La Liturgia di Venerdi 22 Maggio 2020
Venerdì della VI settimana di Pasqua
Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Bianco
Antifona d'ingresso
Ci hai redenti, o Signore, con il tuo sangue
da ogni tribù e lingua e popolo e nazione,
e hai fatto di noi un regno di sacerdoti
per il nostro Dio. Alleluia. (Ap 5,9-10)
Colletta
Si compia in ogni luogo, Signore,
con la predicazione del Vangelo,
la salvezza acquistata dal sacrificio del Cristo,
e la moltitudine dei tuoi figli adottivi
ottenga da lui, parola di verità,
la vita nuova promessa a tutti gli uomini.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...
Dove la solennità dell’Ascensione è celebrata il giovedì, si dice la colletta seguente:
O Dio, che nella risurrezione del tuo Figlio
ci hai aperto il passaggio alla vita eterna,
innalza il nostro spirito
verso il Salvatore che siede alla tua destra,
perché, quando tornerà nella gloria,
noi tutti, rinati nel Battesimo
riceviamo la veste candida della vita immortale.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...
PRIMA LETTURA (At 18,9-18)
In questa città io ho un popolo numeroso.
Dagli Atti degli Apostoli
[Mentre Paolo era a Corìnto,] una notte, in visione, il Signore gli disse: «Non aver paura; continua a parlare e non tacere, perché io sono con te e nessuno cercherà di farti del male: in questa città io ho un popolo numeroso». Così Paolo si fermò un anno e mezzo, e insegnava fra loro la parola di Dio.
Mentre Gallione era proconsole dell’Acàia, i Giudei insorsero unanimi contro Paolo e lo condussero davanti al tribunale dicendo: «Costui persuade la gente a rendere culto a Dio in modo contrario alla Legge». Paolo stava per rispondere, ma Gallione disse ai Giudei: «Se si trattasse di un delitto o di un misfatto, io vi ascolterei, o Giudei, come è giusto. Ma se sono questioni di parole o di nomi o della vostra Legge, vedetevela voi: io non voglio essere giudice di queste faccende». E li fece cacciare dal tribunale. Allora tutti afferrarono Sòstene, capo della sinagòga, e lo percossero davanti al tribunale, ma Gallione non si curava affatto di questo.
Paolo si trattenne ancora diversi giorni, poi prese congedo dai fratelli e s’imbarcò diretto in Siria, in compagnia di Priscilla e Aquila. A Cencre si era rasato il capo a causa di un voto che aveva fatto.
Parola di Dio
SALMO RESPONSORIALE (Sal 46)
Rit: Dio è re di tutta la terra.
Popoli tutti, battete le mani!
Acclamate Dio con grida di gioia,
perché terribile è il Signore, l’Altissimo,
grande re su tutta la terra.
Egli ci ha sottomesso i popoli,
sotto i nostri piedi ha posto le nazioni.
Ha scelto per noi la nostra eredità,
orgoglio di Giacobbe che egli ama.
Ascende Dio tra le acclamazioni,
il Signore al suono di tromba.
Cantate inni a Dio, cantate inni,
cantate inni al nostro re, cantate inni.
Canto al Vangelo (Lc 24,46.26)
Alleluia, alleluia.
Cristo doveva patire e risorgere dai morti,
ed entrare così nella sua gloria.
Alleluia.
VANGELO (Gv 16,20-23)
Nessuno potrà togliervi la vostra gioia.
+ Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«In verità, in verità io vi dico: voi piangerete e gemerete, ma il mondo si rallegrerà. Voi sarete nella tristezza, ma la vostra tristezza si cambierà in gioia.
La donna, quando partorisce, è nel dolore, perché è venuta la sua ora; ma, quando ha dato alla luce il bambino, non si ricorda più della sofferenza, per la gioia che è venuto al mondo un uomo. Così anche voi, ora, siete nel dolore; ma vi vedrò di nuovo e il vostro cuore si rallegrerà e nessuno potrà togliervi la vostra gioia. Quel giorno non mi domanderete più nulla».
Parola del Signore
Preghiera dei fedeli
Gesù ci ha promesso una gioia che nessuno ci può togliere. Con la fiducia che la nostra preghiera, compiuta con i gemiti del suo Spirito, sarà esaudita, diciamo:
Rendici degni della tua gioia, Signore.
