo le proprie esigenze, e non quelle di avidi banchieri, qualificati criminali internazionali, dediti al riciclaggio. Non si esclude poi la possibilità di sperimentare l’abbandono della moneta per forme di scambio alternativo. Da subito però devono essere eliminate le dipendenze da un sistema finanziario speculativo e fraudolento, che basa i propri profitti sull’appropriazione indebita delle ricchezze popolari. In conseguenza della realizzazione di queste scelte, il sistema fiscale dovrà essere profondamente riformato. Il RIP è convinto che in assenza di signoraggi di varia natura, sulla produzione di ricchezze da parte dei lavoratori italiani, sia possibile andare ad una enorme riduzione della tassazione, che dovrà essere proporzionata al reale reddito del cittadino. I ricavi della tassazione, potranno finalmente servire ad alimentare solamente le politiche sociali nel nostro paese, invece della corruzione e del malaffare ormai dominante in ogni settore della vita politica e pubblica. Meglio finanziare il reddito di cittadinanza che le clientele politiche e mafiose!
18. Il patrimonio di bellezza e conoscenza dell’Italia.
L’istruzione, l’arte, la cultura e la ricerca scientifica, in un paese come l’Italia, che potremmo considerare nella sua interezza come patrimonio dell’umanità, devono essere colonne portanti della vita della nostra comunità nazionale. Altroché tagli alla scuola o alla ricerca, piuttosto che alla gestione dei beni culturali. Il patrimonio di sapienza e bellezza del nostro paese è un valore inestimabile, che a sua volta porterebbe grande benessere al paese intero, non dovrebbe esserci nemmeno discussione su questo punto, e invece le nostre scuole cadono a pezzi, così come i nostri monumenti, per non parlare dello stato della ricerca. Il RIP è convinto che questa situazione di degrado sia frutto di decenni di amministrazione della cosa pubblica da parte di politici, non solo inetti, ma criminali, che hanno dirottato enormi ricchezze sui loro interessi, sia privati che dei loro centri di potere, a enorme discapito del benessere pubblico. Il RIP afferma con forza la volontà di battersi per tutelare il nostro patrimonio più grande, le menti e i cuori dei nostri bambini e dei nostri ragazzi, in un paese che è senza dubbio il più bello del mondo.
19. Medicina naturale per la vita e giù le mani dai bambini.
Il RIP vuole poi diffondere la consapevolezza che gran parte dell’approccio medico-sanitario della nostra società è pesantemente condizionato dall’influenza delle multinazionali del farmaco. Da inutili e velenosi vaccini inoculati fin dalla culla, per finire con le miriadi di farmaci dai dannosi effetti collaterali che la ‘scienza’ medica non esita a prescriverci, la presenza delle multinazionali è continua ed invadente nelle nostre vite. La stessa ricerca scientifica, persino nelle università, è grandemente condizionata dalle esigenze di questi devastanti gruppi di potere. Non è questo il luogo di una analisi approfondita di quello che probabilmente, con gli annessi di tangenti e corruzioni, è forse la fonte maggiore di reddito del malaffare nel nostro paese. Il RIP vuole promuovere in ogni modo lo studio e la diffusione di tutti i possibili, ed efficaci, modi di cura basati sulle terapie naturali, che le diverse civiltà hanno elaborato nel corso del loro sviluppo, non in opposizione all’odierna scienza medica, ma in modo complementare, eliminando però da quest’ultima tutti gli aggravi speculativi delle industrie farmaceutiche e dei politici corrotti.
Una menzione particolare merita la condizione dei bambini, che viene sempre più afflitta dall’uso di vaccini velenosi, come ormai comprovato dalle ricerche di molti ricercatori indipendenti, e dall’esperienza dei genitori che vivono sulla loro pelle gli esiti letali delle vaccinazioni fatte ai loro bambini. Altrettanto vorremmo mettere in guardia da una pratica che si sta diffondendo ultimamente, sempre di più, anche nel nostro paese, ossia la somministrazione di psicofarmaci ai bambini fin dai primi mesi di vita. Diciamo solo una cosa: giù le mani dai bambini!
20. No alla guerra!
