giovedì 29 aprile 2021

OGGI SANTA CATERINA DA SIENA DOTTORE DELLA CHIESA PATRONA D'ITALIA E D'EUROPA

La Liturgia di Giovedi 29 Aprile 2021

SANTA CATERINA DA SIENA


Grado della Celebrazione: FESTA
Colore liturgico: Bianco

Antifona d'ingresso
Questa è la vergine saggia,
una delle vergini prudenti
che andò incontro a Cristo
con la lampada accesa. Alleluia.

Si dice il Gloria.

Colletta
O Dio, che in santa Caterina [da Siena],
ardente del tuo Spirito di amore,
hai unito la contemplazione di Cristo crocifisso
e il servizio della Chiesa,
per sua intercessione concedi al tuo popolo
di essere partecipe del mistero di Cristo,
per esultare quando si manifesterà nella sua gloria.
Egli è Dio, e vive e regna con te,
nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

PRIMA LETTURA (1Gv 1,5-2,2)
Il sangue di Gesù ci purifica da ogni peccato.


Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo

Figlioli miei, questo è il messaggio che abbiamo udito da lui e che noi vi annunciamo: Dio è luce e in lui non c’è tenebra alcuna. Se diciamo di essere in comunione con lui e camminiamo nelle tenebre, siamo bugiardi e non mettiamo in pratica la verità. Ma se camminiamo nella luce, come egli è nella luce, siamo in comunione gli uni con gli altri, e il sangue di Gesù, il Figlio suo, ci purifica da ogni peccato.
Se diciamo di essere senza peccato, inganniamo noi stessi e la verità non è in noi. Se confessiamo i nostri peccati, egli è fedele e giusto tanto da perdonarci i peccati e purificarci da ogni iniquità. Se diciamo di non avere peccato, facciamo di lui un bugiardo e la sua parola non è in noi.
Figlioli miei, vi scrivo queste cose perché non pecchiate; ma se qualcuno ha peccato, abbiamo un Paràclito presso il Padre: Gesù Cristo, il giusto. È lui la vittima di espiazione per i nostri peccati; non soltanto per i nostri, ma anche per quelli di tutto il mondo.

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 102)
Rit: Benedici il Signore, anima mia.

Benedici il Signore, anima mia,
quanto è in me benedica il suo santo nome.
Benedici il Signore, anima mia,
non dimenticare tutti i suoi benefici.

Egli perdona tutte le tue colpe,
guarisce tutte le tue infermità,
salva dalla fossa la tua vita,
ti circonda di bontà e misericordia.

Misericordioso e pietoso è il Signore,
lento all’ira e grande nell’amore.
Non è in lite per sempre,
non rimane adirato in eterno.

Come è tenero un padre verso i figli,
così il Signore è tenero verso quelli che lo temono,
perché egli sa bene di che siamo plasmati,
ricorda che noi siamo polvere.

Ma l’amore del Signore è da sempre,
per sempre su quelli che lo temono,
e la sua giustizia per i figli dei figli,
per quelli che custodiscono la sua alleanza.

Canto al Vangelo (Mt 11,25)
Alleluia, alleluia.
Ti rendo lode, Padre,
Signore del cielo e della terra,
perché ai piccoli hai rivelato i misteri del Regno.
Alleluia.

VANGELO (Mt 11,25-30)
Hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli.


+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse:
«Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo.
Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
(Dall'Orazionale CEI 2020)
Fratelli e sorelle, nel giorno in cui celebriamo la festa della santa vergine Caterina presentiamo al Padre, insieme ai desideri di ogni uomo e di ogni donna, le necessità della Chiesa, le aspirazioni dell’Italia e dell’intero continente europeo.
Preghiamo insieme e diciamo: Benedici i tuoi figli, Signore.

1. Per l’amore che santa Caterina, tua serva fedele, ebbe verso la Chiesa e il successore dell’apostolo Pietro, proteggi il papa N. e tutto il popolo cristiano e fa’ che gregge e pastore procedano sicuri nel cammino della salvezza. Noi ti preghiamo.
2. Per l’intercessione di santa Caterina, patrona d’Italia e d’Europa, benedici la nostra nazione e il nostro continente e fa’ che valorizzino l’eredità delle proprie tradizioni cristiane. Noi ti preghiamo.
3. Per l’instancabile sollecitudine di santa Caterina verso gli ultimi, apri il nostro cuore ai sofferenti e fa’ che la nostra società sia pacificata e ospitale. Noi ti preghiamo.
4. Per la sapienza di cui hai colmato santa Caterina, illumina quanti cercano di leggere i segni dei tempi e fa’ che ovunque sia stimata la geniale creatività della donna. Noi ti preghiamo.
5. Per la fede ardente che santa Caterina ebbe nell’Eucaristia, concedi anche a noi di attingere assiduamente a questa divina fonte e fa’ che ci incamminiamo con coraggio sulla via della santità. Noi ti preghiamo.

O Dio, che in santa Caterina da Siena ci hai dato un mirabile esempio di preghiera perseverante e di generoso servizio ai fratelli, benedici quanti si prodigano a edificare la Chiesa e la società civile. Per Cristo nostro Signore.

Preghiera sulle offerte
Accogli, o Signore,
questo sacrificio di salvezza
che ti offriamo nella festa di santa Caterina,
perché, sostenuti dai suoi insegnamenti,
con più fervore possiamo rendere grazie a te,
Dio vivo e vero.
Per Cristo nostro Signore.

PREFAZIO DEI SANTI DOTTORI DELLA CHIESA II
I dottori della Chiesa profeti della sublime bellezza di Dio

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
lodarti e ringraziarti sempre,
Dio onnipotente ed eterno,
per Cristo Signore nostro.
Il tuo Figlio è l’unico maestro:
la sua parola, lampada ai nostri passi,
la sua croce, la sola nostra sapienza.
Nel tuo disegno di amore
hai illuminato santa Caterina
e con i suoi insegnamenti
allieti la Chiesa
nella sublime bellezza della tua conoscenza.
Per questo segno della tua bontà,
uniti agli angeli e ai santi,
con voce unanime
cantiamo l’inno della tua gloria: Santo, ...

Oppure:

PREFAZIO DELLE SANTE VERGINI E DEI SANTI RELIGIOSI
Il segno della vita consacrata a Dio

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo,
Dio onnipotente ed eterno.
Nei tuoi santi, che per il regno dei cieli
hanno consacrato la vita a Cristo,
noi celebriamo
la mirabile opera della tua provvidenza,
che richiama l’uomo
alla santità dell’origine
e gli fa pregustare i doni
per lui preparati nel mondo nuovo.
E noi,
uniti agli angeli e ai santi,
con voce unanime
cantiamo senza fine l’inno della tua gloria: Santo, ...


Antifona di comunione
Se camminiamo nella luce, come Dio è nella luce,
siamo in comunione gli uni con gli altri,
e il sangue di Gesù Cristo, Figlio suo,
ci purifica da ogni peccato. Alleluia. (1Gv 1,7)


Preghiera dopo la comunione
O Signore,
questo cibo spirituale,
che fu nutrimento e sostegno di santa Caterina
nella vita terrena,
comunichi a noi la tua vita immortale.
Per Cristo nostro Signore.



Commento
Non è nostra intenzione indugiare nel porre in rilievo come nella vita e nell’attività esterna di Caterina le beatitudini evangeliche abbiano avuto un modello di superlativa verità e bellezza. Tutti voi, del resto, ricordate quanto sia stata libera nello spirito da ogni terrena cupidigia; quanto abbia amato la verginità consacrata al celeste sposo, Cristo Gesù; quanto sia stata affamata di giustizia e colma di viscere di misericordia nel cercare di riportare la pace in seno alle famiglie e alle città, dilaniate da rivalità e da odi atroci; quanto si sia prodigata per riconciliare la repubblica di Firenze con il Sommo Pontefice Gregorio IX, fino ad esporre alla vendetta dei ribelli la propria vita.
[...] Caterina da Siena offre nei suoi scritti uno dei più fulgidi modelli di quei carismi di esortazione, di parola di sapienza e di parola di scienza, che san Paolo mostrò operanti in alcuni fedeli presso le primitive comunità cristiane. [...] Ed invero, quanti raggi di sovrumana sapienza, quanti urgenti richiami all’imitazione di Cristo in tutti i misteri della sua vita e della sua Passione, quanti efficaci ammaestramenti per la pratica delle virtù, proprie dei vari stati di vita, sono sparsi nelle opere della Santa! Le sue Lettere sono come altrettante scintille di un fuoco misterioso, acceso nel suo cuore ardente dall’Amore Infinito, ch’è lo Spirito Santo. [...] Caterina fu la mistica del Verbo Incarnato, e soprattutto di Cristo crocifisso; essa fu l’esaltatrice della virtù redentiva del Sangue adorabile del Figliolo di Dio, effuso sul legno della croce con larghezza di amore per la salvezza di tutte le umane generazioni. Questo Sangue del Salvatore, la Santa lo vede fluire continuamente nel Sacrificio della Messa e nei Sacramenti, grazie al ministero dei sacri ministri, a purificazione e abbellimento dell’intero Corpo mistico di Cristo. Caterina perciò potremmo dirla la “mistica del Corpo mistico” di Cristo, cioè della Chiesa.
D’altra parte la Chiesa è per lei autentica madre, a cui è doveroso sottomettersi, prestare riverenza ed assistenza. Quale non fu perciò l’ossequio e l’amore appassionato che la Santa nutrì per il Romano Pontefice! Ella contempla in lui “il dolce Cristo in terra”, a cui si deve filiale affetto e obbedienza.
[...] Il messaggio di una fede purissima, di un amore ardente, di una dedizione umile e generosa alla Chiesa cattolica, quale Corpo mistico e Sposa del Redentore divino: questo è il messaggio tipico di santa Caterina.

PAOLO VI, 4 ottobre 1970

mercoledì 28 aprile 2021

Mercoledì della IV settimana di Pasqua

Mercoledì della IV settimana di Pasqua



Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Bianco

Antifona d'ingresso
Ti loderò, Signore, tra le genti,
e annuncerò il tuo nome ai miei fratelli.
Alleluia. (Cf. Sal 17,50; 21,23)

Colletta
O Dio, vita dei tuoi fedeli,
gloria degli umili, beatitudine dei giusti,
ascolta con bontà le preghiere del tuo popolo,
perché coloro che hanno sete dei beni da te promessi
siano sempre ricolmati dell’abbondanza dei tuoi doni.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

PRIMA LETTURA (At 12,24-13,5)
Riservate per me Bàrnaba e Sàulo.


Dagli Atti degli Apostoli

In quei giorni, la parola di Dio cresceva e si diffondeva. Bàrnaba e Sàulo poi, compiuto il loro servizio a Gerusalemme, tornarono prendendo con sé Giovanni, detto Marco.
C’erano nella Chiesa di Antiòchia profeti e maestri: Bàrnaba, Simeone detto Niger, Lucio di Cirène, Manaèn, compagno d’infanzia di Erode il tetràrca, e Sàulo. Mentre essi stavano celebrando il culto del Signore e digiunando, lo Spirito Santo disse: «Riservate per me Bàrnaba e Sàulo per l’opera alla quale li ho chiamati». Allora, dopo aver digiunato e pregato, imposero loro le mani e li congedarono.
Essi dunque, inviati dallo Spirito Santo, scesero a Selèucia e di qui salparono per Cipro. Giunti a Salamina, cominciarono ad annunciare la parola di Dio nelle sinagoghe dei Giudei.

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 66)
Rit: Ti lodino i popoli, o Dio, ti lodino i popoli tutti.

Dio abbia pietà di noi e ci benedica,
su di noi faccia splendere il suo volto;
perché si conosca sulla terra la tua via,
la tua salvezza fra tutte le genti.

Gioiscano le nazioni e si rallegrino,
perché tu giudichi i popoli con rettitudine,
governi le nazioni sulla terra.

Ti lodino i popoli, o Dio,
ti lodino i popoli tutti.
Ci benedica Dio e lo temano
tutti i confini della terra.

Canto al Vangelo (Gv 8,12)
Alleluia, alleluia.
Io sono la luce del mondo, dice il Signore:
chi segue me avrà la luce della vita.
Alleluia.

VANGELO (Gv 12,44-50)
Io sono venuto nel mondo come luce.


+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù esclamò:
«Chi crede in me, non crede in me ma in colui che mi ha mandato; chi vede me, vede colui che mi ha mandato. Io sono venuto nel mondo come luce, perché chiunque crede in me non rimanga nelle tenebre.
Se qualcuno ascolta le mie parole e non le osserva, io non lo condanno; perché non sono venuto per condannare il mondo, ma per salvare il mondo.
Chi mi rifiuta e non accoglie le mie parole, ha chi lo condanna: la parola che ho detto lo condannerà nell’ultimo giorno. Perché io non ho parlato da me stesso, ma il Padre, che mi ha mandato, mi ha ordinato lui di che cosa parlare e che cosa devo dire. E io so che il suo comandamento è vita eterna. Le cose dunque che io dico, le dico così come il Padre le ha dette a me».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Il Cristo si presenta a noi come rivelatore del Padre. Invochiamo Dio con fiducia, dicendo:
Ascoltaci, o Signore.

- Perchè coloro che sono inviati ad annunciare il vangelo siano sempre fedeli al loro «mandato», per la crescita del popolo di Dio. Preghiamo.
- Perchè nella celebrazione del culto liturgico la comunità cristiana si senta impegnata a partecipare alla missione di Cristo nel mondo. Preghiamo.
- Perchè ogni uomo, che vive nelle tenebre dell'incredulità, possa riscoprire la luce della fede nel Cristo-Parola vivente di Dio. Preghiamo.
- Perchè i cristiani accostino, conoscano e preghino sempre di più la Sacra Scrittura, Parola perenne del Padre all'umanità. Preghiamo.
- Perchè noi credenti possiamo testimoniare a tutti che la nostra fede è la forza che salva il mondo. Preghiamo.
- Per chi è alla ricerca di Dio. Preghiamo.
- Per i genitori, primi educatori nella fede. Preghiamo.

O Dio, che continui a mandare nel mondo i tuopi messaggeri di verità per annunciare la Parola di salvezza che tu hai comunicato al tuo Figlio, Fa' che nessuno per colpa nostra respinga questo messaggio di vita eterna. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Preghiera sulle offerte
O Dio, che nella comunione mirabile a questo sacrificio
ci hai resi partecipi della tua natura divina,
dona a noi, che abbiamo conosciuto la tua verità,
di testimoniarla con una degna condotta di vita.
Per Cristo nostro Signore.

Oppure:
Santifica, o Signore, i nostri doni
e, per l’offerta di questo sacrificio spirituale,
concedi che possiamo estendere il tuo amore a tutti i fratelli.
Per Cristo nostro Signore.

PREFAZIO PASQUALE IV
La restaurazione dell’universo per mezzo del mistero pasquale

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
proclamare sempre la tua gloria, o Signore,
e soprattutto esaltarti in questo tempo
nel quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato.
In lui, vincitore del peccato e della morte,
l’universo risorge e si rinnova,
e l’uomo ritorna alle sorgenti della vita.
Per questo mistero,
nella pienezza della gioia pasquale,
l’umanità esulta su tutta la terra
e le schiere degli angeli e dei santi
cantano senza fine l’inno della tua gloria: Santo, ...

Oppure:
PREFAZI DI PASQUA I-V


Antifona di comunione
Dice il Signore:
«Io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate
e portiate frutto e il vostro frutto rimanga». Alleluia. (Gv 15,16)

Oppure:
Il Padre mi ha mandato
e mi ha ordinato cosa devo dire e annunciare. Alleluia. (Cf. Gv 12,49)


Preghiera dopo la comunione
Assisti con bontà il tuo popolo, o Signore,
e poiché lo hai colmato della grazia di questi santi misteri,
donagli di passare dalla nativa fragilità umana
alla vita nuova nel Cristo risorto.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

Oppure:
O Dio, salvezza eterna di chi crede in te,
fa’ che, confortati da questo sacramento pasquale,
giungiamo senza timore alla luce della tua casa.
Per Cristo nostro Signore.



Commento
Cominciando il suo ministero, Cristo, tralasciando il nome di “Dio”, introduce quello di “Padre”. Il concetto di Dio Padre è dominante nel cristianesimo, ed è Cristo a chiarire questa realtà di Dio come Padre.
Il nome di “Dio”, avendo perso il significato di un nome preciso, è diventato come un attributo, come nelle espressioni del tipo: “Il denaro è il suo dio”. Così, per alcuni, “Dio” è un nome freddo, che non esprime né genera alcun sentimento o affetto.
Diverso è il concetto di paternità. Esso implica l’idea di figli e di figlie, suggerendo amore e tenerezza. Questa verità è la chiave che apre molte porte, la luce che mette allo scoperto ciò che è santo e nascosto.
Cristo trasmette la luce ad un mondo avvolto nelle tenebre. Certo, Cristo rispetta la legge, ma la ritiene incompleta. Suo compito è di renderla completa, non solo tramite ciò che dice, ma anche tramite ciò che fa.
Egli realizza la verità. In generale si concepisce la verità come una formula astratta; con Cristo, invece, la verità si fa persona. Egli non porta la verità: è la verità. Rivelando la verità, Cristo rivela il Padre. Vedere Cristo significa vedere il Padre, rifiutarlo significa condannare se stessi.

martedì 27 aprile 2021

Impiantare questo sensore sotto la pelle potrebbe prevenire future pandemie. Parola di Darpa (Pentagono)



QUALUNQUE COSA VOGLIANO IMPIANTARVI SOTTO PELLE NON E' PER CONTROLLARE LE PANDEMIE MA E' PER CONTROLLARE VOI....

Una delle parti più spaventose del coronavirus è il suo periodo dormiente: una persona infetta potrebbe andare in giro a diffondere ulteriormente la malattia per un massimo di due settimane prima ancora di mostrare qualsiasi sintomo che sono malati.

Ma cosa succede se ci fosse un modo per sapere se una persona era malata prima che inizi la febbre e la tosse?

Come notato da Nextgov, la società biotech Profusa ha annunciato martedì che stava avviando uno studio finanziato dalla DARPA per vedere se il suo biosensore che inietta sotto la pelle può aiutare a rilevare l'influenza fino a tre settimane prima. La speranza è che potrebbe eventualmente essere utilizzato per sradicare pandemie o bio-attacchi in futuro, anche.

La diagnosi precoce per l'influenza o, sai, il bio-terrorismo, suona benissimo. Ma un sensore subdermico iniettabile pagato dall'esercito americano (DARPA è il braccio di ricerca del Dipartimento della Difesa) sembra un po' troppo distopico per il nostro attuale momento di sorveglianza di massa e crescente totalitarismo in tutto il mondo.

Non preoccuparti: il sensore subdermico non raccoglie o trasmette alcun dato senza un componente sopra la pelle. Se riesci a superare il disagio concettuale iniziale, l'idea potrebbe avere una promessa.

Ecco come funziona.

La piattaforma Lumee Oxygen dell'azienda monitora i livelli di ossigeno tissutale attraverso un sensore subdermico. Che è poi accoppiato con una sonda di dati aderito alla pelle sopra il sensore, che trasmette informazioni a uno smartphone o altri dispositivi.

Le fluttuazioni nel livello di ossigeno tissutale potrebbero indicare che una persona si sta ammalando prima che lo sappiano da soli. Lo scopo dello studio è quello di sviluppare un sistema di diagnosi precoce algoritmico in grado di tradurre i cambiamenti biologici in assistenza sanitaria preventiva.

"La piattaforma Lumee Oxygen può potenzialmente funzionare come una sorta di canarino in una miniera di carbone per le malattie infettive, poiché sottili cambiamenti nell'ossigeno a livello tissutale possono segnalare problemi e possono aiutare i medici a correggere rapidamente per evitare epidemie", ha detto Ben Hwang, presidente e CEO di Profusa, nella dichiarazione dell'azienda.

Profusa sta conducendo lo studio in una partnership con l'istituto di ricerca senza scopo di lucro RTI International, la Duke University e l'Imperial College di Londra. E' anche finanziato da un premio di ricerca DARPA e spera di rilasciare i risultati nei primi mesi del 2021. Oltre a monitorare i livelli di ossigeno con il sistema Lumee, potrebbe anche utilizzare i livelli di frequenza cardiaca o altri marcatori per contribuire alla costruzione dell'algoritmo.

Il sensore iniettabile non è così spaventoso dal punto di vista della privacy come potrebbe sembrare (ma questo parere in Italia spetta solo al Garante per la privacy). Senza la parte che aderisce alla pelle, non fa nulla — per non parlare di trasmettere dati su di te. Reporting da Nextgov dà una migliore idea di come funziona:

Il sensore ha due parti. Uno è una stringa di 3mm di idrogel, un materiale la cui rete di catene polimeriche viene utilizzata in alcune lenti a contatto e altri impianti. Inserito sotto la pelle con una siringa, la stringa include una molecola appositamente progettata che cambia colore quando il corpo inizia a combattere un'infezione. L'altra parte è un componente elettronico attaccato alla pelle. Invia luce attraverso la pelle, rileva se si verifica il cambiamento di colore e genera un segnale che chi lo indossa può inviare a un medico, sito web, ecc...

Ciò significa che il sensore stesso non è qualcosa che potrebbe trasmettere dati come la posizione o anche informazioni mediche. Quindi le visioni di un sensore iniettabile finanziato dai militari per monitorarci in ogni momento non sono esattamente accurate. 

Da un ospedale della Slovacchia. Test Covid PCR scoperti essere uno strumento per il genocidio!


DARPA and their Nanotechnology Hydrogel Vaccine


Questa non è roba da archivi di fantascienza, sta accadendo proprio ora. E’ interessante inoltre notare come già nell’antico Egitto, durante il dominio delle forze oscure, una tecnica simile all’odierno tampone veniva applicata come punizione sugli schiavi considerati troppo ribelli e non controllabili, ed era una precisa tecnica di tortura volta a danneggiare permanentemente la naturale protezione della ghiandola pineale dall’esposizione alle sostanze inalate dall’esterno, virus, inquinamento ecc...

Notizie molto inquietanti arrivano dalla Slovacchia, dove il personale di un laboratorio ospedaliero a Bratislavia ha condotto uno studio sui test Covid PCR e ha concluso che i tamponi di prova che vengono inseriti nel naso fino al cervello stanno impiantando Hydrogel del Darpa nel corpo.

Darpa è la Defense Advanced Research Projects Agency – un’agenzia di ricerca e sviluppo del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti responsabile dello sviluppo di tecnologie emergenti per l’uso da parte dei militari. Originariamente conosciuta come Advanced Research Projects Agency, l’agenzia è stata creata il 7 febbraio 1958 dal presidente Dwight D. Eisenauer, USA.

Dallo studio sull'Hydrogel: “Darpa Hydrogel è una sostanza artificiale che crea un convertitore tra il segnale elettromagnetico e la cellula vivente, il tessuto e l’organo. Converte un segnale elettromagnetico da un trasmettitore in un segnale che una cellula vivente comprende e risponde.

“L’Hydrogel Darpa e il litio bloccano e distruggono la ghiandola pineale e fanno sì che la persona pensante diventi un biorobot controllabile. Un idrogel è un vettore di una sostanza attiva, il suo compito è far entrare la sostanza nel corpo in un punto predeterminato“.

Quindi, il Darpa Hydrogel è un componente chiave, “queste sono in realtà nano-antenne”, per connettersi al 5G e consentire all’élite globale di controllare letteralmente le persone come i robot coleotteri nell’immagine.


Citando i risultati dei loro test, che mostrano che il Darpa Hydorgel è anche mortale per le cellule del sangue umano. Se usato insieme al litio, che è altamente tossico, può distruggere la ghiandola pineale. Il rapporto afferma inoltre: “Da queste informazioni è chiaro che gli stick utilizzati per i test sono uno strumento criminale di genocidio nella popolazione della Slovacchia. Questo è un evento mondiale, premeditato e preparato con cura“.


Un biosensore idrogel per il rilevamento di AßO-Video abstract ID 152163

Questo biosensore potrebbe essere utilizzato come strumento economico per la diagnosi precoce dell'Alzheimer grazie alle sue elevate prestazioni elettrochimiche e alla sua struttura bionica. L'Idrogel Darpa impiantato nel cervello è il biblico marchio della bestia?
Questo il brevetto per la produzione di nano particelle di idrogel:



Fonte:

Martedì della IV settimana di Pasqua

La Liturgia di Martedi 27 Aprile 2021

Martedì della IV settimana di Pasqua


Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Bianco

Antifona d'ingresso
Rallegriamoci ed esultiamo, rendiamo gloria al Signore:
ha preso possesso del suo regno il nostro Dio,
l’Onnipotente. Alleluia. (Ap 19,7-6)

Colletta
Dio onnipotente,
che ci dai la grazia di celebrare
il mistero della risurrezione del tuo Figlio,
concedi a noi di testimoniare con la vita
la gioia di essere salvati.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

PRIMA LETTURA (At 11,19-26)
Cominciarono a parlare anche ai Greci, annunciando che Gesù è il Signore.


