ASSIA BIBI È LIBERA. LA CORTE SUPREMA DEL PAKISTAN HA ASSOLTO LA DONNA DALL’ACCUSA DI BLASFEMIA E HA REVOCATO LA CONDANNA A MORTE.
La Corte Suprema del Pakistan ha assolto mercoledì Assia Bibi – una donna cristiana accusata di blasfemia nel 2010 e condannata a morte – e ha accantonato un precedente giudizio emesso da un tribunale di grado inferiore. La notizia è stata data questa mattina.
Il giudice capo Saqib Nisar, che dirigeva il board di tre membri composta dal Giudice Asif Saeed Khosa e dl Giudice Mazhar Alam Khan Miankhel, ha letto il verdetto di 56 pagine e ha annunciato che il verdetto di Lahore High Court (LHC) è stato accantonato e ha dato istruzioni alle autorità Perché Assia Bibi sia rimessa in libertà.
“L’appello è accolto. Lei è stata assolta. Il giudizio dell’Alto tribunale e quello del tribunale dei processi sono rovesciati. La sua condanna è accantonata “, ha detto il giudice.
La Corte ha aggiunto che Assia deve essere liberata se non è accusata di altri crimini.
Il legale di Asia, Saiful Malook, ha detto mentre parlava con The Express Tribune che il suo cliente ha ottenuto giustizia alla fine e che l’accusa si è dimostrata falsai giudici e il capo del board Asif Saeed Khosa.
La donna cristiana di 51 anni era nel braccio della morte dal novembre 2010 dopo essere stata condannata per aver commesso blasfemia durante una discussione con due donne musulmane a Sheikhupura.
Il suo caso ha guadagnato importanza dopo che il governatore del Punjab Salmaan Taseer ha invocato un nuovo processo per il suo caso ed è stato successivamente ucciso da una delle sue guardie, Mumtaz Qadri, nel gennaio 2011.
Bibi ha sfidato il verdetto nell’ottobre 2014, tuttavia, l’Alta Corte di Lahore ha confermato la condanna a morte. Il tribunale supremo ha sospeso l’esecuzione a luglio 2015.
Dopo una pausa di tre anni, un banco speciale di tre giudici, guidato dal capo della giustizia del Pakistan, Mian Saqib Nisar, e comprendente il giudice Asif Saeed Khosa e il giudice Mazhar Alam Miankhel, hanno accolto l’appello.
L’udienza è durata quasi due ore e 45 minuti, durante i quali sia l’accusa che la difesa hanno presentato i loro punti di vista sulla condanna.
I membri della società civile, compreso il veterano Farhatullah Babar, erano presenti durante il procedimento. A differenza delle precedenti audizioni, alcuni religiosi erano presenti dentro e fuori dal tribunale.
Durante l’udienza, la commissione ha evidenziato diverse discrepanze nelle dichiarazioni dell’accusa e dei testimoni.
Imponenti le misure di sicurezza dentro e fuori del tribunale. All’interno erano presenti soldati dei corpi speciali senza armi.
Nella sentenza di 56 pagine è scritto fra l’altro:
“È un principio di diritto ben definito che chi fa un’affermazione deve dimostrarla, quindi spetta al pubblico ministero dimostrare la colpevolezza dell’accusata oltre ogni ragionevole dubbio per tutto il processo”, ha osservato il giudice supremo. “La presunzione di innocenza permane in tutto il caso fino a quando il procedimento giudiziario non soddisfa il tribunale al di là di ogni ragionevole dubbio che l’accusato sia colpevole del reato che gli è stato addebitato.
“[…] L’espressione ‘prova oltre ogni ragionevole dubbio’ è di fondamentale importanza per la giustizia criminale: è uno dei principi che cerca di garantire che nessun innocente venga condannato.
“Tenendo presente le prove prodotte dall’accusa contro la presunta blasfemia commessa dal ricorrente, l’accusa ha categoricamente omesso di dimostrare il suo caso al di là di ogni ragionevole dubbio”, ha concluso il capo della giustizia.
La corte ha anche osservato che “non sta agli individui, né a una folla, decidere se un atto che rientra nel campo di applicazione della Sezione 295-C è stato commesso o meno, perché come affermato in precedenza, è il compito del tribunale di prendere tale decisione dopo aver condotto un processo pienamente qualificato e sulla base di prove credibili presentate dinanzi ad esso “.
La sentenza si conduce ha concluso il giudizio con un hadith del Profeta Maometto sui diritti delle minoranze.
L’avvocato di Bibi, Saiful Mulook, ha dichiarato all’AFP: “Il verdetto ha dimostrato che i poveri, le minoranze e gli strati più bassi della società possono ottenere giustizia in questo paese, nonostante le sue carenze: questo è il giorno più bello della mia vita”.
Bibi sembrava essere incredula dopo aver sentito della decisione dal suo avvocato.
“Non posso credere a quello che sto sentendo, uscirò ora? Mi lasceranno uscire, davvero?” Bibi ha detto ad AFP per telefono dal carcere dopo la sentenza. “Semplicemente non so cosa dire, sono molto felice, non posso crederci.”
Anche il marito di Bibi ha salutato con gioia il verdetto. “Sono molto felice, i miei figli sono molto felici, siamo grati a Dio. Siamo grati ai giudici per averci dato giustizia, abbiamo sapevamo che era innocente”, ha detto Ashiq Masih.
Poco dopo la sentenza, centinaia bloccarono una strada chiave che collegava Rawalpindi con Islamabad. Le persone si stanno anche radunando per le proteste a Karachi e Peshawar. Manifestazioni simili si svolgono altrove mentre la polizia sollecita manifestanti a disperdersi pacificamente.
SPETTACOLARE AVVISTAMENTO DI LUCI MISTERIOSE SUL CIELO DI ROMA
UN ASTEROIDE COLPIRA' LA TERRA IL 29 APRILE?
In questo post vogliamo parlare del piano di evacuazione della Terra, di cui si sente frequentemente parlare, basandoci su un articolo di una canalizzazione di Monique Mathieu. Il discernimento, quando si tratta di canalizzazioni, è sempre altamente suggerito, anche se questa teoria del Piano di Evacuazione della Terra è nota, come vedremo, da oramai molto tempo. Quella che segue è la canalizzazione di Monique con le nostre note.
Domanda: Ho una domanda sul Piano di Evacuazione della Terra, questo piano di cui spesso sentiamo parlare. Puoi darci qualche dettaglio? Grazie!
