mercoledì 8 gennaio 2020

Il momento di Putin è alle porte

Cosa significa realmente l’89% di apprezzamento per Putin ?

Vladimir Putin è il più grande leader sul palcoscenico mondiale. E’ sopravvissuto e risorto da una Russia corrotta da Washington e da Israele durante il periodo di Yeltsin, e ha riportato la Russia ad essere una potenza mondiale. Ha gestito con successo l’aggressione americano/israeliana contro l’Ossezia del Sud e contro l’Ucraina, e, su richiesta della Crimea, ha re-incorporato la provincia nella Madre Russia. Ha tollerato gli insulti senza fine e le provocazioni di Washington e del suo impero senza rispondere nella stessa maniera. E’ conciliante e pacificatore da una posizione di forza.


Lui sa che l’impero americano, basato com’è sull’arroganza e sulle menzogne, sta fallendo economicamente, socialmente, politicamente e militarmente. Capisce che la guerra non è funzionale agli interessi della Russia.

L’omicidio da parte di Washington di Qasem Soleimani, un grande leader iraniano e, anzi, uno dei pochi leader nella storia mondiale, ha offuscato la leadership di Trump e puntato i riflettori su Putin. Il palcoscenico è pronto perché Putin e la Russia assumano la leadership del mondo.

L’omicidio da parte di Washington di Qasem Soleimani è un atto criminale che potrebbe causare la Terza Guerra Mondiale, così come l’omicidio in Serbia dell’Arciduca d’Austria diede il via alla Prima Guerra Mondiale. Solo Putin e la Russia, con l’aiuto della Cina, possono fermare questa guerra che Washington ha messo in moto.

Putin ha capito che la destabilizzazione della Siria voluta da Washington e da Israele era indirizzata alla Russia. La Russia è intervenuta senza preavviso, ha sconfitto le forze per procura finanziate e armate da Washington, e ha ripristinato la stabilità in Siria.

Dopo essere stati sconfitti, Washington e Israele hanno deciso di bypassare la Siria e di portare l’attacco alla Russia direttamente contro Iran. La destabilizzazione dell’Iran è utile sia per Washington che per Israele: per Israele, la fine dell’Iran blocca il sostegno a Hezbollah, la milizia libanese che ha sconfitto due volte l’esercito israeliano e ha impedito l’occupazione israeliana del sud del Libano; per Washington, la fine dell’Iran consente agli jihadisti sostenuti dalla CIA di portare instabilità nella Federazione Russa.

A meno che Putin non si sottometta al volere americano e israeliano, non ha altra scelta che bloccare l’attacco all’Iran da parte di Washington e Israele.

Per Putin, il modo più facile e pulito per farlo è annunciare che l’Iran è sotto la protezione della Russia. Tale protezione dovrebbe essere formalizzata in un trattato di difesa reciproca tra Russia, Cina e Iran, con forse India e Turchia. E’ una cosa difficile da fare per Putin, perché degli storici incompetenti lo hanno convinto che le alleanze sono la causa delle guerre. Ma un’alleanza come questa eviterebbe la guerra. Neanche il folle criminale di Netanyahu e gli impazziti neoconservatori americani potrebbero dichiarare guerra a Iran, Russia e Cina (neanche se completamente ubriachi o illusi), soprattutto se inclusi nell’alleanza ci fossero India e Turchia. Significherebbe la morte dell’America, di Israele e di qualsiasi paese europeo così stupido da parteciparvi.

Se Putin non riesce a liberarsi dall’influenza degli storici incompetenti, che di fatto sono al servizio degli interessi di Washington e non della Russia, lui ha altre opzioni. Può calmare l’Iran dandogli i migliori sistemi di difesa missilistica insieme al personale russo per addestrare gli Iraniani, e la cui presenza serva ad indicare a Washington e Israele che un attacco alle forze russe è un attacco alla Russia.

Fatto questo, Putin può quindi, non offrire, ma insistere sulla mediazione. Questo è il ruolo di Putin, dato che non c’è nessun altro con il potere, l’influenza e l’imparzialità che possa mediare.

Il lavoro di Putin non è tanto salvare l’Iran, quanto far uscire Trump da una guerra persa che lo distruggerebbe. Putin può stabilire la sua posta. Per esempio, la posta di Putin può essere il rilancio del trattato INF/Start, l’accordo sui missili anti-balistici e l’allontanamento della NATO dai confini russi. In effetti, Putin è nella posizione di poter chiedere ciò che vuole.

I missili iraniani possono affondare qualsiasi nave americana vicino all’Iran. I missili cinesi possono affondare qualsiasi flotta americana vicino alla Cina. I missili russi possono affondare le flotte americane ovunque nel mondo. La possibilità per Washington di mostrare i muscoli in Medio Oriente – ora che tutti (sciiti, sunniti ed ex mercenari di Washington, come l’ISIS) odiano appassionatamente gli Americani – è pari a zero. Il Dipartimento di Stato ha dovuto ordinare agli Americani di uscire dal Medio Oriente. Come può Washington contare come forza quando lì nessun americano è al sicuro?

Certo, Washington è sciocca nella sua arroganza, e Putin, la Cina e l’Iran lo devono tenere in considerazione. Un governo stupido è capace di portare alla rovina non solo se stesso ma anche gli altri.

Ci sono quindi dei rischi per Putin. Ma ci sono anche rischi che Putin potrebbe non riuscire a gestire. Se Washington e Israele attaccano l’Iran, cosa che Israele cercherà di provocare con attacchi di falsa bandiera (come l’affondamento di una nave da guerra americana) per incolpare l’Iran, la Russia sarà comunque in guerra. Meglio che l’iniziativa stia nelle mani di Putin. E meglio per il mondo e per la vita sulla terra che la Russia sia al comando.

Nessun commento: