giovedì 11 ottobre 2018

SCIE CHIMICHE E TUMORI A TERNI – “L’INDAGINE SENTIERI”

TERNI
Il presente articolo non vuole mettere in dubbio l’esito dell’Indagine “SENTIERI”, ma vuole approfondire e tentare di fare chiarezza in un settore critico come Ambiente/Salute.
Circa un mese fa a Terni è stata resa pubblica l’Indagine “SENTIERI”. Uno studio sull’incidenza di tumori e mortalità nelle età giovanili da 0 a 29 anni. L’indagine è stata eseguita su alcuni siti sensibili italiani, particolarmente soggetti ad inquinamento da industrie. Da sottolineare, come dice il documento, che alcune fonti sono sconosciute ma l’accusa è rivolta soprattutto contro l’impianto siderurgico che ha sede in città. Si parla di “eccessi”, ossia la differenza risultante dal confronto con la casistica nazionale. Quello che si sussurrava ora è noto a tutti, ufficialmente, importante rilevare come afferma il documento pubblico (link download), che si tratta della prima volta che lo studio è rivolto al settore dei giovani.
I risultati sono veramente tragici, tumori perfino nei feti, non vengono citati altri casi molto diffusi come Leucemie e Tumori della Tiroide; da 0 a 29 anni è in corso una strage. (Vedasi situazioni e casi analoghi in tutta Italia).
Come sottolineato nel documento pubblico allegato “Studio Sentieri” il periodo preso in considerazione è quello che intercorre tra il 2006 ed il 2013. Ora chi ha letto l’indagine o chi sente parlare di questo aumento di tumori e morti in età giovanile accuserà con elevata probabilità l’impianto siderurgico come suggerito, nel frattempo come da quotidiani online si ha notizia che l’Amministrazione Comunale vorrebbe correre ai ripari, come in pratica hanno fatto le amministrazioni precedenti: limitazione del traffico con espansione della Zona Zero in cui circolano solo auto con l’ultima omologazione euro e/o piantando nuovi alberi. Notevole!
Non so con certezza cosa passa nelle menti altrui, tra maschere e finzioni, illusioni ed inganni è il caos come sempre. Non si vuol vedere. Occorre eseguire un’analisi, oltretutto molto semplice ed alla portata di chiunque ma qui sembra che ci si blocchi. Chissà perché?
Si deve considerare che: Le acciaierie di Terni si sono costituite nel 1884 e nel 1889 sono stati costruiti ed entrati in funzione gli impianti industriali, non è da ieri, oltre cento anni sono trascorsi da allora. Dagli anni ’60 ai ’90 Terni ha vissuto la massima espansione industriale, tra grandi industrie chimiche, siderurgiche e metalmeccaniche altamente inquinanti, decine di migliaia i lavoratori che arrivavano anche da fuori provincia e regione; di conseguenza il traffico ha visto raggiungere livelli parossistici. I negozi tantissimi, lavoravano tutti a pieno regime garantendo un adeguato benessere anche a chi era impiegato nel settore.
Oggi tutto quello sopra descritto non esiste più; niente industrie chimiche, smembrate, vendute, rivendute e definitivamente chiuse. Il traffico è ridottissimo, tanto che si trovano parcheggi liberi in pieno centro a qualsiasi ora. La maggior parte dei negozi, compresi quelli storici operativi da decenni adesso hanno cessato l’attività per motivi di mancanza di clienti, fallimenti, tasse elevate, costi di gestione esorbitanti. Come industrie è rimasto l’impianto siderurgico, una azienda metalmeccanica di proprietà francese, una fabbrica di gelati fino a pochi anni fa di proprietà di una famiglia di Terni, ora in mano di un gruppo inglese collegato alla Nestlé.
Questo è il cambiamento avvenuto e per tale ragione i malati di tumore e relativi decessi avrebbero dovuto essere diminuiti drasticamente proprio nel periodo preso in considerazione, di conseguenza si deduce che malati e decessi dovrebbero aver raggiunto livelli eccezionali negli anni in cui le attività industriali erano tutte operative ed al massimo della produttività.
MI chiedo come mai è stato preso in considerazione il periodo 2006/2013 e perché è stato indagato il settore giovanile da 0 a 29 anni, ci sarà un motivo particolare?
Non voglio scagionare gli inceneritori e le acciaierie, sono lì da decenni non da ieri ed hanno le loro colpe.
Occorre capire cosa sta accadendo, no? Si parla di “eccessi” notevoli, in età anche di pochi mesi o anni, sono interessati bambini e ragazzi, potrebbero essere i vostri figli, che si fa? Fingiamo che non sia vero? Ci giriamo dall’altra parte?