“Abbiamo spesso parlato di questo piano, ed è sempre in vigore. Riguarda quello che potrebbe sopraggiungere in questo mondo con le grandi trasformazioni“.
Del “Piano di Evacuazione della Terra” se ne è sentito parlare per la prima volta negli anni ’60, quando il Comandante Ashtar ebbe numerose comunicazioni telepatiche con i membri di un circolo medianico di Berlino, il quale pubblicò diversi libretti di Ashtar, tradotti anche in italiano. Il Piano di Evacuazione della Terra è stato poi confermato da Piergiorgio Caria, da Giorgio Bongiovanni, da Giorgio Dibitonto e, recentemente, da Corey Goode quando ha parlato delle gigantesche sfere di metallo (non le sfere intorno al Sole) presenti nelle vicinanze della Terra, che “servono a portare le persone in altri pianeti…”.
Il Piano di Evacuazione della Terra
“Intorno al Pianeta Terra, ci sono migliaia, se non addirittura milioni, di astronavi in stand by e in modalità di occultamento. Sono lì pronte a intervenire in qualsiasi momento in caso di emergenza, se questo fosse necessario, per evacuare una buona parte dell’Umanità. Madre Terra può reagire in qualsiasi momento. Dobbiamo riconoscere che tutti noi siamo stati troppo irriverenti verso di lei per tutto quello che gli uomini le hanno fatto subire da centinaia di migliaia di anni”.
Fuga dai Cataclismi
“Anch’essa ha una sua anima e una sua propria evoluzione: ha bisogno di crescere, e di trasformarsi. Alcuni continenti potrebbero riemergere ed altri, attualmente abitati, sprofondare negli abissi.”
Purtroppo la situazione planetaria è ancora molto difficile e c’è un grande e concreto rischio di guerra nucleare o batteriologica o comunque qualcosa di molto distruttivo, come anche sconvolgimenti geologici (le griglie di Mu in elevazione… Atlantide risorgerà… l’Anello di Fuoco del Pacifico… la situazione dell’isola Giapponese, etc.) e quindi il Piano di Evacuazione della Terra è tuttora attivo e vigente.
C’è anche da dire che questa nostra Ascensione in 5D riguarda tutto il Pianeta, i suoi abitanti, animali, piante, rocce, tutto, e anche gli abitanti della Terra Interna (loro non avranno alcun problema) e un fenomeno del genere non è mai accaduto in tutto l’Universo, (fonte Dolores Cannon), per cui anche gli esseri ET più avanzati non possono conoscere le conseguenze che avrà, anche perché la popolazione dorme ancora, i potenti del mondo litigano tra loro e l’Elite (o quel che resta) è ancora molto agguerrita.
"Dunque, se ciò dovesse accadere, a meno che non ci sia una grande stabilizzazione della Terra che possa compiere la sua Transizione in modo molto più calmo e sereno, alla popolazione terrestre di superficie sarà dato un grande aiuto. Siamo già intervenuti così, molto tempo addietro, facendo evacuare una parte degli umani quando alcuni continenti sono stati inghiottiti".
Qualcuno dice che tutto l’Universo (o gli Universi) verrà influenzato, tanto che è già stata “costruita” una nuova dimensione la 12D (fonte Alex Collier).
Nella storia del Pianeta l’Ascensione si è verificata solo una volta per l’antichissimo popolo dei Maya (quelli che oggi viaggiano nelle astronavi fatte di roccia e guariscono le persone in un batter d’occhio…) e individualmente per singole persone molto elevate spiritualmente. “Delle dimore sono preparate per voi in altri spazi vitali, come ci sono immense possibilità di accoglienza all’interno della Terra. Tuttavia, sia per trasferirsi nella parte interna che su altri mondi, coloro che non avranno acquisito alcuna consapevolezza e compiuto un certo lavoro su sé stessi non potranno accedervi”.
Occorre anche ricordare delle migliaia e migliaia di armi atomiche (forse 24.000) sparse su tutto il Pianeta (noi in Italia ne abbiamo circa 100), molte gestite dalla NATO, e pronte ad esplodere in qualsiasi momento.
Non solo siamo schiavi da millenni, ma anche ostaggi inconsapevoli e inermi. Siamo una loro proprietà e questo scontro è una controversia sulla proprietà del Pianeta e dei suoi abitanti. “Quelli invece che avranno lavorato sul loro innalzamento della coscienza saranno condotti sui piani di quarta o di quinta dimensione. Se siete ancora oberati da tutte le vostre paure, da varie limitazioni, dalla vostra violenza e dalla dualità, non potrete essere sollevati dai fasci di luce provenienti dalle nostre navi. Similmente, non avrete modo di oltrepassare le porte temporali che immettono su certi livelli che si trovano al centro del vostro Pianeta.
Ciò può anche sembrarvi strano ma, nel vostro mondo, ci possono essere, grandi linee, degli universi paralleli.” Di Universi paralleli ne ha parlato Pete Peterson in un recente articolo che abbiamo pubblicato, addirittura ce ne sono tre l’uno dentro all’altro, e anche la scienza più moderna ne afferma l’esistenza (Teoria del Multiverso).
Vi diciamo dunque questo: Apritevi alla nostra realtà, preparatevi alla possibilità di abbandonare tutto, di essere portati altrove! Non parliamo necessariamente per voi, ma molte persone sono ancora totalmente abbarbicate alla vita della Terra, al materiale, ai loro possedimenti, che si tratti delle loro case, dei loro gioielli, della loro macchina o del loro denaro! Non potremo fare nulla per costoro!
Ripristino di Gaia
Il Piano di Evacuazione della Terra
Questa, in questo scenario prospettato, è parte molto importante. Sentirsi pronti ad abbandonare tutto senza paura. Questa sembra essere la parte più difficile, anche per noi risvegliati che non siamo di certo “materialisti e attaccati ai nostri gioielli e ai nostri denari”…
Anche se in teoria possiamo sentirci pronti, in un momento terribile come un forte terremoto o una guerra nucleare o batteriologica, potrebbe essere impegnativo sentirsi tranquillo, cadere in meditazione e ricevere aiuto dall’alto sotto forma di un’astronave di Luce!
Saremo costretti a lasciarli con i loro desideri di terza dimensione, con le loro brame terrene! Vi chiediamo dunque di apprestarvi il più possibile ad aprire la vostra coscienza a questo eventuale piano di evacuazione, ma che questo non vi generi assolutamente alcuna paura! Gli unici stati d’animo che questi timori potrebbero generarvi sono dei grandi dubbi! Sappiate che un giorno anch’essi spariranno, ci saranno soltanto certezze realmente percepite con il cuore! Quando siete su altri livelli vibratori, il “cervello” del cuore funziona più che sulla Terra. Ma in questo mondo dev’essere così per poterne sperimentare completamente la vita. Ecco ciò che desideravamo rispondere a questa domanda.