L’articolo 11 della nostra Costituzione recita: “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”. Il RIP denuncia che, sotto la debole scusa del ‘portare la democrazia’ in altri paesi, attraverso sanguinose ‘missioni di pace’, il nostro paese ha partecipato e partecipa a vere e proprie guerre, vergognose per la dignità del nostro popolo. In queste guerre, condotte per l’accaparramento delle risorse dei malcapitati paesi occupati, o per questioni strategiche, normalmente i civili, e in particolare i bambini, sono quelli che pagano le conseguenze più elevate delle ‘operazioni di pace’, i cui nomi spesso sono ‘bombe a grappolo’ oppure al ‘fosforo’, piuttosto che ‘proiettili all’uranio impoverito’ e chissà quali altre diavolerie a noi ignote. Il RIP dice basta alle politiche guerrafondaie dell’Italia. Basta allo stanziare fondi per gli armamenti. Il RIP vuole promuovere l’uscita dell’Italia dalla Nato, che piuttosto che essere un’Alleanza Atlantica, risulta essere un organismo controllato militarmente di fatto dagli Stati Uniti d’America e aggiogato alle politiche di dominio di questa nazione. In conseguenza di questa determinazione, il RIP rifiuta anche la presenza di armi atomiche sul proprio suolo nazionale, così come quella di vere e proprie installazioni belliche, come il MUOS di Niscemi, oltretutto particolarmente nocivo per la salute dei cittadini. Vogliamo promuovere l’uso delle ingenti risorse belliche per scopi pacifici e sociali, e far sì che l’Italia possa divenire portavoce di pace nel resto del mondo.
21. Sovranità nazionale e democrazia popolare.
L’articolo 5 della nostra Costituzione invece recita: ‘La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali; attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo; adegua i principi ed i metodi della sua legislazione alle esigenze dell’autonomia e del decentramento.’ Il RIP riconosce che queste tre righe, che costituiscono l’articolo quinto, se fossero attuate, darebbero al popolo italiano grandi possibilità democratiche. All’opposto, le istanze di democrazia nel nostro paese, sono sempre più imbavagliate da una politica che, anziché agire per il bene comune, cerca piuttosto di condizionare il favore popolare, rendendo sempre più inefficace il consenso dei cittadini. La rappresentanza dei cittadini invece, deve essere sempre più efficace ed espressiva, partecipando vivamente alla gestione della cosa pubblica. Per questi motivi il RIP ritiene che sia importante rivalutare la tradizione democratica, politica e solidaristica, tipica del popolo italiano, per contrastare i tentativi di gestione antidemocratica della cosa pubblica, messi in atto in modo indiscriminato, dalle attuali classi dirigenti. Si riconosce altresì che la politica dell’attuale Comunità Europea, con tutti i trattati che ha prodotto, si è rivelata fondamentalmente manovrata da interessi corrotti, antidemocratici, e fondamentalmente sovversivi, nei confronti del benessere delle varie comunità nazionali. Per cui è convinzione profonda che il benessere della nostra nazione sia possibile solo uscendo da questa Comunità Europea fautrice degli interessi delle banche e dei monopoli, quando non della Massoneria deviata e di oscuri centri di potere. La tanto sbandierata Europa dei popoli, potrà esistere solamente quando i popoli saranno veramente nelle condizioni di autodeterminare le sorti delle proprie nazioni. Nel frattempo, sarebbe molto più salutare per l’Italia, uscire dalla CEE e dall’euro, riprendendosi la propria sovranità politica, monetaria, economica, culturale, alimentare, e quant’altro.
22. Libertà di informazione.
Il RIP riconosce che praticamente tutta l’informazione, nel nostro paese, come del resto in tutto il mondo, è gestita dai potenti della Terra, che, ovviamente, non hanno nessun interesse a fare vera informazione (in realtà nemmeno vera cronaca, perché risulterebbe comunque troppo rivoluzionaria). Per cui si ritiene che sia molto importante il ruolo di una efficace ‘controinformazione’, o meglio sarebbe a dire una ‘corretta informazione’. Per questo motivo il RIP, con ogni mezzo a sua disposizione, persegue la massima diffusione di una corretta informazione in ogni campo della vita, con l’intento di favorire la crescita di una reale coscienza critica da parte degli italiani.
23. La visione di un mondo migliore.
Si riconosce infine che questo ambizioso programma, che punta a ricostruire tutti i settori della vita del nostro paese, aggiogandoli ad esigenze di bene comune, può essere considerato utopistico, specie se considerato come opposto alla ‘visione pragmatica’ del profitto, ma rivendichiamo anche il diritto di esprimere con chiarezza gli obiettivi individuati, come necessari alla realizzazione di un mondo più innocuo e costruttivo, invece che distruttivo. La visione di un migliore mondo possibile deve guidare i cuori in cerca del cambiamento, le limitazioni e i compromessi sono nella natura delle cose, ma avere chiari gli obiettivi, e lottare per affermarli, avvicina ogni giorno di più alla meta.