Qualcosa di estremamente importante è avvenuto in quel periodo, l’autunno del 2005 è stato testimone delle prime Scie Chimiche, entrate a pieno regime proprio nel 2006. Parlo di milioni di tonnellate di prodotti chimici ed additivanti chimici nei carburanti degli aerei sia militari sia civili (si, quelli che utilizzate per andare in vacanza all’estero) riversati in bassa atmosfera sopra le città da migliaia di velivoli. Non ditemi che non ci avete fatto caso, che non vi siete accorti di nulla. Ad oggi gli aerei civili commerciali imbarcano solo una parte dei passeggeri che potrebbero trasportare perché le zone posteriori sono occupate dagli impianti di irrorazione, si parla di 1/3 della capacità. Questi maledetti prodotti chimici costituiti da metalli e da tante schifezze li respiriamo ogni istante, ce li troviamo nei prodotti agricoli, li respirano ed assorbono gli animali per l’alimentazione umana, li troviamo nell’acqua, in pratica li respiriamo ed ingeriamo, sempre.
Le fotografie allegate che potete vedere anche in grande dimensione costituiscono una testimonianza di quanto accaduto ed accade perché sono state realizzate a partire dal 2005, ce ne sono a milioni ormai, ma è sufficiente alzare lo sguardo verso il cielo.
Approfondendo. Le scie chimiche sono parte di un’arma plurifunzionale le cui dimensioni, capacità ed obiettivi finali sono ancora parzialmente sconosciute. Sono interessati: clima, ambiente, guerra elettronica, trasmissioni radio, onde scalari, trasmissioni dirette al cervello umano, controllo dell’essere umano, clonazione umana virtuale, virtualizzazione di ambienti, intelligenza artificiale, nano-robotica, micro e nano chip biomolecolari per il controllo umano, intercettazioni, ecc. ecc. E’ proprio di questi giorni la notizia della possibilità di collegare cervelli umani tra loro e computer BrainNet. Know-how trasferito dal settore militare a quello civile. Riuscite ad immaginare cosa sta per accadere?
Quando vengono rilasciate in atmosfera creano una cappa di umidità artificiale ed afa che impediscono una regolare respirazione e soprattutto mantengono in basso lo smog della città. Siccome il particolato irrorato in atmosfera è igroscopico questo distrugge le nuvole naturali e le perturbazioni, impedisce le piogge e la circolazione dei venti, ed impianti ionosferici, tipo H.A.AR.P. e M.U.O.S. riscaldano l’atmosfera facendo raggiungere temperature elevatissime anche a quote elevate, tanto che capita quasi sempre ormai di trovare temperature più alte in montagna rispetto alla città in pianura.
Una domanda lecita: Che lo “Lo studio Sentieri” abbia voluto studiare gli effetti diretti ed indiretti a breve e medio termine delle irrorazioni chimiche ossia le SCIE CHIMICHE, nascondendo le vere intenzioni, fingendo di indagare su siti particolarmente sensibili e suggerendo forse, in parte, falsi colpevoli? Le Agenzie ARPA che dovrebbero controllare l’ambiente quando eseguono le analisi dell’aria non rilevano grandi quantità di metalli, alluminio, bario, quarzo, tanto per citarne qualcuno più conosciuto da tutti? Strano che laboratori privati riescano a farci conoscere la realtà. Il settore d’indagine pubblico non deve interessarsi della salute della popolazione? Cos’è sta roba? Come si può definire un comportamento del genere? Complicità, collusione, collaborazionismo? E’ nell’interesse delle multinazionali farmaceutiche che la popolazione si ammali?
Grandi fabbriche chimiche chiuse da anni e di conseguenza migliaia di lavoratori in meno, traffico ridotto della metà, dipendenti uffici pubblici ridotti all’osso. E abbiamo eccessi in aumento stratosferico di tumori e morti in giovanissima età?
C’è qualcosa che non va, no? Che dite, ci volete riflettere? Non tanto a lungo, però.
Dei tre inceneritori attivi e delle tonnellate di prodotti chimici scaricati sulla città 24 ore al giorno ne vogliamo parlare? C’è qualcuno nelle Amministrazioni Pubbliche che ha il coraggio di sollevare il problema?
Come mai non si prendono in considerazione tutti quei prodotti chimici giornalmente riversati sulla città?
Siamo arrivati al punto di negare l’evidenza dei fatti. Si nega di vedere, tutti ciechi. Ma chi se ne frega!
Di tutto si parla, ma le Scie Chimiche si finge che non esistono. Ma chi se ne frega!
Vi siete mai accorti di quante ne appaiono in televisione, in qualsiasi programma, per farvi abituare, per farvi credere che è tutto nella normalità e non dovete preoccuparvi? Ma chi se ne frega!
Ecco davanti agli occhi il futuro dell’essere umano: Intere generazioni di rincoglioniti, tra alcol, droga, tatuaggi e piercing come gli indigeni, fino alla assimilazione robotico-umana, senza più una mente propria. Ma chi se ne frega!
Nel frattempo Bambini e Ragazzi malati di tumore, muoiono. Le famiglie piangono i loro figli.
Ma chi se ne frega!
Amen
Foto e Domande che dovreste porvi da soli: Osservate bene, avete mai visto sta roba? Pensate che fa bene alla salute? Credete che lo fanno perché vi vogliono bene? Si preoccupano per voi? Chi permette tutto questo e perché?
Ma soprattutto, perché ve ne fregate? Cosa credete, contro chi lo fanno?
di: Errante