Non siamo mai stati così all’erta, così tanto vicini a voi, pronti ad intervenire, ma non sappiamo esattamente quello che il Piano Divino abbia previsto per il vostro Pianeta! Riceviamo direttive, siamo in attesa, ma siete voi gli artefici del vostro destino! Se ci fosse ancora e ancora altra gente che si dovesse risvegliare alla coscienza della Fratellanza, dell’Amore, della Pace e della Gioia, la vostra Terra potrebbe vivere la sua transizione con calma, senza soprassalti. Quello che a molti potrebbe non risuonare è che Madre Terra reagisce al comportamento umano irriverente verso di Lei, ma questo è assolutamente vero e comprovato in caso di cicloni e terremoti anche se negli ultimi decenni Haarp ha esagerato ogni evento naturale creando veri e propri disastri.
E’ stata proprio Madre Terra, per prima, nel 1931 a mandare un grido di aiuto a tutto l’Universo (fonte Dolores Cannon) e nel 1931 cosa è successo? Proprio qui da noi, in Italia, Enrico Fermi divise l’atomo… “che l’Uomo non divida ciò che Dio ha unito…”. Inoltre sembra anche che gli incendi (non ci riferiamo solo a quelli recentissimi) siano utili alla purificazione, e le morie di animali, pesci, uccelli vengono tutte controllate e gestite dagli ET, perché la nuova Terra è già pronta e vicinissima a noi, invisibile, dove tutte queste creature morte nella 3D vengono portate. Il piano di allontanamento avrebbe luogo solo se essa reagisse brutalmente.
Possiamo dirvi che se gli Esseri umani volessero ulteriormente continuare a fare esplodere bombe nucleari su di essa, allora potrebbe reagire con violenza perché questa è una ferita perpetua non solo nella sua materia ma anche nella sua energia, ma soprattutto arrecherebbe la distruzione della vostra anima! L’onda d’urto le risulta più terribile che le stesse deflagrazioni e il loro stesso impatto. Quindi vi mettiamo in guardia: assecondando il comportamento dei vostri governanti, sono da temersi possibili reazioni estreme dal vostro pianeta Terra!
Come già dettovi, la Vita è preziosa per l’Altissimo Creatore.
Non vuole né intende distruggere ciò che può essere salvato. Siamo qui per aiutarvi, per salvarvi! Vorrei suggerire che tutto questo resti in un piccolo angolo del vostro cuore, della vostra testa! Continuate a vivere trasformando voi stessi! Proseguite vibrando nell’Amore, nella fratellanza e soprattutto nella gioia e nella pace! Così, se certe cose dovessero succedere, voi sarete pronti!
La notte del 31 ottobre facciamo risplendere le nostre case con la luce dei Santi.
Cosa bisogna fare? Basta accendere un lume (un cero o una semplice candela) e metterlo in bella mostra sul davanzale della finestra la sera del 31, magari ponendovi accanto l'immagine di un Santo a noi caro o che troviamo in casa. È il nostro modo delicato ma deciso per dire al mondo, che la stessa sera celebrerà il principe delle tenebre e della morte, che noi siamo figli della luce e discepoli del Dio della Vita, di Gesù il Risorto, il Vivente che ha vinto la morte.
In un modo così semplice, ma non banale vogliamo implorare la benedizione e l'amicizia di Maria e dei Santi sulle nostre case.
Ef 6,1-9 Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni
Figli, obbedite ai vostri genitori nel Signore, perché questo è giusto. «Onora tuo padre e tua madre!». Questo è il primo comandamento che è accompagnato da una promessa: «perché tu sia felice e goda di una lunga vita sulla terra». E voi, padri, non esasperate i vostri figli, ma fateli crescere nella disciplina e negli insegnamenti del Signore. Schiavi, obbedite ai vostri padroni terreni con rispetto e timore, nella semplicità del vostro cuore, come a Cristo, non servendo per farvi vedere, come fa chi vuole piacere agli uomini, ma come servi di Cristo, facendo di cuore la volontà di Dio, prestando servizio volentieri, come chi serve il Signore e non gli uomini. Voi sapete infatti che ciascuno, sia schiavo che libero, riceverà dal Signore secondo quello che avrà fatto di bene. Anche voi, padroni, comportatevi allo stesso modo verso di loro, mettendo da parte le minacce, sapendo che il Signore, loro e vostro, è nei cieli e in lui non vi è preferenza di persone.
SALMO
Sal 13 Fedele è il Signore in tutte le sue parole.
Ti lodino, Signore, tutte le tue opere e ti benedicano i tuoi fedeli. Dicano la gloria del tuo regno e parlino della tua potenza.
Per far conoscere agli uomini le tue imprese e la splendida gloria del tuo regno. Il tuo regno è un regno eterno, il tuo dominio si estende per tutte le generazioni.
Fedele è il Signore in tutte le sue parole e buono in tutte le sue opere. Il Signore sostiene quelli che vacillano e rialza chiunque è caduto.
VANGELO
Lc 13,22-30 Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù passava insegnando per città e villaggi, mentre era in cammino verso Gerusalemme. Un tale gli chiese: «Signore, sono pochi quelli che si salvano?». Disse loro: «Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, io vi dico, cercheranno di entrare, ma non ci riusciranno. Quando il padrone di casa si alzerà e chiuderà la porta, voi, rimasti fuori, comincerete a bussare alla porta, dicendo: “Signore, aprici!”. Ma egli vi risponderà: “Non so di dove siete”. Allora comincerete a dire: “Abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai insegnato nelle nostre piazze”. Ma egli vi dichiarerà: “Voi, non so di dove siete. Allontanatevi da me, voi tutti operatori di ingiustizia!”. Là ci sarà pianto e stridore di denti, quando vedrete Abramo, Isacco e Giacobbe e tutti i profeti nel regno di Dio, voi invece cacciati fuori. Verranno da oriente e da occidente, da settentrione e da mezzogiorno e siederanno a mensa nel regno di Dio. Ed ecco, vi sono ultimi che saranno primi, e vi sono primi che saranno ultimi».
