mercoledì 10 ottobre 2018

FILAMENTI DAL CIELO: NUOVI DATI

Filamenti che cadono dal cielo trovano purtroppo sempre meno attenzione. Ma continuano a cadere. 








LA COMUNICAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE ACSEIPICA NEL 2012
Erano stati analizzati diversi campioni di filamenti raccolti tra novembre e dicembre 2012 sull’intero territorio francese. I dati sono stati interpretati ed i risultati descritti in un rapporto analitico. (1) 
In accordo con il laboratorio AnAlytikA , è stato deciso di allertare le istituzioni e la comunità scientifica sui risultati preoccupanti del dottor Tailliez.

Rapporto Analytika 31 maggio 2016
Su richiesta congiunta  dell’Acseipica e del Collettivo per la Terra, un campione residuo del 2012 é stato rianalizzato alla ricerca di metalli pesanti.Sono stati riscontrati alti livelli di metalli pesanti nel campione dei “filamenti sospesi nell’aria.”
I risultati mostrano alluminio, stronzio e bario in quantità considerevole! 
QUI IL RAPPORTO   rapport analytika 20160528
rapportAnAlytikA28mai2016
Conclusioni Bernard Tailliez:
Sono presenti queste tre sostanze chimiche inorganiche
– Alluminio (339.000 ppb = 339 ppm)
– Bario (19820 ppb = 19.82 ppm)
– Stronzio (21010 ppb = 21.01 ppm)
ALTRI metalli pesanti presenti sono:
zinco (31340 ppb = 31.34 ppm)
nickel (22900 ppb = 22.9 ppm)
rame (8370 ppb = 8.37 ppm)
cromo (2810 ppb = 2.81 ppm)
piombo (2780 ppb = 2.78 ppm)

(1) NEL 2012
La relazione, accompagnata da una lettera ufficiale di Acseipicaconsultabile qui e una dichiarazione del comitato scientifico italiano Galileo, fu inviata alle seguenti istituzioni :
– Sindaci delle quattro città interessate dai filamenti analizzati
– Il ministro dell’Ecologia,dello Sviluppo Sostenibile ed Energia
– Il ministro degli Affari sociali e della Sanità .
Scrive il Dott Taillez nel suo Dossier:
Diversi campioni di «filamenti diffusi nell’aria» raccolti tra Novembre e Dicembre 2012 sul territorio francese sono stati portati al nostro laboratorio provenenti da Thénioux, Saint Clément des Levées, Saint Martin de Crau e Malabat (punti di raccolta localizzati sulla cartina della Francia a pagina 118).
Per ciascuno di questi campioni sono state condotti due test di decomposizione termica [vedi http://www.thefreedictionary.com/desorption] diretta al Punto di Curie (445°C), da una parte direttamente e dall’altra con metilazione «in-situ» (un processo che favorisce l’identificazione dei composti polari eventualmente presenti).
I differenti composti organici originatisi in questa serie di otto analisi sono stati – ogni volta – separati per mezzo di Cromatografia Gassosa e identificati tramite Spettrografia di Massa (GC/SM). I dati ottenuti sono stati interpretati ed i risultati ottenuti vengono riportati in dettaglio nel presente rapporto analitico.
Ciò che si evidenzia è che questi «filamenti diffusi nell’aria» sono dei polimeri organici complessi, contenenti dei composti chimici di sintesi, come dimostra l’identificazione a mezzo Cromatografia Gassosa/Spettrografia di Massa realizzata sui numerosi prodotti della loro decomposizione termica, tra i quali figurano diverse molecole correntemente riscontrate nei carburanti e lubrificanti dei reattori degli aerei.
I quattro campioni studiati contengono diversi composti aromatici sintetici tossici (ftalati) e tre di essi contengono del DEHP, un rappresentante di questa famiglia di prodotti chimici che desta particolari preoccupazioni a causa delle sue proprietàdi perturbatore endocrino. Tutte le molecole organiche, in particolare i composti eterociclici, presenti in questi campioni di «filamenti diffusi nell’aria», sono preoccupanti, quanto meno sul piano della sanità pubblica e dell’impatto ambientale.
Noi pensiamo che tali «filamenti diffusi nell’aria» potrebbero risultare dalla ricombinazione delle sostanze rilasciate in alta quota nell’atmosfera dai reattori degli aerei. Tenuto conto dell’aumento del traffico aereo mondiale, i risultati di questo studio preliminare ci paiono giustificare l’attenzione dell’opinione pubblica e dei media su questa nuova forma di inquinamento atmosferico.Ci auguriamo che la comunità scientifica studi questo soggetto al fine di comprenderlo e che le autorità di tutela dell’aviazione civile o militare, possano di conseguenza controllare efficacemente questa nuova forma di inquinamento atmosferico globale.