UN IMPORTANTE E INTERESSANTE APPUNTAMENTO DA NON PERDERE CON LA NOSTRA SALUTE!

VACCINI E ALLUMINIO: GLI EFFETTI SULLA SALUTE UMANA – ALESSANDRIA, 28-11-2018

Vi invitiamo alla proiezione del documentario: “L’ALLUMINIO, I VACCINI E I DUE CONIGLI” il film è realizzato da entre2prises e E3M sottotitoli in italiano a cura dell’Associazione Libera Scelta. Intervengono Alessandra Bocchi presidente Associazione Libera Scelta e Andrea Giongo per l’associazione Riprendiamoci il Pianeta – Movimento di Resistenza Umana



Le Autorità Sanitarie sostengono che l’alluminio, quale adiuvante contenuto nei vaccini, non è dannoso per la salute umana.
Mentre si afferma che i quantitativi di alluminio presenti nelle dosi vaccinali rispondono a criteri di efficacia del vaccino, non ci sono studi che ne dimostrino la sicurezza.
Ci sono invece ricerche e testimonianze che dimostrano sia la tossicità dell’alluminio sia la sua pericolosità, soprattutto se iniettato nell’organismo umano.
Quando l’alluminio infatti, attraverso i vaccini, viene inoculato nel nostro corpo, non viene smaltito, ma entra in circolo, provocando gravi reazioni avverse, soprattutto a carico del sistema nervoso.
Il crescente numero di persone affette da stanchezza cronica e disturbi cognitivi, insieme al mancato rispetto del principio di precauzione, alla enfatizzazione di una politica vaccinale senza pericoli, che però non viene dimostrata, che è coercitiva e che non tiene conto dei danni e dei danneggiati da vaccino, è la preoccupante realtà che stiamo vivendo.
Davanti a tutto questo, è sempre più urgente una presa di coscienza capace di portare la salute umana al centro di un approccio terapeutico basato sul rispetto di tutti gli esseri umani e libero dagli interessi delle multinazionali e dai meccanismi di potere, per poter poi affermare una ricerca scientifica indipendente volta alla cura della vita.
Riteniamo che questo sia possibile se ognuno di noi inizia a informarsi e a diventare responsabile delle proprie scelte.

Moneyweek: ‘L’Italia sta sfidando l’Ue, ma stavolta i mercati non vengono in aiuto di Bruxelles’




“Nelle prossime settimane il governo italiano potrebbe subire una sanzione tra i 3 e i 4 miliardi di euro. Ma non verrà escluso dai mercati e le sue banche non collasseranno. Proseguirà come se nulla fosse successo”.

Lo scrive la rivista MoneyWeek in un editoriale del 18 novembre scorso a firma di Matthew Lynn.