Dagli Atti degli Apostoli

In quei giorni, quelli che si erano dispersi a causa della persecuzione scoppiata a motivo di Stefano erano arrivati fino alla Fenicia, a Cipro e ad Antiòchia e non proclamavano la Parola a nessuno fuorché ai Giudei. Ma alcuni di loro, gente di Cipro e di Cirène, giunti ad Antiòchia, cominciarono a parlare anche ai Greci, annunciando che Gesù è il Signore. E la mano del Signore era con loro e così un grande numero credette e si convertì al Signore.
Questa notizia giunse agli orecchi della Chiesa di Gerusalemme, e mandarono Bàrnaba ad Antiòchia. Quando questi giunse e vide la grazia di Dio, si rallegrò ed esortava tutti a restare, con cuore risoluto, fedeli al Signore, da uomo virtuoso qual era e pieno di Spirito Santo e di fede. E una folla considerevole fu aggiunta al Signore.
Bàrnaba poi partì alla volta di Tarso per cercare Sàulo: lo trovò e lo condusse ad Antiòchia. Rimasero insieme un anno intero in quella Chiesa e istruirono molta gente. Ad Antiòchia per la prima volta i discepoli furono chiamati cristiani.

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 86)
Rit: Genti tutte, lodate il Signore.

Sui monti santi egli l’ha fondata;
il Signore ama le porte di Sion
più di tutte le dimore di Giacobbe.
Di te si dicono cose gloriose,
città di Dio!

Iscriverò Raab e Babilonia
fra quelli che mi riconoscono;
ecco Filistea, Tiro ed Etiopia:
là costui è nato.
Si dirà di Sion:
«L’uno e l’altro in essa sono nati
e lui, l’Altissimo, la mantiene salda».

Il Signore registrerà nel libro dei popoli:
«Là costui è nato».
E danzando canteranno:
«Sono in te tutte le mie sorgenti».

Canto al Vangelo (Gv 10,27)
Alleluia, alleluia.
Le mie pecore ascoltano la mia voce, dice il Signore,
e io le conosco ed esse mi seguono.
Alleluia.

VANGELO (Gv 10,22-30)
Io e il Padre siamo una cosa sola.


+ Dal Vangelo secondo Giovanni

Ricorreva, in quei giorni, a Gerusalemme la festa della Dedicazione. Era inverno. Gesù camminava nel tempio, nel portico di Salomone. Allora i Giudei gli si fecero attorno e gli dicevano: «Fino a quando ci terrai nell’incertezza? Se tu sei il Cristo, dillo a noi apertamente».
Gesù rispose loro: «Ve l’ho detto, e non credete; le opere che io compio nel nome del Padre mio, queste danno testimonianza di me. Ma voi non credete perché non fate parte delle mie pecore. Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono. Io do loro la vita eterna e non andranno perdute in eterno e nessuno le strapperà dalla mia mano. Il Padre mio, che me le ha date, è più grande di tutti e nessuno può strapparle dalla mano del Padre. Io e il Padre siamo una cosa sola».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
(Dall'Orazionale CEI 2020)
Nella gioia della Pasqua presentiamo al Padre le nostre invocazioni, facendoci voce dell’intera umanità che Cristo ha amato fino al dono della vita.
Preghiamo insieme e diciamo: Dio dell’amore, ascoltaci.

1. La tua Chiesa risplenda agli occhi del mondo quale segno di comunione, sia sollecita nel prendersi cura dei poveri e dei sofferenti. Noi ti preghiamo.
2. Il tuo Spirito susciti uomini di governo capaci di collaborare al tuo progetto di pace per l’umanità intera, superando ogni forma di violenza e abuso di potere. Noi ti preghiamo.
3. Le famiglie, nate dal tuo amore, attingano dall’incontro con te la forza per affrontare ogni difficoltà e lo slancio per un servizio generoso alla vita. Noi ti preghiamo.
4. I poveri, i carcerati, coloro che lasciano la propria terra a causa di guerre e povertà trovino premurosa solidarietà e rispettosa prossimità nei discepoli di Cristo crocifisso e risorto. Noi ti preghiamo.
5. A noi che partecipiamo al banchetto della tua parola e dell’Eucaristia dona di ricevere sostegno per una fede trasparente, per una speranza viva e una carità operosa. Noi ti preghiamo.

O Padre, tu sei buono verso tutti e la tua tenerezza si espande su ogni creatura: guarda e ascolta il tuo popolo che esulta per la rinnovata speranza donatagli dal Cristo risorto. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

Preghiera sulle offerte
O Dio, che in questi santi misteri
compi l’opera della nostra redenzione,
fa’ che questa celebrazione pasquale
sia per noi fonte di perenne letizia.
Per Cristo nostro Signore.

Oppure:
Signore, che hai mandato il tuo Figlio
per strapparci dalla morte e da ogni male,
accogli con bontà il sacrificio che ti offriamo
in rendimento di grazie per la liberazione
che abbiamo sperimentato nell’ora della prova.
Per Cristo nostro Signore.

PREFAZIO PASQUALE IV
La restaurazione dell’universo per mezzo del mistero pasquale

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
proclamare sempre la tua gloria, o Signore,
e soprattutto esaltarti in questo tempo
nel quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato.
In lui, vincitore del peccato e della morte,
l’universo risorge e si rinnova,
e l’uomo ritorna alle sorgenti della vita.
Per questo mistero,
nella pienezza della gioia pasquale,
l’umanità esulta su tutta la terra
e le schiere degli angeli e dei santi
cantano senza fine l’inno della tua gloria: Santo, ...

Oppure:
PREFAZI DI PASQUA I-V


Antifona di comunione
Cristo doveva patire e risorgere dai morti
per entrare nella sua gloria. Alleluia. (Cf. Lc 24,46.26)

Oppure:
Le mie pecore ascoltano la mia voce,
io le conosco ed esse mi seguono. Alleluia. (Gv 10,27)


Preghiera dopo la comunione
Esaudisci, o Signore, le nostre preghiere,
perché la partecipazione al mistero della redenzione
sia per noi aiuto nella vita presente
e ci ottenga la gioia eterna.
Per Cristo nostro Signore.

