giovedì 24 gennaio 2019

Africa - Francia: una proposta di "allargamento" del CFA che potrebbe essere controversa

NEL 2014 LA FRANCIA AVEVA PROPOSTO DI ALLARGARE IL CFA AI PAESI FRANCOFONI E ANGLOFONI COME NIGERIA, GHANA E ANGOLA PER COSTITUIRE "UNA VASTA ZONA DI STABILITA' MONETARIA". IL MALCONTENTO VERSO IL CFA GIA' SERPEGGIAVA ALLORA, MA NESSUNO AVEVA MAI SOLLEVATO IL VELO FINO AD OGGI!

L'ex ministro degli Esteri francese Hubert Védrine ha sostenuto l'ampliamento del franco CFA nel lusofono e paesi anglofoni come la Nigeria, il Ghana e Angola, al fine di costruire 'una grande zona di stabilità monetaria' sul continente africano.
Questa proposta arriva quando gli economisti africani hanno protestato per anni contro il franco CFA considerato uno strumento di dominio coloniale e controllo delle economie dei paesi africani interessati.

'Stiamo proponendo di estenderlo per creare un'ampia area di stabilità monetaria. Potremmo includere lusofoni e paesi anglofoni come la Nigeria, il Ghana e Angola' ha detto Vedrine in un'intervista a Le Nouvel Observateur consultato dal Ouestafnews. 
L'ex capo della diplomazia francese ha fatto il punto sulle conclusioni di un gruppo di lavoro che ha guidato in preparazione del cosiddetto 'Vertice dell'Eliseo' convocato dal capo di stato francese François Hollande, il 6 e il 7 dicembre a Parigi.

Questo gruppo, che comprendeva altre quattro specialisti eminenti (Lionel Zinsou, Jean Michel Severino, Hakim El Karaoui e Tidjane), per riferire su 15 proposte, mercoledì, 4 dicembre 2013, in occasione di un grande Francia-Africa Economic Forum, che riunisce 560 imprenditori francesi e africani.

Questo incontro si tiene come preludio al vertice dell'Eliseo per 'pace e sicurezza in Africa' ​​che si terrà dal 6 al 7 dicembre 2013. Saranno presenti anche venti ministri e quattro capi di stato.

Si prevede che la tanzaniana Jakaya Kikwete, l'ivoriana Alassane Ouattara e il senegalese Macky Sall parteciperanno a questo forum insieme a François Hollande. Nell'Africa occidentale, i senegalesi Macky Sall e Ivorian Ouattara sono entrambi considerati capi di stato che sono saliti al potere grazie alla Francia e alle sue potenti lobby nell'Africa francofona.

La proposta di Hubert Védrine richiede ogni giorno un accordo monetario tra la Francia e quindici paesi del continente dal 1972. La proposta è destinata a rilanciare la polemica sul ruolo negativo della Francia nella impossibilità di avere una sola moneta dell'Africa occidentale, che è stata all'ordine del giorno per oltre un decennio.

Una situazione che viene ferocemente criticata dagli economisti del continente. Questi anti-CFA sottolineano l'impatto negativo di questa valuta sulla crescita economica di questi paesi.

Nessun commento: