mercoledì 18 dicembre 2019

IL FENOMENO HA LA POTENZA NECESSARIA PER PORRE FINE IN UN SOLO COLPO ALLA TECNOLOGIA DEL MONDO MODERNO.


NOSTRO SIGNORE GESU’ CRISTO

L'ignoranza della maggior parte degli uomini degli eventi che incombono sull'umanità si è diffusa anche tra i più intelligenti. Tutti coloro che dovrebbero discutere in merito agli sviluppi scientifici che faranno crollare la pace e la verità nel mondo, ammutoliscono per paura. I grandi cambiamenti si avvicinano, perché l'uomo non è cambiato nonostante i tanti annunci benevoli che gli ho inviato. Per questo riceverà il frutto della propria debolezza. Il momento si avvicina sempre di più…










Questa volta gli esperti sono tutti concordi. Una tempesta geomagnetica come quella che si è prodotta sulla terra lo scorso martedì, non è un fenomeno isolato. E nonostante che quella che ci ha colpiti la settimana scorsa, sia finora la più potente dell’attuale ciclo solare, non abbia avuto conseguenze rilevanti, in futuro potremmo non essere così fortunati.


Un fenomeno simile, in effetti, possiede la potenza necessaria per porre fine in un solo colpo, alla società tecnologica del mondo moderno.


Una tormenta solare sufficientemente forte, potrebbe in effetti destabilizzare anche in modo catastrofico, una buona parte della nostra tecnologia. Diversi specialisti hanno affermato sabato nel corso della riunione della Società Americana per il Progresso della Scienza (AASS), che il mondo moderno, dipende in modo eccessivo dalla rete di satelliti. La navigazione marittima ed aerea, la sincronizzazione tra i computers, le reti di telecomunicazioni, i sistemi GPS, gli apparati elettronici di ogni genere… Le tecnologie, tutte quante, sono estremamente vulnerabili ai “mutamenti di tempo” spaziale.


Le conseguenze, nel caso di una grande tormenta solare, sarebbero nefaste per la rete di satelliti che orbitano intorno alla terra, molti dei quali verrebbero “carbonizzati”, ma anche per le centrali elettriche di tutto il mondo, i cui trasformatori verrebbero resi inutilizzabili, provocando tagli nella distribuzione dell’energia elettrica, che potrebbero durare settimane e perfino mesi.


Attendendo la grande tormenta


La tormenta dello scorso martedì è l’inizio di una situazione che, secondo gli scienziati, può solo peggiorare. Di fatto, siamo appena all’inizio dell’attuale ciclo solare e ci si attende che l’attività dell’Astro Re si vada facendo sempre più intensa nei prossimi undici anni.


“Non é una questione se succederà – spiega Jane Lubchenco, responsabile dell’Amministrazione Nazionale Oceanica e Atmosferica degli Stati Uniti – ma di quando succederà e di quanto forte sarà.


L’ultima volta che abbiamo avuto un massimo nel ciclo solare, circa dieci anni fa, il mondo era un luogo molto diverso. Oggi i cellulari sono ovunque. Certamente c’erano anche prima, ma non dipendevamo da loro per così tante cose diverse.”


Per questa esperta, “molte delle cose che diamo per certe e garantite, oggi dipendono sempre di più dalla meteorologia spaziale anche durante l’ultimo massimo del ciclo solare.”


Nonostante il rischio, gli esperti ammettono che, attualmente, potenzialmente possiamo fare molto poco per predire una tempesta solare pericolosa. Quello che dovremmo fare, sarebbe “blindare” in qualche modo le reti e le centrali elettriche, intervenendo in qualche modo che ci permetta in caso di allarme, di spegnerle rapidamente nelle zone più sensibili, fino a che il pericolo non sia passato.


“Il problema è la dipendenza dal GPS” “Per favore, che non si diffonda il panico – ha detto StephanLechner, direttore del Centro Riunito di Investigazione della Commissione Europea -strafare servirebbe solo a peggiorare la situazione” per questo esperto, la ragione della vulnerabilità del mondo moderno, affonda le radici nella sua dipendenza dai sistemi di posizionamento globale, o GPS, senza i quali non sarebbe più possibile la navigazione marittima e aerea, né la sincronizzazione delle reti informatiche e degli equipaggiamenti elettronici.


"Il GPS ci ha aiutato – ha asserito Lechner sabato – ma ci ha anche creato una nuova dipendenza” che si estende dal settore aereospaziale alla produzione di radio e TV digitali, ai servizi finanziari e alle agenzie governative. Nella sola Europa, ha affermato, esistono 200 operatori di telecomunicazioni e “nessuno di loro è standardizzato”. 


Impossibile da prevenire.

Di fronte all’attuale impossibilità di prevenire una tormenta solare in grado di provocare la catastrofe, i governi del mondo dovrebbero elaborare strategie di cooperazione che permettano di condividere ogni informazione vitale, anticipando in questo modo i danni locali che questa tempesta potrebbe provocare. Sfortunatamente, nonostante l’attuale dispiego di mezzi, continuiamo a non sapere quando questa tempesta devastatrice potrebbe giungere a compimento.


"Attualmente - ha affermato da parte sua Juha-PekkaLuntama, dell’Agenzia Spaziale Europea - non possiamo dire se ci sarà una grande tempesta nei prossimi sei mesi, ma possiamo senz’altro dire che ci sono tutte le condizioni perché questa tempesta si verifichi.


Lo scorso martedì, una grande eruzione solare, la più grande rilevata negli ultimi cinque anni, ha indirizzato verso la terra un’enorme fiume di particelle di plasma a una velocità di 900 km al secondo.


L’eruzione è stata della classe X, la più potente di cui il sole sia capace, che ha prodotto spettacolari aurore e ha destabilizzato alcuni sistemi di comunicazione, ma i suoi effetti si sono limitati quasi esclusivamente a latitudini molto a nord del nostro pianeta.


“Si potrebbe pensare – affermò Luntama – che questa volta eravamo ben protetti. Ma risulta che i campi magnetici erano allineati in parallelo, per questo non è successo molto. Se così non fosse stato, le cose sarebbero andate molto diversamente.”



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