Oppure:
Il divino sacrificio che abbiamo offerto e ricevuto,
o Signore, rinnovi la nostra vita,
perché, sempre uniti a te in comunione di amore,
serviamo degnamente la tua gloria.
Per Cristo nostro Signore.



Commento
Segno che contraddistingue il pastore è il richiamo. L’impostore può tentare di imitarlo, ma le pecore non si lasciano ingannare. È il richiamo del vero Pastore che provoca la loro reazione in risposta. Esse sentono, seguono e hanno fiducia.
Le parole e le azioni di Cristo non arrivano a farlo conoscere come Messia: manca un elemento essenziale, cioè la fede. Questa risposta è riservata a chi appartiene al Buon Pastore. Egli conosce le sue pecore ed esse conoscono lui. I Giudei possono servirsi della persuasione o della persecuzione, ma non attireranno a sé i discepoli del Signore. Qual è il fondamento di questa certezza? È molto semplice: il Padre. Egli è più grande di tutti. L’espressione di Cristo “io e il Padre” indica un’unica persona. Agli occhi dei Giudei, un’affermazione del genere è una bestemmia, mentre per i discepoli riassume tutto l’insegnamento di Gesù.
Tale affermazione è apportatrice di conflitto: i Giudei devono annientare Gesù e disperderne i discepoli. La questione è grave. Gesù è davvero il Figlio di Dio? I Giudei l’accusano di proclamarsi Dio. La verità è però un’altra. La verità è che in Gesù, Dio si fa uomo.

lunedì 26 aprile 2021

Lunedì della IV settimana di Pasqua

La Liturgia di Lunedi 26 Aprile 2021
Lunedì della IV settimana di Pasqua



Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Bianco

Antifona d'ingresso
Cristo risorto dai morti non muore più;
la morte non ha più potere su di lui. Alleluia. (Rm 6,9)

Colletta
O Dio, luce perfetta dei santi,
che ci hai donato di celebrare sulla terra i misteri pasquali,
fa’ che possiamo godere nella vita eterna
la pienezza della tua grazia.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

PRIMA LETTURA (At 11,1-18)
Dio ha concesso anche ai pagani che si convertano perché abbiano la vita.


Dagli Atti degli Apostoli

In quei giorni, gli apostoli e i fratelli che stavano in Giudea vennero a sapere che anche i pagani avevano accolto la parola di Dio. E, quando Pietro salì a Gerusalemme, i fedeli circoncisi lo rimproveravano dicendo: «Sei entrato in casa di uomini non circoncisi e hai mangiato insieme con loro!».
Allora Pietro cominciò a raccontare loro, con ordine, dicendo: «Mi trovavo in preghiera nella città di Giaffa e in estasi ebbi una visione: un oggetto che scendeva dal cielo, simile a una grande tovaglia, calata per i quattro capi, e che giunse fino a me. Fissandola con attenzione, osservai e vidi in essa quadrupedi della terra, fiere, rettili e uccelli del cielo. Sentii anche una voce che mi diceva: “Coraggio, Pietro, uccidi e mangia!”. Io dissi: “Non sia mai, Signore, perché nulla di profano o di impuro è mai entrato nella mia bocca”. Nuovamente la voce dal cielo riprese: “Ciò che Dio ha purificato, tu non chiamarlo profano”. Questo accadde per tre volte e poi tutto fu tirato su di nuovo nel cielo. Ed ecco, in quell’istante, tre uomini si presentarono alla casa dove eravamo, mandati da Cesarèa a cercarmi. Lo Spirito mi disse di andare con loro senza esitare. Vennero con me anche questi sei fratelli ed entrammo in casa di quell’uomo. Egli ci raccontò come avesse visto l’angelo presentarsi in casa sua e dirgli: “Manda qualcuno a Giaffa e fa’ venire Simone, detto Pietro; egli ti dirà cose per le quali sarai salvato tu con tutta la tua famiglia”. Avevo appena cominciato a parlare quando lo Spirito Santo discese su di loro, come in principio era disceso su di noi. Mi ricordai allora di quella parola del Signore che diceva: “Giovanni battezzò con acqua, voi invece sarete battezzati in Spirito Santo”. Se dunque Dio ha dato a loro lo stesso dono che ha dato a noi, per aver creduto nel Signore Gesù Cristo, chi ero io per porre impedimento a Dio?».
All’udire questo si calmarono e cominciarono a glorificare Dio dicendo: «Dunque anche ai pagani Dio ha concesso che si convertano perché abbiano la vita!».

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 41 e 42)
Rit: L’anima mia ha sete di Dio, del Dio vivente.

Come la cerva anela ai corsi d’acqua,
così l’anima mia anela a te, o Dio.
L’anima mia ha sete di Dio, del Dio vivente:
quando verrò e vedrò il volto di Dio?

Manda la tua luce e la tua verità:
siano esse a guidarmi,
mi conducano alla tua santa montagna,
alla tua dimora.

Verrò all’altare di Dio,
a Dio, mia gioiosa esultanza.
A te canterò sulla cetra,
Dio, Dio mio.

Canto al Vangelo (Gv 10,14)
Alleluia, alleluia.
Io sono il buon pastore, dice il Signore;
conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me.
Alleluia.

VANGELO (Gv 10,1-10)
Io sono la porta delle pecore.


+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù disse: «In verità, in verità io vi dico: chi non entra nel recinto delle pecore dalla porta, ma vi sale da un’altra parte, è un ladro e un brigante. Chi invece entra dalla porta, è pastore delle pecore. Il guardiano gli apre e le pecore ascoltano la sua voce: egli chiama le sue pecore, ciascuna per nome, e le conduce fuori. E quando ha spinto fuori tutte le sue pecore, cammina davanti a esse, e le pecore lo seguono perché conoscono la sua voce. Un estraneo invece non lo seguiranno, ma fuggiranno via da lui, perché non conoscono la voce degli estranei».
Gesù disse loro questa similitudine, ma essi non capirono di che cosa parlava loro.
Allora Gesù disse loro di nuovo: «In verità, in verità io vi dico: io sono la porta delle pecore. Tutti coloro che sono venuti prima di me, sono ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati. Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvato; entrerà e uscirà e troverà pascolo. Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere; io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
I doni di Dio sono offerti a tutti gli uomini di buona volontà che si aprono alla missione della Chiesa. Preghiamo con fede, dicendo:
Manda i tuoi apostoli, Signore.