Il Dott. Tailliez è stato intervistato dallo staff di OVERCAST .

VEDI ANCHE

Filamenti non identificati che cadono dal cielo

Ragni volanti invadono le esercitazioni “biowar” della NATO

http://www.nogeoingegneria.com/tecnologie/areosol/filamenti-dal-cielo-nuovi-dati/

Piaccia o no, questa è la nostra Rivoluzione Culturale. (Si chiama democrazia)

Quella che fa incattivire gli europeisti e contro cui mobilitano tutte le loro armi lecite e illecite – è la nostra Rivoluzione Culturale.  Il punto è che molte persone (ancora non abbastanza) hanno fatto la Scoperta del Secolo:

I tecnocrati sono incompetenti
E’ essenziale, perché la legittimità delle tecnocrazie è basata sul mito della loro competenza scientifica. Gli affari pubblici sono troppo complicati per  i comuni cittadini; i  politici che loro eleggono sono ignoranti, incompetenti, corrotti, incapaci. Sprecano capitale… E’ meglio devolvere la sovranità a gente scientificamente preparata, non passionale, che adotta misure oggettive.
Ciampi laureato in Lettere, mai una  sola  pubblicazione in scienze economiche, ha prodotto il “divorzio” fra Tesoro e Bankitalia a cui dobbiamo l’immane debito pubblico che ci schiaccia. Mario Monti, presidente della Bocconi? Anche di lui, provate a cercare se ha mai pubblicato uno studio economico su riviste serie. Monti, abbiamo visto, è un solenne cretino: ha distrutto l’economia italiana, dall’immobiliare giù giù fino alla  nautica di diporto, facendo impennare la disoccupazione  e  lasciandoci un debito pubblico maggiore di quello con cui era entrato a governarci: ossia ottenendo lo scopo  contrario a quello proclamato.  Di Giancarlo Padoan, abbiamo visto come si è posto davanti alla UE: “Schauble, cosa devo fare perché tu mi sia meno ostile?”….Troppo lungo sarebbe spiegare l’incompetenza e gli errori pacchiani di Mario Draghi o del suo predecessore Trichet . Ci basti ricordare i due “esperti” mandati dal Fondo Monetario a  curare che la Grecia pagasse i suoi debiti alle banche francesi e tedesche con gli adeguati tagli ed austerità –  Olivier Blanchard e Carlo Cottarelli –  hanno sbagliato platealmente i “moltiplicatori”: s’erano immaginati che ogni taglio della  spesa pubblica in Grecia avrebbe prodotto un calo del Pil di 1 punto, e invece il calo è stato di 2 anzi  3 punti.  Insomma hanno ammazzato il cavallo da tiro  affidato alle loro “cure”. E il bello è che Blanchard almeno l’ha riconosciuto in un dotto “paper”, Cottarelli invece  è il tecnocrate che Mattarella ci voleva appioppare come governante: tecnico, oggettivo, scientifico.
Dunque: i tecnocrati  sono incompetenti, ignoranti della materia economica di cui si dichiarano luminari. Quelli americani un po’ meno: Greenspan, Bernanke, Yellen dopotutto hanno cattedre e pubblicazioni – ma quelli europei sono dei veri cretini, come Mario Monti o Cottarelli. Come mai, allora i poteri “forti” insistono a metterli sopra i governi e a guidare i popoli? Cosa è che li rende preziosi agli occhi del Grandi Usurai?
Perché anche se incompetenti in Economia, una competenza molto pregiata ce l’hanno:
In cosa i tecnocrati sono competenti? In crudeltà.
La  loro  vera  competenza è la disumanità.   Sta nel fatto che applicano con spietata inumanità ricette che sanno sbagliate, senza deflettere davanti ai  costi umani –  come la mortalità infantile aumentata in Grecia del 47%,  i suicidi cresciuti del 36% la disoccupazione al 21% – “Sono riusciti a  farci sentire  in colpa per avere il sole”, come ha detto un greco. Hanno spento un popolo fratello nostro.
In Italia, Monti ha applicato senza batter ciglio le misure  austeritarie e deflazioniste  sotto dettatura tedesca,  assistendo inconcusso al crollo del Pil (che doveva aumentare)  e della domanda interna, alla salita della disoccupazione giovanile alle stelle, ai suicidi degli imprenditori…senza modificare in nulla la sua politica,  benché i risultati disastrosi fossero già  evidenti solo un anno dopo il suo regno, come segnalava non un foglio ostile e populista, ma Il Sussidiario:
Riuscendo ovviamente nell’impresa di aumentare il debito sul Pil, che con le sue misure credeva di  ridurre.