I legami tra Boeri, De Benedetti e Soros

Grazie ad un nostro attento lettore  dalla memoria lunga (Grazie Fabrice) siamo in grado di darvi qualche chicca storica sui legami fra De Benedetti, Soros e Boeri
Un pezzo di Verdirami dal Corriere dell Sera di qualche anno fa
«Quando Francesco Rutelli è entrato ieri al numero 888 della Settima Avenue per conoscere George Soros, le presentazioni erano di fatto già avvenute. Perché il leader della Margherita era stato preceduto da una lettera inviata giorni fa da Carlo De Benedetti. Poche righe in cui l’Ingegnere aveva tracciato al potente finanziere il profilo dell’ex sindaco di Roma, definito «un giovane brillante politico italiano”. I rivali di Rutelli diranno che si è fatto raccomandare, che per essere ricevuto si è valso di una lettera per accreditarsi. Ma la tesi stride con la genesi dell’incontro, se è vero che l’idea risale a due settimane fa, e che l’approccio è avvenuto via email. Con la posta elettronica Lapo Pistelli provò infatti a contattare il magnate americano. Il responsabile Esteri dei Dl si trovava insieme a Rutelli a Cipro per un incontro del Partito democratico europeo: studiando l’agenda del viaggio negli Stati Uniti, si accorsero che mancava qualcosa, “ci sono gli appuntamenti politici, però ne servirebbe uno con il mondo della finanza”. è una storia tipicamente americana quella capitata al capo della Margherita, visto che quando partì il messaggio nessuno pensava di ottenere risposta, “nessuno in Italia – commenta Pistelli – si sognerebbe di entrare in contatto così con un industriale o un banchiere”: “La storia del nostro incontro con Soros dimostra che in America, dall’altro capo del telefono o del computer, c’ è sempre qualcuno pronto a darti attenzione”.»
Quindi De Benedetti è in grado di metter in contatto diretto con Soros, con lui ha famigliarità. Del resto l’anello di congiunzione è il banchiere svizzero Edgar de Picciotto che è nel CdA di Quantum Fund , fondato da Soros, ma il cui figlio è stato nel CdA della Olivetti di De Benedetti negli anni 80. Per conoscere in quali affari sia De Picciotto e le sue banche TBA e CBI, cercate sul web….
Del resto, parliamo chiaro, è stato De Bendetti a volere all’INPS Boeri, come ricorda bene anche Dagospia…
Potete leggere l’articolo originale QUI.
Non possiamo poi dimenticare che SOROS fu invitato al Festival dell’Economia di trento nel 2012, proprio quando era presidente del comitato scientifico  TITO BOERI, che non mancò di invitare, guarda caso, anche DE BENEDETTI.
Trovate in questa pagina l’invito a Debenedetti, e in quest’altra l’intervento di Soros.
Insomma TITO BOERI lavora a braccetto con chi sostiene la “Open Society”, cioè una società “Aperta” si, allo sfruttamento economico ed alla distruzione culturale. Perchè se una nazione vuole svilupparsi in modo autonomo, usando le proprie risorse, allora è “CLOSED”…
Con questo chiudiamo il quadro complessivo che spiega l’intervento di Tito Boeri tramite i suoi collegamenti con Soros e con De Benedetti…
scenarieconomici.it

Riscuotono assegno sociale Inps ma vivono all’estero: stranieri denunciati

Grosseto – Riscuotevano indebitamente, soggiornando all’estero, l’assegno sociale di 453 euro erogato dall’Inps due stranieri che per questo sono stati denunciati dai carabinieri di Pitigliano e segnalati all’Inps per il recupero delle somme percepite.
I militari della tenenza di Arcidosso – scrive La Nazione – hanno vagliato la posizione di tutti i residenti, pensionati, che ricevevano il particolare beneficio e così facendo hanno scoperto che un albanese ed una donna dell’Est, dopo aver richiesto e ottenuto l’erogazione dell’assegno, erano rientrati nel paese di origine, dove hanno riscosso la somma.
I militari, anche attraverso le movimentazioni bancarie, sono riusciti a dimostrare che il denaro veniva versato su conti correnti italiani ma le carte usate per prelevarlo erano in possesso di cittadini che vivevano più o meno stabilmente all’estero. Il danno finora accertato è di oltre 6.000 euro. L’indagine si sta allargando anche ad altri soggetti che hanno fatto perdere le tracce pur continuando a percepire l’assegno.

Mozzate le mani e sfigurato il volto della statua di Gesù nell’Agrigentino

Non è la prima volta che vengono oltraggiate le statua di Gesù e della Madonna. L’arciprete: “E’ una crisi di valori, questi non hanno più nessuna speranza”
“C’è un disagio generale della popolazione. Lo dimostra il fatto che se la prendano con le immagini sacre, per esprimere questo disagio, questa sofferenza. Mi auguro che non ci siano altre situazioni o gruppi interessati a mettere scompiglio nella città. Spero che queste persone prendano coscienza del fatto che non aiutano la serenità della città e loro non raggiungono nessuno scopo. Fanno solo del male agli altri e a loro stessi”. 
Lo dice don Giuseppe D’Oriente, arciprete di Favara, dopo il raid vandalico – l’ennesimo – che ha oltraggiato la statua di Cristo alla Muntagné. Qualcuno ha mozzato le mani e ha sfigurato il volto della statua di gesso di Gesù.

Nato il vitello rosso: portatore dell’apocalisse ebraica

In Israele attendono da millenni la nascita del vitello rosso, il suo sacrificio annuncerebbe la ricostruzione del tempio ed il ritorno del messia.
La nascita di un vitello rosso è diventata un vero e proprio evento in Israele. Il motivo? Secondo i testi sacri infatti si tratterebbe del pre-annuncio della fine del mondo. E’ stato Il The Temple Institute, attraverso un video pubblicato su Youtube, a darne notizia. L’animale è stata esaminata approfonditamente da parte di una serie di rabbini esperti, che hanno confermato la sua candidabilità come giovenca della Bibbia Rossa. Ma sarebbe più opportuno usare il condizionale: gli esperti infatti hanno ammesso che il vitello potrebbe essere “squalificato” per motivi naturali. I capi del Temple Institute hanno fondato il programma Raise a Red Heifer tre anni fa, con l’obiettivo di allevare una mucca perfettamente rossa: ora sarà necessario un controllo di esperti teologi e scienziati per capire se possiede i requisiti profetizzati. L’animale, infatti, non deve avere nessun difetto.
L’annuncio del The Temple Institute israeliano

