Un gruppetto di estremisti di destra stava preparando un attentato alla vita del presidente Macron. Per fortuna la DGSI (sicurezza interna), sotto la guida del suo nuovo capo, ha sventato il delitto – ormai imminente – arrestando sei francesi: “un gruppo paramilitare di estrema destra”. Questo scrivevano i media due giorni fa. Oggi mentre scrivo, il Canard Enchainé esce in edicola spiegando che l’attentato era un false flag, architettato dal nuovo capo del DGSI: Nicolas Lerner, 40 anni, macroniano di ferro (è uscito dall’ENA nello stesso anno di lui, sono amiconi).
Secondo il Canard, non è nemmeno una novità. Appena arriva un nuovo capo, gli agenti della sicurezza interna (sono 4 mila) gli fanno un “regalo di benvenuto” del genere. Un successo politico da far parlare i media, scolpito in convergenza con l’ideologia del nuovo capo.
Stavolta hanno preso quattro “survivalisti” che sorvegliavano da mesi. Il loro “capo”, di 62 anni, che comunicava coi complici sui social, è stato beccato mentre partiva da casa sua nell’Isère con la sua Peugeot 408. Nell’auto il capo “nascondeva”: tre sacchi a pelo, un materassino gonfiabile da campo, guanti neri, e un coltello da cucina in ceramica: eccola, l’arma con cui i congiurati neri stavano per uccidere Macron!
Stiamo in attesa di sviluppi. Ciò che però dà un senso inquietante alla faccenda, è la strana coincidenza: anche in Germania è stato scoperto un gravissimo complotto di estrema destra, sventato all’ultimo momento,che prevedeva l’assassinio di Claudia Roth (j), la capessa dei Grunen, il ministro degli esteri Heiko Maas e l’ex presidente Joachim Gauck. Oltre a vari leader di organizzazioni di accoglienza dei clandestini.
Scoperta cellula nazi nell’esercito tedesco…
E mica paramilitari, in Germania. No, militari, elementi di corpi speciali (KSK) e veterani – almeno 200 – che stavano “cercando di creare cellule naziste nelle forze armate”, avevano segretamente accumulato “armi, munizioni e carburante” per il Giorno X, e allestito “campi di addestramento al confine con l’Austria e la Svizzera”.
La cosa sembra strana anche Strategic Foundation, il sito filo-russo, che ci crede: da sempre l’esercito tedesco seleziona le sue reclute e non arruola elementi di estrema destra; le procedure di filtraggio sono severe. E adesso si s copre che addirittura un tenente colonnello dei servizi, un militare di carriera, proteggeva i congiurati e li avvertiva delle perquisizioni che stavano per arrivare. Peggio: questi 200 erano collegati con i Reichsbürger, membri di quella balzana organizzazione che rigetta ogni legittimità allo stato federale, ritenendo che abbia usurpato il potere legittimo de Kaiser. Il gruppo esiste da 40 anni ed era considerato innocuo: oggi si scopre che è forte di 16 mila individui, e sono armati.
Insomma, la repubblica è in pericolo. Estremo. Le istituzioni europeiste e merkeliane sono minacciate dalla forze neofasciste armate. Bisogna dunque procedere per la salvezza dello stato.
E vedete la coincidenza? Friedrich Merz, il capo in Germania della BlacKrock, la più grande finanziaria del mondo, quello che aspira di più a prendere il posto di cancelliere appena Angela lo lascerà, ha appena dichiarato che Alternative fuer Deutschland (AfD) è “apertamente nazonal-socialista” , macchiata di “toni antisemiti”.
Pensate, proprio gli esponenti AfD che si fanno fotografare con la bandiera israeliana ed ammirano apertamente Israele per come tratta gli immigrati, ed hanno ottimi rapporti col Mossad.
Ma il fatto che stiano portando via voti alla CDU giustifica una accusa, che in Germania è molto seria: un partito se “nazionalsocialista” potrà essere sciolto d’autorità.
Dopo la scoperta dei 200 militari che volevano rovesciare la repubblica insieme ai 16 mila nostalgici del Kaiser, sarei pronto a giurare che non solo Macron e non solo Berlino, ma anche l’Unione Europea si difenderà con tutti i mezzi, legali e illegali, dall’assalto fascista che sta attentando alle sue illuminate istituzioni. Specie que4i criminali politici che si sono espressi, o manifestano, contro l’immigrazione, si scoprirà che sono terroristi neri e nascondono in casa o in garage delle armi.
Sono mesi del resto che in Germania, media e indagini sociali si sforzano di dimostrare che “quasi un terzo ei tedeschi concorda con dichiarazioni xenofobe, del tipo “gli stranieri vengono qui solo per godere del nostro stato sociale”, frase approvata dal 37 per cento, e “i politici sono solo burattini nelle mani dei veri poteri”, (30%). E’ ovvio che quelli che pensano così tendono ad essere “nazisti” – e dunque magari ad essere scontenti di un governo CDU-Grunen, molto pro-euro. Si veda ad esempio questo articolo della TAZ:
E mica solo i nazi crescono in Germania, né gli attentatori di Macron in Francia. Anche nella repubblica ceca si è scoperto un gruppo di 2 mila anti-immigrati, che si autodefiniscono Guardia Nazionale Interna, e “ricevono armi dalla Libia”. La BBC ha rivelato l’esistenza di due gruppi in Slovacchia che “avevano iniziato ad allenarsi presso una base paramilitare che conteneva blindati e carri armati”. I colpevoli dicono che si tratta di un museo della seconda guerra mondiale. Ma per la BBC il gruppo è sospettato di utilizzare la base per addestrare i separatisti ucraini pro-Russia e altri gruppi paramilitari dell’Europa orientale”. Il caso Skripal ha insegnato alla BBC. E’ stato Putin.
Insomma l’Europa legale ha scoperto che il fascismo avanza dappertutto coi suoi tentacoli, e bisognerà applicare pressione e leggi speciali contro i “neri “ che avanzano dalla Gran Bretagna all’Italia. Me lo dice la mia esperienza di vecchio cronista che ha visto la strategia della tensione. Non mi stupirei se Forza Nuova, Casa Pound, persino Salvini e i suoi anti-euro si scoprissero collegati con il fascismo tentacolare che avanza e minaccia le sane istituzioni europee. Da vecchio, direi di stare attenti alle provocazioni, di non cascare nelle trappole. Ci si mette niente a trovare un caricatore nell’auto di uno di voi.