Nell’insieme, gli errori del tecnocrate Monti hanno prodotto nell’economia un buco di 400 miliardi, e non secondo un “populista”, ma per valutazione del tecnocrate  successivo che il FMI ci ha appioppato,Gian Carlo Padoan.
E’difficile credere che un governo di incompetenti  avrebbe fatto danni peggiori. Eppure adesso, che gli italiani (finalmente!) hanno preso atto che i tecnocrati li hanno rovinati e dunque hanno provato ad eleggere gente nuova, venuta da loro, dal  popolo, ecco tutti i media e  l’opposizione dal PD a Berlusconi, strillare che   sono venuti al potere “gente che non ha mai lavorato un giorno”;  gente “incompetente”, senza titolo di studio, inesperta, che non capisce nulla delle complicatissime relazioni internazionali, europee, economiche globali.
Io stesso sono sorpreso di come Di Maio,  il 5Stelle  “che non ha mai lavorato”, abbia risolta il problema dell’ILVA di Taranto, conducendo la trattativa con gli indiani della Mittal e con soddisfazione dei lavoratori, come gli hanno riconosciuto i sindacati. E non solo, bisogna dire di più: ha salvato la produzione di acciaio nazionale nonostante  i furenti ideologici della decrescita che dominano nel movimento grillino, volessero semplicemente chiudere l’ILVA e far vivere i pugliesi della raccolta dei mitili.  Insomma ha dato prova di realismo e anche di polso.
Sorprendente anche la determinazione del primo ministro Conte. Gentile e non-antagonizzante, ma sempre fermo sul “contratto”.
Il “polso”  vale più della “scienza”
Incompetente, certo, Di Maio.  Per questo ha studiato il dossier ILVA, s’è perfino lamentato di doverlo fare in poco tempo – ed è una cosa bellissima. Per mia esperienza, i tecnocrati, di fronte a un’azienda, non hanno mai “studiato il dossier”, il caso particolare; hanno applicato la teoria generale – elaborata dal FMI o dalla BCE. Ho già raccontato come Ciampi fece chiudere la fabbrica del fosforo di Crotone, invece di sostenerla, cedendo al dumping cinese,  applicando il dogma  globalizzatore  – e   con fredda crudeltà  devastando  socialmente un territorio in cui la fabbrica era la punta di eccellenza e il traguardo di un lavoro qualificato.
Toninelli? Io ringrazio che a quel ministero sia salito un “inesperto”, il quale ha dovuto subito affrontare, senza alcuna esperienza, una tragedia come il crollo del Ponte Morandi.  Da inesperto, s’è come tutti noiscandalizzato del contratto di concessione truffaldino e segreto che i precedenti politici “esperti”  avevano  regalato ai Benetton, e l’ha gridato ai quattro venti, mentre i media nemmeno osavano scrivere il nome “Benetton”; come noi s’è indignato del furto fatto a tutto il popolo italiano  con questa cessione a credito di un monopolio naturale, di un equipaggiamento del territorio  costruito dalle precedenti generazioni,  dando a privati una rendita favolosa senza impegno a spendere il necessario in manutenzione.
Vi posso assicurare che se al posto di ministro alle infrastrutture ci fosse stato Delrio, voi ed io non sapremmo niente del patto segreto e truffaldino;  che tutte le colpe e le spese sarebbero state accollate allo Stato, ossia ai contribuenti, come hanno fatto per Montepaschi e Banca Etruria – in applicazione della norma del capitalismo ultimo: privatizzazione dei profitti, socializzazione delle perdite. In piena omertà nella comune  spoliazione  dei pubblici   patrimoni.
Proprio perché “incompetente”,  Toninelli ha posto il problema politico più alto, e più taciuto nell’ultimo cinquantennio: le  criminali  “privatizzazioni” – svendite – del ricco patrimonio pubblico operate dai vari Ciampi,  Amato, Prodi eccetera, e la
necessità di ri-nazionalizzazioni.