Il “Corriere della Sera”, in un editoriale di Angelo Panebianco, è arrivato a sostenere che lo spread è reale, mentre il popolo è un’astrazione, non esiste, se non nella propaganda sovranista. Panebianco rispondeva a una semplificazione demagogica, ma la conclusione a cui portava era questa: il popolo è un’invenzione dei populisti; lo spread, invece, è vero e vivo nel regno della finanza, quindi esiste quasi in natura… Ecco come capovolgere la realtà che ci dice esattamente l’inverso: le difficoltà della gente, il carovita, i disagi popolari, la forte pressione fiscale, la mortificazione delle sovranità popolari e nazionali sono cose reali e realmente vissute, mentre quel coefficiente finanziario è un’entità fittizia, che appare e scompare a comando, usata per colpire i governi sgraditi e non allineati. Tutti i precedenti governi avevano indebitato il paese e sforato i limiti ma solo ad alcuni suona il campanello d’allarme dello spread. Arrivo a dire che lo spread diventa reale, acquista vita, quando si abbatte su un’entità vera, fatta di carne e sangue, che è il popolo.
Ma per i cosiddetti giornaloni, compreso un autorevole e solitamente realista politologo come Panebianco, il popolo è una diceria dei populisti, una vanteria dei sovranisti. In ogni caso la vita reale dei popoli è subordinata all’assetto contabile della finanza. Anzi, è considerata retorica fascista evocare il popolo, è un’entità fittizia. Invece l’umanità, la donna, le classi, i gender, i migranti sono reali?… Anche l’Italia è per loro un’astrazione, una truffa retorica e fascistoide; invece l’Europa, la modernità, il progresso, no, perdio, quelle sono Verità Assolute e Incontestabili. Ora a noi la manovra economica che si va profilando non piace, almeno sul versante grillino, e in alcuni tratti – dal reddito di cittadinanza alle pensioni – ci appare veramente odiosa e immorale, quasi un incubo da cui vorremmo svegliarci.
Ma un conto è diffidare di chi parla in nome di entità generali, di chi non considera le differenze in seno al “popolo”, di chi fa demagogia egualitaria o di chi crede all’utopia pericolosa dell’autogoverno del popolo; un altro è ritenere che ogni universale, ogni entità generale sia fittizia, mentre la finanza sia la vita autentica. Addio democrazia, politica, città, nazioni allora e addio pensiero, scienza e fede: sono tutte astrazioni universali, di vero c’è solo il debito o il differenziale coi bund tedeschi… Il popolo non esiste mentre lo spread si, perché così hanno stabilito le oligarchie tecno-finanziarie. E il popolo deve pagare anche se non esiste… Ma paga come singolo contribuente. Siamo alla mistificazione assoluta e alla prevaricazione senza appello. Come quando si dice che le nazioni non esistono più da quando c’è l’Unione Europea, salvo poi accollare all’Italia il peso degli sbarchi… Poi vi meravigliate se crescono i populisti.
(Mercello Veneziani, “Lo spread esiste, il popolo no”, da “Il Tempo” del 17 ottobre 2018, articolo ripreso sul blog di Veneziani).
Ecco un articolo destinato a far riflettere coloro che ancora si ostinano, inconsapevoli e superficiali, ad incoraggiare e a sostenere l'idea che "non ci sia nulla di male" a partecipare ai festeggiamenti del giorno di fine ottobre, il più tenebroso dell'anno. (Ved. anche QUI e QUI).
Ricordo a tutti, nonostante la diffusa e "ben congegnata" favola della NON esistenza del Maligno, come questi, invece, sia presente nella nostra vita beffandosi di noi e portandoci "allegramente" nel baratro dove lui risiede. (Cfr. QUI, QUI e QUI).
È possibile evitare questo? Sì! Ma solo se ognuno si decide a prendere coscienza(possibilmente prima che il mondo ci cada addosso...) della Vera Realtà dietro le apparenze illusorie che ci circondano. (Ved. QUI).
La "festa" di Halloween va al di là di quanto in questi giorni viene ricordato da taluni,ossia il fatto di essere in piena opposizione al Cristianesimo.
Il capovolgimento del mondo, che è stato a lungo sognato dai filosofi nichilisti e dagli occultisti neri di ogni tipologia e natura, sovvertendone l'ordine per renderlo dominio non del Creatore ma del Suo opposto antitetico ‒ cioè il Male personificato e reso cosmico ‒ è un obiettivo dichiarato e mai smentito. (Cfr. QUI; ndr).
Se ci possiamo lamentare di silenzi o di tentativi di coprire falsamente tante dottrine e ideologie, siamo impotenti sul ribaltamento operato con Halloween: esso è descritto molto bene nei dettami dei falsi maestri, presso le loro sette.
Basta leggere qualche manuale, persino online: vi si troverà a chiarissime lettere il messaggio in cui viene esaltato il Demonio, l'avversario di Dio, invocato e osannato dai satanisti.
Qualcuno potrà già pensare che siamo i soliti esagerati. Cosa potrà mai accadere a chi festeggia Halloween? Suvvia, non vorrete farci credere che una festicciola così ingenua possa procurare danni?
Infatti, Halloween non procura unicamente danni, è essa stessa un danno e ben più grave di ciò che possiamo soltanto lontanamente immaginare. Proviamo a togliere il rivestimento esteriore alla festa e andiamo al suo cuore e nucleo essenziale.
A Corinaldo, il luogo natale (guarda caso! Ndr) di S. Maria Goretti, la Santa della Purezza, quest'anno è al via la ventunesima edizione di "Halloween: La festa delle streghe" (QUI), con tante attrazioni.
Il paese si vanta di esserne la capitale italiana e "festeggerà" con "radio Halloween",esibizioni di aspiranti pitonesse, labirinti misteriosi, narrazione di fiabe tenebrose; e per concludere: Halloween magic night e rogo della strega.
Corinaldo (AN) - Halloween 2017
La festività del 31 ottobre è la data più tipica della cultura celtica e satanica. In quella notte si attua uno dei quattro sabba delle streghe.
I primi tre scandivano il tempo delle stagioni buone: il risveglio della terra dopo l'inverno, il tempo della semina, il tempo della raccolta delle messi. Il quarto segnava l'arrivo dell'inverno con la "sconfitta" del sole e l'arrivo del freddo, fame e morte.
La festa cattolica di "Tutti i Santi" era stata voluta da papa Gregorio IV nell'anno 840e cadeva nel mese di maggio. Nel 1048 Odilone di Cluny decise di spostare tale celebrazione all'inizio di novembre al fine di eliminare il culto a Samhain, togliendo le feste pagane e sostituendole con altre cristiane, nel medesimo giorno.
La ricorrenza di Halloween è stata riproposta solo in tempi recenti per contrastare, a sua volta, quella cristiana di "Ognissanti".
Il termine "Halloween" è la forma contratta dell'espressione inglese "All Hallows Eve", che letteralmente significa vigilia d'Ognissanti. Per il mondo occulto è la data più magica dell'anno, è il capodanno di tutto il mondo esoterico. [...]
Per i satanisti e le megère non è uno scherzo. Il 31 ottobre è il giorno più importante per loro: è il compleanno di Lucifero. Halloween è la celebrazione della morte.
Le streghe, vere adoratrici di Satana, restano incinte appositamente per sacrificare il proprio neonato in quella notte.
Nel medioevo c'era stato il grande ritorno della magia: fattucchiere a cavallo delle loro scope (simboli fallici) che in quell'occasione assumevano erbe allucinogene e che, nude, facevano viaggi in trance. Molte narrazioni riportano le notti del sabba con toni fantastici e orripilanti.
Il 19 ottobre 2009 la diocesi di San Bernardo (Cile) ha rilanciato le dichiarazioni di Cristina Kneer Vidal, ex satanista di origine statunitense, tratte dal quotidiano "El Norte".
La Kneer abitante a Hermosillo, Sonora, nella sua descrizione si mostrava molto preoccupata del fatto che ogni 31 ottobre decine di bambini venivano uccisi in tutto il Messico dalle sette sataniche. In quella notte veniva celebrata la "messa nera" che, officiata in un campo o in edifici chiusi fortemente protetti, iniziava con l'invocazione a Satana.
A metà "celebrazione" venivano macellati animali come gatti, cani e, quando la messa era molto importante come la notte di Halloween, erano frequenti i sacrifici umani(che non riporto nei dettagli raccapriccianti perché ognuno, se vuole, può leggerli nel sito di provenienza). [...]
Il 31 ottobre si inaugura il nuovo anno luciferino: "È come il compleanno del Diavolo" ‒ dice la Kneer. Nella notte di Halloween molti satanisti nascondono nei dolci e nella frutta che regalano ai bambini droghe, veleno o chiodi. La testimonianza della Kneer, confermata da altre persone, cancella i dubbi residui su cosa sia in realtà questa ricorrenza.
In un'intervista, padre Gabriele Amorth, recentemente scomparso, si è espresso così: "Festeggiare Halloween è rendere un osanna al demonio, il quale, se adorato, anche soltanto per una notte, pensa di vantare dei diritti sulla persona.
Allora non meravigliamoci se il mondo sembra andare a catafascio e se gli studi di psicologi e psichiatri pullulano di bambini insonni ed agitati, di ragazzi ossessionati e depressi dediti al vandalismo e potenzialmente suicidi...'' (Cfr. QUI; ndr).
"La festa di Halloween è una sorta di seduta spiritica presentata sotto forma di gioco. L'astuzia del diavolo sta proprio qui. Se ci fate caso tutto viene presentato sotto un aspetto ludico... innocente."
L'affondo di padre Amorth è sui genitori che accettano passivamente: "Non sanno più educare i figli."
Ma la voce di questo famoso esorcista non è l'unica. Don Oreste Benzi richiama"educatori e responsabili della società affinché scoraggino i ragazzi a partecipare ad incontri ambigui o addirittura ad alto rischio perché segreti o riservati", e invita"il mondo cattolico a non promuovere in nessun modo questa ricorrenza".
Egli così prosegue: "il 31 ottobre si compiono riti satanici in chiese sconsacrate e cimiteri. Si rubano Ostie Sante e si profanano luoghi della tradizione cristiana".
A causa delle sue radici Halloween può aprire una porta all'influsso oscuro nella vita delle persone: paura, morte, spiriti, violenza, demòni. (Cfr. QUI e QUI; ndr).
Introduce i bambini alla stregoneria, rendendoli vulnerabili, con l'insegnare loro che è cosa buona giocare con oggetti tenebrosi, assuefacendoli all'idea di accettare il Male piuttosto che combatterlo. Li anestetizza, presentando loro come divertenti e scherzose, pratiche che di innocente non hanno nulla. [...]
Se letture e visioni – come i messaggi subliminali – modellano la mente, si può soltanto supporre cosa possa accadere di fronte a temi come l'horror, il macabro, il mistero, nella psiche fragile e ricettiva dei bambini e dei ragazzi in fase di crescita.(Cfr. QUI; ndr).
Nutriamo invece il loro intelletto con buone letture, con visioni positive sia per affrontare meglio la vita, sia per dormire più tranquilli. [...]
Se incominciamo a notare la drammatica realtà del numero di piccoli e giovanissimi sotto terapia in costante e preoccupante aumento esponenziale, qualche interrogativo dovremmo porcelo.
Di quest'ampia aneddotica fanno parte casi con disturbi scatenati da irrequietezze,paure, sonni agitati e convulsi, comportamenti anomali, aggressività apparentemente immotivate.
Quando si sente la testimonianza di fanciulli su quanto accade loro dopo la visione di un film horror o dopo la partecipazione a sedute spiritiche si rimane colpiti: sonni disturbati, incubi, ossessioni nel sentire rumori notturni e nei casi peggiori, forme di ansia.
Corinaldo (AN) - Halloween 2017 - madre e figlia
Purtroppo i genitori non comprendono subito i motivi del disagio, né immaginano quali problemi si possano scatenare in futuro a distanza di anni. Sono purtroppo i soggetti più deboli che ne subiscono le conseguenze peggiori.
A chi dubitasse di tali conseguenze, occorre ricordare che la psiche umana ingloba eventi collegati a forti emozioni incamerandoli nel profondo: da lì condizionano poi, nel bene o nel male, l'esistenza psichica. (Cfr. QUI; ndr).
Gli esorcisti potranno confermare la tendenza in aumento di soggetti sempre più giovani che ricorrono a loro per disturbi e possessioni causati da infiltrazioni maligne in occasione di riti, magie, uso della tavola ouija, iniziazioni, culti demoniaci ecc.
Se padre Amorth, come profondo conoscitore in questo campo, ha speso durissime parole contro Halloween, è certo che avrà avuto modo di constatare che il fenomeno è davvero preoccupante e generalmente sottovalutato.
Ha rivelato che "parlando direttamente con il demonio" questi gli confermava dove preferiva insinuarsi, visto che lui di tecniche persuasive, invasive ed ossessive se ne intende. E la preferenza andava ai contesti lugubri e macabri...