“Questo” spiega Lynn “rappresenterà un grosso problema per Bruxelles” in quanto non passerà molto tempo “prima che i greci, gli spagnoli e in verità anche i francesi prendano atto che si può sfidare Bruxelles a piacimento, e non c’è molto che Bruxelles possa fare a riguardo”.

Moneyweek fa notare che nonostante l’Italia stia sfidando l’Unione Europea, stavolta i mercati non stanno accorrendo in aiuto di Bruxelles:

“Gli interessi sui bond italiani sono saliti e le azioni delle banche sono scese. Ma neanche lontanamente in modo catastrofico. Non esiste alcuna vera pressione sul governo perché ceda”.

“La prima ragione” prosegue l’articolo “è che un bilancio moderatamente espansivo è una politica perfettamente sensata per l’Italia. Si tratta di un paese che non è praticamente cresciuto nei due decenni da quando si è unito all’euro. Nell’ultimo trimestre, è riscivolato nella crescita zero e si trova a un passo dalla recessione. Ha un alto livello di disoccupazione, e un sacco di risorse economiche inutilizzate”.

“Non c’è bisogno di essere John Maynard Keynes” sottolinea Lynn “per concludere che un po’ di spese pubbliche aggiuntive potrebbero essere appropriate quest’anno. È l’insistenza dell’UE nell’imporre altra austerità ad apparire estremista”.

Per di più, rispetto all’ultima eurocrisi sono cambiate le regole del gioco: prima non si sapeva se la Banca centrale europea sarebbe intervenuta, quindi “gli investitori correvano un rischio concreto di default sui titoli greci e italiani. Quindi non stupiva che gli interessi andassero alle stelle”.

Oggi invece, “con la Banca Centrale che attualmente sta stampando migliaia di miliardi di euro, oggi questo scenario sembra molto meno probabile”.

“Infine,” conclude Moneyweek “l’Italia è troppo grande perché possa fallire. Il suo debito potrebbe distruggere il sistema bancario di tutta Europa e potenzialmente innescare il collasso della moneta unica. I mercati lo sanno e quindi non faranno il lavoro al posto della UE così come lo fecero nel 2011 e nel 2012”.

Italia sotto attacco! Bombe d'acqua provocate dalla guerra climatica





La mia generazione e quelle precedenti, sulla pioggia, hanno sempre cantato e recitato poesie! …a partire dagli ultimi dieci anni l’acqua, il bene più prezioso, trasformato in proiettile, foriero di distruzione.

Ce li annunciano e puntualmente si verificano, tanto che ci sentiamo quasi in dovere di ringraziare quelle brave persone, così attente e preoccupate dell’incolumità nostra e del nostro ambiente, che dopo aver consultato le carte celesti, emettono bollettini meteorologici che allertano tutti alla massima prudenza! Che gentili che sono!
Non vedono quelle finte nuvole che tutti gli altri, se vogliono, vedono da terra ad occhio nudo, però sanno tutto dell’intensità dei fenomeni che stanno arrivando e ti raccomandano di non fare la tua solita vita normale, quella che abbiamo sempre fatto, o che, per lo meno io e i miei coetanei possiamo dire di avere tranquillamente vissuto, non avendo mai avuto paura, per sessanta anni, della pioggia, della grandine, del vento, del temporale tutti fenomeni naturali che, spezzando quella tranquilla vita climatica che il nostro ambiente ci permetteva di vivere, aggiungevano solo bellezza, varietà, fascino e piacere.

E come mai, dopo l’entrata in vigore del “Trattato sui cieli aperti” 2 Gennaio 2002 (Gazzetta Ufficiale) e la firma Bush-Berlusconi (22 Gennaio 2002) del successivo “Accordo Bilaterale sulla Ricerca Congiunta dei Cambiamenti Climatici” abbiamo incominciato a vedere i cieli Italiani pieni di strisce, che si allargano in finte nuvole capaci di ricoprire interamente di grigio la volta celeste e che ci dicono di non vedere e di far finta che non ci siano, altrimenti ti minacciano un T.S.O.? Non sono prove queste?