Un tema così politicamente centrale e  importante,   le nazionalizzazioni,   che per esempio quelli della Lega (più “esperti”  e con interessi  territoriali nella torta) hanno costretto  a metterci la sordina,  non  più all’ordine del giorno.   Ma dovrà tornarci, ed in ogni caso grazie a Toninelli per averlo sollevato.
Quanto a Salvini,  il necessario lo ha detto Crosetto: nel suo modo sgangherato e vociante,  spesso eccessivamente  e inutilmente provocatorio, ha comunque azzerato il criminale business dei migranti e  obbligato la UE a sbatterci il naso rivelando la propria nullità,  e di Macron l’egoismo e la stupidità.
Ovviamente i nuovi hanno difetti,  vuoti culturali,  inefficienze, ingenuità. Parlano troppo ed hanno esitazioni, come dimostrano sul ponte di Genova di ricostruire, su chi sarà il commissario, sul reddito di cittadinanza, nel ritardo  con cui varano il DEF.  Verso l’eurocrazia, sono andati all’attacco più a  parole e meno nei fatti, per di più senza essersi assicurati il saldo controllo  di  nessun media  di massa,  senza avere  la presa sulle  tecnocrazie ministeriali, “competentissime” a remare contro, rallentare  e sabotare,  quando non palesemente in intesa col nemico europeo e piddino. Con un capo dello stato pesantemente ostile,  che trama,  che non considera  questo governo legittimo e lo dimostra  ad ogni occasione. Insomma vanno alla guerra deboli, anche se determinati, e contro le tecnocrazie più competenti in crudeltà.
Armati solo di un favore popolare, il vostro voto, che  può cambiare e rovesciarsi al primo intoppo, al primo ritardo: per esempio sul ponte di Genova, che altri sabotatori  hanno il potere di ostacolare. I trabocchetti sono mille e loro non  sono esenti da inadeguatezze e da errori. Lo so, c’è da tremare.
La sola cosa che posso dire è che le loro inefficienze, insufficienze, inesperienze,   sono lì da vedere,    le espongono sotto gli occhi di voi elettori.  Anche  troppo. Per essersi fatto un selfie in due giorni al mare  con la compagna, Toninelli è stato seppellito di insulti sulla Rete: doveva occuparsi del ponte Morandi, altro che vacanza!
Sbagliano. Sotto gli occhi nostri.
Voglio  dirvi che già questo è una gran cosa. I “difetti” di Ciampi,   l’incompetenza di Monti, gli errori di Cottarelli  a spese dei greci,  mica li abbiamo  visti – se non dopo  che hanno prodotto i danni. Il potere della tecnocrazia  è infatti per lo più occulto, occultato, si svolge dietro quinte, in processi di cooptazione  che avvengono “sopra” lo sguardo della pubblica opinione. Siccome le loro poltrone non dipendono da voi, i tecnocrati non hanno bisogno di  farsi conoscere. Di molti non vedete mai nemmeno le facce. I giornalisti, da loro, ricevono  solo comunicati stampa elogiativi da pubblicare.
Ve lo dico in base alla mia esperienza giornalistica. Di Mario Monti avevo capito che era un solenne cretino – solenne, certo – perché già mi occupavo di economia,  il che non impediva che tutti i media anche internazionali gli dedicassero copertine del tipo “Ecco l’uomo che salverà l’Italia”, e ai grandi giornali di trattarlo come un Venerato Maestro, invece che come il Solito Stronzo.
Ma di Ciampi, che da governatore di Bankitalia colluse con l’allora  ministro Andreatta per “il divorzio” che espose le finanze italiane ai “mercati esteri” senza alcuna necessità  – un gigantesco crimine fatale per l’intera società, e del tutto illegittimo  – non seppi nulla,  allora. Eppure era il 1981, avevo già quasi 40  anni, facevo il giornalista da 10.  Ma  non mi occupavo di economia. E i giornalisti che se ne occupavano nascosero benissimo il significato dell’evento.   Non mi vergogno a  dire che capii il “divorzio” solo molti anni dopo, da Nino Galloni.