L'influsso condizionante del modo di agire comune, la sdolcinatezza che rende Halloween qualcosa di carino, i genitori che pur di vedere i figli contenti di seguire tutto quello che gli altri fanno diventano incapaci di distinguere il Bene dal Male sono tutti elementi che concorrono al successo dell'«Evento Halloween».
Gli adulti diventano molto teneri con i bambini che disegnano mostri, scheletri, vampiri e fantasmi. A tutto questo aggiungiamo l'incapacità genitoriale, non priva di sensi di colpa pregressi, di saper pronunciare la parola "no" di fronte alle richieste inaccettabili dei figli.
(Ha preso piede poi, negli ultimi anni, la tendenza ad inserire il "fenomeno sociale" del 31 ottobre nelle strutture religiose di tutta la Penisola, quasi a renderlo innocuo ed ammissibile; ndr).
Realizzare mascherate di Halloween in oratori e sale parrocchiali ha prodotto solo un grande equivoco. Non serve a nulla, anzi è peggiorativo: non si rimuove l'essenza stessa della festa, se di festa si tratta.
L'unico fatto di portarla in ambienti sacri e protetti non toglie l'elemento demoniacoinsito in essa. Quando viene versato e offerto del vino avvelenato a qualcuno, non è che la sua inconsapevolezza lo salvi dalla morte. Berlo fa male e basta.
Non si fa festa con il Diavolo! Questa consuetudine va semplicemente smantellata e dimenticata, facendo opera di educazione. È necessario indirizzare i nostri figli a fare qualcos'altro, proponendo cose belle e festose nel contenuto e nell'espressione.
L'ultima cosa che vale la pena di osservare riguarda il fattore didattico: genitori, insegnanti, catechisti non devono far finta di nulla o sottovalutare i pericoli.
Nelle scuole materne si preparano i piccoli ad Halloween iniziandoli all'orrore: chi conosce un po' di pedagogia seria sa benissimo quanto sia anti-educativo. Maestre ed insegnanti sembrano aver perso il senso della misura e della ragionevolezza.
Va diffusa una nuova ri-evangelizzazione (a costo di cominciare da zero). Occorre ripresentare la tradizione cristiana delle festività, in primis quella di "Tutti i Santi", che ha valore propedeutico: canta la gioia, veste le persone simbolicamente di bianco, il colore della luce, della vittoria, della vita in opposizione al nero, colore delle tenebre e della notte, simbolo di morte e di sconfitta.
In qualche realtà la nuova idea si sta facendo largo. Con fatica, è vero, ma è un segno di speranza. Contro la scristianizzazione lodiamo chi va contro corrente e non si vergogna di essere cristiano, senza clamore ma con decisione.
Agli educatori non credenti vorrei suggerire il concetto che Halloween è una festa in cui il condizionamento sociale e gli interessi economici dominano e la esaltano.
Non è forse il caso di operare una riflessione più profonda? È vera festa dove si rincorre il male dell'altro, dove la paura è padrona, dove ci si trasforma nei simboli scheletrici e orridi della morte, dove le persone vivono le proprie notti inquiete?
Gesù non ha mai turbato il sonno di nessuno, il Demonio sì.
Post Scriptum
Ed ecco in un video la testimonianza diretta di un ex satanista che, con l'aiuto di Dio, è riuscito a salvarsi dal gorgo infernale che lo aveva già afferrato dando contezza pubblica di quanto succede, purtroppo, durante il periodo di Halloween.
Il road show di Telt si è conquistato i titoli e gli articoli dei giornali con facilità come purtroppo avviene solitamente. Eppure se il sistema dell’informazione verificasse le informazioni e i numeri dati dai comunicati stampa inviati nella propria email, si scoprirebbe che più che informazioni ci troviamo quasi sempre ad avere a anche fare con propaganda! Noi lo abbiamo fatto e al di là della retorica e della propaganda i numeri (veri!) sono impietosi: ogni singolo posto di lavoro che sarebbe creato dalla costruzione del Tav Torino Lione costerebbe alla collettività oltre un milione di euro, e sarebbe un posto di lavoro a termine, durerebbe i 10 anni della costruzione dell’opera. Prendiamo in esame le ricadute occupazionali previste dai proponenti e il costo a carico delle casse pubbliche italiane. Nel progetto definitivo della sezione compresa tra Bussoleno e il confine di Stato troviamo la stima della forza lavoro: nei primi due anni di anticipazione sono previsti circa 200 lavoratori; nell’ultimo anno e mezzo una cinquantina; negli otto anni e mezzo centrali di lavoro la media è di circa 900 lavoratori. Consideriamo anche i posti di lavoro indiretti, i proponenti affermano che sono due per ogni posto diretto. Diciamo quindi 800 posti diretti più 1600 indiretti. I costi a carico dell’Italia dell’intera sezione transfrontaliera li troviamo nella delibera Cipe 19 del 2015: se l’Europaerogasse il massimo contributo possibile l’opera graverebbe sulle finanze italiane per 3 miliardi di euro; da questa cifra si sale fino a 5 miliardi se il contributo Europeo venisse cancellato o ridotto. I conti sono presto fatti: considerando il massimo contributo europeo, per ogni posto di lavoro diretto il contribuente italiano pagherebbe oltre 3 milioni di euro, 30 posti di lavoro costerebbero alle casse pubbliche 100 milioni di euro! E… se consideriamo anche i posti di lavoro indiretti, ogni singolo posto di lavoro creato dal Tav costerebbe un milione e 250.000 euro, di soldi pubblici. Ciò significherebbe: 1 posto di lavoro = 1 milione e 250.000 euro (pagati con soldi pubblici); 8 posti di lavoro = 10 milioni di euro (pagati con soldi pubblici).
Se però l’Europa dovesse tagliare – come già accaduto in passato – il suo contributo, si potrebbe arrivare all’incredibile rapporto di oltre due milioni di euro di investimento dalle casse pubbliche italiane per posto di lavoro creato lato Italia. Quindi: 1 lavoratore = 2 milioni di euro (pagati con soldi pubblici). Dato che questi non sono soldi di Virano o di Foietta ma soldi pubblici, soldi di tutti, non vengano a raccontarci la favola dei posti di lavoro. Le ricadute occupazionali di una simile opera sono minime rispetto all’investimento. La manutenzione delle opere esistenti, la cura del territorio: queste sono opere puntuali capaci di creare molto più posti di lavoro sicuri e duraturi, senza contare che a differenza della Torino-Lione sarebbero anche utili per tutti. Come è evidente, a differenza di quanto dice Foietta, che taccia il movimento notav di appartenere al passato, e di essere capace solo ad odiare, siamo noi NoTav a pensare al futuro del paese, con responsabilità e lungimiranza.