- Perchè la Chiesa diventi la casa della verità, aperta a tutti i popoli. Preghiamo.
- Perchè ogni uomo incontri dei fratelli che siano cooperatori di Dio nella chiamata alla fede. Preghiamo.
- Perchè l'esperienza dell'incontro con Dio, per gli uomini di oggi passi attraverso le porte della libertà interiore. Preghiamo.
- Perchè i sacerdoti nel loro ministero siano guidati soltanto dall'interesse per il bene dei loro fratelli. Preghiamo.
- Perchè noi che abbiamo ricevuto la fede nel battesimo da bambini, la sviluppiamo attraverso le tappe della nostra esperienza cristiana, fino alla maturità di una vita sovrabbondante di carità. Preghiamo.
- Per i nostalgici dei tempi passati. Preghiamo.
- Per coloro che hanno abbandonato la fede cristiana. Preghiamo.

O Dio misericordioso, che non consideri profano tutto quello che hai purificato, Fa' che accogliamo i doni del tuo Spirito attraverso tutte le vie che predisponi nella tua provvidenza, senza alcuna chiusura o impedimento. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Preghiera sulle offerte
Accogli, o Signore, i doni della tua Chiesa in festa
e poiché le hai dato il motivo di tanta gioia,
donale anche il frutto di una perenne letizia.
Per Cristo nostro Signore.

Oppure:
Accogli, o Signore, i doni della tua Chiesa in preghiera,
perché con l’offerta del lavoro umano
possiamo essere associati all’opera di Cristo redentore.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

PREFAZIO PASQUALE IV
La restaurazione dell’universo per mezzo del mistero pasquale

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
proclamare sempre la tua gloria, o Signore,
e soprattutto esaltarti in questo tempo
nel quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato.
In lui, vincitore del peccato e della morte,
l’universo risorge e si rinnova,
e l’uomo ritorna alle sorgenti della vita.
Per questo mistero,
nella pienezza della gioia pasquale,
l’umanità esulta su tutta la terra
e le schiere degli angeli e dei santi
cantano senza fine l’inno della tua gloria: Santo, ...

Oppure:
PREFAZI DI PASQUA I-V


Antifona di comunione
Venne Gesù, stette in mezzo ai suoi discepoli
e disse loro: «Pace a voi!». Alleluia. (Gv 20,19)

Oppure:
Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore
e le mie pecore conoscono me. Alleluia. (Gv 10,14)


Preghiera dopo la comunione
Guarda con bontà, o Signore, il tuo popolo
che ti sei degnato di rinnovare con questi sacramenti di vita eterna,
e donagli di giungere alla risurrezione incorruttibile del corpo,
destinato alla gloria.
Per Cristo nostro Signore.

Oppure:
Donaci, o Padre, lo spirito di carità,
perché nutriti dal Corpo e dal Sangue
del tuo Figlio unigenito,
siamo in mezzo a tutti gli uomini
operatori di quella pace che Cristo ci ha lasciato in dono.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.



Commento
“Le pecore affamate alzano la testa e non vengono nutrite”. Questa è la critica di Milton ai pastori del suo tempo.
Uno dei salmi più belli, scritto con estrema raffinatezza formale, è quello che enumera le virtù del Buon Pastore. È una poesia “universale”, che parla a tutti: consola gli afflitti nella loro disperazione, e incoraggia le persone sole nel loro isolamento.
Il Vangelo suggerisce che il Buon Pastore è raro. La sua vocazione è pericolosa. La sicurezza delle pecore è la sua sola preoccupazione ed egli darà la vita per salvarle. Ciò ridefinisce il ruolo di ogni guida: a questa prova molti risultano incapaci.
Il nostro secolo è il secolo del “cattivo pastore”: conserviamo ancora le pietre carbonizzate dei campi in cui milioni di uomini furono asfissiati.
Cristo parla sempre del suo ruolo di pastore: non è venuto per essere servito, non è venuto per trattare le persone con arroganza; è venuto per salvare le sue pecorelle e, se è necessario, per morire per loro.

domenica 25 aprile 2021

IV DOMENICA DI PASQUA (ANNO B)


IV DOMENICA DI PASQUA (ANNO B)


Grado della Celebrazione: DOMENICA
Colore liturgico: Bianco

Antifona d'ingresso
Dell’amore del Signore è piena la terra;
dalla sua parola furono fatti i cieli. Alleluia. (Sal 32,5-6)

Si dice il Gloria.

Colletta
Dio onnipotente e misericordioso,
guidaci al possesso della gioia eterna,
perché l’umile gregge dei tuoi fedeli
giunga dove lo ha preceduto Cristo, suo pastore.
Egli è Dio, e vive e regna con te,
nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Oppure (Anno B):
Dio, nostro Padre,
che in Cristo buon pastore
ti prendi cura delle nostre infermità,
donaci di ascoltare oggi la sua voce,
perché, riuniti in un solo gregge,
gustiamo la gioia di essere tuoi figli.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

PRIMA LETTURA (At 4,8-12)
In nessun altro c’è salvezza.


Dagli Atti degli Apostoli

In quei giorni, Pietro, colmato di Spirito Santo, disse loro:
«Capi del popolo e anziani, visto che oggi veniamo interrogati sul beneficio recato a un uomo infermo, e cioè per mezzo di chi egli sia stato salvato, sia noto a tutti voi e a tutto il popolo d’Israele: nel nome di Gesù Cristo il Nazareno, che voi avete crocifisso e che Dio ha risuscitato dai morti, costui vi sta innanzi risanato.
Questo Gesù è la pietra, che è stata scartata da voi, costruttori, e che è diventata la pietra d’angolo.
In nessun altro c’è salvezza; non vi è infatti, sotto il cielo, altro nome dato agli uomini, nel quale è stabilito che noi siamo salvati».

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 117)
Rit: La pietra scartata dai costruttori è divenuta la pietra d’angolo.

Rendete grazie al Signore perché è buono,
perché il suo amore è per sempre.
È meglio rifugiarsi nel Signore
che confidare nell’uomo.
È meglio rifugiarsi nel Signore
che confidare nei potenti.

