mercoledì 10 marzo 2021

UNO STUDIO INTERESSANTE ITALO IRANIANO SUI BENEFICI DELLA LATTOFERRINA NELL'INFEZIONE SARS COV2

UNO STUDIO INTERESSANTE CONDOTTO DA ESPONENTI DELLA SCIENZA ITALIANI E IRANIANI SUI BENEFICI EFFETTI DELLA LATTOFERRINA NEL TRATTAMENTO DELLE INFEZIONI VIRALI E BATTERICHE COMPRESO IL SARS COV2

Fig. 3

Ruolo protettivo della lattoferrina (LF) nell'infezione da SARS-CoV. (A) LF blocca l'infezione di SARS-CoV legandosi alla superficie cellulare eparan solfato proteoglicani (HSPGs). B) In assenza di LF, i siti di ancoraggio forniti dagli HSPG consentono il contatto iniziale tra SARS-CoV e le cellule ospiti. SARS-CoV esegue la scansione per specifici recettori di ingresso, che porta alla successiva entrata cellulare. [Da Lang et al., 2011), modificato].


Estratto da: Disinfezione nasale per la prevenzione e il controllo di COVID-19: Una revisione di ambito sui potenziali agenti chemio-preventivi

La lattoferrina

La lattoferrina (LF) è una proteina multifunzionale naturale appartenente alla famiglia della transferrina. È presente nel latte umano e può essere trovato in secrezioni esterne come saliva, lacrime, latte, secrezioni nasali e bronchiali, liquidi gastrointestinali e secrezioni mucose delle urine. LF è un costituente importante dei granuli neutrofili dei leucociti (Farnaud e Evans, 2003).

A causa delle sue somiglianze con la transferrina, LF ha capacità di legame del ferro; il suo ferro non viene rilasciato nemmeno a pH 3,5. Questa proprietà garantisce il sequestro del ferro nei tessuti infetti, dove il pH è tipicamente acido, impedendo l'utilizzo del ferro da parte di batteri patogeni (Kell et al., 2020).

LF è un costituente della risposta immunitaria innata umana e durante le infezioni virali l'espressione dei geni che codificano LF è risultata elevata di circa 150 volte nei pazienti con SARS-CoV-1 rispetto ai controlli sani (Reghunathan et al., 2005). LF possiede una forte attività antivirale contro un ampio spettro di virus a RNA e DNA, come l'HIV, il virus Zika, Chikungunya, il virus dell'epatite C, il citomegalovirus, il rotavirus, tra gli altri (Martorell et al., 2016; Serrano et al., 2020; Carvalho et al., 2016; Berlutti et al., 2011; Wakabayashi et al., 2004; Wang et al., 2018; Wrapp et al., 2020; Hofmann e Pohlmann, 2004).




L'attività antivirale di LF avviene in particolare quando il virus attacca la cellula ospite, poiché LF impedisce al virus di ancorarsi e quindi di entrare nella cellula ospite (Lang et al., 2011). È stato riferito che LF lega ai proteoglicani del solfato dell'eparano (HSPGs), che sono macromolecole della matrice extracellulare e della cellula-superficie che sono composte di proteina del centro decorata con le catene covalentemente collegate del glycosaminoglycan (Kell et al., 2020). Gli HSPG potrebbero servire come siti di attracco preliminari sulla membrana cellulare ospite e svolgere un ruolo importante nel processo di ingresso di SARS-CoV-1 nella cellula (Lang et al., 2011). Come mostrato in Fig. 3, LF blocca l'infezione di SARS-CoV-1 competendo con il virus per HSPGs (Lang et al., 2011). Questo meccanismo d'azione potrebbe impedire la concentrazione virale sulla superficie cellulare, così come per i recettori di ingresso specifici (ACE2). Non è ancora noto se LF si lega ad ACE2 (Lang et al., 2011). LF può probabilmente inibire l'invasione di SARS-CoV-2 a concentrazioni micromolari e in modo dose-dipendente, proprio come per SARS-CoV-1 (Lang et al., 2011). Tuttavia, non ci sono prove confermate attuali che SARS-CoV-2 si leghi agli HSPGs e se SARS-CoV-2 entri anche nelle cellule ospiti tramite HPSGs nello stesso modo in cui SARS-CoV-1 richiede chiaramente ulteriori indagini.

La lattoferrina (detta anche lattotransferrina) è una glicoproteina ad azione antimicrobica e ferro-trasportatrice, la cui funzione principale è quella di trasportare il ferro nel suo stato di ossidazione “ferrico” nel sangue.

Scoperta nel 1939 , in seguito ad alcune analisi sul latte vaccino, viene considerata oggi una proteina essenziale in molteplici funzioni fisiologiche dell’organismo e dalle innumerevoli proprietà: antiossidanti, antinfettive ed immunomodulatrici, giusto per citarne qualcuna.

Con l’arrivo dell’autunno, l’organismo si indebolisce ed è più soggetto a virus, febbre, influenze ed altri malanni di stagione. Per evitare che ciò accada, bisogna prendersi cura del proprio sistema immunitario.

E la lattoferrina è tra quelle sostanze naturali che si rivelano grandi alleate per rendere il nostro organismo più forte e protetto. Vediamo dunque quali sono le sue proprietà benefiche e quando bisogna assumere questa sostanza.