È nato il vitello rosso, simbolo della fine del mondo per i testi sacri. In particolare, per l’ebraismo il sacrificio di un vitello rosso precederebbe la costruzione del terzo tempio e la nuova venuta del Messia. Ad annunciare la nascita dell’animale è il The Temple Institute, che ha pubblicato su YouTube un video del giovane esemplare nato peraltro in Israele. Ma forse non c’è da preoccuparsi per la nascita “apocalittica” del vitello rosso, che «porta la promessa di ripristinare la purezza biblica nel mondo» secondo i testi sacri. Stando a quanto riportato da Breaking Israel News, questo esemplare è nato dall’impianto “artificiale” di embrioni di red angus in mucche tradizionali. E allora possiamo dormire sonni tranquilli e rimandare a data da destinarsi la fine del mondo. Ma ora tocca agli esperti veterinari e teologici israeliani studiare con attenzione il vitello rosso nato per constatare o meno se si tratti effettivamente del vitello prescelto, annunciatore della fine del mondo.
Il sacrificio del vitello rosso darà il via all’apocalisse

La fine del mondo è vicina? The Temple Institute ha annunciato la nascita di un vitello interamente rosso. Nei testi sacri è scritto che la nascita e il sacrificio di questo animale precede la costruzione del terzo tempio a Gerusalemme, e questo – dopo la distruzione dei due precedenti – annuncia l’arrivo del Messia. I teologi cristiani invece hanno collegato la costruzione del terzo tempio al giorno del giudizio. Il vitello in questione però potrebbe non essere considerato come simbolo della fine del mondo “per cause naturali”, visto che è frutto di embrioni congelati di red angus  impiantati nelle tradizionali mucche israeliane. Quindi il neonato vitello non soddisferebbe i “requisiti” della cosiddetta profezia, secondo cui l’animale non deve presentare “difetti”. Non si tratta comunque del primo esemplare di vitello rosso salito alla ribalta: negli anni scorsi sono stati esaminati altri esemplari dalla commissione di rabbini. Finora nessuno ha soddisfatto i requisiti, a partire da quello di essere «senza macchia».

Centri sociali contro Salvini, blocchi stradali a Napoli


Centri sociali in piazza a Napoli per manifestare contro il Decreto Salvini. Traffico in tilt a causa di blocchi stradali. AltrimondiNews
Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev



I vermi a scaglie nelle spiagge di Olbia



VERMI A SCAGLIE? COSA SONO? UN'ALTRA ARMA BIOLOGICA CREATA IN LABORATORIO O UN MECCANISMO DI DIFESA NATURALE CONTRO L'INQUINAMENTO E GLI "INQUINATORI"?


È una giornata come tante, mi appresto ad andare al mare ma c'è un temporale in arrivo, quindi aspetto. Passata qualche ora, vado al mare  e parcheggio la mia macchina, rimetto il mio bel telo sulla sabbia e noto un piccolo particolare che, essendo molto piccolo, poteva sfuggire. Noto una serie di piccoli vermi a scaglie che non capisco bene che cosa sono. Mi avvicino e controllo meglio. Inizio notare che il verme in questione ha le scaglie e sembra che abbia un piccolo pungiglione alla sua estremità. Nonostante abbia letto degli articoli a riguardo non si capisce bene se possa avere del veleno o no o possa essere pericoloso. Si può notare che il verme non vive in luoghi piuttosto puliti, ma possa vivere in ambienti dove ci sia pantano e melma. Il verme in questione è un anfibio e può camminare sia fuori dall'acqua che nell'acqua e può nuotare. In caso di pericolo, il verme si può anche immobilizzare rimanendo fermo per giorni. Non si capisce ancora bene se possa essere un pericolo per i bagnanti o no, comunque rimane il fatto che bisogna fare attenzione alla sabbia e a che cosa cela.