E come mai un Generale, Fabio Mini, ci spiega che la guerra all’ambiente è incominciata e la Dottoressa Rosalie Bertell, scienziata di fama internazionale, sostiene esattamente la stessa cosa che l’ambiente è l’ultima arma e ciò nonostante non c’è nessuno che si interessi minimamente a quello che stanno facendo dentro le forze armate e la NATO?



I militari dovrebbero rispondere ai politici, ma oggi rispondono agli industriali e alle multinazionali (dice il Generale Mini); Il Presidente della Repubblica nella sua qualità di Capo delle Forze Armate dovrebbe sapere quello che fanno i militari, ma interpellato da una brava signora, preoccupata per quel che vedeva accadere nella sua valle, anni fa rispose che “non era sua competenza”. La Magistratura non può intervenire su questi disastri colposi: i militari si giudicano da soli!
Ci hanno forse dichiarato guerra senza dirci chi e perché?
Quante altre bombe può sopportare un territorio piccolo come l’Italia, prima di sparire completamente dalla faccia della Terra o di rimanere così sfigurata da non essere più riconoscibile? Quante bombe ci vorranno ancora per stravolgere Firenze, Roma, Venezia, Napoli e cancellare anche solo il ricordo della bellezza e dell’arte? Quanto ci manca a tracciare un solco di separazione che ci allontani del tutto dai tempi in cui, per quanto stolti fossero gli uomini, riuscivano a rispettare la Natura, a creare armonia e bellezza imitandola?


La Chiesa Cattolica Romana ha la riserva di oro più grande al mondo che potrebbe sfamare l'intera Africa! (e pure l'Italia)



Il maggiore e singolo detentore di lingotti (ingot/bullion) rispetto a qualsiasi altra organizzazione nel corso dei trascorsi 1.000 anni è, ed è sempre stato, il Culto Romano che controlla la Chiesa Cattolica.

La Chiesa Cattolica Romana controlla approssimativamente 60.350 tonnellate d’oro, due volte la dimensione delle riserve ufficiali totali di oro di tutto il mondo, o approssimativamente il 30,2% di tutto l’oro mai estratto/prodotto. A prezzi correnti, è possibile stimare il valore di tali beni che costituiscono il più grande tesoro della storia dell’umanità in oltre 1.245 miliardi di dollari statunitensi ($).
Ai nostri giorni, la Chiesa Cattolica Romana è tornata a numeri che l’hanno condotta nuovamente ad una posizione dominante nel settore dell’oro di cui non si era testimoni dalla caduta del Sacro Romano Impero (intorno al 1100), fase in cui Essa controllava poco meno del 30% dell’oro complessivamente presente nel mondo.
Per la maggior parte dei trascorsi 1.000 anni, la Chiesa Cattolica ha assunto una posizione dominante che gli ha permesso di controllare i mercati dell’oro a livello mondiale, in relazione al fatto di aver posseduto oltre il 50% di tutto l’oro, ed in una posizione talmente dominante, a partire dal XIV secolo fino a giungere al XVII secolo, da controllare oltre il 60% di tutto l’oro mai estratto.

Tale tesoro nella sua totalità è stato suddiviso tra numerose riserve dichiarate ed altrettanto numerose riserve non dichiarate. Soltanto il 20% delle riserve d’oro totali è immagazzinato tramite ‘partiti terzi’ in riserve ufficiali, la maggiore riserva dichiarata è rappresentata dalla Federal Reserve Bank, seguita dalle riserve presenti in Italia, Svizzera, Germania e Francia. Le più importanti riserve private non dichiarate sono sconosciute, ma paiono essere collocate anche in paesi dell’Occidente e a quanto pare risulterebbero associabili alle più importanti riserve private delle più antiche banche private e società finanziarie d’Europa. Potrebbero inoltre esistere riserve private gestite direttamente dal Vaticano, seppure quest’ultima resti un’ipotesi poco probabile.
Mi nasce spontaneo un pensiero: con tutto l’oro che il Vaticano quindi l’Italia possiede, si riuscirebbe ad azzerare il deficit pubblico, e con gli avanzi si potrebbe sfamare intere nazioni bisognose, a cosa serve accumulare queste enormi quantità di oro?….nella parola di Dio in Luca 9 : 25 sta scritto: Che giova all’uomo guadagnare il mondo intero, se poi si perde o rovina se stesso?



Black Friday - Il delirio degli zombie (video)

QUESTO VI FARA' CAMBIARE IDEA SUL "BLACK FRIDAY"











E' il Black Friday, il venerdi' degli sconti pazzi in America,ma ad impazzire non sono solo i prezzi ma anche gli acquirenti che arrivano alla rissa pur di accaparrarsi un giocattolo,un capo di abbigliamento o altro.
Il video e' stato girato presumibilmente da uno dei commessi del negozio e mostra una donna che strappa dalle mani di una bambina il giocattolo,una scena vergognosa che sta indignando la rete.








MESSAGGIO DI NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO ALLA SUA AMATA FIGLIA LUZ DE MARIA 13 NOVEMBRE 2018







Amato Popolo Mio:

VI INVITO A VIVERE DELL’AMORE DELLA NOSTRA TRINITÀ.

È necessario che nell’umanità ci siano persone con una responsabilità consapevole che la creazione è stata ridotta a un caos e che quindi vogliano riparare volontariamente al cattivo uso che l’umanità ha fatto di quello che ha ricevuto dalle Mani di Dio.

Alcuni progressi che ci sono stati sono grandi evoluzioni e vanno a beneficio dell’umanità e questa è una cosa giusta ma l’uomo, facendo un cattivo uso del libero arbitrio, si è impossessato di alcune scoperte per metterle al servizio del male.

Il Mio Popolo non è incatenato ma è in piena libertà perché ciascuno possa scegliere dove dirigersi. Io non obbligo l’uomo ad imboccare questo o quel cammino, ma è importante che l’uomo abbia la conoscenza e la conoscenza di base l’uomo la dovrebbe trovare nella Mia Chiesa.

Il Mio Popolo disobbedisce e nonostante sappiano che non tutti i capi delle nazioni incontreranno il consenso necessario per ottenere l’unità del mondo, si stanno consegnando poco a poco nelle mani di coloro che con un potere maligno, sono arrivati a farsi ritenere indispensabili per la sopravvivenza dei popoli.

Costoro offrono soluzioni economiche, sanitarie o educative contaminate e che vengono prese da coloro che hanno bisogno di continuare a far sopravvivere le nazioni.

 L’UOMO TENDE A COMPIACERSI DELLA SUA INDIPENDENZA 
ED È PER QUESTO CHE OGNI TRACCIA DEL NOSTRO AMORE È DESTINATA A SPARIRE, PERTANTO DOVETE CERCARE L’UNIONE SPIRITUALE CON LA NOSTRA TRINITÀ, PERCHÉ NON VI POTRANNO TOGLIERE QUELLO CHE AVETE NELL’ANIMA, QUELL’AMORE DEL QUALE VADO IN CERCA DA TANTI ANNI.

L’umanità sta accelerando il suo cammino verso l’indipendenza e la stragrande maggioranza degli uomini si sta avviando verso questa tendenza che viene considerata una liberazione che però indurrà il distacco da quanto porta a rimanere in un ordinamento, nella disciplina, nel rispetto, nella morale, nell’ordine…

Questa generazione ha raccolto quanto di sbagliato le hanno lasciato le generazioni precedenti, al fine di ribellarsi a Me e per creare una loro dottrina liberale.

Molti dei Miei figli si sono arresi al male ed un'altra grande parte di loro si trova sull’orlo del precipizio.

POPOLO MIO, VOI VOLETE CHE IL MALE SI MOSTRI AI VOSTRI OCCHI, MA NON SARÁ COSÍ!  IL MALE AGISCE NELL’OSCURITÁ, NELL’INGANNO, NELLA CONFUSIONE, NEGLI ORDINI CONTRARI 
A QUELLO CHE ERA STATO STABILITO, MA CHE SEMBRANO RIFLETTERE LA VERITÁ… 
È PER QUELLO CHE DOVETE CONOSCERE LA VERITÁ, PER NON CADERE NELLA SOVVERSIONE.

