Cari Stilumcuriali, il M° Aurelio Porfiri ci ha inviato i suoi Dispacci dalla Cina, come sempre estremamente ricchi di spunti e riflessioni. Anche alla luce dell’opera di propaganda che la maggior parte dei media cattolici legati al Vaticano sta conducendo per dimostrare che l’accordo provvisorio è un grande successo di pubblico e di critica…
Strategia e tattica
Seguendo una discussione sulla geopolitica, ho potuto apprezzare la differenza fra strategia e tattica. La strategia è il piano generale che si ha su qualcosa, per esempio la strategia di uno studente è quello di superare tutti gli esami del suo corso; la tattica è il metodo con cui si arriva a compiere la strategia.
La strategia della Chiesa cattolica sulla Cina non può essere che una: quella di evangelizzare questo grande paese. Su questa strategia, se ci professiamo cattolici, non possiamo che essere pienamente in accordo. Ma sulla tattica si può avere opinioni discordanti da quella ufficiale. Spesso si accusa coloro che contestano la politica attuale della Chiesa cattolica verso la Cina come critici della sua strategia, ma in realtà questo è un errore fondamentale perché al massimo possiamo essere accusati, e con ragione a volte, di essere perplessi della sua tattica.
Episodi
Alcuni organi di stampa riportano episodi che dimostrerebbero il successo della recente politica vaticana nei riguardi della Cina. Ora, che ci siano episodi di positiva collaborazione non può che rallegrarci, ma ci si deve chiedere se questi episodi siano indice di un effettivo cambiamento della situazione o siano soltanto episodici. Come dicemmo altre volte, la Cina è grande e con molte differenze al suo interno. Può succedere che in una regione la situazione sia in un certo modo e in un’altra regione le cose siano diverse. Ma quello che bisogna domandarsi è se ci sia un chiaro indirizzo di cambiamento dal potere centrale. Di questo cambiamento mi è sfuggita la notizia.
Detto questo, mi sfugge anche il motivo per cui alcuni riportano notizie che secondo loro confermano in pieno le loro opinioni sempre offendendo coloro che la pensano diversamente. Ma non bisogna costruire ponti e non muri?
Xi, il Papa e la Via della Seta
In questi tempi si parla di un possibile incontro fra il presidente Xi e il Pontefice. Sarebbe opportuno? Non sta a me dirlo e immagino che la diplomazia vaticana stia lavorando dietro le quinte perchè questo incontri storico possa portare frutti. Lo stesso starà facendo quella cinese e immagino che cerchino di minimizzare ogni possibile accordo proveniente da questo incontro. Ai cinesi interessa avere le mani libere per garantire, dal loro punto di vista, la stabilità della loro nazione, cioè in questo momento la lunga tenuta del partito comunista.
Interessanti sono anche i dibattiti sul possibile accordo commerciale tra Italia e Cina, che vede molti mal di pancia da parte di coloro che non vogliono (continuare a) svendere il proprio paese. I cinesi fanno i loro interessi e non li biasimo. Ma noi?
Universo
E riflettendo sulla Via della Seta un bel pensiero di Massimo Donda da “Pillole di Cina”: “La Cina non è mai stata per i cinesi un Paese fra gli altri Paesi, uno Stato delimitato, ma l’universo”. Questa frase spiega la Cina meglio di qualunque trattato.
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