(“Il Tav toglie lavoro: due calcoli sulle cifre sparate a caso da Telt”, dal blog “NoTav.info” del 23 maggio 2017, a cura del movimento NoTav che si oppone alla linea Tav Torino-Lione in valle di Susa. Telt è la società “Tunnel Euralpin Lyon Turin”, incaricata di realizzare il contestatissimo traforo ferroviario italo-francese, consisderato un inutile e costosissimo doppione dell’attuale Traforo del Fréjus, che già collega Italia e Francia in valle di Susa. I citati Mario Virano e Paolo Foietta operano nell’ambito dell’Osservatorio Tav creato per tentare di imbastire un dialogo col territorio, al quale però la valle di Susa e la stessa città di Torino si sono sottratte, ritenendo la Torino-Lione una grande opera “non negoziabile” in quanto faronica, costosissima, devastante per l’ambiente e, soprattutto, assolutamente inutile).
Il road show di Telt si è conquistato i titoli e gli articoli dei giornali con facilità come purtroppo avviene solitamente. Eppure se il sistema dell’informazione verificasse le informazioni e i numeri dati dai comunicati stampa inviati nella propria email, si scoprirebbe che più che informazioni ci troviamo quasi sempre ad avere a anche fare con propaganda! Noi lo abbiamo fatto e al di là della retorica e della propaganda i numeri (veri!) sono impietosi: ogni singolo posto di lavoro che sarebbe creato dalla costruzione del Tav Torino Lione costerebbe alla collettività oltre un milione di euro, e sarebbe un posto di lavoro a termine, durerebbe i 10 anni della costruzione dell’opera. Prendiamo in esame le ricadute occupazionali previste dai proponenti e il costo a carico delle casse pubbliche italiane. Nel progetto definitivo della sezione compresa tra Bussoleno e il confine di Stato troviamo la stima della forza lavoro: nei primi due anni di anticipazione sono previsti circa 200 lavoratori; nell’ultimo anno e mezzo una cinquantina; negli otto anni e mezzo centrali di lavoro la media è di circa 900 lavoratori. Consideriamo anche i posti di lavoro indiretti, i proponenti affermano che sono due per ogni posto diretto. Diciamo quindi 800 posti diretti più 1600 indiretti. I costi a carico dell’Italia dell’intera sezione transfrontaliera li troviamo nella delibera Cipe 19 del 2015: se l’Europa erogasse il massimo contributo possibile l’opera graverebbe sulle finanze italiane per 3 miliardi di euro; da questa cifra si sale fino a 5 miliardi se il contributo Europeo venisse cancellato o ridotto. I conti sono presto fatti: considerando il massimo contributo europeo, per ogni posto di lavoro diretto il contribuente italiano pagherebbe oltre 3 milioni di euro, 30 posti di lavoro costerebbero alle casse pubbliche 100 milioni di euro! E… se consideriamo anche i posti di lavoro indiretti, ogni singolo posto di lavoro creato dal Tav costerebbe un milione e 250.000 euro, di soldi pubblici. Ciò significherebbe: 1 posto di lavoro = 1 milione e 250.000 euro (pagati con soldi pubblici); 8 posti di lavoro = 10 milioni di euro (pagati con soldi pubblici). Se però l’Europa dovesse tagliare – come già accaduto in passato – il suo contributo, si potrebbe arrivare all’incredibile rapporto di oltre due milioni di euro di investimento dalle casse pubbliche italiane per posto di lavoro creato lato Italia. Quindi: 1 lavoratore = 2 milioni di euro (pagati con soldi pubblici). Dato che questi non sono soldi di Virano o di Foietta ma soldi pubblici, soldi di tutti, non vengano a raccontarci la favola dei posti di lavoro. Le ricadute occupazionali di una simile opera sono minime rispetto all’investimento. La manutenzione delle opere esistenti, la cura del territorio: queste sono opere puntuali capaci di creare molto più posti di lavoro sicuri e duraturi, senza contare che a differenza ella Torino-Lione sarebbero anche utili per tutti. Come è evidente, a differenza di quanto dice Foietta, che taccia il movimento notav di appartenere al passato, e di essere capace solo ad odiare, siamo noi NoTav a pensare al futuro del paese, con responsabilità e lungimiranza. (“Il Tav toglie lavoro: due calcoli sulle cifre sparate a caso da Telt”, dal blog “NoTav.info” del 23 maggio 2017, a cura del movimento NoTav che si oppone alla linea Tav Torino-Lione in valle di Susa. Telt è la società “Tunnel Euralpin Lyon Turin”, diretta da Mario Virano e incaricata di realizzare il contestatissimo traforo ferroviario italo-francese, considerato un inutile e costosissimo doppione dell’attuale Traforo del Fréjus, che già collega Italia e Francia in valle di Susa. Paolo Foietta invece opera nell’ambito dell’Osservatorio Tav creato per tentare di imbastire un dialogo col territorio, al quale però la valle di Susa e la stessa città di Torino si sono sottratte, ritenendo la Torino-Lione una grande opera “non negoziabile” in quanto faraonica, costosissima, devastante per l’ambiente e, soprattutto, assolutamente inutile).
Il No alla Tav non compare mai, almeno a chiare lettere. Ma il senso dell’ordine del giorno partorito dal M5S torinese e approvato ieri dal Consiglio comunale di Torino è inequivocabile. Muovendosi sul crinale delle interpretabili enunciazioni del contratto di governo più per non indispettire gli alleati della Lega che per cautela, il documento si limita a fare riferimento all’analisi costi-benefici promessa dal ministro Danilo Toninelli. Salvo poi chiedere di sospendere qualsiasi cantiere prima che lo studio non sia terminato. Pretendere dall’esecutivo la testa del direttore di Telt, la società che sta realizzando la ferrovia, Mario Virano, e del commissario governativo, Paolo Foietta. E invocare che «i fondi attualmente previsti per la Torino-Lione vengano destinati alla mobilità collettiva e sostenibile»: piste ciclabili e auto elettriche.