Il danno era fatto e incancrenito a tal punto, che rimediarlo richiederebbe lacrime e sangue. Eppure chiedete in giro, l’immensa maggioranza di voi  ritiene  ancora Ciampi un Venerato Maestro e un paterno nonno-banchiere.
Ecco la scoperta ulteriore:
 questa  imperfezione che vediamo nei nostri  politici che abbiamo votato, si chiama Democrazia Politica
L’imperfezione è insita nella democrazia politica
E’ l’imperfezione  della democrazia  stessa. Il popolo che vota  non conferisce ai votati nessuna mitica infallibilità, per il semplice fatto che il popolo stesso non è – e non deve credersi – miticamente infallibile.  I politici che elegge non daranno alcuna garanzia di fare la cosa giusta,  per il fatto di essere eletti. Possono commettere errori. Ma abbiamo visto che i tecnocrati “competenti” ci hanno portato alla rovina, e dunque abbiamo appreso che Il popolo ha diritto a scegliersi da chi farsi governare, perché è lui che paga il prezzo delle scelte politiche, e ne subisce i danni.
La sola legittimazione della democrazia sta in questo.
Naturalmente ciò richiede un popolo meno corrotto di quello che siamo, un popolo   col buonsenso maturo di “pater familias”, che siamo ben lungi dall’essere : votano anche i discotecari e i drogati, che io espellerei dalla scelta politica come nemici del popolo per egoismo.  Ovviamente occorre anche una stampa  seria   nei suoi doversi verso il popolo, che gli ricordi di continuo le responsabilità che si assume col voto  –   essendo un modesto ausiliario della democrazia: “informare per decidere”, e non lo è.
Vedete quante imperfezioni e insufficienze minano la  democrazia politica. Sono, letteralmente, i rischi della vita: da cui nessun sistema esenta, credetemi.
Questa imperfezione è la stessa democrazia politica, e dimostra una cosa:
la politica non è scienza
E’ uno sgangherato bricolage –  certo, sempre meno sgangherato quanto più si è provvisti di cultura,  di amore dei  poveri nella società  ed assistiti da tecnici leali   – per prendere decisioni “politiche”. Che significa “discutibili”, come sono sempre le scelte nella vita.  Nessuna scelta è “la migliore”, o senza effetti collaterali, perché allora sarebbe  facile governare; anche la miglior scelta  danneggerà qualche interesse, per esempio. Per questo dico che ogni politica è “discutibile”: il che significa che è legittimo e doveroso discuterla  – e poi scegliere. Questa capacità di scelta, di polso e volontà, è ciò che “fa”  di un  tizio che non ha mai lavorato un leader politico.
Domani quelli che ho elogiato commetteranno di sicuro errori  madornali, e allora li criticheremo e discuteremo. Sempre però con la coscienza che sono, nella loro incompetenza, meglio del regime dei tecnocrati  che ci ha rovinato.
La “legittimità” della tecnocrazia, notoriamente, viene da una pretesa di scientificità:   sostengono di applicare la scienza economica, sostengono che la scelta in politica non è che una sola, oggettiva, “razionale”, che “non c’è alternativa” al mercato, che l’euro è “irreversibile” eccetera.
Ora,   l’unica “scienza esatta” è solo la matematica. Già la fisica è molto meno esatta, e lo dimostra il fatto che  vi si discutono teorie, dunque  “discutibili”.    La medicina, una scienza?  E’ nulla senza l’intuizione diagnostica, dell’”occhio clinico”,una qualità artistica  che un medico ha e un altro no, e inutilmente sostituirà moltiplicando le TAC e gli esami del sangue  per giungere alla diagnosi.  Figuratevi se è scientifica l’Economia.  Se avete dei dubbi, pensate a Monti e Cottarelli.
Tecnocrazia è totalitarismo.
Questa pretesa di scientificità non è altro che una maschera del solito, vecchio totalitarismo.   Serve a stroncare ogni dibattito, a impedire “altre soluzioni” che non fanno comodo ai banchieri ed usurai,   e a non far sapere al popolo   le scelte di cui pagherà  il prezzo.

Promemoria per i giornalisti: l’Italia non ha mai fatto bancarotta sovrana. La Germania e l’Austria 7 volte, Francia e Olanda 1 volta.

https://www.maurizioblondet.it/piaccia-o-no-questa-e-la-nostra-rivoluzione-culturale/

PIOGGIA DI FILAMENTI DAL CIELO

Il fenomeno alquanto strano si ripete da anni in molte zone del globo, ed anche in Italia. E proprio negli ultimi giorni pare intensificarsi. Segnalazioni arrivano soprattutto dall’Italia centrale. Molte persone hanno anche filmato la pioggia di tali filamenti, molto simili a ragnatele.
Mostriamo foto e analisi di uno tra i tanti casi. Un ingegnere elettronico voleva sapere di più e ha fatto eseguire una analisi a spese sue analizzando i campioni di questi filamenti per capire quanto meno l’origine e le cause, ed eventuali tossicità per l’uomo. I dati mostrano , come del resto altre volte, non sono stati  ragni a depositare questi filamenti

Spettroscopia EDX

I materiali sono stato raccolti sul campo – vedi foto precedente
RISULTATI




Scrive l’ingegnere in un commento
riferendosi a questa immagine (seguente), che descrive il disco auto-levitante delle dimensioni nanometriche di David Keith
Strano che io ho provato effettivamente con una calamita ad agire nei dintorni di un filo, effettivamente confermo che scorrendo avanti e indietro ci sono degli effetti attrattivi…..Cosa che invece non accade con le vere ragnatele dei veri ragni…. Capita anche che i fili sono mescolati a ragnatele vere. Allora si puo’ usare la calamita per cercare i fili “aeronautici” , visto che sono i soli ad essere attratti… Ho provato !!”   Vedi 2010 paper,Photophoretic levitation of engineered aerosols for geoengineering,” 