Vermi scaglie sabbia. Conte rovescio.
Vermi scaglie sabbia. Conte rovescio.
Vermi scaglie sabbia. Conte rovescio.
Vermi scaglie sabbia. Conte rovescio.
Vermi scaglie sabbia. Conte rovescio.
Vermi scaglie sabbia. Conte rovescio.

Pianeta Nove: nuovi indizi grazie al “Goblin”


Un nuovo pianeta nano situato molto oltre Plutone fornisce nuovi indizi per la ricerca del famoso Pianeta Nove la superterra che gli antichi chiamavano Nibiru.


L’annuncio è del 2 ottobre 2018: il grosso sasso spaziale lungo 300KM 2015TG387 il “Goblin” è stato scoperto da un team di ricercatori dell’università di Carnegie. Il pianeta nano situato molto aldilà dell’orbita di Plutone è anch’esso influenzato da quello che tutti chiamano Pianeta Nove, una superterra che si nasconde a cavallo della Nube di Oort.

La famiglia allargata del Sistema Solare, quella che comprende i piccoli corpi disseminati alla sua periferia, si arricchisce di un nuovo componente: un gruppo di scienziati statunitensi ha scoperto un pianeta nano finora sconosciuto ben oltre la distanza di Plutone, con un’orbita estremamente allungata che sembra dare ulteriore credito all’ipotesi dell’esistenza del Pianeta Nove (o Pianeta X). I dettagli sul nuovo oggetto celeste, ribattezzato 2015 TG387, sono stati annunciati oggi dall’International Astronomical Union’s Minor Planet Center, e sono descritti in un articolo sottomesso all’Astronomical Journal.

Molti ricercatori sono impegnati nella ricerca del Pianeta X

2015 TG387 (per… gli amici The Goblin, per la presenza di T e G nella sigla e perché fu per la prima volta studiato ad Halloween) è stato osservato mentre si trovava a una distanza di 80 unità astronomiche dal Sole. Per fare un confronto, Plutone è attualmente a circa 34 unità astronomiche dalla nostra stella: si tratta di una distanza due volte e mezzo superiore (un’unità astronomica corrisponde convenzionalmente alla distanza Terra-Sole).

Sempre in disparte. Le osservazioni avviate nel 2015 e confermate negli ultimi tre anni in diverse campagne con telescopi di Hawaii, Cile e Arizona, sono state possibili perché il pianetino di circa 300 km di diametro, che ha un’orbita estremamente allungata, si trovava vicino al suo perielio: nel momento di massima vicinanza al Sole, The Goblin si spinge al massimo a 65 unità astronomiche dal Sole.

Soltanto due corpi celesti noti, 2012 VP113 e Sedna, hanno un perielio più distante, rispettivamente a 80 e 76 unità astronomiche. In compenso il nuovo arrivato ha un semiasse orbitale maggiore, cioè si spinge molto più lontano dal Sole durante il suo percorso. In afelio, il punto di maggiore lontananza, raggiunge le 2.300 unità astronomiche di distanza. 2015 TG387 è uno dei pochissimi oggetti noti che non si porta mai abbastanza vicino ai giganti gassosi come Giove e Nettuno da avere interazioni gravitazionali significative con essi.

Un altro indizio per il Pianeta Nove

«Questi oggetti della Nube di Oort interna come 2015 TG387, 2012 VP113 e Sedna sono isolati da gran parte della massa nota del Sistema Solare, un fatto che li rende estremamente interessanti. Possono essere usati come spunti per capire che cosa sta accadendo al limitare del Sistema Solare» spiega Scott Sheppard della Carnegie Institution for Science, autore della scoperta insieme a Chad Trujillo, della Northern Arizona University, e David Tholen, dell’Università delle Hawaii.

I primi due scienziati sono anche gli scopritori dell’oggetto celeste con il più distante perielio, l’appena menzionato 2012 VP113. La sua osservazione, nel 2014, li portò a ipotizzare l’esistenza di un pianeta sconosciuto diverse volte più grande della Terra e situato a centinaia di unità astronomiche oltre Plutone, che con la sua presenza disturbasse l’orbita di questi piccoli oggetti transnettuniani: il Pianeta Nove, appunto.