Ti rendo grazie, perché mi hai risposto,
perché sei stato la mia salvezza.
La pietra scartata dai costruttori
è divenuta la pietra d’angolo.
Questo è stato fatto dal Signore:
una meraviglia ai nostri occhi.

Benedetto colui che viene nel nome del Signore.
Vi benediciamo dalla casa del Signore.
Sei tu il mio Dio e ti rendo grazie,
sei il mio Dio e ti esalto.
Rendete grazie al Signore, perché è buono,
perché il suo amore è per sempre.

SECONDA LETTURA (1Gv 3,1-2)
Vedremo Dio così come egli è.


Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo

Carissimi, vedete quale grande amore ci ha dato il Padre per essere chiamati figli di Dio, e lo siamo realmente! Per questo il mondo non ci conosce: perché non ha conosciuto lui.
Carissimi, noi fin d’ora siamo figli di Dio, ma ciò che saremo non è stato ancora rivelato. Sappiamo però che quando egli si sarà manifestato, noi saremo simili a lui, perché lo vedremo così come egli è.

Parola di Dio

Canto al Vangelo (Gv 10,14)
Alleluia, alleluia.
Io sono il buon pastore, dice il Signore,
conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me.
Alleluia.

VANGELO (Gv 10,11-18)
Il buon pastore dà la propria vita per le pecore.


+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù disse: «Io sono il buon pastore. Il buon pastore dà la propria vita per le pecore. Il mercenario – che non è pastore e al quale le pecore non appartengono – vede venire il lupo, abbandona le pecore e fugge, e il lupo le rapisce e le disperde; perché è un mercenario e non gli importa delle pecore.
Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me, così come il Padre conosce me e io conosco il Padre, e do la mia vita per le pecore. E ho altre pecore che non provengono da questo recinto: anche quelle io devo guidare. Ascolteranno la mia voce e diventeranno un solo gregge, un solo pastore.
Per questo il Padre mi ama: perché io do la mia vita, per poi riprenderla di nuovo. Nessuno me la toglie: io la do da me stesso. Ho il potere di darla e il potere di riprenderla di nuovo. Questo è il comando che ho ricevuto dal Padre mio».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Fratelli e sorelle, invochiamo il Signore, buon pastore che conduce il suo popolo ai pascoli della vita.
Preghiamo insieme e diciamo: Buon Pastore, ascolta la nostra preghiera.

1. Buon Pastore, guarda la tua Chiesa che attraverso i sentieri tortuosi della storia anela al tuo Regno, e fa' che nessuno si perda di quanti hai consacrato a te nel battesimo, preghiamo.
2. Buon Pastore, guida il Papa e tutti i ministri della Chiesa, perché diano come te la vita per il bene del loro gregge e guidino la Chiesa ad essere un solo ovile attorno a te, unico Pastore, preghiamo.
3. Buon Pastore, ispira con il tuo Santo Spirito i catechisti, i missionari e tutti i laici che nella Chiesa donano il loro tempo all'annuncio del Vangelo, e rendili testimoni coraggiosi del Cristo morto e risorto, preghiamo.
4. Buon Pastore, che conosci tutte le tue pecore, guarda con amore questa tua comunità radunata e fa' che sempre di più cresca nel desiderio di seguire te, unica meta del pellegrinaggio terreno, preghiamo.

Ascolta, o Padre, queste nostre preghiere, ed esaudiscile per amore del tuo nome. Per Cristo nostro unico Signore.

Preghiera sulle offerte
O Dio, che in questi santi misteri
compi l’opera della nostra redenzione,
fa’ che questa celebrazione pasquale
sia per noi fonte di perenne letizia.
Per Cristo nostro Signore.

PREFAZIO PASQUALE IV
La restaurazione dell’universo per mezzo del mistero pasquale

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
proclamare sempre la tua gloria, o Signore,
e soprattutto esaltarti in questo tempo
nel quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato.
In lui, vincitore del peccato e della morte,
l’universo risorge e si rinnova,
e l’uomo ritorna alle sorgenti della vita.
Per questo mistero,
nella pienezza della gioia pasquale,
l’umanità esulta su tutta la terra
e le schiere degli angeli e dei santi
cantano senza fine l’inno della tua gloria: Santo, ...

Oppure:
PREFAZI DI PASQUA I-V


Antifona di comunione
È risorto il buon pastore
che ha dato la vita per le sue pecore,
e per il suo gregge è andato incontro alla morte. Alleluia.

Oppure:
Io sono il buon pastore e do la mia vita per le pecore.
Alleluia. (Gv 10,14-15)


Preghiera dopo la comunione
Custodisci benigno, o Dio nostro Padre,
il gregge che hai redento
con il sangue prezioso del tuo Figlio,
e guidalo ai pascoli eterni del cielo.
Per Cristo nostro Signore.



Commento
Gesù è il dono del Padre.
Chi è veramente Gesù?
Niente come l’antitesi tra il Buon Pastore e il mercenario ce lo fa capire.
In cosa si differenziano radicalmente le due figure?
Non certo per il ruolo che, all’apparenza, sembra il medesimo. Li oppone e li divide la natura intima del rapporto con le pecore: la non appartenenza per il mercenario e l’appartenenza per il pastore. Se le pecore non ti appartengono te ne vai quando arriva il lupo e le lasci alla sua mercé.
Se sei un mercenario non t’importa delle pecore e non ti importa perché non le conosci. Non le conosci “per esperienza”, non le conosci per amore: esse non sono tue.
E da che cosa si vede se sono tue? Che dai la vita per loro. Gesù dà la vita per noi. È lui che ce la dà, tiene a precisare, nessuno gliela toglie. Lui, solo lui, ha il potere di offrire la sua vita e di riprenderla di nuovo. In questo sta la sua autorevolezza, nel potere dell’impotenza, a cui Dio nella morte si è volontariamente esposto.
Gli uomini possono seguire Gesù solo in forza di questa sua autorevolezza. Per essa ne conoscono la voce, subiscono il fascino della sua Presenza, si dispongono alla sequela. Solo nel vivere questa appartenenza il cristiano diventa a sua volta autorevole, cioè capace di incontrare l’altro, di amarlo e di dar la sua vita per lui. L’appartenenza fa essere eco fragile e tenace della sua Presenza e suscita la nostalgia di poterlo incontrare.