Non dimenticatevi di pregare, non rimanete statici, ma agite a favore dei vostri fratelli di modo che non si lascino guidare dai tentacoli del male.
Siate saldi contro il maligno oppressore dell’anima.

AI MIEI FIGLI VIENE CHIESTO DI MANTENERE LA CONSAPEVOLEZZA DI ESSERE CORPO, ANIMA E SPIRITO (Cfr. 1Tess 5,23) E DI ESSERE CHIAMATI A SALVARSI L’ANIMA.

DEVONO SAPERE CHE RIUSCIRANNO A MANTENERE L’UNIONE CON ME, SE VIVRANNO COSTANTEMENTE NEL DESIDERIO DI NON SENTIRE IL PESO DELL’OPERA CHE È STATA LORO AFFIDATA E QUANDO PROVERANNO LA GIOIA DI RICONOSCERE LA MIA PRESENZA NEI LORO FRATELLI.

Chi conosce le cose che Mi concernono, deve essere costantemente disposto a farmi conoscere ai propri fratelli, perché non è la salvezza personale che si deve cercare, ma si deve desiderare che il maggior numero di anime giunga alla conoscenza della Verità.

IO DESIDERO ESSERE AMATO PERCHÈ SI STA CERCANDO L’AMORE… 
IL MIO POPOLO NON È CONDANNATO A PERDERSI ETERNAMENTE… 
 IL MIO POPOLO NON PUÒ TROVARE LA SALVEZZA, SE NON PER MEZZO DEL MIO AMORE…

Io vi sto chiedendo di salvare l’anima e non riuscirete a farlo se non siete coscienti del vostro dovere in quanto figli di Dio, che è proprio quello di essere consapevoli delle proprie opere e delle proprie azioni.

Amato Popolo Mio, la natura si muove in accordo alla Volontà Divina, ma l’uomo sta camminando nella Volontà Divina?

IO VOGLIO CHE IL MIO POPOLO SI RIPONDA DA SOLO A QUESTA DOMANDA E QUINDI SI INTERROGHI SE DOVRÀ ESSERE RICHIAMATO SEVERAMENTE DAL MIO AMORE, PERCHÈ POSSA RITORNARE AD ESSERE VERAMENTE IL MIO POPOLO.

La natura sta mutando la sua azione naturale, l’umanità è testimone di un’incombente azione della natura che va oltre il suo solito ambito e che si fa sentire sull’uomo con una sequenza tale da non essere normale.

Figli, chiedetevi: a che cosa si deve tutto ciò?

NEL DARVI UNA RISPOSTA, RICONOSCERETE CHE QUALCOSA IN VOI NON STA ANDANDO NEL VERSO GIUSTO E CHE QUESTO QUALCOSA È LA MANCANZA D’AMORE PER ME DA PARTE DEL MIO POPOLO.

Il Creato rabbrividisce, è stupito dall'irriverenza, dalla mancanza di rispetto dell'uomo, dalle bestemmie, dalle eresie che costantemente vengono proclamate davanti all'umanità e che vengono applaudite dalla grande maggioranza.

Qual è il risultato che si ottiene unendosi al male?

L’acqua desidera purificare la terra dal tanto male, dal tanto sangue che l’uomo sta riversando su di lei senza motivo, desidera purificare la terra dai cadaveri che si stanno consumando su di lei, perché è all’innocenza che è stata tolta la vita.  

Popolo Mio, la terra trema a causa dell’imminenza del compimento delle profezie di Mia Madre e Mie. L’uomo non crede più che Io stia avvertendo sul patire dell’umanità affinché vi convertiate, non per paura, ma per amore e per salvarvi l’anima.

La terra si spaccherà ed i vulcani si attiveranno, Io vi chiedo di pregare per il Centro America.