Insomma, non si scappa: Torino da ieri è una città «No Tav». Un traguardo, per qualcuno, festeggiato dagli applausi dei militanti valsusini riuniti sotto il municipio. Una sciagura, per molti altri, tanto che per la prima volta il mondo dell’economia e del lavoro torinese, una delegazione di cinquanta persone, tra industriali, artigiani, commercianti, professionisti, ha bussato invano alla porta di Palazzo Civico per chiedere un ripensamento: «Ci hanno detto un no ideologico. Ma non finisce qui». Così come è stato vano il tentativo dell’opposizione di centrosinistra di bloccare il voto interrompendo la seduta con i cartelli: «Torino dice sì alla Tav». Il risultato: tutti espulsi dall’aula, compreso l’ex sindaco Piero Fassino.
E poco importa che tutto questo sia avvenuto mentre la sindaca Chiara Appendino si trovava in missione a Dubai. «Sono sempre stata contraria», si è premurata di ricordare la prima cittadina alla vigilia del voto, per rispondere a chi le chiedeva conto della sua assenza, criticata dai vertici degli industriali torinesi.
Certo, non è la prima volta che i Cinquestelle torinesi votano contro l’Alta Velocità. Lo avevano già fatto il 5 dicembre del 2016, uscendo dall’Osservatorio. Ma allora non c’era un governo gialloverde. E il Movimento non aveva appena fatto retromarcia rispetto alle proprie promesse elettorali sul Tap in Puglia. «Per noi le lotte in Val di Susa sono state un laboratorio politico, la Tav è la madre di tutte le battaglie», ricorda con orgoglio la pasdaran valsusina Viviana Ferrero dai banchi della maggioranza in Sala Rossa. «Se venisse completata quell’opera, non sarebbe altro che un mausoleo a un modello di sviluppo finito. Ora il no ha finalmente una piena legittimazione democratica», attesta la capogruppo pentastellata Valentina Sganga.
Per il M5S torinese la lotta No Tav non si discute, fa parte del suo Dna.Così meglio cercare di mettere subito un’ipoteca sulle future scelte del governo. Una mossa che non è affatto piaciuta ai leghisti piemontesi. Il capogruppo Fabrizio Ricca ha votato contro l’ordine del giorno grillino. E ha rassicurato gli imprenditori torinesi: «State tranquilli, c’è la Lega che è da sempre a favore dell’opera. Il Piemonte non può permettersi di restare isolato».
Si vis pacem, para bellum. Magari anche via treno, sulle rotaie dell’alta velocità? Potrebbe essere la Nato, oggi, a fornire finalmente un alibi credibile al più inspiegabile progetto infrastrutturale dell’Unione Europea, la linea Tav Torino-Lione? «Ci servono trasporti europei più rapidi in caso di guerra con la Russia», dice il segretario dell’Alleanza Atlantica, il norvegese Jens Stoltenberg, rivelando che le manovre militari in corso sul Baltico non sono un semplice war game, sono reali – tanto quanto i missili atomici e supersonici che Mosca potrebbe sganciarci sulla testa, per rappresaglia, come spiega Paul Craig Roberts, già viceministro di Reagan, allarmatissimo per la «folle escalation di provocazioni lanciate in modo unilaterale da Washington, esponendo l’Europa al rischio-apocalisse». Pazzie di oligarchi, avidi di commesse militari miliardarie, o autentica minaccia geopolitica? Non è dato saperlo, e men che meno in Italia, paese Nato in cui queste notizie non hanno praticamente diffusione, sui media mainstream e nell’arena politica, opposizione inclusa. La Nato, questa sconosciuta, ancora a guardia di frontiere senza più un nemico. Un mistero, il fantasma della guerra che la Russia non vuole, protetto da una nebbia fittissima: almeno quanto quella che impedisce di capire cosa mai ce ne faremmo della Torino-Lione, il “binario morto” del nord-ovest destinato a restare senza treni (civili, perlomeno).
Lo spettacolo pubblico chiamato Torino-Lione è finora servito soltanto a pagare centinaia di milioni in progetti, più quelli finiti nel cantiere della piccola galleria esplorativa di Chiomonte, attorno a cui si era accesa anche la guerriglia tra “antagonisti” e forze dell’ordine, tra 2011 e 2012.
Era andato così in scena il cliché più classicamente “utile” alla politica securitaria, quella che ha bisogno ogni tanto anche dei “black bloc” per far parlare la forza, riducendo al silenzio la ragione – anche se in questo caso le ragioni (disarmate, sacrosante) sono quelle di una comunità italiana aggredita da poteri che non spiegano le loro decisioni, non accettano il dibattito e non ammettono il contraddittorio, come se temessero di essere impietosamente smentiti. La Torino-Lione? E’ lapalissiano, non serve a niente: sarebbe la grande opera più inutile della storia europea, dicono in coro i suoi autorevoli critici, esibendo i dati ufficiali dell’Ue. Il trasporto Piemonte-Rodano è roba da museo, e l’attuale ferrovia internazionale Italia-Francia che attraversa la valle di Susa, la Torino-Modane, è praticamente deserta: potrebbe tranquillamente sopportare un incremento di traffico del 900%. Perché allora insistere tanto, nel voler costruire una maxi-linea (ancora solo sulla carta) che sarebbe costosissima, sanguinosa per il bilancio italiano e devastante anche per Torino, oltre che per il territorio alpino? Per intascare soldi all’infinito, ha ipotizzato qualcuno, sospettando che il piano sia quello di ottenere una “seconda Salerno-Reggio Calabria”, una mucca da mungere per decenni. E il tunnel geognostico di Chiomonte? Potrebbe persino diventare una discarica nucleare, secondo altre voci: nel “cunicolo esplorativo” scavato per sette chilometri nelle viscere della montagna, infatti, le scorie atomiche (italiane, e non solo) potrebbero essere agevolmente “tombate” in assoluta sicurezza. Fantasie? Non più di quelle che, del resto, sorreggono la necessità (ipotetica, mitologica) della stessa Torino-Lione, maxi-linea desolatamente inutile: sarebbe infatti il perfetto doppione del traforo del Fréjus appena riammodernato (400 milioni di euro) per renderlo percorribile anche dai carichi più pesanti e ingombranti, i treni a con a bordo i container “navali” della massima pezzatura. E allora? Persino la Torino-Lione potrebbe rientrare tra le infrastrutture di domani, quelle che la Nato reputa strategiche in caso di conflitto alle frontiere orientali. Guerra con la Russia? Sembra fiction, pare di leggere pagine tratte dalla follia di Macbeth: ma purtroppo non è Shakespeare l’autore di Stoltenberg.