lunedì 27 maggio 2019

VITTORIA STORICA: LEGA PRIMO PARTITO D'ITALIA E FORZA TRAINANTE D'EUROPA

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Oggi è un giorno storico per l'Italia. Gli Italiani hanno deciso di voltare pagina e di conferire al Paese un colore unico: il verde della Lega. Un verde che sa di speranza, ben lontano dal verde che ha trionfato in Germania. 
Con la vittoria schiacciante della Lega si spengono anche tante inutili polemiche sul Rosario e sull'urgenza del ritorno alle origini cristiane dell'Europa che Matteo Salvini ha più volte ribadito brandendo il crocifisso in mano. Un gesto raro per un politico, in Italia, e ancora di più in Europa. Ma la vittoria della Lega ha evidentemente dimostrato che quando la Fede è sincera e non finalizzata ad un risultato elettorale, allora si viene premiati. Il Cielo non si fa ingannare dagli uomini, ne tantomeno tirare per la giacchetta. Matteo Salvini è evidentemente la persona giusta al posto giusto nel momento storico giusto. Un momento storico difficile, foriero di attacchi proprio alle radici culturali e cristiane dell'Europa, con un'islamizzazione e politiche fin troppo compiacenti verso popoli ed etnie profondamente diverse dalla nostra storia e dalla nostra identità culturale e sociale. Politiche che in Francia hanno portato al disastro, con un livello di "ibridazione" ai massimi storici, dove convivono almeno dieci musulmani per ogni francese rendendo la situazione insostenibile. 
La forza trainante della Lega si è portata dietro la Francia di Marine Le Pen, la Gran Bretagna di Farage per la Brexit, l'Ungheria di Orban che ha ottenuto un risultato straordinario, la Polonia dell'estrema destra che ha ottenuto una conferma importante. Mentre, sul fronte mediterraneo, il Portogallo e la Spagna hanno perso un treno importante con la vittoria dei socialisti che, con le loro sfrenate politiche immigrazioniste, rischiano di trasformare questi due Paesi in avamposti islamici. Ma quando portoghesi e spagnoli cominceranno a capire l'errore sarà troppo tardi, e la legge coranica gli impedirà definitivamente di porvi rimedio. Non potranno evitare di sentirsi stranieri in patria.
In Francia la Le Pen ha già chiesto a Macron di farsi da parte, forte dell'appoggio dei gilet gialli la cui protesta potrebbe inasprirsi nel caso Macron dovesse ostinarsi a fare finta di niente. In Gran Bretagna la vittoria di Farage, per uscire dall'Unione europea, ha riunito la maggioranza degli inglesi sotto le insegne della Brexit per un nuovo corso più a favore del popolo e meno di lobbisti e banche. Cresce il fronte europeo anti establishment, anti Stato Profondo e anti sostituzione etnica dell'Europa. L'Italia e l'Europa rialzano la testa. E il progetto massonico degli Stati Uniti d'Europa a guida Usa-Francia-Germania, come si auguravano i Rothschild, è miseramente naufragato dati gli attuali assetti del Parlamento Europeo che da oggi sono troppo variegati e orientati al sovranismo per pensare che i singoli stati europei sarebbero stati disposti a rinunciare alla loro identità e sovranità al punto di sottostare al giogo delle solite potenze accentratrici. 
La vittoria della Lega ha dimostrato all'Europa e al mondo che mettere Dio al primo posto in tutto non è solo una scelta morale e spirituale, ma un'esigenza della creatura che si rende conto di non potere fare nulla senza l'aiuto del Cielo. Gesù dice: "Senza di me non potete fare nulla", ma in Marco 8,38 dice anche: "Chi si vergognerà di me e delle mie parole davanti a questa generazione adultera e peccatrice, anche il Figlio dell'uomo si vergognerà di lui, quando verrà nella gloria del Padre suo con gli angeli santi". Ma da oggi risuona ancora più forte quello che Cristo dice in Apocalisse 21,5: "Ecco, io faccio nuove tutte le cose". 

Cinzia Palmacci

        

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