venerdì 24 maggio 2019

CONTRO L'ISLAM UNA NUOVA LEPANTO

QUANDO A MONTECITORIO QUALCUNO GIA' COMINCIAVA A TEMERE LA LEGA....


Rimossa la raffigurazione della battaglia di Lepanto a Montecitorio. Borghezio: attacco alla nostra identità




"La decisione presa dalla presidenza della Camera di rimuovere l'antico dipinto celebrativo della Battaglia di Lepanto è molto grave e rappresenta un vero e proprio "vulnus" all'identità cristiana del Paese". Lo sottolinea Mario Borghezio, eurodeputato della Lega Nord. "Se questa Roma politica disprezza le nostre memorie storiche, provvederemo al Parlamento del Nord a ricordare, con adeguata iconografia, quella grande e gloriosa battaglia che segnò l'altolà dell'Europa cristiana all'invasione dei musulmani", conclude il capo delegazione Lega Nord al Parlamento europeo.



Contro l’Islam serve una nuova Lepanto e un nuovo Pio V


Per «arginare» un Islam sempre più aggressivo, «l’Occidente cristiano» deve reagire con una nuova Lepanto, il che richiede però un nuovo Pio V che dia vita a una Lega Santa. Fatto questo che oggi non è all’orizzonte, visto che la Chiesa «appare del tutto arrendevole, schiacciata del tutto su posizioni solidaristiche del tutto perdenti». La battaglia di Lepanto, località sul Golfo di Corinto, dove avvenne lo storico scontro del 7 ottobre 1571 tra le flotte musulmane dell’Impero Ottomano e della cristiana Lega Santa che, riuniva forze navali di Venezia, della Spagna (con Napoli e Sicilia), di Roma, di Genova, dei Cavalieri di Malta e del Ducato di Savoia, federate sotto le insegne pontificie. La coalizione cristiana era stata promossa da Papa Pio V per soccorrere la "cristianità veneziana". In quella battaglia navale, i turchi furono sconfitti. Papa Pio V prima di diventare pontefice fu nominato inquisitore generale da Pio IV e organizzò la distruzione delle colonie calabre dei valdesi, nel giugno 1561. Con il supporto dei signorotti locali, presero d’assalto la zona nord - ovest della regione, dov’erano gli insediamenti valdesi distruggendo interi villaggi e sterminandone le popolazioni. Il massacro si concluse con la cattura di circa 1.600 persone e l’uccisione di altri 2.200 uomini, donne e bambini di confessione valdese, con modalità raccapriccianti. 

Già, i valdesi e protestanti delle chiese evangeliche, proprio quelli che hanno manifestato la volontà di accogliere gli immigrati clandestini con questa altisonante dichiarazione: "Accogliamo noi i migranti. È un dovere civile di ogni democrazia" (http://www.ilgiornale.it/news/cronache/sea-watch-chiese-evangeliche-accogliamo-noi-i-migranti-1697595.html). 

Meno male che questo "dovere civile" non era stato percepito tale a Lepanto, altrimenti l'Europa sarebbe già da un pezzo una colonia islamica senza diritti, sottomessa e soggiogata. E soprattutto, dei valdesi neanche l'ombra.


CINZIA PALMACCI


  

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