APPROFONDIMENTO:
Filamenti non identificati che cadono dal cielo


RAPPORTO IPCC 1.5°C: AGIRE SUBITO O NEL 2040 CLIMA FUORI CONTROLLO

Il destino del lavaggio del cervello: l’aridità!
(Zoran Stanojevic)
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Gli effetti dei cambiamenti climatici, la cui causa è ulteriormente confermata
Luca Lombroso
Il “rapporto speciale 1.5°C” dell’IPCC rinnova l’allarme clima e l’urgenza dell’azione. Cosa significa, perché e come limitare il riscaldamento globale entro 1.5°C?
Questo importante documento non riguarda solo il clima, ma anche lo sviluppo sostenibile e la lotta alla povertà, infatti il nome completo è “rapporto speciale sugli impatti del riscaldamento di 1.5 °C rispetto ai livelli preindustriali e sui percorsi delle emissioni di gas serra, nel contesto del rafforzamento della risposta globale alla minaccia del cambiamento climatico, sostenibile sviluppo e sforzi per sradicare la povertà”.
Gli impatti: mezzo grado comporta grandi differenze
Gli effetti dei cambiamenti climatici, la cui causa è ulteriormente confermata nelle attività umane, non sono lineari. Con un riscaldamento di 1.5°C ci sarebbe una perdita del 6-8% delle specie viventi, a 2°C, si arriverebbe al 16-18%. L’innalzamento globale del livello del mare sarebbe inferiore di 10 cm con il riscaldamento globale di 1.5 ° C rispetto ai 2 ° C.  
La probabilità che l’Artico si trovi libero dal ghiaccio marino in estate sarebbe una volta al secolo con un riscaldamento globale di 1,5 ° C, ma almeno una volta ogni 10 anni con 2 ° C. Le barriere coralline diminuirebbero del 70-90% con un riscaldamento globale di 1,5 ° C, mentre praticamente sparirebbero con 2°C. Notevoli anche le differenze nella frequenza degli eventi estremi e delle ondate di calore in Europa, molto più frequenti a 2°C rispetto allo scenario prudenziale di 1.5°C. Limitare il riscaldamento globale a 1.5°C darebbe alle persone e agli ecosistemi più tempo per adattarsi 
Che fare e quanto tempo abbiamo
Le emissioni globali di CO2 dovrebbero diminuire di circa il 45% entro il 2030, raggiungendo “emissioni nette zero” entro 2050. Emissioni nette zero significa che eventuali emissioni residue dovranno essere compensate rimuovendo CO2 dal aria. In pratica, occorrerebbero tecnologie per ripulire l’aria e stoccare CO2 nel sottosuolo tutte da sviluppare e piene di incognite. “Limitare il riscaldamento a 1.5°C è possibile, ma fare ciò richiederebbe cambiamenti senza precedenti“, ha affermato Jim Skea, co-presidente del gruppo di lavoro III dell’ gas serra “rapide e di ampia portata” nei settori dell’agricoltura, foreste, energia, industria, edifici, trasporti e città
Prossimo appuntamento sul clima: COP 24 a Katowice, Polonia
Secondo l’IPPC, questo rapporto fornisce ai responsabili delle politiche e ai professionisti le informazioni di cui hanno bisogno per prendere decisioni che affrontino i cambiamenti climatici. I prossimi anni sono probabilmente i più importanti della nostra storia. La parola per le decisioni per le conseguenti azioni passa ora ai politici, decisori e potenti del mondo che si riuniranno alla prossima COP 24 che si terrà a Katowice, in Polonia, in Dicembre
FONTE 

Leggi qui il Sommario per i decisori politici
Leggi qui il report completo


Le sanzioni alla Russia da parte degli Stati Uniti sono “un errore strategico colossale”, ha avvertito Putin


Gasdotto nord Stream 2




di Tyler Durden

Mentre la Russia sta preparando i piani per svezzare il suo sistema dal dollaro, facendo avanzare una tendenza alla deprezzamento tra i maggiori rivali economici e geopolitici degli Stati Uniti, il presidente russo Vladimir Putin ha accusato Washington di aver commesso un errore “colossale” ma “tipico” sfruttando il predominio del dollaro per imporre sanzioni economiche contro regimi che non si piegano ai suoi capricci.

“Mi sembra che i nostri partner americani stiano commettendo un errore strategico colossale”, ha detto Putin.

“Questo è un errore tipico di qualsiasi impero”, ha detto Putin, spiegando che gli Stati Uniti stanno ignorando le conseguenze delle loro azioni perché la loro economia è forte e la stretta egemonica del dollaro sui mercati globali rimane intatta. Tuttavia “le conseguenze arrivano prima o poi”.



Queste osservazioni hanno fatto eco a una valutazione espressa da Putin a maggio, quando ha affermato che la Russia non può più fidarsi del dollaro USA a causa delle decisioni americane di imporre sanzioni unilaterali e violare le regole dell’OMC.

