mercoledì 1 aprile 2020

Cina, sicuri che a Wuhan siano morte “solo” 2.500 persone di coronavirus?

Il governo cinese parla di 2.535 vittime, ma in un solo mese sono state cremate in città 28 mila persone (contro una media di 6.600). E se si contano le urne cinerarie distribuite si arriva quasi a 50 mila


Solo il 26 marzo nella casa funeraria di Hankou, una delle sette che serve Wuhan, sono state scaricate da un lungo camion 3.500 urne cinerarie da distribuire alla popolazione. Le distribuzioni, cominciate il 25 marzo, finiranno il 5 aprile.

Mentre i numeri delle vittime a causa dell’epidemia di coronavirus crescono senza sosta in Europa, in tanti si chiedono come sia possibile che a Wuhan, città di 11 milioni di abitanti epicentro del contagio e cuore del “modello cinese“, siano morte “solo” 2.535 persone come comunicato dal governo cinese. I dubbi sono forti tanto all’estero, quanto in patria: «Chiunque guardi ai dati dei crematori, chiunque sia in grado di pensare, capisce che il dato ufficiale non ha alcun senso», spiega a Radio Free Asia un residente di Wuhan, Gao.

CONSEGNATE 5.000 URNE IN UN SOLO GIORNO

I punti interrogativi dei media – scatenati anche dalla propaganda cinese che ha cercato di far passare il virus prima come americano e poi come italiano – sono stati alimentati dalle foto, diffuse da alcuni giornali locali, di migliaia di cinesi in fila davanti alle agenzie di pompe funebri della città per ritirare l’urna cineraria con i resti dei propri cari. La città è servita da sette crematori che, rivelano le fonti di Rfa, dispongono in totale di 84 fornaci e che usualmente cremano 220 corpi al giorno, 6.600 al mese. Ma durante la quarantena forzata per tutti i cittadini (che finirà tra una settimana) hanno funzionato 24 ore su 24, cremando potenzialmente fino a 2.000 corpi al giorno, grazie all’invio di nuovo personale dal resto della Cina.

L’enorme quantità di urne cinerarie che vengono consegnate ogni giorno ha allarmato prima di tutto la popolazione di Wuhan. Caixin ha rivelato che solo nell’agenzia di Hankou in un giorno sono state consegnate 5.000 urne ad altrettanti cittadini, cioè il doppio del dato ufficiale delle vittime da coronavirus a Wuhan.

TRA I 40 MILA E I 50 MILA MORTI A WUHAN?

Secondo le stime, in media le sette agenzie funerarie consegneranno 3.500 urne in totale al giorno. L’obiettivo, come spiegato alle famiglie dagli addetti, è quello di terminare le consegne per il 5 aprile, giorno della festa tradizionale di Qingming, durante la quale i cinesi onorano gli antenati. Se si considera che la distribuzione è iniziata il 25 marzo, si potrebbe stimare un totale di circa 42 mila urne cinerarie.

Altre stime parlano di cifre simili. Una fonte dell’ufficio Affari civili della provincia dell’Hubei ha dichiarato a Rfa che in un mese a Wuhan sono state cremate 28 mila persone, contro una media in condizioni normali di 6.600. Se si considera che la quarantena forzata è durata due mesi e mezzo e che i decessi sono cominciati anche prima, una stima di almeno 50 mila vittime non è irrealistica. Come dichiarato da un altro residente di Wuhan, Zhang: «È impossibile che siano morte solo 2.500 persone. Gli inceneritori hanno lavorato 24 ore su 24 per due mesi». In totale la Cina ha comunicato al resto del mondo 3.305 vittime e se la proporzione dei dati comunicati, rispetto a quelli reali, è lo stesso di Wuhan, le vittime potrebbero essere almeno 60 mila. Ma è altamente improbabile che i numeri veri verranno mai divulgati.


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