Simulazione di orbite

Il team ha condotto una serie di simulazioni per capire come le diverse orbite ipotizzate per il Pianeta Nove potrebbero influenzare quella di 2015 TG387. Una delle simulazioni prevedeva una Super Terra a diverse centinaia di unità astronomiche di distanza e con un’orbita molto allungata – il modello proposto nel 2016 da Konstantin Batygin e Michael Brown della Caltech. Le simulazioni indicano che il misterioso e mancante super pianeta potrebbe perturbare l’orbita di The Goblin e colleghi tenendoli lontani dai giganti gassosi. Potrebbe insomma spiegare perché la maggior parte degli oggetti del Sistema Solare esterno finora individuati abbia orbite tanto simili. 
«Pensiamo possano esserci migliaia di piccoli corpi celesti come 2015 TG387 alla periferia del Sistema Solare, ma la loro distanza rende molto difficile trovarli» aggiunge Tholen. «Attualmente siamo capaci di distinguere 2015 TG387 solo quando si trova nel suo punto più vicino al Sole. Per il 99% della sua orbita lunga 40 mila anni, è troppo poco luminoso perché sia visibile».

Apocalisse 12: la vergine partoriente e la cometa

cometa panstarrs Nibiru

Vi ricordate il segno nel cielo del 23 settembre 2017? La vergine vestita di Sole con una corona di 12 stelle? Doveva dare inizio alla fine dei tempi e, per quanto non sia successo nulla, ora appare nel cielo un’affascinante coincidenza.

Lo scorso anno è stato uno dei temi più seguiti, la famosa e storica data del 23 settembre 2017 che doveva dare il via all’apocalisse e ai sette anni della Grande Tribolazione cristiana. L’abbiamo seguita in diretta e abbiamo potuto constatare che i pianeti si sono effettivamente allineati come diceva la Bibbia, fortunatamente il drago rosso che doveva divorare la vergine non si è visto.
Per rinfrescarvi la memoria potete leggere questi due articoli fatti da noi in quel periodo:
segno apocalisse 12 cometa verde
Nel cielo apparve poi un segno grandioso: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle. Era incinta e gridava per le doglie e il travaglio del parto. Allora apparve un altro segno nel cielo: un enorme drago rosso, con sette teste e dieci corna e sulle teste sette diademi; la sua coda trascinava giù un terzo delle stelle del cielo e le precipitava sulla terra. Il drago si pose davanti alla donna che stava per partorire per divorare il bambino appena nato.
Fin qui tutta vecchia solfa, questa che partorisce e il dragone (si pensava Nibiru, il Rosso Distruttore) che arriva e fa un’apocalisse celestiale nel Sistema Solare. Concentriamoci un attimo sul fatto che la vergine fosse incinta e stesse partorendo: guardando le proiezioni del cielo in quel periodo vi era Giove proprio nel suo grembo e sarebbe uscito da li a poco dopo una “gestazione” di nove mesi.

Poi arriva una cometa, C/2017 S3 PanSTARRS

Occupandoci poi della cometa che il 15 di agosto dovrebbe regalarci un grande spettacolo nei cieli c’è caduto l’occhio sulla prima data di avvistamento del bolide spaziale in avvicinamento.
Si esatto: 23 settembre 2017. E allora lo fanno apposta!
c2017 s3 complotto nibiru cometa
La prova che venne scoperta proprio il 23! 
E meno male che i tabloid inglesi non se ne sono ancora accorti! E meno male che siamo i primi a correlare questa notizia. Cari lettori abbiamo un bel da fare a prendere sempre sul ridere le notizie e non fare mai allarmismo infondato però così ci prendono per la gola! Altro che Giove, la vergine ha partorito la cometa C/2017 S3!
Così ci ingolosiscono! Già le comete sono un argomento affascinante ed ora ci aggiungiamo pure le coincidenze sulle date: qui ci si crea tutto l’hype catastrofista più totale da apocalisse.
Ovviamente stiamo scherzando e la cometa C/2017 S3 passerà lontano dalla nostra casa regalandoci, forse, un bello spettacolo. La coincidenza era ed è degna di nota ed andava segnalata!
Qui potete vedere la posizione in tempo reale della cometa e molti altri dati su di essa:

Lo studio dei Centauri: asteroidi di grandi dimensioni

asteroidi centauri

Un nuovo studio esamina i Centauri bolidi transnettuniani la cui grandezza si stima in decine e centinaia di km. Gli impatti con questo genere di oggetti plasmano completamente la vita sui pianeti di tipo terrestre come la Terra.


Gli astrofisici Mattia Galiazzo e Rudolf Dvorak dell’Università di Vienna, in collaborazione con Elizabeth A. Silber (Brown University, USA), hanno analizzato lo sviluppo della traiettoria a lungo termine dei centauri, i corpi minori del sistema solare che originariamente hanno orbite comprese tra quelle di Giove e Nettuno. Nello studio, pubblicato su Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, i ricercatori hanno stimato il numero di incontri ravvicinati e di impatti con i pianeti terrestri (Terra, Marte, Venere, Mercurio) dal cosiddetto Intenso bombardamento tardivo (circa 3,8 miliardi di anni fa) ad oggi e le possibili dimensioni dei crateri che potrebbero formarsi dopo una collisione con la Terra e gli altri pianeti terrestri. I centauri nascono principalmente dagli oggetti transnettuniani e sono tra le fonti degli oggetti near-Earth. È dunque fondamentale comprendere la loro evoluzione orbitale che, in alcuni casi, potrebbe portare ad una collisione con i pianeti terrestri con conseguenti eventi catastrofici. Mattia Galiazzo spiega: “I centauri possono diventare anche comete attive a causa della presenza di acqua su un buon numero di essi, quindi abbiamo calcolato anche la quantità approssimativa di acqua rilasciata sulla Terra, che è paragonabile alla quantità di acqua presente nel Mar Adriatico ora”.
Solo un meteorite di grandi dimensioni potrebbe creare un cratere come questo. I pianeti di tipo terrestre ne sono pieni.

Sterminatori e portatori di vita

Mentre le dimensioni dei crateri potrebbero estendersi per centinaia di chilometri in diametro, considerata la popolazione di centauri attualmente conosciuta, la maggior parte dei crateri sarebbe inferiore a 10 km. Con una dimensione media di 12 km per i corpi impattanti, dall’Intenso bombardamento tardivo abbiamo una media di 2 impatti per la Terra e 1-2 per Venere. Fortunatamente questo bombardamento è meno intenso (di almeno 1/10) degli impatti creati dagli asteroidi tra Marte e Giove.

I centauri mediamente giungono più velocemente e hanno corpi più grandi. Per i centauri più piccoli (diametro minore di 1 km), la frequenza d’impatto è più alta, circa 1 ogni 14 milioni di anni per la Terra, 13 milioni di anni per Venere e 46 per Marte nel recente sistema solare. I ricercatori hanno scoperto che circa la metà dei centauri può entrare nell’area dei pianeti terrestri e circa il 7% di essi può interagire con i pianeti stessi. Nel caso di un impatto, i centauri sarebbero la causa di catastrofi, come estinzioni della vita così come la conosciamo.

Questi risultati forniscono un importante contributo all’analisi di eventi catastrofici di origine extraterrestre, che potrebbero verificarsi non solo sul nostro pianeta, ma anche su Marte e Venere. Galiazzo dichiara: “Il nostro lavoro fornisce anche il contesto per una migliore comprensione degli eventi passati e di come possano aver alterato la vita sulla Terra e su altri pianeti”. Dvorak aggiunge: “Eventi simili potrebbero avere un impatto diretto sulla vita, distruggendola (sulla Terra) o creando condizioni favorevoli (per esempio, attività idrotermale) per la formazione di una nuova vita”. Silber conclude: “I centauri possono portare acqua su Marte dopo una collisione” e le recenti missioni confermano la presenza dell’elemento sul Pianeta Rosso.