Sebbene le critiche di Putin non siano affatto nuove, queste ultime osservazioni seguono a un rapporto del Financial Times, pubblicato martedì sera, che illustra in dettaglio gli sforzi della Russia per svezzare la sua economia dal dollaro. Il risultato è che mentre la de-dollarizzazione può essere dolorosa, alla fine risulta fattibile.

Gli Stati Uniti hanno imposto un altro giro di sanzioni contro la Russia durante l’estate in risposta all’avvelenamento dell’ex agente doppio Sergei Skripal e di sua figlia Yulia, e il Senato degli Stati Uniti sta prendendo in considerazione misure che possano effettivamente tagliare fuori dal dollaro le maggiori banche della Russia e in gran parte escludere Mosca dai mercati del debito estero.

Con la possibilità di essere tagliato fuori dal sistema del dollaro incombente, un piano preparato da Andrei Kostin, il capo della banca russa VTB, è stato abbracciato da gran parte dell’establishment russo. Il piano di Kostin faciliterebbe la conversione degli accordi del dollaro in altre valute che aiuterebbero a svezzare le industrie russe dal dollaro. E tale piano ha già il sostegno del ministero delle finanze russo, nonchè della banca centrale e dello stesso Putin. Nel frattempo, il Cremlino sta anche lavorando su accordi con i principali partner commerciali per accettare il rublo russo per le importazioni e le esportazioni.



Nel segno che un fronte unito si sta formando per aiutare a minare il dollaro, gli sforzi della Russia sono stati prontamente abbracciati da Cina, Turchia e Iran, il che non sorprende, date le loro relazioni sempre più difficili con gli Stati Uniti. Durante le esercitazioni militari congiunte a Vladivostok il mese scorso, Putin e il presidente cinese Xi Jinping hanno dichiarato che i loro paesi avrebbero collaborato per contrastare i dazi e le sanzioni statunitensi.

“Sempre più paesi, non solo a est ma anche in Europa, stanno cominciando a pensare a come ridurre al minimo la dipendenza dal dollaro USA”, ha dichiarato Dmitry Peskov, portavoce di Putin. “E improvvisamente capiscono che a) è possibile, b) deve essere fatto e c) puoi salvarti se lo fai prima”.

Tuttavia, non c’è dubbio che le sanzioni statunitensi abbiano danneggiato la valuta della Russia e contribuito a un aumento dei costi di finanziamento. E se la Russia – che fa molto affidamento sulle esportazioni di energia – potrà convincere tutti gli acquirenti del suo petrolio e del gas naturale ad accettare il pagamento in rubli, rimane una questione aperta. L’aumento degli scambi commerciali con la Cina e altri paesi asiatici ha contribuito a ridurre la dipendenza della Russia dal dollaro. Ma il biglietto verde ha rappresentato ancora il 68% del flusso di pagamenti della Russia.


China yuan

Ma, come Putin ha ripetutamente avvertito, ciò non impedirà loro di provare. Il fatto è che la Russia è uno dei principali esportatori, con un surplus commerciale di $ 115 miliardi l’anno scorso. Come ha sottolineato il FT , i metalli, il grano, il petrolio e il gas della Russia sono consumati in tutto il mondo, anche in Occidente, nonostante le tensioni che circondano il presunto coinvolgimento della Russia nell’avvelenamento di Skripal e la sua annessione della Crimea.

Per essere sicuri, l’abbandono del dollaro come valuta di riferimento per i pagamenti relativi al petrolio non sarebbe un’impresa facile. Ma la Cina ha già fatto il primo passo e mostra che questo può essere fatto lanciando un contratto futures denominato yuan che viene scambiato a Shanghai -assestando il colpo più significativo fino ad ora contro la supremazia del petrodollaro che in precedenza era incontrastata.

Questo dovrebbe incoraggiare Putin a continuare con il suo esperimento – d’altra parte la politica degli gli Stati Uniti gli lascia molta scelta.

Fonte: Zero Hedge