- Ti preghiamo per i pastori della Chiesa: forti della tua continua assistenza, servano con totale dedizione il popolo affidato alle loro cure:
- Ti preghiamo per tutti gli evangelizzatori: nel diffondere la buona novella del vangelo sappiano superare ogni paura e intimidazione:
- Ti preghiamo per tutti coloro che soffrono nel corpo e nello spirito a causa del vangelo o della giustizia: siano confortati dalla speranza che la loro tristezza si cambierà in gioia:
- Ti preghiamo per quanti si dedicano al sollievo delle sofferenze e miserie umane: sentano di servire la passione di Cristo prolungata nei fratelli:
- Ti preghiamo per tutti noi: nella fede comprendiamo il valore e il significato delle sofferenze quotidiane se vissute in unione con Cristo:
- Per i poveri, i malati, gli anziani della parrocchia. Preghiamo.
- Per le madri tentate di interrompere la maternità. Preghiamo.
D Dio, che hai posto nell'ora suprema del Cristo il segno generatore della nuova vita dell'umanità, concedi a noi di partecipare con fede alle sofferenze della Chiesa nostra madre nel generare l'umanità nuova. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Preghiera sulle offerte
Accogli, Padre misericordioso,
l’offerta di questa tua famiglia,
perché con la tua protezione
custodisca i doni pasquali e giunga alla felicità eterna.
Per Cristo nostro Signore.
Oppure:
Dio Padre misericordioso,
che ci hai amati con immenso amore,
fino a dare per noi il tuo unico Figlio,
fa’ che nella perfetta unione con lui
possiamo presentarti un’oblazione degna della tua gloria.
Per Cristo nostro Signore.
PREFAZIO PASQUALE I, II, III, IV, V
Antifona di comunione
Cristo nostro Signore
è stato messo a morte per i nostri peccati
ed è risuscitato per la nostra giustificazione.
Alleluia. (Mt 4,25)
Oppure:
“Non vi lascerò orfani”, dice il Signore;
“Verrò di nuovo a voi
e si allieterà il vostro cuore”. Alleluia. (Gv 14,18; 16,22)
Preghiera dopo la comunione
Proteggi, Signore, con paterna bontà,
il tuo popolo che hai salvato con il sacrificio della croce,
e rendilo partecipe della gloria del Cristo risorto.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
Oppure:
O Padre, che ci hai accolti alla tua mensa,
fa’ che il tuo Spirito operante in questi misteri
ci confermi nella tua volontà
e ci renda davanti a tutti testimoni del tuo Vangelo.
Per Cristo nostro Signore.
Commento
Queste parole che Gesù, poco prima della sua passione, indirizza nell’intimità ai suoi discepoli trovano il loro compimento letterale poco tempo dopo, e, in modo definitivo anche se misterioso, esse si realizzano senza sosta nella vita della Chiesa. “La sua ora” in effetti è giunta, l’ora della grande tristezza di Gesù Cristo e dei suoi nel primo venerdì santo della storia. Le forze del mondo, della morte, del peccato, sembrano trionfare, ma la loro vittoria è passeggera. Non si tratta che di un dolore somigliante a quello del parto, che ha reso possibile la gioia di una vita nuova, quella di Gesù Cristo risorto. Il Signore è ritornato e i discepoli hanno potuto approfittare della sua presenza; lo hanno toccato, gli hanno parlato, si sono riempiti di una tale pace e gioia che le stesse persecuzioni non hanno potuto strappargliele.
Allo stesso modo, le parole del Signore si compiono per noi. Mentre il mondo gioisce nel peccato e nel conforto egoista, il cristiano si rattrista di vedere un mondo lontano da Dio, la persecuzione che attacca la Chiesa o l’incomprensione che essa incontra. Pertanto, questa realtà è transitoria, quello che è definitivo, eterno, è la gioia di incontrarlo, risorto, nella certezza di non perderlo mai. Mentre viviamo in questa vita, la certezza della sua presenza ci appaga; non abbiamo bisogno di interrogarci sul passato o sul futuro. Cristo, Signore risorto, dà il senso ultimo della storia e della nostra vita.
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