Io chiamo i Miei figli colombiani affinché si ravvedano e perché si attengano alla Verità della Mia Parola.

Chiedo ai Miei figli di pregare per il Cile, perché la sofferenza diminuisca e perché il patire non venga utilizzato per allontanarsi da Me, ma per avvicinarsi a Me.

L’Indonesia deve entrare a far parte delle vostre preghiere.

L’Italia si sta avviando alla sofferenza ed Io sollecito preghiere per questo paese. (*)

La terra tremerà da Nord a Sud e da Est a Ovest. Gli Stati Uniti patiranno al loro interno.

I corpi celesti sono in costante movimento e costituiscono una minaccia per la terra.

Io vi invito a pregare per l’Argentina. Riconoscerete che quando Io chiamo dovete rispondere alla Mia Chiamata.

Amato Popolo Mio:

VENITE A ME, SIA CHE SIATE ALL’INIZIO DELLA VITA, A METÀ DELLA VITA O ALLA FINE DELLA VITA, VENITE A ME !!

Ma non aspettate l’ultimo istante, se avete interesse a salvarvi: VIVETE GIÀ DA ADESSO IN ME ! E troverete la vera felicità…

L’uomo deve utilizzare la coscienza ai fini della salvezza e deve utilizzare la Verità per trovare la fusione dell’anima con il suo Creatore.

CHE VENGANO A ME COLORO CHE VOGLIONO INTRAPRENDERE IL CAMMINO ED ESSERE QUELLO CHE IL MONDO RIFIUTA: AMORE, IL MIO AMORE…

VENITE A ME, FIGLI, L’ECCESSO E L’ATTACCAMENTO ALLE COSE MATERIALI E AI PIACERI, SEMBRANO UNA BELLA COSA ED ANCHE ATTRAENTE, MA NON VI DARANNO LA VITA ETERNA.

Rimanete in Me, affinché possiate sopravvivere con Fede a quello che si presenterà lungo la strada.

BENEDICO COLORO CHE FARANNO TESORO DI QUESTO MIO APPELLO CON AMORE E CON DESIDERIO DI CONVERSIONE.

Il Mio Amore vi porta alla consapevolezza dell’urgenza della Salvezza Eterna.

Popolo Mio, non temete, Io rimango con voi.  

Vi amo.

Il vostro Gesù.

AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO
AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO
AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO
  


COMMENTO DELLO STRUMENTO

Fratelli:

Nostro Signore ci sta invitando a guardarci dentro, per non cercare al di fuori quello che abita in noi.

Lui mi dice che sta insistendo sulla Verità, perché in questo momento l’uomo sta utilizzando la Verità Divina a propria convenienza e quindi se non è più la Verità della Parola, si trasforma in una mera idea di esseri umani.

Nostro Signore Gesù Cristo mi dice che in questo momento l’uomo non vuole vivere nella Verità, ma vuole vivere a modo suo, in quelli che sono i gusti ed i desideri umani, perché non si cerca più la verità, ma ci si accontenta soltanto delle briciole che l’uomo mondano può offrire.

Nostro Signore mi ha detto che la grande maggioranza dell’umanità, per un motivo o per un altro, percepisce ed intuisce che c’è qualcosa che porta verso la Verità, ma allo stesso tempo non vuole agire in quella che è la Legge di Dio ed è questo che sta avviando l’uomo verso la Purificazione…

Nostro Signore mi ha anche detto che ci sta parlando di una prossimità degli eventi e che si tratta di una prossimità nel “tempo umano”.

Mi ha detto che l’uomo è riuscito a compiere grandi progressi, ma è anche riuscito a mettere in atto un grande allontanamento da Lui e la più grande negazione del Suo Potere che mai ci si stata.

A conclusione, Nostro Signore si è ritirato dicendomi: 

“Amata, Io proteggerò coloro che desiderano convertirsi, dì loro di non temere, perché Mia Madre ed Io li terremo per mano, affinché il loro cammino sia più agevole.”

Amen.