Lattoferrina: cos’è e quali sono i suoi benefici

La lattoferrina è una proteina nota soprattutto per la sua spiccata proprietà antimicrobica, dovuta soprattutto alla sua capacità di trasportare il ferro. La sua capacità di legare lo ione ferro risulta due volte superiore alla transferrina, la principale proteina che trasporta ferro nel sangue.

Legandosi alle molecole di ferro, la transferrina è in grado di sottrarlo al metabolismo di alcuni batteri e microrganismi patogeni, causandone la morte.

In questo modo la lattoferrina va a rinforzare le difese immunitarie, favorendo allo stesso tempo anche la formazione della flora batterica “buona” e la protezione dell’organismo da quei patogeni che attaccano soprattutto la mucosa intestinale, ma anche altri patogeni come la Candida.

Queste appena illustrate non sono le uniche proprietà benefiche attribuibili alla lattoferrina che, tra le altre cose:
Previene le reazioni dei radicali liberi e i danni ai tessuti legati all’invecchiamento;
Svolge un effetto antivirale su alcuni tipi di visus;
Colma le carenze di ferro e ne migliora l’assorbimento;
Agisce efficacemente contro diversi parassiti;
Ristabilisce la disbiosi intestinale a seguito di terapia antibiotica.

Quale legame c’è tra Lattoferrina e Coronavirus?

A partire dalla fine del 2019 si è scatenata una pandemia globale di un ceppo di Coronavirus che causa sintomi simili all’influenza stagionale, ma in alcuni casi una grave patologia polmonare.

Negli ultimi tempi è stato messo in luce il possibile ruolo preventivo e di trattamento aggiuntivo della lattoferrina nei confronti del Coronavirus SarsCOV2.

Tra i tanti, uno studio condotto da esponenti della scienza italiani e iraniani (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC7434367/) ha ipotizzato il funzionamento della lattoferrina attraverso la comparazione dei suoi effetti contro SarsCOV1, già in parte dimostrati nel 2011.

L'attività antivirale della lattoferrina si verifica in particolare quando il virus attacca la cellula ospite, poiché questa molecola impedisce al virus di ancorarsi e quindi entrare nella cellula ospite umana ( Lang et al., 2011 ). È stato segnalato che la lattoferrina si lega a specifiche molecole delle nostre cellule nasali, chiamate proteoglicani dell'eparan solfato (abbreviato: HSPG), che sono macromolecole della superficie cellulare che potrebbero servire come siti di attracco preliminare del virus (si è a conoscenza che il sito di attacco fondamentale è l'enzima ACE2).

Altri meccanismi benefici della lattoferrina: durante gli stati infiammatori post-infezione virale, i livelli di ferro crescono e potenziano lo stato infiammatorio. La lattoferrina, quando è presente in buoni livelli, sarebbe in grado di abbassare tali livelli di ferro che generano radicali dell'ossigeno e che aumentano i danni da infiammazione, generando un effetto antinfiammatorio.

Lattoferrina: dove si trova?

La lattoferrina, dunque, è una proteina che, come è facilmente intuibile dal nome, è presente in tutti i tipi di latte di mammiferi, compreso il latte materno.

È soprattutto il colostro ad essere estremamente ricco di lattoferrina e ciò favorisce nei bambini il miglioramento del sistema immunitario e lo sviluppo dei batteri intestinali buoni, che aiutano i piccoli a contrastare quei patogeni che causano le dolorose colichette.

Ma questo composto non è presente soltanto nel latte materno. La lattoferrina pura si trova anche:
Nella saliva;
Nelle lacrime;
Nei granulociti neutrofili, ovvero cellule immunitarie del gruppo dei leucociti (globuli bianchi) coinvolte nella modulazione della risposta immunitaria alle infezioni.

Integratori a base di lattoferrina: quando bisogna assumerli?

Non c’è dubbio che la lattoferrina sia una sostanza fondamentale per l’organismo. La lattoferrina andrebbe assunta come integratore soprattutto in caso di:
Difese immunitarie basse;
Infezioni batteriche;
Infezioni virali;
Anemia;
Disturbo a livello gastrointestinale.

L’integratore a base di lattoferrina offre sicuramente una quantità di questo principio attivo molto superiore a quella che si potrebbe assumere semplicemente dal consumo del latte vaccino. Le dosi di lattoferrina consigliate si aggirano comunque intorno ai 200 mg al giorno.

Qual è il miglior integratore di lattoferrina?

Nella maggior parte dei casi, in commercio si trovano diverse tipologie di integratori a base di lattoferrina, ognuno con la sua funzione e particolarità. In particolare, è possibile assumere:
Fermenti lattici con lattoferrina;
Lattoferrina in gocce (adatta ai bambini);
Integratori di lattoferrina in compresse.

Vuoi rafforzare e mantenere attive il sistema immunitario in vista della stagione fredda?

Un valido aiuto è l'integratore Super Immuni di eFarma Laboratori. Si tratta di un integratore a capsule che rafforza e contribuisce alle normali funzioni del sistema immunitario, grazie ad una particolare formulazione che comprende numerose sostanze, tra cui:
Lattoferrina;
Echinacea;
Ganoderma;
Alga Spirulina;
Vitamina C;
Vitamina D;
Rame, Zinco e Selenio.

Tutti principi attivi estremamente utili per rafforzare le difese naturali dell’organismo.


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